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L'EPISTOLARIO D'ARLECCHINO Al Molto Ill.re Sig.r et patron mio oss.mo il Sig. Bellisario Vinta secretario dignissimo di S. A. S. Firenze. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Al Molto Ill.re Sig.r et patron mio oss.mo il Sig. Bellisario Vinta secretario dignissimo di S. A. S.
V. S. sapera come fatto pascqua de resurecione io vado con la nostra comp.a di comici in Francia, per servicio di quella Maestà, da lei adimandatomi con la comp.a per suo servicio, come V. S. potra vedere nella copia della lettra che mi manda S. M.ta, mandata prima a Firenza in mano di Monsiur di rovano, mandattami da sua Sig.ria a me; questo è quanto contiene in verità sul saldo; quanto poi ai fatti nostri, per conto del mio S.r barba, tocava mo a lui esser il primo dignarsi scrivermi et a me tocara farli gracia s'io mi dignaro farlo, a ben ch'io son obligato farli ogni gracia, da lui richiestami, per le molte et gran gracie da lui ricevute, per tanto li direte per parte mia, che mi comandi dove io sono bono di servirla, et se vora ch'io lo favorisca in parigi in renderli il servicio fatomi dalli dua milla scudi che mi a concesso ch'io tenga sul Monte lo faro; per la pressa non vi scrivo altro chel coriero si parte, ma di Francia arivedersi; Ch'Iddio vi feliciti, di
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