Cap.

 1     I|       aspetto di Parigi notturna. Era un sacrificio fatto alla
 2     I|         via Mouffetard, che è, od era, tra le più centrali, tra
 3    II|     Carolingi e Capetingi. Parigi era diventata il centro religioso
 4    II|      Europa. E si capisce. Madrid era più nuova, come capitale,
 5   III|  masticarne un pochettino. Questo era, dopo tutto, anche il gusto
 6   VII|           ci fu tempo di vincere, era questo di certo. I francesi,
 7   VII|        poichè l'ottimo è sparito, era questo per l'Italia il tempo
 8  VIII|         vecchio Louvre, in cui si era ridotta. Enrico IV prosegui
 9  VIII|        bensì che l'intenzione non era di lasciarceli a lungo.
10  VIII|       come ebbi l'onore di dirvi. Era anticamente una torre, e
11  VIII|         abitasse mai. Pel re Sole era quella una reggia borghese,
12    IX|     gloria. Fu male; ma la gloria era grande, e ciò serva di scusa.
13    IX|          capire che il suo autore era ben degno di farsi raccattare
14     X|          si riseppe che il Louvre era illeso dalle fiamme, e che
15     X|        ringhiera. Intorno a me si era fatto un gran vuoto ed un
16    XI|     Quella Venere, evidentemente, era stata calata entro la buca
17    XI|         Milo la Chevrette, su cui era imbarcato un giovine uffiziale,
18    XI|          appunto allora la Venere era stata venduta per quattromila
19    XI|           al Morusi, cui il frate era andato a lagnarsi; i primati
20    XI|         neanche approssimativo. C'era quel pezzo di mano col pomo,
21    XI|    accompagnarsi a quell'altro. C'era proprio bisogno di alzare
22    XI|         teatro di Milo, che forse era dedicato a Venere, come
23   XII|     restituisce nulla, perchè non era lui il mallevadore della
24  XIII|          prefazione del Cromwell, era detto per eccellenza il
25  XIII|          L'ambizione, dopo tutto, era nobile. Ma uno Shakespeare
26   XIV|        All'altezza del Modena non era mai giunto, e forse non
27    XV|          medesima piazza, dove si era festeggiato ventitrè anni
28    XV|       matrimonio con l'Austriaca. Era finita pel fasto di Versaglia,
29    XV|        forma di ferro di cavallo, era collocata sul palcoscenico;
30    XV|       appartamenti. L'esaltazione era al colmo; si ballò sotto
31    XV|       troppa gente alla fame, non era certamente consigliera di
32    XV|      magnanimità. Il banchetto si era tenuto il 1.° ottobre; la
33    XV|       sfidando il pericolo che le era chiaramente presagito da
34    XV|         consacrata alla morte. Ed era tale davvero. Lafayette,
35    XV|    Versaglia, mentre il mio posto era accanto a voi, nella stazione
36   XVI|         fare soltanto qui, dove c'era la libertà dello spazio.
37   XVI|       senza sforzo, par libero.~ ~Era questo che voleva Luigi
38   XVI|         ottava meraviglia, su cui era giusto che stampasse il
39   XVI|     stampasse il suo nome, perchè era lui che snocciolava i quattrini.
40   XVI|       Giuliano, la cui campanella era la sola che rompesse di
41   XVI|       preparata al suo regno! Non era forse per lui che un uomo
42  XVII| elegantissima grotta di Teti, che era stata decorata dal Girardon
43  XVII|        XIV, diventando vecchio, s'era fatto eremita; ogni giovedì
44  XVII|        fecero dire due volte; dov'era il re si trovavano loro,
45  XVII|        sbolliva issoffatto; non c'era caso di vederne più una
46  XVII|        conservata tal quale, come era nel tempo suo, col letto
47  XVII|            solamente agli uscieri era permesso di aprirli.~ ~Non
48 XVIII|      pazienza. Per altro, una non era storica, e mi parve sconveniente
49 XVIII|          d'Orléans a sinistra.~ ~«Era la galleria, per quanto
50 XVIII|          tempo narra che il trono era «alzato solamente di due
51 XVIII|          Il marchese di Seignelay era stato col Duchesne al bombardamento
52 XVIII|       bombardamento di Genova, ed era il figlio di quel Colbert,
53 XVIII|      altera risposta del genovese era proprio a suo luogo.~ ~È
54 XVIII|         che amaro disinganno! Dov'era andata l'Anna d'Austria
55 XVIII|         braccia e le mani, di cui era tanto orgogliosa; ma fermi
56 XVIII|           forma cucurbitacea, che era il carattere distintivo
57 XVIII|     Vincent.~ ~ ~ ~Il P. Vincenzo era il confessore della regina.
58   XIX|           tanto per la fauna, ond'era in altri tempi così celebre.
59   XIX|  intenzioni, rispose: - «no, egli era un uomo cattivo; se non
60   XIX|          d'inconsapevoli copisti, era un fatto necessario nell'
61    XX|   dimenticare che la via Flaminia era stretta come ora, al tempo
62    XX|        parlo della via Sacra, che era un vicolo a dirittura, e
63    XX|          antiche forme paesane. C'era buon gusto anche in Etruria;
64    XX|        oltre. Poche ore prima, si era applaudito al teatro Valle
65    XX|      eleganze niliache; quindi si era offerto all'amico il litro
66    XX|      mezz'ora, in una via che non era sicuramente delle più strette
67    XX|         di San Tommaso in Parione era il punto e basta fra i due
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