Cap.

 1     I|             mi hanno trattenuto un'ora nella stia, con una moltitudine
 2   III|        altri preveda il giorno e l'ora del «si parla italiano»,
 3   III|         francesi, se non istudiano ora la lingua nostra, l'hanno
 4   III|           della grossa. È quella l'ora più felice della casa, senza
 5    IV|     experto crede Ruperto. Appunto ora, mentre scrivo, cinque o
 6    IV|         per altro, che ad una cert'ora di sera la preziosa vetrina
 7    IV|           sentito il bisogno, come ora, di ricogliere il fiato.~ ~ ~ ~
 8     V|            lenocinii del pennello. Ora, lasciate che essa intenda
 9    VI|         farmi intendere appuntino. Ora, per farmi intendere, debbo
10    VI|        poco, anzi meno del poco.~ ~Ora, questo pochissimo appartiene
11   VII|    Vaticani, se sarò a Parigi come ora, domanderò ospitalità in
12  VIII| Versagliesi,  si farà certamente ora che accennano a voler governare
13  VIII|           quadri consimili, sparsi ora nelle gallerie d'Europa,
14    IX|        quelle destinate ai quadri, ora andando oltre, ora trattenendovi,
15    IX|         quadri, ora andando oltre, ora trattenendovi, all'uopo
16    IX|         sono firmati i protocolli; ora si mangia, si beve e si
17     X|          di Veneri, io non conosco ora, non vo' veder altro che
18     X|          mie viscere, come capisco ora i parigini! Sì, è vero,
19   XII|      bureau de location si apre un'ora prima dello spettacolo;
20   XII|            per sentirsi a dire, un'ora dopo, che primi, secondi
21   XII|            diceva: le roi s'amuse: ora Parigi ha preso il posto
22  XIII|        tener chiusi fino all'ultim'ora i bureaux de location; ma
23  XIII|        donde il nome che ho detto. Ora, badate a me. I sedili,
24  XIII|           da quei tempi al nostro! Ora quegli sdegni pudicamente
25   XIV|            nel gesto e nella voce, ora gorgoglia, come un torrente
26   XIV|            capite più una sillaba) ora si allarga, ma per poco,
27  XVII|      vederne più una al suo posto. Ora sentite che cosa facesse
28  XVII|            i nervi. Una sera, sull'ora della benedizione, tutti
29  XVII|           che chiude la serie, per ora; ma non mi fermo a nominarvi
30  XVII|            uno mi ruba un quarto d'ora. Confesso la mia debolezza,
31  XVII|            ho dedicato un quarto d'ora a Madama Récamier, l'Egeria
32   XIX|          qui jamais n'a existé.»~ ~Ora, ve l'ho detto, gl'Invalidi
33    XX|    vogliamo, e comanda alla mamma. Ora, questo è un male, non bisogna
34    XX|          Flaminia era stretta come ora, al tempo in cui ci passeggiavano
35    XX|        processione durò forse mezz'ora, in una via che non era
36    XX|           monte Sacro sono finiti; ora vanno ad attaccare quelli
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