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Egisto Roggero Le ombre del passato Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Cap.grigio = Testo di commento
1 3, IV| della nobile schiatta.~ ~Nel 1380 Adriano di Roccalba, il 2 | 16 3 1, VI| Il barometro è disceso a 706, – mi disse– egli.~ ~Così 4 3, III| ad Adriano il venerabile abate morto in povertà, nè al 5 4, II| dei pastori, i canti, l'abbaiar festante dei cani, che partecipavano 6 1, XVII| campanella: subito uno stizzoso abbaiare di piccolo cane si avventò 7 3, XIV| condotto fin là parve volesse abbandonarlo ad un tratto: stese le mani 8 1, III| febbricitante decisi di abbandonarmi al destino.~ ~E un sonno 9 1, VII| miss Ethel smarrita.~ ~– Abbandonarvi? – feci io al suo orecchio. – 10 1, VI| avvinghiata al mio collo era abbandonata svenuta sulle mie ginocchia.~ ~– 11 1, VII| guardava commossa.~ ~– Non ci abbandonate, – mormorò ancora la povera 12 1, IX| immenso dolore.~ ~– Voi non ci abbandonerete, non è vero, in questo doloroso 13 1, VI| travolgerci. Ci tenevamo abbarbicati, con la forza mortale della 14 4, II| passato che inesorabile si era abbassato sopra di lui, che del suo 15 4, III| carnaio, e qua e là vi si abbassava sopra. Pietro camminava 16 2, VI| martelli si alzavano e si abbassavano fragorosi, il ferro ardente, 17 3, XV| Donna Laura precipitò abbasso, convulsa: paurosa a vedersi; 18 4, II| azioni, che nel grandissimo abbattimento ch'era in tutto il suo essere 19 1, V| come il raggio palpitante abbellisce e vivifica tutto ove si 20 | abbiano 21 2, IV| la vita, un essere basso, abbietto, infame come me! Io generatore 22 1, XVII| subito per l'Inghilterra e abboccatosi con mio nipote lo minacciò 23 1, XII| per vendicarsi era stato abbominevole e infame; e altri interi 24 4, I| sudore che gli scendeva abbondante dal volto.~ ~Però il cielo, 25 2, III| in questo, scusate, foste abbondantemente aiutato da un certo tutore 26 1, XIX| esclamava tra le lagrime che abbondanti le scorrevano pel volto.~ ~ 27 4, III| sangue era sgorgato in tanta abbondanza che le erbe ne eran tutte 28 1, XVIII| sperato momento di potersi abbracciare e confondere insieme le 29 3, VI| Il suo tralcio luminoso abbracciava la croce, in segno di ardente 30 2, VI| galleria si fermò un poco e abbracciò un momento, con lo sguardo, 31 4, II| la fanciulla vigorosa si abbrancò alle scarne braccia del 32 1, VIII| strinsi ripetutamente l'abbronzita e buona mano del generoso 33 3, IV| marino che i secoli avevano abbrunata. Essa era molto semplicemente 34 2, III| con i vostri vecchi petti abbrunati dal fumo delle mie macchine!... 35 3, III| chiuso da tanto tempo.~ ~E l'abile piccolo narratore si era 36 1, XVII| mezzogiorno nel mio paese. Pochi abitanti incontrai: un vecchio, delle 37 3, XI| appartamenti che un giorno aveva abitato la morta. Ivi nulla era 38 4, III| con tutti i suoi miseri abitatori. Il sole dell'aurora aveva 39 4, II| delitti dei vermi che l'abitavano, s'era bevuta le lagrime 40 1, XV| sapere, indagare.... Ove abitò Wilhelm?~ ~– Sono dieci 41 1, XVII| curasse delle formalità abituali di essa; e mi parlava come 42 1, I| accorsi che l'ora destinata abitualmente alla mia colazione era trascorsa 43 1, I| forte, robusta, un'anima abituata a vita austera e di sacrifizio. 44 4, I| perplessi.~ ~Pure essi erano abituati a vedere talvolta de' pellegrini 45 4, II| divampò e tutto il misero abituro si rischiarò vivamente.~ ~ 46 1, XV| bicchiere puzzolente di gin o di absinthe, o ad uno chop di birraccia 47 1, I| della mia giovinezza che mi accadde lo strano fatto che doveva 48 3, I| nero viluppo delle nuvole accalcantisi e turbinanti come una cavalcata 49 4, III| essere stata orribilmente accanita: i carri, gli affusti rovesciati 50 3, XII| Si levò, s'avvolse in un accappatoio, e in punta di piedi, senza 51 4, I| veniva su dalla valle. Essa, accarezzando nel suo alato cammino, le 52 3, XII| sopra, chiamandolo a nome, accarezzandolo, cercando calmarlo.~ ~Ella 53 1, VII| alla bambina cominciò ad accarezzarla, a susurrarle dolci e note 54 1, XI| spirito. Io era stanco, accasciato, affranto.~ ~Decisi di lasciare 55 1, II| della vittima. E sempre si accatastano intorno a lei: già ella 56 4, II| terribile del momento, l'accecamento del dolore e dell'inganno; 57 2, I| alla nuca, alle tempie, accecandolo quasi, stordendolo; e gli 58 1, VI| turbine d'acqua e di spuma mi accecò. Quando apersi gli occhi, 59 4, II| uccide l'uomo....~ ~E Pietro accelerò il passo.~ ~A un tratto 60 1, I| fulgore negli abissi celesti, accendendo nel loro guizzo istantaneo 61 3, VIII| Oh, dottore! – riprese accendendosi un poco nel volto, – la 62 1, IV| splendido avana, mi aiutò ad accenderlo, quindi disse:~ ~– Quanto 63 4, II| spettro.~ ~ ~ ~Il sole in alto accendeva vivamente l'azzurro, e le 64 4, I| alto i primi raggi del sole accendevan l'azzurro. Il viaggiatore 65 4, II| occhi mai fermi, che si accendevano a lampi, in quel vecchio 66 1, III| seria e pensosa.~ ~Quando le accennai il biglietto e le dissi 67 1, VII| povera bambina, – diss'io, accennandole la Doroty che attaccatasi 68 1, XV| ricordandomi delle due creature accennate nelle lettere dello scrignetto.~ ~– 69 2, VI| i suoi occhi inquieti si accesero e non prese quella mano. 70 1, VIII| inevitabili al nostro sbarco.~ ~Accettai commosso e strinsi ripetutamente 71 1, VIII| Miguel volle ancora che accettassi in imprestito una certa 72 4, III| che dissecca la gola e accieca gli occhi. Ad un tratto 73 1, XVII| fiutava brontolando. Io mi accingevo a ripetere più forte quanto 74 3, VIII| la contessa non sapeva se accogliere o scacciare. Per una rapida 75 1, I| fu un momento nel quale accolsi persino l'ipotesi d'uno 76 4, II| creature che lo avevano accolto nel loro seno.~ ~Teresa 77 1, XVII| sapete.~ ~E mi fece cenno di accomodarmi. Mi sedetti vicino al vecchio 78 1, XIV| terrena.~ ~– Vi prego di accomodarvi un momento, – disse ella; – 79 1, XV| poltroncina aveva esclamato:~ ~– Accomodatevi, signore.~ ~Continuai a 80 2, II| ordine di non vedere! Ho accomodato sempre, io! Ho nascosto 81 1, VIII| abito decente per poter accompagnare anzitutto miss Ethel e la 82 1, XX| composta nella bara, l'aveva accompagnata alla fossa, senza mai fare 83 1, II| sentimenti, il vecchio, accompagnato con un lungo e bizzarro 84 2, III| profonda! Poichè, io, da povero acconcia-strade, ho potuto e onestamente – 85 3, IV| era molto semplicemente acconciata di grigio: e il tenue colore 86 1, IX| perfezionamenti più ricchi e costosi, accoppiati al più geniale buon gusto 87 1, III| suo atto e movenza.~ ~Senz'accorgermene m'appressai alquanto ai 88 1, III| me i suoi occhi e dovette accorgersi della intensa attenzione 89 1, V| sforzi per dissimularlo, io m'accorgeva che in miss Ethel il turbamento 90 1, V| Ethel soffriva, io me ne accorgevo. E anch'io soffrivo, vinto 91 1, I| Pure tutti i miei amici si accorsero che qualcosa di anormale 92 4, II| rapido come il baleno, era accorso. S'era gettato sul braccio, 93 3, X| famiglia nei secoli; ebbe accorte parole pel Padre, morto 94 1, XII| Domani sera. Cercate di accostarvi."~ ~Poi una lettera scritta 95 3, II| sul tavolino portatile, accostato alla scrivania e divenuto 96 3, V| ove gli antenati avevan accumulato la gloria e il giovane don 97 2, III| arrivo del fattorino si accumulava sopra il tavolo; non c'era 98 4, III| Intorno a lui i cadaveri si accumulavano e giacevano alla rinfusa. 99 1, I| ottimo amico, mi fece un'accurata visita e mi consigliò di 100 4, I| verdeggiar di muschi, di felci acquatiche e di capelveneri.~ ~Finalmente 101 3, II| segretario, – due mostri acquatici: l'un sopra l'altro.~ ~Donna 102 4, I| dette pensiero.~ ~Una sottil acqueruggiola cominciò a cadere dal cielo. 103 1, II| giuramento. Con le sue mani, che acquistan la forza di quelle di cento 104 1, XI| benefico signore si era saputo acquistare da tutti in que' dintorni. 105 1, II| Agenzia, ove avevo fatto acquisto del biglietto di viaggio – 106 1, V| còlta e dotata d'un delicato acume d'arte. Amava il nostro 107 4, III| Passano sulla testa dei sibili acuti che lacerano gli orecchi. 108 2, III| una vita pazza, falsa, non adatta alla mia indole e alla mia 109 1, I| ragionevole il consiglio e adatto. Perciò disdissi l'affitto 110 1, V| avevano dovuto attraversarla e addensarvisi. Ella aveva un senso finissimo 111 4, III| e di fango nerastro, si addensava vieppiù un orribile strato 112 1, V| ombre misteriose che si addensavano inconscie e ignote sopra 113 1, XIX| pioggia benefica mollifica e addolcisce la terra arida e bruciata 114 3, III| spioventi dai cortinaggi addolcivano d'una luce mite ed uguale, 115 3, III| aveva malignamente, per addolorarlo, sussurrato un giorno, in 116 1, III| Ethel, io vi prego di non addolorarvi ora inutilmente. Voi siete 117 1, XV| io ero troppo superba e addolorata della perdita delle due 118 1, I| mi buttai sul letto e mi addormentai.~ ~Il lettore deve qui conoscere 119 1, I| Io ricaddi profondamente addormentato.~ ~Il mattino dopo mi risvegliai 120 4, II| già riunite davanti a lui, addossandosi l'una all'altra. E volgevano 121 4, I| liberato da' suoi abiti molli e aderenti alla persona come una seconda 122 3, X| con quell'atto indicare adesione e rispettosa sottomissione 123 3, VII| senza barba: il volto di un adolescente o di un asceta. Copriva 124 2, V| provveduto immediatamente sia adoperando i fondi di riserva che esistevano, 125 1, IV| Io vi pregherei di adoperarvi a cancellare, se vi sarà 126 3, VIII| ricordava!...~ ~Come era adorabile, povero vecchio dottor Laurenti, 127 1, V| d'occasione cinguettata adorabilmente e birichinamente da mademoiselle 128 3, VIII| forse Dio.... il Dio che adoriamo e che non conosciamo?– finì 129 1, XVII| l'aveva anche legalmente adottata.~ ~– E dell'altra piccina?~ ~– 130 1, XVI| il quale mister Charnwood adottava legalmente miss Ethel Hyslop, 131 4, II| all'improvviso; in quelle adunche mani che si contraevano 132 2, VI| si svolgevano come nastri aerei fuggenti vertiginosamente; 133 1, XV| una folla cosmopolita e affaccendata e perfettamente indifferente 134 1, IX| che dal porto rumoroso e affaccendato della immensa metropoli 135 3, XII| Finalmente, sotto la stretta affannata della madre, si riscosse, 136 1, III| pareva oppresso da un secreto affanno. Forse il dolore della perdita 137 1, XVIII| molto agitata.~ ~Ne' sogni affannosi io vedevo profilarsi continuamente 138 3, XIV| specchio che lo attirava, affascinandolo.~ ~Il rombo della tempesta 139 1, XV| Charnwood, la bizzarra ma affascinante figura che due volte mi 140 4, II| rimase immobile, trasognato, affascinato. Poi tremò tutto.~ ~E si 141 1, XIV| alla mia anima e che mi affaticava lo spirito?~ ~Una voce misteriosa 142 1, XVII| non ne sapevo nulla!... affè, mi procedono proprio tutti, 143 3, X| quadruplice borbottìo di affermazione concluse:~ ~– Avanti dunque: 144 1, VI| cadere quasi sopra di me. L'afferrai e l'accostai a miss Ethel.~ ~– 145 3, VIII| visioni che non ci è dato afferrare....~ ~– È vero, – mormorò 146 2, IV| tremante del padrone che aveva afferrato. E vi lasciò cadere sopra 147 1, VII| pauroso, non percepiva, nè afferrava le idee e le immagini.~ ~ 148 1, V| misterioso oggetto.~ ~Io affettava di essere allegro e disinvolto: 149 1, X| tumultuante di pensieri e di affetti.~ ~ ~ ~ 150 1, XII| quali verserò tutto il mio affetto. Essi mi compenseranno di 151 3, II| Mondolfi, – disse ella con affettuosa sollecitudine, – quanto 152 3, X| deputato. A lui Rosa Santa affida un giorno l'avvenire e la 153 1, X| Ora non mi resta che affidarmi a Dio e ai suoi divini voleri.~ ~ 154 2, III| vostro padre ebbe il torto di affidarvi....~ ~– Ah sì, anche questo 155 1, XVII| collocato le due bambine affidategli da Wilhelm e l'uso che aveva 156 4, II| qualcosa si era distrutto, affievolito nella sua mente. Egli ora 157 3, VIII| noi andiamo raccogliendo, affinandoli, e che lasceremo ai nostri 158 1, IX| anime colte ed elevate, per affinarsi in esse e sublimarsi!...~ ~ 159 3, VIII| lasceremo ai nostri figli che li affineranno ancora, li completeranno, 160 4, I| boscaglia che vieppiù si affittiva, il suono lontano di una 161 1, I| adatto. Perciò disdissi l'affitto del mio vecchio "studio" 162 1, XI| misteriosamente l'anima buona ed afflitta, nella quale gravava un 163 2, I| ardentissimo che gli era affluito alla nuca, alle tempie, 164 3, V| liquidazione minacciava d'affogarci tutti, col suo diluvio di 165 4, II| il sonno dei compagni che affondati nella paglia profondamente 166 3, XVI| vecchio, quello lì davanti, affondato sopra il bianco origliere 167 3, VIII| eccelse, piene di stanchezza, affrante da troppi secoli di vita. 168 1, XVI| rimettersi.~ ~Appena mi scorsero affrettarono il passo. Doroty mi corse 169 4, I| sempre, lento ma deciso: senz'affrettarsi, ma convinto.~ ~La strada 170 1, XII| dear e finivano con una M affrettata, sfuggente, nascondentesi 171 1, XII| raschiato il nome e sul quale affrettatamente e a matita erano state tracciate 172 1, VIII| mister Charnwood a caratteri affrettati e irregolari:~ ~"Da consegnare 173 1, XII| faceva più inquieto: talvolta affrettato, furente quasi; talvolta 174 4, III| carnaio le loro nere gole affumicate, dalle quali usciva il tanfo 175 4, III| orribilmente accanita: i carri, gli affusti rovesciati eran circondati 176 1, XIV| degli oleandri, delle alte agavi, punto fiori. La porta d' 177 1, II| avevan detto a Genova, all'Agenzia, ove avevo fatto acquisto 178 1, XV| dissi, – non potreste voi agevolarmi il cómpito....~ ~– In qual 179 1, VIII| compagno, il quale mi avrebbe agevolato lo svincolo della somma.~ ~– 180 3, X| ciò ch'ei stimava potesser agevolmente comprendere.~ ~Ma come si 181 4, II| Pietro guardò. E si sentì agghiacciare il sangue.~ ~Nella luce 182 4, II| intorno a quelle creature si aggirava, lontana ma insistente, 183 3, VIII| ancora, li completeranno, aggiungeranno ad essi altri lembi di vita 184 2, III| ripeto. Non solo, ma con l'aggiunta di un piccolo falso.... 185 3, XIII| dottor Laurenti.~ ~E aveva aggiunto:~ ~– Molta calma e riposo: 186 4, I| Venite a dormire, se v'aggrada, – gli disse uno de' giovani 187 1, VIII| perchè con le mani doveva aggrapparsi qua e là per non essere 188 1, XVI| squisitamente la snella ed aggraziata personcina.~ ~– Siete stato 189 2, III| sospettato che io voleva fare l'agiatezza intorno a mio figlio.... 190 2, III| calma e tranquilla: è quasi agiato lui, ora! E mi è grato, 191 1, XI| che mi guidava e mi faceva agire.~ ~E il consueto pensiero 192 1, XV| curiosità, ma perchè io agisco mosso da un interesse superiore 193 4, II| fronde che si sentivano agitare nell'aria buia.~ ~Veniva 194 3, VII| misterioso che là dentro dovea agitarsi e che parea chiamarlo!...~ ~ 195 3, XII| dottore amico, – non vi agitate inutilmente.... Febo ha 196 1, XVI| mistress Mildred – si erano agitati nella mia coscienza. Come 197 1, XVII| voi per interesse di chi agite?...~ ~– Di nessuno, – esclamai, – 198 4, III| nell'ultima loro orrida agonia. E la valanga continuava 199 3, XVI| tralcio di Rosa Santa che agonizza....~ ~E il dottore Laurenti 200 4, II| resinose univan i loro effluvii agresti in un solo e grande effluvio, 201 3, VII| pallido, incorniciato dall'aguzza barbetta nera. Somigliava 202 3, II| bene.... – mormorò egli aguzzando la povera vista consunta 203 1, XII| soldatesca: lo sguardo lievemente aguzzato, come per una naturale abitudine, 204 4, II| fiamma di follìa ardeva, si aguzzavano verso le ombre del bosco 205 3, X| prese poeticamente un dolce aire.~ ~Ei parlò della nobile 206 4, II| davanti a Giovanni. Per aiutar la Teresa, la sposa aveva 207 1, XIII| voi potete illuminarmi e aiutarmi.~ ~– Sono ai vostri ordini, 208 1, VII| marinaio in erba.~ ~Ambedue mi aiutarono a sorbire il brodo, gustoso, 209 2, II| Signore, aiutatelo.... e aiutate me, povera madre, – mormorò 210 2, II| ma e poi?...~ ~– Signore, aiutatelo.... e aiutate me, povera 211 1, III| possibile ricordare.~ ~– Vi aiuterò io, – feci, – in sogno forse?~ ~ 212 1, IV| uno splendido avana, mi aiutò ad accenderlo, quindi disse:~ ~– 213 4, II| e semplice che si posava alata su quelle anime semplici 214 4, I| Essa, accarezzando nel suo alato cammino, le rudi roccie 215 1, XI| aprivano lunghissimi viali alberati, che si perdevano nella 216 4, I| avevan ceduto il posto ad alberelli più alti, dapprima esili 217 3, V| lontano dalla sua casa, in un albergo sconosciuto, in mezzo a 218 | alcuna 219 1, V| intende, le prudes famiglie alemanne che nascondevano la loro 220 2, I| si sentiva che il sordo alenare delle macchine del Cantiere 221 2, V| riserva che esistevano, sia alienando alcuni suoi beni stabili 222 2, V| dei forni tenuti accesi ed alimentati di minerale anche la notte. 223 2, I| sopra tutto, incitato e alimentato da.... da chi mai avrebbe 224 4, II| Terra che li sosteneva e li alimentava.~ ~Pietro si sentiva tocco 225 1, XVII| della lampada a cui manca l'alimento, alla quale un guizzo più 226 3, XI| giorno....~ ~E il lieve alitare della povera anima offesa 227 4, II| una ruvida pelliccia, male allacciata sul petto da alcune rozze 228 4, II| filtrava sin nella casupola, allagata e sozza di paglia fradicia 229 3, I| intensissimo: lo strappo si allargò come una ferita immane, 230 4, II| della selvetta, le voci allegre dei pastori, i canti, l' 231 4, III| Il cane dette un balzo di allegrezza e si pose a correre spedito 232 1, V| era allegra, o mostrava allegria, ella era triste. Anzi, 233 2, III| mio figlio.... E Maurizio, allevato col mio denaro, istruito 234 4, II| Ad un tratto sobbalzò, allibì, tese l'orecchio verso la 235 1, XX| E poichè nessuno di noi, allibiti, si muoveva, ripetè risoluta:~ ~– 236 1, I| piccoli tavoli bianchi e allineati aspettavano invano e malinconicamente 237 1, VII| marinaio apparve nel vano.~ ~– Allons, amico mio, – gridò egli 238 1, XV| la mano in silenzio e mi allontanai da quella casa, la mente 239 1, II| Riviere che si andavano allontanando, sfumando nella nebbia cilestrina 240 1, XVII| E, come saprete, volle allontanarle dal pericolo, cioè dalla 241 2, I| vapore, era stata vinta, allontanata, scacciata.... E Andrea 242 1, IX| fatto compiuto, io non mi allontanerò da New-York.... e da voi.~ ~– 243 1, I| perchè della mia figura di allucinato.... Ah no, era meglio sottrarsi 244 1, IV| illusioni delle parvenze, delle allucinazioni, contro le ombre dello spirito, 245 1, V| Ethel sentii mai parola che alludesse alla morta.~ ~A bordo intanto 246 1, XVII| sorda come un tamburo.~ ~Alludeva alla vecchia servente. Poi 247 2, VI| ardente, color di fiamma, si allungava, si storceva, si schiacciava, 248 4, III| morti anch'essi ormai, allungavano su quel carnaio le loro 249 1, I| chiave la porta.~ ~Pensai, almanaccai altre ipotesi, ma su nessuna 250 1, XIV| Dopo aver tanto pensato e almanaccato per riuscire a sciogliere 251 4, I| tratti fresche ondate d'aromi alpestri e il cielo in alto era limpidissimo. 252 3, II| guardò di sfuggita il conte. Alt! egli non tralignava. Don 253 2, V| inevitabili e imprevedute altalene degli affari, l'amministrazione 254 3, VIII| tovaglia, destinata all'altare della cappella, per Cecilia 255 4, II| attuato, così adorato sugli altari dagli uomini e così ostacolato 256 3, XIII| leggera contrazione a tratti alterava penosamente.~ ~Due lunghe 257 1, XIII| compresi essere avvenuto un alterco vivissimo fra i due. Poche 258 2, I| conservò a lungo la sua fiera alterezza....~ ~Essa ricadde, si reclinò: 259 1, XI| me il destino in questo alternarsi di casi drammatici e dolorosi?~ ~ 260 1, V| lontani dalla mèta.~ ~Si alternavano le rappresentazioni al piccolo 261 3, X| lui venuti a compiere l'altissima missione presso il nobilissimo 262 1, XVII| un personaggio non troppo altolocato fra i dipendenti di mister 263 | altrettanto 264 3, VIII| Dottore, – disse donna Laura alzandogli in volto i begli occhi, – 265 4, I| disse allora uno dei giovani alzandosi, – toglietevi da dosso questi 266 1, VII| subito sollevato.~ ~– Voglio alzarmi, – dissi.~ ~– Come vi piace, – 267 3, IV| rosa all'infermo, il quale alzatosi a sedere sul letto e gettate 268 1, XI| americani del nord – che amano e sanno godere la vita in 269 4, II| sottil aroma di mandorla amara vellicargli i sensi. Davanti 270 4, II| dei Poeti, così facile ad amarsi e così difficile ad essere 271 1, XIX| tosto la via alla nuova ambascia.~ ~– Morta, piccina ancora.... 272 1, XVI| americana. Cerco e voglio ambientarmi alquanto. Perciò mi muovo, 273 1, XIII| colpiva subito pel suo fare ambiguo, esagerato, da avventuriere. 274 4, III| ingombro di carri, di armi, d'ambulanze, di soldati in partenza, 275 4, II| e queste bestie fedeli. Amen.~ ~I figliuoli e i nipoti 276 1, IX| Harper's, la Scribner's, l'American Magazine, vollero da me 277 1, IX| retribuzioni inglesi ed americane che a noi, quaggiù nel nostro 278 2, III| son detto.~ ~– Tutti vi amiamo.~ ~– Lo so! e, te lo ripeto, 279 1, VIII| mister disse: "Eccovi un'amichetta, miss Ethel: la mia Doroty. 280 3, I| e goccioline. Astor, all'amichevole tocco del suo cavaliere 281 1, II| diabolica città, che l'aveva ammaliato.... Il capelluto maestro, 282 1, XI| ammasso di verzura che il sole ammantava con la sua luce dorata, 283 4, II| della collera del cielo, ammassati davanti a lui. Il suo passo 284 1, I| cui era costretto ormai ad ammettere la realtà.~ ~Vincendo il 285 1, VII| porta, ov'era già giunto e ammiccandomi con occhi curiosi, – a proposito, 286 3, X| meno, a questo punto, di ammiccar con gli occhi e urtar lievemente 287 1, XI| sparso di bianche casette che ammiccavano tra il verde. Si aprivano 288 2, V| altalene degli affari, l'amministrazione si era trovata momentaneamente 289 2, VI| di cui eran costretti ad ammirare il carattere, la ferrea 290 2, III| vostra vita non possono che ammirarvi!...~ ~– Chissà, chissà.... 291 3, IX| Le signore guardavano ammirate.~ ~Un'acqua verdastra colava 292 3, V| meravigliosa eccezione: ammirati, secretamente invidiati, 293 3, IX| smisurate.~ ~Mentre le signore ammiravano il minerale verdastro, dalla 294 1, III| che mi agitavano, io ne ammiravo la snella ed elegante persona, 295 3, IX| monte.~ ~– Voi volete che ammiriamo voi, o uomo poderoso, che 296 2, IV| davanti al suo tavolo, ove si ammontavano le lettere e i telegrammi 297 3, XIII| alfine le sorrise.~ ~– Febo, amor mio! – gridò la povera madre 298 2, IV| fatto coperchio de' miei amorazzi di gioventù.... Ed ora, 299 1, XIII| invece pareva fredda e poco amorosa verso la piccina....~ ~– 300 1, XVII| ubbidire al suo egoismo amoroso e farla sua.~ ~– Lo so bene.~ ~– 301 1, I| entrava sovrana dalle quattro ampie vetrate, i fiori sparsi 302 4, III| e avvinghiati: l'ultimo amplesso disperato della morte o 303 1, I| continuò colui, sempre analizzando la busta, – ai miei occhi 304 3, X| veniva il corpulento dottor Anatolio, seguito dal microscopico 305 | anco 306 1, II| doppia fila di piroscafi ancorati, di velieri, di barcaccie 307 1, II| transatlantico tedesco, levava le áncore e fendendo dolcemente le 308 1, III| seconda, reale e vivente.~ ~Andai a cercare il fatale biglietto 309 1, VIII| Papà Miguel si offerse di andar lui a procurarmi un abito 310 1, XIV| Uscito dal caffè stabilii di andarne subito in traccia.~ ~Avviatomi 311 4, III| cielo; pareva un paese che andasse in fiamme. E il mattino 312 1, XX| poichè tutti se ne furono andati, rimase a pregare sulla 313 4, I| scomparve nella roccia, per anditi stretti e bui, che avevano 314 4, I| viaggiatore attraversò il breve andito che recava dall'altra parte, 315 1, XVIII| Domani, non è vero? domani andrete da lei! E la vedrete!... 316 4, II| ascoltato il racconto rotto e anelante di colui, che aveva dato 317 2, V| quando in quando dai sordi aneliti dei forni tenuti accesi 318 2, I| faceva sentire il suo pesante anelito cadenzato.~ ~Andrea guardò: 319 1, II| avvenire: dietro il bellissimo anfiteatro di Genova e delle Riviere 320 1, XII| siete morta por me. Ho due angeli sui quali verserò tutto 321 1, XII| vive ancora, le due mie angiolette.... Egli ha voluto morire 322 3, X| prodigi di carità e Cecilia, angiolo di fede e di amore, riposa 323 4, I| roccioso; quasi tutte, arbusti angolosi e stentii. Però l'aria, 324 3, VII| suo preso nella domanda angosciosa che la mente sua, la sua 325 1, V| anima buona e fiera doveva angosciosamente essere stata ferita.~ ~Egli 326 4, II| voluttà della vita puramente animale e vegetativa: della vita 327 4, II| vita naturale di quegli animali e di quelle erbe. Era anche 328 4, II| a lui e parean parlarsi animatamente. Poi si fermarono e si appoggiarono 329 4, II| lucciole. Le piccole fiaccole animate passavano or alte, or basse, 330 1, VII| Hanno sette anime e un'animella di giunta, come i gatti. 331 2, I| incanto, la collera in quegli animi era caduta, annichilita, 332 2, IV| volto del vecchio Savello si animò e un lampo passò nel suo 333 2, I| quegli animi era caduta, annichilita, confusa, vinta dalla semplice 334 4, III| mani concesso da Dio, s'era annientato nel buio della morte e della 335 1, XI| cupa massa de' loro parchi annosi; verdi collinette ondulavano 336 1, XVII| per ritrovarla?~ ~– Tutto. Annunci, ricerche....~ ~– E tutto 337 4, III| rombo lontano e continuo annuncia che altrove si muore. Non 338 1, XIV| scossa, tanto spaventata, all'annunzio della tremenda disgrazia 339 1, XVII| un vecchio stato di cose anormali per due creature che voi 340 4, III| sono pallidi, contraffatti, ansanti. Uno piange convulsamente, 341 1, XV| sopra, sotto di voi, l'ansare invisibile delle caldaie 342 2, IV| vecchio Savello si fermò: ansava; si vedeva che soffriva 343 3, XV| Febo, mio Dio! – urlò nell'ansia orribile della sua trepidazione.~ ~ 344 4, III| schiere soldatesche contratte, ansimanti, sformate, sopra i cui volti 345 3, XII| la contessa.~ ~E fissava ansiosa e turbata il dottore.~ ~ 346 3, V| bellissimi occhi, fissi in quelli ansiosi dall'amato, sorrisero d' 347 4, I| il colosso nero e fumoso ansò, si scosse: i ferri e le 348 1, XVII| orizzonte da fumaiuoli neri e da antenne: il rude paesaggio nord-americano.~ ~ 349 1, XVII| Davanti al vecchio era un'antica scrivania piena di cartacce, 350 3, X| schierò i suoi uomini nell'anticamera, li passò in rivista, disse 351 1, XVII| trovai in paese.~ ~Alte case antiche e grigie, trasudanti umidità, 352 3, I| Astor, riacquistati gli antichi spiriti, scosse le umide 353 3, V| museo di oggetti d'arte e di antichità.~ ~E quando donna Laura 354 4, II| allegramente. La giovane sposa di Antonio, il secondo figliuolo di 355 1, XI| pietra e di marmo, con i suoi antri misteriosi di verdura e 356 3, VII| Era una figura di donna anziana: non vecchia nella testa 357 1, XV| lucida, frotte di cinesi apatici e silenziosi, colossi di 358 1, XIII| mio povero padrone, questo apparirebbe subito impossibile....~ ~– 359 4, III| scorgere come, in quel punto, apparissero tutti di giovani, in gran 360 1, III| cercava un nesso tra le due apparizioni – la prima, quella del sogno – 361 3, VI| cose davanti a lui erano apparse e lui presente erano state 362 3, III| vanno a cercare nel suo appartamento, nella sua camera.... nessuno. 363 1, XVII| simpatia, quasi egli non appartenesse ormai più alla nostra solita 364 1, XII| libero.~ ~Lo sollevai.~ ~Mi apparvero alcuni pacchetti di lettere: 365 3, VI| Santa: pietose e fiere, appassionate e crudeli, mirabili di nobiltà 366 1, II| bianche lance di soccorso, appese, eleganti e leggiere, sopra 367 1, I| mangiavo stentatamente e senz'appetito m'accorsi ch'era capitato 368 1, XIV| avevo già un dato al quale appigliarmi.~ ~– Ma gli è che.... – 369 1, II| mazzolini da cinque lire e di applausi, che aveva fatto girare 370 2, III| diventata madre, feci in modo di appoggiarla a quel buon Savello, un 371 4, II| animatamente. Poi si fermarono e si appoggiarono ad un tronco: la fanciulla 372 1, XIV| alquanto come trasognata appoggiata al cancelletto.~ ~Poi con 373 1, II| dei miei vicini, come me appoggiati ai comodi parapetti della 374 2, VI| Cantiere, i loro giorni, si appoggiava da un lato al fianco della 375 1, X| amico mister Charnwood, apporre i suggelli di legge al palazzo 376 1, XIV| domani.~ ~– Sono giunto appositamente da New-York!~ ~– Non so 377 1, III| caratteri con quelli da voi apposti in margine a quelle pagine.~ ~– 378 1, XII| la madre.~ ~Null'altro mi apprese questo primo pacchetto di 379 1, XV| La signora intanto s'era appressata a me, m'aveva stesa l'ossuta 380 | appresso 381 1, V| tra noi, io aveva potuto apprezzare tutti i meriti e le finezze 382 1, II| pel pasto della sera.~ ~Ne approfittai per conoscere e studiare 383 1, VII| li ha conciati per bene! Approfittate di questa nostra roba, ve 384 1, XI| subito la cassettina: di non approfondire subito il mistero, forse 385 1, XI| qua, tutti i giorni.~ ~E appuntando la scarna mano malferma 386 3, II| Notava qua e là, prendeva appunti, segnava sur un foglietto 387 2, III| alla macchina, là sotto? apre la valvola e giù!... un 388 1, VIII| tacque.~ ~– Volete che l'apriamo insieme, amica mia? – dissi 389 1, VIII| alba, la vostra città ci si aprirà dinanzi....~ ~– Sarà un 390 1, XII| Ethel....~ ~E nell'atto di aprirlo, di conoscere, di sapere 391 4, II| Sei tu, Maria?~ ~– Aprite, sono io con Pietro, – rispose 392 1, I| rimpiango sinceramente.~ ~Allora aprivo le vetrate, lasciavo entrare 393 1, II| tra sè e sè chissà quali arcane melodie, e sorridente spesso 394 1, II| lo strazio dell'infelice architetto della grande basilica di 395 3, X| chiamavano, invocavano, desiavano ardentemente a lor guida e capo nelle 396 3, IV| dell'avo Adriano, innalzò ardentissima preghiera a Dio di cedere 397 4, II| fiamma di quel fiore pareva arder di una luce calda tutto 398 4, III| cessato e i falò pareva ardessero sempre, ora, in permanenza; 399 3, XIV| salone.~ ~Le sue tempie ardevano: gli occhi bruciavano. La 400 4, II| sua personcina snella e ardita era baciata da' guizzi purpurei 401 4, II| incerte, poi vieppiù forti e ardite. Erano i grilli. I grilli 402 1, II| grande basilica di Curtea d'Argem, perseguitato da una misteriosa 403 1, V| paese, ch'era per essi l'argomento favorito; narravo aneddoti, 404 1, XIII| buono per sapere o almeno arguire qualcosa.~ ~– Certamente. 405 1, I| paragonate con quelle inglesi, arguisco subito che colei che ha 406 4, II| A un tratto, una testina arguta apparì tra quelle fronde. 407 4, I| intorno era ancora una grande aridezza: poche piante gettavan dal 408 4, I| pendevano sulla sua testa, aridi e selvaggi.~ ~Il sole, in 409 3, IX| guardando il monte brullo e arido, davanti a lui, e abbassando 410 1, VII| Noi con tutte le nostre arie siamo più minchioni.~ ~Mentre 411 1, I| erano di signora, e di aristocratica signora.~ ~– Che diabolico 412 3, VIII| che sanno....~ ~– Le anime aristocratiche... – finì lievemente ironico 413 3, VIII| lo sapete: io credo all'aristocrazia delle anime.... e del sangue.~ ~ 414 3, VIII| singole famiglie o grandi aristocrazie di popoli interi. Così Grecia 415 4, III| adoperare a dovere quell'arma. Un ultimo grido di viva – 416 4, II| livido in volto, contratto, armato di un enorme randello, si 417 3, VII| tutto chiuso nella lucente armatura: alta la visiera piumata, 418 3, VIII| questi palpiti, tutte queste armonie, tutte queste immense vibrazioni 419 1, VIII| recarmi alla Banca in questo arnese, – dissi.~ ~Papà Miguel 420 4, II| selvatiche, le nepinelle aromatiche, dormenti nell'ombra, donavan 421 4, I| si stendeva soffice dell'aromaticissimo fieno fresco. Il luogo comunicava 422 1, XVIII| Invano, sempre invano. E mi arrabbiavo con me stessa di non esser 423 3, IV| Laura, don Pietro e Febo si arrestarono un istante davanti al Rosaio, 424 4, II| Tutto il gregge s'era anche arrestato, e molte pecore, immote, 425 3, VI| benefico che tante lagrime arrestava, tanti spasimi consolava, 426 3, VII| conte stesso ordinata e arricchita.~ ~– Sono io, babbo, – mormorò 427 3, IV| figliuolo di qualche impresario arricchito.~ ~E l'angolo della villa, 428 3, II| don Pietro ridendo, – ci è arrivato in castello trasformato, 429 4, II| no, ve lo assicuro! Gli arrivò, così, dal cielo.... Non 430 3, XIV| ardeva nelle tempie e gli arrossava gli occhi, Febo toccò la 431 3, III| si volse: lievissimamente arrossì. Il padre disse:~ ~– La 432 1, II| occhi intenti e il volto arrubinato, non cantarellava più, le 433 1, XIX| bruciata dal sollione che l'ha arsa inesorabile per settimane 434 4, III| sformate, sopra i cui volti arsi il terrore della morte e 435 1, IX| I giornali pubblicarono articoli sensazionali, e la morte 436 1, IX| sopratutto.... pagarne di quella artificiale, giungono con il profumo 437 4, II| che si contraevano come artigli.~ ~Parlava spesso della 438 4, III| le ruote di un treno di artiglieria, slanciato a corsa vertiginosa, 439 1, II| presenza a bordo di tanti artisti, fu improvvisato nel saloncino 440 1, I| dopo aver accesa la mia artistica pipetta, circondato dai 441 1, I| vero, lunghe chiacchierate artistiche, critiche teatrali, bozzetti, 442 3, IX| vecchio amico gli episodi dell'ascensione. Che splendore di sole quel 443 1, II| cantore rumeno, il suo volto ascetico e gli occhi da sognatore 444 4, I| abiti inzuppati, le donne li asciugheranno. L'ospite seguì in silenzio 445 4, I| troverete della paglia asciutta.~ ~Il viaggiatore ripetè:~ ~– 446 4, I| abiti, quando saranno bene asciutti. Per la notte questi vi 447 1, XV| fazzoletto e si asciugò le ciglia asciuttissime.~ ~– Non piango più, lo 448 4, II| si fermò sul margine ad ascoltar il limpido cammino di quell' 449 4, II| I figliuoli e i nipoti ascoltarono in silenzio la preghiera 450 3, X| si alzò, dai cinque suoi ascoltatori, un confuso clamore di proteste 451 1, XVIII| per la prima volta!... Voi ascoltavate commossa e turbata. E ad 452 4, III| fuoco, di fiamme, di fumo asfissiante, di polvere turbinosa, di 453 3, X| dovette mormorar fra i denti: asino!)~ ~Quindi dopo una breve 454 1, XVII| si avventò al battente.~ ~Aspettai: il cane fiutava ed abbaiava; 455 3, III| Una mattina i servitori aspettano tanto che tua nonna li chiami.... 456 4, II| in mezzo alla prateria ad aspettarlo.~ ~Pietro lo scorse – forte 457 1, XII| Doveva saperlo e doveva aspettarmelo."~ ~Concludeva così:~ ~" 458 1, XIII| apparivan sul taccuino.~ ~– Aspettate, – esclamò.~ ~E parve riflettere.~ ~– 459 1, XX| da mistress.... siamo aspettati.... – mormorai stupito.~ ~ 460 1, I| tavoli bianchi e allineati aspettavano invano e malinconicamente 461 3, VIII| interessantissima, sotto tutti gli aspetti, quella grandissima miniera 462 4, II| egli aveva sognato poter aspirare l'oblìo delle fosche ombre 463 4, II| via si faceva sempre più aspra. Erano entrati nel bosco. 464 3, IX| momento le carte, i piani, gli assaggi minerali, le fiale ed i 465 3, III| si era fermato per bene assaporare l'effetto del suo discorso.~ ~– 466 4, II| che attrae e unisce gli assassini!... E Pietro sorrise ancora.~ ~ 467 4, II| avrebbe benedetto a lui, all'assassino che pur tuttavia, nel silenzioso 468 3, VI| lui veniva, gli lasciava assegnato. Riabbassò gli occhi sulla 469 4, I| vecchio pastore.~ ~L'ospite assentì.~ ~– Venite a dormire, se 470 3, VIII| ricordo della buona mamma, assentiva con il capo, lievemente.~ ~– 471 1, XIX| subito, – badavo io ad assicurarla.~ ~Ed ella seguitava a piangere, 472 4, II| guardò a lungo, quasi a ben assicurarsi che fosse lui veramente, 473 1, VI| gridò ancora mister; – assicuratela al collo, non lasciatela 474 4, II| Vedete come tutto è ben assicurato?... Ma poi, quando ha cominciato 475 4, II| non sbagliò, oh no, ve lo assicuro! Gli arrivò, così, dal cielo.... 476 3, X| rispettabili personaggi furono assisi in circolo, intorno al centro 477 1, IX| segretario J. Thompson – il quale assisterà all'apertura della presente."~ ~ 478 1, X| miss Doroty Charnwood di assistere all'apertura della busta 479 1, II| con diverso animo avevano assistito alla nostra partenza, ci 480 2, IV| che non si era mai saputo assoggettare alla tirannia di un colletto 481 1, XIX| questo momento la riabilita e assolve completamente!~ ~Prima ch' 482 1, XIX| questo momento la deve assolvere completamente!... – E a 483 1, XII| creature."~ ~Le altre si assomigliavano.~ ~Minaccie, scoppi di disperazione, 484 4, I| sordamente: qualche testa assonnata apparì qua e là agli sportelli. 485 1, VI| voce era stata offuscata e assorbita da ben altro formidabile 486 4, III| orribile rombo continuo, assordante, nè quel sibilo sottile, 487 1, VI| di gemiti, di frastuoni assordanti, di colpi e di schianti 488 1, I| parola.~ ~Intanto andavo assottigliando ch'era un piacere il non 489 1, XVII| d'animo, in quel momento, assumeva qualcosa di venerabile, 490 1, I| ipotesi era semplicemente assurda.~ ~Chi poteva inerpicarsi, 491 1, V| suo silenzio e cercai di astenermi sempre da quanto potesse 492 3, X| che dopo infinito studio e astuzia era riuscito alfine a procurarsi, 493 3, VIII| scomparsi, lontani, svaniti; atomi di luce, fremiti sopiti, 494 1, XIII| sentimenti non mutavano d'un atomo per l'inaspettato fatto 495 3, VI| mirabili di nobiltà e di fede, atroci di crudele fierezza. Era 496 4, II| fuoco è spento, e mi si attacca all'orecchio e si lamenta 497 1, XV| mio alito impuro, che io attaccassi loro, come una lebbra immonda, 498 1, VI| sogno.... il sogno....~ ~Attaccata alle sue vesti, piangente, 499 1, VII| accennandole la Doroty che attaccatasi al mio collo non se ne staccava 500 1, VI| in lui.~ ~Lì, nel salone, attendemmo il mattino.~ ~Il mattino 501 1, IX| belle sale del palazzo, ad attenderla!...~ ~Povera Doroty!~ ~Quando 502 1, VII| Pregai miss Ethel di attendermi un momento e mi recai sul 503 1, XV| E vostro marito?~ ~– Attendete. Wilhelm lo seppe. Come, 504 4, II| loro scodella vuota ancora, attendevano impazienti la venuta dei 505 1, XIV| cerca e che, lo confesso, attendevo con una certa misteriosa 506 3, VIII| conosciamo ancora.... ma che attendiamo!~ ~E mentre la contessa, 507 1, XVII| farmi il giuochetto che attendo da tanto tempo!... Dite 508 1, XVI| Oggi le signorine vi attendono a pranzo, – disse ancora 509 1, XV| destino deciso di compiere. Mi attenni a questo pensiero.~ ~– Sperate, 510 4, I| gli altri tutti tacevano, attenti alle sue parole:~ ~– Voi 511 4, III| ancora davanti alla mente atterrita, Pietro vedeva insistente 512 1, XV| vengo?" – esclamò. – Io attesi rassegnata. – "Da Wilhelm 513 1, XV| indifferente a voi e ai vostri atti: operai in blouse turchina 514 3, VIII| gioie, le tristezze, gli attimi fuggenti, non finiscono 515 1, II| la main!~ ~Mais, penché j'attirai l'enfant scandalisée,~ ~ 516 1, III| cercassi frenarmi per non attirare l'attenzione e gl'inevitabili 517 4, II| focolare, cercando forse di attizzarne il fuoco, spento dalla bufera 518 1, XVII| mi guardavano con l'aria attonita e stupida.~ ~La casa che 519 3, XII| Voglio dire, mettetegli attorno dei ragazzetti contadinelli, 520 4, II| legame del Delitto, che attrae e unisce gli assassini!... 521 1, VI| si stringeva miss Ethel, attratta verso di me come da una 522 3, VIII| fantasmi improvvisi che attraversano la mente e che mi domando 523 1, V| dolori che avevano dovuto attraversarla e addensarvisi. Ella aveva 524 1, XIII| strano e doloroso che ha attraversato la vita di un uomo buono 525 4, III| uscivano qua e là, dai mucchi e attraversavano più rauchi e più lugubri 526 4, II| dunque spiegata la misteriosa attrazione che egli aveva suscitata 527 4, II| così difficile ad essere attuato, così adorato sugli altari 528 1, XIII| strana bellezza. Fiera, audace, superba. La testa, sotto 529 3, VI| oscuro. Ed era saltato ad un augurio per don Lamberto – il nonno – 530 1, VI| La furia dell'uragano aumentava sempre.~ ~Il capitano non 531 2, II| Vuoi denaro? vuoi che ti aumenti la.... paga? ti contenterò, 532 1, V| in breve la sua collera aumentò in modo da impensierirci 533 1, I| un'anima abituata a vita austera e di sacrifizio. Colei che 534 4, I| franco e sicuro, come un automa, senza guardarsi intorno, 535 1, I| del mio amico Gustavo, l'autore della lettera chiusa nella 536 3, X| grandissimo che per le vostre autorevoli bocche voi oggi mi avete 537 1, XII| ne fe' immaginare tosto l'autrice.~ ~– Mistress Charnwood, – 538 3, XVI| gittato di repente nell'autunno.~ ~Febo, nel suo lettuccio, 539 1, II| Disait,~ ~Daisy,~ ~Bobonne aux cheveux blonds, à la svelte 540 3, XVI| mente suscitare il povero avanzo del giovane Febo di Rosa 541 | averlo 542 | avermi 543 1, XVI| Ricordo, e mi pare di avervene diggià accennato, di avere 544 | Avevate 545 4, II| La sua anima inquieta, avida, malata nel desiderio d' 546 4, II| stanche, ben pasciute e avide di riposo.~ ~Per la prima 547 | avrete 548 | avrò 549 | avuta 550 3, X| sottovoce: – Siamo pronti? – e avutone un quadruplice borbottìo 551 3, IX| diffuso un sottile tossico che avvelenava lentamente gli uomini costretti 552 1, XVIII| se triste o lieto, stava avvenendo intorno a me....~ ~Miss 553 1, XVIII| quanto Dio ha voluto che avvenga!...~ ~– È vero, chissà? – 554 1, XV| chissà? nella nostra vita avvengono talvolta tali impreveduti 555 1, XVI| aveva voluto che quello avvenisse, perchè non impunemente 556 1, II| singolare contrasto con la "avventante" scapigliatura dell'altra, 557 1, XVII| abbaiare di piccolo cane si avventò al battente.~ ~Aspettai: 558 1, I| invano e malinconicamente gli avventori che non venivano. In fondo 559 1, I| nessuno di questa mia strana avventura.~ ~Qualcosa, in fondo al 560 4, II| adesso era stata tanto avventurata di poter riunire la vecchia 561 1, II| dividere le peripezie e le avventure del mio primo viaggio per 562 1, XIII| fare ambiguo, esagerato, da avventuriere. Il fidanzamento era già 563 1, II| artista, il suo sogno possa avverarsi! Sia fatta la volontà del 564 | avverso 565 1, VIII| VIII.~ ~ ~ ~Papà Miguel mi avvertì che il giorno dopo, all' 566 1, XI| e commossi: erano stati avvertiti del mio arrivo e mi proffersero 567 1, VII| fuori della branda.~ ~– Vi avverto che degli abiti vostri è 568 1, XV| amavo. Io amavo un altro. Avvezzata libera e indipendente da 569 1, XIII| signorine sono fin da bambine avvezzate alla massima libertà ed 570 4, II| loro pastore, e, docili e avvezze, si eran già riunite davanti 571 4, II| aspettava da lui il comando di avviarsi. Pietro si mise alla coda, 572 1, XV| il mezzogiorno, mi trovai avviato verso la solitaria strada 573 1, XIV| andarne subito in traccia.~ ~Avviatomi nella direzione indicatami, 574 4, II| lontane di Silvio che si avviavano lentamente alle Capanne.~ ~ 575 2, V| compilato.~ ~– Agostini, – disse avvicinandosi al suo segretario, – a te 576 1, XV| che mai io avrei potuto avvicinare le due bambine, nè sapere 577 1, XV| loro. Io non potevo più avvicinarle. "Esse non dovranno mai 578 1, XV| prime bambine per cercare di avvicinarmi a lui.~ ~– E, secondo voi, 579 4, III| morte che avevan veduto avvicinarsi alle porte dei loro tuguri, 580 1, VII| ragione, – disse lei.~ ~E avvicinatasi alla bambina cominciò ad 581 1, XV| ove vorrete.... Purchè non avviciniate più Doroty, il mio angelo 582 3, X| Pietro quanto Febo se ne avvidero, sì che Seghezzi dovette 583 2, III| esclamare. E non ne sono stato avvilito nè tampoco malcontento, 584 1, VI| una di esse. Miss Ethel avvinghiata al mio collo era abbandonata 585 3, XII| figliuolo.~ ~Si levò, s'avvolse in un accappatoio, e in 586 3, II| Può dire pure, – si azzardò a dire il segretario, – 587 1, XX| telegrafici....~ ~Il cielo azzurrissimo – non ho mai veduto un cielo 588 4, I| dei luoghi che il sole non bacia mai; in alto le erte muraglie 589 4, II| vivono con me.~ ~E Pietro, baciandogli la mano, aveva risposto:~ ~– 590 4, II| potevano scorgerlo.~ ~Poi si baciarono, così, nel verde, alti su 591 4, II| personcina snella e ardita era baciata da' guizzi purpurei del 592 4, III| camminava in mezzo ai cadaveri, badando a fatica di non mettere 593 1, XIX| da prima.... ma con arte, badate!~ ~– Sì, e poi voi le direte 594 1, XIII| quale da tanti anni aveva badato agli interessi di casa Charnwood, 595 1, XIX| momento.~ ~– Ma sì, subito, – badavo io ad assicurarla.~ ~Ed 596 1, XVIII| indi lo coprì di baci, bagnandolo di lagrime.~ ~– Siate forte, 597 4, I| sue parole:~ ~– Voi siete bagnato da capo a piedi. Vi daremo 598 1, XIV| Ma.... – mormorò ella balbettando; – chi siete voi dunque?...~ ~– 599 1, XX| Cos'avete, Ethel?...~ ~Ella balbettò:~ ~– Non so.... ho sentito 600 1, IX| elegantissimi, dalle grandi balconate ove si scorgeva un lembo 601 1, VIII| da me sorprese mi fecero balenare il sospetto che non fosse 602 4, II| scena, come quella, aveva balenato. Ma allora, nessuna mano 603 1, XIV| è in letto.~ ~Un'idea mi balenò alla mente.~ ~Trassi un 604 1, II| fanciulla, cominciò una vecchia ballata popolare rumena: la storia 605 1, VII| vedemmo bene. Anche noi non si ballava per gioia! Ma la mia vecchia 606 4, II| due sole ombre gigantesche ballavano bizzarramente sulle pareti.~ ~ 607 3, III| loro mamme discorrevano di balli e di sarte.~ ~– Ne ha tanto 608 1, I| una rada barbettina gli ballonzolava continuamente sul mento 609 3, IX| di mezzo quintale, e tre bambocci poderosi che si divertivano 610 1, VII| sono quelle due.... belle bamboccine?~ ~Rimasi un poco indeciso.~ ~– 611 1, II| diretto a New-York. Dalle banchine che le ombre della sera 612 4, III| che son con lui, della Bandiera, dell'onore, della vittoria 613 1, XVI| cercare di conoscere tutto il bandolo della storia, di saper tutto 614 1, XV| pseudo-tedesca, a tutta quella baraonda di ferramenta e di uomini-macchine 615 3, VIII| nuovo, contessa, sangue barbaro, selvaggio, ignobile come 616 3, I| acqua che, incespicando nel barbazzale, si spezzava in ispruzzi 617 1, I| della pergamena: una rada barbettina gli ballonzolava continuamente 618 1, II| ancorati, di velieri, di barcaccie piene di carbone e di botti, 619 1, VI| sua inquietudine.~ ~– Il barometro è disceso a 706, – mi disse– 620 4, II| tronco di albero e quindi a barricarla in basso con forti pietroni. 621 1, II| architetto della grande basilica di Curtea d'Argem, perseguitato 622 2, IV| per darlo ad un.... mio bastardo, che non ne aveva alcuno; 623 2, I| Ladro!...~ ~Ah! non eran bastati dunque i suoi trenta anni 624 1, IV| Per ora, signore, vi basti quanto vi ho detto. Un mistero, 625 4, I| scorse delle pelli, de' bastoni e dei sacchi.~ ~Dovevano 626 2, III| laboriose aveva trascorso, tante battaglie vinte e tante conquiste 627 2, I| Andrea Muraldi si battè la fronte, quasi a scacciarne 628 1, XVII| piccolo cane si avventò al battente.~ ~Aspettai: il cane fiutava 629 1, XV| di segherie a vapore, e batter di martelli, e rotolar di 630 4, III| si trovò davanti ad una batteria distrutta. La lotta in quel 631 2, VI| suo passaggio stridevano; battevano gli stantuffi; le ruote 632 1, XIV| strada mi apparve subito poco battuta e solitaria, circondata 633 4, III| inviluppo delle rame si erano battuti alle armi bianche.~ ~Fra 634 1, I| selciato sì poco noto e battuto della silenziosa via, m' 635 1, I| io diventava l'essere più beato e soddisfatto della terra.~ ~ 636 3, VI| compagno là a Roma. Come una beffarda e maligna eco, ritornavano 637 1, XII| avevo in mano.~ ~Era un bell'uomo dal volto aperto, dagli 638 1, VII| piroscafo di ferro vi aveva già belli e spediti!...~ ~In quel 639 1, XV| crescevano prosperose e bellissime. Hyslop slanciatosi in alcune 640 1, XIX| il cuore come una pioggia benefica mollifica e addolcisce la 641 1, XX| lagrime, le care e dolci e benefiche lagrime, irruppero.~ ~Lagrime 642 1, II| fantasticando poi a mio beneplacito.~ ~Il mio spirito andava 643 1, III| era in lei.~ ~Mi guardava benevolmente e, come io scorsi sul margine 644 2, V| sia alienando alcuni suoi beni stabili che possedeva. Il 645 | bensì 646 1, IX| catastrofe del Delphin si sparse bentosto per tutta New-York.~ ~I 647 4, II| egli aveva creduto poter bere la purezza e l'oblìo, nella 648 4, II| E dopo la minaccia e la bestemmia, si fermava come atterrito: 649 2, III| esso sia, va odiato.... e bestemmiato! – vi ho veduto in questi 650 4, II| al suo occhio inquieto di bestia del bosco.~ ~Il vecchio 651 2, I| tutti que' volti accesi e bestiali, in quel momento, fra tutte 652 4, II| questi nostri prati e queste bestie fedeli. Amen.~ ~I figliuoli 653 4, II| piccole zampe mai ferme, bestiole strane, gravi, mostruose 654 1, II| ma couverture~ ~Thè, pain beurré, lait, confiture~ ~Tandis 655 4, III| quieti, come piccole macchie biancastre sull'azzurro dei monti lontani, 656 4, III| vedevano i volti esangui biancheggiar nelle ombre. Intorno era 657 1, XV| un momento, davanti ad un bicchiere puzzolente di gin o di absinthe, 658 2, I| del passato; quegli occhi biechi che sapevano e che lo fissavano 659 1, II| Kipling:~ ~Dehors il est bien froid, mais, posant ton 660 3, X| paesani, sino a' più umili bifolchi, di soave ammirazione e 661 1, XII| sapete."~ ~Seguiva questo bigliettino:~ ~"Mai. Qualcuno veglia 662 1, VI| una piuma si librava in bilico sulle creste spumanti o 663 4, II| della piccola creatura. E il bimbo, con le manine incerte, 664 3, II| stipo e ne trasse un piccolo binocolo nero, cerchiellato d'oro.~ ~– 665 1, II| caval di battaglia: una birichina chansonnette internazionale, 666 1, V| cinguettata adorabilmente e birichinamente da mademoiselle Aline, la 667 1, II| troppo rosse – e dal visetto birichino incorniciato da una folleggiante 668 1, II| Vater grasso e imbottito di birra, la frau pacifica, un paio 669 1, XV| absinthe, o ad uno chop di birraccia pseudo-tedesca, a tutta 670 2, VI| riabilitati!~ ~– Per me, – bisbigliò come un soffio, – per me 671 1, II| la peau de satin par la bise est rosée,~ ~Et dis, faisant 672 4, II| lisce, rilucenti, a nodi, bitorzolute si ergeva davanti al suo 673 3, IV| sul grosso tronco nodoso e bitorzoluto del Rosaio.~ ~Donna Laura 674 1, XI| perduto in quel cumulo di bizzarri e dolorosi avvenimenti, 675 4, I| sveglio, la mente però posava, blanda e quasi serena, finalmente. 676 3, IX| braccia capaci di sollevare un blocco di minerale di mezzo quintale, 677 1, II| Daisy,~ ~Bobonne aux cheveux blonds, à la svelte tournure,~ ~ 678 1, XV| ai vostri atti: operai in blouse turchina e berretto nero 679 3, IX| sopra il sottile rigagnolo bluastro che correva in mezzo al 680 1, II| day!~ ~Disait,~ ~Daisy,~ ~Bobonne aux cheveux blonds, à la 681 3, X| per le vostre autorevoli bocche voi oggi mi avete fatto, 682 4, II| si lasciò cadere a terra, bocconi, chiudendosi gli occhi con 683 3, II| caraffa di nitido cristallo di Boemia.~ ~Il segretario andava 684 1, I| negromante e il modesto bohémien, il filosofo peripatetico 685 1, II| fräulein serie e contegnose, la bonne inglese o francese e qualche 686 1, XV| sapete da quando, signore?~ ~Borbottai una frase qualunque.~ ~– 687 4, II| soffocata del vecchio Arcangelo borbottar dietro la porta invisibile:~ ~– 688 1, XVII| ancora vivo?..."~ ~Cercai di borbottare quelle solite, inutili e 689 3, X| e avutone un quadruplice borbottìo di affermazione concluse:~ ~– 690 1, VII| ed io qualche parola ne borbotto, ma la mia vecchia....~ ~– 691 3, IV| forse servito pei cómpiti al borghese figliuolo di qualche impresario 692 1, VII| collo qualcosa?...~ ~– Una borsetta di pelle, volete dire?... – 693 1, XI| ore sdraiato nell'erba de' boschetti impenetrabili, godendo infine 694 3, VIII| passiflora (era un grande botanico lui), eretta davanti a lui, 695 3, X| agitato e convulso....~ ~Alla botta finale di Seghezzi, e al 696 1, II| barcaccie piene di carbone e di botti, di zattere, di chiatte, 697 1, II| una molto nota divette dei Bouffes parigini: una piccola stella 698 1, II| essi soli, un soffro del boulevard parigino invase quel ristretto 699 1, II| diabolico, di vera gamine boulevardienne, sebbene contenuta dalla 700 1, II| una piccola stella che i boulevards colmavano ogni sera di mazzolini 701 3, IV| accarezzare Leon, il magnifico bracco che gli saltellava d'intorno; 702 2, III| e potente di energie, di brame e di volontà! lo posso ben 703 4, II| frasi rotte, e diceva cose, brani di fatti e di sentimenti 704 1, VII| volete dire?... – gridò il brav'uomo. – Eccovela, per Saint-Martin! 705 3, IX| sapere bene adoperare i bravi polsi che loro ho dato, – 706 1, VII| uomo di papà Miguel, di Brest, per servirvi. Poichè io 707 1, VII| Miguel – che era una poderosa brettone e, come il suo degno compagno 708 1, I| sensazione non dura che brevi istanti: altre volte, come 709 3, XIII| lampo di follia ardeva, brillarono.~ ~Ascoltò ancora lungamente: 710 1, XVII| ma gli occhi infossati brillavano ancora intelligenti. Doveva 711 1, VII| sogni di gloria; la fulva e briosa mademoiselle Aline, il povero 712 1, XVI| inchinandosi con quella correttezza britannica ch'egli sapeva non dimenticar 713 1, X| correttezza che gli americani britannici non mancano d'osservare 714 1, III| inglese, dalla barbetta bionda brizzolata e dagli occhiali d'oro. 715 3, XI| ori dei vecchi mobili di broccato rosso. Folti tappeti erano 716 3, I| si spandeva il prolungato brontolìo del tuono. Poi uno strappo 717 4, III| dal furore o dalla paura, bronzi rotolanti con fragore d' 718 4, II| le sue pecore svogliate brucavano pigramente; la maggior parte 719 1, XV| frase che mi bruciò e mi brucia ancora come un ferro rovente! 720 3, XIV| tempie ardevano: gli occhi bruciavano. La morbosa energia che 721 1, XV| sempre questa frase che mi bruciò e mi brucia ancora come 722 4, II| chiesette, perdute nella bruma del tramonto, sui monti 723 4, II| teneva i piccoli piedi bruni e nudi nell'acqua che correva 724 3, XI| nonna, da quel giorno che brutalmente avea saputo) – quale il 725 2, VI| Andrea d'un odio vile e bruto, perchè era stato suo compagno, 726 4, II| di mota e d'acqua che lo bruttava da capo a piedi e cercò 727 1, XVII| sopra i tetti grigi delle brutte case era azzurro: eppure 728 3, IX| misteriosa e spaventevole buca nera che gli sprofondava 729 3, IX| correva in mezzo al lungo budello contorto della galleria.~ ~ 730 4, I| maciullata dalle tempeste e dalle bufere.~ ~Il viaggiatore riprese 731 1, III| doveva tornare alquanto buffa sorrise nuovamente.~ ~– 732 4, I| roccia, per anditi stretti e bui, che avevano l'umidore delle 733 1, I| per parte di qualche amico burlone, o meglio ancora, di qualche 734 2, III| davvero, dopo la terribile burrasca che aveva minacciata la 735 2, II| aggiunse ancora:~ ~– E tante burrasche!~ ~Il vecchio Agostini uscì 736 4, I| precipizio nell'oscurità di un burrone.~ ~Si aprì quindi l'abito 737 4, I| si accostò alla porta.~ ~Bussò.~ ~Subito fu aperto.~ ~Egli 738 1, I| invincibile sonnolenza mi buttai sul letto e mi addormentai.~ ~ 739 3, IX| gemette il povero Seghezzi, buttandosi a sedere sopra un grosso 740 1, II| elegante piroscafo di lusso: le cabine erano quasi tutte di prima 741 1, XI| Passai alcuni giorni cacciando, facendo lunghe passeggiate, 742 3, IX| Seghezzi non voleva saperne di cacciarsi in quell'antro di verderame.~ ~ 743 1, XII| mia mano tremava mentre io cacciavo nella piccolissima toppa 744 4, II| fulminea: alcune tegole smosse caddero. La voce del torrente urlò 745 3, VIII| cantarellò in una sua vecchia cadenza abituale con la quale soleva 746 2, I| sentire il suo pesante anelito cadenzato.~ ~Andrea guardò: ed ebbe 747 1, VII| lanciò contro e venne a cadermi tra le braccia.~ ~– Voglio 748 4, II| Perchè quando ebbe veduto cadersi al fianco l'infame compagno, 749 2, VI| grondanti di sudore; i magli cadevano dall'alto con un cupo rimbombo 750 4, II| Lei?...~ ~– Sì, quella cagna.... la madre di quella lì, 751 1, XVII| dunque, un giorno....~ ~La cagnolina – una brutta, triste bestiola, 752 1, XVII| vecchi nettapenne, di vecchi calamai, di vecchi gingilli.~ ~Tutto 753 1, I| la penna, l'intinse nel calamaio e mi sembrò tracciare qualcosa 754 3, X| proprio nobil tetto in tempi calamitosi e difficili e finì – acceso 755 1, VI| Le imbarcazioni furono calate. Una si capovolse subito.~ ~ 756 3, I| Il segretario toccò col calcagno il paziente suo compagno, 757 1, XV| l'ansare invisibile delle caldaie e degli stantuffi a vapore, 758 4, I| sè, nella valle che l'oro caldo del sole aveva colmato, 759 1, XV| petulanti.... Qual bizzarro caleidoscopio di uomini e di cose! E da 760 2, I| gittavano turbini di fumo caliginoso; da sotto i tetti di lamina 761 1, XIX| alla sua padrona, cercò di calmarla, di convincerla ad aver 762 3, XII| accarezzandolo, cercando calmarlo.~ ~Ella comprese tosto che 763 1, III| sbalordimento.~ ~Cercai di calmarmi, di ragionare, di riprendere 764 2, II| ha difeso.... e con che calore! lo so bene, sapete?... 765 1, XVII| solo la testa, da sotto la calotta, usciva nuda da quel viluppo 766 1, VII| E mi porse due rozzi calzoni e una giacca relativa che 767 1, XVII| bambine.... Ora le cose sono cambiate. Wilhelm riposa da tanti 768 2, I| che si era fulmineamente cambiato in fuoco ardentissimo che 769 1, XIII| proibì ai servi e alle cameriere di parlare di mistress alla 770 1, XIV| misteriosa mi diceva di sì. Camminai quasi tre buoni quarti d' 771 2, VI| lo seguiva in silenzio. Camminarono così alquanto, ambedue silenziosi; 772 4, III| polverose o lungo desolate campagne, per vigneti devastati e 773 3, V| Ritorniamo i signori campagnuoli del secolo XIV....~ ~Donna 774 3, VIII| Il vecchio dottore campagnuolo scuoteva ridendo la sua 775 4, II| suono lontano e velato delle campane perdute nell'ombra.... E 776 1, IV| pregherei di adoperarvi a cancellare, se vi sarà possibile, l' 777 1, XVIII| strana notte che mai s'è cancellata dalla mia mente e dal mio 778 2, III| che quel mio delitto non è cancellato, non è stato dimenticato 779 1, XIV| consultando i numeri posti sopra i cancelli di ferro e sulle porte per 780 4, II| illuminandone a palpiti le candide lane.~ ~Il prato seguitava 781 4, II| quale portavan l'aroma nei candidi riccioli de' timidi dorsi 782 1, III| Piccole perle fulgenti di candore rimbalzavano sino a me e 783 4, II| l'abbaiar festante dei cani, che partecipavano anch' 784 4, I| candida, dal capo coperto di canizie.~ ~Uno dei fanciulli dormiva, 785 4, II| silenziosa, in mezzo alle cannuccie nane e ai vinchi verdi. 786 1, VI| Sprofondava.~ ~– In mare i canotti, – gridò ancora il capitano.~ ~ 787 4, II| cespuglio fiorito e che voleva cantar le lodi del sole di cui 788 1, II| mademoiselle Aline incominciò a cantare la sua chansonnette internazionale, 789 1, II| maestro chiomato cominciò a cantarellare a voce spiegata, mentre 790 1, II| il volto arrubinato, non cantarellava più, le buone frau e le 791 3, VIII| Perchè, perchè, perchè, – cantarellò in una sua vecchia cadenza 792 4, II| grilli del prato che ne cantavan la grande canzone.~ ~La 793 1, II| caratteristico costume verde-cupo di cantore rumeno, il suo volto ascetico 794 1, II| visione di que' leggendari cantori di Omero, che avevan qualcosa 795 2, IV| il Savello, chinando la canuta testa davanti al padrone.~ ~– 796 4, I| barba bianca e dal capo canuto domandò:~ ~– Che volete?~ ~ 797 3, IX| la sposa, dalle braccia capaci di sollevare un blocco di 798 4, I| di felci acquatiche e di capelveneri.~ ~Finalmente la strada 799 3, XIII| madre non si mosse dal suo capezzale.~ ~A un tratto egli aprì 800 1, XIII| così....~ ~– Perchè? non capisco, – dissi.~ ~– Mister Charnwood 801 2, III| potuto divenire, con i miei capitali, il padrone di questo Cantiere 802 1, VIII| dovrò fare rapporto alla Capitaneria del salvataggio operato....~ ~ 803 1, XV| indiavolata da darvi il capogiro e spingervi a rifugiarvi 804 1, VI| imbarcazioni furono calate. Una si capovolse subito.~ ~Mi trovai non 805 1, VII| se n'è andata al diavolo, capovolta. Ne abbiano salvati sei 806 3, IX| invasione variopinta dei cappelli di paglia, dagli ombrellini 807 3, IX| ove le gonne chiare e i cappellini delle signore mettevano 808 4, II| tra quelle fronde. Era una capretta dal pelame nero e lucente. 809 4, II| Dietro a lei venivan alcune caprette brune, ed essa aveva in 810 1, XV| Dite dunque.~ ~– Ebbi un capriccio.... una debolezza. Un uomo 811 3, II| di olezzo in una preziosa caraffa di nitido cristallo di Boemia.~ ~ 812 1, II| newyorkese, al posto d'onore, la caramella incastrata nell'occhio, 813 1, XII| scritte tutte con l'identico caratterino inglese minuto, senza data, 814 1, X| aveva tutta la fredda e caratteristica correttezza che gli americani 815 1, XX| Salimmo in una di quelle caratteristiche vetture nord-americane dal 816 1, II| aria satura di dollari e di carbon fossile della grande metropoli.~ ~ 817 1, II| velieri, di barcaccie piene di carbone e di botti, di zattere, 818 4, III| spinto quelle, ora miserabili carcasse, l'una contro l'altra a 819 4, II| voler uscire dai vecchi cardini.~ ~Il vecchio fu ripreso 820 4, I| testa per sentirne la fresca carezza sulla fronte ardente. L' 821 1, II| naviglio con le sue larghe carezze spumose. Vedevo ancora in 822 2, III| sotto, sai?... mi sento caricato a troppo grave pressione.... 823 1, V| salone, ed io avevo fatta la caricatura ormai a tutti i compagni 824 1, VI| uscire da sotto coperta carponi, strascinandosi faticosamente 825 1, IX| Povera Doroty!~ ~Quando la carrozza si fermò dentro la vasta 826 1, I| bene in evidenza, sopra la cartella di marocchino ove solevo 827 1, XII| la solita M.~ ~Veniva un cartoncino da visita a cui era stato 828 3, VIII| ove egli aveva trovato una casetta librata nell'azzurro e tanto 829 1, XI| terreno, sparso di bianche casette che ammiccavano tra il verde. 830 1, VII| Caddi in ginocchio sul cassero della nave, mormorai una 831 4, II| intorno, tranne un grosso cassone di legno tarlato, dei cenci 832 3, VIII| trionfo della vostra vecchia casta! Sognatrice ed illusa! Poeta 833 3, VIII| delle grandi schiatte, delle caste, dei – da sè stessi – chiamantisi 834 4, I| quieto e silenzio. Le ultime casuccie grigie del paesello tacevano: 835 4, II| illuminava la miserabile catapecchia. Nessun mobile intorno, 836 1, XIV| comparve.~ ~Tirai nuovamente la catena.~ ~Una finestra si aperse, 837 4, I| si scosse: i ferri e le catene cozzarono violentemente, 838 4, II| grifagni continuavan a mandare cattivi lampi; i ciuffi grigio-sporchi 839 1, XIII| mistress Mildred n'era la causa....~ ~– Che avveniva dunque?~ ~– 840 1, I| indicare tremito o pressione causati da sentimento qualsiasi.~ ~ 841 4, II| ne apparve un'altra più cauta e timida. Pietro le riconobbe: 842 1, XV| Sì, ma con molta cautela....~ ~– Ebbene~ ~– Vi attende.~ ~– 843 1, II| produsse con il suo famoso caval di battaglia: una birichina 844 3, I| accalcantisi e turbinanti come una cavalcata di spiriti tenebrosi guizzò 845 3, I| amichevole tocco del suo cavaliere prese a guazzare a traverso 846 3, IX| mente selvatiche che i suoi cavalieri le avean colto per via.~ ~– 847 1, I| debolezza), gli abbozzi, il cavalletto, l'aroma acuto dei colori 848 2, V| padrone, – rispose l'Agostini cavando da una pila di carte un 849 1, VII| mormorai.~ ~– Oh ve l'abbiamo cavate da sotto che erano in un 850 3, IX| minerale, all'ingresso della caverna verdastra ove si sprofondava 851 3, IV| ardentissima preghiera a Dio di cedere la sua giovane vita per 852 1, IV| impallidire il suo volto, cedette il posto alla consueta calma 853 4, I| mentre gli arbusti avevan ceduto il posto ad alberelli più 854 3, V| nerume del fango che si cela nel fondo, le disastrose 855 1, V| cura nel dissimularsi, nel celarsi, nel ripiegare in sè stesso 856 1, I| però, ripeto, tenni a tutti celata la vera cagione delle mie 857 3, VII| angolo poco in vista, quasi celato dietro un altissimo scaffale 858 1, IX| interview.~ ~Il direttore della celebre Century, una rivista illustrata 859 1, IX| ricercato e assorto alla celebrità dell'interview.~ ~Il direttore 860 1, I| di fulgore negli abissi celesti, accendendo nel loro guizzo 861 4, I| intorno ad un rozzo tavolo. Cenavano. Avevano davanti grandi 862 4, II| nella vita di quel vecchio cencioso. Pietro sentiva questo dramma: 863 3, II| pagato.... fino all'ultimo centesimo, – aggiunse ancora il segretario.~ ~ 864 1, XI| lunga circa una trentina di centimetri per dieci di larghezza. 865 2, III| Cantiere che dà pane a tante centinaia di operai, che dà la vita 866 2, II| stata sin troppo qua... e centomila occhi son sempre fissi, 867 1, IX| direttore della celebre Century, una rivista illustrata 868 4, II| focolare scoppiettano i ceppi ardenti e fumosi.~ ~Da tutta 869 4, III| il morto. Il suo volto di cera non aveva una contrazione, 870 4, II| le manine incerte, andava cercandogli il ruvido pelo sul dorso.~ ~ 871 3, III| aveva continuato:~ ~– La cercano da per tutto e non la trovano 872 4, II| erbe dei prati.~ ~E le voci cercanti squillavano:~ ~– Pietro! 873 3, II| quanto avesse fatto per cercar di trattenerla – gli era 874 4, II| vecchio qualche volta veniva a cercarlo. Quando finalmente lo scorgeva, 875 1, XV| ora, e sono venuto qua a cercarvi, a turbarvi nella vostra 876 3, XV| improvvisamente.... Così era stata cercata, affannosamente, terribilmente 877 1, IX| dunque possibile tal cosa? Io cercherò un quartierino nelle vicinanze 878 4, II| altro di lui, Pietro, tu che cerchi la pace. Tu mi devi comprendere.~ ~ 879 1, V| riservatezza dietro le grosse lenti cerchiate d'oro.~ ~Intanto il mare 880 1, VII| volto i suoi dolci occhi ora cerchiati di nero e tutti smarriti, – 881 3, II| un piccolo binocolo nero, cerchiellato d'oro.~ ~– Prendete, Mondolfi, 882 1, XIII| detto negoziante di cotoni e cereali, colpiva subito pel suo 883 1, XX| A' suoi piedi erano due ceri accesi. Ella era bianca, 884 1, II| vaganti, d'uno strano grigio ceruleo, taciturno e misterioso. 885 1, XVII| camera e si fece saltare le cervella. Allora Charnwood comprese 886 4, III| rimbombo cupo non era più cessato e i falò pareva ardessero 887 1, II| invocare il suo Manolo che cessi il giuoco fatale. Ma Manolo 888 1, IX| intensa commozione in ogni ceto della metropoli.~ ~Specialmente 889 1, II| gioia.... Venne portato lo champagne.~ ~ ~ ~Eravamo intanto giunti 890 1, XVIII| rossa e ridente della povera chanteuse parigina, e poi il vecchio 891 1, XII| volta: Mildred.~ ~– Mistress Charnwod, – ripetei.~ ~Erano dirette 892 1, XIX| a piangere, a piangere, chetamente ora. E quelle lagrime refrigeranti 893 4, II| calda e luminosa, nel bosco cheto, in tutta la Natura intorno 894 1, II| Daisy,~ ~Bobonne aux cheveux blonds, à la svelte tournure,~ ~ 895 1, I| Scombiccheravo anche, è vero, lunghe chiacchierate artistiche, critiche teatrali, 896 1, I| che i moderni fisiologi chiamano memoria visiva, che chiudendo 897 2, V| acuta sirena del Cantiere, chiamante gli operai al lavoro, sprigionò 898 3, VIII| caste, dei – da sè stessi – chiamantisi privilegiati, sien essi 899 1, VIII| carcassa" come si compiaceva chiamarla lui.~ ~Miss Ethel era vicino 900 3, VII| dovea agitarsi e che parea chiamarlo!...~ ~E Febo guardò il padre.~ ~ 901 4, I| alquanto, poi rispose:~ ~– Chiamatemi Pietro.~ ~Il vecchio lo 902 3, X| signor conte Pietro, ch'essi chiamavano, invocavano, desiavano ardentemente 903 3, III| aspettano tanto che tua nonna li chiami.... Ma essa non si fa viva. 904 3, IX| e spaurita, ove le gonne chiare e i cappellini delle signore 905 3, VI| foglio e si alzò.~ ~La luce chiarissima, passando sopra la villa 906 3, XIV| buio si fe' nella sala. Il chiaror delle folgori cessò, il 907 1, I| disposti in sommo grado al chiasso. E io sarei capitato in 908 3, IX| guardare quella piccola brigata chiassosa e spaurita, ove le gonne 909 1, II| di botti, di zattere, di chiatte, ci salutava allegramente 910 1, XI| Trasse un mazzetto di chiavi, ne scelse una e s'appressò 911 4, III| sedette sopra una larga pietra chiazzata di sangue.~ ~Intorno a lui 912 4, II| là bianchi del tutto, a chiazze, e di un bianco sporco quasi 913 1, XII| quali s'intravvedevano i chicchi rilucenti d'una corona di 914 3, IV| gloria e nostra fede.... chiede da noi un dovere.~ ~Si fermò 915 1, XVII| poi continuai:~ ~– Voi mi chiederete come entri io, che voi vedete 916 1, XVI| nella sua vita. Forse voleva chiedermi, s'era vero ciò ch'ella 917 4, II| sapere di me?... dovete chiederne a coloro laggiù, delle Capanne 918 4, I| disse l'ospite, – vorrei chiedervi una grazia.~ ~Il vecchio 919 3, IX| grezzo del peso di parecchi chilogrammi ciascuno.~ ~– La eredità 920 2, IV| ancora una volta il Savello, chinando la canuta testa davanti 921 3, II| abituale, allor che dovea chinar la grigia testa alla inesorabilità 922 1, XVIII| Dio, – mormorò Ethel.~ ~E chinata la testa e la persona restò 923 3, IV| ove tuttora si trovava, e chinatasi davanti ad esso, in orazione, 924 1, II| pertica, con una grande chioma spiovente, le labbra sempre 925 1, II| della sua arte: il maestro chiomato cominciò a cantarellare 926 1, II| batte precipitosamente. Egli chiude gli occhi per non vedere 927 1, I| chiamano memoria visiva, che chiudendo gli occhi io la rivedeva 928 4, II| cadere a terra, bocconi, chiudendosi gli occhi con le palme.~ ~– 929 1, I| io aveva l'abitudine di chiudere a chiave la porta.~ ~Pensai, 930 2, V| religiosamente, e andò a chiuderlo nella cassa forte affidata 931 3, XII| subito il suo maestro e chiudete a chiave il suo studiolo. 932 1, XVII| non vedevo, tra i vetri chiusi, che il grande grigio della 933 1, XV| o di absinthe, o ad uno chop di birraccia pseudo-tedesca, 934 | ciascheduna 935 | Ciascuna 936 4, I| Coloro, intanto, sospeso il cibo, guardavano in silenzio 937 3, VIII| noi, povere anime latine cieche e chiuse in noi, grette 938 3, VIII| seppellito mondo romano, foste ciechi poeti.... Voi seminaste, 939 4, I| e freschi apparivan sui cigli, poi riscomparivano tra 940 1, XI| vasche popolate di ninfee, di cigni e di statue di pietra e 941 1, XV| sordi di magli poderosi, e cigolar di segherie a vapore, e 942 4, II| vento. Le tegole del tetto cigolavano e sbattevano qua e là. Mille 943 3, XI| resistette alquanto: poi cigolò.~ ~E la porta si aprì.~ ~ 944 1, II| allontanando, sfumando nella nebbia cilestrina piena delle ombre della 945 4, II| venivano, passando sulle cime dondolanti della selvetta, 946 1, XIII| labbra sottili, d'un vivido cinabro, si aprivano sul pallore 947 1, XV| visiera lucida, frotte di cinesi apatici e silenziosi, colossi 948 2, VI| stantuffi; le ruote volavano, le cinghie si svolgevano come nastri 949 1, V| indiavolata gaminerie d'occasione cinguettata adorabilmente e birichinamente 950 1, VI| di comando, legato per la cintura, calmo, impassibile, attento 951 3, X| personaggi furono assisi in circolo, intorno al centro formato 952 2, III| parenti siete voi che mi circondate.... voi che siete invecchiati 953 4, III| affusti rovesciati eran circondati da corpi lacerati e infranti: 954 3, IV| figliuoli che piangenti circondavano il suo letto, poi chiese 955 1, XV| nostre poetiche e pittoresche cittadine di provincia, piene di fascino, 956 4, II| qua e là qualche ultimo ciuffo d'erba de' più alti che 957 1, II| passato, faceva pensare a civiltà lontane e scomparse, ad 958 3, X| ascoltatori, un confuso clamore di proteste discrete, egli 959 1, II| erano quasi tutte di prima classe, poche di seconda.~ ~Sentii 960 1, XI| quella pace raccolta e quasi claustrale, trascorse; che tante ore 961 1, II| chansonnette internazionale, il clou de' suoi grandi successi 962 4, II| avviarsi. Pietro si mise alla coda, con il suo grosso bastone 963 4, III| veduto uno, immenso, di codesti fuochi: ma immobile, questo, 964 4, III| solito ritrovo de' suoi coetanei, come lui ardenti e poeti, 965 1, II| près de moi! Vois si mon coeur est chaud?~ ~Et tu seras 966 1, II| Una specie di ebbrezza lo coglie. Ebbene, sia! purchè la 967 1, XVI| Mildred.... (seguiva il cognome di famiglia) non uniti legalmente.~ ~ 968 | coi 969 1, III| veramente una somiglianza, una coincidenza fantastica!...~ ~Dal comandante 970 1, VII| miseranda del Delphin.~ ~– Colato a picco, – disse egli. – 971 3, IX| ammirate.~ ~Un'acqua verdastra colava dalle muraglie livide, dai 972 2, IV| momento. Grosse lagrime colavano dalle sue guancie e stringeva 973 1, XIX| signore.~ ~– Andrò a far colezione e poi ritornerò.~ ~– Per 974 | coll' 975 1, II| cuore. Il suo amore lotta colla sua arte. Ma quest'ultima 976 1, I| entrare – finalmente! – un collega: intendo dire un altro avventore.~ ~ 977 2, IV| assoggettare alla tirannia di un colletto qualsiasi, mostrava la vigoria 978 1, XI| loro parchi annosi; verdi collinette ondulavano dolcemente il 979 1, II| Intorno a lui si venivano collocando man mano i diversi passeggeri – 980 1, XVII| conoscere il luogo ove le aveva collocate.... Ciò c'insospettì. Charnwood 981 1, XVII| là, tolse la bambina, la collocò in un altro istituto, ove 982 4, I| davanti un'ampia scodella colma di latte.~ ~– Venite da 983 4, I| oro caldo del sole aveva colmato, ma teneva fissi gli occhi 984 1, II| stella che i boulevards colmavano ogni sera di mazzolini da 985 4, II| passarono tosto nelle scodelle colme di latte de' suoi figliuoli 986 4, II| mestola di legno, se ne colmò la tazza. Poi venne la vecchia 987 3, IV| orazione, una bianchissima colomba ne raccolse l'anima celestiale 988 4, III| color di rosa, sulla lunga colonna di fumo nerastro ch'aveva 989 3, IX| allegra: una vampa rosea le colorava il volto. Ella narrava al 990 1, III| imbarazzata.~ ~Era un poco più colorita nel volto: ma sicura e tranquilla.~ ~ 991 4, III| dei giovanetti poeti ha colorito le loro guancie imberbi 992 3, X| sopraffatto quasi dalla colossale mole, che lo seguìa immediatamente, 993 1, XV| cinesi apatici e silenziosi, colossi di facchini inglesi, macchine 994 1, XVI| abbastanza amaramente le colpe e gli errori passati, e 995 3, II| Febo?...~ ~– Siamo noi i colpevoli?... – mormorò donna Laura.~ ~– 996 2, VI| momento. Il sole era venuto a colpirlo in pieno volto. Era, veramente, 997 4, III| le oscure parole che lo colpirono un giorno, fanciullo, leggendo 998 1, X| alla sciagura che l'aveva colpita.~ ~Dichiarò quindi di aver 999 1, VIII| Stemmo un poco in silenzio colpiti ambedue dalla mia domanda 1000 4, II| imperioso.~ ~– Il bastone lo colse lì.... sulla testa.... Era