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Alfabetica [« »] equilibrio 1 equivale 1 equorei 1 era 228 eràclia 1 erami 1 eran 7 | Frequenza [« »] 270 sua 232 con 230 suo 228 era 227 alla 223 quale 214 ed | Enotrio Ladenarda (alias Andrea Lo Forte Randi) La Superfemina abruzzese Concordanze era |
grassetto = Testo principale Cap. grigio = Testo di commento
1 Int | altro, Cristo – che pure era il mansuetissimo – non discacciò 2 1 | sapere al mondo che Gabriele era nato «nella casa di colei 3 1 | dall'alvo di costei, non era no, in coscienza, in grado 4 1 | E in prova ricorda che era «un mattino chiaro ed azzurro» 5 1 | Pescara, padre del «divo» era stato legittimato (ed è 6 1 | non presagiva egli che era nato il sole glorioso della 7 1 | ex-Rapagnetta-legittimato-D'Annunzio, era un vanesio senza cervello, 8 1 | dei nostri superuomini; – era necessario, quindi, che 9 1 | Vergine per annunziarle che era stata scelta da Dio a madre 10 1 | nonno – perchè Gabriele era il nome del più bello dei 11 1 | dell'anima, Gabriele non era un maschio, ma una femina. 12 1 | una incerta mascolinità, era corsa al fratello gridando: « 13 1 | pancia della sora Luisa era ugualmente tonda d'ambo 14 1 | adorno di biondi capelli; ma era sì minuscolo, sì delicato, 15 1 | Come si è detto, era nato di marzo e di venerdì, 16 1 | quando le dissero che non era una bimba – com'essa, all' 17 2 | GABRIELE~ ~«Nel 1882 Gabriele era nella bella e fresca ricchezza 18 2 | dei suoi venti anni. Non era, infatti, possibile che 19 2 | femminili; ciò che essi udivano era la sua voce affatto muliebre, 20 2 | del Capitan Fracassa.~ ~C'era, fra gli altri, Gennaro 21 2 | spirito per professione, e c'era Cesare Pascarella, le cui 22 2 | Dovunque poi lo condussi era la medesima cosa: per fino 23 2 | che novamente lo vedeva era un'esclamazione di meraviglia.» – 24 2 | che «per lui, la cui vita era di solito quella del seccatore 25 2 | Scarfoglio che egli – che era stato sin là un grossolano – ( 26 2 | pecore) – cui ogni selvaggina era stata buona, sin là, a cavargli 27 2 | In lui (in Gabriele) era tanto spontaneo il senso 28 2 | e tanto – (attenti!) – era cotesto senso commisto a 29 2 | penna del buttero Scarfoglio era una tal cosa che egli – 30 2 | da quello che veramente era, e ci riuscì colle sue svariate 31 2 | verbose nelle quali egli era già maestro e dotto come 32 2 | innamoramento per Gabriele era – come ognun vede – completo. – « 33 2 | prova che lo Scarfoglio era allora (e, forse, lo è ancora) 34 2 | muliebri»; prova che il buttero era capace di sentire la «santa 35 2 | adorato «piccolino») – si era tramutata in una civetta, 36 3 | divorziato dallo Scarfoglio era stata ben altra. Non indovinate? 37 3 | platonico perchè egli si era – come Narciso – innamorato 38 3 | Ed ecco come.~ ~-~ ~Era una tiepida, profumata notte 39 3 | allora, a vero dire, non era – come oggi – più sottile 40 3 | piccolo tappeto, che non era uno di quei tappeti che 41 3 | estatico.... Il silenzio era altissimo: le lampade ardevano 42 3 | il mento. Sì, certo, non era quello il segno della sua 43 3 | delicato, bellissimo non era, per avventura, quello d' 44 3 | gloriarsene. Per altro, non era stato Cesare calvo? E poi, 45 3 | seta al collo».~ ~Ohimè! Era gelosia o era invidia?~ ~ 46 3 | Ohimè! Era gelosia o era invidia?~ ~No – egli tiene 47 3 | egli tiene a dircelo – non era invidia. – Sentitelo:~ ~« 48 3 | sarebbe dovuto accusare era, sì, uno dei sette peccati 49 3 | peccati mortali, ma non era – almeno allora – quello 50 3 | ma quello....; insomma, era un altro, e più turpe. Ma 51 3 | che nessuno meglio di lui era in condizione di testimoniare, 52 3 | assai minuscolo) Gabriele era stato dichiarato maschio – 53 3 | fanciulla dagli occhi dolci si era messa – com'egli dice – 54 3 | alla meno peggio – si era messa a far ciò che fanno 55 3 | dagli occhi dolci» non si era prostituita alla folla»? 56 3 | folla»? E quante volte si era data a far copia di sè al 57 4 | civetta, perchè civetta egli era già sin dalla nascita.~ ~-~ ~ 58 4 | di Venosa. Ieri ella era da Spillmann: chiedeva dei 59 4 | della interlocutrice» – che era una vecchia.~ ~Due piccioni 60 4 | minuti dopo, come e di che era essa vestita? Ma allo sguardo 61 5 | vergogna del Canto novo, che era appunto il veicolo da lui 62 5 | sua impotente libidine, era una speranza da paperi. 63 5 | carne che egli desiderava s'era convertito per lui tutto 64 5 | della vita e del sogno s'era ristretta in un grembo caldo.»~ ~ 65 5 | vicendevolmente; ma questo gli era facile dirlo nel romanzo; 66 5 | riuscirvi.~ ~«Nei baci di Elena era per l'amato l'elisir sublimissimo. 67 5 | ragioni che sapete – non era in grado di spegnere!~ ~-~ ~ 68 6 | eticamente sano, il che gli era e gli è assolutamente impossibile. – 69 6 | che, per un momento, s'era mascherato da cigno, è rimasto 70 6 | Annunzio!~ ~Infatti, non era il D'Annunzio un truffatore? 71 6 | suo «eroe»? E allora? Non era, e non è anche ora, per 72 7 | viaggiando in Grecia, concepì – (era quella la sua più grande 73 7 | coteste anime.~ ~-~ ~Sì, era una notte d'estate; non 74 7 | dopo il bellissimo Adone, era degno d'essere baciato in 75 7 | non ci dice se nudo com'era, o vestito) – con dei «fidi 76 7 | egli stesso che egli si era visto «tutto bello, perfettamente 77 7 | quel «più grande spazio» era loro giocoforza compiere 78 7 | quel Telemacuccio che ora s'era fatto Telemaco e che, pur 79 7 | d'una meretrice. Ohimè! Era forse così Elena ai remotissimi 80 7 | femine, invece, la cui carne era stata battezzata, e che 81 7 | Achei; in altre parole «era tutto il sangue di Atene 82 7 | serto di olivo selvaggio:~ ~Era su la via santa~ la forza 83 7 | non mozze) del tempio di Era, intona una prece a Giove, 84 8 | 1906 la sala del Costanzi era piena come un uovo? Perchè – 85 8 | invernali? Perchè numeroso era «l'elemento intellettuale» 86 8 | dalle altre città? Perchè c'era la «femminilità più estesa 87 8 | gioielli»? Perchè il loggione era affollatissimo? Perchè gli 88 8 | capolavoro», il quale, viceversa, era – come si rivelò – un indigeribile, 89 8 | quinte, vedeva e udiva tutto, era in preda allo spavento, 90 8 | impiegato del teatro che essa era uscita dal suo camerino 91 8 | del Divo; ma il Divo non c'era: era andato a telegrafare.~ ~-~ ~ 92 8 | Divo; ma il Divo non c'era: era andato a telegrafare.~ ~-~ ~ 93 8 | vittime dell'egoismo altrui. – Era evidente: il responsabile 94 8 | responsabile di tanto disastro non era il D'Annunzio? Ma il commendatore 95 8 | Divo.~ ~-~ ~Ermete Zacconi era perplesso.... Non sarebbe 96 8 | aver luogo e che l'impresa era pronta a restituire il danaro? – 97 8 | impresa. – Ma, oh! e che? Era egli possibile far ciò senza 98 8 | del Divo? – Il Divo! Dov'era il Divo? – Ohimè, il Divo 99 8 | il Divo? – Ohimè, il Divo era andato a telegrafare. E 100 8 | del quale già una metà gli era cascata addosso, e l'altra 101 8 | recitare Più che l'Amore? Non era, dunque, evidente che gran 102 8 | fiasco cascava su di lui? Oh! era egli, forse, ancora il « 103 8 | il «grande Zacconi» se s'era potuto così goffamente ingannare 104 8 | tragedia»? E come mai non s'era avvisto che era «una farsa»? 105 8 | mai non s'era avvisto che era «una farsa»? Peggio: come 106 8 | della rappresentazione? Non era egli, perfino, riuscito 107 8 | averlo veduto rientrare. Ed era vero; ma il Divo, ai primi 108 8 | il Divo, ai primi urli, era un'altra volta andato a 109 8 | Infatti, quella volta essa era sicura che gli applausi 110 8 | sentì che la sua domanda era stata ridicola; sentì che 111 8 | infuriano, imperversano. Era una grande débâcle; era 112 8 | Era una grande débâcle; era la miseranda fine di Corrado 113 8 | signora Cristina, che s'era – chi lo crederebbe? – impappinata 114 8 | venditore, a quell'ora, era andato a dormire. – Il Galvani 115 8 | dormire. – Il Galvani non era meno disfatto dei suoi compagni 116 9 | città, di marine, di miti; era come uno spettacolo di idee 117 9 | casa di gloria che egli si era indebitamente appropriata! 118 10 | preziose» parole? – Com'era fatta – di grazia – la prominenza 119 12 | conseguenza che la Figlia di Jorio era «un capolavoro immortale» 120 12 | fischiò Più che l'amore era un pubblico di barbieri? – 121 12(10)| nel suo componimentuccio s'era lasciato sfuggire dall'inconsapevole 122 13 | réclame; e quest'altra cosa era la cassaforte inesauribile 123 13 | Da Poliuto in poi non si era scritta una tragedia degna 124 13 | Rubinstein. – La cosa che era e che è sua è immensamente 125 13 | si levò il sipario, tale era il silenzio che uguale poteva 126 13 | Dio dei neofiti cristiani era un Dio di pace e di perdono! – 127 13 | più grande poeta nostro era Dante, che aveva scritto 128 13 | numerosi tagli – lo spettacolo era sì lungo e accablant che 129 14 | impipavo altresì quando egli era vivo)... e faccio bene. – 130 14 | attrista in quanto egli mi era di gran lunga inferiore. 131 14 | ma ancora nell'epa che ne era rigonfia e dalla quale saliva, 132 14 | un attimo nel petto che era senza cuore, saliva, dico, 133 14 | soffio bellicoso. E com'era brutto allora! – Disgraziata, 134 14 | passione e di malinconia che era in lui». – Vedo che non 135 14 | attonitaggine, dalla quale era immancabilmente sopraffatto 136 14 | l'asserisca. – Sì, egli era invidioso dello splendore 137 14 | Ciò dico perchè allora io era sì bello, sì bello, sì bello, 138 14 | trovavano in me, a trent'anni era già morto. – Dopo... – ( 139 14 | allo scopone, lui che non era solito cercar farfalle sotto 140 14 | Narciso~ ~e tutta la vita era in me fresca,~ aulente,~ 141 14 | aulente,~ e il cor nel petto era come pesca~ intatta,~ e 142 14 | cordialmente antipatico. Era un plebeo che notte e giorno 143 14 | giorno puteva di vino. Ed era così poco conoscitore del 144 14 | sguardo in me fiso», come era allora mio costume quando 145 14 | precoce d'ogni animalità che era in me fin d'allora lucidissimo, 146 14 | penna. Certo è che «tanta era allora la gentilezza della 147 14 | stesso, tanto io, allora, era bello! – Ero Adone, anzi 148 14 | anzi Narciso. – «Enotrio era nell'atteggiamento che Giovanni 149 14 | le mani, tutto il resto era in lui popolesco», idest, 150 14 | idest, plebeo. «In lui non era – contrariamente a quanto 151 14 | polisse» – Come vedete, egli era plebeo per fino quando pensava, 152 14 | che in quella capigliatura era tutta la sua forza, proprio 153 14 | dell'uomo). E quel suo naso «era stato tocco da non so qual 154 14 | ossia capestro, pel quale era trattenuto da una mano invisibile, 155 14 | fiere e per le piazze. Ed era tanta in lui l'abitudine 156 15 | certa di lei che Giovannino era morto! Infatti, nei cari 157 15 | abbujati dalla pressura era scomparsa anche l'allegrezza 158 15 | che volete farci? Egli s'era atteggiato a san Francesco ( 159 15 | Egli, voi lo sapete, era stato un chiacchierone che 160 15 | quella che ho ascoltata io era una specie di serenata che 161 15 | dirò che in quella sera – (era un venerdì – il giorno in 162 15 | svolgere un libro di figure: era l'Inno a Roma di Giovannino.... 163 15 | polmoni? Non dimenticate che era quella appunto la sera che 164 15 | dirò ancora che la notte era con stelle forse infauste 165 15 | Perchè? – E dove, dunque, era per approdare l'Ulisse dell'« 166 15 | questa riva, o su quella? Era per approdare su le acque 167 15 | voi certo lo sapete – era un tirchio di tre cotte, 168 15 | meravigliose tra loro, e Giovannino era tirchissimo. – Ma la verità 169 15 | verità è che egli non si era mai lasciato guardare da 170 15 | Ora, Giovannino, che forse era uno non veramente maschio, 171 15 | potemmo mai vincere. La nostra era un'amicizia di terra lontana, 172 15 | consigliera, anzi istigatrice era stata costei, sua dolce 173 15 | alla nuova barbarie ond'era minacciata la terra latina – 174 15 | finissima delicatissima pelle s'era un cotal poco risentita 175 15 | con certe callosità.... Era stata questa la cagione 176 15 | triste commiato di chi era per farsi fuoruscito a chi 177 15 | Olifante senza suono... – C'era da morir dallo spavento! 178 15 | misteriosa di Giovannino, che era quella del beone frai suoi 179 15 | ostante che egli fosse morto, era ancor piena d'un freddo 180 15 | senza carne.... – E chi era costui? – Ah!, voi non sapete? – 181 15 | specie ne aveva un pezzo, che era una inutile appendice; – 182 15 | natura divina che sempre m'era parso dovesse – solo quella – 183 15 | divina.... – E di Mariù, che era ed è di natura terrena, 184 15 | poesia, quella testa sovrana era sola tra ruderi e cocci 185 15 | Giovannino, la quale, per giunta, era un'animuccia. Un'altra prova 186 15 | detta quando Giovannino era vivo, non l'avrebbe ingollata 187 15 | alta amicizia, che poi non era che l'amicizia di Giovannino!? 188 15 | verità è che Giovannino era confuso e vergognoso di 189 15 | momento in casa di Giovannino era un insopportabile odor di 190 15 | dicevo a lui perchè egli era capace di inghiottirlo. 191 15 | soddisfazione: erano là. Tutto era semplice ed usuale: penne 192 15 | centesimi l'una; la carta era grossolana e resistente: 193 15 | quel suo cervello maschio s'era appresa a quel luogo di 194 15 | mia sono arti da ridere, era per lui ed è per me una 195 15 | una equazione: egli non era, forse, del tutto femina, 196 15 | spirito di vino di cui egli era pregno) – arguto rispose – 197 15 | infantile, come sempre.... – ma era un candore infantile, o 198 15 | mi sonava nella memoria. Era una piccola stanza chiara.... – 199 15 | connessione questa mia!... Era una piccola stanza chiara 200 15 | schiamazre di una gallina, Mariù era corsa al pollaio per vedere 201 15 | ora che ci penso, quello era stato un suo sciocchissimo 202 15 | leone Giosue, che, a parole, era sì bravo da uccidere non 203 15 | La sua fronte augusta s'era celata e non si vedeva contro 204 15 | opponessi. La sua salute era già minacciata – ma non 205 15 | tutto dire; e già dubbioso era il suo passo, come quello 206 15 | ricordarvene: la mia vettura non era solo coperta, ma anche nera, 207 15 | Giovannino, non parlavamo più. C'era d'intorno a noi una specie 208 15 | sopra a riposare.~ ~E c'era appena, qua e là, lo strano~ 209 15 | propriamente la zappa, giacchè egli era nato ed era rimasto sempre 210 15 | giacchè egli era nato ed era rimasto sempre un po' contadino. – 211 15 | di vendetta: 1a, Egli s'era fatto degno d'incontrarsi 212 15 | con Elena – 2 a, Egli s'era fatto degno di parlare sulla 213 17 | favisse.~ ~-~ ~E la nave era parte~ di me, la vela erami 214 17 | ala~ su l'omero, la prua~ era la cima del cuore~ sagliente, 215 17 | lungo proteso~ bompresso era il segno~ della (mia) feconda 216 17 | fondo al ventre, là dov'era~ prima ch'egli escisse compiuto~ 217 17(31)| che il mio bambino – che era semplicemente un bambino – 218 19 | città «cervello del mondo» era sossopra per lo affare-Dreyfus 219 19 | famosa lettera «J'accuse». – Era ben naturale che cotesta 220 19 | attorno alla Ville morte era stata così clamorosa, che 221 19 | dalla réclame tapageuse, non era nè un lavoro drammatico, 222 19 | facendo onore al suo titolo – era morta ed era stata anche 223 19 | suo titolo – era morta ed era stata anche seppellita. 224 19 | in Italia da Parigi, dove era stato ad ajutare il Divo 225 19 | parti). Uditelo:~ ~«Egli era appena arrivato, e una coppia 226 19 | quella coppia sconosciuta non era che lo stesso Gabriele, 227 19 | manifestazione di ammirazione era lo stesso Gabriele per fare 228 19 | finestre, quando il Divo era in casa, e quando il Divo