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Differenti circostanze che favoriscono o determinano la fecondazione incrociata delle piante. - Benefizi ottenuti dalla fecondazione delle piante. - La fecondazione incrociata favorevole alla propagazione della specie. - Sommario storico di questo fatto. - Scopo delle sperienze e modo col quale esse furono condotte. - Apprezzamenti statistici delle misurazioni. - Esperienze fatte durante più generazioni successive. - Natura dell’affinità delle piante nelle ultime generazioni. - Uniformità delle condizioni alle quali si sottoposero le piante. - Qualche causa d’errori apparenti e reali - Quantità di polline impiegato. - Piano dell’opera. - Importanza delle conclusioni.
Ipomaea purpurea; paragone fra la conformazione e la fecondità delle piante incrociate ed autofecondate per dieci generazioni successive. - Vigorìa costituzionale più rimarchevole delle piante incrociate. - Effetti prodotti sulla discendenza dall’incrociamento con individui diversi. - Effetti dell’incrociamento con un ramo novello. - Discendenza della pianta autofecondata, chiamata Heros. - Riassunto dell’accrescimento, del vigore e della fecondità delle successive generazioni incrociate ed autofecondate. - Piccola quantità di polline contenuto nelle antere delle piante autofecondate dell’ultima generazione, e sterilità dei loro primi fiori. - Colore uniforme dei fiori nelle piante autofecondate - Il vantaggio che risulta dall’incrociamento fra due piante diverse è subordinato alla differenza della loro costituzione.
Capitolo III.
scrofulariacee, gesneriacee, labiate, ecc.
Mimulus luteus; altezza, vigore, e fecondità delle piante incrociate ed autofecondate della prima generazione. - Apparizione d’una nuova varietà, grande e fertilissima. - Discendenza risultante da un incrocio fra piante autofecondate. - Effetti dell’incrociamento con un nuove ramo. - Effetti dell’incrociamento fra i fiori delle stesse piante. - Sommario delle osservazioni fatte sul Mimulus luteus. - Digitalis purpurea; superiorità delle piante incrociate. - Effetti dell’incrocio dei fiori sulla medesima pianta. - Calceolaria. - Linaria vulgaris. - Verbascum Thapsus. - Vandellia nummularifolia. - Fiori cleistogeni. - Gesneria pendulina. - Salvia coccinea. - Origanum vulgare. - Grande sviluppo delle piante incrociate dagli stoloni. - Thunbergia alata
Capitolo IV.
crucifere, papaveracee, resedacee, ecc.
Brassica oleracea; piante incrociate ed autofecondate. - Effetti considerevoli d’un nuovo incrocio con un ramo nuovo, sulle piante della discendenza. - Iberis umbellata. - Papaver vagum. - Eschscholtzia californica, piante provenienti da un incrocio con un ramo nuovo, che non ha più vigore, ma che è dotato d’una maggiore fecondità che le pianticine autofecondate. - Reseda lutea ed odorata, molti soggetti sterili col loro proprio polline. - Viola tricolor, effetti notabili dell’incrocio. - Adonis aestivalis. - Delphinium Consolida. - Viscaria oculata, le piante incrociate sono di poco più grandi, ma più fertili delle autofecondate. - Dianthus Caryophyllus, piante incrociate ed autofecondate, confrontate per quattro generazioni. - Effetti considerevoli dell’incrociamento con un ramo nuovo. - Colore uniforme dei fiori nelle piante autofecondate. - Hibiscus africanus.
Capitolo V.
geraniacee, leguminose, onagrariee, ecc.
Pelargonium zonale; un incrociamento tra piante propagate per le barbatelle non dà buoni effetti. - Tropaeolum minus. - Limnanthes Douglasii. - Lupinus luteus et pilosus. - Phaseolus multiflorus et vulgaris. - Lathyrus odoratus, sue varietà; esse non furono mai inter-incrociate in Inghilterra. - Pisum sativum, sue varietà; l’inter-crociamento è rarissimo, ma dà ottimi effetti. - Sarothamnus scoparius, effetti notevoli d’un incrociamento. - Ononis minutissima, suoi fiori cleistogeni. - Sommario sulle leguminose. - Clarkia elegans. - Bartonia aurea. - Passiflora gracilis. - Apium Petroselinum. - Scabiosa atropurpurea. - Lactuca sativa. - Specularia Speculum. - Lobelia ramosa, vantaggi risultanti da un incrocio durante due generazioni. - Lobelia fulgens. - Nemophila insignis, grandi vantaggi d’un incrociamento. - Borrago officinalis. - Nolana prostrata.
Petunia violacea; piante incrociate ed autofecondate, confrontate per quattro generazioni. - Effetto d’un incrociamento con un ramo nuovo. - Colore uniforme dei fiori nelle piante incrociate della quarta generazione. - Nicotiana Tabacum, piante incrociate ed autofecondate di eguale altezza. - Un incrociamento con una sotto-varietà distinta ha dei considerevoli effetti sull’altezza ma non sulla fecondità della discendenza. - Cyclamen persicum, pianticine incrociate di molto superiori alle autofecondate. - Anagallis collina. - Primula veris. - Varietà isostilea di Primula veris, la sua fecondità è molto aumentata da un incrocio con un nuovo ceppo. - Fagopyrum esculentum. - Beta vulgaris. - Canna Warscewiczii, piante incrociate ed autofecondate di eguale altezza. - Zea mais. - Phalaris canariensis.
Numero delle specie e delle piante misurate. - Tabelle. - Osservazioni preliminari sulla discendenza delle piante incrociate. - Esame speciale di tredici esperienze. - Effetti dell’incrociamento d’una pianta autofecondata, sia col mezzo di un’altra pianta autofecondata, sia d’una pianta inter-crociata del vecchio ceppo. - Sommario dei risultati. - Osservazioni preliminari sulle piante incrociate ed autofecondate dello stesso ceppo. - Esame di trentasei casi eccezionali nei quali le piante incrociate non oltrepassavano di molto in altezza le autofecondate. - Tali casi, per la maggior parte, non costituiscono eccezioni reali alla regola che stabilisce i buoni effetti della fecondazione incrociata. - Sommario di tali risultati. - Peso relativo di piante incrociate ed autofecondate.
Capitolo VIII.
differenza fra le piante incrociate e le autofecondate nella vigoria
costituzionale e in altri riguardi
Vigorìa costituzionale più notevole nelle incrociate. - Effetti dei grandi assembramenti. - Lotta colle altre piante. - Le autofecondate vanno più soggette ad una morte prematura. - Le incrociate fioriscono generalmente prima delle autofecondate. - Effetti negativi dell’inter-crociamento dei fiori d’una stessa pianta. - Descrizione di vari casi. - Buoni effetti d’un incrociamento, trasmessi fino alle ultime generazioni. - Effetti dell’incrocio tra piante di stretta parentela. - Colore uniforme dei fiori nelle piante autofecondate per più generazioni e coltivate in condizioni simili.
Capitolo IX.
effetti della fecondazione incrociata
e dell’autofecondazione sulla produzione dei semi
Fecondità delle piante di origine incrociata e di origine autofecondata, essendo stati i due gruppi fecondati nel modo stesso. - Fecondità dei generatori dopo un primo incrocio ed una prima autofecondazione, e della loro discendenza, sia incrociata, sia autofecondata, dopo un secondo incrocio od una seconda autofecondazione. - Paragone tra la fecondità dei fiori fecondati col loro proprio polline e quella dei fiori fecondati col polline d’altri fiori della stessa pianta. - Piante autofecondate. - Cause d’autosterilità. - Sopravvenienza di varietà fertilissime per se stesse. - Benefizi dell’autofecondazione, sotto dati punti di vista, indipendentemente dalla produzione assicurata dei grani. - Peso relativo e grado di germinazione dei semi prodotti da fiori incrociati e da fiori autofecondati.
Capitolo X.
processo di fecondazione
Sterilità e fecondità delle piante non visitate dagli insetti. - Processi, mediante i quali i fiori sono fecondati per incrocio. - Disposizioni favorevoli all’autofecondazione. - Relazione tra la struttura e la bellezza dei fiori, tra il concorso degli insetti e i vantaggi della fecondazione incrociata. - Processi, mediante i quali i fiori sono fecondati da una pianta distinta. - Maggiore facoltà fecondatrice d’uno stesso polline. - Specie anemofile. - Conversione delle specie anemofile in entomofile. - Origine del nèttare. - Le piante anemofile hanno d’ordinario i loro semi separati. - Conversione dei fiori diclini in ermafroditi. - Gli alberi hanno spesso i loro sessi separati.
Capitolo XI.
le abitudini degli insetti in relazione
colla fecondazione dei fiori
Gl’insetti visitano quanto più a lungo possono i fiori d’una stessa specie. - Cause di quest’abitudine. - Mezzi coi quali le api riconoscono i fiori della stessa specie. - Secrezione istantanea del nèttare. - Il nèttare di certi fiori non attira certi insetti. - Industria delle api e numero dei fiori che visitano in breve tempo. - La corolla perforata dalle api. - Abilità adoperata in tale operazione. - Le api approfittano delle aperture fatte dai calabroni. - Effetti di tale abitudine. - Il motivo di tale perforazione dei fiori è quello di guadagnar tempo. - I fiori vicini in gruppi compatti sono i più perforati.
Capitolo XII.
risultati generali
Prove dei vantaggi della fecondazione incrociata e dei danni dell’autofecondazione. - Alcune specie affini differiscono molto coi loro mezzi particolari nel favorire la fecondazione incrociata, e nell’allontanare l’autofecondazione. - I vantaggi e i danni portati da questi due processi dipendono dal grado di differenza negli organi sessuali. - Gli effetti dannosi non dipendono da tendenze morbose dei genitori. - Condizioni alle quali vanno assoggettate le piante vivendo agglomerate, sia naturalmente che artificialmente; effetti di tali condizioni. - Considerazioni teoriche sull’azione reciproca degli elementi sessuali differenziati. - Deduzioni pratiche. - Genesi dei due sessi. - Rapporti fra gli effetti della fecondazione incrociata e l’autofecondazione, e quelli delle unioni legittime ed illegittime nelle piante eterostilee, e paragone colle unioni ibride.