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Alfabetica [« »] equivoci 5 equivoco 1 equorei 1 era 558 eran 8 erano 122 eravamo 5 | Frequenza [« »] 649 lei 571 ma 569 come 558 era 538 i 519 lo 511 lui | Guy de Maupassant Bel Ami Concordanze era |
Parte, cap.
1 1, I| come si sarebbe regolato. S'era al ventotto di giugno, e 2 1, I| Camminava come quand'era ancora in uniforme d'ussaro, 3 1, I| dei romanzi popolari.~ ~ Era una di quelle serate estive 4 1, I| nemmen lui che fare. Gli era venuta voglia, adesso, d' 5 1, I| arsione da serata estiva s'era impossessata di lui, e pensava 6 1, I| testa; e in ogni caffè ce n'era senz'altro un centinaio 7 1, I| Mezzogiorno, ma come poteva? Era sposato, giornalista, sistemato 8 1, I| Duroy lo guardava sorpreso. Era molto cambiato, era proprio 9 1, I| sorpreso. Era molto cambiato, era proprio diventato una persona 10 1, I| suol mangiar bene. Prima era magro, smilzo e agile, sventato, 11 1, I| ancora umide. Talvolta era un tizietto vestito con 12 1, I| trapezio.~ ~ Quello alto era il primo a farsi avanti, 13 1, I| palco, stava guardandolo. Era una brunona dalla carnagione 14 1, I| L'ex sottufficiale era diventato rosso; e con le 15 1, I| panciotto.~ ~ Il sipario s'era abbassato; ora l'orchestra 16 1, I| florida bruna che poco prima s'era appoggiata dietro il palco 17 1, II| prese a salir le scale.~ ~ Era un po' impacciato, intimidito, 18 1, II| piuttosto fini, giacché era un civettone in fatto di 19 1, II| poi fermarsi stupefatto: era lui in persona, riflesso 20 1, II| improvviso nello specchio, non s'era nemmeno riconosciuto; s' 21 1, II| nemmeno riconosciuto; s'era preso per un altro, per 22 1, II| dalla prima occhiata gli era parso a postissimo, elegantissimo.~ ~ 23 1, II| spirito d'indipendenza. Gli era venuta voglia di correre, 24 1, II| in un salotto dove pur era giocoforza entrare.~ ~ Perduta 25 1, II| Una giovane donna, bionda, era lì in piedi ad aspettarlo, 26 1, II| completamente sconcertato. Chi era quella signora che gli stava 27 1, II| si ricordò che Forestier era sposato; e al pensiero che 28 1, II| signora de Marelle.»~ ~ Era una bruna un po' minuta, 29 1, II| e grave nel portamento. Era Walter, deputato, finanziere, 30 1, II| scusandosi del ritardo. Era stato trattenuto al giornale 31 1, II| sala da pranzo.~ ~ Duroy era seduto fra la signora de 32 1, II| fenomeni cerebrali da cui era nato il dramma, risultato 33 1, II| parola Jacques Rival. La cosa era di sua pertinenza: nessun 34 1, II| sorriso sulle labbra di tutti. Era dotata d'un'arguzia piacevole, 35 1, II| musetto pensoso..~ ~ La cena era da leccarsi i baffi, e tutti 36 1, II| scettico e volgaruccio com'era, ne sfoderò qualcuna delle 37 1, II| terre bruciate.~ ~ Duroy era stato due volte nello Mzab, 38 1, II| strada, tu.» La de Marelle s'era voltata spesso verso di 39 1, II| modo un barile intero, n'era certo; avrebbe divorato 40 1, II| fra quella gente; vi si era inserito, vi aveva conquistato 41 1, II| per essere vere.~ ~ L'aria era fresca e impregnata d'un 42 1, II| indefinibile, al quale era impossibile dare un nome 43 1, II| attento l'ambiente. Non era grande; nulla dava nell' 44 1, II| sentiva in pace, riposati; era un ambiente che avvolgeva 45 1, II| che fino a quel momento s'era intrattenuta con la signora 46 1, II| quella di Jacques Rival era asciutta e calda, e rispondeva 47 1, II| di scender di corsa, tant'era incontenibile la sua gioia, 48 1, III| fede nell'avvenire. Finito; era tutto finito; non avrebbe 49 1, III| prendere la licenza, lui s'era arrolato con l'intenzione 50 1, III| fortuna a Parigi.~ ~ Ci s'era trasferito, appena congedato, 51 1, III| voluto tenerselo a casa. Ma era lui, adesso, a nutrire speranze 52 1, III| sbrogliarsela.» E questo s'era appunto ripromesso d'essere: 53 1, III| dalla vanità professionale, era diventata una specie di 54 1, III| Senza avvedersene s'era rimesso a fantasticare, 55 1, III| Forestier. Quello si ch'era fortunato!~ ~ Giunse al 56 1, III| La signora l'attende.»~ ~ Era seduta su una poltrona da 57 1, III| riposo; gli passerà."~ ~ «Era un rimedio sovrano, quel 58 1, III| Algeria, al cui proposito era assolutamente a digiuno. 59 1, III| Marelle fosse sposata. Eppure era la cosa più naturale del 60 1, III| anche se una lieve vampa le era salita, dalle spalle, al 61 1, III| dinanzi agli occhi.~ ~ Capì ch'era stato proprio quello sconosciuto, 62 1, III| il motivo, che quell'uomo era rimasto seccato di trovarlo 63 1, III| fare fino alle tre; e non era ancor mezzogiorno. Gli erano 64 1, III| giunta. La messa in scena era perfetta per far colpo sui 65 1, III| giocando con un bilbocchetto. Era abilissimo e infilava ad 66 1, III| bilbocchetto dall'armadio; era un omiciattolo che pareva 67 1, III| qualità del legno. E siccome s'era intrapresa una gara, i due 68 1, IV| nel suo quartiere. Siccome era ancora presto, girellò su 69 1, IV| piegati. Si precipitò: c'era il Figaro, il Gil Blas, 70 1, IV| s'accorse che il giornale era in vendita senza che lui 71 1, IV| grassetto: «Georges Duroy». C'era! che gioia!~ ~ S'avviò senza 72 1, IV| alle dieci.~ ~ L'ufficio era uno stanzone buio dove d' 73 1, IV| allibita di sul paravento dov'era rinchiuso come in una scatola.~ ~ 74 1, IV| d'aria, reumatizzato com'era. Aveva fatto soltanto due 75 1, IV| il mio primo pezzo.»~ ~ S'era ripromesso, è vero, di far 76 1, IV| Il colpo, del resto, era pienamente riuscito. Erano 77 1, IV| Vostra.»~ ~ E uscì. Vendetta era stata fatta.~ ~ Come aveva 78 1, IV| col naso sul foglio, tant'era spudoratamente miope.~ ~ 79 1, IV| passante, giacché Parigi era deserta in quelle giornate 80 1, IV| lavorando.»~ ~ A Duroy non era neppur passato per la mente 81 1, IV| registro. Il suo nome non c'era. Tuttavia l'addetto al controllo, 82 1, IV| Rachel, la donna con la quale era stato la prima sera.~ ~ « 83 1, IV| quella donnina. Quando uscì era già giorno fatto, e il suo 84 1, IV| febbrile; il suo articolo non c'era; e se ne rimase lì ritto 85 1, IV| buttò sul letto vestito com'era, e s'addormentò.~ ~ Entrato 86 1, IV| scaltro, giacché quella era la via, e di far con zelo, 87 1, IV| ristorante sul boulevard, era sempre in bolletta, e non 88 1, V| già trascorsi; settembre era alle porte, e a Duroy pareva 89 1, V| possibilità d'evasione. Era stimato ma d'una stima adeguata 90 1, V| l'uscio del salotto, ch'era soltanto accostato. Duroy 91 1, V| accostato. Duroy entrò. Il vano era abbastanza grande, con pochi 92 1, V| Marelle il suo desiderio era più brutale, più determinato, 93 1, V| quella facile arguzia cui era avvezza, così come l'artigiano 94 1, V| allo stesso uscio dal quale era apparsa lei. La signora 95 1, V| entrare, amoruccio.»~ ~ Era la figlia, che corse diritta 96 1, V| animo rimastogli in cuore. Era ossessionato dall'immagine 97 1, V| cicaleccio, lei che di solito era così taciturna; e dovettero 98 1, V| e direttamente le carni, era delicato e fine, ma di quanto 99 1, V| indiscreto chiacchierone era un gran villano e un codardo. 100 1, V| Tutto il suo buon umore era scomparso, terrorizzato 101 1, V| scomparso, terrorizzato com'era dal male.~ ~ «Torniamo a 102 1, V| starà pensando?» Sentiva ch'era meglio non aprir bocca, 103 1, V| carrozza, nel frattempo, s'era fermata davanti al portone 104 1, V| muoveva, stordita da quant'era accaduto. Temendo allora 105 1, V| società parigina! Come tutto era stato facile, inaspettato!~ ~ 106 1, V| regali. Ed ecco invece ch'era bastato un piccolissimo 107 1, V| tratto, la prima in cui si era imbattuto gli si abbandonasse 108 1, V| si popolò di visioni.~ ~ Era un po' emozionato, l'indomani, 109 1, V| capisse intera la verità. Era lui dunque l'arbitro della 110 1, V| martedì,» disse lei. E poiché era già buio, presogli il volto 111 1, V| è successo, dimmi.»~ ~ S'era messa a singhiozzare e non 112 1, V| follie d'amore.~ ~ Ma com'era agitata, nel ridiscendere 113 1, V| tardi, l'indomattina lui era ancora a letto quando, verso 114 1, V| pavimento.~ ~ La camera era così angusta, che il letto 115 1, V| ad occuparne tre quarti. Era posto contro la parete di 116 1, V| vesti, a braccia aperte. Era entusiasta: «Non è carino, 117 1, V| fosse che per saper com'era fatto.~ ~ Comunque aspettò 118 1, V| sono resa libera.»~ ~ S'era giusto ai primi del mese, 119 1, V| terra, sotto la sedia, c'era il suo berretto.~ ~ Clotilde 120 1, V| della sua esistenza non gli era appartenuto. La guardava, 121 1, V| con un cappello floscio. S'era consolata di tanta ostinatezza 122 1, V| ancor più stentata di quand'era impiegato alle ferrovie 123 1, V| a Jacques Rival, che non era stretto di borsa; ed era 124 1, V| era stretto di borsa; ed era divorato da un'infinità 125 1, V| centinaio di franchi, non era riuscito, lui uomo così 126 1, V| a scoprir nulla; e Duroy era esasperato da tanta disdetta, 127 1, V| andare a spasso non va.»~ ~ Era furente, e Clotilde rimase 128 1, V| scoccia, ecco tutto.»~ ~ Lei era una di quelle donne che 129 1, V| ne vo sola. Addio.»~ ~ S'era liberata con uno strattone 130 1, V| domandò «Hai detto?»~ ~ Duroy era arrossito fino alla radice 131 1, V| padre in cattive acque. S'era visto costretto non solo 132 1, V| piedi, con la scusa che c'era una splendida luna e che 133 1, V| si beava a guardarla.~ ~ Era una notte fredda e serena, 134 1, V| la prese per guardarla. Era un luigi da venti franchi!~ ~ 135 1, V| luigi da venti franchi!~ ~ C'era da impazzire.~ ~ Lo girò, 136 1, V| al momento del bisogno? Era stata lei a fargli quell' 137 1, V| franchi e venti in tasca.~ ~ Era nero come un cane idrofobo 138 1, V| Poiché intanto Clotilde era stata ripresa dalla mania 139 1, V| movimentate passeggiate Non era forse naturale che lei, 140 1, V| altra ragione lo decise. Era felice di poter offrire 141 1, V| Marelle senza spendere nulla. Era un modo di disobbligarsi.~ ~ 142 1, V| notata sì, e da un pezzo. Era Rachel, che ronzava intorno 143 1, V| ilarità nel capannello che s'era intanto formato. Un tizio 144 1, V| E un ragazzaccio, che s'era ficcato fra le ruote della 145 1, VI| Te n'accorgerai, tu!» Gli era balenata un'idea, e aggiunse: « 146 1, VI| lì, vero?»~ ~ Duroy le si era seduto accanto e la guardava 147 1, VI| sta considerando un pezzo. Era incantevole, bionda d'un 148 1, VI| venivo a trovarla perché era meglio far così.»~ ~ «Come?» 149 1, VI| Duroy», e lo avvertiva che «era in casa tutti i sabati».~ ~ 150 1, VI| un tavolinetto sul quale era servito il tè.~ ~ Nonostante 151 1, VI| altezza, cadde di peso.~ ~ V'era stato un silenzio. Una delle 152 1, VI| all'Accademia. La biondina era fermamente convinta che 153 1, VI| che la sua opinione se l'era fatta in anticipo.~ ~ Accortasi 154 1, VI| anticipo.~ ~ Accortasi ch'era già buio, suonò per i lumi, 155 1, VI| l'olio e a pensar che s'era scordata di passare dall' 156 1, VI| invito al prossimo pranzo.~ ~ Era un po' troppo grassa, ma 157 1, VI| sostituiva in lei la fantasia, ed era buona, devota, piena di 158 1, VI| abbozzarono un sorriso, tant'era giusta l'osservazione.~ ~ 159 1, VI| fatti.~ ~ La Vie Française era innanzitutto una fabbrica 160 1, VI| soldi, e il suo padrone era un affarista cui la stampa 161 1, VI| burocrate. Per trent'anni era stato segretario di redazione 162 1, VI| accorgendosi sì e no che la cucina era tutt'altro che la stessa. 163 1, VI| religiose non lo toccavano. Era devoto al giornale qualunque 164 1, VI| Forestier, redattore politico, era soltanto l'uomo di paglia 165 1, VI| mani differenti.~ ~ Duroy era in piena euforia per la 166 1, VI| cinque... sei...»~ ~ Era giunto per la prima volta 167 1, VI| attraversare anche lei. S'era sbagliato. Respirò.~ ~ Spesso 168 1, VI| sbagliato. Respirò.~ ~ Spesso s'era chiesto com'avrebbe dovuto 169 1, VI| appariva ridotto a un cencio. Era molto dimagrito, in un mese, 170 1, VI| sapeva che il principale era padre di famiglia, ma rimase 171 1, VI| vedremo mai. Eppoi se le era sempre figurate molto piccole, 172 1, VI| tavolinetto che senza dubbio era riservato a loro, e lì si 173 1, VI| tanto per far qualcosa, s'era messo a guardar le pareti; 174 1, VI| un colpetto fulmineo. Ma era ancora incerto. Esitava. 175 1, VI| capire. La signora de Marelle era lì, dietro a lui. Che doveva 176 1, VI| tempo,» disse fra sé e sé. Era così turbato, che per un 177 1, VI| La visita alle pareti era finita. Il principale andò 178 1, VI| ancora sazio d'ammirarle.~ ~ Era sconvolto. Che doveva fare? 179 1, VI| certo...»~ ~ La de Marelle era ora vicinissima a lui, che 180 1, VI| tutto e di nulla. Duroy era seduto tra la figlia maggiore 181 1, VI| passo passo.~ ~ Parigi era semideserta, quella notte, 182 1, VI| col cuore piccolo piccolo. Era come se gli avessero mostrato 183 1, VI| signora tutta profumata ch'era scesa di carrozza per rincasare, 184 1, VI| Cambiato il vento, il freddo s'era mitigato in nottata, e ora 185 1, VI| mitigato in nottata, e ora c'era una brezza tiepida nel solicello 186 1, VI| sentiva, vagamente, che c'era qualcosa di comune fra loro 187 1, VI| deliziosa. D'un tratto gli era venuto il desiderio d'essere 188 1, VI| marito, baciarle la mano com'era solito fare, Clotilde era 189 1, VI| era solito fare, Clotilde era tranquilla e gaia, da persona 190 1, VI| Charles. In una settimana era spaventosamente dimagrito 191 1, VII| capir altro che lì dentro c'era qualcosa di molto antipatico 192 1, VII| litigata, ma di quelle, che c'era più d'un centinaio di persone 193 1, VII| avrebbe risposto, l'altro? Chi era? Perché quell'attacco brutale? 194 1, VII| sua replica.~ ~ Il tempo s'era di nuovo messo al freddo. 195 1, VII| nuovo messo al freddo. C'era un gelo. I rigagnoli della 196 1, VII| e in modo tale che non c'era da frapporre il minimo indugio. 197 1, VII| cominciò a riflettere.~ ~ Quant'era sciocco, in definitiva, 198 1, VII| si rimise a pensare.~ ~ C'era un'aria triste, in quello 199 1, VII| scontro.~ ~ Tutto questo era avvenuto, per lui, in modo 200 1, VII| accadendo.~ ~ Alle nove di sera era già a casa, dopo aver cenato 201 1, VII| riusciva a raccogliersi, tant'era forte il suo turbamento. 202 1, VII| intollerabile emozione. Era stato un soldato, aveva 203 1, VII| Louis Langremont», chi era costui? Che età aveva? Che 204 1, VII| statura? Che volto? Non era forse un'indecenza che un 205 1, VII| senso di malessere. Com'era stupida, tutta la faccenda! 206 1, VII| certamente aver paura, dato ch'era deciso ad andare sino in 207 1, VII| ci sarebbe andato, perché era deciso ad andarci. Ma se 208 1, VII| occhi gli parvero enormi; era pallido, sì, era pallido, 209 1, VII| enormi; era pallido, sì, era pallido, pallidissimo.~ ~ 210 1, VII| pensiero adesso, lo annientava. Era un fatto ormai inevitabile. 211 1, VII| sbattere per terra, tant'era stata violenta l'emozione. 212 1, VII| come spinto da una molla. Era la cassetta delle pistole.~ ~ 213 1, VII| turbamento, ossessionato com'era dal timore assillante di 214 1, VII| Saranno state le nove. Era uno di quei pungenti mattini 215 1, VII| avrebbe saputo dire. Tutto era così insolito, intorno a 216 1, VII| ci ha favoriti..»Ma se c'era una cosa di cui a Duroy 217 1, VII| Duroy non importava nulla, era proprio questa.~ ~ Gli tolsero 218 1, VII| pancetta, calvo e occhialuto. Era il suo avversario.~ ~ Lo 219 1, VII| l'uomo dirimpetto a lui era ancora in piedi, nella stessa 220 1, VII| Avevano sparato entrambi. Era finita.~ ~ I secondi e il 221 1, VII| Anche Langremont, del resto, era illeso, e Jacques Rival 222 1, VII| sorpresa e dalla gioia. Era finita! Dovettero levargli 223 1, VII| contro l'universo intero. Era finita. Che bellezza! Era 224 1, VII| Era finita. Che bellezza! Era pronto, là per là, a provocar 225 1, VII| vento.»~ ~ Clotilde gli si era seduta sulle ginocchia e 226 1, VIII| scovar delle idee, lui s'era specializzato in filippiche 227 1, VIII| Francia. (La parola «anemia» era una sua trovata, e ne andava 228 1, VIII| Quando il giornalista se n'era andato, il signor de Marelle 229 1, VIII| Golfo di Juan.~ ~ La casa era piccola, bassa, di stile 230 1, VIII| nostro giovanotto entrò era tappezzato di tela di Persia 231 1, VIII| rimasero a guardarsi.~ ~ Era un po' pallida, un po' dimagrita, 232 1, VIII| riconoscerlo, indovinò ch'era il suo amico.~ ~ La stanza 233 1, VIII| suo amico.~ ~ La stanza era piena d'un sentor di febbre, 234 1, VIII| cielo, dietro le vette cupe, era rosso, d'un rosso color 235 1, VIII| Duroy, senza volerlo, era soggiogato dalla grandiosità 236 1, VIII| e tre, come una carezza. Era un'arietta molle, tiepida, 237 1, VIII| signora Forestier non si era mossa, sempre lì in piedi, 238 1, VIII| moribondo. Soltanto la finestra era ancora visibile, nel cui 239 1, VIII| lo struscio delle suole s'era messo in pantofole. Soltanto 240 1, VIII| Duroy, con la scusa ch'era stanco, si ritiro in camera 241 1, VIII| le lunghe.»~ ~ Il cielo era azzurro, di quell'azzurro 242 1, VIII| Disse il nome di altre. Era, allegro, d'un'allegria 243 1, VIII| libreria. Poiché non gli era troppo agevole scendere, 244 1, VIII| capisce... ha compreso ch'era la fine, insomma, e che 245 1, VIII| aveva le ore contate...»~ ~ Era pallidissima. Riprese: « 246 1, VIII| e sua madre son morti ch'era ancor giovanissimo.»~ ~ 247 1, VIII| palpitare lente anche quando s'era posata sul fiore. E rimasero 248 1, VIII| monotono.~ ~ La moglie, ché s'era messa a piangere anche lei, 249 1, VIII| Il respiro di Forestier era più rapido di quello d'un 250 1, VIII| prender nulla. Il malato non s'era mosso. Continuava a raspar 251 1, VIII| volto.~ ~ La giovane signora era seduta su una poltrona, 252 1, VIII| attesero in silenzio.~ ~ Era venuta un'infermiera, mandata 253 1, VIII| d'acqua benedetta in cui era immerso un ramoscello di 254 1, VIII| soli, accanto a lui che non era più. Se ne stavano zitti, 255 1, VIII| sperato come ogni altro. Ed era finita, per lui, finita 256 1, VIII| felicità umana.»~ ~ Com'era stato fortunato, quel morto, 257 1, VIII| giovane mediocre e povero? Com'era riuscita a farlo diventar 258 1, VIII| silenzio, nella stanza, era profondo; si sentiva soltanto, 259 1, VIII| aveva preso la mano che gli era stata porta, e la teneva 260 1, VIII| volta per moglie. Certo, non era quello né il momento né 261 1, VIII| improvviso diede uno scossone. Era entrata l'infermiera. Era 262 1, VIII| Era entrata l'infermiera. Era già giorno. La giovane signora, 263 1, VIII| sembrava non meno sorpresa. Era un poco pallida, ma sempre 264 2, I| La signora Forestier non era ancora tornata. Indugiava 265 2, I| pareva tergiversare, lui era decisissimo, ormai, a usar 266 2, I| anche lui, e s'accorse ch'era pallidissima. Capì allora 267 2, I| momento delle nozze; e quant'era stato prodigo prima, ora 268 2, I| stato prodigo prima, ora s'era fatto avaro.~ ~ Passò l' 269 2, I| in settimana, vero?» Lui era arrossito: «Sì, domani stesso.»~ ~ 270 2, I| conquistato come non gli era ancora accaduto con una 271 2, I| nobilitarsi un poco?»~ ~ Era arrossita lei, adesso, quasi 272 2, I| sul tavolo una penna e s'era messa a scarabocchiar nomi 273 2, I| porse un foglietto su cui era scritto: «Signora Duroy 274 2, I| Sì, ottimo.»~ ~ Lei era entusiasta e badava a ripetere:~ ~ « 275 2, I| sua compagna legittima.~ ~ Era ansioso, però. E quando 276 2, I| una parola, ansante com'era.~ ~ Vedendo che se ne stava 277 2, I| attimo, poi, comprendendo ch'era necessario, disse: «Madeleine 278 2, I| aver dimenticato che lui era lì ai suoi piedi.~ ~ E intanto 279 2, I| non essendoci riuscito, s'era infine sottomesso.~ ~ Giunto 280 2, I| un cervo!»~ ~ Il treno era entrato nella foresta di 281 2, I| e lo citò come esempio: «Era un ragazzo molto economo, 282 2, I| serena di maggio.~ ~ A Nantes era stata accesa la lanternetta 283 2, I| desiderio di poco prima s'era tramutato in tenerezza, 284 2, I| dal canto del gallo.»~ ~ S'era infilata la vestaglia, un' 285 2, I| Madeleine, stanca, s'era assopita sotto la carezza 286 2, I| fabbriche, come la sua vicina era la sovrana della folla irta 287 2, I| visitatori, l'ammirazione.~ ~ S'era appena mosso, quando Duroy 288 2, I| quando con la spalla. Lui era basso, tarchiato, rubizzo 289 2, I| schiena piegata, triste, era la tipica sgobbona di campagna, 290 2, I| avventori.~ ~ Anche Madeleine era scesa di carrozza, e le 291 2, I| tempie del padre, che s'era tolto il berretto, un berretto 292 2, I| per natura, impregnato com'era della giocondità del sidro 293 2, I| ostilmente sulle sue. No, non era quella la nuora dei suoi 294 2, I| appena a mormorare, tant'era rimasto colpito dalla somma « 295 2, I| trovava di suo gusto, lui, ch'era passato, ai suoi dì, per 296 2, I| assetati potevano entrare.~ ~ Era stato apparecchiato nella 297 2, I| sorriso mesto; rassegnato. Era delusa, accorata. Perché? 298 2, I| delusa, accorata. Perché? Era stata lei a voler venire, 299 2, I| voler venire, ben sapendo ch'era una casa di contadini, di 300 2, I| diverso dalla realtà. Se li era figurati, da lontano, più 301 2, I| padre, senza dubbio. Ma chi era suo padre? Non lo aveva 302 2, I| Camminavano adagio, senza meta. Era una notte tiepida, e l'ombra 303 2, I| boschi cedui dove il buio era impenetrabile.~ ~ «Dove 304 2, I| prime luci dell'alba già era in piedi e pronta per partire.~ ~ 305 2, I| carrozza che un bimbetto era andato a chiamare, gli sposini 306 2, II| predecessore, e più che mai vivo era in lui il desiderio d'abbracciar 307 2, II| attiguo, dato che la portiera era alzata, Madeleine intenta 308 2, II| tutto il piacere che se n'era ripromesso.~ ~ Domandò entrando; « 309 2, II| mormorò: «Ah, benissimo.»~ ~ Era rimasto in piedi alle spalle 310 2, II| di saper se proprio non era possibile imbavagliare con 311 2, II| società, diceva lei. Ma com'era riuscita a cattivarsene 312 2, II| faceva gola da un bel po'.~ ~ Era uno di quegli uomini politici 313 2, II| si cavano i parlamentari. Era leccato anzichenò, abbastanza 314 2, II| sarebbe diventato ministro, era il primo lui ad esserne 315 2, II| fermamente d'ogni altro.~ ~ Era uno dei principali azionisti 316 2, II| Madeleine, ecco tutto. Non c'era nulla di cambiato, insomma.~ ~ 317 2, II| Com'arrivava al giornale, c'era sempre qualcuno pronto a 318 2, II| canzonatura, quasi d'un insulto. Era come se gli gridasse in 319 2, II| esisteresti senza di lei.».~ ~ Era pronto ad ammettere che 320 2, II| l'ossessione non cessava. Era allora l'intero appartamento 321 2, II| mentalmente: «In fondo, era soltanto un cretino; è questo, 322 2, II| sfuriata. Ma poi, fine com'era, qualcosa intuì di ciò che 323 2, II| tornava dal giornale, dove s'era sentito chiamar due o tre 324 2, II| riattaccava: «No, dimmi, vero ch'era un bel minchione, a letto, 325 2, II| concludere: «Che bestia, era!»~ ~ Una sera, sulla fine 326 2, II| Avenue du Bois-de-Boulogne. Era una notte senza vento, una 327 2, II| di chiaro, lui di scuro. Era un immenso fiume d'amanti 328 2, II| gran fiume delle vetture s'era biforcato al limitare dei 329 2, II| foresta del mio paese non c'era altro che cervi, volpi, 330 2, II| immagine di Forestier gli era ormai penetrata nello spirito, 331 2, II| aveva la sagoma del cornuto, era proprio lui, perbacco! Ecco 332 2, II| piacerebbe sapere, se Forestier era veramente becco. Dio, che 333 2, II| dello sposo che sospetta! Era geloso, insomma, geloso 334 2, III| aprì l'uscio.~ ~ Clotilde era a fianco del caminetto, 335 2, III| tutto quello che vuoi.»~ ~ C'era nascosta come una sfumatura 336 2, III| sorella maggiore, Rose, era brutta, piatta, insignificante, 337 2, III| delle scale al pianoforte. Era Laurine. Pensò che gli sarebbe 338 2, III| gli parve giovane e bella. Era vestita di chiaro, col corpetto 339 2, III| opulenza del seno. Non gli era mai sembrata così fresca. 340 2, III| Davanti al portone di Rival c'era una lunga fila di carrozze. 341 2, III| entrarono.~ ~ Il torneo era a beneficio degli orfani 342 2, III| Tutto il sotterraneo era illuminato con lumi a gas 343 2, III| dappertutto. Il soffitto era addobbato di felci, il pavimento 344 2, III| destinate ai giudici, c'era una pedana per gli schermitori.~ ~ 345 2, III| sotterraneo. Su quello a destra c'era scritto: Signor Crévecœur, 346 2, III| Non capiva un'acca, ma era contento lo stesso, anche 347 2, III| scherma militare. Planton era minutino, e Carapin una 348 2, III| apprezzato molto dalle donne. Era davvero un bel ragazzo, 349 2, III| irritava gli spettatori. Era un gran scalpicciare accompagnato 350 2, III| comunicazione col pianterreno era interrotta. Cercar di superare 351 2, III| uomini pigiati sugli scalini era come voler trapassare il 352 2, III| gridò: «Ciao, caro.»~ ~ Era il conte de Vaudrec. Dopo 353 2, III| signora Walter non rispose. Era un poco stanca, e il respiro 354 2, III| ai loro posti. L'attesa era grande.~ ~ Apparvero due 355 2, III| giacché tutta l'attenzione era rivolta a ciò che stava 356 2, III| sopra. Per alcuni minuti s'era sentito un gran tramestio 357 2, III| andarsene brontolando ch'era stata una vergogna scomodar 358 2, III| repulisti dei rinfreschi.~ ~ Non era rimasto nulla di nulla, 359 2, III| voglia di ridere. «Le donne era più accanite degli uomini,» 360 2, III| altra sera, che Forestier era un cornuto?»~ ~ E aggiunse, 361 2, III| a Rival e a Norbert.»~ ~ Era contento e si fregava le 362 2, III| Padrona e veder se davvero era invaghita di lui. La cosa 363 2, III| discorso.»~ ~ Ma lui le si era buttato ai piedi così bruscamente 364 2, III| sì, figurati!»~ ~ Non ne era sicuro, tuttavia, e stette 365 2, III| mondanità. La signora de Marelle era affascinante nel suo abito 366 2, III| da capinera.~ ~ Du Roy s'era messo alla sinistra della 367 2, III| una servetta di provincia. Era la figlia d'un notaio, andata 368 2, III| a Laroche quando questi era soltanto un povero avvocatuccio. 369 2, IV| Place de la Trinité era semideserta, sotto la vampa 370 2, IV| preso un colore verdastro, s'era fatta densa e glauca.~ ~ 371 2, IV| orologio. Erano appena le tre. Era giunto con mezz'ora d'anticipo.~ ~ 372 2, IV| meglio, ed entrò.~ ~ L'aria era fresca come in una cantina. 373 2, IV| il visitatore, lo cercò. Era un omone calvo, che camminava 374 2, IV| Georges si voltò di scatto. Era una donna del popolo, con 375 2, IV| Sussultò al fruscio d'un abito. Era lei.~ ~ Si alzò, le mosse 376 2, IV| Sente come batte?»~ ~ Era rimasto a corto, infatti, 377 2, IV| non veder più colui che s'era allontanato un momento prima. 378 2, IV| di quel maschio, al quale era bastato per vincerla, per 379 2, IV| volte.~ ~ Capì che per lei era finita, ch'era inutile lottare. 380 2, IV| che per lei era finita, ch'era inutile lottare. Ma non 381 2, IV| svelto. Lei volse il capo. Era un prete. Allora si alzò, 382 2, IV| Le occorre qualcosa?»~ ~ Era un giovane alto, grassoccio, 383 2, IV| poi tornò indietro. Se n'era andata, dunque! Era sorpreso 384 2, IV| Se n'era andata, dunque! Era sorpreso e furibondo. Pensò 385 2, IV| rimpolpettato e adattato era proprio, da un capo all' 386 2, IV| tratto tacque. La carrozza s'era fermata. Du Roy aveva aperto 387 2, V| discorso, rimasto celebre, era servito a Du Roy come tema 388 2, V| pagine le loro informazioni. Era citata, era temuta, e la 389 2, V| informazioni. Era citata, era temuta, e la si cominciava 390 2, V| cominciava a rispettare. Non era più l'organo sospetto d' 391 2, V| gabinetto. Laroche-Mathieu era l'anima del giornale e Du 392 2, V| Il salotto di Madeleine era diventato un centro influente, 393 2, V| presidente del Consiglio era stato due volte a pranzo 394 2, V| caffè, poi, accortosi ch'era tardi, suonò il campanello 395 2, V| consegnarono un dispaccio chiuso. Era della signora Walter, e 396 2, V| matura e melodrammatica, s'era semplicemente allontanato 397 2, V| finita. Ma lei invece s'era aggrappata perdutamente 398 2, V| compiacenza, per scrupolo s'era lasciato riprendere. E così 399 2, V| lasciava giurandogli «che era felicissima d'averlo visto».~ ~ 400 2, V| sensualità, tutt'a un tratto era esplosa in lei, donna saggia 401 2, V| quegli appuntamenti.~ ~ Così era dovuto andare quasi tutti 402 2, V| ridevano di tutto cuore.~ ~ Ma era così stufo dell'amore della 403 2, V| di farle comprendere ch'era tempo di piantarla.~ ~ Ma 404 2, V| de Marelle, al contrario, era aumentato durante l'estate. 405 2, V| Pensò che invero la sua era la sola a non tormentarlo 406 2, V| ancora, da me?»~ ~ Lei s'era alzata la veletta per baciarlo, 407 2, V| Si ricomincia?»~ ~ Gli era vicinissima, in piedi, e 408 2, V| prestito del Marocco, che era caduto a sessantaquattro 409 2, V| Gli ricordò inoltre ch'era stato lui a condurre, nella 410 2, V| della tardona un ardore che era meglio conservare per la 411 2, V| non le aveva mai chiesto. Era un laccio col quale lo legava 412 2, V| aghi. Le batteva il cuore. Era contenta d'aver sofferto 413 2, V| andava matta. Alle quattro era tornato, e aspettò la giovane 414 2, V| un poco in ritardo perché era arrivato il marito, per 415 2, V| politiche e finanziarie.»~ ~ S'era tolta il cappellino. Stava 416 2, V| gesti bruschi e rapidi s'era rivestita, mettendosi il 417 2, V| Drouot si fermò di colpo; s'era dimenticato d'informarsi 418 2, V| portare a casa.~ ~ Sua moglie era già tornata. Entrò in camera 419 2, V| Vaudrec è moribondo?»~ ~ Lei era seduta e stava leggendo 420 2, V| pensi di fare?»~ ~ Lei s'era alzata in piedi, livida, 421 2, V| saper perché.~ ~ Sua moglie era ancora fuori. Si coricò 422 2, V| conoscenza.»~ ~ Georges era soprappensiero, pieno di 423 2, V| Georges riprese: «C'era nessun parente, al suo letto 424 2, V| erede?»~ ~ «Non lo so.» ~ ~ «Era molto ricco, Vaudrec?»~ ~ « 425 2, V| No.»~ ~ La sua voce era molle di pianto, e tremolante. 426 2, V| riusciva a prender sonno, s'era avvicinato alla moglie, 427 2, VI| VI~ ~ ~ ~ La chiesa era parata a lutto e, sul portale, 428 2, VI| gentiluomo.~ ~ La funzione era appena finita, e gli intervenuti 429 2, VI| probabile, perché infine era il nostro migliore amico, 430 2, VI| e andava quando voleva. Era come a casa sua, da noi, 431 2, VI| che ci voleva bene, che s'era accorto del nostro affetto. 432 2, VI| Lamaneur.~ ~ ~ ~ Questa volta era arrossito Georges: «Dev' 433 2, VI| del titolare.~ ~ Il notaio era un ometto tondo tondo, fatto 434 2, VI| questa...»~ ~ Madeleine era stata colta da un tremito, 435 2, VI| testamento, fatto quand'era ancor vivo Forestier, era 436 2, VI| era ancor vivo Forestier, era già a mio favore.»~ ~ 4~ ~ 437 2, VI| favore.»~ ~ 4~ ~ Georges s'era messo a passeggiar su e 438 2, VI| Sei uno sciocco... Vaudrec era molto affezionato a me, 439 2, VI| ancora bambina. Mia madre era dama di compagnia di certi 440 2, VI| che tale sua preferenza era puramente platonica. E sta' 441 2, VI| piuttosto sulle sue.~ ~ Era una giornata d'autunno molto 442 2, VI| che bel braccialetto.»~ ~ Era una catena di forma bizzarra, 443 2, VI| gli ci voleva un titolo, era giusto.~ ~ Il negoziante 444 2, VI| può avere un palco.»~ ~ C'era un palco libero e lo prenotarono. 445 2, VI| sì, mi farà piacere.»~ ~ Era contento come una pasqua, 446 2, VI| molto tardi. Il lume a gas era spento. Per rischiarare 447 2, VII| la conquista del Marocco era un fatto compiuto. La Francia, 448 2, VII| compagnie colonizzatrici.~ ~ Era diventato, in pochi giorni, 449 2, VII| e di più invido.~ ~ Non era più l'ebreo Walter, proprietario 450 2, VII| fama di loschi raggiri. Era il Signor Walter, il ricco 451 2, VII| immobile, ammobiliato com'era, senza che si spostasse 452 2, VII| ungherese Karl Marcowitch, dov'era raffigurato Gesù che cammina 453 2, VII| dichiarato che tale opera era il più grande capolavoro 454 2, VII| biglietto d'invito.~ ~ Questo era così concepito: «I coniugi 455 2, VII| vedere in faccia un uomo ch'era riuscito a guadaguar cinquanta 456 2, VII| duchesse e del Jockey, si era discusso a lungo su tale 457 2, VII| del pubblico.~ ~ Du Roy era fuor di sé per il trionfo 458 2, VII| trionfo del principale.~ ~ S'era creduto ricco coi cinquecentomila 459 2, VII| tutti, coi Walter che non era più andato a trovare, con 460 2, VII| che l'aveva gabbato, che s'era servito di lui e che pranzava 461 2, VII| il successo di Laroche era modesto, e per conservare 462 2, VII| lasciava trapelar l'oro di cui era zeppo. Ma Du Roy lo subodorava, 463 2, VII| mordere ma non osa. E spesso era duro e brutale con Madeleine, 464 2, VII| mettersela sotto i piedi. Era troppo ricca! E ci teneva 465 2, VII| onore del palazzo Carlsbourg era illuminato da quattro globi 466 2, VII| e, su ciascun gradino, c'era un uomo in livrea, impalato 467 2, VII| Il vestibolo, enorme, era tappezzato d'arazzi raffiguranti 468 2, VII| ringhiera, in ferro battuto, era una meraviglia d'arte, e 469 2, VII| meraviglia d'arte, e quel poco ch'era rimasto dell'antica doratura 470 2, VII| piaceva infinitamente.~ ~ C'era già molta gente, nelle stanze.~ ~ 471 2, VII| non si fa più vedere?»~ ~ Era Suzanne Walter, che lo guardava 472 2, VII| avrei dovuto sposare. Non era mica impossibile, dopotutto. 473 2, VII| dischiusi. Il fondo della vasca era cosparso di sabbiolina dorata 474 2, VII| ritto sul mare.~ ~ L'effetto era sorprendente. Il quadro, 475 2, VII| che le calpestavano. Tutto era buio intorno all'Uomo-Dio. 476 2, VII| sconvolti dalla sorpresa.~ ~ Era davvero l'opera possente 477 2, VII| Quel becco di Du Roy.» Chi era, sua moglie? Una piccola 478 2, VII| S'andava da lui perché era temuto, perché sentivano 479 2, VII| temuto, perché sentivano ch'era forte, ma in privato non 480 2, VII| subito quell'intrigante che era. Madeleine era diventata 481 2, VII| intrigante che era. Madeleine era diventata per lui, ormai, 482 2, VII| conosceva, lei? Da quando era diventata una riccona, senza 483 2, VII| prese Georges a braccetto. Era Norbert de Varenne. Il vecchio 484 2, VII| più. Cercava Suzanne ch'era sparita col marchese de 485 2, VII| veder la moglie, ma non s'era più incontrato, da un pezzo, 486 2, VII| Cristo di Karl Marcowitch era un'opera straordinaria, 487 2, VII| voce mormorò: «Georges!»~ ~ Era la signora Walter, che continuò 488 2, VII| vedeva bene, uscito com'era dalla gran luce delle sale.~ ~ 489 2, VII| la corda.»~ ~ Lei gli si era appesa al collo e, bocca 490 2, VII| guardava pieno di stupore. Non era più la bambocciona piena 491 2, VII| folla andava sfoltendosi. Era chiaro che la gente non 492 2, VII| sale dove il pubblico s'era ormai diradato.~ ~ «Dov' 493 2, VII| speciali. Il suo cognome era scritto in due parole staccate, 494 2, VII| Quando giunsero, la Padrona era sola nel salottino Luigi 495 2, VII| intimi. Vestita di nero, s'era incipriata i capelli, il 496 2, VIII| invitava mai nessun altro; era una sera dedicata tutta 497 2, VIII| nostro giornalista se n'era andato.~ ~ Georges rincasò 498 2, VIII| passo. L'ora da lui attesa era finalmente giunta. Il tono 499 2, VIII| indicato, e alla domestica ch'era venuta ad aprire chiese: « 500 2, VIII| portinaio, che d'altronde non s'era accorto di loro. Uno degli 501 2, VIII| sull'altro.~ ~ La camera era tutta sottosopra, come se 502 2, VIII| paio di mutande maschili era a cavallo del bracciolo 503 2, VIII| piegate sul fianco.~ ~ Era una camera triste come tutte 504 2, VIII| vedendosi ormai perduta, era pronta a osare il tutto 505 2, VIII| fumare.~ ~ Il commissario le era tornato vicino, aspettando 506 2, VIII| letto si stava vestendo. S'era infilati i pantaloni, le 507 2, VIII| della Vie Française.~ ~ C'era già Walter, che continuava 508 2, VIII| giornale, la cui diffusione era diventata enorme, favorendo 509 2, VIII| fiducioso e tranquillo com'era. Eccomi liberato dalla tigna 510 2, IX| La sentenza di divorzio era stata pronunziata da poco. 511 2, IX| il Bois de Boulogne.~ ~ Era una splendida giornata d' 512 2, IX| triglia Rose, con la quale era fidanzato da un mese. I 513 2, IX| sfuggirsi. La signora Walter era tranquilla, felice.~ ~ Il 514 2, IX| Sarebbe stata rapita!...~ ~ Ne era orgogliosa! Della propria 515 2, IX| ammaliata, presa, conquistata. S'era fatto amare da lei come 516 2, IX| elegantemente! Tuttavia era una grossa carta, quella 517 2, IX| Suzanne non verrà.»~ ~ Era tuttavia deciso a restar 518 2, IX| legno s'avvio.~ ~ Suzanne era ansante, non parlava.~ ~ 519 2, IX| soprattutto!»~ ~ Georges era sulle spine e fremeva d' 520 2, IX| Non sapeva che dirle, non era troppo avvezzo agli amori 521 2, IX| quasi a controllare se era la stessa di prima, tanto 522 2, IX| del nostro bel giovanotto, era più che naturale. Aveva 523 2, IX| Perché lo amava sempre. Era una passione entratale nel 524 2, IX| Vivere senza di lui non le era possibile. Meglio morire.~ ~ 525 2, IX| sapere. Guardò la pendola, era l'una passata. Pensò: «Non 526 2, IX| entrò, guardò il letto. Era intatto. Lì per lì non capì, 527 2, IX| volto e ansante. Walter era coricato e stava ancora 528 2, IX| non ebbe più alcun dubbio: era fuggita.~ ~ S'accasciò su 529 2, IX| rispondere; la sua collera era sbollita. Gemette:~ ~ «È 530 2, IX| La signora Walter se n'era rimasta lì in piedi, straziata 531 2, IX| recarsi nella serra. Il quadro era in fondo, in uno stanzino 532 2, IX| rassomiglianza con Bel-Ami era perfetta, e lei ebbe l'impressione 533 2, IX| stava possedendo sua figlia. Era solo con lei, chissà dove, 534 2, IX| si baciavano. La camera era in penombra, il letto già 535 2, IX| giovane, che fra loro non c'era mai stato nessun accordo 536 2, IX| Roche-Guyon.~ ~ La ragazza non s'era mai divertita tanto. Aveva 537 2, IX| stesso del suo arrivo, lei s'era comprata della biancheria 538 2, IX| vestiti da contadinotta, e s'era messa a pescare alla lenza, 539 2, IX| piaceva infinitamente. C'era una vecchia torre e un vecchio 540 2, X| X~ ~ ~ ~ C'era buio nell'appartamentino 541 2, X| letto, io lo so!»~ ~ Lui era pronto a subir tutto, ma 542 2, X| per uno.~ ~ Clotilde non s'era mossa. Era ancora stesa 543 2, X| Clotilde non s'era mossa. Era ancora stesa per terra, 544 2, X| nuziali.~ ~ Il matrimonio era fissato per il 20 ottobre, 545 2, X| futuro genero, la sera in cui era stata decisa tale unione 546 2, X| stata decisa tale unione s era fatta tanta rabbia da avvelenarsi, 547 2, X| erano diventati grigi e s'era fatta bigotta, si comunicava 548 2, X| barone Du Roy de Cantel era stato nominato redattore 549 2, X| dimostrata agli inizi, s'era volatizzata di fronte al 550 2, X| furbi.»~ ~ L'altro, che non era per nulla invidioso, rispose:~ ~ « 551 2, X| Chiesa, la prima volta non era sposato.»~ ~ «E come può 552 2, X| cercar di fuggire.~ ~ S'era fatta magra. I capelli bianchi 553 2, X| senatore Rissolin. Costei era sposata da sei settimane. 554 2, X| il sole.~ ~ Ora Georges era inginocchiato accanto alla 555 2, X| lungo, in termini enfatici. Era un grosso omone alto alto, 556 2, X| propria camera la figlia ch'era tornata, rifiutando di baciarla; 557 2, X| improvvisa di riaverla. Era carina, elegante, col suo 558 2, X| riattraversare la chiesa.~ ~ Era piena di gente, ognuno avendo