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LIBRO PRIMO Chiose d'Jacopo, figliuolo di Dante Alighieri sopra alla "Commedia" Comincia il XII Capitolo |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Era lo loco, ove a sciender la riva
Venimmo, alpestro, per quel che v'era anco
Tal ch'ogni vista ne sarebbe ischiva
In questo cominciamento del capitolo dal sesto al settimo grado, il disciedere si mostra, nel quale, diviso in tre, come sopra si conta, la bestial..... qualità dell'operazione umana si contiene, per la cui similitudine nel suo cominciamento il Minotauro si pone, a significare l'abito umano congiunto e col bestial unito. Il quale, secondo i poeti, così si figura togliendo alcun principio in cotal modo di lui, che alcuna reina, nominata Pasiphe, moglie de' re Minos di Creta, per sua lussuria con un vitello istare carnalmente s'accese, la quale alcuno ingiegnioso, nominato Dedalo, che in sua corte si riducea, di ciò pregando richiese, e come a lui parve, in uno cuoio di vacca, ignuda si mise, nel quale col detto vitello usando s'incinse, di cui finalmente una criatura nacque, dal petto in su uomo e l'altro busto d'un toro. Onde maravigliandosi i' re di cotale nazione e per suo figliuolo riputandolo, di doppio nome nominarlo volle, siccome era di doppia natura, cioè Minotauro; per lo quale s'intende Minos e Taurus. Del quale crescendo con furioso e crudele abito, finalmente agli orecchi de' re la verità di lui pervenne, per lo quale isdegno e per sua furia raffrenare al detto Dedalo un luogo per lui determinato ingegnosamente far fece; nel quale chi v'entrasse uscire non ne sapesse, nominandolo laberinto; al quale essendovi rinchiuso, a ciascuna città del detto re signoreggiata, in ogni capo di tre anni una pulcella vergine in luogo di tributo mandare convegna, la qual finalmente divorava: con patto che chi v'entrasse il detto Minotauro uccidesse, che d'ogni tributo libera fosse sua patria. Fra le quali per la città d'Atene il suo, nominato Teseo, per liberarla si mosse. Al quale essendo giunto nel sopradetto paese, e nella corte dimorando, alcuna figliuola de' re, nominata Arianna, innamorata di lui, sentir di se per cotal modo gli fece, che se per moglie la togliesse menandolane in suo paese, che del laberinto uscire e uccidere il Minotauro gl'insegnerebbe. Ond'egli acciò consentendo con gli ammaestramenti di lei, che delle sette arti sapea, ad entrarvi si mise, nel quale finalmente la morte gli diede, tornandosi poi nel suo paese colla vittoria e colla detta Adriana. Onde così in lui figurata qui la bestial qualità si conchiude.
Da tutte parti l'alta ripa feda
Tremò sì ch'io pensai che l'universo
Sentisse amor, per lo qual è ch'i' creda
Più volte il mondo in caos converso,
Siccome per la nostra fede è manifesto, anzi che 'l suo principio, cioè Cristo, morendo, l'umana generazione ricomperasse, egualmente il giusto come il peccatore, nel primo grado infernale, cioè ne 'l limbo era dannato. Onde vogliendosi dimostrare che nella vittoria di lui, cioè nella resurrezione, ciascun grado avesse sua via, e spezialmente quegli che in prima di colpa non ne aveano soggetto di cotale tremare, figurativamente, qui si ragiona, affigurandolo a una certa opinione d'alcuno filosafo, nominato Empedocles, il quale si come per molti altri filosofi diverse credenze dell'universo s'intendero, così questa per lui così fatta si tenne, che solamente per gli alimenti il mondo si reggesse, e che tra loro si prendesse due diversi principii, cioè odio e amore, per li quali insieme in odio regnando che 'l mondo ben si reggesse e in amore il contrario, si come confusione di molte cose unite che niente non fosse, chiamando cotale amore caos, cioè confusione di molti e diversi uniti effetti. Onde cotal dire, per tal modo figurato, qui si conchiude.
E tra 'l piè della ripa e essa in traccia
Correan centauri armati di saette
Come soglion nel mondo andare a caccia.
Entrandosi nella dimostrazione bestiale del presente settimo grado, la quale in tre qualitadi divisa si pone, della prima cioè di coloro che sforzano altrui in avere e in persona, figurativamente, così si ragiona che nella circunferente stremità del grado presente una fossa di sangue bogliente immaginata permagna, nella quale ciascun cotale operante, secondo la sua facultà, ladentro più e meno sia sortito. La cui allegoria apertamente s'intende che sì come la lor voglia di torre l'altrui e di dare morte s'infiamma, così qui il somigliante significa. E che da molti centauri, cioè uomini dal petto in su, e l'altro busto cavallo, correndo sopr'essa sien vicitati, i quali significano i correnti pensieri bestiali e voglie di loro che in ciò fargli conservano, approvandogli per esempio i molti che di tale qualità anticamente più furono impressi de' quali, poeticamente favoleggiando, di loro essere così si ragiona, che alcuno uomo nominato Ixion per alcuno tempo sforzandosi di congiungersi carnalmente con Junone, moglie di Giove, e non possendo perchè era iddea, tra' nuvoli sua corruzione sparta trascorse, della quale diversi animali in due nature formati si generarono, cioè, di natura umana dal petto in su, e da indi in giù di cavallo. La cui allegoria, come di sopra si conta, la bestial qualità delle genti significa, d'i quali umana forma e abito bestiale si discerne, tra' quali per più conoscenza di lor simili qui d'alquanti si fa ricordanza, incominciandosi ad un grande di Grecia, nominato Aschiro, il quale, secondo Omero, fu crudelissimo e bestiale in tutte sue operazioni, nella cui signoria principalmente Achille figliuolo del re Peleo crebbe, e seguentemente d'un altro nominato Folo, il quale tra gli altri con più ira si resse, co' quali di Nesso, che per la bella Dianira fu morto così si ragiona. La cui vendetta e storia in cotale modo permane, che alcuna volta, in compagnia d'Ercole e Dianira sua moglie, andando, ad uno gran fiume pervennero, per lo quale temendo Ercole di Deianira che passar nol potesse, in sulla groppa di Nesso, fidandosi di lui finalmente la puose; il quale, sentendosi sopra colei di cui egli era vago, con l'intenzione d'averlasi dinanzi ad Ercole correndo a fuggire si mise, dal quale così fuggendo fu mortalmente lanciato. Ond'egli incontanente a Dianira si volse dicendo come per lei moriva; e perch'ella in amor d'Ercole ritornasse partendosi dall'amore ch'era tra lui e Giunone moglie di Giove, che la sua sanguinosa camicia togliesse, e celatamente alcuna volta ad Ercole la facesse vestire, però che tal virtù in sè ritenea, e così il detto Nesso morto, ella col marito, cioè con Ercole permanendo, credendo quel che Nesso insegnato l'avea, la detta camicia nascosamente ad Ercole mise, per la quale, essendone in su la carne vestito, incontanente fu morto. Così di se stesso il detto Nesso ingannando la sua vendetta si fece.
Quivi si piangon disperati danni
Quivi è Allesandro e Dionisio fero
Che fecie aver Cicilia dolorosi anni
Significata la qualità de' centauri qui l'essenza degli altri operanti, nominandone certi si contiene, incominciandosi al grande Alessandro di Macedonia, il quale tiranneggiando signioreggiò le due parti del mondo, cioè Asia e Africa, e seguentemente al feroce Dionisio, per lo quale con grandissimo furore e forza l'isola di Cicilia lungo tempo si resse. Tra' quali antichi modernamente di messer Azolino da Romano della Marca trivigiana con la testa bruna per sembianza si vede, il quale, ferocemente tiraneggiando Trivigio, Padoa, Vicenzia e Verona, signioreggiandole resse, e simigliantemente con la testa bionda il marchese Obizzo da Este in cotal colpa si vede, il quale signioreggiando Modona e Ferrara dal ....., finalmente fu morto.
Mostrocci un'ombra da un canto sola
Diciendo colui fesse in grembo a Dio
Lo cuor che 'n sul Tamigio ancor si cola.
Digradandosi la vista, secondo il più e 'l meno dell'operazione per la presente qualità di coloro che infino alla gola nel sangue sortiti sono, qui d'alcuno, nominato conte Guido di Monforte d'Inghilterra, così si ragiona. Il quale essendo nimico della casa de' re d'Inghilterra24 uno di loro, nominato Messer Arrigo d'Inghilterra, nella città di Viterbo, levandosi il corpo di Cristo, finalmente uccise, con consentimento de' re Carlo Vecchio, essendo collui, del quale secondo l'usanza, il cuore del corpo fu tolto e in sua terra portato, il quale in un calice d'oro coperchiato in mano ad alcuna statua in una chiesa sopra il fiume de Londre, nominato Tamigio, ancora onorato si china.
La divina giustizia di qua punge
Quell'Attila che fu fragello in terra
E Pirro e Sesto: ed in eterno munge
Ancor della presente qualità nel più profondo per maggior colpa alcuno Unghero, Attila nominato si concede, il quale sanza alcun titolo di ragione ferocemente anticamente si mosse, e nelle parti d'Italia con grandissimo esercito venne rubando e ardendo le terre che a le mani gli venivano, tra le quali Padova e Firenze per lui diserte rimasero. E così operando e finalmente essendo ad assedio ad una terra di Romagna nominata Rimino, e sconosciutamente entratovi per novelle di suo stato sentire, e conosciuto da alcuno giucandovisi a scacchi collo scacchiere in sul capo percosso, incontanente fu morto. E simigliantemente in cotal colpa Pirro, figliuolo d'Achille, si considera, il quale, la marina rubando, corse nel tempo del maggior dominio di Roma, e Sesto figliuolo di Pompeo, il quale, dietro alla morte del padre, la marina simigliantemente rubando, gran tempo con suo legno corse. Co' quali antichi ancor modernamente di due ragionar si concede. De' quali l'uno fu de' Pazzi di Valdarno, nominato Rinieri, e l'altro da Corneto di Maremma, simigliantemente chiamato; per li quali le strade gran tempo di Toscana furono corse e rubate.