1380-colse | colta-gigan | gin-origl | oriun-sbocc | sbozz-veden | veder-zocco
               grassetto = Testo principale
     Parte, Cap.grigio = Testo di commento

4002 1, II| Io passavo il mio tempo sbozzettando i miei compagni di viaggio, 4003 4, III| l'una contro l'altra a sbranarsi, sopra quella vergine terra 4004 3, VIII| azzurro e tanto poco lavoro da sbrigare!... Erano così inesorabilmente 4005 4, II| potesse il giovine pastore sbucare, due ombre immense comparvero 4006 4, II| Una strana creatura era sbucata di tra le fronde. Una fanciulla, 4007 1, XIV| alti muri sopra i quali sbucavano ciuffi di oleandri e tralci 4008 2, III| occhio sopra il Cantiere sbuffante e fremente nella sua febbrile 4009 1, XV| tutta piena di cantieri sbuffanti e rumorosi, corsa in tutti 4010 2, V| ritornati al lavoro, e lo sbuffare delle macchine che riprendevano 4011 2, VI| davanti a lui, fremeva, sbuffava, pulsava la sua vita fragorosa 4012 2, I| battè la fronte, quasi a scacciarne le ombre e la visione. Rimase 4013 2, I| stata vinta, allontanata, scacciata.... E Andrea Muraldi – il 4014 4, II| lui: quando era fuggito, scacciato dal suo delitto, dalla vita 4015 3, VII| celato dietro un altissimo scaffale di libri polverosi. E accennò 4016 4, I| abbandonò il braccio, la scagliò giù, nel dirupo. La piccola 4017 3, XV| slanciò d'un balzo su per la scala.~ ~Il dottore inquieto la 4018 3, IX| voi, o uomo poderoso, che scalate due volte al giorno questo 4019 4, II| dalle pareti sconnesse e scalcinate, dal tetto annerito. Il 4020 1, XVII| piccolo paese.~ ~Salii le scale umidiccie ed oscure. Ed 4021 3, IV| in fondo alla bellissima scalea di marino che i secoli avevano 4022 1, VI| spruzzi si rovesciò giù per le scalette, che il salone fu a mezzo 4023 1, I| le parecchie dozzine di scalini moltiplicate per quindici ( 4024 1, IX| a' piedi del magnifico scalone di marmo, alcuni servi pallidi 4025 4, II| che dormiva.... discese scalza, perchè non sentissi.... 4026 1, XVII| e sgraziate, dei bambini scalzi che mi guardavano con l' 4027 1, XVII| quale poco prima mi aveva scambiato. E anch'egli parlava, come 4028 1, VIII| vogliatevi bene, divertitevi scambievolmente; dovrete, almeno lo spero, 4029 3, IV| Rialzando la fronte essa scambiò, con il marito, una rapida 4030 1, II| penché j'attirai l'enfant scandalisée,~ ~Dont la peau de satin 4031 3, IX| sia ragionevole! Ella mi scandalizza le dame con le sue debolezze 4032 4, II| Silvio era stato pronto a scansarsi e il bastone andò a colpire 4033 1, VII| Miguel e misurò un affettuoso scapaccione al piccolo marinaio in erba.~ ~ 4034 1, XI| studio di giovane artista scapato, mi aveva trascinato prima 4035 1, II| contrasto con la "avventante" scapigliatura dell'altra, della parigina.~ ~ 4036 3, IX| ansante, dopo una delle sue scappate, rosea, una luce negli occhi, 4037 3, XV| ora, dopo la grande ultima scarica che avea incendiato il Rosaio. 4038 4, III| miserabili creature in lagrime e scarmigliate, uomini pallidi e tremanti 4039 3, VIII| immensa giaccona e ne' suoi scarponi di montanaro!~ ~Caro e buon 4040 3, XII| compagni, indiavolati e scatenati!... – concluse il dottor 4041 1, VI| fragore.~ ~L'uragano si scatenava intorno al Delphin.~ ~Mi 4042 1, I| A un tratto l'uragano si scatenò e l'acqua cominciò a venir 4043 1, IV| esclamò. E mi porse la scatola dei sigari.~ ~ ~ ~ 4044 3, X| Dio sa quale! – stava per scaturirne.~ ~Gli altri imbarazzati 4045 1, II| quelle di cento operai, egli scava la fossa che dovrà racchiudere 4046 1, XI| un mazzetto di chiavi, ne scelse una e s'appressò alla cassa 4047 1, XIII| mostrò molto entusiasta della scelta fatta dal figliuolo. E varie 4048 1, II| passeggeri – non molti ma scelti, come mi avevan detto a 4049 4, II| infiniti misteriosi amanti, e scendendo nella valle recava con , 4050 4, I| piena di luce. Grandi ombre scendevano qua e , dalle alte colline. 4051 4, I| velò, e le ombre della sera scesero rapide dal cielo color del 4052 1, I| Ah, signore, il mondo è scettico verso il vero ingegno e 4053 2, I| telegrammi. Gli avanzi, le schegge della battaglia in quei 4054 4, III| squassavano, si sfasciavano a scheggie sotto i nembi di fuoco incessante 4055 2, III| Voi, voi padrone! ma non scherzate voi dunque?~ ~– Oh no, caro 4056 4, II| il serpollo e i mentastri schiacciati da' suoi gomiti gli mettevano 4057 2, VI| allungava, si storceva, si schiacciava, si distendeva morbido, 4058 3, IX| gli dettero sulla voce, schiamazzando.~ ~– Siamo nei regni del 4059 4, II| sbarrata fu spalancata d'uno schianto e la fiamma morente del 4060 1, VI| un colpo formidabile che schiantò dalle più intime latebre 4061 3, IV| insultare, della nobile schiatta.~ ~Nel 1380 Adriano di Roccalba, 4062 4, III| Passavano forsennate le schiere soldatesche contratte, ansimanti, 4063 3, X| Il consiglier Seghezzi schierò i suoi uomini nell'anticamera, 4064 1, XV| ricco. Le bambine vedevano schiudersi dinanzi un avvenire lieto 4065 1, IX| vollero da me disegni, schizzi, aneddoti, impressioni sopra 4066 3, XV| presto!... – urlò ancora la sciagurata madre.~ ~I servi si sparsero 4067 1, VII| piccina, avvolta in un rozzo scialle di lana nel quale la buona 4068 3, IX| dagli ombrellini e dalle sciarpe delle signore.~ ~Donna Laura 4069 3, VIII| esplicare le sua attività di scienziato e di filosofo?~ ~Il dottor 4070 1, III| rame liquido e gli spruzzi scintille.~ ~Il volto di miss Ethel 4071 1, XX| Avete ragione.... sono una sciocca.... eppure....~ ~– Via, 4072 1, XVII| quelle solite, inutili e sciocche parole che chiunque altro 4073 1, XIV| almanaccato per riuscire a sciogliere l'enigma dello strano romanzo 4074 1, XX| tenuta serrata alla gola si sciolse.~ ~E le lagrime, le care 4075 2, III| mal partito.... Figurati: sciupato da una vita inutile, ignorante, 4076 2, III| mio padre, uomo ricco ma sciupone, morendo mi aveva lasciato 4077 1, VI| Immense montagne verdastre e scivolanti si alzavano davanti a noi 4078 4, II| la capanna. Sul tetto era scivolata, invisibile, come una mano 4079 4, I| Il piede del viaggiatore scivolava sulla sabbia umidiccia ed 4080 4, III| raggrumate. I suoi piedi scivolavano su quel tappeto viscido 4081 4, I| si inerpicava diritta e scogliosa sino alla vetta, poi scompariva. 4082 3, XI| luce filtrava scialba e scolorita in quelle mute stanze che 4083 2, VI| Andrea, pallido, le labbra scolorite: terribilmente somigliante 4084 1, XVII| terra erano dei tappeti scoloriti: in fondo alla camera era 4085 1, II| vita rude sembra debba far scomparire....~ ~Nel silenzio e nell' 4086 1, II| pensare a civiltà lontane e scomparse, ad altri sentimenti, ad 4087 1, XVII| viaggio (davanti a me, nello scompartimento, erano due signore eleganti 4088 4, III| si velò, i raggi del sole scomparvero: grandi e cupe nubi copersero 4089 3, XIV| fiamme fra quelle ombre, scompigliandole; poi il buio pauroso ne 4090 1, III| E una cosa, vedete, mi sconcerta, mi turba più d'ogni altra. 4091 2, I| era ritornata sotto quelle sconfinate tettoie di zinco che scintillavano 4092 4, II| miserabile stanza dalle pareti sconnesse e scalcinate, dal tetto 4093 3, IV| bastimento grandissimo, tutto sconquassato: intorno a me il mare urlava 4094 1, XVI| apparivadoveva aver già scontato abbastanza amaramente le 4095 3, XIV| Febo parve sentir la villa scontorcersi e scricchiolare impetuosa 4096 4, II| consumati, ed essa, la terra, sconvolta e macchiata di sangue ma 4097 3, IX| un ragazzo.~ ~Le signore scoppiarono a ridere vedendo l'occhiata 4098 4, II| dell'ovile e sul focolare scoppiettano i ceppi ardenti e fumosi.~ ~ 4099 4, I| bel fuoco, che vivamente scoppiettava.~ ~– Venite in questo cantuccio, – 4100 4, I| sentirne refrigerio: si scoprì la testa per sentirne la 4101 2, I| parole, e più ancora quello scoramento, per lui che ben lo conosceva, 4102 3, XII| e lasciateli insieme, scorazzare, giuocare, ma liberi, liberi, 4103 4, II| momento felice – non potevano scorgerlo.~ ~Poi si baciarono, così, 4104 1, I| dalla poca sicurezza che scorgo nelle lettere che formano 4105 1, VIII| quest'acqua tenebrosa che ci scorre di sotto e che noi intuiamo, 4106 2, VI| gallonato apparve subito. Scòrto il padrone, salutò rispettosamente.~ ~– 4107 3, IX| fanciulla s'inerpicava su pe' scoscesi viottoli. Il conte la seguiva, 4108 2, VI| rispose subito. Poi disse:~ ~– Scostiamoci!... ti dirò. Non qui.... 4109 1, XIX| davvero? – esclamò ella scotendosi.~ ~– Sì, mistress. Ma voi 4110 3, XVI| tremito, tratto tratto, scoteva il suo corpo gracile sotto 4111 4, III| gallonati avrebbe osato andare a scovarli.~ ~Ed ora la guerra, dunque, 4112 1, IX| riviste, come la Harper's, la Scribner's, l'American Magazine, 4113 1, XV| fu cosa tremenda! Egli mi scrisse un biglietto, poche parole 4114 1, XIV| visita e con la matita vi scrissi rapidamente:~ ~"Vengo da 4115 1, XII| accostarvi."~ ~Poi una lettera scritta grossolanamente:~ ~"Il signor 4116 1, III| impallidendo.~ ~Vi erano scritti a mano e a penna, alcuni 4117 4, III| fanciullo, leggendo la Sacra Scrittura, e che lo fecero piangere.~ ~ ~ ~ 4118 1, I| filosofo peripatetico e lo scrivano.~ ~Lo strano personaggio 4119 1, II| vostro amico che per voi scrive coteste linee in questo 4120 1, I| miserando della parola: cioè scrivevo versi. Scombiccheravo anche, 4121 1, X| leggere a voce alta:~ ~"Scrivo, tutto di mia mano, il presente 4122 3, IV| mio? – chiese il padre, scrutandolo.~ ~– Sì, – mormorò Febo.~ ~– 4123 3, VIII| nostre anime.~ ~Si fermò per scrutare il pensoso volto del vecchio 4124 1, XV| guardarla, in silenzio, e a scrutarla.~ ~– Il vostro biglietto, 4125 3, VIII| lampo veduto, scoperto, scrutato in esso lo stigma fatale 4126 1, I| il più completo cultore e scrutatore dei misteri d'una nuova 4127 3, I| Roccalba di Rosa Santa, lo scudo d'oro con il tralcio di 4128 1, V| soffio di brezza l'agita, la scuote, la fa tremolare, ma non 4129 3, VIII| vecchio dottore campagnuolo scuoteva ridendo la sua bella e serena 4130 2, IV| posto: io vi debbo chiedere scusa, non per me, ma voi sapete 4131 1, I| quale avrebbe anche potuto sdoppiarsi, che vi avrebbe trovato 4132 4, II| parte di esse erano a terra, sdraiate. Ad un tratto passò lontano, 4133 1, I| adorava il sole! – poi mi sdraiavo sopra una vecchia ed economica 4134 4, II| scorgere qua e , fra le sdruciture delle toppe, le forme aride 4135 4, I| nel suo cammino: i raggi, sebben mitigati dall'altitudine 4136 1, I| studiato ed anche un po' seccato lo guardai.~ ~Ma egli seguitava 4137 4, II| senza proferir parola, secco.~ ~Arcangelo si fermò di 4138 | seco 4139 3, VIII| di vita, questi palpiti secolari?...~ ~– Noi non lo sappiamo, 4140 1, XIX| precipitare le cose. Io cercavo di secondarla del mio meglio. Infine la 4141 2, V| durò sessanta e più lunghi secondi e annunciò che la vita del 4142 4, I| parlavano di lotta lunga e secreta. Ma era lo sguardo che veramente 4143 1, III| malgrado il mio turbamento e i secreti sentimenti che mi agitavano, 4144 4, II| borbottò il vecchio sedendosi sopra una grossa pietra 4145 4, I| al vecchio Giovanni.~ ~– Sedetevi qua, in mezzo alla nostra 4146 4, I| donne e parecchi fanciulli, sedevano intorno ad un rozzo tavolo. 4147 4, III| bosco, non si eran lasciati sedurre dalle loro parole, dall' 4148 3, X| chè, dopo il magrolino e segaligno consiglier Seghezzi, veniva 4149 1, III| Egli era seduto sopra una seggiolina portatile dinanzi al parapetto 4150 1, I| una vecchia ed economica seggiolona a dondolo, e dopo aver accesa 4151 1, XV| magli poderosi, e cigolar di segherie a vapore, e batter di martelli, 4152 1, VI| fortissimo; gli era stato segnalato a Barcellona; sapeva quindi 4153 3, I| e niveo un baleno. Fu il segnale dello scatenarsi dell'uragano 4154 4, II| preghiera del vecchio, poi si segnarono divotamente.~ ~Pietro chinò 4155 3, II| e , prendeva appunti, segnava sur un foglietto a parte 4156 4, II| cantucci del prato, da' mille segreti rifugi fra gli steli dormenti 4157 4, II| dolore del primo istante, segue lo sbalordimento profondo 4158 3, XII| Questi non rispose – forse seguendo un suo vecchio interno pensiero. 4159 3, X| dalla colossale mole, che lo seguìa immediatamente, del giovane 4160 3, VIII| queste anime privilegiate che seguirà il cammino, nella sua trionfale 4161 1, XV| feci io.~ ~– Compiacetevi seguirmi, signore.~ ~Mi fe' attraversare 4162 1, I| uscii.~ ~ ~ ~I giorni che seguirono furono per me molto noiosi. 4163 4, III| mostrargli: voleva che Pietro lo seguisse.~ ~Egli si alzò. Il cane 4164 4, II| Dopo la dolorosa confusione seguìta al dramma che aveva spezzata 4165 1, XII| Lasciatemi morire in pace."~ ~Seguitai a leggere le lettere, ordinate 4166 3, I| le nubi nere e in collera seguitarono a turbinare alcun poco ancora, 4167 2, II| sentire, di .... Egli ha seguitato a rubare!... Si vede che 4168 1, I| Ma e il biglietto, che seguitavo pure a conservare, materiale 4169 4, III| questi lugubri falò si eran seguiti poi, nelle altre notti. 4170 3, VIII| noi non lo sappiamo. Noi seguitiamo, inconsci, il grande lavoro 4171 4, III| vortice di fuoco e fumo ch'era seguìto.~ ~Pietro continuò il cammino.~ ~ 4172 3, VIII| prodigio di raffinamento e di selezione sulle altre ancor brute 4173 3, IX| mezzo alle balze petrose e selvaggie, che il signor consigliere, 4174 4, II| Pietro spariva alquanto la selvatica diffidenza ch'era sempre 4175 4, II| improvviso di cespuglio selvatico, un'ombra, una voce del 4176 4, II| che ha del sogno, che fa sembrare molto lontana la vita d' 4177 3, VIII| foste ciechi poeti.... Voi seminaste, nella patria vostra, germi 4178 1, VII| sopra una branda di bordo, seminudo, circondato da uomini pietosi 4179 1, III| nerissimi, la squisita e semplicissima acconciatura, la distinzione 4180 4, II| ad una lontana e passata semplicità d'idee e di azioni, che 4181 1, XI| compiere aspettava il mio senno e la mia coscienza.~ ~ ~ ~ 4182 1, IX| giornali pubblicarono articoli sensazionali, e la morte dei vari personaggi 4183 1, V| creatura.~ ~Una squisita sensibilità era in lei rattenuta e quasi 4184 4, III| Morte, come intensamente sente ora. Un generale, forse 4185 2, III| ragazzo soffre! – gridai sentendo in me qualcosa d'indefinibile 4186 1, II| intorno a lei: già ella sentesi soffocare. Allora ella comincia 4187 1, XIX| troppo straordinario....~ ~– Sentiamo.~ ~– Lasciamo andare, – 4188 4, II| sue traccie miserande. I sentieri erano spariti, tronchi spezzati 4189 4, I| la strada s'era mutata in sentiero, mentre gli arbusti avevan 4190 4, III| il sangue scorreva per i sentieruoli del bosco e s'era fermato 4191 1, XX| impaziente.~ ~In quel mentre sentimmo un grande grido. La vecchia 4192 1, III| subito, a mister Charnwood. Sentiremo che cosa pensa egli dello 4193 4, II| se i suoi piedi nudi non sentissero affatto le aguzze punte 4194 4, II| discese scalza, perchè non sentissi.... e uscì.~ ~Arcangelo 4195 1, XVI| favorite – e io l'aveva sentita più volte dalle sue labbra – 4196 1, II| nelle nostre anime. Noi sentivamo lo strazio dell'infelice 4197 1, X| loro lascio. Venendosi a separare per matrimonio, tutta la 4198 4, II| verdissimi, che di poco lo separavano dal praticello ch'era davanti 4199 1, XII| qualche lamento per una separazione che s'intuiva dover essere 4200 3, IV| candidissima pietra che chiudeva il sepolcro.~ ~Febo guardava.~ ~Donna 4201 2, VI| Egli pensò che colà eran sepolti il suo figliuoletto e la 4202 1, VII| maestro che aveva portato a seppellire nell'abisso i suoi canti 4203 3, VIII| risuscitare dalla tomba il seppellito mondo romano, foste ciechi 4204 1, XVII| Wilhelm, sì: e con lui tutti seppero! E il padre che adorava 4205 1, XIV| di sognare.~ ~Che strana sequela di casi e di avvenimenti 4206 3, XII| chiave il suo studiolo. Sequestrategli tutti i libri. E mandatelo 4207 1, II| tu seras ma Queen, et je serai ton King.~ ~Moralité~ ~Chaud 4208 1, II| coeur est chaud?~ ~Et tu seras ma Queen, et je serai ton 4209 3, XI| circonda, quello specchio serbar dovea nelle misteriose sue 4210 3, VIII| puro il dono ricevuto: di serbarsi, capite? in disparte, in 4211 1, III| aveva indimenticabilmente serbata.~ ~Lo stesso volto, le stesse 4212 3, VIII| già per noi ha raccolto e serbato.~ ~– Oh no, dottore, – riprese 4213 3, VIII| raccogliamo, non è vero? e serbiamo per gli altri, per quelli 4214 1, XV| incaricato di qualcosa che serbo qua nel cuore.... Ora voi, 4215 4, II| più.~ ~– Sono parecchie sere che mi tormenta sempre, 4216 3, VIII| razza passava ne' suoi occhi sereni.~ ~– Sono le anime privilegiate, 4217 1, V| da una certamente precoce serietà, sorta forse dallo stato 4218 4, II| grave la viva fiamma che serpeggiava guizzante, quasi vi vedesse 4219 4, II| allungò per terra come un serpente.~ ~Contemporaneamente i 4220 2, I| Egli si era sentito serpere nel sangue un gelo mortale 4221 4, II| disteso sull'erba, mentre il serpollo e i mentastri schiacciati 4222 1, III| mi stese la mano che io serrai fortemente nella mia.~ ~ ~ ~ 4223 1, XVII| apparve una vecchia.~ ~– La serva, – pensai subito.~ ~Ed entrai. 4224 1, XVII| Alludeva alla vecchia servente. Poi mi disse:~ ~– Perdonate, 4225 1, XI| proffersero fedelmente i loro servigi.~ ~Mi trattenni con essi 4226 1, I| potreste rendermi un grande servigio.~ ~– Sono ai vostri ordini, 4227 1, I| maravigliato di dover finalmente servire un avventore.~ ~Finito il 4228 1, VII| papà Miguel, di Brest, per servirvi. Poichè io sono il padrone.~ ~– 4229 3, III| senti dunque. Una mattina i servitori aspettano tanto che tua 4230 1, XIII| ma stette poco tempo al servizio, un paio d'anni, non più.~ ~– 4231 1, II| le due punte dei moli che servono d'imboccatura al porto di 4232 2, V| prolungata e sonora durò sessanta e più lunghi secondi e annunciò 4233 2, I| E la sua bianca testa sessantenne si eresse in un suo consueto, 4234 4, II| suo volto colmo di rughe settantenni e di salute di vecchio patriarca, 4235 2, III| quel giovane.~ ~– Ah sì, severamente.... Ma sai com'è andata? 4236 3, XI| silenzio s'eran fatti guardiani severi e solenni.~ ~Febo si arrestò.~ ~ 4237 3, VII| bruna e nell'acconciatura sfarzosa: vecchissima nei tratti 4238 3, V| aveva recato nel tetro, sfarzoso palazzo la spiritual luce 4239 4, III| piegavano, si squassavano, si sfasciavano a scheggie sotto i nembi 4240 1, VI| improvvisi, un senso di sfinitezza mortale, un abbandono di 4241 1, XX| sopra la morta, quasi a sfiorarla con l'alito ripetè, senza 4242 1, VII| dell'altra. Quella almeno si sfoga, col piangere! Povere creature: 4243 2, III| parlare. Mi fa bene parlare, sfogarmi un poco, sai? È come una 4244 3, IX| che si divertivano a fare sfoggio della loro forza con dei 4245 3, II| Il segretario andava sfogliando l'enorme fascio di carte 4246 1, XII| cronologico.~ ~Perciò cominciai a sfogliare il primo.~ ~Erano senza 4247 1, IX| superstiti.~ ~Quando il naturale sfogo della prima violenta commozione 4248 1, XIII| mentre i nerissimi occhi sfolgoravano e le labbra sottili, d'un 4249 3, VII| il condottiero del Duca Sforza o il capitano a' servizi 4250 1, III| per quanto io me ne sia sforzata, di ricordare quando e dove 4251 1, XVIII| c'era che buio!... Io mi sforzavo di ricordarla, di rivederne 4252 1, V| Però, malgrado i suoi sforzi per dissimularlo, io m'accorgeva 4253 3, V| dal padre dato a tutte le sfrenatezze, senza madre, il piccolo 4254 4, III| visione di follìa: cavalli sfrenati alla corsa, pioventi sangue 4255 1, XIII| troppo libero e, dirò pure, sfrenato della giovane miss.... E 4256 4, II| chiudevano il passo, rame sfrondate, foglie sminuzzate, cumuli 4257 1, XII| finivano con una M affrettata, sfuggente, nascondentesi quasi, in 4258 4, II| come la neve non poteva sfuggire. Le sue ali palpitanti si 4259 1, XVIII| della nostra anima, che sfuggono alla nostra ragione. Il 4260 1, II| si andavano allontanando, sfumando nella nebbia cilestrina 4261 1, XI| de' porti di mare, vedeva sfumare nella lieve nebbia del mattino 4262 3, I| rubini e accennò un lieve sgambetto di gioia dal prudente segretario 4263 4, II| entrata dalla porta aperta e sgangherata.~ ~Pietro lo chiamò.~ ~Il 4264 4, II| conosce! – e lo sento ridere, sghignazzare, piangere anche qualche 4265 3, I| occhi del signor segretario, sgocciolante sul suo cavallo, come una 4266 3, I| oriente.... Il cielo apparve sgombro: un guizzo d'oro sprizzò 4267 1, XIV| di sorpresa, e guardarmi sgomenta e sbigottita.~ ~– Mister 4268 1, XVII| vecchio, delle donne sudicie e sgraziate, dei bambini scalzi che 4269 3, IV| amore. Un raggio di sole, sguisciando fra i vetri istoriati, venne 4270 3, X| parlata del consigliere, di sguisciar via. Il padre avea dovuto 4271 4, II| un tratto si fermò.~ ~– Siam giunti, – diss'ella.~ ~Difatti 4272 2, I| lui e quella sottil voce sibilava insistente il suo ghigno:~ ~– 4273 4, III| Passano sulla testa dei sibili acuti che lacerano gli orecchi. 4274 1, XVII| assolutamente tutto.~ ~– Sicchè della piccola Ketty....~ ~– 4275 1, II| baffi e nel volto come un siciliano.~ ~Doveva esser cortesissimo 4276 1, XIII| Ne siete sicuro?~ ~– Sicurissimo.~ ~Allora gli mostrai l' 4277 3, I| veniva dalla terra e dalle siepi stillanti ancora e rutilanti 4278 1, IV| mi porse la scatola dei sigari.~ ~ ~ ~ 4279 1, IV| pieno Oceano!... Ma cosa significano questi sweet moments?... 4280 3, IV| fanciullo tanti bei giorni di signorile quiete e di studi aveva 4281 1, XI| mezzo al parco, folto e silente, spiccava un elegante castello 4282 3, IV| notizia e, sopra una rosa simboleggiante la fede dell'avo Adriano, 4283 1, I| giorni in piena fioritura simbolistica – e sognavo una figura mistica 4284 1, XII| ridenti, dalla fisonomia simpatica e soldatesca: lo sguardo 4285 1, I| che ancor oggi rimpiango sinceramente.~ ~Allora aprivo le vetrate, 4286 1, XX| Mary continuava fra i singhiozzi:~ ~– Un'ora fa.... stava 4287 3, VIII| essi piccoli gruppi, tribù, singole famiglie o grandi aristocrazie 4288 2, I| era passata minacciosa e sinistra, era caduta, si era acquetata; 4289 3, VIII| dunque, dottore, il mio sistema.... di fede e di filosofia, – 4290 1, I| altitudine alla quale era situato il mio "studio?" Nessuno 4291 2, I| annerite delle caminiere slanciate al cielo....~ ~La bufera 4292 4, III| un treno di artiglieria, slanciato a corsa vertiginosa, mozza 4293 1, XV| prosperose e bellissime. Hyslop slanciatosi in alcune imprese aveva 4294 1, II| infiltrazione delle lingue slave che quasi la opprimono. 4295 3, IV| novembre era una continua, smagliante fioritura: appena ne' mesi 4296 3, III| suo malgrado.~ ~Come una smania, un fastidio, un desiderio 4297 3, XII| qualche giorno sento in me lo smarrimento, la paura, il turbamento 4298 1, VII| cerchiati di nero e tutti smarriti, – grazie.~ ~– Bisogna pensare 4299 4, II| rame sfrondate, foglie sminuzzate, cumuli di terra, di fango, 4300 3, IX| intorno ombre fantastiche e smisurate.~ ~Mentre le signore ammiravano 4301 1, I| attenzione da sotto gli smisurati occhiali, che gli pendevano 4302 1, XVIII| capitano von Moser, alto smisurato sul suo ponte di comando, 4303 4, I| solitario viaggiatore, allora smontato alla piccola stazione, rimase 4304 4, III| distruzione si fondeva con una smorfia spaventevole. Passarono 4305 4, II| correva in alto, nell'azzurro smorto del cielo, verso mezzanotte.~ ~ 4306 4, II| fulminea: alcune tegole smosse caddero. La voce del torrente 4307 4, II| come di ripari e di pesi smossi e tolti. La porta si aprì, 4308 2, III| Il ragazzo era pallido, smunto, sofferente ancora. – Ma 4309 4, II| alla capanna.... Lo sento smuovere il tetto, fischiare giù 4310 3, VII| giovane vita. Era alto, snello, tutto chiuso nella lucente 4311 1, XV| Da Wilhelm Hyslop." – Io sobbalzai. – "Vengo da Wilhelm Hyslop," – 4312 4, III| un giorno l'hanno fatto sobbalzare di ardore e di sdegno. Il 4313 4, II| che fremeva, s'irrigidiva, sobbalzava all'improvviso; in quelle 4314 1, XI| appena oltrepassato il sobborgo di P...., il cocchiere accennandomi 4315 1, II| sotto le bianche lance di soccorso, appese, eleganti e leggiere, 4316 3, V| elegantissimi ritrovi della loro società, il loro amore era passato 4317 1, II| pagavano il loro tributo con soddisfacente filosofia e rassegnazione.~ ~ 4318 2, V| stato ottenuto, i creditori soddisfatti, la situazione salvata: 4319 1, XI| tutte le materiali e morali soddisfazioni che l'ingegno moderno può 4320 2, III| ragazzo era pallido, smunto, sofferente ancora. – Ma questo ragazzo 4321 1, I| mente non poteva a meno di soffermarsi ancora sulla strana visione 4322 4, II| guizzava come se una bocca le soffiasse sopra. La porta, sebbene 4323 1, XI| di dolore aveva dentro soffocate.~ ~E davanti a quella cassaforte 4324 1, XVIII| me, che per me, forse.... soffrivate; che, certamente, e io lo 4325 1, V| ne accorgevo. E anch'io soffrivo, vinto mio malgrado da una 4326 1, II| elettriche essi soli, un soffro del boulevard parigino invase 4327 3, V| grande serenità aveva ora soffusa di pace: e i bellissimi 4328 1, XVII| un ragazzaccio cattivo soggetto, sapete.~ ~E mi fece cenno 4329 1, XV| e vi compiacerete di soggiornare nella palazzina di T.... ( 4330 1, I| dialogo che avveniva sulla soglia di un vecchio palazzone 4331 1, XX| ponti, i giardini.... come sogliono volare i treni americani. 4332 3, VIII| Petrarca, voi mille altri che sognaste risuscitare dalla tomba 4333 3, VIII| risposta del dottore) voi sognate il trionfo della vostra 4334 3, IV| nell'istesso momento che tu sognavi, il povero Mondolfi, bene 4335 4, III| tutto è sparito. Rossi lampi solcano la densa cortina nerastra, 4336 4, I| riappariva nella pietra solcata qua e dalle acque, stritolata, 4337 4, III| giorno, dall'alba, aveva solcato il cielo in tutti i sensi.~ ~ 4338 4, I| le rughe minute che gli solcavano la fronte parlavano di lotta 4339 3, VIII| agonizzanti, che feconderà i solchi laboriosi della nuova vita, 4340 1, XII| dalla fisonomia simpatica e soldatesca: lo sguardo lievemente aguzzato, 4341 4, III| Passavano forsennate le schiere soldatesche contratte, ansimanti, sformate, 4342 2, III| in America. Non avevo un soldo, più nulla: ma una grande 4343 3, VIII| intrecciate, ove la contessa solea ritirarsi a ricamare – donna 4344 3, IX| ed a lui furono affidate solennemente le signore.~ ~Il consigliere 4345 3, XI| fatti guardiani severi e solenni.~ ~Febo si arrestò.~ ~Davanti 4346 3, X| la mano in silenzio e con solennità, volendo con quell'atto 4347 1, II| di poi l'artista si reca soletto e di buon'ora sul luogo 4348 1, I| cartella di marocchino ove solevo riporre i miei manoscritti, 4349 1, VIII| mister Charnwood.~ ~Era solidamente legata e impermeabile.~ ~ 4350 1, II| indarno egli le faceva solidissime e resistenti: come ad un 4351 1, II| cabina.~ ~Il Delphin era un solido ed elegante piroscafo di 4352 1, XVII| Cercai di borbottare quelle solite, inutili e sciocche parole 4353 1, II| si stringe e uno strano solletico vi infastidisce la gola. 4354 1, XII| coperchio fu libero.~ ~Lo sollevai.~ ~Mi apparvero alcuni pacchetti 4355 3, VII| dunque? – chiese il conte sollevando ancora la testa dal suo 4356 1, XIX| terra arida e bruciata dal sollione che l'ha arsa inesorabile 4357 1, XI| lontana?~ ~Quale inaspettata soluzione voleva da me il destino 4358 1, XV| avvenimenti, tali inaspettate soluzioni!... Sperate, vi ripeto, 4359 4, II| riprese poco dopo. – Somiglia a un'altra.... una zingara, 4360 2, VI| scolorite: terribilmente somigliante a lui – per chi sapeva e 4361 2, IV| generatore di ladri a me somiglianti, che ho rubato il tuo nome 4362 1, III| lei.~ ~Era veramente una somiglianza, una coincidenza fantastica!...~ ~ 4363 3, II| sur un foglietto a parte e sommava con il vetusto e consapevole 4364 1, VI| La nave era per metà sommersa.~ ~Tutto ciò come un lampo.~ ~ 4365 1, I| improvvisa e invincibile sonnolenza mi buttai sul letto e mi 4366 1, IX| andavo osservando la rara sontuosità e magnificenza di quella 4367 3, VIII| atomi di luce, fremiti sopiti, rapidi turbamenti di tristezze 4368 2, II| sentimento, qualche ricordo sopito, ma non obliato nel cuore 4369 1, XIX| È troppo grande. Potrà sopportarla?~ ~– Non temete, di felicità 4370 3, VIII| avea veduto e tante ne avea sopportate, dal suo cuore e dagli uomini: 4371 3, IX| momento a covare nel suo soprabito così strapazzato dalla ruvidezza 4372 1, I| grama figura in un ampio soprabitone già scuro, sotto il quale 4373 3, IX| dello studio, eran stati sopraffatti da l'invasione variopinta 4374 3, X| della valle dopo il conte, sopraffatto quasi dalla colossale mole, 4375 | soprattutto 4376 3, XIII| incomprensibile era in lui sopravvenuto, qualcosa che invano la 4377 4, III| Egli solo dunque era sopravvissuto, unico testimone di tanta 4378 1, I| asciolvere, mentre stavo sorbendo un infelice caffè perfettamente 4379 1, XVII| coetanea ad ambedue. Ed io sorbii religiosamente quel liquido 4380 1, VII| Ambedue mi aiutarono a sorbire il brodo, gustoso, riflettendo 4381 1, VII| ripetei.~ ~– Ora preparatevi a sorbirvi un piccolo brodo.... Brodo 4382 1, XVIII| un tratto:~ ~– E la mia sorellina?~ ~– Non la ricordate affatto?~ ~– 4383 2, V| sempre, mentre il sole, sorgendo d'improvviso dietro i monti 4384 4, II| arbusti, egli se lo vedeva sorgere all'improvviso vicino, alto, 4385 1, II| Intanto il Delphin aveva sorpassato le due punte dei moli che 4386 3, VIII| visioni che il mio sguardo sorprende nella verde acqua cheta 4387 3, IX| punti difficili, talvolta le sorreggeva come una piuma, sopra il 4388 1, I| Anche il mago si degnò sorridere.~ ~– È difatti un cimento 4389 3, V| quelli ansiosi dall'amato, sorrisero d'una luce ineffabile che 4390 1, VII| andava tanto male.~ ~– Un sorso di questo e vi rimetterà 4391 3, VIII| alle anime privilegiate, sòrte per un lento prodigio di 4392 1, XVII| Oh, conosco bene. Sorvoliamo sopra questo disgustoso 4393 3, XV| Rosaio.~ ~Una lieve vampa sorvolò un istante sopra di esso, 4394 1, VI| Charnwood.~ ~Egli teneva sospesa in alto sopra di noi la 4395 1, XIII| Mai.~ ~– Non sapeste o sospettaste mai che potesse essere altrove 4396 1, XVIII| Mildred l'esistenza da lei non sospettata, e pur così a lei vicina! 4397 1, XIV| accorsi che titubava, forse sospettava. Poi si decise a lasciar 4398 4, II| fiera energia selvaggia e sospettosa.~ ~Egli teneva fissi su 4399 4, II| riprese a guardarlo, sempre sospettoso.~ ~– Ah, voi non fumate?~ ~ 4400 1, XVIII| povera mamma! io che l'ho sospirata tanto tempo! io che piangeva 4401 1, XV| davanti al noto cancelletto sostai un momento.~ ~Fra poco l' 4402 3, IX| ombre umane misteriose che sostavano un istante a guardare quella 4403 1, VIII| tenero dei padri e l'unico sostegno della vita.~ ~– Non lascia 4404 1, XVII| dite sciocchezze. Curarmi, sostenermi, sollevarmi?... Che diavolo 4405 4, II| degne della Terra che li sosteneva e li alimentava.~ ~Pietro 4406 4, II| a porre a lato, quasi a sostituire per un momento la madre 4407 3, I| veniente da un favoloso regno sottacqueo.~ ~In alto sul suo capo 4408 3, VIII| come una gelida folata sotterranea viene e si perde nel dolce 4409 3, X| avean lasciata, accennò sottilmente e malinconicamente alle 4410 1, II| coperta e i saloncini di sottocoperta con il suo brio diabolico, 4411 3, VIII| passeggero, mortale, ma lavorante sottomesso ed assiduo a formare l'angelica 4412 3, X| indicare adesione e rispettosa sottomissione alle parole del padre.~ ~ 4413 2, II| paga degli operai che io ho sottoposto a lui.... perchè ho voluto 4414 1, I| allucinato.... Ah no, era meglio sottrarsi a tutto ciò. Entrai nella 4415 1, XV| che vi vedete dinanzi per sottrarvi un momento, davanti ad un 4416 4, III| vaccherella, la povera masserizia sottratta alla distruzione e alla 4417 4, II| impetuosi, folate gelide, soverchiavano l'urlìo del torrente. La 4418 4, II| d'una pecora e rimaneva sovr'essa illuminandone a palpiti 4419 1, I| artista, la luce che entrava sovrana dalle quattro ampie vetrate, 4420 1, I| lontane, accatastate nel più sovrano disordine, tutto ciò mi 4421 1, II| più ruvida e dura dalla sovrapposizione e l'infiltrazione delle 4422 1, I| qualcosa di strano e di fatale sovrasta su di lei.... Altro non 4423 3, VIII| quello il gruppo di case sovrastanti alla miniera ove egli aveva 4424 2, I| mortali, di ansie, di energie sovrumane, a lavare la miserabile 4425 1, XX| singhiozzò.~ ~Un urlo sovrumano le rispose:~ ~– La mamma 4426 4, II| nella casupola, allagata e sozza di paglia fradicia e di 4427 4, III| vecchio Arcangelo, la testa spaccata, copriva la terra sanguinosa 4428 3, VII| il capitano a' servizi di Spagna?~ ~Febo volse gli occhi 4429 3, III| pallidissimo, i grandi occhi spalancati di stupore insieme e di 4430 1, I| arte.~ ~Quassù giunto, io spalancava la porta e con un ah! di 4431 4, II| E proseguirono.... E sparirono fra gli arbusti che li nascosero 4432 4, III| urto al petto. E la nebbia sparisce, la terra manca sotto i 4433 4, II| allontanarsi.~ ~E la fanciulla era sparita tra le fronde.~ ~Poi si 4434 3, IX| che le signore erano già sparite nell'antro, mutò idea e 4435 4, II| miserande. I sentieri erano spariti, tronchi spezzati chiudevano 4436 4, II| gli occhi vitrei quasi sparivano nelle vuote occhiaie color 4437 3, I| una rapida volata di vento sparpagliò le nere nubi che presero 4438 3, XV| sciagurata madre.~ ~I servi si sparsero per la casa correndo, chiamando, 4439 1, I| quattro ampie vetrate, i fiori sparsi da per tutto (una mia debolezza), 4440 1, XI| ondulavano dolcemente il terreno, sparso di bianche casette che ammiccavano 4441 3, VI| lagrime arrestava, tanti spasimi consolava, tanta dolcezza 4442 3, IX| piccola brigata chiassosa e spaurita, ove le gonne chiare e i 4443 4, II| seno, come un folle ragazzo spaurito.~ ~– Viene, viene! – borbottò 4444 3, VIII| La sua precocità mi spaventa, dottore.... Suo padre ne 4445 1, XIV| rimasta tanto scossa, tanto spaventata, all'annunzio della tremenda 4446 1, XX| rigidezza, il suo silenzio mi spaventavano.... Ella ripetè:~ ~– Grazie, 4447 4, II| uscire dalle orbite per lo spavento: le sue mani parevano paralitiche.~ ~– 4448 3, VI| sulla villa, lo sguardo spaziava libero, sopra tutta la cupa 4449 4, I| vestito a bruno. La fronte spaziosa rivelava l'abito del pensiero 4450 4, II| inverno, quando il vento spazza la prateria e le pecore 4451 1, XVII| infantile sua lettera e a spedirla.... Così ci fu noto il modestissimo 4452 4, II| fanciulla, sempre procedendo spedita, quasi di corsa, come se 4453 1, VII| ferro vi aveva già belli e spediti!...~ ~In quel momento un 4454 1, II| latte.... la mia vita si spegne! Ecco, io più non respiro: 4455 3, IX| accumulate nell'orribile spelonca della miniera, che gl'imperlava 4456 1, I| egualmente belle, egualmente spensierate ed egualmente inutili. Io 4457 3, III| ardente patriota, al folle, spensierato e vizioso suo nonno. Egli 4458 4, III| cielo, come una torcia male spenta e puzzolente.~ ~Quella era 4459 3, XVI| agitava a tratti, come le spente membra del figliuolo, il 4460 2, II| accorata.~ ~– Ah sì! io sperava!... Gli ho parlato.... qui, 4461 2, II| Ho nascosto sempre, io. Speravo sempre....~ ~– Oh, Andrea, 4462 1, XII| due povere anime lontane, sperdute, e finite solo Dio sa come...."~ ~ 4463 1, VI| orribile momento.~ ~Pazzi, sperduti, tremanti, immollati da 4464 1, XV| siete il mio buon genio.~ ~– Speriamolo, almeno, – dissi sorridendo.~ ~– 4465 1, VIII| scambievolmente; dovrete, almeno lo spero, passare molti anni insieme." 4466 3, V| capitale, mentre il padre sperperava il grande patrimonio con 4467 4, II| seguìta al dramma che aveva spezzata per sempre la sua vita d' 4468 4, III| infranti: pezzi di membra spezzate si vedevano qua e , sulla 4469 4, II| sentieri erano spariti, tronchi spezzati chiudevano il passo, rame 4470 3, I| incespicando nel barbazzale, si spezzava in ispruzzi e goccioline. 4471 4, I| tranquilla e piana sulla alta spianata della collina, ai piedi 4472 4, II| forza misteriosa, intento a spiare tra gli alberi, quasi nella 4473 3, XV| dilagante della vasca, ella spiava sempre, immota....~ ~Non 4474 1, VII| circondato da uomini pietosi che spiavano il mio volto e i miei movimenti.~ ~– 4475 3, VI| sole limpido – il Rosaio, spiccante sopra lo sfondo niveo della 4476 3, IV| secoli avean annerito, si spiccavan potenti i giovani rami novelli, 4477 1, XIX| Calmatevi, prima.~ ~E cercai di spiegarle che la figliuola era già 4478 1, V| favorito; narravo aneddoti, spiegavo i costumi nostri più caratteristici, 4479 1, VIII| così, – mormorò.~ ~– Ora mi spiego, – dissi allora io, – e 4480 3, II| puntando ambo le mani sugli spigoli dello scrittoio, – tutto 4481 1, I| appoggiò il gomito allo spigolo e nella palma della mano 4482 2, III| Ah! padrone, una grande spina per voi, quel giovane.~ ~– 4483 1, XV| indiavolata da darvi il capogiro e spingervi a rifugiarvi per la disperazione 4484 1, III| io?~ ~Quale fatalità ci spingeva l'uno contro l'altro?~ ~ 4485 4, III| bianche.~ ~Fra gli arbusti spinosi masse nere giacevano alla 4486 4, II| in mano un lungo virgulto spinoso.~ ~Si fermò un momento, 4487 1, V| certo qual modo, data la spinta ad un cumulo di vaghe ombre 4488 3, XV| povero volto contraffatto e spiò l'acqua.~ ~– Voglio mio 4489 1, II| pertica, con una grande chioma spiovente, le labbra sempre in moto, 4490 3, III| vasta sala che le ombre spioventi dai cortinaggi addolcivano 4491 3, XIV| nella sala, guizzando da gli spiragli delle imposte chiuse, e 4492 1, XII| per me non aprivano nessun spiraglio nel gran buio del mistero 4493 3, V| tetro, sfarzoso palazzo la spiritual luce della sua anima dolcissima 4494 3, VIII| contessa che una sottil fiamma spirituale ora illuminava.~ ~– Ascoltate 4495 3, V| ne' tratti fini del volto splendeva la fierezza di Lamberto, 4496 3, IX| innanzi.~ ~E la visione della splendida villa ridente, piena di 4497 3, VI| la storia dei Rosa Santa, splendidamente stampata e illustrata: opera 4498 4, III| di argento, e possedevano splendide armi che scintillavano al 4499 1, IX| palazzo. – Traversando quegli splendidi saloni, quegli appartamenti 4500 1, IV| ebbi finito, mi offerse uno splendido avana, mi aiutò ad accenderlo, 4501 1, XI| Egli solo conosce, mi sorse spontaneo e sereno dall'animo.~ ~Intanto 4502 1, III| una mia brutta abitudine sporcare così i libri, – disse.~ ~ 4503 4, II| chiazze, e di un bianco sporco quasi giallastro.~ ~Questa 4504 1, VI| donna, un bambino!~ ~Vidi sporgere dal parapetto sempre più 4505 4, I| assonnata apparì qua e agli sportelli. Poi il colosso nero e fumoso 4506 1, XI| appressò alla cassa forte.~ ~Lo sportello cadde.~ ~Scorsi subito, 4507 1, XV| Parlate, mistress.~ ~– Io sposai Charnwood ch'era più giovane 4508 1, XVII| bambine, riuscì a farsi sposare dal bello e ricco Charnwood, 4509 1, XV| Fu lui che v'obbligò a sposarlo?~ ~– Charnwood era molto 4510 1, XV| povera, o quasi....~ ~– E voi sposaste Charnwood.~ ~– Egli mi dava 4511 1, II| nelle viscere, il mio seno spreme lagrime di latte.... la 4512 2, V| chiamante gli operai al lavoro, sprigionò la sua voce potente, che 4513 2, VI| vertiginosamente; faville sprizzavano da ogni angolo, i martelli 4514 3, I| sgombro: un guizzo d'oro sprizzò da l'ultimo cirro dileguantesi 4515 4, I| sopra un masso, poi andò a sprofondarsi a precipizio nell'oscurità 4516 3, IX| nell'antro, mutò idea e vi sprofondò anche lui.~ ~Il conte veniva 4517 1, I| prossimo a commettere uno sproposito. Se ne dissero di tutti 4518 4, I| orizzonte. Il suo guizzo spruzzò di sangue le rame degli 4519 1, VI| librava in bilico sulle creste spumanti o sprofondava con un sibilo 4520 1, II| con le sue larghe carezze spumose. Vedevo ancora in alto, 4521 4, II| ingrossato urlava vieppiù spumoso e ribollente.~ ~Pietro si 4522 1, XX| comprendere....~ ~Quando spuntarono le primo case di T...., 4523 2, IV| di gioventù.... Ed ora, sputami pure in viso, o vecchio, 4524 2, II| di darmi addosso.... di sputarmi in viso.... se l'avesse 4525 1, XVII| potente America: ma nel più squallido e malinconico villaggio 4526 1, I| che aprivano come grandi squarci di fulgore negli abissi 4527 1, V| fa tremolare, ma non la squarcia. L'antro rimane buio e sconosciuto.~ ~ 4528 1, XV| di attendere. Prima dovea squarciare completamente il mistero, 4529 1, XV| Ethel!...~ ~Il mistero si squarciava.~ ~Miss Ethel, la figlia!... 4530 4, II| bosco. Gemevano gli alberi squassati dal vento. Le tegole del 4531 3, XIV| tutto il palazzo n'era squassato nelle più intime membra: 4532 3, XV| cercando....~ ~Fuori l'uragano squassava la villa.~ ~– Calmatevi, 4533 4, III| inferno, che si piegavano, si squassavano, si sfasciavano a scheggie 4534 2, III| giovanissima età, al mio squilibrio, a tante cose....~ ~– E.... 4535 1, XV| vecchia signora si fece squillante, quasi metallica; – dal 4536 4, I| fruscii d'ali e di garriti squillanti. Dalla campagna, intorno, 4537 1, II| poche di seconda.~ ~Sentii squillare una campana.~ ~Era l'invito 4538 4, II| prati.~ ~E le voci cercanti squillavano:~ ~– Pietro! Pietro!~ ~Un' 4539 1, XVI| di lutto che le modellava squisitamente la snella ed aggraziata 4540 3, VIII| che fioriva tra le mani squisite di donna Laura, e un riflesso 4541 1, IX| elevatissima e di gusti raffinati e squisiti.~ ~Tutte le delicatezze 4542 3, V| coltissima, bella e in tutto squisitissimaera l'unica degna di entrare 4543 3, V| per amore.~ ~Semplice e squisito romanzo, quello che aveva 4544 2, V| alienando alcuni suoi beni stabili che possedeva. Il pareggio 4545 1, III| compagni di viaggio, non potei staccare gli occhi da lei.~ ~Era 4546 1, VII| attaccatasi al mio collo non se ne staccava più. – Fatevi dunque coraggio, 4547 2, III| perdere....~ ~Andrea si staccò dal balcone e venne a fermarsi, 4548 4, II| speranza.~ ~ ~ ~Dacchè la calda stagione ora incominciata, Pietro 4549 1, II| quello prigioniero, quasi stagnante, del porto.~ ~Il Delphin 4550 3, IV| esclamò:~ ~– Che dolce sole stamane! Come ha fatto bene la pioggia!...~ ~ 4551 1, IX| illustrata di New-York che si stampa a più di duecentocinquantamila 4552 3, VI| Rosa Santa, splendidamente stampata e illustrata: opera magnifica 4553 3, V| quadri, di vecchi libri, di stampe rare, di gingilli preziosi.... 4554 1, IX| veramente da gentleman di antico stampo, fu molto pianta e commentata.~ ~ 4555 1, XV| Ella parlava lentamente e stancamente.~ ~– Comprendo, signora, – 4556 3, III| nel gracile corpo tutte le stanchezze....~ ~Ed ora il fanciullo, 4557 2, V| illuminava i suoi lineamenti stanchi ma energici, rudi ma improntati 4558 1, XIX| sapete?~ ~– L'ho sognato stanotte.~ ~– Brava.~ ~– Oh, ma quello 4559 | star 4560 1, XVII| non ritornate più, qui. Stasera, domani, doman l'altro al 4561 1, XI| di ninfee, di cigni e di statue di pietra e di marmo, con 4562 3, VI| padre e della madre: una statuina d'argento dell'avo sant' 4563 | stavo 4564 4, II| mattino dopo la trovarono stecchita nel torrente....~ ~– Annegata?~ ~– 4565 4, III| cammino.~ ~Il cielo era stellato; e una sottil luce chiara 4566 3, VIII| ruggine dei vostri vecchi stemmi, povere anime agonizzanti, 4567 1, VIII| disse ella con un brivido.~ ~Stemmo un poco in silenzio colpiti 4568 1, VII| commosso al vecchio capitano, stendendogli le mani.~ ~– Di che? – fece 4569 1, III| fatta essere vivente!...~ ~Stentai molto a rimettermi dall' 4570 1, I| aspettare. Mentre mangiavo stentatamente e senz'appetito m'accorsi 4571 1, I| avventore.~ ~Finito il magro e stentato asciolvere, mentre stavo 4572 1, I| palpabili, materiali quasi, che stentavo, nel mio raziocinio, a crederla 4573 4, I| tutte, arbusti angolosi e stentii. Però l'aria, a quell'altezza, 4574 1, XVII| città, poi fra una selva sterminata di fumaiuoli giganteschi; 4575 1, III| diffusa pareva un campo sterminato sepolto sotto una nevicata 4576 4, II| Pietro vi gettò una manata di sterpi che trovò intorno a . 4577 | stetti 4578 3, VIII| scoperto, scrutato in esso lo stigma fatale e inesorabile.~ ~ ~ ~ 4579 1, I| severo ed elegante dello stile, ed era circondato da ville 4580 1, XX| versare una lagrima.~ ~Non una stilla era uscita, nel frattempo, 4581 4, I| acqua. Anche i suoi capelli stillavano.~ ~Il vecchio disse:~ ~– 4582 3, X| essi intender ciò ch'ei stimava potesser agevolmente comprendere.~ ~ 4583 3, VII| mistero regnava nella vecchia stirpe dei Rosa Santa!...~ ~E Febo 4584 3, III| lacrime agli occhi per la stizza, – continua dunque, una 4585 | sto 4586 3, IX| signore mettevano una strana stonatura di vita cittadina.~ ~– Io 4587 2, VI| fiamma, si allungava, si storceva, si schiacciava, si distendeva 4588 2, I| tempie, accecandolo quasi, stordendolo; e gli aveva dato un vigore 4589 3, XV| Tutti ristettero un momento storditi.~ ~La folgore era caduta 4590 1, VII| giù, di spirito, come due stracci! La piccina non fa che chiamare 4591 1, XX| giù, rovescia, come uno straccio.... morta, morta!~ ~Ethel, 4592 2, IV| passo. E si buttò a sedere, stracco e disfatto, davanti al suo 4593 1, I| italiana, ma forse inglese, straniera certamente.~ ~Io ascoltava 4594 3, V| sconosciuto, in mezzo a persone straniere e indifferenti, con una 4595 1, XVI| Perdonatemi, miss, – dissi, – sono straniero in questa vostra libera 4596 1, XV| un'energia, una vitalità straordinaria. Non sembra più la stessa 4597 1, XIX| tremo tutta. Sono cose tanto straordinarie!...~ ~– Questo non lo nego.~ ~– 4598 1, XIX| ho sognato sarebbe troppo straordinario....~ ~– Sentiamo.~ ~– Lasciamo 4599 3, IX| covare nel suo soprabito così strapazzato dalla ruvidezza e dalla " 4600 4, II| stanche, il muso a terra, strappando qua e qualche ultimo 4601 3, XI| dentro, l'anima offesa strappata rudemente alla vita.~ ~Qualcosa 4602 3, XV| sotto l'acqua scrosciante straripava.~ ~Donna Laura, immollata 4603 1, VI| da sotto coperta carponi, strascinandosi faticosamente in mezzo all' 4604 1, XX| della palazzina. Bianca, stravolta, gli occhi vitrei, ella 4605 3, XIV| Il respiro affannoso gli straziava il petto: un ardore di follia 4606 1, XVII| Il tristo preso alle strette si turbò, chiese di ritirarsi 4607 4, II| sentire la sua voce rotta e stridente nella notte.~ ~– Egli non 4608 2, VI| macchine al suo passaggio stridevano; battevano gli stantuffi; 4609 2, I| officine saliva il sordo stridore del lavoro, le carrette 4610 4, II| bambina si era svegliata. Essa strillava.... voleva la mamma. Ma 4611 1, II| nostro paese, il cuore si stringe e uno strano solletico vi 4612 1, XVI| fatta a T.... – conclusi stringendo l'onesta mano del vecchio 4613 1, XVIII| Ethel, – feci io stringendole la fremente manina, – ricordate 4614 3, XIV| e di gelo, che si fermò, stringendolo, alla nuca....~ ~Nello spasimo 4615 2, IV| Ogni galantuomo le può stringere con sicurezza! Io sono onesto, 4616 4, II| piombata sopra il suo braccio a stringerglielo, a irrigidirglielo, a stritolarglielo, 4617 1, VI| da capo a piedi, noi ci stringevamo agli alberi sopra coperta, 4618 1, XX| mani incrociate sul petto stringevano qualcosa che luccicava.... 4619 4, I| toccavano e si riunivano, e la striscia di cielo che tra esse appariva 4620 4, II| stringerglielo, a irrigidirglielo, a stritolarglielo, per arrestare il miserando 4621 4, I| solcata qua e dalle acque, stritolata, maciullata dalle tempeste 4622 4, II| ore.~ ~Pietro si alzò, si stropicciò gli occhi lividi, si scosse 4623 1, XVII| ed abbaiava; sentivo lo stropiccìo del suo corpo contro il 4624 2, IV| Sento qualcosa qui nella strozza e nel cervello!... Ma c' 4625 4, II| viene! – borbottò con voce strozzata dalla paura.~ ~Anche Pietro 4626 1, XVI| inquiete se non forse per farmi strumento di riabilitazione e di perdono?~ ~ 4627 4, III| Qua e i corpi erano strutti e avvinghiati: l'ultimo 4628 4, III| giovanetto soldato morto.~ ~Studente, forse: giovane, ardente, 4629 3, XII| poco ragazzo per l'età sua: studia troppo, pensa troppo, sta 4630 1, II| approfittai per conoscere e studiare un poco i miei compagni 4631 1, I| di essa gli occhi. Molto studiato ed anche un po' seccato 4632 3, VIII| alto, i suoi libracci e studiava.... Sarebbe venuta a visitare 4633 3, VI| commissionata ad un giovane studioso e dotto, dai Rosa Santa 4634 1, I| certamente.~ ~Io ascoltava stupefatto.~ ~– Questo carattere di 4635 1, XI| commovente.~ ~La villa era stupenda.~ ~Il castello, non vasto, 4636 1, II| e le fräulein guardavano stupite, e l'indiavolata mademoiselle 4637 3, III| grandi occhi spalancati di stupore insieme e di terrore. Ora 4638 4, II| esistenza egli provava strani stupori per piccoli fenomeni naturali 4639 1, IX| subito colpito conversando e subendo, dirò così, il fascino del 4640 3, IV| che, appena nelle sue mani subitamente sbocciò e s'infiammò di 4641 4, II| che lucevan qua e per subiti bagliori vivi: le lucciole. 4642 1, IX| per affinarsi in esse e sublimarsi!...~ ~La sera istessa io 4643 3, VIII| divinato....~ ~– È un sogno sublime.... come tutti i bei sogni, – 4644 1, XI| questo bizzarro e molteplice succedersi di avvenimenti da' quali 4645 3, XIV| Come una quiete improvvisa succedette alla furia della tempesta.~ ~ 4646 1, II| il clou de' suoi grandi successi parigini:~ ~ ~ ~Il n'est 4647 3, XII| contadinelli, forti, sani, rozzi, sudici anche ma riboccanti di salute.... 4648 1, XVII| un vecchio, delle donne sudicie e sgraziate, dei bambini 4649 2, VI| devi aver compreso già a sufficenza.~ ~Maurizio, dopo l'inaspettata 4650 1, I| trovato sempre lo spazio sufficiente. Un che di mezzo tra il 4651 1, X| mister Charnwood, apporre i suggelli di legge al palazzo in città 4652 1, XV| il vostro giudizio vi suggerirà, signore. Oggi è molto sollevata. 4653 1, XV| mia coscienza mi avrebbe suggerito, o il destino deciso di 4654 3, VIII| ed eleganza che la Natura suol regalare alle sue creature 4655 1, XVII| nessuno veniva ad aprire. Suonai ancora. Il cane riprese 4656 2, I| lui che ben lo conosceva, suonavano strane assai e penose.~ ~ 4657 4, II| Pietro camminava diritto, superando gli ostacoli, testimoni 4658 3, IX| ai visitatori i muscoli superbi del suo braccio di ferro.~ ~– 4659 1, XV| agisco mosso da un interesse superiore che forse potrete più tardi 4660 1, IX| parte delle due infelici superstiti.~ ~Quando il naturale sfogo 4661 4, III| scorse subito a terra, stesa supina, una massa bianca, immota. 4662 4, III| E i morti innumerevoli, supini, su quella terra, guardavano 4663 4, III| squadra di volontari.~ ~Supino, con le braccia aperte, 4664 2, II| tono, l'accento umile e supplice della donna risvegliaron 4665 2, II| per pietà, che dite mai? – supplicò la madre dolorosa.~ ~– Oh, 4666 4, II| nebbia funerea che, forse per supremo aiuto, aveva tenuto offuscata 4667 3, XVI| veramente, che potea nella mente suscitare il povero avanzo del giovane 4668 4, II| attrazione che egli aveva suscitata in quell'essere! La sua 4669 1, II| Calmato l'entusiasmo suscitato dalla inarrivabile divette, 4670 2, III| Savello mi chiedeva un sussidio. Aveva avuto grandi spese, 4671 1, XVII| che pensai dovesse colà sussistere perenne. Poichè in alto, 4672 3, II| nella verde massa cupa e sussurrante, nella brezza del mattino.~ ~– 4673 1, VII| cominciò ad accarezzarla, a susurrarle dolci e note parole all' 4674 3, XIII| meglio.~ ~– Contentatelo, – susurrò sottovoce il dottore a donna 4675 1, I| complesso di stanze, di cose svariate e sopratutto di disordine, 4676 1, I| aver avuto la sensazione di svegliarsi – e sebbene la camera avesse 4677 4, II| casa. La bambina si era svegliata. Essa strillava.... voleva 4678 1, II| aux cheveux blonds, à la svelte tournure,~ ~En mettant sur 4679 1, X| quale come più giovane e svelto, affido la presente da portare 4680 1, XIV| tremava tanto che temetti ne svenisse.~ ~– Ma.... – mormorò ella 4681 1, VI| mio collo era abbandonata svenuta sulle mie ginocchia.~ ~– 4682 3, VI| troppo e troppo presto sviluppato. Poi piegò il foglio e si 4683 3, IV| purissime mani di Cecilia si sviluppò nei secoli, crebbe, mise 4684 1, VIII| mi avrebbe agevolato lo svincolo della somma.~ ~– Non posso 4685 4, II| intorno a lui le sue pecore svogliate brucavano pigramente; la 4686 1, I| non è, in fondo, che pura svogliatezza prodotta dalla vita oziosa 4687 2, VI| volavano, le cinghie si svolgevano come nastri aerei fuggenti 4688 3, VI| carità diffondeva. Febo svolse le pagine. E passavano – 4689 1, VII| La grande poi non piange, tace, è fredda e bianca come 4690 3, II| accanto a lui, aspettava tacendo.~ ~– Sì, – mormorò il segretario, – 4691 1, XVIII| dolorosa storia. Nulla volli tacerle: tutto ella aveva diritto 4692 4, II| lene olezzo del prato nella tacita ora della sera.~ ~ ~ ~Ardeva 4693 2, VI| capisci? ti ho adottato, ti ho tacitamente riconosciuto come mio, ti 4694 4, II| vivido di stelle. Le pecore tacite proseguivano perdute nell' 4695 2, IV| Ma le labbra, immote, tacquero.~ ~– Ci perdonate, dunque? 4696 1, XIX| una pietosa menzogna, per tagliar tosto la via alla nuova 4697 4, I| campagna.~ ~La straduzza, tagliata nella pietra viva, saliva 4698 4, II| un grande tappeto oscuro, tagliato all'orizzonte dalla fascia 4699 4, II| la polenta sopra un ampio tagliere e, aiutata dalla giovane 4700 3, IX| brunita come acciaio, nel taglio netto dei picconi.~ ~Una 4701 4, II| vecchio nonno e questi ne tagliò, con un bianco e fortissimo 4702 4, I| massi umidi e vischiosi. Talora, anche una vena d'acqua 4703 1, XVII| disse:~ ~– È sorda come un tamburo.~ ~Alludeva alla vecchia 4704 2, III| ne sono stato avvilito tampoco malcontento, sai? Anzi! 4705 1, II| beurré, lait, confiture~ ~Tandis que je goutais le repos 4706 4, III| affumicate, dalle quali usciva il tanfo acre della polvere bruciata....~ ~ 4707 2, I| semplicemente – aveva vinto; perchè tant'anni di lavoro e di forze 4708 1, I| qualche amica.~ ~Ma non tardai a riflettere e convenire 4709 1, VII| Saint-Martin guardava con occhio tardo e profondo l'acqua, ancor 4710 1, XIV| alzando lo sguardo alla targhetta di marmo posta sopra un 4711 4, II| grosso cassone di legno tarlato, dei cenci appesi alle pareti, 4712 1, VII| Oh su terra, o meglio su tavolato francese, Dio grande! Siete 4713 3, IX| ingombravan le due lunghe tavole di legno bianco ch'eran 4714 1, I| modesto e solitario. I piccoli tavoli bianchi e allineati aspettavano 4715 1, I| osservò attentamente i vari tavolini.... vuoti, quindi venne 4716 1, XVII| mi portò il caffè in una tazzina coetanea ad ambedue. Ed 4717 1, I| chiacchierate artistiche, critiche teatrali, bozzetti, novelle: ma il 4718 1, II| avevo alcune buone famiglie tedesche: il solito reiche Vater 4719 1, XX| alto, intorno, correva un telaio inestricabile di fili telefonici, 4720 1, XX| telaio inestricabile di fili telefonici, elettrici, telegrafici....~ ~ 4721 1, XX| Sotto di noi era la forte e "telegrafica" vita americana che s'involava 4722 1, XX| fili telefonici, elettrici, telegrafici....~ ~Il cielo azzurrissimo – 4723 4, II| gli alberi, quasi nella tema e nel sospetto di qualcosa 4724 1, XIX| Potrà sopportarla?~ ~– Non temete, di felicità non si muore.~ ~– 4725 1, XIV| donna tremava tanto che temetti ne svenisse.~ ~– Ma.... – 4726 1, XIII| carattere fiero e ardito, dal temperamento ardente.... Viveva allora 4727 3, XIII| cielo nero, corso dalle nubi tempestose, e la villa immobile nella 4728 3, XII| sudore gli scendeva dalle tempia sulle gote scarne.~ ~Donna 4729 3, XI| tende abbassate.~ ~Pareva un tempio: ed era una tomba.~ ~Ivi 4730 1, XVI| stato tanto forte, fiero e tenace da riuscire a non far mai 4731 4, II| lui i suoi occhi freddi ma tenaci e risoluti.~ ~– Cosa dici, 4732 4, I| illuminato, per un momento, il tenebrore dell'anima.~ ~ ~ ~ 4733 1, VIII| fine, come in quest'acqua tenebrosa che ci scorre di sotto e 4734 3, I| meno denso e dietro le sue tenebrose volute cominciarono a profilarsi 4735 3, I| una cavalcata di spiriti tenebrosi guizzò ardentissimo e niveo 4736 1, XVI| esclamò appena mi vide, tenendomi la mano e inchinandosi con 4737 1, XII| esse, con rimpianti, con tenerezze toccanti che rivelavano 4738 1, XVII| quindi, fatte signorine, tenerle in sua famiglia finchè non 4739 1, VIII| povera bambina, perde il più tenero dei padri e l'unico sostegno 4740 1, I| non mi occorre altro. Tenete.~ ~E gli porsi il denaro.~ ~ 4741 1, VI| minacciando travolgerci. Ci tenevamo abbarbicati, con la forza 4742 3, X| loquace Seghezzi, al quale tennero dietro, in ordine d'importanza, 4743 1, I| amici.~ ~Io però, ripeto, tenni a tutti celata la vera cagione 4744 1, XII| interi periodi sopra questo tenore. Era senza firma alcuna.~ ~ 4745 4, II| e multicolori, dai mille tentacoli sempre in azione, tutta 4746 1, VII| le idee e le immagini.~ ~Tentai sollevarmi a sedere: ma 4747 1, XIII| riflettere.~ ~– Si potrebbe tentare una cosa, – mormorò.~ ~– 4748 1, XV| sapere molte cose....~ ~– Non tentaste mai di saper nulla da lui?~ ~– 4749 4, II| alla porta, e dopo averla tentata più volte parve sicuro che 4750 1, IX| ripensando ai miei infelici tentativi letterari nel mio dolce 4751 1, XI| de' quali il sole invano tentava la conquista, con i suoi 4752 1, I| dei bozzetti, degli studi; tentavo di fermare sulla tela una 4753 1, XVII| Il triste mio nipote tentennò nel darcene notizie, evitò 4754 1, XIX| Andiamo, – dissi, – tenterò io.... Come sta mistress?~ ~– 4755 3, IV| acconciata di grigio: e il tenue colore faceva vieppiù risaltare 4756 4, III| abbandonato.~ ~E la notte, tepida e serena, era caduta lentamente 4757 1, I| fosse appunto esso col suo tepido e indiscreto bacio sulla 4758 1, XII| di amore e di promesse. Terminava con la solita M.~ ~Veniva 4759 1, XIV| introdusse in una piccola saletta terrena.~ ~– Vi prego di accomodarvi 4760 3, II| accennando il cielo ora terso e limpidissimo.~ ~– Tutta, 4761 1, XIII| ricorda nulla.~ ~Lessi la terza.~ ~– Questa sì, – esclamò 4762 4, II| superando gli ostacoli, testimoni della collera del cielo, 4763 1, V| pensoso, faceva penosamente testimonianza dello stato anormale dello 4764 1, XII| erano delle prove, delle testimonianze, dirò così, del dramma che 4765 1, X| doloroso naufragio ora stato testimoniato da me, dagli altri tre salvati, 4766 4, I| fermo davanti alla breve tettoia a guardare il nero convoglio 4767 1, II| mettant sur ma couverture~ ~Thè, pain beurré, lait, confiture~ ~ 4768 1, I| per effetto di un leggero ticchio nervoso che gli metteva 4769 4, II| apparve un'altra più cauta e timida. Pietro le riconobbe: eran 4770 4, II| risvegliarsi qua e , dapprima timide e incerte, poi vieppiù forti 4771 4, II| nei candidi riccioli de' timidi dorsi vellosi.~ ~ ~ ~Nella 4772 3, IV| donna Laura.~ ~– Il vecchio timoniere dei Rosa Santa, – mormorò 4773 1, I| preoccupazione, direi quasi il timore di un pericolo imminente....~ ~– 4774 3, VIII| dunque negarlo? mille vaghi timori. Forse, ingiustificati.... 4775 1, XX| vetture nord-americane dal tipico e bizzarro cocchiere così 4776 2, IV| saputo assoggettare alla tirannia di un colletto qualsiasi, 4777 1, II| mare, il grande e noioso tiranno, non aveva fatto ancora 4778 3, I| subito represso con una buona tirata di morso.~ ~Poi il signor 4779 1, XIV| alquanto; m'accorsi che titubava, forse sospettava. Poi si 4780 4, III| grandi. Qua e qualche tizzone spento, qualche utensile 4781 1, XII| rimpianti, con tenerezze toccanti che rivelavano la madre.~ ~ 4782 1, XI| della terribile disgrazia toccata al loro buon antico padrone. 4783 4, I| le erte muraglie quasi si toccavano e si riunivano, e la striscia 4784 2, II| perdoni, tutti!... e che gli tocchi il cuore, a quel disgraziato 4785 1, XVIII| facendole dolce violenza e togliendole il ritratto.~ ~– E la mamma? – 4786 3, V| nessuno, queste, potrà mai togliercele!~ ~Donna Laura alzò gli 4787 2, III| lo sai. Ma Iddio pensò a togliermelo.... Tu sai come ne rimanessi! 4788 4, II| che è giusto, ha voluto togliermene ogni mezzo!... Ma tu, fortunato, 4789 4, I| dei giovani alzandosi, – toglietevi da dosso questi abiti inzuppati, 4790 1, XV| Capite, signore! Egli me le toglieva perchè aveva paura che io 4791 2, II| davvero straordinariamente tollerante, avrà dovuto pensarlo! Un 4792 4, II| ripari e di pesi smossi e tolti. La porta si aprì, una luce 4793 4, II| Teresa, nel frattempo, aveva tolto dal fuoco il paiuolo: aveva 4794 1, XIII| esclamai.~ ~Il vecchio Tompson approvò.~ ~– Ancora una 4795 1, XVII| brontolando.~ ~E nel suo occhio tondo e umido a me pareva leggere 4796 1, XV| tossire per mezz'ora; e tonfi sordi di magli poderosi, 4797 2, II| le lagrime. La voce, il tono, l'accento umile e supplice 4798 4, II| fra le sdruciture delle toppe, le forme aride e ossute 4799 4, II| guardò intorno, con gli occhi torbidi. Il cielo aveva versato 4800 4, II| dal suo cuore inquieto e torbido, dal suo cervello turbato, 4801 3, II| correva sovra pensiero, a tormentare una magnifica rosa allor 4802 1, IX| Charnwood, la cui salma tormentata dall'uragano era andata 4803 3, VII| stata assalita dalla visione tormentosa di questo secreto e di questo 4804 1, III| siccome l'idea le doveva tornare alquanto buffa sorrise nuovamente.~ ~– 4805 4, I| quel fondo. Poi, man mano tornava alla luce, il sole guizzava 4806 1, XIV| bene, – dissi allora, – tornerò domani: nel pomeriggio.~ ~– 4807 4, II| irto il viottolo, famoso torrentaccio in tempo di pioggia.~ ~A 4808 4, II| Il cielo aveva versato a torrenti nella notte sulla terra 4809 1, XVII| sua voce un po' rauca, e tossendo tratto tratto; – sono vecchio, 4810 3, IX| serbava diffuso un sottile tossico che avvelenava lentamente 4811 1, XV| mozza il respiro e vi fa tossire per mezz'ora; e tonfi sordi 4812 1, II| cheveux blonds, à la svelte tournure,~ ~En mettant sur ma couverture~ ~ 4813 3, VIII| il ricamo. Era una grande tovaglia, destinata all'altare della 4814 1, I| nel calamaio e mi sembrò tracciare qualcosa sopra uno dei fogliolini 4815 1, XIII| sua morte, mi ha imposta e tracciata la via.~ ~– È vero, – mormorò.~ ~– 4816 3, VI| ambedue, quando il biografo tracciava le ultime linee del suo 4817 1, X| che vorrà Dio da noi, io traccio sopra questo foglio, con 4818 1, XV| tavolino e sopra un biglietto tracciò l'indirizzo del vecchio 4819 1, VI| Era una piccola borsa a tracolla. Macchinalmente la raccolsi 4820 1, XVII| stato sino allora onesto, tradì la nostra fede. Egli si 4821 3, X| Ei parlò della nobile tradizione di Rosa Santa che nella 4822 2, I| che lo fissavano immoti, traforandolo sino al fondo del cuore 4823 3, VII| dal giorno terribile della tragedia!...~ ~Quante volte passando 4824 1, IX| aneddoti, impressioni sopra il tragico avvenimento.~ ~Ahimè! ripensando 4825 3, II| il conte. Alt! egli non tralignava. Don Pietro era un vero 4826 1, XI| miserando, e quindi a unire la trama della mia vita con quella 4827 4, II| Allora si sentì un grande tramestìo come di ripari e di pesi 4828 | tramite 4829 1, XVII| cose di una vita lontana, tramontata, pronta a spegnersi, a morire....~ ~ 4830 4, III| egli ascolta trasognato, tramortito, come in febbre, quelle 4831 1, XV| di carri, di carrette, di tramvai, di omnibus....~ ~Una vita 4832 1, XV| sensi da linee ferrate, da tramvie elettriche e a vaporo che 4833 1, II| il Delphin, il bellissimo transatlantico tedesco, levava le áncore 4834 1, XVI| da riuscire a non far mai trapelar nulla! Mai!...~ ~Il buon 4835 1, XVI| per ora non facciamo trapelare nulla a miss Ethel a 4836 3, IV| proferito il suo voto, lo trapiantò nel mezzo, nel luogo ove 4837 1, XX| cominciò.~ ~– Ebbene? – feci trasalendo.~ ~– È morta da un'ora.~ ~– 4838 1, XIV| sopra un cancelletto bruno, trasalii.~ ~Era il numero che cercavo.~ ~ 4839 3, VIII| del martirio che l'umanità trascina penosamente per millennii....~ ~– 4840 4, II| tremò tutto.~ ~E si lasciò trascinare da Pietro.~ ~ ~ ~La pace 4841 4, III| difendere Maria, la sua donna, trascinata via dalla valanga delirante. 4842 4, II| so che di misterioso che trascinava il vecchio a lui, altro 4843 4, III| miserabili creature che si trascinavano dietro una capra, la vaccherella, 4844 4, III| quella spaventosa massa trascorrente come una visione di follìa: 4845 1, XVII| stanza ove quel vecchissimo trascorreva, contandoli forse, gli ultimi 4846 1, XI| raccolta e quasi claustrale, trascorse; che tante ore di palpiti 4847 3, V| lasciato in balìa dei servi, trascurato dal padre dato a tutte le 4848 3, IV| Ella lo baciò tremante e trasfigurata di letizia e di arcana dolcezza, 4849 4, III| fianchi lacerati, uomini trasfigurati dal furore o dalla paura, 4850 2, IV| quel volto che il dolore trasfigurava.~ ~"Ah no, povero vecchio, – 4851 3, I| fermo nel mezzo della strada trasformata in ripidissimo corso d'acqua....~ ~ 4852 3, IV| mille rampolli potenti e si trasformò nel poderoso Rosaio, gloria 4853 1, V| stata esposta una sera, come trasparente, al teatrino, dopo un'indiavolata 4854 1, XV| inesorabile. I servi mi trassero fuori da quella camera, 4855 1, XVII| Alte case antiche e grigie, trasudanti umidità, dalle cupe finestre 4856 3, VI| non aveva saputo come trasvolare sulla bellissima e infelicissima 4857 3, VIII| rapido, il funesto passato trasvolò davanti alla sua anima dolorosa.... 4858 1, XIII| Precisamente. Disse a tutti di trattarla come padrona di casa, come 4859 1, VIII| casa Charnwood fui sempre trattata come una seconda figlia 4860 1, III| doveva piangere ancora.~ ~Trattava miss Ethel come un'altra 4861 3, II| avesse fatto per cercar di trattenerla – gli era scappata giù per 4862 1, VII| francese da colui che mi tratteneva, – ancora un po' di riposo 4863 1, XI| fedelmente i loro servigi.~ ~Mi trattenni con essi a parlare delle 4864 4, I| sguardo era il terrore di un travaglio insistente, il lampo inquieto 4865 1, IX| quel magnifico palazzo. – Traversando quegli splendidi saloni, 4866 4, I| de' pellegrini che a piedi traversavano la montagna e spesso avevano 4867 1, XVIII| dolorose.... passate per tante traversie prima di giungere a questo 4868 | traverso 4869 1, VI| sopra di noi, minacciando travolgerci. Ci tenevamo abbarbicati, 4870 1, VII| chiamare il papà, e piange e trema e pare abbia a prenderle 4871 4, II| E Arcangelo si fermò tremando.~ ~– L'ucciso?... – chiese 4872 4, II| accorse come il vecchio tremasse tutto. I suoi occhi grigi 4873 4, II| che si farà vedere. Io ho tremato tutto il giorno. Poi, quando 4874 1, XVI| avevan voluto punire così tremendamente la donna colpevole e la 4875 1, XVIII| affranta.... È stato un colpo tremendo per lei. Ella non può ricevere 4876 1, V| l'agita, la scuote, la fa tremolare, ma non la squarcia. L'antro 4877 1, XX| come sogliono volare i treni americani. Una fantasmagoria 4878 2, I| eran bastati dunque i suoi trenta anni di lavoro assiduo e 4879 1, X| tanto, la somma di dollari trentamila a ricordo de' buoni servizi 4880 3, III| Febo di Rosa Santa, il trentesimo e ultimo discendente in 4881 3, XI| stretto il cuore da una vaga trepidanza, spinto innanzi da una misteriosa 4882 3, XIII| Da troppi giorni ella trepidava e temeva: qualcosa in cuore 4883 3, VIII| sien essi piccoli gruppi, tribù, singole famiglie o grandi 4884 1, II| quelle poche pagavano il loro tributo con soddisfacente filosofia 4885 3, VIII| seguirà il cammino, nella sua trionfale ascesa, la Perfezione....~ ~ 4886 3, VIII| dottore) voi sognate il trionfo della vostra vecchia casta! 4887 1, XVII| Ottantaquattro anni!... quasi il triplo dei vostri, ragazzo mio. 4888 4, III| Grava sulla loro anima trista un vecchio e misterioso 4889 1, X| fissato, all'ora stabilita, ci trovammo io, miss Ethel, il signor 4890 1, XVII| sembrava, in quel momento, di trovarmi dinanzi ad un uomo: ma ad 4891 4, II| indietro.... Il mattino dopo la trovarono stecchita nel torrente....~ ~– 4892 1, XVII| assolutamente sapesse ove si trovavano le due bambine.... Ora le 4893 3, XV| in giardino.... or ora lo troveremo…. non ispaventatevi: non 4894 3, VII| barba nera, dagli occhi truci che lo guardavaaltero 4895 4, III| avvicinarsi alle porte dei loro tuguri, donne lacere e agonizzanti 4896 2, VI| si appressò ad un piccolo tumulo bianco, circondato di fiori 4897 1, X| vinti da un cumulo diverso e tumultuante di pensieri e di affetti.~ ~ ~ ~ 4898 4, II| era popolata d'una folla tumultuosa di creature vive ed inquiete. 4899 3, VII| resto del corpo una nera tunica, senza forma, che non lasciava 4900 4, III| non si sentiva che un cupo tuoneggiare al di dei monti azzurri; 4901 3, VIII| fremiti sopiti, rapidi turbamenti di tristezze lontane, perdute 4902 1, XVII| Vattene, intruso, non turbarci oltre, non offenderci ancora, 4903 1, XV| venuto qua a cercarvi, a turbarvi nella vostra quiete, nel 4904 1, II| singhiozzavano: tutti si sentivano turbati.~ ~Finchè la luce fu rialzata: 4905 4, III| cominciate a passare le turbe derelitte dei pastori e 4906 3, I| delle nuvole accalcantisi e turbinanti come una cavalcata di spiriti 4907 1, I| idee diverse e cozzanti turbinavano nella mia mente. Ci fu un 4908 1, VI| naviglio mi gettò a terra. Un turbine d'acqua e di spuma mi accecò. 4909 2, I| Le caminiere gittavano turbini di fumo caliginoso; da sotto 4910 4, III| asfissiante, di polvere turbinosa, di frastuono e di morte, 4911 1, XIV| sopratutto di fumo nero, acre, turbinoso.~ ~Consultai il taccuino 4912 4, II| della fanciullezza agli anni turbolenti della sua appassionata giovinezza. 4913 1, XV| vostri atti: operai in blouse turchina e berretto nero con visiera 4914 2, IV| mostrava la vigoria e la turgidezza dell'operaio. Andrea gli 4915 | Tutt' 4916 | tuttavia 4917 2, VI| distendeva morbido, pastoso, ubbidiente sotto le mani di quegli 4918 1, XVII| fatta per lui.... preferì ubbidire al suo egoismo amoroso e 4919 1, XV| che debbo ubbidirvi. E vi ubbidirò, signore. Ascoltatemi.~ ~– 4920 1, XV| fondo del cuore, che debbo ubbidirvi. E vi ubbidirò, signore. 4921 4, III| quiete immensa. Qualche nero uccellaccio, dal quieto volo silenzioso, 4922 4, II| era passato, insozzando, uccidendo, distruggendo.... Anche 4923 4, III| Bisogna uccidere od essere uccisi. A un tratto un movimento 4924 4, II| il passo, per non farsi udire, ai giovani. Era a pochi 4925 4, II| voci gioiose dei pastori si udivano.~ ~Una voce chiamava:~ ~– 4926 1, VI| nella notte.~ ~Un giovane ufficiale di bordo, sottovoce, non 4927 4, III| movimento rapido di cavalli, di ufficiali, di comandi si fa davanti 4928 1, XVII| ancora. Il cane riprese ad uggiolare più stizzoso e sentii un 4929 4, I| Durò così, la salita uggiosa, nell'ombra fredda, una 4930 1, VII| prima di voi. Ma già tutte uguali le donne! Hanno sette anime 4931 2, V| chiese Andrea, hai tu ultimata la relazione degli ultimi 4932 4, III| Non avevan più nulla d'umano. Erano orrendi nel sangue 4933 4, I| viaggiatore scivolava sulla sabbia umidiccia ed egli saliva a fatica. 4934 1, XVII| paese.~ ~Salii le scale umidiccie ed oscure. Ed ecco la porta 4935 1, XVII| antiche e grigie, trasudanti umidità, dalle cupe finestre inferriate: 4936 4, I| stretti e bui, che avevano l'umidore delle grotte e la tristezza 4937 3, X| dei paesani, sino a' più umili bifolchi, di soave ammirazione 4938 1, III| bambina bionda, sotto gli undici anni. Anche questa come 4939 4, III| E la bufera del cielo si unì a quella della terra. Una 4940 1, II| comandante del piroscafo, in uniforme, ritto sul suo ponte di 4941 3, IV| miracoloso tralcio di rosa e unir al nome di Roccalba quello 4942 3, X| Seghezzi, e al grido all'unisono dei quattro maggiorenti, 4943 2, VI| comprendi? prima che si unisse a colui che tu hai creduto 4944 4, II| osservarlo con curiosità unita a forte diffidenza. Del 4945 1, IX| Tutte le delicatezze moderne unite a tutti i perfezionamenti 4946 4, II| le frasinelle resinose univan i loro effluvii agresti 4947 2, VI| E ti ho fatto mio erede universale.~ ~– Ah, grazie! – singhiozzò 4948 1, XV| baraonda di ferramenta e di uomini-macchine che compongono la vita lavoratrice 4949 1, XV| dissero i servi, un biglietto urgente era stato recapitato a mio 4950 1, XIV| dispiace perchè aveva una certa urgenza di vederla....~ ~– Tornate 4951 3, XIV| rovescio d'acqua.~ ~Batteva urlante la grandine, che il vento 4952 4, III| di un piede brutale che urta in mezzo al petto, sulla 4953 3, X| ammiccar con gli occhi e urtar lievemente con il gomito 4954 4, III| posa mai.~ ~Ecco. Un lieve urto al petto. E la nebbia sparisce, 4955 2, IV| callosa, ora da molti anni usa alla penna degli uffici, 4956 1, VIII| generosamente delle cure e cortesie usate a me e alle due mie compagne 4957 4, I| gambali di pelle da essi usati ed una pelliccia di pecora 4958 1, XII| mondo," che il modo da lui usato per vendicarsi era stato 4959 4, III| Ma una lieve musica, uscente fioca e incerta dalla campagna 4960 4, II| Pietro con voce rauca, – usciamo: venite con me.~ ~E si mosse 4961 1, XV| Cosa volete dire?" – "Voi uscirete domani mattina da questa 4962 1, I| maggiormente, nessuno poteva uscirne giacchè io aveva l'abitudine 4963 4, II| voce imperiosa lo seguì. Uscirono.~ ~Fuori, nel bosco, la 4964 1, XX| lagrima.~ ~Non una stilla era uscita, nel frattempo, dai suoi 4965 1, VI| trovai presso una di queste uscite con miss Ethel che si stringeva 4966 3, XII| ebbe paura.~ ~Rauche voci uscivan dalla bocca del fanciullo. 4967 4, III| sempre più fitti. I lamenti uscivano qua e , dai mucchi e attraversavano 4968 1, VI| cuccetta e porsi l'orecchio.~ ~Uscivo da un sogno affannoso, da 4969 1, XVII| lontana dalla mia, ad altri usi, ad altri pensieri, ad altro 4970 1, XVII| affidategli da Wilhelm e l'uso che aveva fatto della sostanza 4971 1, XV| per me. E vi è riuscito ad usura!~ ~– E vostro marito?~ ~– 4972 4, III| tizzone spento, qualche utensile contorto. Null'altro rimaneva 4973 | V 4974 4, III| trascinavano dietro una capra, la vaccherella, la povera masserizia sottratta 4975 2, IV| china la bianca testa, vacillante il passo. E si buttò a sedere, 4976 1, III| che sono qua. Bisogna che vada. Ne riparleremo.~ ~E mi 4977 1, II| dopo un mese di riposo e di vagabondaggio romantico nelle belle contrade 4978 1, XV| a forza da quella casa. Vagai come una pazza per le vie.... 4979 1, II| labbra sottili e dagli occhi vaganti, d'uno strano grigio ceruleo, 4980 3, VIII| perchè dunque negarlo? mille vaghi timori. Forse, ingiustificati.... 4981 1, I| sulla fine dell'asciolvere, vale a dire quindi disposti in 4982 2, VI| Poi con un balzo fulmineo valicò il muricciuolo e prima che 4983 1, XVII| ancora creature forti e valide di vita....~ ~E sentivo 4984 1, VIII| della sua vecchia sì ma valorosa "carcassa" come si compiaceva 4985 1, VII| buono mister Charnwood, il valoroso capitano von Moser, e tanti, 4986 2, III| macchina, sotto? apre la valvola e giù!... un buon getto 4987 2, III| aprire un poco anche a me le valvole, via!... e ascoltami.~ ~– 4988 2, I| gittar vortici di fumo e di vampe su per le gole annerite 4989 3, VIII| dunque che debban andare vanamente perdute?...~ ~– Noi non 4990 1, XV| vapore, il fischio delle vaporiere, e getti di fumo bianco, 4991 1, XV| da tramvie elettriche e a vaporo che la congiungevano alla 4992 2, VI| con lo sguardo, tutto il vario e animato prospetto del 4993 3, IX| sopraffatti da l'invasione variopinta dei cappelli di paglia, 4994 4, II| corse a prendere il grosso vaso del latte, colmo, e lo recò 4995 1, II| tedesche: il solito reiche Vater grasso e imbottito di birra, 4996 3, II| gamba buona ancora, povero vecchione!... forse migliore, eccellenza, 4997 1, XVII| tristezza, di miseria e di vecchiume da per tutto. Non mi pareva 4998 2, II| Agostini:~ ~– È meglio che la veda.... che le parli.~ ~Il vecchio 4999 1, VI| fianchi del naviglio e io vedea, – o sognava di vedere; – 5000 1, XX| signore con aria preoccupata. Vedendoci entrare si fermò a guardarci, 5001 1, III| impressione che provai io, vedendovi per la prima volta, ne'


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