IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
di Jacopo di Dante a Guido da Polenta.
Acciò che le bellezze, signor mio,
Che mia sorella nel suo lume porta,
Abbian d'agevolezza alcuna scorta
Più in color in cui porgon disìo.
Questa Divisïon presente invio,
La qual di tal piacer ciascun conforta;
Ma non a quelli c'han la luce morta,
Chè 'l ricordar a lor serìa oblìo.
Però a voi, ch'avete sue fattezze
Per natural prudenza abituate.
Prima la mando che la correggiate,
E s'ella è digna, che la commendiate:
Ch'altri non è che di cotai bellezze
Abbia, sì come voi, vere chiarezze.
Factus fuit per Jacobum filium Dantis et per ipsum missus ad magnificum et sapientem militem Dominum Guidonem de Polenta, anno millesimo trecentesimo vigesimo secundo die primo mensis Aprilis7.