Jacopo Alighieri
Chiose alla cantica dell'Inferno di Dante Alighieri

LIBRO PRIMO   Chiose d'Jacopo, figliuolo di Dante Alighieri sopra alla "Commedia"

Comincia il XIX Capitolo

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O Simon mago, o miseri seguaci

  Che le cose di Dio, che di bontade

  Deono essere ispose e voi rapaci

 

Procedendosi nelle frodolenti colpe, qui in questo cominciamento del capitolo, quella della terza bolgia si dimostra, cioè il vendere e il conperare gli spirituali e celestiali benefici, il quale per cotal principio simonia propiamente si chiama. Che essendo San Piero dietro a la passione di Cristo pastore e principe dello spiritual ufficio, e spezialmente degli apostoli suoi, alcuno nominato Simone mago, perch'era arte magico, della grazia di Cristo gli chiese, cioè che gli facesse de suoi apostoli, promettendogli che della sua ricchezza assai gli darebbe. Per la quale domanda, non potendosi per danari comperare, lui maladisse e chi il simigliante facesse, dal quale poi, si come principale, cotale operazione simonia ne' seguenti s'appella, tra quali d'alcuno per simigliante nelle seguenti chiose si conta. La cui forma, figurativamente, in cotal modo permane, che col capo di sotto piantato in certe ritonde buche ciascuno cotale operante permagna, le cui piante de' piedi sieno accese di fuoco, a dimostrare il ritroso loro effetto, sommettendo lo spirituale dovere della misericordia alle terrestre e temporali ricchezze, che si come per loro la parte spirituale superiore nell'animo è sottomessa, e l'inferiore terrestra sopra posta, così la superna umana lor parte, cioè il capo qui nella terrestra piantato di sotto si pone, e 'l calore celestiale della carità di sopra alle lor piante, come di sotto da loro è tenuto, e così figurata la presente bolgia si segue.

 

E veramente fui figliuol dell'Orsa

  Cupido sì, per avanzar gli orsatti,

  Che su l'avere e qui mi misi in borsa

 

 Per simigliante della presente qualità, qui d'alcun papa di Roma degli Orsini nominato Nicolaio si ragiona, il quale per sua cupidezza, veramente figliuolo dell'orsa si come d'animal cupidissimo si figura, col quale di molte cose di suoi successori si ragiona, come nel presente testo si contiene, rammentandogli l'ardire, che per suo male aquisto di sua moneta il Re Carlo di Francia aparentando richiese, per lo quale sdegno non avendo il detto Re, a ciò consentito, la Cicilia con suoi trattamenti e altre terre assai finalmente perdere gli fece.

 

Nuovo Giason sarà, di cui si legge

Ne' Maccabei: e come a quel fu molle

Suo re cosi fia lui chi Francia regge

 

 Tra l'altre cose qui per papa Niccolao si ragiona di papa Clemente di Guascogna, abominandolo in cotal modo procede; assomigliandolo ad alcuno del popolo isdraello, nominato Giasone, il quale, secondo che di lui nel libro de' Maccabei si contiene, ad Antioco che dell'ufficio temporale allora era signore, lo spirituale dominio chiese, prometendogli di tale uficio, secondo sua voglia, osservare. Ond'egli, al male operare leno, affermando cotale domanda. Seguente cotale simigliante il re di Francia s'intende dal detto papa Clemente richiesto. Per la quale simonia rinproverando, essenpro di san Piero, e degli altri apostoli così si produce. I quali nel luogo dell'anima ria, cioè di Giuda, per danari san Mattia non rimisero, come al presente il contrario si vede.

 

Di voi, pastor, s'accorse il vangelista,

  Quando colei che siede sopra l'acque

  Puttaneggiar co' regi a lui fu vista

 

 Approvandosi ancora le dette operazione contr'a moderni pastori, la visione dell'Apocalisse di san Giovanni qui nel presente per loro così si dispone che quella che colle sette teste nacque, cioè colle sette virtudi, per la quale la chiesa di Cristo s'intende, e delle dieci corna ebbe argomento, cioè da dieci comandamenti che Dio a Moisè diede, formandone due in ciascuna delle tre, cioè a fede, a speranza e a carità, e una singolarmente all'altre, cioè a prudenza, a continenza, e a magniminitade si come nella essenza di ciascuna, dopo i singolari sono tenuti. Puttanegiare co' regi a lui fu vista sopra l'acque, cioè sopra le mondane operazioni permanendo: la cui significazione apertamente per colpa de' moderni pastori nel suo vero si vede.

 

 

 


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