Tristano Martinelli
L'epistolario di Arlecchino

L'EPISTOLARIO D'ARLECCHINO

Ser.mo gra Duca

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Ser.mo grā Duca

 

Ha piaciuto a Iddio di mostrarmi una strada con la quale posso con mio utile (e senza dano di alcuno) acrescere a V. A. S. entrata de parecchi milla scudi per tanto a questo effeto manderò Arlechino comico mio compagno per tratare con l'A. S. il negocio et anco q.lo ch'io ricerco per mia mercede che sarà una decima parte di questi frutti, hogn'uno assicurandola che il Populo minuto n'è per trar qualch'utile, e la Nobiltà non n'è per sentir alcun dano. E pur con strada facile, e di buona coscienza voglio senza cavaro dal'altrui borse, rimetere nella sua buona soma de Dinari. Con che fine le facio umilm.te riverenza et aspeto che dal d.° Arlech.° mi sia fato parte della mente sua.

 

D. V. A. S.

 

Umili.o e Devotiss.o Servo

Piermaria Cecchini.

 

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