Enotrio Ladenarda (alias Andrea Lo Forte Randi)
La Superfemina abruzzese

SPECIMEN della réclame che Gabriele-figlio fa a Gabriele-padre.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SPECIMEN
della réclame che Gabriele-figlio fa a
Gabriele-padre.33

«Quando mio padre è in sella si dimentica.... Egli si abbandona al suo focoso animale che lo trasporta per vie inaccessibili e su precipizi che fanno spavento».

Niente meravigliadico io – il cavallo di Gabriele-padre è un super-cavallo.

-

«Mio padre dice sorridendo che egli è invulnerabile; infatti, nelle corse sfrenate in automobile, rapito in estasi dalla velocità impazzata, lascia che la vettura vada sola, senza guida e senza freno».

Niente meravigliadico io – l'automobile di Gabrielepadre è una super-automobile.

-

«Mio padre scrisse la Fedra in un mese. Negli ultimi tredici giorni non uscì più neppure un sol minuto dalla stanza del suo lavoro».

Gabriele-figlio ci autorizza a tirare la conseguenza che Gabriele-padre nella stanza del suo lavoro mangiava, beveva, dormiva, faceva la pipì e la cacca. Ma un dannunziano, uno di quelli che... Basta! Un dannunziano ci assicura che i superuomini non fanno cacca pipì.

-

«Tre streghe avevano predetto a papà la morte per non so quale giorno di luglio. Papà è superstiziosissimo... – (in grado superlativo come si conviene a un superuomo) – e fece testamento. Avvicinandosi il detto giorno, cominciò ad avere delle super-apprensioni. Giunto il predetto, trovandosi egli a Firenze e stando fermo davanti ad un edifizio in costruzione, un mattone cadde dall'alto e gli sfiorò la fronte. Papà ne ebbe superspavento; pensò alle streghe e tornò a casa pallido come un super-morto. A mezzanotte cominciò ad esser posseduto da una commozione di nuovo genere...»

Qui Gabriele-figlio si ferma per darci il tempo di meditare sulla commozione di nuovo genere. Trattavasi, infatti, di una super-commozione allo stomaco, cagionata dalla super-paura. Immaginate: tutta la notte fu un via-vai del superuomo dal letto al numero cento, e viceversa. – Ma allora, anche i superuomini fanno, per lo meno, la cacca.





33 Vedasi Corriere del Mezzogiorno – 21-22 nov. 1909.



«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License