Cap.

 1    1|          di brillanti» – simbolo, dico io, della femminilità di
 2    2|           una cravatta», la vide, dico, – e lo dico perchè è lui
 3    2|             la vide, dico, – e lo dico perchè è lui che lo dice –
 4    3|        fra le quali, primissima – dico io – quella del grande Achille – (
 5    4|           loro bellezza corporea, dico la vanità che tutti le trovino
 6    4|          ad una fava! – Qual uomo dico uomo nel senso maschio della
 7    4|           Gli è come il fascinodico io – che le donne-mascoline,
 8    5|           Ma, e perchè no castodico io – se, infine, mancava
 9    6|          da manicomio, lo trasse, dico, a concepire, come l'ultima
10    6|    precipua della sua femminezza, dico la vanità, la quale costantemente
11    6|         croce come Cristo – noi – dico – chiniamo riverenti la
12    6|        sotto, voi trovate.... non dico precisamente una Diva, ma
13    7|      degli antichi miti» – morti, dico io, da più di due mila anni! –
14    7|       aromi e pollini cadaverici, dico io) fecondanti». – Infatti,
15    7|    incestuoso compreso.~ ~– Ah! – dico io – i privilegi dei superuomini
16    7|    cocuzzolo del Divo il giornodico meglio – la notte che, coi «
17    7|          aperto; cotesti Ellenidico – no, non portavano i loro
18    7|    Pindaro, anzi di Ulisse, ecco, dico, ritorna dall'Ellade santa
19    9|         disposti a delinquere, io dico loro: Volete che la vostra
20    9|   fratello minore e maggiore – vi dico che sembra? – È composta,
21    9|           anche per quello che vi dico ora:~ ~«Se io contemplo
22    9|          io non intravedo niente; dico per dire) ... intravedo
23    9|                 E tutto ciò io vi dico come se Maria Vesta fosse
24    9|            Se così è (e quando lo dico io è così) aprite bene le
25    9|         una storia lunga; solo vi dico che leggermente sveglia
26    9|          dure che sono piacevoli, dico meglio: che sono per me
27    9|        Dante....» – Questa che vi dico – lo so – è una cosa, non
28    9|            Quei suoi ladruncolidico – egli se li vede prosternati,
29    9|             Come mai sperare, non dico di prevalere, ma di giungermi
30   10|         farlo apposta – i latini, dico i grandi latini, i Romani
31   11|       cuojo di giraffa inciso... (dico cuojo di giraffabadate
32   11|               E la incatenarono – dico io – siffattamente, che
33   12|     sentirono presi per la Mila – dico bene – non per l'autentica
34   13|     giovinezza – (sin da quando – dico io – il D'Annunzio suscitava
35   13|        costoro: «Francamente, non dico di no!» E il farlo, a parer
36   13|       torniamo al San Sebastiano, dico al San Sebastiano opera
37   13|           c'incontriamo in «Lui», dico in D'Annunzio, fabbro delle
38   13|        San Sebastiano, il quale – dico il D'Annunzio e non San
39   13|        Rubinstein, come potrebbe, dico, nel momento supremo dell'
40   13|         di questa arte – (che è – dico io – la sua vera arte) –
41   13| desiderava Gabriele – è riuscita, dico, a dare al Martire un'importanza
42   13|           Intrepidezza.~ ~Ossia – dico io – faccia tosta, faccia
43   14|      sciocchezza? Non importa, ne dico tante! Ciò che importa è
44   14|       loquace e femmineo: onde vi dico che frai pochi che provano
45   14|          era senza cuore, saliva, dico, nel collo: infatti, l'una,
46   14|       scrive. «I suoi occhi... – (dico gli occhi di Enotrio) –
47   14|       arbusto o in un fiore». Ciò dico perchè allora io era sì
48   14|       tarda carne....» –Questo lo dico io, la mia penna non c'entra.
49   14|         mio trentesimo anno». – E dico lucido quel mio presagio
50   14|   appagarlo. Ma queste cose io le dico a me solo: non posso 
51   14|        supergrammantico, e perciò dico: «Non io darei, forse, il
52   14|            un moto di pudore» – e dico quasi perchè, in verità,
53   14|       fornito di nari sagaci... – Dico nari e non narici, perchè
54   14|            egli amava il numerodico il numero delle sillabe
55   15|         sfacciata impostura. E vi dico ancora che a un tratto l'
56   15|          forato...; li vedevanodico bene – dalle nostre finestre
57   15|           potreste immaginarvelo, dico, a far visita a dei contadini
58   15|           sopra le sue colonne, – dico: le sue, non le mie  le
59   15|      presso, il Vescovo colcatodico colcato – sul marmo sepolcrale,
60   15|      Bologna all'estremo Omeride, dico a Giovannino, se non la
61   15|          perciò che, mentendo, vi dico qualmente io non entravo
62   15|         io nella mia menzogna, vi dico che, se la vita non mi avesse
63   15|         agli uomini. – Ciò che vi dico è così grossa cosa che –
64   15|           di non capire ciò ch'io dico. Perchè ho io chiamato tremende
65   15|     colpito da meningite? – Ma io dico ghiaccio diafano, attraverso
66   15|      strana sventura, la guardai, dico, con occhi divenuti straordinariamente
67   15|        grande palude salmastra. E dico sembrano, perchè sicuro
68   15|          quello stesso silenziodicoserrò ora il mio capo;
69   16|          la loro vita, esteriore, dico, rigorosamente regolata
70   16|      dritto al manicomio. Ma ciò, dico, toccherebbe a voi; ma al
71   18|               Niente meravigliadico io – il cavallo di Gabriele-padre
72   18|               Niente meravigliadico io – l'automobile di Gabriele–
73   19|           dar torto?»~ ~Nessuno – dico io – come nessuno – dico
74   19|          dico io – come nessuno – dico ancora io – gli avrebbe
75   19|        ringraziare – (e perfinodico io – di far la cacca e la
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