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Alfabetica [« »] febbricitante 2 febbrile 6 febbrilmente 2 febo 123 fece 43 fecero 7 feci 31 | Frequenza [« »] 125 momento 124 dei 124 ella 123 febo 122 così 122 mormorò 121 sì | Egisto Roggero Le ombre del passato Concordanze febo |
Parte, Cap.
1 3, II| contessa.~ ~– Sì.... ma Febo?...~ ~– Siamo noi i colpevoli?... – 2 3, II| No, dunque....~ ~– Dunque Febo, – concluso la contessa, – 3 3, III| una luce mite ed uguale, Febo – il figliuolo – attendeva 4 3, III| Aveva quattordici anni, Febo: ma il lungo volto pallido 5 3, III| fanciullo quattordicenne.~ ~Febo di Rosa Santa, il trentesimo 6 3, III| No, – aveva risposto Febo perplesso.~ ~– Vuoi che 7 3, III| Racconta, – aveva risposto Febo, suo malgrado.~ ~Come una 8 3, III| Santa, – aveva soggiunto Febo.~ ~– Sicuro: a Rosa Santa; 9 3, III| avanti, – aveva mormorato Febo impazientito.~ ~– Ora senti 10 3, III| Continua, continua, – diceva Febo, nervoso e irritato.~ ~– 11 3, III| aveva gridato il piccolo Febo battendo i piedi, quasi 12 3, III| narratore si era fermato. Febo ascoltava pallidissimo, 13 3, III| servitore.... – mormorò Febo.~ ~– Furon messi in prigione 14 3, III| guardava e gli sorrideva, Febo aveva sentito risuonare 15 3, III| della nonna. Lo chiamò:~ ~– Febo.~ ~Il ragazzo si volse: 16 3, III| sotto: andiamo insieme.~ ~Febo si mosse. Il conte prima 17 3, III| perplesso e dubbioso: a Febo che fissamente lo guardava 18 3, IV| sua persona.~ ~Poi ch'ebbe Febo vicino lo baciò sulla fronte. 19 3, IV| elegante e raccolto che Febo tanto amava, avrebbe forse 20 3, IV| dietro il palazzo, che Febo, precocemente sognatore, 21 3, IV| solenne ai piedi!...~ ~Povero Febo!~ ~Don Pietro si chinò ad 22 3, IV| pioggia!...~ ~E volta a Febo domandò:~ ~– Hai sentito 23 3, IV| Hai sentito il temporale, Febo?~ ~– Oh, mamma, – rispose 24 3, IV| ringiovanita.~ ~– Vieni, Febo, – si volse la contessa 25 3, IV| Donna Laura, don Pietro e Febo si arrestarono un istante 26 3, IV| sorrise.~ ~– Tu l'hai detto, Febo, poc'anzi: nulla può la 27 3, IV| Andiamo a pregare, Febo, – disse la madre, – forse 28 3, IV| Laura entrò nella cappella. Febo la seguì.~ ~La madre fe' 29 3, IV| in silenzio, lungamente. Febo teneva basso lo sguardo, 30 3, IV| chiudeva il sepolcro.~ ~Febo guardava.~ ~Donna Laura 31 3, IV| titubante, poi disse forte:~ ~– Febo.~ ~Il ragazzo alzò gli occhi, 32 3, IV| Per sempre?... – chiese Febo.~ ~– Forse sì, – rispose 33 3, IV| padre, semplicemente.~ ~Febo taceva, pensoso.~ ~– Tu 34 3, IV| scrutandolo.~ ~– Sì, – mormorò Febo.~ ~– Il ragazzo – che pareva 35 3, V| in volto al marito.~ ~– Febo, il nostro Febo.... è l' 36 3, V| marito.~ ~– Febo, il nostro Febo.... è l'una.~ ~– E l'altra?... – 37 3, VI| VI.~ ~ ~ ~Febo posò la penna.~ ~Davanti 38 3, VI| della cappella di Cecilia.~ ~Febo teneva fermi su quel roseo 39 3, VI| marocchino nero e rosso.~ ~Febo si diresse ad uno stipo 40 3, VI| negli studi aiutato.~ ~E Febo, ora, rimase fermo davanti 41 3, VI| comprese!...~ ~Ma il piccolo Febo – l'ultimo dei Rosa Santa – 42 3, VI| dolcezza e carità diffondeva. Febo svolse le pagine. E passavano – 43 3, VI| superba, nei secoli!...~ ~Febo arrestò la pagina.~ ~Poche 44 3, VI| suo ponderoso lavoro.~ ~Febo rimase pensoso.~ ~Ritornavano – 45 3, VII| VII.~ ~ ~– Febo, sei tu? – disse il padre 46 3, VII| Sono io, babbo, – mormorò Febo, il quale era entrato lieve, 47 3, VII| sopra il vecchio libro, e Febo rimase in piedi in fondo 48 3, VII| guardava sì altero e sì fisso? Febo pensò.~ ~Eribaldo, forse, 49 3, VII| a' servizi di Spagna?~ ~Febo volse gli occhi su altro 50 3, VII| Somigliava al babbo – pensò Febo e rapidamente lo confrontò 51 3, VII| assorto nella sua lettura.~ ~Febo fece il giro di tutta la 52 3, VII| ritratto attirava stranamente Febo. Egli conosceva la storia 53 3, VII| strano ed enigmatico. E Febo guardava ora quel volto 54 3, VII| stirpe dei Rosa Santa!...~ ~E Febo pensò rabbrividendo alla 55 3, VII| rabbrividendo alla Nonna.~ ~– Febo, che fai tu dunque? – chiese 56 3, VII| quasi tutti, – rispose Febo.~ ~– Bene, – mormorò il 57 3, VII| Babbo, – disse a un tratto Febo, come decidendosi, – uno 58 3, VII| e seguì il fanciullo.~ ~Febo condusse il padre in un 59 3, VII| Questo, – ripetè Febo.~ ~Il conte si era fatto 60 3, VII| egli, dopo un momento.~ ~Febo rabbrividì.~ ~– La nonna.... – 61 3, VII| parea chiamarlo!...~ ~E Febo guardò il padre.~ ~Anch' 62 3, VII| mistero.~ ~Nessuno! mai!~ ~Febo alzò gli occhi in volto 63 3, VII| Perchè, dunque?...~ ~Febo attese, un momento, tutto 64 3, VIII| dottore!...~ ~Poi parlarono di Febo.~ ~Donna Laura si fece un 65 3, VIII| ne è altero: egli parla a Febo come ad un uomo.... A me 66 3, VIII| aveva mandato a cercare Febo.~ ~– Il contino è nel bosco 67 3, VIII| del temporale....~ ~– Ecco Febo, – disse forte la contessa.~ ~ 68 3, IX| Donna Laura chiamò a sè Febo, poi si avvicinò al dottor 69 3, IX| teneva fissi gli occhi sopra Febo, che appoggiato alla breve 70 3, X| Seghezzi.~ ~Accanto a lui era Febo, il figliuolo, il quale 71 3, X| tanto don Pietro quanto Febo se ne avvidero, sì che Seghezzi 72 3, X| voltosi al figliuolo chiamò – Febo.~ ~Il ragazzo si avvicinò 73 3, X| mio figlio, il contino Febo, che a voi io ora presento. 74 3, X| presento. Signori, il conte Febo, sarà un giorno il vostro 75 3, X| Allora Seghezzi si avvicinò a Febo e gli strinse la mano in 76 3, X| alle parole del padre.~ ~Febo taceva, pallido, vieppiù 77 3, XI| le due ali del palazzo, Febo sostò alquanto e stette 78 3, XI| vita.~ ~Qualcosa diceva a Febo, mentre a lievi passi attraversava 79 3, XI| guardiani severi e solenni.~ ~Febo si arrestò.~ ~Davanti a 80 3, XI| trovata morta la nonna.~ ~Febo ebbe un nuovo brivido.~ ~ 81 3, XI| anima affannosa?...~ ~E Febo avanzò nel grande salone 82 3, XI| piedi, la nonna era morta.~ ~Febo guardò.~ ~Era presso la 83 3, XI| morta.~ ~Povera nonna!...~ ~Febo alzò gli occhi.~ ~Davanti 84 3, XI| era un immenso specchio.~ ~Febo guardò riflesso nella lastra 85 3, XI| il volto della nonna.~ ~Febo sobbalzò.~ ~Lo sguardo perduto 86 3, XI| lui si era svolto....~ ~Febo s'inginocchiò sul tappeto 87 3, XII| XII.~ ~ ~– Febo non istà bene, – ripetè 88 3, XII| Inutile, era inutile!~ ~– Febo soffre, è agitato, non so 89 3, XII| agitate inutilmente.... Febo ha bisogno di moto, di vita 90 3, XII| poichè anche voi lo dite, Febo è troppo poco ragazzo per 91 3, XII| avete ragione, dottore. Febo è troppo uomo, a quattordici 92 3, XII| la medicina per il vostro Febo, donna Laura!~ ~ ~ ~Ma fu 93 3, XII| facoltà del figliuolo.~ ~Febo dormiva in una cameretta 94 3, XII| si avviò nella camera di Febo.~ ~Egli era a sedere sul 95 3, XIII| lato del letticciuolo di Febo e non si era più mossa.~ ~ 96 3, XIII| visione di terrore....~ ~– Febo, Febo! Cos'hai, dunque?...~ ~ 97 3, XIII| di terrore....~ ~– Febo, Febo! Cos'hai, dunque?...~ ~Alla 98 3, XIII| e alfine le sorrise.~ ~– Febo, amor mio! – gridò la povera 99 3, XIII| il dottor Laurenti.~ ~– Febo è molto agitato, dottore, – 100 3, XIII| Ho tanto sonno, – mormorò Febo.~ ~– Lasciamolo dormire 101 3, XIII| il dottor Laurenti.~ ~Ma Febo pareva preso da un'idea.~ ~– 102 3, XIII| figliuolo.~ ~Rimasto solo Febo ascoltò i passi allontanarsi 103 3, XIV| gli arrossava gli occhi, Febo toccò la porta del salone....~ ~ 104 3, XIV| uragano scoppiò impetuoso.~ ~A Febo parve sentir la villa scontorcersi 105 3, XIV| inattesa dell'uragano.~ ~Febo entrò nel salone.~ ~Le sue 106 3, XIV| furia della tempesta.~ ~Febo sentì passare attraverso 107 3, XV| con voce rauca:~ ~– Dov'è Febo? dov'è dunque Febo?...~ ~ 108 3, XV| Dov'è Febo? dov'è dunque Febo?...~ ~Il dottore e don Pietro 109 3, XV| sul letto.~ ~Era vuoto.~ ~Febo non c'era più!~ ~Donna Laura 110 3, XV| balzo terribile.~ ~– Presto, Febo, dunque!... Ove è andato?... 111 3, XV| Ove è andato?... Cercate Febo, cercate Febo, mio Dio! – 112 3, XV| Cercate Febo, cercate Febo, mio Dio! – urlò nell'ansia 113 3, XV| sbigottiti.~ ~– Presto, Febo, presto!... – urlò ancora 114 3, XV| pallido come un morto.~ ~– Febo! Febo!~ ~Il palazzo echeggiava 115 3, XV| come un morto.~ ~– Febo! Febo!~ ~Il palazzo echeggiava 116 3, XV| contessa pareva un rantolo.~ ~– Febo! Febo!~ ~Un gruppo di servi 117 3, XV| pareva un rantolo.~ ~– Febo! Febo!~ ~Un gruppo di servi si 118 3, XV| pallidi, esterrefatti.~ ~– Febo! Febo!~ ~E la ricerca continuava 119 3, XV| esterrefatti.~ ~– Febo! Febo!~ ~E la ricerca continuava 120 3, XV| ella vide subito....~ ~– Febo!~ ~Il fanciullo era lì, 121 3, XVI| Nella piccola camera di Febo il balcone era aperto.~ ~ 122 3, XVI| repente nell'autunno.~ ~Febo, nel suo lettuccio, appariva 123 3, XVI| povero avanzo del giovane Febo di Rosa Santa era appunto