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LIBRO PRIMO Chiose d'Jacopo, figliuolo di Dante Alighieri sopra alla "Commedia" Comincia il XXVIII Capitolo |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Chi poria mai pur com parole sciolte
Dicier del sangue e delle piaghe a pieno
Ch'io ora vidi, per narrar più volte?
Dimostrata l'ottava sopradetta bolgia, cioè qualità della semplice froda, in questo canto procedendo la nona si segue, cioè quella di coloro che con aperta e palese dimostrazione maliziosamente in scisma e in iscandali commettono errori. La cui essenza formando, così figura che per loro diverse incisioni e macole per le carni diversamente si sostengano, a dimostrare i simiglianti43 prodotti da loro operazioni; per la cui grandissima quantità e qualità qui per simiglianti mali, e per essempro di lei di molte passate guerre e battaglie nelle contrade di Puglia fatte si contano, delle quali principalmente, incominciando a quella de' Troiani, cioè d'Enea contr'al re Latino e Turno s'intende. E la seconda di quella che tra l'Africano Annibale e i Romani [per] dieci sette [anni] trascorse, la cui battaglia finalmente nella detta Puglia ad un luogo, nominato Cannuole44 si fece, per la quale, secondo che Tito Livio scrive, grandissima quantità d'anella d'oro nel detto luogo rimase, per dimostrare la grandissima milizia de' cavalieri romani e africani che quivi rimasono. E seguentemente la terza di quella d'alcun grande principe di Fiandra, nominato Roberto Guiscardo, contro a' Pugliesi, i quali sotto sua signoria lungo tempo si ressero. La quarta di quella de' re Manfredi, il quale, essendo ingannato da ciascun Pugliese per lor false promissioni in alcuno luogo nominato Ceperano, in Puglia, da re Carlo di Francia, finalmente combattendo con sua gente fu morto. E la quinta, di quella di Corradino simigliantemente s'intende, il quale finalmente dal sopradetto re Carlo in alcuno luogo di Puglia, nominato Tagliacozzo, fu morto, la cui isconfitta per alcuno cavaliere del re Carlo, nominato messer Alardo, si fece il quale, per sua vecchiezza col senno, sanza arme così [si] reggea, de' quali così per loro facultade, figurati, d'alquanti nelle seguenti chiose per essempro si conta.
Vedi come storpiato è Maumetto
Dinanzi a me sen va piangendo Ali
Fesso dal mento infino al ciuffetto
Conciosiacosa che per due modi la presente colpa si contiene, in prima qui dello scismatico, siccome per men grave, si conta, il quale lo scommettere d'una fede in altra errando s'intende. Tra' quali d'alcun grande prelato di Spagna, nominato Maometto, con alcuno suo conpagno nominato Ali, qui si concede, il quale anticamente essendo dal papa di Roma alcuna volta mandato oltremare, per invidia di sua facultade con grande inpromissione a predicare [di] Cristo, e con vittoria di fede tornando, e non trovando alle promessione fermo volere, ritornato di là e il contrario predicando ridisse, affermando la credenza che al presente pe' saracini si ritiene. Onde per cotale aprire d'animo e d'intelletto, come per lui e simigliante per [lo suo] compagno contra nostra fede predicando si fece, così figurativamente aperti qui i lor corpi si fanno e così simigliantemente degli altri s'intende. Tra' quali consideratamente alcun frate predicatore vivendo nominato frate Dolcino per somigliante s'annunzia, il quale così simigliante operazione nella montagna di Novara di Lombardia si ridusse, per la quale non possendo resistere dall'assedio celestiale della neve ed essendo da tutti i Lombardi per comandamento della chiesa ancora assediato, finalmente da lor fu preso, e nella sopradetta terra con alcuna altra sua compagnia arso.
Rimembriti di Pier da Medicina
Se ma torni a riveder il dolcie piano
Che da Vercielli a Marcabò dichina
Dimostrata la prima qualità della presente colpa, cioè della scisma, qui dell'altra, che volgarmente scandalo si chiama, si contiene, il quale essere s'intende lo scommettere maliziosamente male tra uno ed un altro, figurandogli con diverse piaghe picciole e grandi, secondo la facultà dello scommesso male e con simigliante effetto a significare in loro quel che per loro di male si produsse. Tra' quali d'alquanti, per essempro di ciò si ragiona; incominciandosi ad alcuno di Romagna, nominato Piero da Medicina, il quale con così fatto vizio vivendo si resse; per lo quale prediciendo d'alcun tradimento fatto per Malatestino de' Malatesti contra due da Fano della Marca, in cotal modo si conta, a' quali essendo da lui fidati, e facendogli, ritornando, accompagnare in mare, sopra la Cattolica tra Pesaro e Fano affogare finalmente gli fece.
Questi iscacciato il dubitar sommerse
In Ciesare, affermando che il fornito
Sempre con danno l'attender sofferse
Qui per simigliante colpa del sopradetto Piero, alcuno grande romano nominato Curio, si notifica, il quale essendo Cesare rubello di Roma, con gran malizia di cavalieri nella città di Rimino di Romagna già giunto, tornando di Francia, come nel Lucano nelle sue istorie si conta, con molti altri confinati di Roma per Ponpeo, a lui nella detta cittade pervenne; al quale, tra gli altri consigli, più volte proponendo e affermando dicea, che sempre con danno è l'aspettare del fornito che dovesse guerriando operare. Onde per cotale parlamento, figurativamente, qui sanza la lingua si pone, per dimostrare, che solo la eccellenza della lingua a ciò lui produsse, e quindi la sua veduta d'Arim[in]o amara procede, però che quivi più cotal colpa commise.
Gridò: ricordera'ti ancor del Mosca
Che dissi: lasso! capo ha cosa fatta,
Che fu mal seme per la giente tosca
Anticamente per alcun parentado giurato in Firenze e non osservato tra Bondelmonti e gli Amidei della detta terra, gli Uberti colla parte ghibellina di Firenze tra loro per cotale disdegno consigliando pruoposero che a quel ch'avea promesso il detto parentado, cioè a messer Bondelmonte de Bondelmonti fosse tagliato il naso, e chi dicea che d'una cosa fosse battuto, e chi d'un'altra, tra' quali messer Mosca Lamberti affermando che fosse morto propose, dicendo che cosa fatta avea capo. Il cui consiglio finalmente si prese. Per la cui morte il cominciamento del partito istato di Firenze ebbe processo, ond'ei, figurativamente, sanza le mani nella presente colpa si pone, per lo scommettere dell'operazione simigliante, che per lui ordinato si fece.
E perchè tu di me novella porti,
Sappi ch'io son Beltram dal Bornio, quegli
Che diedi a re Giovanni45 i ma' conforti
Ancora d'alcuno altro di questa qualità, nominato Beltram Dal Bornio, castellano d'uno castello d'Inghilterra nominato Altaforte, qui così si ragiona, che dimorando alcun tempo nella corte del buon re giovane d'Inghilterra con sue frodolenti e maliziose parole inrubellion del padre il produsse; per la quale il detto Re giovane finalmente dallo sforzo dal suo padre guerriando fu morto. Onde figurativamente qui sanza il capo il suo busto si pone, a dimostrare, che così come partì la congiunzione del padre al figliuolo che tanto è unita, che così da sè partito proceda. La qual giustizia anticamente in ciascun malificio, così nel mondo osservata contrapasso volgarmente era detta.