Egisto Roggero
Le ombre del passato

MISS ETHEL.

XIX.

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XIX.

 

Al mattino appresso ero a T....

Mi venne ad aprire la vecchia Mary.

– La signora dorme, – mi disse sottovoce, – è stata agitata tutta la notte. Ora, finalmente, ha preso un poco di riposo.

Lasciamola riposare, – dissi, – difatti è ancora molto di buon'ora.

E guardando giulivo la vecchia domestica esclamai:

– Vi porto grandi nuove.... grandi avvenimenti.... per i quali ho bisogno del vostro aiuto!

E le raccontai e rivelai tutto.

La buona donna credeva sognare. Aveva le lagrime agli occhi: era tutta agitata.

Dio mio! che gioia per la mia povera signora!... È troppo grande. Potrà sopportarla?

– Non temete, di felicità non si muore.

– Ma è così agitata! Ne ho quasi paura.

– Sta a voi prepararla bene.

Dio mio, aiutatemi! Ne tremo tutta. Sono cose tanto straordinarie!...

– Questo non lo nego.

Dopo tanto tempo, tanti anni! dopo tanto piangere che ha fatto!... Dopo averla pianta morta, quella creatura!... Oh Dio, che strani casi!

Sappiate far le cose per bene, mi raccomando.

– Il Signore m'ispirerà.

– Sarà meglio ch'io non mi faccia vedere subito....

Pare anche a me.

– Facciamo così, parlatene voi, da prima.... ma con arte, badate!

– Sì, e poi voi le direte il resto, signore.

– Siamo intesi.

– Sì, signore.

Andrò a far colezione e poi ritornerò.

– Per carità, signore, non vi fate attendere. Quando saprà!...

– Non dubitate.

 

*

 

Ritornai un paio di ore dopo.

– Non ne ho avuto il coraggio, – mi disse all'orecchio la vecchia Mary.

Diavolo! – esclamai.

Perdonatemi.... sono così commossa! Non so come incominciare, cosa fare, che dire....

Andiamo, – dissi, – tenterò io.... Come sta mistress?

– Molto bene, questa mattina. S'è risvegliata di ottimo umore. E quasi allegra. Non è mai stata così sollevata.

Benissimo, allora. Il momento non potrebbe essere più propizio....

Mary m'introdusse nel solito salottino. Mistress Mildred comparve quasi subito. Alla prima occhiata riconobbi che Mary aveva detto il vero. Mistress pareva ringiovanita di dieci anni. I suoi occhi scintillavano, il pallore era quasi scomparso. Ella sorrideva. Mi tese la mano ed esclamò:

– Voi mi portate buone nuove, non è vero?

– Lo sapete?

– L'ho sognato stanotte.

Brava.

– Oh, ma quello che ho sognato sarebbe troppo straordinario....

Sentiamo.

Lasciamo andare, – esclamò mistress, – i sogni, da tempo immemorabile, sono fallaci e inutili....

– Meno di quanto si crede, alle volte, – mormorai. E deciso, volto a lei: – Mistress, vi reco veramente delle buone notizie....

Dite davvero? – esclamò ella scotendosi.

– Sì, mistress. Ma voi dovete anzitutto promettermi una cosa....

– Vi ascolto.

– Di essere calma.

Dio mio! – esclamò ella tutta agitata, – ma dunque....

Cose belle, cose belle! – esclamai.

Parlate su, vi ascolto.

– Abbiamo notizie di....

– Di.... – ripetè lei impallidendo.

– Di ciò che voi desideravate sapere, – diss'io, cercando di venire gradatamente alla grande notizia.

– Delle mie bambine? – esclamò ella.

Era pallidissima: le sue labbra tremavano.

– Se un giorno è stata colpevole, – mormorò dentro di me il mio cuore, – questo momento la deve assolvere completamente!... – E a voce alta: – Sì.

Ella mi guardò smarrita.

Dite, dite, vi prego....

Datemi la vostra mano, mistress, e siate forte....

Dio mio, – gemette la povera signora.

– La vostra bambina.... la grande....

Ethel.

– Sì, Ethel....

– Ebbene?

Vive, – dissi.

Dio! – urlò la madre.

Rimase un istante rigida, gli occhi sbarrati, immota. Poi si gettò su di me.

Vive, avete detto? – borbottò; – vive? avete detto davvero? non avete mentito? è possibile questo? vive?...

Calmatevi, signora mia, – esclamai, – sì, la vostra bambina, la vostra Ethel vive....

– Dov'è dunque?

– Oh, molto più vicino che voi non immaginiate.

– Dov'è?

– A New-York.

Mistress si alzò.

Andiamo. Voglio vederla. Conducetemi da lei. Da mia figlia!

Calmatevi, prima.

E cercai di spiegarle che la figliuola era già pronta per venire; che la stessa sera gliela avrei condotta.... Che anch'ella, poverina, in quel momento attendeva come lei, tutta agitata e fremente, l'istante tanto terribilmente dolce e atteso.... Ma ella pareva impazzita.

Andiamo, subito, voglio vederla subito, – gridava.

Mary accorse. Ella si mise intorno alla sua padrona, cercò di calmarla, di convincerla ad aver pazienza, a non precipitare le cose. Io cercavo di secondarla del mio meglio. Infine la prima crisi nervosa si acquietò. Mistress divenne più calma, più ragionevole. Finì per comprendere.

– Avete ragione, avete ragione, amici miei, – esclamava tra le lagrime che abbondanti le scorrevano pel volto.

Quel pianto fece bene a mistress Mildred e la calmò.

– Mi promettete di condurmela subito, la mia creatura? – mormorava ogni momento.

– Ma sì, subito, – badavo io ad assicurarla.

Ed ella seguitava a piangere, a piangere, chetamente ora. E quelle lagrime refrigeranti le aprivano il cuore come una pioggia benefica mollifica e addolcisce la terra arida e bruciata dal sollione che l'ha arsa inesorabile per settimane e settimane.

– E Ketty?... – mormorò ad un tratto.

Cercai una pietosa menzogna, per tagliar tosto la via alla nuova ambascia.

Morta, piccina ancora.... allora, in que' giorni che sapete.

Povero angelo! – mormorò la madre.

E si raccolse a piangere e a pregare in silenzio. Ma ne' suoi occhi era la gioia, una strana e folle gioia quale mai io avevo intuita l'eguale: la gioia selvaggia della madredonna o fiera – che ha ritrovato i piccini creduti morti o perduti. E per la seconda volta il mio cuore mi mormorò:

– Ah! se fu colpevole un giorno, questo momento la riabilita e assolve completamente!

Prima ch'io partissi ella venne a me e mostrandomi un medaglioncino d'oro mi disse:

– Eccola, la vedete? è la piccola Ethel.... di allora!

La guardai. Riconobbi la bella fronte aperta e i cari occhi luminosi.

– È lei, – mormorai.

– Ed ora, come s'è fatta ? – esclamò la madre, – è alta? è sempre così vivace, è....

– La vedrete tra poche ore, – le risposi. – Vado a prenderla e a portarvela!

Grazie, mio Dio, – gridò ella. E cadde in ginocchio.

 


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