1) La presente biografia fu pubblicata la prima volta nella raccolta delle vite degli uomini illustri morti nel Cholera [...] 2) Considerazioni sulla dichiarazione del parlamento di Napoli che annullò la convenzione dei 5 ottobre 1820 tra il tene[...] 3 Con piacere annunziamo, che questo vuoto nella Storia Siciliana, dall’A. della Biografia avvertito sin da quattro anni[...] 4 Oltre le accennate opere i seguenti opuscoli furono dall’autore pubblicati: Sulle Magistrature di Sicilia nel 1812 — [...]
5 Tali città sono Agira, Camerina, Cefalù, Erice, Gela, Eraclea, Imera, Leonzio, Messena, Panormo, Egesta, Selinunte, S[...] 6 Amico, Lexicon Topographicum. — V. Murgantium. 7 Tav. Cron. di Barthèlemy. (*) * Secondo i Marmi di Paros l’arrivo delle colonie greche in Sicilia accadde l’anno 7[...]
8 Sotto Caronia, nel sito, in cui è la Chiesa di S. Maria Annunziata. 9 Città d’incerto sito. Amico (Lex. top. Sic. — V. Inicum) la crede tra Gela ed Agrigento. 10 Orrido attentato, qui esclama il Diblasi, che rompe i sacri legami delle confederazioni, e vulnera i supremi dritti d[...] 11 Vedi la nota I, in fine del volume. 12 Diod. Lib. XI, num. 18. 13 Il talento (moneta), secondo le tavole di Barthélèmy, valea 5400 lire francesi, circa 519 once di Sicilia, valendo la [...] 14 Esprit des lois. Liv. X, Ch. V. 15 Ciò mostra l’anacronismo d’Erodoto, nel dire che la battaglia d’Imera accadde lo stesso giorno di quella di Salamina. [...] 16 Lo stadio greco (tav. Barth.) era uguale a 94 tese e mezza di Francia; la tese risponde a 7 palmi, 7 once, e 7 linee d[...]
17 Polit. lib. 5, cap. 12. 18 Secondo alcuni era Inessa nel sito di Paternò. Amico la crede ov’è il monastero benedettino di S. Maria di Licodia. 19 Meneno oggi è detta Mineo. Palica si crede nel sito di Palagonia. Vedi la nota II in fine del volume. 20 Non è improbabile che Noma sia stata presso Gangi, in quel sito detto arbochia, ove, per la similitudine del nome, al[...] 21 Presso Caronia se ne veggono le rovine. 22 Taluno suppone Nisa ove è Naso. Amico, Lex. top. a Fiume-di-Nisi. Torremuzza la vuole presso Caltanissetta, per due l[...]
23 Oggi Carini. 24 Si celebravano da’ Greci con beverie e banchetti tali feste dopo la vittoria; perciò furono dette Epinikia. 25 Secondo Petavio, l’anno degli Ateniesi cominciava dal novilunio, che segue immediatamente il solstizio di estate; per[...]
28 Due città di tal nome si crede siano state in Sicilia. Una, che fu poi detta Pantalica, sopra un’ertissima rupe, tra [...] 29 Secondo Amico (Lex. top Sic. Erbita) presso Nicosia, comechè alcuni la credano presso Aidone, in un sito detto cittad[...] 30 Presso Tusa, ov’è la chiesa di S. M. delle palate. 31 Il piede greco, secondo le tavole di Barthèlèmy, corrisponde a 11 pollici, 4 linee francesi, cioè 1 palmo, 1 oncia, 7[...] 32 Oggi Adernò. 33 Diodoro in nessun altro luogo fa menzione di questa città; nessun altro storico mai la nomina; pare che sia un’errore [...] 34 Secondo Barthélémy circa una mina valea cento dramme, ed una dramma diciotto soldi di Francia, cioè tarì 2 10; onde il[...]
35 Presso il moderno Tripi, in un’altura, se ne veggono gli avanzi. Una chiesa ivi è, che dicesi della Madonna del Tindaro. 36 La mina (peso), secondo Barthélémy, risponde ad 1 marco, 5 once, 5 grossi, e 52 acini di Francia; cioè 1 libbra, 3 on[...] 37 Vedi la nota IV in fine del volume. 38 Histoire des principaux evénémens de règne de F. Guillaume II roi de Prusse; et tableau politique de l’Europe depuis 1[...]
39 Quell’ecclisse accadde addì 9 agosto di quell’anno. 40 Vedi la nota V in fine del volume. 41 I soldati stranieri di Dione, che secondo Plutarco combatterono, furono 800; toltine li 74 morti, essendo la mina once[...] 42 Diodoro e Plutarco (in Dione) discordano in alcune circostanze di questa rivoluzione. Io ho seguito il secondo; primi[...] 43 Plutarco in Dione. Traduzione del Pompei.
44 Di Galara o Galera, oggi Gagliano. 45 Plutarco dice, che le altre città s’erano inselvatichite a quel segno. I nostri storici hanno creduto che ciò sia avv[...] 46 L’appio è una specie di sedano selvatico; i Greci lo chiamavano selinos. Per essere abbondantissimo in que’ campi, ne[...] 47 Fazzello, e dopo lui alcuni de’ moderni storici, dicono che Timoleonte s’era recato in Calabria, e che Iceta venne col[...] 48 Oggi Cantara, che mette foce presso Agosta. 49 Plutarco dice così: ma troviamo che appresso, quando Agatocle usurpò la tirannide, Acestoride da Corinto comandava gl[...]
50 Vedi la nota VI in fine del volume. 51 Diodoro dice che Agatocle, presa la gran città e Tunisi, le fece spianare; alcuni dei moderni storici lo copiano: ma [...] 52 Si crede dal Fazzello e dal Cluverio, ove era Ocula detta volgarmente Ucchialà e poi Gran Michele. 53 Fazzello Dec. II, lib. IV, dice che n’ebbero diciannove: Undeviginti. 54 Vedi la nota VII in fine del volume.
55 Oggi Alicata. 56 Tra Lentini e Catania, detto volgarmente San Leonardo o Reina. 57 In un erto monte al di là di Morreale, detto San Cusimano. 58 Oggi Pellegrino. 59 Marsala. 60 Secondo Cluverio presso Regalbuto. 61 Detto oggi di Castroreale, che mette foce presso Milazzo.
62 Cluverio suppone Sifonia, ove oggi è Agosta, ma s’inganna. Xiphonium era il promontorio di là da Catania, ove è la to[...] 63 Aliena, Ilaro e Tiritto sono luoghi dei quali si ignora se città o Castelli fossero stati, ed in qual sito. Ascelo è i[...] 64 Si crede Le Grotte, o lì presso. 65 Si crede sul Monte Busammara presso Mezzoiuso. 66 Città d’incerto sito. 67 Mistretta. 68 Presso Prizzi. 69 L’attuate Girgenti. 70 Si crede Polizzi. 71 Forse Petralia. 72 Tra Enna e Centuripe. 73 Il talento euboico (Tav. Barth.) valeva 6000 lire di Francia, ognuna delle quali è pari a tarì 2, 17, 4, 15; onde que[...] 74 Dall’avere Gerone, per favorire i Rodioti, fatte esenti da dazio le loro navi che asportavano frumento venghiamo in c[...] 75 Che la legge fosse stata del II e non del I Gerone si argomenta dalle parole di Cicerone, che la dice; ejus regis, qui[...] 76 Dallo Specchio delle misure e pesi romani annesso alle opere di Catone sappiamo che la libbra romana era di 6240 gran[...] 77 Secondo lo stesso Specchio, il modius capiva 449 1/3 pollici cubici di Francia. Ogni pollice lineare è 1, onc. 3, lin[...] 78 La metreta (Specchio di Miss. e pes. rom.) era della capacità d’un’anfora e mezzo: l’anfora capiva poco più di 28 pin[...] 79 Sessanta botti e un barile. 80 Vedi la nota VIII infine del volume.
81 Dagli avvenimenti di questa guerra si conosce che oltre l’Erbesso vicino ad Agrigento, altra città dello stesso nome [...] 82 Detto oggi Sangiuliano, che mette foce presso Agosta. 83 Quattro palmi, quattr’oncie e qualche decima di linea. 84 Vedi la nota IX in fine del volume.
85 Il sesterzio valeva 10 grani, 4 piccoli, 8. 86 Pretium autem constitutum decumano in modios singulos HS terni, imperato HS. IIII. Ita in frumentum imperatum HS. II [...] 87 Avarissimi hominis cupiditati satisfacere posse, nocentissimae victoriae non posse. Cic. in Verr. Act. I. 88 Lugent omnes provinciae, querentur omnes liberi populi; regna denique jam omnia de nostris cupiditatibus et injuriis [...] 89 In jugero leontini agri medimnum fere tritici seritur, perpetua atque aequabili satione. Ager efficit cum octavo, bene[...] 90 Il dabbene Di Blasi nel riferire un tal fatto dice che ciò fu con poco onore della virtù militare Siciliana. Il buon [...] 91 Ciò s’argomenta da una ghianda di piombo, trovata di recente ne’ campi di Castrogiovanni, nella quale è improntato il [...] 92 Detto oggi Rifesi presso Bivona. 93 Oggi Macasolo. 94 Presso Caltabellotta, nel sito ov’è la chiesa di S. Maria di Monte vergine.
95 .....Sacerdote praetore Sthenium literas publicas corrupisse: vix ille hoc dixerat, cum iste pronuntiat: Sthenium lit[...] 96 ....ita sese in ea provincia per triennium gessit, ut ab isto non solum hominibus, verum etiam diis immortalibus bell[...] 97 Urbem Syracusas maximam esse graecarum urbium, pulcherrimamque omnium, saepe audistis. Cic. Act. V. lib, IV, 52. 98 Dall’altro lato di Pachino; il sito è detto castellaccio, per le rovine dell’antica città. 99 Pudet dicere, sacerdotes idolorum, mimi et aurigae, et scorta, haereditates capiunt: solis clericis et monachis hac l[...]
100 I Saracini non avevano altre monete che il dinar d’oro, il dihrem d’argento. Il peso del dinar, secondo Gregorio (Rer[...] 101 Affrica chiamavano allora i Saracini solo la Mauritania orientale. 102 Al Novairo, presso Gregorio, ivi, pag. 6. Gli storici bizantini sono uniformi nella narrazione del fatto, ma dicono c[...] 103 Cronica di Cambridge, presso Gregorio, ivi, pag. 41. 104 Al Novairo. Ivi, pag. 7. Vedi la nota (c) del Gregorio, ivi. La Cronica di Cambridge porta la resa di Palermo nell’83[...] 105 Platani era sulla sponda del fiume dello stesso nome; ne restano appena le vestigia. Kalat Karub, secondo la geografia[...] 106 Al Novairo. Ivi pag. 7-8. 107 Cron. di Cambr. Ivi pag. 42. 108 Cron. di Cambr. Ivi. 109 Al Novairo. Ivi pag. 9. La Cronica di Cambridge riferisce la presa di Castrogiovanni nello stesso anno. Abulfeda dice[...] 110 ... opes, quae excogitari haud possunt, invenere Moslemi. Al Novairo. Ivi, pag. 9. 111 Cron. di Cambr. Ivi, pag. 42. 112 Al Novairo, Ivi, pag. 10-11. 113 Cedreno, presso Caruso. Bibl. Hist. tom. I, p. 61. 114 ...quin et ad liberorum etiam comestiones (rem nefariam et silentio praetereundam) processimus, cum antea nec ab huma[...] 115 Gibbon (Hist. of the decl. and fall of the R. E. Cap. LII) fa sommare, non si sa su quali dati, lo spoglio di Siracus[...] 116 Vedi la nota X in fine del volume. 117 Cron. di Cambr. Ivi, pag. 43. 118 «Abu Ishak Ibraim ben Ahmed... sanguinis et caedis avidissimus... eo insolentiae et crudelitatis processit, ut, non s[...] 119 Cron. di Cambr. Ivi pag. 43. 120 Abulfeda, ivi, pag. 75. Vedi la nota XI in fine del volume. 121 Al Novairo (Ivi pag. 12-13) dice che Korab restò ucciso nello stesso anno 911, dopo 11 mesi di governo. Ma la Cronica[...] 122 Cronic. di Cambr., ivi. 123 Al Novairo, ivi pag. 13. 124 Cron. di Cambr. ivi, pag. 46. 125 La cronica di Cambridge (Ivi, pag. 47) ed Al Novairo (Ivi, pag. 14) sono d’accordo nel narrare l’alluvione: Ma la pri[...] 126 Cron. di Cambr. ivi, pag. 48. 127 Al Novairo, ivi, pag. 15. 128 Cron. di Cambr., ivi, pag. 49. 129 Abulfeda, ivi pag. 80. Sheaboddin, pag. 59. Abulfeda dice che l’assedio di Girgenti bastò presso a cinque anni. La gu[...] 130 Cron. di Cambr., ivi. 131 Cron. di Cambr. ivi, pag. 49-50. 132 Sheaboddin, ivi, pag. 60. Abulfeda, ivi, pagina 82. 133 Cedreno lo chiama Phatlumus, forse alterato da Fatimida. 134 Cron. di Cambr., ivi, pag. 50. 135 Al Novairo, ivi pag. 16, e seg. 136 Al Novairo, ivi pag. 19. 137 Lo stesso, ivi. 138 Al Novairo (Ivi, pag. 20), dice che Giaber ebbe il diploma d’emir. Ma Sheaboddin (ivi, pag. 61) dice: sine mandato et[...] 139 Sheaboddin, ivi, pag. 61. 140 Sheaboddin, ivi, pag. 61. Al Novairo (Ivi pagina 22) dice che furono 1300 cavalli, oltre i muli ec. La differenza del[...] 141 Vedi in Gregorio (Opera citata) l’ultima dissertazione: De viris literatis apud Arabos siculos, pag. 233. 142 Pugnate contra eos, qui non credunt in Deum, neque in diem novissimum, et non probihent id quod proibent Deus et lega[...] 143 Vedi in Gregorio (Op. cit.) la dissertazione Siciliae Geographia sub Arabibus. 144 Jam vero in urbem secedentes, tum demum comperimus convenarum ac civium multitudinem juxta famam illius, nihilque imp[...] 145 Presso Gregorio (Op. cit.) pag. 116. 146 Vedi la nota X in fine del volume.
147 Funditus everti discordem quemque vetabat Nunc favor additus his; nunc favor additus illis: [...] 148 Si vicinorum quis pernitiosus ad illos Confugiebat, eum gratanter suscipiebant; [...] 149 Malaterra, Lib. I, 40. 150 Anonym. Histor. Sicula: Presso Caruso Bibl. Hist. R. S. Tom. II, pag. 830. 151 Vedi la nota XIII in fine del volume. 152 Gibbon, History of the decl. and fall of the Rom. Emp. cap. LVI. 153 Anonym. ivi, Tom. II, pag. 832. 154 Vedi la nota XIV in fine del volume. 155 In iisdem temporibus divina flagellatio, cujus occulta sunt judicia, totam Apuliam, atque Calabriam Costantinopolitano[...] 156 Malaterra, Libr. I, 9. 157 Anonym, ivi, pag. 834. 158 Anonym, ivi, pag. 835. 159 Omnem terram quam pervaserant, et quam ulterius versus Calabriam et Siciliam lucrari possent, de S. Petro feudo, sibi [...] 160 Anonym, ivi. 161 Latrocinio armigerorum suorum in multis sustentabatur: quod quidem ad ejus ignominiam non dicimus, sed ipso ita praec[...] 162 Comechè Malaterra non dica di qual tempo Rugiero abbia avuto quel titolo, pure ciò si argomenta dalla sua narrazione. [...]
163 Al Novairo, presso Gregorio (Rer. arab. quae ad Hist. Sic. spectant ampla collectio pag. 25). Gli scrittori cristiani[...] 164 Malaterra dice, che lo sbarco accadde nel 1060. E questo un’errore, che facilmente si rileva dal racconto dello stess[...] 165 Malaterra dice, che sbarcò: Ad locum, qui communiter Monasterium dicitur. In qualche antico codice di quella storia è[...] 166 Nessun fiume scorre dal lago di Castrogiovanni; come nessun vi mette foce. Il fiume adunque di cui parla il Palmeri, [...] 167 Uxor quoque ejus cum tanta impietate a suis civibus attractata est, ut stipite ab ipso ano usque ad praecordia transf[...] 168 Ut a furenti vento solet condensitas nebularum disrumpi, et sicut velocissimi accipitres imbecillem turbam avium disr[...] 169 Videntes autem nostros tantam condensitatem inimicorum paganorum et Siciliensum simul existentium Id. ibid. 170 Vedi la nota XV in fine del volume. 171 Malaterra, che conta il principio dell’anno dal 25 di marzo, stabilisce la presa di Palermo nel 1071. Il duca Roberto,[...] 172 Piscibus obsedit; fervente leone recedit. Malaterra L. III, 18. 173 Fu allora che il conte Rugiero edificò in Messina la chiesa di S. Nicolò, alla quale assegnò una ricca dote, e vi ere[...] 174 Malaterra Lib. III, 40, dice d’essere accaduto l’ecclissi addì 6 febbrajo del 1084; ma, come egli conta gli anni dal [...] 175 Malaterra, Libr. IV, 2. Le Cronache di Lupo Protospata e di Romualdo Salernitano stabiliscono la presa di Siracusa ne[...] 176 Malaterra, Libr. IV, 8. Il Burigny tratta questo racconto da favola, per la ragione che non è verisimile che un re di[...]
177 Si danno prove d’essere state sino all’invasione de’ Saracini, città vescovili Alesa, Camarina, Catania, Cronio, Girge[...] 178 Malaterra, Lib. IV, c. 7. Per gli altri vescovadi e monasteri se riscontri Pirri, Sic. Sacr. nelle notizie rispettive. 179 Nel 1729 fu pubblicata in Roma e sparsa in Europa una leggenda di S. Gregorio VII. In Sicilia fu proibita con una pra[...] 180 Vedi in fine del volume la nota XVI. 181 Quia Troinensem Electum a nobis consacrari postulas, licet electioni hoc defuerit, quod Legatus sedis Apostolicae, et[...] 182 Sed quia ipse Apostolicus jamdudum Robertum Episcopum Trainensem, Comite inconsulto, legatum in Sicilia, ad exequendu[...] 183 Vedi in fine la nota XVII. 184 Giovanni da Salisbury, in quell’età vescovo di Chartres. Libr. XV, c. 6, dice dei legati pontificii dei suoi tempi; S[...] 185 Gregorio, Considerazioni sulla storia di Sicilia. Libr. I, c. 1. 186 Lo stesso, ivi, Lib. I, c. 3. 187 Lo stesso, ivi. 188 Lo stesso, ivi. 189 Lo stesso ivi, Libr. I, c. 6. 190 Totius deinde insulae potitus fuit Rogerius, eamque Franci et Graeci simul cum Moslemis inhabitarunt, quorum nemini r[...] 191 Gregor. Consideraz. Lib. I, c. 4. 192 Gregor., ivi, Libr. I, c. 2. 193 Et sicut primus esset in possidendis vel distribuendis, ita conveniens esse, ut prior fieret in acquirendis. Malaterr.[...] 194 Gregor., ivi Libr. I, c. 2. 195 De minoribus rebus principes consultant, de majoribus omnes: ita tamen ut ea quoque, quorum penes plebem arbitrium est[...] 196 Gregor., ivi, Libr. 1. c. 4. 197 Pirri, Sic. Sacr. Notit. Eccl. Catan. 198 Gregor., ivi, Libr. I, e 2. 199 Gregor., ivi, Libr. I, c. 5. 200 Deinde vero, castello firmato, et urbe Panormo pro velle suo, dux eam in suam proprietatem retinens, et vallem Demina[...] 201 Sicque fratrem Roggerium de tota investiens insula, et medietatem Panormi, et Demenae, ac Messanae sibimet retinens...[...] 202 Gregor. ivi, Note al cap. 7. del Lib. I, not. 16, 17, 18, 19. Oltre al Gregorio che disse, o gli si fece dire ciò, l’a[...] 203 Leo Host. presso Caruso, Tom. I, pag. 80. 204 Malaterr. Libr. II, 39. 205 Cumque Dux ipse ad Comitem illum applicuisset, precibus multis lacrymisque taliter exorsus est: Ad vestram, Comes egr[...] 206 Sicut ipsi vidimus, qui aderamus. Lo stesso, ivi, pag. 324. 207 Rogerius Dux... avunculum Comitem a Sicilia ut sibi auxilium ferendo illuc occurrere non differat, invitat. Ille amore[...] 208 Comiti autem pro recompensatione servitii sibi exibiti, medietatem Panormitanae urbis assignat. Lo stesso, ivi. Color[...] 209 Comes ergo totius progeniei suae sustentator..... omnes quemadmodum gallina pullos sub alas, clypeo suae protectionis[...] 210 Sicque avunculo Comiti, ut sibi attentissime succurrat, medietatem urbis sibi, si subiugare possent concedens. Lo stes[...] 211 Hume Hist. of Engl. ch. IV.
212 Cum ergo cum singulis puerorum catervis, ad hoc accitis, praeliarentur, superabat minimus Rogerius: unde deridens fra[...] 213 Falconis Beneventani chronicon. Presso Caruso, Tom. I, pag. 323. 214 Ab. Teles., ivi Lib. I pag. 260. 215 Di Blasi, Stor. civ., Tom. V, lib. VII, sez. 2, cap. 16, dice: Si era ordita una nera congiura di baroni, i quali si [...] 216 La concessione dell’indulgenza, come viene esposta dal Palmeri, dee sembrare di nuovo conio. Ma a chi legge le parole[...] 217 Ex auctoritate divina, et beatae Mariae virginis et sanctorum Apostolorum meritis talem eis impendit retributionem; e[...] 218 Nam si regni solium in eadem quondam civitate, ad regendum tantum Siciliam certum est exitisse et nunc ad ipsum (Roger[...] 219 Falcone Beneventano (presso Caruso, ivi, tom. I, pag. 530) dice che, prima di convocare il parlamento in Salerno, Rug[...] 220 Il Telesino (Lib. II, ivi pag. 370) dice: viginti stifatorum a regge accepto. Diblasi (Tom. V, Lib. VIII, sez. II, ca[...] 221 Carli, delle monete, Tom. II, diss. V, pag. 133. 222 Falcone Beneventano (Ivi pag. 347) dice: tanta victoria ab excelso Salvatoris Solio principi et comiti orta est, nè l[...] 223 Alias civitates virtute comprehendens, igne ferroque consumavit: viros quoque et mulieres, pervulosque earum variis m[...] 224 Vedi la nota XIX in fine. 225 Falcone Beneventano (ivi, pag. 358) dice che, dopo la presa di Nocera, il principe di Capua ed il conte d’Avellino non[...] 226 Abat. Teles., ivi, pag, 282. 227 Pietro diacono: Chronic. Libr. IV, c. ult. 228 Vedi infine la nota XX.
229 Inter caetera etenim suarum dispositionum, edictum terribile induxit totius Italiae partibus ab horrendum, et morti p[...] 230 Vedi in fine la nota XXI. 231 Al Novair, presso Gregor. Rer. arab. ampl. collect., pag. 27. 232 Lo stesso, ivi. 233 Sheaboddin (ivi, pag. 62) fa quell’armata di duecentocinquanta legni. 234 Se ab famis, sed non ab hostium gladio perimi. Sheaboddin, ivi, pag. 63. 235 Al Novair, ivi, Sheaboddin tace il saccheggio, malgrado il suo silenzio, è da crederlo, perchè s’attagliava ai tempi. 236 Al Novair, ivi, pag. 28. 237 Il gesso può bene mescolarsi alla farina asciutta; ma mettendovi l’acqua, le parti gessose, per la particolare loro a[...] 238 Niceta Coniate e la cronica di Roberto del Monte dicono, che le saette erano d’oro e d’argento. Buffoneria! È da pres[...] 239 Niceta Coniat. presso Caruso Tom. II, pagina 1173. 240 Superstite Guglielmo Tarenti principe, quem vix pater eodem dignum principatu censuerat. Hugonis Falcandi Histor. pre[...] 241 Ottone di Frisinga: presso Caruso, Tom. II, pag. 933. 242 Gregorio, Consideraz. sulla Stor. di Sic., Libro II cap. 11. 243 Lo stesso, Not. al cap. 2, del Libr. II, not. 18. 244 Ivi, not. 25. 245 ..... instituit quoque tribunal, quo injuria adfecti suos questus deferebant, quin etiam ipsemet vel adversus filium [...] 246 Gregorio, ivi. Lib. II, cap. 2. 247 Mongitore, Parl. gener. del regno di Sicilia, Tom. I, cap. 6. 248 Lo stesso, ivi, Libr. II, cap. 7. 249 Lo stesso, ivi. 250 Lo stesso, ivi, Libr. II, cap. 6. 251 Lo stesso, ivi, Libr. II, cap. 2. 252 Vedi la nota XXII in fine. 253 Vedi in fine la nota XXIII. 254 Vedi in fine la nota XXIV. 255 Constit. R. Sic. Lib. III. tit. 43. 256 Gregorio, ivi, Lib. II, cap. 4.
257 Ugon. Falcand., Hist. Sic., presso Caruso Tomo primo pag. 413. 258 Lo stesso ivi pag. 413. 259 In Apulis, qui semper novitate gaudentes, novarum rerum studiis aguntur, nihil arbitror spei aut fiduciae reponendum;[...] 260 Vedi la nota XXV in fine del volume. 261 Tutti gli storici moderni chiamano costui il notajo Matteo, tratti in errore dal vederlo chiamato notarius dagli anti[...] 262 Pirri; Sic. Sacr. not. Eccl. Sirac., Tom. I, p. 621. De Judice, presso Caruso Bibl. Hist., Tom. II, p. 985. 263 L’arcivescovo di Salerno (presso Caruso, ivi pag. 868) nella narrazione di questi fatti, non solo tace tutte le parti[...] 264 Quantum enim inconsulte dudum ab eo (rege) desciverant, tanta nunc ad eum levitate pariter confluebant. Falcand. Hist[...] 265 L’arcivescovo di Salerno (presso Caruso, Tom. II, p. 869-70) tacendo al solito qualunque circostanza offensiva al gran[...] 266 Muratori (Antiq. Ital., dissert. 48 e 72) riferisce un trattato d’alleanza tra il Barbarossa ed i Genovesi, nel quale[...] 267 Cogitans ut quia pater ejus Favariam Mimnernum, aliaque delectabilia loca fecerat, ipse quoque palatium novum costrue[...] 268 Eo tempore Rex VV. palatium quoddam altum satis, miro artificio laboratum prope Panormum aedificari fecit, quod Lisam[...] 269 E tal conservavasi ancora il 20 aprile del 1846, quando, ristorato intieramente quel magnifico tempio, i cadaveri dei [...] 270 Ivi pag. 871.
271 Di Blasi (tom. V, lib. VII, sez. III. cap. VI) dice: Noi ignoriamo dagli scrittori che abbiamo per le mani, che sorta[...] 272 Gibbon, Hist. of the decl. and fall of the R. E. chap XLIX, not. 142. 273 Questo quartiere era presso il real palazzo, dal lato meridionale; si diceva Kemonia, che in lingua araba suona torre[...] 274 Il Falcando dice che il fatto accadde: Cum ad palatium Episcopi comites, aliique familiares curiae convenissent; ma n[...] 275 Ille tametsi non ambigeret, hos adversum se machinationum rivulos de Majonicis fontibus emanasse..... Falcand., ivi, [...] 276 Lo stesso, ivi pag. 457. 277 Quem..... rex Navarrorum numquam filium suum vel esse credidit, vel dici voluit; indignum existimans eum, quem mater [...] 278 Convien credere che l’avere Roberto riedificata a sua spesa la moschea, onde si avrebbe potuto provare la sua apostas[...] 279 Falcand., ivi pag. 470. 280 Il Falcando (Ivi pag. 473) nel narrare questi fatti va errato nel nominare i magistrati. Dice che Rugiero di Tours era[...] 281 Quibus verbis Boamundus comes prohibuit curiae respondere, dicens injuriam hanc non in eos, qui judicaverant, sed in [...] 282 Ciò non era del tutto falso. Mably (Observ. sur l’Hist. de France, Liv. III, ch. 1) dice che quando cominciò a regnare[...] 283 Romualdo arcivescovo di Salerno, tace tutti i particolari della cospirazione; molto meno accenna d’esserne stato egli [...] 284 Petr. Blesens. Epist. presso Caruso, Tom. I. pag. 492 e seguenti. 285 ..... asserebbat in eo statu Romanam esse curiam, ut voluntati procerum Siciliae non audeat obviare, neque censeat im[...] 286 Non solamente il Falcando descrive tal terremoto, ma Romualdo di Salerno anche contemporaneo, e particolarmente Pietro[...] 287 Onde potè venire al Di-Blasi la strana idea che costei era unica figliuola ed erede dell’impero? L’imperadore Emmanue[...] 288 Forse costui, perduta la speranza di ottenere l’arcivescovado di Palermo e di elevarsi ad altre cariche, s’era già fa[...] 289 Tot et tanta accensa sunt luminaria, ut civitas penitus crederetur comburi, et stellarum radii pro fulgore tantorum lu[...] 290 Non saprebbe dirsi qual differenza allora correa tra la pace temporale e la tregua; ma essendo il convegno espresso i[...] 291 Alcuni storici posteriori hanno scritto che Costanza quando andò a marito era dell’età di quarant’anni monaca già pro[...] 292 Romuald. Salern. presso Caruso tom. II p. 818. 293 Riccard. da S. German. chronic., ivi pag. 455.
294 Falcand. Epist. De Calamitate Siciliae, presso Caruso, Tom. I, pag. 403. Nel principio della epistola dice: Quia diff[...] 295 Hoveden (presso Caruso, tom. II, pag. 959) dice: Venit ad prioratum qui dicitur Labainarie (La Bagnara) et nullam ibi[...] 296 Cui Tancredus rex Siciliae in haec verba respondit: Ego dedi Joanne sorori vestrae decies centena millia de terris pro[...] 297 Et respondit illi rex Angliae: Proditor non sum, nec fui, nec ero; et pacem, quam vobiscum feci in nullo sum transgre[...] 298 Otone da S. Biagio (presso Caruso, Tom. II, pag. 935) lo chiama archipirata. 299 Hoveden (Ivi, pag. 966) riferisce che pontefice, assiso, tenea la corona imperiale frai piedi, Arrigo si prostrò; il [...] 300 Annal. d’Italia, anno 1191. 301 Riccardo da Sangermano (presso Caruso, Tom. II, pag. 553) riferisce il seguente epigramma, fatto allora pe’ monaci di [...] 302 Non fu lunga la loro prigionia. Morto Arrigo, per opera di papa Innocenzo III, la regina Sibilla e le figliuole ebber[...] 303 Ottone da S. Biagio append. ad Ottone da Frisinga. Presso Caruso, Tom. II, pag. 935. 304 Annal. Eccl. ad ann. 1157, n. 2. 305 Eppure il Baronio (ivi) dopo d’avere riferito tutti gli atti del trattato di Benevento, impudentemente soggiunse: At [...]
306 Anonym. Fuxens. Gesta Innoc. III, presso Caruso, Bibl. Hist. R. S., Tom. II, pag. 658. 307 Molti tra’ moderni storici asseriscono, che papa Innocenzio III da Sangermano passò allora in Palermo, ove consacrò la[...] 308 Praestito juramento de conservando regalibus S Petri, et de non offendendo regem Siciliae Fridericum; Rainald. anno 1[...] 309 Abat. Uspergens., chron. Presso Caruso, Tomo II, pag. 970. 310 Quod non expediat ipsum imperium obtinere, patet ex eo, quod regnum Siciliae uniretur imperio; et ex ipsa unione comf[...] 311 Muratori (Dissert. sull’ant. Ital., Dissert. 51) dice che i partigiani della famiglia Sassone si chiamarono guelfi da[...] 312 Riccardo da Sangermano (Cron. an. 1220 dice «Imperator..... se recto tramite Capuam conferens, et regens ibi curiam g[...] 313 Appendix ad Hist. Malaterre presso Caruso, Tom. I, pag. 250. 314 Riccard. da San Germano, ivi pag. 573. 315 Rainald. Ann. eccles. n. 4 e seg. 316 Eodem mense, quinque vacantibus in regno ecclesiis, quinque Dominus Papa Honorius praefecit motu propriae voluntatis, [...] 317 Anno Domini 1226 ab imperatore curia Cremonae condicitur post Pentecostem, quae ne fieret, ut multi credunt, a Cardin[...] 318 Riccard. da Sangerm., ivi pag. 574 e 578. 319 Lo stesso, pag. 576. 320 Fredericum, quem (Apostolica Sedes) quasi a matris utero excepit, uberibus lactavit, humeris bajulavit, de manibus qu[...] 321 Tam diu in aestivi fervoris incendio, in regione mortis, et aeris corruptela detinuit christianum exercitum, ut non s[...] 322 Sicque recurrat ad medicum, et ad Matrem Ecclesiam revertatur, per humilitatem debitam, et satifactionem congruam, sa[...] 323 Abat. Usperg., Chron. ivi, pag. 972. 324 Proponens in eisdem (literis Anglorum regi transmissis) Romanam ecclesiam tanto jam avaritiae succensam incendio, et [...] 325 Ecce mores Romanorum, ecce laquei praelatorum; quibus universos ac singulos quaerunt illaqueare nummos emungere, libe[...] 326 In paupertate quidem et simplicitate fundata erat Ecclesia primitiva, cum sanctos, quos catalogus sanctorum commemora[...] 327 Riccard. da Sangerm., ivi, pag. 579. 328 Abat. Usperg. Chron., ivi, pag. 972. 329 Riccard. da Sangerm., ivi, pag. 580. 330 Archiepiscopus Panormitanus nuncius a soldano ad Caesarem rediens elephantem unum, mulos, et pretiosa quaedam alia mu[...] 331 Matth. Paris, ivi, pag. 1024 e 1026. 332 Sumpserunt cornua ex odio papali. Lo stesso, ivi, pag. 1024. 333 Ex eo tempore conglutinata est anima imperatoris cum anima soldani indissolubili cemento dilectionis et amicitiae. Lo [...] 334 Altri storici raccontano diversamente il fatto. Secondo essi Rainaldo, vicario di Federico, fu il primo a spingere il [...] 335 Math. Paris, ivi, pag. 1021. 336 Lo stesso, ivi, pag. 1022. 337 Praedicatores de pulpito, ubi praedicabant, viliter et violenter fecit dejici, et incarcerari, et vandaliter tractari[...] 338 His igitur de causis, licet aliae non desint, quidquid egit in Terra Sancta pro nihilo reputans, dominus papa movit g[...] 339 Vedi la nota XXVII in fine del volume.
340 Imperator castrum quoddam in Sicilia, quod Centurbium dicitur, sibi rebelle vi capit, et destruxit, et incolas ad loc[...] 341 Matth. Paris presso Caruso, T. II, pag. 1023. 342 Era questo un gran carro con quattro ruote, tirato da più paja di buoi; vi si saliva per molte scale; v’era entro com[...] 343 Ego vero juravi, ait, ut jam novit mundus, dispersa imperii revocare; quod non signiter adimplere procurabo. Matth. P[...] 344 Omnes autem qui juramento fidelitatis ei tenentur astricti, ab ejusdem observatione juramenti decernimus absolutos, ne[...] 345 Judicet Deus inter me militem suum et papam ipsius vicarium. Novit enim Christus, novit et mundus quod a veritatis tr[...] 346 Matteo Paris (pag. 1034-35) dopo d’avere riferite le lettere dirette al popolo romano ed ai cardinali, dice che furono[...] 347 L’epistola intera è riferita da Matteo Paris, ivi pag. 1036-37-38-39. 348 Illum haberi praeterea Christi vicarium, et successorem Petri, ac dispensatorem animarum fidelium indigne fatemur; non[...] 349 Iste rex pestilentiae, a tribus Baratatoribus, ut ejus verbis utamur, scilicet Christo Jesu, Moyse et Machometo, totu[...] 350 Nec invenerunt obsessi misericordiam, petentes lacrymabiliter legatum, ut civitatibus, et substantia eorum omnimonda [...] 351 Ricard. de Sangerm. cron. ann. 1239, ivi, pagina 616. 352 Matth. Paris, ivi, pag. 1054. 353 Lo stesso, ivi pag. 1055-56. 354 Admiramur insuper Francorum prudentiam, quod subtilius caeteris papales astutias consideratis vel non attenditis cupid[...] 355 Si vuole che Federigo, nel ricever la lettera del figlio, nella quale gli dava notizia della riportata vittoria, poet[...] 356 Matth. Paris, ivi, pag. 1071. 357 Si narra che papa Innocenzio il dì delle ceneri nell’imporre la cenere l’un dopo l’altro ai cardinali, fattoglisi avan[...] 358 La bolla originale è riferita da Matteo Paris, ivi pagina 1073-74-75-76, il quale d’allora in poi nel nominare Federig[...] 359 L’epistola originale è riferita da Matteo Paris, ivi, pag. 1079. 360 Unus insuper omnes angebat tam principes quam praelatos vulnus angustiae, futura pericula ratione previa ponderantes. [...] 361 Lo stesso, ivi, pag. 1082. 362 Vedi in fine la nota XXVIII.
363 Mense junio... Constitutiones novae, quae Augustales dicuntur, apud Melfiam, Augusto mandante, conduntur. Mense Augus[...] 364 Constitut. Regn. Sic. Lib. I, tit. 8, 9, edit. Neap. 1773. 365 Ivi, tit. 10. 366 Ivi, tit. 16. 367 Ivi, tit. 20. 368 Ivi tit. 22. 369 Ivi tit. 21. 370 Ivi, tit. 25. 371 Ivi, tit. 27 28. L’augustale era una moneta, così detta per aver da un lato improntata l’aquila imperiale; e valea l’[...] 372 Imperator regni praelatis, et magnatibus coram se apud Barolum congregatis, parato sibi tribunali sub. divo propter g[...] 373 Const. libr. I, tit. 65. 374 Ivi, tit. 71. 375 Ivi, tit. 72. Si tenga presente quanto si disse nel cap. XXI della presente opera. 376 Ivi, lib. III, tit. 49. 377 Ivi, tit. 81. 378 Ivi, tit. 44. 379 Ciò si rileva da un atto di giudicato riferito dal Gregor. (Consider. sulla stor. di Sic. nota 18, al cap. II, libr. [...] 380 Lib. I, tit. 61. 381 Curiae nostrae providimus ordinare justitiam, a qua, velut a fonte rivuli, per regnum undique norma justitiae derivat[...] 382 Ivi, tit. 38, constit. Statuimus. 383 Ivi, tit. 41, 42, 43. 384 Pirri, Sic. Sacr. Tom. II, pag. 777. 385 Ut universis et singulis regni nostri nobilibus honor debitus integre conservetur... Ivi, tit. 47. 386 Richard. de Sangerm., chron. ivi, pag. 568. 387 Constit. Libr. I, tit. 4. 388 Ivi tit. 44. 389 Leges, quae a quibusdam simplicibus sunt dictae paribiles, quae nec rerum naturam respiciunt, nec veritatem attendunt,[...] 390 Monomachiam, quae vulgariter duellum dicitur paucis quisbusdam casibus exceptis, inter barones regni nostrae ditioni [...] 391 Mably, Observations sur l’histoire de France (Libr. III, chap. VII, not. 7), riferisce tutta l’ordinanza di S. Luigi,[...] 392 Nec mirum si lesae majestatis reos, homicidas furtivos, atque veneficos pugnae subjicimus, non tam judicio, quam terr[...] 393 Ivi, tit. 37. Blackstone (Commet. on the law of Engl. Libr. III, cap. XVII, n. 342, e Libro IV, cap. XXVII, n. 348) d[...] 394 Ivi, tit. 39. 395 Ivi tit. 40. 396 Blackstone, ivi libr. III, cap. XXII, num. 341 e Libr. IV, cap. XXVII, n, 346. 397 Libr. I, tit. 82. 398 Libr. I, tit. 84. 399 Libr. II, tit. 32. 400 Libr. II, tit. 48. 401 Libr. I, tit. 32, 33, e 34. 402 Libr. I, tit. 78. 403 Ivi, tit. 52, cost. Causas alias. 404 Libr. II, tit. 10. 405 Ivi, tit. 14. 406 Ivi, tit. 12. 407 Ivi, tit. 13. 408 Ivi, tit. 15. 409 Libr. I, tit. 97, cost. Indices, et libr. 3, tit. 80. 410 Libr. II, tit. 50. 411 Ivi, const. Iudex. 412 Libr. I, tit. 99. 413 Libr. I, tit. 9 cost. Volumus. 414 Ivi, tit. 55. 415 Libr. II, tit. 50, cost. Corruptelae. 416 Ricard. de Sangerm. chron. presso Caruso, Tom. II, pag. 608. Vedi Gregorio, Consideraz. sopra la Stor. di Sic. Tom. I[...] 417 Gregorio, Consid. sulla stor. di Sic. Lib. III, cap. 2. 418 Gregorio, ivi, Libr. I, cap. 3. 419 Gregorio, Introduz. allo studio del dritto pub. di Sic. Ragionam. del codice delle leggi normanne e sveve, ossia del [...] 420 Intelliximus siquidem quod, vel proprio motu, vel seductus inconsultis consiliis perversorum, novas edere constitutio[...] 421 Robertson, Hist. of Char. V. Introd. not. XVIII, XIX, XXXI. 422 Richard. de Sangerm. presso Caruso Tom. II pag. 571. Per buoni uomini s’intendevano allora i cittadini più distinti d’[...] 423 Lo stesso, ivi pag. 577. 424 Lo stesso, pag. 601. 425 Lo stesso, ivi, pag. 603. 426 Vedi in fine la nota XXIX. 427 Mense septemb. (MCCXXXII) Imperator a Melfia venit Fogiam, et generales per totum regnum litteras dirigit, ut de qual[...] 428 Vedi in fine la nota XXX. 429 Usurpationem illicitam, quae in quibusdam partibus regni nostri invaluit, abolentes, praecipimus ut amodo potestantes[...] 430 Vedi in fine la nota XXXI. 431 Richard. de Sangerm. cron. ivi, pag. 602. 432 Lo stesso, ivi, pag. 605. 433 Vetera sunt haec, videlicet: Dohana, Anchoragium, Scalaticum, Portus et Piscaria, jus affidaturae, Herbagium, Pascua,[...] 434 .... per quod videtur ille Fredericus quiescere in pice et non in pace. Multum debent cavere principes mundani in hoc[...] 435 Giornali di Matteo Spinelli da Giovenazzo, presso Muratori S. R. I. Tom. VII, pag. 1067, 1071 e 1091. 436 Attentissime curaturus quod infra terminum supradictum collectam de justitieratu tuo integre recollectam ad praesenti[...] 437 Constit. lib. I, tit. 109. 438 Gregorio, Consid. Libr. III, cap. 6. 439 Regestum pag. 336. 440 Ivi, pag. 280 e 290. 441 Ivi pag. 268. 442 Ivi, pag. 370, 371 e 372. 443 Ivi, pag. 257 e 384. 444 Ivi, pag. 337 e 338. 445 Ivi, pag. 421. 446 Epist. Petri de Fineis. Tom. I, Libr. III, pagina 489. 447 Dare a terratico si dice in Sicilia il dar la terra a fitto, od a censo per una convenuta quantità di frumento o altr[...] 448 Regest., pag. 309, 386, 270 e 417. 449 Mathaei Paris, Hist Angl. ann. 1251, pag. 514. 450 Regest. pag. 309. 451 Ivi, pag. 290. 452 Ivi, pag. 243. 453 Ivi, pag. 356. 454 Ivi, pag. 266. 455 De tertia extractione vietalium... quintam tantum recipias: in hoc enim utilitati fidelium nostrorum benigne providim[...]
456 Che cos’è la rettorica ? Gli disse Tisia: È l’arte di persuadere, rispose Corace: Dunque, soggiunse il primo, se io p[...] 457 Vedi in fine la nota XXXIII. 458 Vedi in fine del volume la nota XII. 459 Riccard. da Sangerm. cron. ann. 1233. 460 Ginguenè, Hist. Littér. d’Italie, chap. VI. 461 Leges pro Italiae securitate, pro agricolis, navigantibus, studiis incumbentibus, ac literatis. Tali leggi furono sta[...] 462 Tali sono, a cagion d’esempio, abachiari, od abacu da abáko; vastasu da bastázo, abbramari e brama da ábromos; cata[...] 463 Richard. da S. Germ. chron. an. 1233. 464 Consid. not. al c. VI. del lib. II not. 18. 465 Vedi la nota XXXIV in fine. 466 De vulg. eloq. Lib. I, cap. 12. 467 Si vulgare sicilianum accipere volumus.... quod prodit a terrigenis mediocribus, ex ore quorum judicium eliciendum vi[...] 468 Ciullo in una sua canzone dice «Se tanto haver donassimi. Quanto ha lo Saladino.» È chiaro da ciò che allora era vive[...] 469 ... pars mulcendis vulgi auribus intenta, suis et ipsa legibus utebatur, quod genus apud Siculos (ut fama est) non mu[...]
470 Matth. Paris, Caruso, Biblioth. Hist. R. S. Tom. II, pag. 1088. 471 Secondo l’Anonimo, biografo di Manfredi (Ivi, pag. 680), egli avea 18 anni, quando morì Federico; perciò era nato nel [...] 472 Matt. Spinelli, pag. 1091. 473 Sed postquam coronatus fuit, protestatus est palam, se semper velle Ecclesiae inimicos, sed non omnes papae inimicos [...] 474 Di Blasi (Stor. civ. del regn. di Sic., Tom. VI, libro VIII, sez. I, capo 13) dice, che Corrado, appena posto piede a [...] 475 Videns rex ipsius principis solertiam, suspicionem de ipso incerto recipiens, quod ratione magnae sapientiae, quae in [...] 476 Vedi la nota XXXV in fine. 477 Matth. Spinelli, ivi, pag. 1092. 478 Lo stesso, ivi pag. 1093. 479 Princeps vero.... milites et domicellos suos praedictum Burrillum (d’Anglona) insequentes voluit quidem revocare, nec p[...] 480 Maestro allora suonava laureato; titolo che è solo restato negli ordini religiosi Domenicano e Carmelitano. 481 Saba Malaspina lo dice Magister Marescallus, che alcuni degli storici moderni traducono gran Maresciallo, carica che [...] 482 Anonym. et Saba Malaspina presso Caruso, T. 2, pag. 758. Vedi la nota XXXVI in fine. 483 Matteo Spinelli, Cron. presso Caruso T. II, pag. 196. 484 Vedi la nota XXXVII in fine. 485 Matteo Spinelli, ivi, pag. 1097. 486 Di Blasi (ivi) dice: Venne di poi questo sovrano in Sicilia e si portò in Palermo, dove tenne il parlamento, che avea[...] 487 Matteo Paris (presso Caruso, ivi pag. 1085) dopo di aver narrato tutti questi fatti del papa, conchiude: Si bona fuer[...] 488 Hume, Hist. of England. chap. XII. 489 Matteo Paris, ivi, pag. 1085. 490 Matteo Spinelli, ivi, pag. 1099. 491 Favet huic Dominus Clemens, Ecclesiae universalis antistes, qui cum esset de Provincia oriundus, erga Carolum tenerit[...] 492 Senex, et juvenis, laicus et clericus, ac religiosi etiam cum palmis processionaliter circumeundo pronunciant Osanna [...] 493 Contrahit tamen et ipse Carolus et alii de exercitu suo mutua a romanis mercatoribus, qui desiderant in regno Siciliae[...] 494 Erano i ribaldi una specie d’infimi fanti, destinati a correr sopra i cavalieri abbattuti, per ucciderli, ed a spogli[...]
495 Saba Malaspina (ivi, pag. 787) nel narrare questi fatti, è il primo a far conoscere che tale parola si usava in Sicil[...] 496 Saba Malaspina, ivi, pag. 787. 497 Mortificatis fugiunt artubus, et campum hostibus peditibus, et marinariis derelinquunt, plus forsitan de civibus mess[...] 498 Ingressus est itaque cum suis pompatice civitatem, quae frequenter libertatis antiquae pudicitiam violando, actu mere[...] 499 Nec fuit aliqua illius pompositatis, et gloriae comparatio, quando Romam regem Carolum venientem universaliter excepe[...] 500 Tale è la parzialità dì Saba Malaspina, che narra quel fatto atrocissimo, non solo senza raccapriccio, ma con un che d[...] 501 Lo stesso, ivi, pag. 798. Non saprebbe in vero capirsi a quale oggetto fu fatta tale assoluzione; ma forse allora si [...] 502 Vedi la nota XXXVIII in fine. 503 Era fra gli altri prigioni il principe Arrigo di Spagna, il quale, fuggito dopo la battaglia di Tagliacozzo, era stato[...] 504 Hic enim Guillelmus vir erat sanguinis, miles atrox, ferox, pugil, saevusque pugnator contra infideles regios, omni c[...] 505 Hi, religione juramenti, quod in officiorum susceptione consueverunt praestare, praesumptuosis abusibus violata, ubil[...] 506 Rainald, Annal. eccles. ad ann. 1265. 507 Vedi la nota XXXIX in fine. 508 Histor. Sab. Malaspin, continuatio. Presso Gregorio, Biblioth. script. qui res in Sic. gest. sub Aragon. imper. retul[...] 509 Omnia sane praescripta conniventibus oculis rex palliata voluntate pertransit, placebat enim forte regi industria con[...] 510 Sed tunc diximus quod et nunc scribimus, et videlicet praelatis et baronibus et locorum communitatibus convocatis, tua[...] 511 Niccolò Speciale (presso Gregor. ivi, Tomo I, pag. 300) dice che il vescovo diede principio, secondo l’uso de’ tempi, [...] 512 Vedi Malaspina, ivi, pag. 861. 513 Pure, che il Procida sia stato anche familiare di re Manfredi, appare da una iscrizione riferita da Summonte (Stor. d[...] 514 Nella historia cospirationis Iohannis Prochytae, scritta nell’antico dialetto siciliano (presso Gregorio, ivi, Tom. I[...] 515 Vedi la nota XL in fine. 516 Sab. Malasp. contin. presso Greg. ivi, T. II, pag. 257. 517 Vedi la nota XL in fine. 518 Voltaire (Annali dell’impero) dice: Si è sempre detto, che nel vespro siciliano perirono i Francesi, perchè la Proven[...] 519 Alcuni storici dicono, che re Pietro fu allora coronato dal vescovo di Cefalù. Ciò è smentito dalla relazione della c[...] 520 Vedi la nota XLII in fine. 521 Nota XLIII in fine. 522 Nota XLIV. in fine.
529 Vedi in fine la nota LI. 530 Vedi in fine la nota LII. 531 Vedi in fine la nota LIII. 532 Vedi in fine la nota LIV. 533 In quell’occasione fra le tante grazia da lui compartite fu quella che il Bailo di Palermo avesse il titolo di Pretore. 534 Vedi in fine la nota LV.
539 Un fiorino valea l’ottavo di un’oncia. 540 Sit principaliter officiis Provisum, non officialibus. 541 Tutti i diplomi di quei tempi hanno l’intitolazione «Martinus Dei gratia etc. et Martinus et Maria, eadem gratia rex e[...] 542 Cap. VII Reg. Mart.
543 Greg., not. 27 e 28 al cap. VI, del lib. V. 544 Era il P. Majali insigne per santità, tanto che dalla sua morte il popolo cominciò a chiamarlo beato Giuliano. Arriva[...] 545 Cap. R. S. Tom. I, pag. 409. 546 Gibbon, Tom. XII. 547 Cap. R. S. in Alphon. cap. 206 e seg. 548 Ivi, cap. 292 e seg. 549 La salma generale costava dì sedici tumoli, la grossa era un quarto di più. 550 Ne’ quali statuti è da applaudire all’intenzione del legislatore di render libero il commercio interno ed esterno del [...] 551 Cap. 36. 552 Cap. R. S. in Alph. cap. 21 e seg. 553 Cap. 96 e seg. 554 In una carta del 1407 tratta dall’archivio del comune di Siracusa e pubblicata dal diligentissimo Gregorio, nella qual[...]
555 Cap. R. S. in Joan. cap. 2, 3, 4, 5, 6. 556 Cap. XXVII Joan. 557 Cap. CII e CIII Joann. 558 Cap. R. in Ferd. cap. I. 559 Ferd. cap. II. 560 Da ciò è manifesto quanto sia stato falso, che il sommo sacerdote degli Ebrei abbia in Castiglione tratto un sasso co[...] 561 Resta ancora un monumento delle vessazioni dì questo vicerè. Il marchese di Geraci Arrigo Ventimiglia e il conte di G[...] 562 Cap. 396 Alph., 23 Joann., 8 Ferd. 563 Mong., Stor. de’ Parl., T. I, pag. 124. 564 Cap. 77 Ferd. II. 565 Cap. 80. 566 Cap. 81. 567 Cap. 82. 568 Cap. 83. 569 Cap. 84. 570 Cap. 85. 571 Cap. 86. 572 Cap. 87. 573 Cap. 88. 574 Cap. 90. 575 Cap. 92. 576 Cap. 93. 577 Cap. 94. 578 Cap. 97. 579 Cap. 101. 580 Cap. 102. 581 Cap. 456 reg. Alph.
582 V’erano intorno a ciò due prammatiche del re Giovanni. T. I, tit. 1, De off. proregis. 583 Intervengono in quell’atto il marchese di Geraci, il marchese di Licodia, il conte di Cammarata, il conte di S. Marco,[...]
584 Il Pignatelli avea avuto poco prima concesso quel titolo. 585 Tutti i nostri storici dicono, che quel parlamento fu convocato nel palazzo d’Ajutamicristo. Veramente nell’atto stip[...] 586 Cap. 167. 587 Cap. 168. 588 Cap. 169. 589 Pragm. Regn. Sic., Tom. II, tit. 18. De novo imposito, pragm. II. È degno di nota, che in tale prammatica, per mostra[...] 590 Capo 219. 591 Cap. 102 Reg. Car. II. 592 Cap. 234. 593 Imperial. pragm., Tom. II in fine. 594 Cap. 252 e 253 Reg. Car. II.
595 Il sospettoso Filippo, geloso in cuore del fratello, all’annunzio di tal vittoria freddamente disse «D. Giovanni ha r[...] 596 Il procedere ex abrupto importava dar la tortura all’imputato prima di esser legalmente compito il processo contro di[...] 597 Cap. 49, Reg. Joan. 598 Cap. 58, 175, 139, 207, 248 Reg. Car. II. 599 Cap. 18, Reg. Alph. 600 Cap. II, Reg. Philip. I. 601 Mongit. Stor. de’ parl. Tom. I, pag. 330 e seg. 602 Il re lo elesse infatti e fu Vincenzo del Bosco conte di Vicari, che fu l’ultimo gran giustiziere del regno. 603 Cap. 232 Reg. Car. II. 604 Pragm. Tom. II, tit. I, pragm. un. 605 Pragm. Tom. II, tit. 55, pr. un. 606 Cap. 35 Reg. Phil. I. 607 Cap. 36. 608 Cap. II Reg. Ferd. I. 609 Pragm. Tom. I, tit. 56, pragm. 1, e 2. 610 Quest’accademia, ch’era al tempo stesso una congregazione dedicata a s. Sebastiano, riunivasi nel palazzo d’Ajutamicri[...] 611 Cap. 83, 98, 99, 183, 194, 238 Reg. Car. II, e Cap. 27, e 68 Reg. Phil. I. 612 Veggasi intorno a ciò l’erudita e giudiziosa memoria dì Antonio Di Giovanni Mira, sugli scrittori latini nel XIV seco[...]
613 Mas para ser mandado, quae mandar. 614 Mongit. Stor. Parl. Tom. I, f. 454. 615 Fra le altre cose di gran pregio impegnate da quel vicerè fu una sella con un ricamo intessuto di perle e di gemme, c[...] 616 Mongit., ivi, f. 470. 617 Era egli arrivato in Messina sul cadere di marzo: dopo pochi giorni venne per terra in Palermo. Giunto in Termini, vi [...] 618 Passato il duca d’Ossuna in Napoli, non abbandonò il suo progetto, ma gli strumenti, di cui dovea valersi, eran diver[...] 619 Nella parlata del vicerè (che allora faceasi in lingua spagnuola) dicesi «recusando el recevir de la dicha Ciudad de [...] 620 Mongit., T. I, f. 493. 621 Cap. 14, 15 e 16 Reg. Philip. III. 622 Scrivea, non son molti anni, un’americano: «Quando io sento a dire, che alcuno de’ governi europei imprende a far fior[...]
623 Adriano Michele Ruiter erasi battuto in varii incontri con somma gloria contro le armate spagnuole e francesi. In que[...] 624 È noto e molto è stato lodato il disticon allora fatto: Terruit Hispanos Ruiter, ter terruit Anglos, Terruit et G[...] 625 L’Auria (Cronol. de’ vicerè, p. 158) allora presente in Palermo dice, che in un consiglio di guerra tenuto al primo a[...] 626 Il marchese di Castelrodrigo, non volendo palesare la sua imprevidenza, scrisse in Ispagna d’esser caduti la città ed[...] 627 Discorso dell’origine ed antichità di Palermo, Palermo 1614. 628 Palermo antico. Pal. 1649. Palermo sacro 1650. Palermo nobile, 1651. 629 De Majestate Panormitana libri IV, Pan. 1630 in fol. 630 Palermo ristorato ms. 631 Notizie storiche della città di Messina. Par. I, Mes. 1658. P. II, 1668. P. III restò ms. 632 Messana illustrata ms. 633 La Messina città nobilissima descritta in VIII libri. Ven. 1606. 634 Memorie historiche della città di Catania T. I, Cat. 1634; T. II, ivi 1641, il terzo torno assicura il Mongitore di e[...] 635 Catanense Decachordum. T. I. Cat. 1642, T. II, 1647. Annales catanenses ms. 636 Historia Catania. Cat. 1651. 637 Piazza antica, nuova, sacra e nobile, di Giovanni Paolo Chiarandà. Messina 1654 638.Trapani in una breve descrizione. Pal. 1605. 639 De rebus Drepanitanis ms. nella biblioteca del marchese di Madonia. 640 Termini Himerese città della Sicilia posta in theatro. Tom. I. Pal. 1669. Tom. II, Messina 1671. 641 L’antichità di Scicli anticamente chiamata Casmena 1640. Difesa dell’antichità di Scicli. Nap. 1641. 642 La Cartagine Siciliana. T. I e II, Palermo 1651, T. III Genova 1706. 643 Historia della generosissima città di Caccamo ms. 644 Historia di Militello del val di Noto ms. 645 Erice antica, moderna e sacra ms. 646 La Fenice fra le famose città di Sicilia nobilissima ms. 647 De origine ecclesiae cephaledanae, ejusque urbis, Venetiis 1645. 648 Dell’origine ed antichità di Cefalù. Pal. 1656. 649 Di tali volumi alcuni furono portati via dallo arcivescovo Palafox; il resto, dice il Mongitore (Bibl. Sic., Antonius[...] 650 Dichiarazione della pianta delle antiche Siracuse etc. Napoli 1613 in fol. 651 L’antica Siracusa illustrata, Messina 1624. Pietro Carrera nella storia di Catania, pubblicata dopo la morte del Bona[...] 652 Della Sicilia descritta con medaglie. Parte prima. Palermo 1612. Ristampata in Roma nel 1647, ed in Londra nel 1697. [...] 653 La Sicilia numismatica; ed Appendice di 300 medaglie al Paruta. Ma queste opere non videro la luce.
654 Ciò fu eseguito e la popolazione fu trovata 1,123,163 anime. 655 Era costui figliuolo bastardo di Filippo IV e dicea: son mulo, ma son figlio di buon cavallo. 656 Prima di partire fece bruciare tutte le carte della cancelleria e tutti i corpi della storia de’ parlamenti di Andrea [...] 657 Ho inteso nella mia prima età raccontare da un vecchio, che persone viventi nel regno di Vittorio Amedeo gli diceano d[...] 658 Tutto il dono fu del valore di onze 444: ma poi regalò alla cappella di s. Rosalia una immaginetta di avorio della san[...]
659 Paquis, Storia di Spagna e di Portogallo, lib. IV, cap. 8, p. 411. Lugano 1842. 660 Questi sono i nomi dei due palazzi. Chi poi voglia sapere, perchè vengano cosi appellati, può consultare un Discorso [...] 661 Descrizione dell’Italia ed isole aggiacenti. Venezia 1561. Veggansi le pag. 48 e seg. della descrizione delle Isole a[...] 662 Ved. Rerum Arabicarum, quae ad Historiam Siculam spectant, ampla collectio, pag. 233-240. Panormi 1790. Veggasi p[...] 663 Ginguené, Storia della Letteratura Italiana, tom. I, c. 4, pag. 128-9, Firenze 1826. 664 D’Herbelot, Bibl. Orient. pag. 289. Maestrict 1776. 665 Di Blasi, Stor. di Sic. Tom. IX, pag. 392. D’Herbelot a pag. 290 dice, che Ruggiero re di Sicilia e di Calabria avea [...] 666 La Geografia Nubiense fu neI secolo passato recata in italiano dal p. Domenico Magri dell’Oratorio, e pubblicata nel [...] 667 D’Herbelot, Bibl. Or., pag. 289 e 290. 668 Solouan Almothà vuol dire: Viri obtemperantis Solamen. D’Herbelot, l. c. pag. 805. 669 T. I, p. 213. Il Casiri chiama questo scrittore Gemaleldinus. 670 Questo comentario gli fruttò anche molta lode, perchè le opere di Harirèo aveansi come incomparabili esempli di araba [...] 671 T. XIV, lib. I, c. 2, pag. 497. Amsterdam et Leipzig 1761. 672 Taormina venne più volte in potere dei Saracini, a quali i cristiani la ritolsero. 673 Storia d’Italia nel Medio Evo, Libro IV capo IV, § 5 e 6. 674 Era questo il nome di Gregorio VII. 675 De invent. lib. 2. 676 Cic. De Orat. lib. 1. 677 Enciclop. metod., art. Rettorica. 678 Noct. attic. lib. X, cap. 10. 679 Tucid. tit. Ist. lib. 6. 680 Ciò è contrastato da alcuni antichi scrittori che lo credono scolare di Tisia. 681 Cic. Brutus de claris Oratoribus n. XII. 682 So che quella lettera è stata da un letterato Tedesco messa in dubbio di autenticità, e creduta d’un sofista anzichè [...] 683 Hermoy in Rhot. comp. 684 Schoel lettera greca, vol. 2, par. 3, pag. 8, ediz. di Milano 1827. 685 Empedocle fior. 444 av. Cristo e Corace 479. 686 Laerzio nella vita di Aristotile il filosofo. 687 Inst. orat. loc. cit. 688 Ho stabilito l’epoca approssimativa della nascita di Corace sull’asserzione di Ermogene e di altri, che egli visse so[...] 689 Ciò ricavasi da Cicerone nel passo citato de clar. orat. 690 Descript. Graec. l. VI, cap. 18. 691 Descript. Graec. loc. cit. 692 Plut. in vit. X Rhetor. Dion. de antiq. rhetor. 693 Garofalo discorsi sopra Gorgia. 694 Hermogenes in Rhetor. comdend. 695 De Orat. lib. I, n. 20. 696 Diog. Laerz. nella vita di Zenone d’Elea. 697 Trattato della rettorica in tre libri, cap. I, del lib. I. 698 Diog. loc. cit. tom. I, pag. 413. 699 Alcuni moderni mettono in dubbio, che Elpide sia siciliana. 700 Credono alcuni, che questi due, Pietro vescovo di Argo e Pietro Sicolo, fossero la stessa persona. 701 Il titolo di questa orazione è: Oratio in Conceptione s. Annae, quando concepit sanctam Dei Genitricem. 702 V. Fabricii Bibl. Graeca, vol. IX, pag. 68.
* Veramente Taormina fu più volte presa e ripresa dai Saracini e dai cristiani. Le storie delle cose arabo-sicole conos[...]
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