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Egisto Roggero I racconti della mia riviera Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
2001 3| ne' suoi immani ingranaggi nascosti nel seno e guizzante come 2002 6| guardaroba. Li mettevano a Natale, a Pasqua, il giorno della 2003 2| pareva aver sentito le acque natie, poichè, si slanciava innanzi, 2004 10| a pochi passi dalla mia nativa e rumoreggiante città.~ ~ 2005 9| barca, oltre il navicellaio nativo de' dintorni di San Fabiano, 2006 6| venuto ad unirsi agli altri naturali per avvincere ancor più, 2007 2| tutte svanite, scomparse, naufragate in quell'onda nera su cui 2008 2| strane e lunghe, bufere e naufragi. Mille sogni e storie secolari 2009 4| ricordi la storia di quel mio naufragio che ti ho raccontato due 2010 1| stati compagni alla scuola nautica. Non aveva che due sogni: 2011 1| sul libro delle formole nautiche: e tra un rabesco e l'altro 2012 10| capolino l'onda azzurra, e le navi che si scorgono qua e là 2013 9| perdizione della misera loro navicella. Invano il navicellaio, 2014 2| e i canti.~ ~Un urrà dei naviganti salutò la festa. La barca 2015 2| grossa sua pipa di capitano navigato.~ ~ 2016 4| preso il diploma e fatta la navigazione di pratica, l'avrei sposata. 2017 10| galere venete e pisane, e i navigli dei vari Doria, degli Assereto 2018 4| stata la Santa Barbara d'un naviglio di guerra, che bisogna invigilar 2019 9| nient'altro che il fitto nebbione maledetto che tutto copriva 2020 3| tutta la strada; le grigie e nebbiose città inglesi piene di fango 2021 3| ribolle, sparisce in un nembo di polvere bianca e scintillante!...~ ~ 2022 3| come una piccola macchia nerastra: ma egli ben vi scorgeva 2023 2| sporgenze aguzze del gran masso nerastro tutto crepe, e gran reame 2024 2| aristocratico i suoi occhi nerissimi sfolgorarono, un lampo, 2025 9| copriva col suo infernale nerume. Il navicellaio con i suoi 2026 3| le sue spicciole membra nervose s'eran rinvigorite al bacio 2027 2| Le parole non avean quasi nesso, ma non importava. Ella 2028 7| amici dicon che sono un nevrastenico: ma io invece sento la presenza 2029 3| vennero a formare una sola nidiata.~ ~Ed erano cresciuti su 2030 3| Promontorio in cerca del suo nido che que' due aveano forse 2031 9| a precipizio. Ma nulla: nient'altro che il fitto nebbione 2032 3| dormono, vinti dalla grande ninna-nanna.~ ~E Betto guardando il 2033 1| cosparsi di sabbia marina sono nitidi, sgombri d'ogni ciottolo. 2034 6| vecchie fanciulle, con bella e nitidissima biancheria, un poco antica 2035 9| coperta... E getta un grido. Nitido, fresco, meraviglioso nel 2036 2| precipitò, s'infranse; scintillò nivea al sole un momento e si 2037 4| palpò e battè su di essa le nocche:~ ~– Oh, essa, la mia vecchissima, 2038 3| dare alla persona che volea nominare – la... povera madre di 2039 1| inglesi, russe, argentine o nord-americane ch'essi hanno adattate al 2040 10| delle razze, specialmente nordiche, voi scorgerete subito: 2041 7| momento a Niels Gade, il norvegese appassionato e fantastico, 2042 10| Non lo indovinate?~ ~– La Norvegia?... i fiords, non saprei.~ ~– 2043 5| Tra le ricoverate aveva notato una biondina giovane che 2044 3| mentre il vecchio Salvatore notava:~ ~– Ti sei fatto signore 2045 2| Ma degli altri nessuna notizia!... Che novità, dunque, 2046 9| turbare le loro consuete notturne operazioni. Don Mauro prese 2047 4| veterano del mare sopra i novanta anni). Capitan Traverso 2048 3| con violenza l'acqua, nel novello impeto di nuoto che ora 2049 2| nessuna notizia!... Che novità, dunque, riserbava al reduce 2050 3| nero, al di là di quelle nubi tenebrose, volando, con 2051 2| ricci e sole.~ ~ ~ ~La nuda schiera dei ragazzi si preparò 2052 2| otto piccoli conquistatori, nudi, la pelle bronzata dal bacio 2053 2| forte, scultoreo, tutto nudo com'era, contro il sole 2054 4| altri tre gettavano già nugoli di aromatissimo fumo, come 2055 3| come un'anguilla fra il suo nugolo di spuma bianca? Dov'era 2056 3| mare.~ ~Ava preso il largo, nuotando vigorosamente, ed ora si 2057 3| seguì.~ ~Per qualche tempo nuotarono così di conserva, in silenzio. 2058 5| Tante speranze tenacemente nutrite si dileguarono: e il grigiore 2059 3| cosa che da tanto tempo nutriva dolcemente nel cuore – mormorò 2060 2| altissimo e luminoso, una nuvola di candore, scorrendo, scivolando 2061 9| il mare. Si affacciò. La nuvolaglia che aveva fatto triste il 2062 3| dimenticare quell'addio, far obliare la dolcezza, la tenerezza 2063 9| fatto la luminaria, per l'occasione; Anzi, lo prometteva sin 2064 10| cavalletto smontabile ed i suoi occhiali d'oro.~ ~Egli, offrendomi 2065 8| miniatura; ruote ferrate per cui occorrono dieci uomini a sollevarle, 2066 5| vicino, venuto nella notte ad occupare il letto lasciato vuoto 2067 3| China del Giappone e dell'Oceania... Betto era stato due mesi 2068 2| trasognato.~ ~– C'è chi mi odia, ora, perchè ho dei milioni. 2069 5| grosse lenzuola di bucato, odoranti di acido fenico. Poi ricordava 2070 3| quel fresco bacio dell'onda odorosa!...~ ~Il forte ragazzo sentiva 2071 1| sono ferriere, cantieri, officine meccaniche, altre, chiare 2072 10| occhiali d'oro.~ ~Egli, offrendomi una sigaretta prese a dire, 2073 2| portasigari d'argento cesellato e offrì delle sigarette egiziane 2074 3| piccolo cuore fremente e ne offuscava la trepida gioia che se 2075 | ognuno 2076 2| arziglio (è così in ligure l'olezzo del mare) se ne spruzzò 2077 2| pel monte alto e pallido d'olivi, fino alla strada di Ruta...~ ~ 2078 7| serena e cortese l'intenso omaggio che tutto il mio essere 2079 10| certamente, fra le sue quiete ombrie, mai più ha albergato anima 2080 2| improvvisa pressione sugli ómeri lo fe' voltare.~ ~Era la 2081 1| fama della nostra bonaria onestà, resterà la traccia dell' 2082 4| fumo che in lievi spire opaline andavan vagolando un poco 2083 8| raccolto, forse, nel vecchio operaio sonnacchioso, dei fragorosi 2084 9| le loro consuete notturne operazioni. Don Mauro prese dalla catasta, 2085 1| fatto senza amore, anche le opere più aspre e faticose: e 2086 4| la preghiera che non si opponesse al nostro amore... Capitan 2087 10| ricordato negli angoli più opposti e reconditi del globo. Di 2088 7| altra, quasi sempre di umore opposto alla prima, che bene spesso 2089 3| Teresa si alzava e diceva le orazioni e la Mina, pallida, sbattuta, 2090 5| mare veniva la musica dell'orchestrina che suonava un valzer allegro 2091 3| le membra stanche, gli orecchi assordati dagli strilli 2092 4| sono ancora, passava un'oretta con i suoi vecchi amici – 2093 9| adesso! per un buon paio d'orette non la scappa più!»~ ~Nello 2094 2| Si sentì il rombo dell'organo, dalla chiesa...~ ~Le signore 2095 3| avea gli occhi umidi ma era orgoglioso che suo figlio facesse il 2096 1| come certi lontani popoli orientali, sanno che il giorno verrà 2097 9| legate sei tavole a matita, originali, molto di valore per quanto 2098 7| abituali e davanti ad altri orizzonti sfogare come posso, folleggiando, 2099 8| pari a delicati congegni di orologeria, noi ridiamo di que' faragginosi 2100 2| miracolose e ancoraggi difficili, orrende tempeste e viaggi avventurosi 2101 10| da vicino! Sono macigni orrendi, dirupati a picco sul mare. 2102 2| quelli, ormai. Mi parevano orribili, allora. Eppure adesso... 2103 10| ferite. In mezzo a quell'orrida bellezza di pietroni v'è 2104 3| strano, bizzarro: bello e orrido, magnifico e buffo, nel 2105 1| misto di mare, di profumo di orti, di fiori e di fumo di cantiere.~ ~ 2106 1| muretto che guardava un orto lussureggiante di verdure 2107 7| ella era poco lontana da me osai rivolgerle la parola.~ ~– 2108 5| senza rispondere e senza osare guardarlo più in viso.~ ~ 2109 5| molti giorni, senza ch'egli osasse più guardare il letto a 2110 3| era commosso, confuso, non osava: non sapeva dire, forse.~ ~ 2111 8| Ed io, seguendo l'oscillante lampada del vecchio guardiano, 2112 3| povero visino della Mina s'oscurava.~ ~Ella si vedeva sfilare 2113 3| finchè non fu più che un oscuro lontano punto perduto nell' 2114 9| altro che adatti ad essere ospitati nelle sante mura di un Oratorio 2115 9| quella sera in onore dell'ospite fu una veneranda bottiglia 2116 10| ciò vi convincerete subito osservando i passeggiatori che su di 2117 1| Ci sembra rivederlo chino ostinato sul libro delle formole 2118 | ovunque 2119 4| legno, silenziosamente e pacatamente, comunicò il fuoco all'aromatico 2120 3| piccino, un bel bambinone pacifico, dai capelli biondastri 2121 1| vera Liguria. Sfilano i paeselli delle Cinque Terre, famosi 2122 1| paesaggi nuovi, con, nuovi paesetti, nuove chiesuole, piazze, 2123 2| ancora fantolino biondo e paffuto, così poco tempo indietro, 2124 2| fatta la vita!... Come si paga amaramente un momento di 2125 10| faldoni alemanni, dalle pagliette spagnuole ai mezzi cilindri 2126 3| azzurra conca scintillante di pagliuzze di luce.~ ~E per tutto quel 2127 10| posso dimenticare, in una palazzina posta sul Viale delle Palme, 2128 7| in fiore: Nervi piena di palazzine, di pensions eleganti, di 2129 7| che tutto il mio essere palesò a lei col mio sguardo.~ ~ 2130 2| di luce. Perfino la gran palma storica ch'è davanti alla 2131 1| camposanti di Liguria! Pochi palmi di terra, molti fiori arrobustiti 2132 9| cala per un momento sulle palpebre stanche dell'abatino: ma 2133 2| nell'onda tutta mossa e palpitante all'intorno.~ ~Il grido 2134 2| Il cuore del giovane palpitò; la carezza del suo sguardo 2135 4| più la vecchia pipa, la palpò e battè su di essa le nocche:~ ~– 2136 10| togliersi ad ogni costo il paltoncino. Eppure, malgrado tutto 2137 10| inghirlanda que' massi co' suoi pampini e li imporpora de' suoi 2138 7| inglesi tisici e di tedeschi panciuti. Nervi, angolo di verde 2139 2| Lei in persona. Ah, il suo papà, caro signor Marino! che 2140 9| lontano da qui, da questi paraggi, non debba trovarsi certamente...~ ~ 2141 4| adesso mi fanno ridere, al paragone.~ ~Che fumatore, capitan 2142 5| di villette e di grandi parchi. V'eran anche una quantità 2143 6| cugine, nè la più lontana parentela le univa. Eppure vivevano, 2144 10| assiduo della spuma, quelle pareti che van sgretolandosi in 2145 2| lontani, quelli, ormai. Mi parevano orribili, allora. Eppure 2146 7| a lei e al mare, presi a parlarle in italiano. Che cosa le 2147 7| ignota.~ ~Ma capii che doveva parlarmi di quel mare e di quel cielo 2148 2| Camogli, ormai.~ ~E sebbene parlassero celiando, la sua voce tradì 2149 7| rapito.~ ~In quella sua voce, parlata per mezzo del violino, c' 2150 3| voce, egli ci parlava e noi parlavamo a lui: ma era la voce del 2151 3| agli altri?...~ ~– Ne parlerò anche io – disse la Teresa 2152 9| cadere sulla testa del suo parroco che si occupava un po' troppo 2153 9| inchiodato don Pietro per farlo partecipe della strana idea che gli 2154 3| toccare i piedi.~ ~Betto partì: ella seguì la barca con 2155 2| tu un viaggio di mare... Partiamo assieme? – finì ridendo.~ ~ 2156 9| come quello. Ed accennò in particolar modo ad una certa (assai 2157 6| in tutto, in ogni minimo particolare del viso, delle movenze 2158 4| storia della sua pipa:~ ~– Partii, viaggiai, fumai giorno 2159 2| momento, l'esame! Frattanto partirai subito per la pratica. – 2160 10| ultimo suo mese di vacanza: partita dalla casuccia marinaresca 2161 2| d'un giorno, quello delle partite fanciullesche di pesca ai 2162 1| poveri, come quando siamo partiti. Ma ne' luoghi ove siamo 2163 2| dallo scalo della piazzetta; partiva per la pesca della notte. 2164 3| pescatore co' suoi figliuoli partivan per la pesca.~ ~ ~ ~Ed anche 2165 6| Li mettevano a Natale, a Pasqua, il giorno della loro festa, 2166 8| fragorosa che fu. Egli vi passa le notti e le giornate intere, 2167 1| caratteristico in quel loro passaggio momentaneo di vita lontana 2168 3| occhi neri che vi gettano passando uno sguardo – uno solo – 2169 1| Non aveva che due sogni: passar capitano e sposare la sua 2170 5| come un bambino.~ ~Così passarono molti giorni, senza ch'egli 2171 2| Dopo quasi due anni. N'eran passate delle ore (di sole, di nebbie, 2172 2| vergognavo quando, senza scarpe, passavo le giornate a lavorare per 2173 7| portare le mie frenesie passeggere.~ ~Saltai giù dal tram e 2174 10| sole è sfolgorante e si passeggia in giacchettina e rappello 2175 10| Chi sa perchè! Tanto che passeggiandovi spesso mi sentivo anch'io 2176 10| convincerete subito osservando i passeggiatori che su di essa voi incontrerete. 2177 3| vigile ma sicuro... O forse passeggiava di guardia, sul ponte, silenzioso 2178 10| fruscìo di uno stormo di passeri, vi colpisce nella piena 2179 7| dracene, di clematidi e di passiflore, e mi fe' entrare in una 2180 2| certo.~ ~– Bene.~ ~E la mano paterna tornò ad abbassarsi grave 2181 2| Aveva forse, il sagace cuore paterno, intuito ove s'era indugiato, 2182 3| tremante, nella notte buia e paurosa, mentre fuori le mille voci 2183 8| blocchi metallici coperti di paurose muffe. Ma quello che più 2184 3| giovane dopo un momento di pausa – io a questa vita così 2185 9| profonda e illimitata e di cui paventava lo spirito originale e strano, 2186 2| arrivato...~ ~Le otto barche, pavesate a gran festa, con la gala 2187 8| abbandono che formava ora il pavimento del vecchio Cantiere.~ ~ 2188 7| gemiti, rotti a tratti da pazzi scoppi di risa giovanili. ~ ~ 2189 7| spesso ci fa commetter delle pazzie. Questo ormai, è noto, ammesso, 2190 3| sbalordito.~ ~– Che strano pazzo di ragazzo si era fatto 2191 9| conducessero, per i loro peccati, a finire così a precipizio. 2192 9| Trombe per isvegliare il Peccatore a penitenza et il di lui 2193 3| gli occhi alla vita. Chi peccò è già stato punito da Dio. 2194 8| volto rugoso era pieno di peli grigi: gli occhi, a pena 2195 8| peli grigi: gli occhi, a pena aperti, parean pieni di 2196 8| grandi antenne arrugginite pendevano dalla nera tettoia; le già 2197 9| possibile in alcun modo penetrare sin là dentro ove il mistero, 2198 7| me, della mia anima pur penetrava nella sua, in quello strano 2199 8| frequenti questi signori! – penetri nel silenzioso mondo abbandonato, 2200 9| isvegliare il Peccatore a penitenza et il di lui conforto per 2201 10| ch'io gettavo via il mio pennello e la mia tavolozza, così 2202 7| aveva sentito musica simile. Pensai per un momento a Niels Gade, 2203 2| pareva sinceramente commosso pensando al buon professore d'astronomia.~ ~– 2204 3| bella cosa dormire, non pensar più, non veder più nulla, 2205 3| volete che capissi e che pensassi! Si potevano mai prendere 2206 3| fantastici, del sole, mai pensati, mai sognati: dove tutto 2207 9| crederà, in cuor suo, e penserà...~ ~Ahimè! don Mauro n' 2208 3| tua vocazione!~ ~– Dunque, penserete voi a parlarne al babbo? – 2209 3| disse Betto.~ ~– Sì, penserò io a tutto.~ ~– E... – domandò 2210 3| alquanto, mormorò:~ ~– Ma tu pensi dunque a ripartire, figliuolo?~ ~ 2211 3| solo – che vi fa rimaner pensierosi e tristi per tutta la strada; 2212 2| poco espansivo, taciturno, pensieroso sempre.~ ~Ora però sembrava 2213 7| Nervi piena di palazzine, di pensions eleganti, di inglesi tisici 2214 10| uomini di mare genovesi.~ ~Io penso a ciò che dev'esser passato 2215 3| distesa verde che non s'era peranco acquetata.~ ~– Oh! – e il 2216 8| vertiginosamente, tanto da non percepirne più il movimento. La lampada 2217 2| scorrendo, scivolando e perdendosi poi per una miriade di rivolini 2218 3| occhi e ascoltava per non perdere un suono della cara voce 2219 4| specchio roseo del mare per poi perdersi nella lievissima nebbia 2220 2| al sole un momento e si perdette ancora nell'onda in movimento...~ ~– 2221 2| sempre maggiori... finchè si perdevano nel grand'azzurro.~ ~Indi 2222 5| giacchè bisogna guarire, perdinci! alla barba di tutti quei 2223 2| la luce lunare: e pensò, perdio, ch'era capitano, ormai! 2224 9| diacciata, alla corsa in perdizione della misera loro navicella. 2225 9| Mauro che questi subito perfettamente interpretò: «Siamo allo 2226 4| se ne viveva ora nel più perfetto riposo, meglio, nel più 2227 8| dall'uso, uccise dalle nuove perfezionate.~ ~Pareva che que' nostri 2228 1| imparare a servirsi alla perfezione della nuova lingua del paese 2229 2| certi momenti gli pareva perfin impossibile. Era troppo 2230 2| cento piccoli frantumi assai pericolosi alle chiglie inesperte.~ ~ 2231 9| avesse tratto da quel mortale periglio egli avrebbe dipinto a sua 2232 7| sgorgavano facili e scelte, il periodo mi si formava melodioso, 2233 1| la grande conca del mare perlato nella gaiezza mattinale.~ ~ 2234 2| di rivolini di spuma e di perline nell'onda tutta mossa e 2235 5| della Riviera, che non gli permetteva di fargli torto e non lo 2236 9| alle parole della verbosa Perpetua.~ ~Don Pietro, allora, fatto 2237 6| loro volto un poco legnoso persisteva un gentile incarnato verginale; 2238 9| aveano colpito il suo cuore persistevano vivaci nella sua mente e 2239 8| di tenerla prigioniera, personificarla, direi quasi, in forme grandiose 2240 9| l'alba un breve torpore pesante cala per un momento sulle 2241 9| volume il quale va a rotolare pesantemente sino nel mezzo della stanzuccia. 2242 2| di Dio e del mare. E sono pesche miracolose e ancoraggi difficili, 2243 3| argento, vivo e frizzante, dei pesci che fremevano e si scontorcevano, 2244 7| per cavarne i disgraziati pesciolini sballottati nella spuma 2245 3| notte insonne, gli occhi pesti e un leggero brivido nelle 2246 10| e nervoso spagnuolo, il pétillant francese, e via dicendo. 2247 8| rubare la vecchia ghisa e i pezzi ancor buoni delle macchine 2248 3| l'acconciamento con una pezzuola di lei stessa, della Mina; 2249 3| lacrime.~ ~ ~ ~Sulla vetta pia alta del Promontorio Salviano 2250 10| finchè al lavorìo delle onde piacerà non frantumarlo del tutto 2251 3| gliene aveva dato di forti piaceri al suo cuore di figlio di 2252 5| biondina lo aveva guardato piacevolmente sorpresa, aveva risposto 2253 4| lo lasciavo narrare a suo piacimento de' suoi viaggi e lo ascoltavo 2254 3| Sappiatelo, Teresa. Ora piange la sua colpa. Che nessuna 2255 3| volta la mano al prete, piangendo, e don Piero uscì, affrontando 2256 6| gote, quasi ella volesse piangere, e la morte avesse fermato 2257 3| collo. – Addio, babbo, non piangete: ritornerò con un bel grado.~ ~ 2258 3| vela appariva sul verdastro piano. Così pure non una nube 2259 3| verecondo che, non vista, pianse a lungo di dolcezza e di 2260 2| forte sullo scoglio ov'è piantata, battuta dalle onde. Ne' 2261 2| sera, alitante di mare, di piante e fiori. E l'occhio del 2262 1| bianca e luminosa, ecco la pianura di Sestri Levante, ricca 2263 1| paesetti, nuove chiesuole, piazze, opifici e giardini. Giardini 2264 1| rivedon i noti campanili, le piazzuole alberate, con la statua 2265 3| anelare misteriosamente il piccioletto iddio che forse era stato 2266 2| padre in altri tempi ha piegata la schiena, lo sa cosa ne 2267 1| accostate: esse son lievemente piegate l'una verso l'altra, quasi 2268 6| spigo e di canfora, ben piegati, assestati, e lucidi come 2269 3| smisurato albero di maestra, piegato dal vento, tra il viluppo 2270 9| dipintore ch'aveva nome Pierino del Vaga» i quali assistevan 2271 9| scartafaccio che aveva suscitato la pietosa mimica della serva.~ ~Don 2272 4| lì, seduto sui sedili di pietra che ci sono ancora, passava 2273 10| quell'orrida bellezza di pietroni v'è serrato un paesello, 2274 7| e dagli artigli adunchi, piglia il volo. Il mio corpo si 2275 9| leggere, quando tarderà a pigliar sonno.~ ~– Del resto – aggiunse 2276 2| Gennaro, il mozzo napoletano, pigliava a cantare, nel buio, una 2277 1| sfondo degli alti monti di pini marittimi e il mare fedele 2278 3| sotto il vento gelato e la pioggerella sottile; era venuto così, 2279 2| stracco morto, era venuto a piombar lì su quel sedile a fianco 2280 10| del vagone e vi posero i piombi regolamentari. La piccola 2281 4| insieme delle inverosimili pipate che – sia detto senza mancarvi 2282 4| fumo, come tre caminiere di piroscafi sbuffanti a tutto vapore.~ ~ 2283 10| saraceni, le galere venete e pisane, e i navigli dei vari Doria, 2284 3| quella vita così varia, così pittoresca, così cara malgrado le inevitabili 2285 3| il lavoro di bordo vario, pittoresco, appassionato.~ ~Eccola 2286 1| padrone che spolvera col piumino ed il lavorante che spazza 2287 6| sotto i vecchi nastri e i pizzi della scatola, e se le leggevano 2288 1| sul mare: e qualche nero pizzo si protende contorto nelle 2289 3| mondo; forse si cullava placida e maestosa nelle acque verdi 2290 1| che ci isola come in una plaga misteriosa, poichè da nessuno – 2291 1| portare nelle più lontane plaghe il nostro lavoro e le nostre 2292 | poca 2293 | pochissimi 2294 10| della contessa Lara, la poetessa, che venne a passare in 2295 7| signora, seduta sur una poltroncina, mi guardò un poco meravigliata. 2296 9| per terra, accatastati e polverosi, i vecchi libri della già 2297 6| venire – Agata morì in un bel pomeriggio di ottobre, mentre il sole 2298 10| pittore inglese, in una popolatissima e assai brumosa città nordica.~ ~ ~ ~ 2299 1| liguri, e, come certi lontani popoli orientali, sanno che il 2300 10| grande città nordica, molto popolosa, molto vasta e inesorabilmente 2301 3| Quante belle, grandi e popolose città aveva egli vedute! 2302 6| ridevano, beate, e gliene porgevano un altro, due, tre finchè 2303 3| si sollevò sul gomito e porse attento l'orecchio.~ ~– 2304 4| nera, ritorna a Sori, e portacela un po' a vedere come l'hai 2305 4| che aveva preparata e di portarla. Quando la Gina (come era 2306 10| per gli occhi nel cuore e portarlo con sè per tutta la vita!...~ ~ 2307 10| disperazione di non poter portarseli via, come ricordo, nei loro 2308 2| Cavò quindi un enorme portasigari d'argento cesellato e offrì 2309 3| senza tregua, senza pace, portate a volo furioso da quel vento, 2310 10| sè, sur un piccolo tavolo portatile, de' fogli di carta: ma 2311 9| alla barca, senza berretto, portatogli via da uno sbruffo di vento, 2312 8| bracci metallici che si portavan via tonnellate di ferro... 2313 10| uomini allora chiusero le portelle del vagone e vi posero i 2314 1| lavoro e le nostre energie. E portiam con noi la fierezza che 2315 3| Una lieve ombra si andava posando sul suo piccolo cuore fremente 2316 7| coronava quella bella testa, posata sopra un'alta personcina 2317 3| lo sguardo della Mina si posava con inconscia tenerezza 2318 3| s'empievan di luce e si posavan sul mare dove spesso, guizzavan, 2319 10| portelle del vagone e vi posero i piombi regolamentari. 2320 3| terra, da nessuna parte ove posi lo sguardo. Non ha altro 2321 2| Sogni.~ ~ ~ ~Una mano si posò sulla spalla del giovine, 2322 | possa 2323 10| mai più ha albergato anima posseduta da dèmone sì bizzarro ed 2324 10| nere, ha tutti i riflessi possibili: da' più miti ai più ardenti. 2325 10| dimenticare, in una palazzina posta sul Viale delle Palme, in 2326 2| nella barca c'era ancora un posticino per lui – occupava sì poco 2327 1| otto o dieci piccole acacie potate a mezzo – son rimaste nane, 2328 3| occhi e con il cuore finchè potè, finchè non fu più che un 2329 9| buio sì fitto che nulla poteasi scorgere a due dita dal 2330 | potendo 2331 3| quel momento la sua bella e potente nave, la sua casa, ove tanti 2332 3| lui. Egli l'avea sentito potentemente in que' giorni. – Quel lavoro 2333 8| dalla nera tettoia; le già potenti motrici gettavano in alto 2334 8| macchinisti, impressionati dalla potenza per loro nuova e terribile 2335 9| dir qualcosa.~ ~– Sul dove poterlo trovare, volete dire, don 2336 | potete 2337 | potevano 2338 | Potranno 2339 | potreste 2340 | Potresti 2341 | potrete 2342 2| vicinissima, turbinosa. Il poveretto mando un urlo che gli spruzzi 2343 9| cordiale e come tutti i pranzi di don Pietro parco e frugale. 2344 1| con noi quell'entusiasmo pratico e sicuro che ci fa sempre 2345 4| vicino e dopo poche parole di preambolo venni al gran fatto; gli 2346 1| di vita e che han voluto precederci nel campicello di sole dove 2347 1| collinette ricche di vigne che precedono la Spezia. In alto, rosee 2348 9| inginocchiò e recitò le sue preci. Poi levatosi, prima di 2349 9| sassoso che erto e selvaggio precipitava alla spiaggia, si vide davanti 2350 9| vecchi libracci cagionò una precipitosa fuga di minuscole creature 2351 7| debbo dirlo? Non è, proprio, precisamente così. No. Anche in me v' 2352 9| millecinquecento ei non precisava – sendosi scatenata una « 2353 8| congegni moderni, agili e precisi, dalle forme minute e tenacissime 2354 9| Mauro come il suo venerando predecessore, un sant'uomo sì, ma un 2355 9| vetustà, oltre i nuovi che i predecessori di don Pietro avevano accumulato 2356 9| cinquecentista scartafaccio prediletto da don Pietro.~ ~Poi siccome 2357 2| Era una delle frasi preferite dal signor Paoletti). Il 2358 4| forse chissà quanto avrebbe preferito fare quello che il suo cuore 2359 3| con la testa bassa, forse pregando Iddio che rendesse men cruda 2360 3| essi e noi non dobbiamo che pregare perchè ella non sia troppo 2361 3| che ormai è vostro, mi ha pregato di una grazia. La bambina 2362 9| essere veramente un'opera pregevole e rara.~ ~– Ora – rispose 2363 3| salute e fortuna... Noi pregheremo qua per te.~ ~La Teresa 2364 9| cominciò a recitare le sue preghiere.~ ~In quel momento il pittore « 2365 3| alto mare, beveva la brezza pregna di salino che gli batteva 2366 5| cappelluccia del Sanatorio egli pregò a lungo. La stessa sera 2367 2| si stia ad appassionare. Prenda la cosa con ispirito. Ha 2368 9| Don Pietro si accosta, prende il libro, guarda...~ ~Manda 2369 2| giovane – ma forse.... non la prenderò più.~ ~– Perchè ?~ ~– Perchè – 2370 4| la sua figliuola: parti, prendi il mare, viaggia e falla 2371 4| me la dette e disse:~ ~– Prendila, ragazzo, te la dà il vecchio 2372 2| riconoscente.~ ~– Sì.~ ~– To', prendilo.~ ~E Marino gli strinse 2373 2| Ma era tanto astratto e preoccupato che, lui, non lo scorse 2374 1| attento: è commosso; si prepara. Egli entra nella sua vera 2375 9| al padrone:~ ~– Dove devo preparare il letto per don Mauro?~ ~ 2376 5| molti dei ricoverati si prepararono ad andarsene per lasciare 2377 6| e pensò che ora poteva prepararsi a morire anche lei, giacchè 2378 9| l'abatino nella cameretta preparatagli dalla loquace servente. 2379 2| Sì, babbo... oh, ma son preparato!~ ~Il padre sorrise.~ ~– 2380 2| mentre la nuova ondata si preparava da lontano a raggiungerlo.~ ~ 2381 2| nuda schiera dei ragazzi si preparò all'assalto:~ ~– Attenti, 2382 9| la sua scoperta dovrà pur presentargli il libraccio, il Boccaccio 2383 7| nevrastenico: ma io invece sento la presenza dentro di me di quest'altra 2384 2| Ma una dolce improvvisa pressione sugli ómeri lo fe' voltare.~ ~ 2385 9| vivamente col suo sorriso di pretino timido alle parole della 2386 6| avrebbe amato... Ma non avea preveduto che nessuna delle due poteva 2387 6| lettere furono conservate preziosamente, sotto i vecchi nastri e 2388 9| gloria: lavoro reputato preziosissimo e con grande cura venerato 2389 3| occhietti eravi restato prigione: e con le industriose zampette 2390 8| sentissero il bisogno di tenerla prigioniera, personificarla, direi quasi, 2391 1| passare gl'inverni e le primavere, una dopo l'altra per anni 2392 3| tutto frizzante sotto la primissima brezza dell'alba. Gli uomini 2393 3| battaglia – sfilando davanti al Principe, sulla sua bella Ammiraglia, 2394 10| molte teste coronate, molti principi del sangue e dell'intelligenza 2395 2| E Marino si mosse.~ ~Sul principio della viuzza egli scorse 2396 10| angolo poetico di natura privilegiata troppi vengon da lontano, 2397 8| fuoco e di vampe, e avea prodotto torrenti di lave incandescenti, 2398 3| attendeva. Lì per lì non seppe proferir parola: poi finalmente, 2399 10| Portofino, che conosciamo, si profila dolcemente violaceo... Dalla 2400 1| quadre e simmetriche, si profilan di sbiego poi sembran voltarsi 2401 1| colline azzurrastre che si profilano a far da sfondo aprendo 2402 5| fiorata di giardini che si profilava sotto di lui in pieno sole.~ ~ 2403 10| dalla parte di Genova, ha un profilo dolce, d'un tenue azzurrino 2404 9| anni di vocazione la fede profonda e illimitata e di cui paventava 2405 10| si fermava per guardarmi profondamente negli occhi.~ ~– E cotesto 2406 10| Voi incontrate strane e profonde figure, ne' cui occhi luccicanti 2407 10| gambette nude e dagli occhioni profondi. Essi son sani, vivaddio! 2408 10| respirare l'alito salino e profumato delle alighe de' suoi scogli. 2409 1| ch'è un misto di mare, di profumo di orti, di fiori e di fumo 2410 5| ritornare nel suo corpo e i progressi ch'egli trovava nel viso 2411 9| Sogna di sfogliare le pagine proibite, ove mille figure scorrette 2412 2| perchè il medico me l'ha proibito. – Non lo dire a nessuno! 2413 10| lato da uliveti, che si prolungan su per il monte, e dall' 2414 5| settimana dopo, come gli aveva promesso il dottore, passò nel reparto 2415 3| dice più cose e più cose vi promette... E quanti mari ho veduti 2416 9| per l'occasione; Anzi, lo prometteva sin d'ora solennemente all' 2417 9| cavando fuori dal ventre prominente dello scartafaccio, fece 2418 3| vada!~ ~ ~ ~La barca era pronta: Betto, con il suo fardello, 2419 2| Attenti, dunque... e pronti!~ ~E l'ondata, svolgendo 2420 7| graziosissime sfumature di pronuncia a me ignote:~ ~– Quanta 2421 | propria 2422 1| ismonteranno che a Genova, altri proseguiranno ancora, su, su, per Torino 2423 4| corso dell'Istituto nautico: prossimo ad abbrancar la mia patente 2424 1| e qualche nero pizzo si protende contorto nelle onde; il 2425 2| Ecco i granci – gridò uno, protendendosi verso una gran crepa dello 2426 9| ov'era a mezzo sepolto, protestò vivamente col suo sorriso 2427 10| scogli a picco sul mare, protetta appena da un esilissima 2428 9| per San Fabiano, nostro protettore, ma tutto sassi, con cielo 2429 3| che rendesse men cruda la prova alla povera creatura, poi, 2430 5| constatare alla sua amica le prove della salute che sentiva 2431 9| erano certo per modestia e pudicizia cristiana: parecchi anzi, 2432 9| spaventosamente... senza pudore. Era meglio non parlarne 2433 3| brullo, appariva come un pugno minaccioso di roccia bruna. 2434 6| che era una meraviglia di pulizia e di compostezza. Due camerette 2435 2| Marino rideva, sentendosi pungere.~ ~– Cecchino non canta! 2436 3| vita. Chi peccò è già stato punito da Dio. Sappiatelo, Teresa. 2437 1| non averci veduti esatti e puntuali alle ore stabilite: sappiamo, 2438 | puoi 2439 1| case dalle grandi vetrate, quadre e simmetriche, si profilan 2440 10| dalle larghe zimarre a quadri inglesi ai comodi faldoni 2441 9| religiosa, diffondeva quel quadro per lui insolito. E il suo 2442 2| credeva di fare il Michelaccio quaggiù, perchè suo padre in altri 2443 | qualcheduno 2444 2| a sessanta si è veduto qualcos'altro ancora! Mia figlia 2445 | qualcuna 2446 | quand' 2447 5| parchi. V'eran anche una quantità di sedili di ferro bassi 2448 2| Cecchino disse:~ ~– Io resto quassù... devo veder qualcuno.~ ~ 2449 2| discendere, bellissima, nei suoi quattordici anni già donnina, elegante, 2450 3| brontolava nella sua eterna questione con il Promontorio, Betto 2451 2| casina chiara, che riposava queta, baciata da un'ultima carezza 2452 9| inquietanti per l'anima quietissima del giovane prete.~ ~Però 2453 6| felici come quando avevano quindici anni e già così andavano 2454 10| prigionia!...~ ~ ~E subito dopo Quinto incomincia la famosa strada 2455 7| che conducono al mare. Quivi corre la cosidetta passeggiata 2456 3| lavoro calmo, regolare, quotidiano lo stancava, lo snervava, 2457 5| agonie; poi dopo la prima rabbia, il mal tempo cessò per 2458 3| capelli biondastri. Alte e rabbiose le ondate venivano a schiaffeggiare 2459 3| padre suo in fondo al mare rabbioso.~ ~La Teresa, tutta spaurita, 2460 5| appena si era messo, tutto rabbrividente, tra le grosse lenzuola 2461 5| nascosto sotto le lenzuola, rabbrividì a lungo, ancora.~ ~ 2462 3| lo faceva ancora a tratti rabbrividire, così disse alla Teresa:~ ~– 2463 9| cinquecentista sfolgora co' suoi rabeschi di porpora e d'oro alla 2464 1| formole nautiche: e tra un rabesco e l'altro dell'algoritmo 2465 9| curiosa avventura.~ ~Si alza, raccatta il libraccio e... all'incerto 2466 3| capanna. Talvolta ella amava raccogliere pazientemente le belle conchiglie 2467 4| tutto il merito del profondo raccoglimento di noi due, e non si accorgeva 2468 8| anche dubitando, che ivi è raccolta solo una parte dell'essere 2469 8| lo spirito sintetizzato e raccolto, forse, nel vecchio operaio 2470 9| che rimanesse a fare era raccomandare l'anima a Dio: e divotamente 2471 5| che per morire! Bisognava raccomandarsi al sole, quel buon sole 2472 2| amicizia.~ ~E Cecchino rise, racconsolato.~ ~I ragazzi si disperdevano 2473 3| prendeva sulle ginocchia per raccontargli le sue lunghe storie di 2474 6| vivevano da sole, e voglio raccontarvi la semplice storia di queste 2475 6| vivo, e volevano che lui, raccontasse loro le «notizie del mondo». 2476 4| potuto ascoltare i suoi racconti di viaggio!... Naturalmente 2477 2| sotto la pioggia fitta e le raffiche salmastre bastava un nome: – 2478 3| consueti...~ ~Vagamente ella si raffigurava le brune spagnuole dai neri 2479 2| Dunque domani si fa vela, eh, ragazzotto?...~ ~Marino si sedette 2480 3| dal mare.~ ~Ella appariva raggiante.~ ~Corse a Salviano e gli 2481 6| illuminata e cementata da un raggio di amore bizzarro e commovente.~ ~ 2482 2| si preparava da lontano a raggiungerlo.~ ~Ma egli con due colpi 2483 3| come un cefalo. Betto lo raggiunse.~ ~– Ma dici davvero dunque, 2484 7| sono due anime: una, la ragionevole, quella che ci aiuta a vivere; 2485 9| vecchio inginocchiatoio, ragionevolmente tarlato, con suvvi un bel 2486 2| cessato di battere?~ ~– Ragioniamo un poco – riprese il signor 2487 9| et il di lui conforto per rallegrarlo dallo spaventevole suono 2488 2| socchiuso il murmure della ramaglia del giardino, nell'ora ardente 2489 9| sottrarre il tesoro dalle rapaci mani di qualcheduno che 2490 10| dopo Santa Margherita e Rapallo la riva s'ingentilisce, 2491 6| godimenti, di spirituali rapimenti che si confidavano, beate, 2492 7| bella straniera mi ascoltava rapita, con un lieve sorriso sulla 2493 10| velo vaporoso, voi sarete rapiti da una magica illusione... 2494 10| passeggia in giacchettina e rappello di paglia.~ ~E allora, mentre 2495 9| veramente un'opera pregevole e rara.~ ~– Ora – rispose don Pietro – 2496 3| una delle sue, ahimè! così rare lettere alla mamma Teresa... 2497 2| enorme, bellissimo: una rarità.~ ~La bruna bestiola, dai 2498 6| poi sarebbe stato rotto il raro e dolce incanto. Ambedue 2499 10| esse, ha la morbidezza del raso: de' lievi baci di spuma, 2500 2| cuore... Egli ascoltava, rassegnato.~ ~– Le voglio un po' dire, 2501 2| era rimasto duro. Non si rassegnava, lui.~ ~Le otto barche cominciarono 2502 2| mia figlia. Lei vorrebbe realizzare, diró così, questa sua inclinazione...~ ~ 2503 2| nerastro tutto crepe, e gran reame di ricci, arselle e granchiolini.~ ~– 2504 9| salva. I quattro scampati si recarono subito all'Oratorio a ringraziare 2505 9| contenente purchè il contenuto recasse una data preziosa e una 2506 9| divotamente si segnò e cominciò a recitare le sue preghiere.~ ~In quel 2507 9| Mauro vi s'inginocchiò e recitò le sue preci. Poi levatosi, 2508 3| doloroso stava per farle reclinare la povera testolina.~ ~La 2509 2| collo e la cara testa s'era reclinata accanto alle sue gote.~ ~– 2510 3| gli occhi chiusi, il capo reclinato all'indietro. Che bella 2511 10| negli angoli più opposti e reconditi del globo. Di ciò vi convincerete 2512 9| di legno nero, su cui il Redentore di osso ingiallito minacciava 2513 2| novità, dunque, riserbava al reduce del mare il suo cantuccio 2514 8| stampava qua e là, in quel regno del silenzio e della ruggine, 2515 2| vivere!~ ~Un breve silenzio regnò nella saletta. Poi il signor 2516 10| vagone e vi posero i piombi regolamentari. La piccola inglese se ne 2517 3| giorni. – Quel lavoro calmo, regolare, quotidiano lo stancava, 2518 2| terra! Marino scorse fra i reietti Cecchino, il povero Cecchino 2519 5| Gianni aveva stretto relazione con un vecchietto, dalla 2520 9| che nella mite sua anima religiosa, diffondeva quel quadro 2521 2| assalto. Prima i giovinotti rematori, i quali avean fatto a gara 2522 3| quando nella barca del padre remava con forza, per prendere 2523 2| cominciarono a lavorar di remi.~ ~– Urrà! si parte.~ ~Filò 2524 4| ombra, col lieve tonfo del remo che rompea il sonno dell' 2525 4| fiotto che si rompea nella rena: e il fantasma d'una barca, 2526 10| cento ciottoli che l'onda rende iridiscenti al sole. E come 2527 9| polvere all'incirca che rendea prezioso il cinquecentista 2528 9| suo meglio per cercar di rendere il meno possibile disagevole 2529 4| ha dato quella sera, per renderla più nera e affumicata che 2530 3| forse pregando Iddio che rendesse men cruda la prova alla 2531 6| che lo compendiava e lo rendeva più intenso. Era insomma 2532 9| Santo in gloria: lavoro reputato preziosissimo e con grande 2533 8| le fibre più compatte e resistenti. E il Cantiere n'era il 2534 8| moderni motori tutta forza e resistenza, sembran ninnoli in miniatura; 2535 7| Riviera, vi saltai sopra e respirai. Era una giornata inquieta 2536 2| testa, aperto il petto; respirava forte la brezza fresca che 2537 2| bionda sul corpo forte, e respirò largamente l'aria del suo 2538 1| scogli, o da' suoi campi egli resta sempre un «foresto»; altri 2539 1| russi od americani: i liguri restano sempre liguri, e, come certi 2540 1| impresa e del lavoro ci faceva restare. Sapevamo però bene che 2541 2| gesti di scontento. Erano restati tutti a terra! Marino scorse 2542 9| questo tesoro perduto e restituirlo all'Oratorio.~ ~E guardò 2543 2| distendere lungo a prua, e restò così, a guardar con gli 2544 9| accogliere fra le sue braccia, riaccese la lampada. E pensò, per 2545 3| socchiudeva gli occhi quasi per riafferrare la visione, nel suo cuore 2546 6| proprio sul cuore.~ ~E allora rialzando gli occhi vide che il volto 2547 5| mise a letto deciso a non rialzarsi più. E ripensò ancora a 2548 9| beffandolo dietro le spalle.~ ~Riapre di soprassalto di occhi... 2549 9| riuscire, e San Fabiano avrebbe riavuto il suo Messale!... E avrebbe 2550 9| sogno di don Pietro!...~ ~ ~Riavutosi dalla sorpresa l'abate pensa 2551 2| che di sano, di forte e di ribelle era in fondo al suo intimo 2552 3| tutte uguali, tutte del pari riboccanti di gente frettolosa, di 2553 3| e tutto d'intorno spuma, ribolle, sparisce in un nembo di 2554 2| prima sul mare azzurro e ribollente, quindi si volse alla spiaggia, 2555 7| tuffando il becco in quel ribollìo per cavarne i disgraziati 2556 10| questo è grosso e la tempesta ricaccia indietro le barche, San 2557 3| nessuna di quelle sue lagrime ricada sopra quest'anima innocente 2558 6| abbandonò indietro la testa e ricadde: era morta.~ ~Agnese volle 2559 2| angoscioso.~ ~E Marino si lasciò ricader sopra il sedile, vinto, 2560 5| seppe che aveva avuta una ricaduta. Cominciò a sentirsi anche 2561 6| autunnale, e certe tendine a ricami che ora non costumano più 2562 4| Michele tacque un momento per ricaricare la pipa mentre anche gli 2563 1| verde: corrono le collinette ricche di vigne che precedono la 2564 2| troppo a questa terribile ricchezza!~ ~E perciò ella era adesso 2565 2| mingherlino e pallido, figlio di ricchissimi, ben vestito e poco forte.~ ~– 2566 2| Maria! la figliuola del ricchissimo forestiero, che avea comprato 2567 2| cappellone scuro, sotto i brevi riccioli bruni, nel visetto pallido 2568 1| viuzze animate adesso, a ricercar ne' volti dei rimasti le 2569 1| po' affannosi andiamo a ricercare in esso i lineamenti cari 2570 1| per uscirne un momento a ricevere un bacio di sole e inabissarsi 2571 5| confidenza da parte delle suore e riceveva contento gli scherzi degli 2572 3| abbandono del riposo avean ricevuto il bacio delle onde, il 2573 2| giojosa sul mare azzurro per richiamar i pescatori, e saluta i 2574 7| Prima che il cancelletto si richiudesse dietro di lei, ebbi il tempo 2575 5| più in viso.~ ~Così egli ricominciò a sperare più che mai e 2576 2| Il ragazzo lo guardò riconoscente.~ ~– Sì.~ ~– To', prendilo.~ ~ 2577 2| aguzzava gli occhi miopi, per riconoscere chi aveva salutato... La 2578 9| miniatura: ha compreso, l'ha riconosciuta – si slancia sul letto al 2579 9| Fabiano! – grida egli che ha riconosciuto il luogo. Dopo cinque minuti 2580 9| foglio di pergamena che ricopre lo spesso cartone della 2581 1| tristezza accorata di oggi ricorda che l'abbraccio di quell' 2582 7| spuma candida. Non so perchè ricordai i primi versi d'una strana 2583 1| croci se altri vengono a ricordarcisi. Ecco: Luigina Anfossi.... – 2584 3| quest'innocente che viene a ricordarvi la dolcezza dell'amore di 2585 3| silenzio il suo mare, come ricordasse tante cose.~ ~– Ne hai avuto 2586 10| suo nome venga ripetuto e ricordato negli angoli più opposti 2587 1| grande casa – tutto ora noi ricordiamo – in fondo al paese, in 2588 10| alighe de' suoi scogli. Ricordiamoci che da qui Alfonso Karr 2589 6| andava contenta. Perchè?... Ricordò che prima di morire avea 2590 1| non entra nel caffè nè ricorre neppure al barbiere per 2591 6| scegliere, fra le due, era ricorso un giorno ad un ingenuo 2592 10| tardi, non avea saputo più ridarle.~ ~I quattro uomini deposero 2593 2| momento. Egli sentiva una ridda nel cuore che pareva gli 2594 2| il mare che sussurra e ride, v'è l'amore e i fiori – 2595 6| vuotava con pochi sorsi. Esse ridevano, beate, e gliene porgevano 2596 8| congegni di orologeria, noi ridiamo di que' faragginosi macchinari 2597 9| don Pietro e la servente ridono a crepapelle beffandolo 2598 3| Finchè le reti non erano ridotte vicinissime e allora si 2599 8| silenzio e la solitudine han ridotti di una ferocia terribile. 2600 1| statua nel mezzo, tutto ridotto, piccolo, minuto, visto 2601 3| tanta gioia quand'ella si riebbe e fu tòlta d'ogni pericolo, 2602 2| ridente, e tutto intorno si riempiva di gaiezza e di soavità. 2603 7| potete andare. Addio.~ ~Rientrò nella salettina, ove la 2604 9| ritta sulla soglia: ella non riesce a capirvi nulla.~ ~Finalmente 2605 7| quella strana – me la rievoca, talvolta, ne' suoi momenti 2606 3| aveva una sera descritto, rifacendone l'acconciamento con una 2607 5| secondo Gianni cominciava a rifiorire a meraviglia. Però uno, 2608 5| conosceva ogni linea, ogni riflesso, ogni giuoco e ogni venatura 2609 2| seno che lambe le case, rifletteva i lampioncini a colori. 2610 2| lampioncini alla veneziana si riflettevano nell'onda buia: la prima 2611 8| quel cimitero di ferro, noi riflettiamo che tutto di que' giganti 2612 6| desiderio di pianto con la sua rigidezza finale.~ ~Agnese pensò.~ ~ 2613 9| urlo di gioia.~ ~Guarda, riguarda, fa scintillare alla luce 2614 6| passeggiata.~ ~Poi si fermò a riguardarla.~ ~Era bella. Ma il volto 2615 9| a caso, due vecchi tomi rilegati in pergamena e se ne tornò 2616 10| le barche, San Fruttuoso riman solo, fra le sue rocce scheggiate, 2617 9| della stanzuccia. Don Mauro rimane alquanto perplesso e, in 2618 3| vaghi sentimenti indecisi: rimaneva a lungo a guardar il mare 2619 2| del signor Paoletti gli rimbombavano all'orecchio, come il rumore 2620 3| mezzo a nuvole di fumo, al rimbombo dei cannoni, agli hurrà, 2621 10| vengon a bere – supremo rimedio – l'alito caldo del suo 2622 3| finalmente, con uno sforzo, rimessasi alquanto, mormorò:~ ~– Ma 2623 2| comprato la villetta da poco, rimettendola tutta a nuovo...~ ~E Marino 2624 2| rimase solo.~ ~Prima di rimettersi davanti al libro, grave 2625 9| lasciasse tranquilli, si rimise a frugare in un certo suo 2626 5| non si disperavano: non rimproveravano neppure il sole, il buon 2627 3| chiami bambinate, ora – rimproverò dolcemente la Teresa, che 2628 1| nostra esistenza e che ora rinasce vivido. Carlo Peretti, morto 2629 3| pallido, pur cercava di rincorare il vecchio Salvatore che 2630 3| lontanissimi or vicino – si rincorreano sulle ondate, aperte le 2631 3| nuvole mostruose, che si rincorrevano, s'accavallavan, si scompigliavan 2632 5| tutto quel sole lo aveva rinforzato di molto, non sentiva più 2633 3| della risacca vengono a rinfrescare il sonno: il lavoro di bordo 2634 9| mobile alcuno, dormivano alla rinfusa per terra, accatastati e 2635 7| ero appoggiato alla breve ringhiera di ferro ch'è sopra il precipizio) 2636 10| appena da un esilissima ringhierina di ferro che par fatta apposta, 2637 9| recarono subito all'Oratorio a ringraziare il Santo dello scampato 2638 1| E il ritrattino sbiadito rinnova per noi il suo antico sorriso. 2639 2| scena.~ ~E l'abbraccio si rinnovò, in tre, questa volta.~ ~– 2640 9| modo ad una certa (assai rinomata tra i bibliofili) edizione 2641 9| mozzo quindicenne «et un rinomatissimo dipintore ch'aveva nome 2642 9| la miniatura del devoto e rinomato pittore dovesse essere veramente 2643 4| fermò ancora una volta, rintuzzò la pipa e riprese:~ ~– La 2644 3| spicciole membra nervose s'eran rinvigorite al bacio de l'onda salsa. 2645 3| di affrettarsi.~ ~Bisogna riparare in tempo.~ ~ ~ ~Seduto sulla 2646 6| innumerevoli anni da che giacevano riparati in quel guardaroba. Li mettevano 2647 3| Ma tu pensi dunque a ripartire, figliuolo?~ ~Betto la guardò 2648 3| alla gola. Il suo Betto ripartiva, ritornava al mare: era 2649 6| sorridenti, quasi beate, e li ripassavano con cura, togliendo loro 2650 2| le mie parole. Un giorno ripensando a questi momenti li troverà 2651 2| allora. Eppure adesso... ripensandoli, non so, li vedo vestiti 2652 2| giorno, forse, chissà?... ripenserà alle mie parole. È fatta 2653 10| delle palme. Visione che si ripete, purtroppo, così spesso 2654 3| un tratto.~ ~Ma dovette ripetere più volte la chiamata perchè 2655 10| Credo che il suo nome venga ripetuto e ricordato negli angoli 2656 9| sulla cima di una di quelle ripide colline liguri, che scendono 2657 2| giardini, le brevi viuzze ripidissime, su, pel monte alto e pallido 2658 2| suo libro.~ ~E la mente ripiombò tenace sull'intrico dei 2659 9| poi pensa che è meglio riportare subito l'infame libro dove 2660 3| più forte.~ ~La fanciulla riportò il suo sguardo smarrito 2661 2| storie secolari di marinaio riposan là dentro, tra quelle mure 2662 1| anime, i cui vecchi corpi riposano lì sotto. Povero e caro 2663 10| circondava. Qui è venuto a riposarsi Moltke, ed uno zelante vecchio 2664 2| fondo al suo intimo parve risalire a galla nell'acqua torbida 2665 3| staccato: il bianco.~ ~Esso risaliva lentamente l'erta del Promontorio: 2666 2| comprendeva tutto! ora si rischiaravan tante piccole cose che non 2667 2| con amicizia.~ ~E Cecchino rise, racconsolato.~ ~I ragazzi 2668 3| infelice. E di nuovo un vago risentimento la prendeva contro tutto 2669 2| caro volto della mamma e si risentiva la voce del babbo. E poi, 2670 2| Che novità, dunque, riserbava al reduce del mare il suo 2671 1| al treno che vi si caccia risolutamente dentro e le trapassa sbucando 2672 3| avea tante volte sentito risonar sempre più care, sempre 2673 9| molti tomi che, s'erano rispettabili per vecchiaia, non lo erano 2674 9| per una vecchia tradizione rispettata. E quante storie quell'oratorio 2675 3| fanciulla.~ ~– Dì, Mina, rispondi – mormorò egli ad un tratto.~ ~ 2676 2| franchezza che le ho detto, le rispondo subito che non è cosa.~ ~ 2677 10| assai, a cercarvi l'ultimo ristoro alla lor stanca vitalità. 2678 9| lettura della descrizione risultò a don Mauro come qualmente 2679 9| parole di don Pietro gli risuonano chiare e beffarde all'orecchio.~ ~ 2680 3| comando, Betto se la sentiva risuonar in quel momento all'orecchio 2681 9| si mette a ridere senza ritegno alcuno. in faccia al povero 2682 4| possibile, e dopo i tre anni ritornai a Sori... Capitan Traverso 2683 10| avvicinandosi alla Spezia ritornan aride, per divenir poi addirittura 2684 5| aspetta quegli altri per ritornar fuori! Ma lui intanto non 2685 3| E si finisce che bisogna ritornarci, già, ritornare a lui, ritornare 2686 2| lo conosco, da che sian ritornati da lassù, lo sa? ... ebbene, 2687 3| Addio, babbo, non piangete: ritornerò con un bel grado.~ ~Il vecchio 2688 2| lontani paesi di sogno, dolci ritorni a casa, la barca carica 2689 1| sentimentalità pura, un po' ritrosa e tutta intima, che ci matura 2690 5| seguito ella mancò al solito ritrovo: Gianni s'informò e seppe 2691 9| padrone ed ora guarda stupita, ritta sulla soglia: ella non riesce 2692 10| non ha altra strada che lo riunisca al mondo che il mare. Quando 2693 3| strada una voce lontana che riuscì a colpire l'orecchio de 2694 9| Ma prima o poi sperava riuscire, e San Fabiano avrebbe riavuto 2695 3| da l'emozione. A stento riusciva a spiccicar le parole da 2696 4| in fretta e di sfuggita, riuscivo a farle questo discorso; 2697 2| Un giorno, lontano, dico, rivangando nel suo passato, troverà 2698 9| delicato lavoro. E don Mauro rivede l'arguto sorriso del bizzarro 2699 1| la sua Maria. Ci sembra rivederlo chino ostinato sul libro 2700 1| promessa e la speranza di rivedersi presto; e la tristezza accorata 2701 1| avevamo dimenticato: e lo rivediamo come se fosse ora, lì, con 2702 1| veri ghirigori di seta; si rivedon i noti campanili, le piazzuole 2703 1| giocattoli di bimbi. E si rivedono le note strade che si snodano 2704 7| Naturalmente, amici miei, non l'ho riveduta mai più, e la mia anima – 2705 3| vecchio, ormai. Lo avrebbe riveduto più, il suo caro figliuolo?...~ ~ 2706 8| chiazze di luce sfuggente, rivelando forme strane e bizzarre, 2707 10| cocente e da' suoi raggi riverberanti dal sasso... E da quei filari 2708 3| vicinissime e allora si riversava nelle barche accostate tutto 2709 1| una data: ma che ci fan rivivere intenso tutt'un palpito 2710 3| chiudeva un momento gli occhi e riviveva la vita di bordo: quella 2711 9| Don Mauro si volge e rivolge sul letticciuolo, divenuto 2712 7| heiniano.~ ~Allora io, sempre rivolgendomi a lei e al mare, presi a 2713 7| poco lontana da me osai rivolgerle la parola.~ ~– Come è bello! – 2714 9| E questa sua passione la rivolgeva a qualunque genere di libri, 2715 2| perdendosi poi per una miriade di rivolini di spuma e di perline nell' 2716 3| lo guardò un istante poi rivolse di nuovo i grandi occhi 2717 9| mezz'ora così, voltandosi e rivoltandosi nel letticciuolo finchè, 2718 3| povera Mina si voltava e rivoltava nel letticciuolo, la mente 2719 3| scherzi del fratello s'era rizzato, mentre una rapida vampa 2720 3| marinai. – E quella voce robusta e simpatica, avvezza al 2721 3| poi scomparve, dietro le roccie. Il punto nero era rimasto 2722 10| i più scontorni picchi rocciosi che imaginar si possa. Essi 2723 10| marinaresca direttamente per Roma, pochi giorni dopo finiva 2724 2| giorno la sua brava storia romantica da raccontare nelle sere 2725 2| sul mare finchè esso avea rombato nel lume di rosa, poi quando 2726 2| vapori viola. Si sentì il rombo dell'organo, dalla chiesa...~ ~ 2727 9| spirituale a San Fabiano, la romita cura di don Pietro, il dotto 2728 9| di vera quiete nel caro romitorio di don Pietro.~ ~Quel San 2729 9| poteva, la vita suo malgrado romorosa della grande città ove era 2730 2| mandolini, veniva da là un ronzìo di musica e di voci. A fianco, 2731 2| nero: gli ultimi barlumi rosei eran morti del tutto. Laggiù 2732 8| altro che inutili cadaveri, rosi lentamente dal tarlo del 2733 8| ferro, che è la ruggine rossastra, che mangia lentamente le 2734 2| inerpica con le sue casette rosse, i suoi giardini, le brevi 2735 2| un manto, davanti al suo rostro.~ ~Fra poche ore, fra pochi 2736 8| per una strana illusione rotare vertiginosamente, tanto 2737 9| diabolico volume il quale va a rotolare pesantemente sino nel mezzo 2738 3| scosceso dirupo, quindi rotolaron, sempre uniti, sin sul ciglio 2739 10| è un colossale ciottolo rotolato giù in qualche notte di 2740 10| della strada sugli scogli, rotta appena dal susurro dell' 2741 7| fremiti, singulti, gemiti, rotti a tratti da pazzi scoppi 2742 9| ricerca da per tutto, ho rovistato ogni angolo, in ogni stanzino, 2743 3| mese e via!...»~ ~E nella rozza parola appassionata di Betto 2744 3| ch'egli aveva una volta rozzamente e scherzando descritta in 2745 8| silenzioso mondo abbandonato, per rubare la vecchia ghisa e i pezzi 2746 10| bianco, e del più schietto rubino il rosso... Sulle vette 2747 1| vino: e il paesaggio si fa rude e selvaggio. Grandi rocce 2748 8| restato a guardia di quei ruderi di ferro di una vita fragorosa 2749 3| azzurro, liscio, senza una ruga; il mare de' giorni dell' 2750 2| che correva a unire il suo ruggito al grido dei ragazzi. Venne, 2751 6| aveva veduto in vita. Due rughe amare le s'eran formate 2752 3| granchiolino dalla bruna pelle rugosa e da' vividi occhietti eravi 2753 8| addormentato. Il suo volto rugoso era pieno di peli grigi: 2754 10| passi dalla mia nativa e rumoreggiante città.~ ~E la bellissima 2755 5| Sanatorio, sempre agitato, rumoreggiava senza tregua, con un sordo 2756 3| Oh, invece la vita varia, rumorosa, ardente del marinaio!... 2757 2| taglienti, non istava quieta: ruotava le sue armi, anelante il 2758 1| mezzo alle parole inglesi, russe, argentine o nord-americane 2759 1| diventar francesi, inglesi, russi od americani: i liguri restano 2760 10| solito tedesco, il barbuto russo, lo snello americano, il 2761 3| Il vecchio si asciugò ruvidamente le lacrime.~ ~– Addio, figliuolo, 2762 4| aveva ammucchiato un buon sacchetto di denari e si era comprata 2763 9| dotto ma un po' bizzarro sacerdote, di cui l'abatino ammirava 2764 2| Scappava via come una saetta!...~ ~La costa azzurra s' 2765 2| addensavano.~ ~Aveva forse, il sagace cuore paterno, intuito ove 2766 6| neppur pensare di poter sagrificare l'altra a proprio vantaggio.~ ~ 2767 10| caratteristica figura di Marco Sala. Egli volle venire a morir 2768 2| raffica e degli schiaffi salati del mare in collera.~ ~Ebbene, 2769 10| corre giù serpeggiante, salendo e scendendo sugli scogli 2770 3| aguzzi e macigni accatastati, salienti su su, come mostruosi gradini, 2771 2| il professore – egli l'ha salita tutta, dal primo gradino, 2772 2| pioggia fitta e le raffiche salmastre bastava un nome: – Maria! – 2773 3| gli mandava i suoi spruzzi salmastri ed egli guardava fiso all' 2774 3| quel momento...~ ~La Mina saltellò incontro al giovane ridendo:~ ~– 2775 3| baciò lieve sulla gota e saltò nella barca.~ ~La Mina teneva 2776 2| richiamar i pescatori, e saluta i vapori che passano al 2777 2| per riconoscere chi aveva salutato... La signorina Maria le 2778 9| entrava nella rada: era salva. I quattro scampati si recarono 2779 3| gracile quando era a fianco di Salvano, il forte ragazzo pescatore.~ ~ 2780 7| sonnecchia; e, unico mezzo per salvarmi, fuggire da' luoghi a me 2781 10| una frase ben detta seppe salvarsi dalle conseguenze non del 2782 2| corpo, la forza benefica e sana del buon bagno fatto nel 2783 10| occhioni profondi. Essi son sani, vivaddio! e lo dimostran 2784 1| lontani popoli orientali, sanno che il giorno verrà sempre 2785 5| che il sole non voleva più saperne di essi.~ ~Solo quel vecchietto 2786 3| Credi tu che io non lo sapessi forse?~ ~Betto appariva 2787 5| ancor vivo nel volto.~ ~– Sapeste! mi avete fatto una paura, 2788 1| lavoro ci faceva restare. Sapevamo però bene che si sarebbe 2789 4| fronte, in coperta, bevean il saporitissimo arziglio (l'odore di alghe 2790 1| puntuali alle ore stabilite: sappiamo, da' bambini, che il tempo 2791 10| che ha veduto i corsari saraceni, le galere venete e pisane, 2792 | sarai 2793 9| in basso, giù pel dirupo sassoso che erto e selvaggio precipitava 2794 7| i disgraziati pesciolini sballottati nella spuma candida. Non 2795 3| che Betto n'era rimasto sbalordito.~ ~– Che strano pazzo di 2796 1| vallate, stringendosi in gole, sbarrando il passo al treno che vi 2797 1| gelosie sono ancora tutte sbarrate, e chiuse le bottegucce: 2798 3| via di nuovo.~ ~Salviano sbarrò gli occhi.~ ~– Tu?~ ~– Già. 2799 3| brezza, acutamente salina, sbatteva in volto a Salviano, scompigliandogli 2800 2| che cantava, le vele che sbattevano sulla testa, senza vederle, 2801 3| orazioni e la Mina, pallida, sbattuta, per la notte insonne, gli 2802 1| giovinezza.~ ~E il ritrattino sbiadito rinnova per noi il suo antico 2803 4| Quando la Gina (come era sbiancata, povera bambina!) tornò 2804 4| ragazza... Ma lei, la Gina, si sbiancava tutta quando io, in fretta 2805 1| simmetriche, si profilan di sbiego poi sembran voltarsi di 2806 3| in quel soave fiorellino sbocciante in quella goccia di azzurro, 2807 3| una soavissima speranza sbocciò per la prima volta nel suo 2808 1| risolutamente dentro e le trapassa sbucando in paesaggi nuovi, con, 2809 1| stradicciola che appena sbucata fuori del paese s'inerpica 2810 4| tre caminiere di piroscafi sbuffanti a tutto vapore.~ ~Poichè 2811 2| buio mandava la vampa, e sbuffava come una ciminiera!...~ ~ 2812 3| sicura sulle creste dirute e scabrose, ferma sui suoi piedini 2813 2| ch'ella spumeggiante si scagliasse sulla riva, era già ritto, 2814 10| dall'altra scendente giù a scaglioni sino al mare, un giovane 2815 2| prese per una delle viuzze a scala che conducono a basso, nella 2816 2| si staccava carica dallo scalo della piazzetta; partiva 2817 3| sabbia e i suoi piedini scalzi, con i suoi piccoli baci 2818 9| rada: era salva. I quattro scampati si recarono subito all'Oratorio 2819 9| ringraziare il Santo dello scampato pericolo; quindi il pittore 2820 3| in sè di quella sua vita scapigliata e avventurosa di uomo di 2821 9| buon paio d'orette non la scappa più!»~ ~Nello studiolo quieto 2822 2| cuore che pareva gli dovesse scappar via da un momento all'altro. 2823 9| originale e strano, pieno di scappate improvvise e inquietanti 2824 2| ora, la Caterina?...~ ~Scappava via come una saetta!...~ ~ 2825 9| don Mauro, pallido e tutto scarmigliato, sul guanciale scomposto...~ ~ 2826 2| vergognavo quando, senza scarpe, passavo le giornate a lavorare 2827 9| non precisava – sendosi scatenata una «horribile e furiosissima 2828 9| tutte le demonia si fossero scatenate» una povera barca che in 2829 6| vecchi nastri e i pizzi della scatola, e se le leggevano qualche 2830 6| Avevano anche certi loro scatoloni pieni zeppi di nastri, di 2831 7| dolcissima a volte e tutta scatti all'improvviso e arabeschi 2832 2| tutte.~ ~Marino s'alzò di scatto, sollevò le braccia, con 2833 3| con un guizzo improvviso scattò d'alcuni metri superando 2834 10| quelle grotte violentemente scavate dal mare, a morsi continui, 2835 3| ignara!... Dio ha voluto sceglier me per tutelare questa povera 2836 6| esse ma non sapendo quale scegliere, fra le due, era ricorso 2837 7| parole mi sgorgavano facili e scelte, il periodo mi si formava 2838 2| rideva, gli occhi umidi, alla scena.~ ~E l'abbraccio si rinnovò, 2839 10| Palme, in fondo, ove si scende per andar sulla strada degli 2840 10| giorno, i pescatori che scendean al mare per ritirare le 2841 10| per il monte, e dall'altra scendente giù a scaglioni sino al 2842 10| infelici...~ ~Una volta vidi scender giù, solo e tranquillo, 2843 3| che la giovinetta sentì scenderle in cuore tanta grata tenerezza, 2844 2| domando a Marino.~ ~– Scendo abbasso, verso la chiesa.~ ~ 2845 9| ripide colline liguri, che scendono giù diritte sino al mare: 2846 6| altri tempi, e perfino certe scene carnevalesche che dovean 2847 2| E l'occhio del giovane scese giù, accarezzando, sul dorso 2848 10| riman solo, fra le sue rocce scheggiate, separato dal resto dei 2849 3| La Mina arrossì tutta schermendosi, mentre il vecchio Salvatore 2850 3| aveva una volta rozzamente e scherzando descritta in una delle sue, 2851 2| di lui chetamente: parea scherzar con le sue lievi carezze 2852 5| e allegro, continuava a scherzare sulle grandi vetrate, sopra 2853 5| lasciava spiccare il gran volo. Scherzava sul suo male e aveva fatto 2854 3| rabbiose le ondate venivano a schiaffeggiare la Rupe del Promontorio 2855 2| rideva della raffica e degli schiaffi salati del mare in collera.~ ~ 2856 2| si lanciarono, ridendo e schiamazzando.~ ~Uno solo non fece in 2857 5| più scoppi di tosse che schiantavano il petto, non più viatici 2858 3| in quel momento, quale schianto doloroso stava per farle 2859 3| una lievissima nube sulla schietta sua felicità di quel momento.~ ~ 2860 10| il suo spirito arguto e schiettamente italiano...~ ~Non posso 2861 3| Poi sprofondò giù, nella schiuma candidissima, sugli aguzzi 2862 4| combinato tutto, e... ora la scià Gina credo abbia raggiunto, 2863 3| mettere nella capanna il suo scialbo chiarore. Allora il pescatore 2864 8| me, avvolto in un antico scialle, senza colore, che gli serve 2865 1| dalle alte colline la neve scintilla ancora al sole e il paese 2866 9| Guarda, riguarda, fa scintillare alla luce la miniatura: 2867 4| della Gina e gli occhi che scintillavano come due stelle nell'aria 2868 2| si precipitò, s'infranse; scintillò nivea al sole un momento 2869 3| ragione, Betto: sono una sciocca.~ ~– Sei un'adorabile cuginetta... 2870 3| cadente a piombo nel mare, sciogliendosi dopo l'inutile assalto in 2871 1| il voto ha potuto essere sciolto. E la preghiera, fatta più 2872 4| che tirava un ventaccio sciroccale che bruciava gli occhi e 2873 9| si può separare, per non sciuparla, senza un lungo e delicato 2874 2| nuvola di candore, scorrendo, scivolando e perdendosi poi per una 2875 3| I due corpi avvinti così scivolarono in mucchio sulla scosceso 2876 2| aveva aperto tutte le ali. Scivolava come un bell'alcione robusto, 2877 1| inerpica su per la collina scogliosa. La prima visita è ai cari 2878 1| medaglione che il tempo ha scolorato, ma non per noi, che un 2879 3| spiaggia, come triste e scolorito il mare! Come tutto appariva 2880 3| spiaggia. La barca di Betto era scomparsa, da tanto tempo. Ed ora 2881 8| ferro e di fuoco, sono tutti scomparsi, ingoiati qua e là da altre 2882 3| sbatteva in volto a Salviano, scompigliandogli i rudi capelli biondastri. 2883 3| rincorrevano, s'accavallavan, si scompigliavan senza tregua, senza pace, 2884 9| scarmigliato, sul guanciale scomposto...~ ~ 2885 9| il Boccaccio con le sue scomunicate figure, su cui la miniatura 2886 9| copertina d'un tal libro scomunicato? Evidentemente questo fatto 2887 10| ammirazione: la più grande, la più sconfinata, la più sincera ammirazione!...~ ~ 2888 2| torbida di quel suo primo sconforto appassionato dei vent'anni. 2889 7| parole della sua lingua a me sconosciuta, alle quali la vecchia sorrise 2890 3| vapore verso paesi lontani, sconosciuti, dall'altra parte del mondo; 2891 2| rimasti facea voci e gesti di scontento. Erano restati tutti a terra! 2892 2| albero, sotto la vela che si scontorceva come un uccellaccio infuriato, 2893 3| pesci che fremevano e si scontorcevano, appena fuori dell'acqua, 2894 10| arditi, i più bizzarri, i più scontorni picchi rocciosi che imaginar 2895 3| malata egli apparve così sconvolto, così spaventato: la Mina 2896 3| mamma! – gridò la fanciulla, scoppiando finalmente in lacrime.~ ~ ~ ~ 2897 6| Basta, basta, mi farete scoppiare voi, belle mie!~ ~Ed esse 2898 5| dolce che mai.~ ~Finalmente scoppiò una bufera di vento fredda 2899 2| essa fa un gomito deciso e scopre tutta la costa ed il mare, 2900 6| la lettera dell'amato, e scoprendole un poco la veste nera sul 2901 2| distesa luminosa, cercando di scoprir la bianca nota vela, ch' 2902 9| don Mauro, è riuscito a scoprire ciò che 'l buon don Pietro 2903 3| nelle sue eterne giornate scorate? Quelle parole ch'ella avea 2904 10| specialmente nordiche, voi scorgerete subito: il solito inglese; 2905 10| azzurra, e le navi che si scorgono qua e là sembran passare 2906 8| calcava ancora le ultime scorie sotto i piedi, nel fango 2907 9| tosto ed apre il libraccio. Scorre alcune pagine: avvicina 2908 2| una nuvola di candore, scorrendo, scivolando e perdendosi 2909 9| proibite, ove mille figure scorrette di demoni gli fanno boccacce 2910 2| pallida. Gli occhi belli lo scorsero subito. Ora gli passava 2911 4| la piazzetta. Appena lo scorsi andai a sedermigli vicino 2912 3| alta, più inaccessibile e scoscesa, lungo disteso, tenendo 2913 10| sorgono in vetta a certe rupi scoscese che fanno deliziosamente 2914 3| scivolarono in mucchio sulla scosceso dirupo, quindi rotolaron, 2915 2| della sua Camogli...~ ~Uno scossone, uno sbruffo, e su in piedi.~ ~ 2916 2| fra gli ulivi...~ ~Il sole scottava. Ma che bel sole! Marino 2917 9| vecchia cronaca della chiesa scritta con molta pazienza e molti 2918 10| ha scritto un vecchio scrittore marinaresco che i Liguri 2919 7| costantemente sulla mia scrivania, io ho, dicon sempre i miei 2920 2| Un fiotto al cuore, una scrollata di testa, uno sguardo al 2921 2| Quindi dopo averlo un momento scrutato, da capo a piedi, così cominciò 2922 2| si rizzò, bello, forte, scultoreo, tutto nudo com'era, contro 2923 6| suo movimento era come lo scuotersi di una cosa massiccia in 2924 3| che tanto.~ ~Ma la Teresa scuoteva la testa, pensosa.~ ~Betto 2925 4| che io, in quelle sere scure, avessi potuto ascoltare 2926 3| e s'interruppe ancora. – Scusate, diceva, questa vita non 2927 10| uguali!...~ ~E aprendomi sdegnosamente in volto i piccoli occhi 2928 9| in fondo, spiacevolmente seccato dalla noiosa combinazione: 2929 2| guizzo, sotto il sole che gli seccava la pelle, e discese, sicuro, 2930 3| gettare una fascina di alghe secche sulla brace. Ma Betto la 2931 2| naufragi. Mille sogni e storie secolari di marinaio riposan là dentro, 2932 3| altra cosa – ad una cara e secreta cosa che da tanto tempo 2933 3| siamo custodi di questo secreto... Terribile, Teresa, credete 2934 4| Appena lo scorsi andai a sedermigli vicino e dopo poche parole 2935 10| scendesse giù sino al mare e si sedesse sugli scogli aguzzi, incurante 2936 9| vecchiaia.~ ~Don Pietro sedeva al suo tavolo, sotto il 2937 6| e dimostrava non meno di sedici anni: forte, tarchiato, 2938 7| ove una vecchia signora, seduta sur una poltroncina, mi 2939 2| granci e ai ricci. Pallido, segaligno, poco forte: assai elegante, 2940 9| troppo, per lui, capace seggiolone ov'era a mezzo sepolto, 2941 3| Ma soggiunse subito, segnandosi:~ ~– Ma sia fatta la volontà 2942 9| a Dio: e divotamente si segnò e cominciò a recitare le 2943 8| e faville...~ ~ ~Ed io, seguendo l'oscillante lampada del 2944 3| per tutto quel giorno e i seguenti ella guardò a lungo il mare: 2945 3| E perchè non doveva seguirlo? Perchè non ritornava marinaio? 2946 3| Oh, le belle serate che seguiron que' primi giorni del ritorno 2947 2| madre, e il suo cuore la seguiva. E gli anni passavano ed 2948 2| tanti altri che le saran sembrati stupendi. Un giorno, lontano, 2949 2| così sempre. Ciò che ci è sembrato dolore, un giorno diventa 2950 1| semplici di amori tenaci che sembreranno ingenue ad altri, maturati 2951 8| mille operai, pari a spettri seminudi, gocciolanti sudore. Il 2952 6| belle.~ ~Ed era così rimasto semplicemente il loro buon amico.~ ~Mai 2953 1| raccontare piccole storie semplici di amori tenaci che sembreranno 2954 9| millecinquecento ei non precisava – sendosi scatenata una «horribile 2955 1| anni giovanili, tutte le sensazioni prime della sua vita gli 2956 10| adombra tutta. Ad un poeta di sensi delicati essa fa pensare 2957 3| ella avea come uno strano senso di vuoto, nella testa, di 2958 2| salino... Marino rideva, sentendosi pungere.~ ~– Cecchino non 2959 4| Chi sa, ragazzo mio?...~ ~Sentii i miei occhi inumidirsi 2960 2| sono poi mai stato un gran sentimentale: vale più un bell'ideale 2961 3| veniva. Erano in lei vaghi sentimenti indecisi: rimaneva a lungo 2962 6| sorridenti e beate, con lo stesso sentimento e la stessa felicità con 2963 3| per dire a Salviano:~ ~– E sentirai come parla.~ ~Poi, saltellante, 2964 5| si vedeva ma che faceva sentire la sua voce forte in ogni 2965 8| e terribile del vapore, sentissero il bisogno di tenerla prigioniera, 2966 4| orecchio, in modo che non sentissi che io solo, finì: – Chissà 2967 3| mare...~ ~«Il mare! ce lo sentivamo cantare intorno, di giorno, 2968 5| del grande Sanatorio,~ ~Si sentivano tutti morire, uno alla volta.~ ~ 2969 10| passeggiandovi spesso mi sentivo anch'io accomunato ad uno 2970 7| nevrastenico: ma io invece sento la presenza dentro di me 2971 | senz' 2972 9| e dalla quale non si può separare, per non sciuparla, senza 2973 4| uscì dalla serena bocca, sepolta sotto la marinara barba, 2974 7| delle viuzze misteriose, sepolte tra le alte muraglie delle 2975 9| bibliofili) edizione di ser Giovanni Boccaccio...~ ~– 2976 2| inquieto. – Vado a passare la serata a Nervi, tanto mi svago 2977 3| ritornato!...~ ~Oh, le belle serate che seguiron que' primi 2978 6| sorridente che sempre aveva serbato in sua vita.~ ~E anche Agnese 2979 2| Discorsi seri.~ ~ ~ ~Il signor Paoletti, 2980 2| bluastre come una enorme serpe lanciata, si precipitò d' 2981 10| cilindri gallici, corre giù serpeggiante, salendo e scendendo sugli 2982 3| fiamma in alto guizza come un serpentello e tutto tace a bordo, tutti 2983 2| visuccio di madonnina, a serrare quelle manine belle che 2984 3| nulla, ma avea le labbra serrate e un gruppo alla gola. Il 2985 3| labbra strette e i denti serrati. La barca appariva come 2986 10| bellezza di pietroni v'è serrato un paesello, San Fruttuoso, 2987 8| scialle, senza colore, che gli serve per la notte, con in mano 2988 1| dimenticar cento cose, imparare a servirsi alla perfezione della nuova 2989 4| po' a vedere come l'hai servita. – E sottovoce, all'orecchio, 2990 9| cameretta di don Pietro, che gli serviva da studio, era in quel momento 2991 4| regolarmente, che i suoi uomini di servizio erano al loro posto, e ritornò 2992 2| non sa. Prima perchè ho sessant'anni... ma questo non vorrebbe 2993 2| si vede che il sole... a sessanta si è veduto qualcos'altro 2994 2| poco pallido, guardava lo sfacelo dell'ondata che aveva tentato 2995 9| Oratorio.~ ~E guardò con occhi sfavillanti l'abatino.~ ~– Aveste per 2996 3| sibilante, alla pioggia che lo sferzava, alla tempesta che lo incalzava 2997 2| era stato un buon maestro. Sfido! con trent'anni e più di 2998 2| Marino ridendo – non ti farò sfigurare... sta certo.~ ~– Bene.~ ~ 2999 3| bei giorni di battaglia – sfilando davanti al Principe, sulla 3000 1| nella sua vera Liguria. Sfilano i paeselli delle Cinque 3001 3| oscurava.~ ~Ella si vedeva sfilare davanti alla mente turbata 3002 2| grosso dirupo del Promontorio sfilava rapidamente davanti, nella