Cap.

 1       5|            colà si diceva Suffeto, Annibale nipote di quell’Amilcare,
 2       5|         era ritratto in Selinunte. Annibale agognava a vendicare l’esilio
 3       5|            tutte le parti, ritornò Annibale in Sicilia con centomila
 4       5|       numeroso,  disciplinato.~ ~Annibale ben sapea intanto usar del
 5       5|         caduta, spedirono messi ad Annibale, per offrire il riscatto
 6       5|             Ottenuto quel trionfo, Annibale corse ratto ad Imera. Il
 7       5|          gran Gelone. Come giunse, Annibale pose su di un’altura in
 8       5|        sanguinosa disfatta, quando Annibale fece, più che di pressa,
 9       5|           quella voce s’approfittò Annibale, per far credere ch’egli
10       5|              potè venir fatto ad Annibale in tutto quel giorno di
11       5|      vendetta, non la particolare. Annibale frenò sulle prime la rabbia
12       5|       tutte le città siciliane. Se Annibale non avesse sospeso il corso
13       5|      scelto a comandante lo stesso Annibale; e per essere egli già grave
14       5|          la disfatta in Cartagine, Annibale venne con cinquanta galee,
15       5|         ottocento Campani, che con Annibale erano prima venuti, e poi
16       5|               Volse allora l’animo Annibale a costruire bastite di pietre,
17       5|     pianure, di cui morì lo stesso Annibale. Tutto ciò era tenuto indizio
18      11|            ma venne il cartaginese Annibale a distorli da tale proponimento.
19      11|           lo acclamò re.~ ~Credeva Annibale avere con quel tradimento
20      11|  progenitore Gelone. Non prevedeva Annibale quanto cara sarebbe costata
21      12| accerchiarono quella grande città. Annibale la difendea con cinquantamila
22      12|         stremi di vettovaglie, che Annibale e con messi e con faci accese
23      12|        cuore della seguente notte, Annibale approfittandosi della poca
24      12|        ajuto correre sopra Lipara. Annibale, che con tutta l’armata
25      12|         fosse accaduta allo stesso Annibale, il quale avuto lingua che
26      12|            accerchiarono l’incauto Annibale, che a malo stento potè
27      12|          sulle quali era lo stesso Annibale, che a gran pena si salvò
28      13|        dalle splendide vittorie di Annibale in Italia, per cui pareva
29      13|            Messi furono spediti ad Annibale, messi a Cartagine. Annibale,
30      13|       Annibale, messi a Cartagine. Annibale, lieto di quel destro che
31      13|          guerra in Sicilia, mentre Annibale minacciava già Roma, aderirono
32      13|         che avevano militato sotto Annibale, ebbero il comando dell’
33      13|            eglino stati mandati da Annibale a Geronimo per ajutarlo;
34      13|           militato in Italia sotto Annibale, ed ora con una banda di
35      23|           Camarota, ed Abdenago di Annibale (280).~ ~La corte, esaminata
36      48|           e tradotto dal cardinale Annibale Albani. Un’altra versione
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