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Alfabetica [« »] conoscendo 4 conoscente 174 conoscenti 5 conoscenza 396 conoscenza-principio 1 conoscenze 63 conoscer 1 | Frequenza [« »] 415 nella 407 ragione 402 possibilità 396 conoscenza 394 questo 387 due 385 solo | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze conoscenza |
Cap.
1 Int | stessa esperienza, dalla conoscenza che avevo di me come pensiero 2 Int | problema della esistenza di una conoscenza che sia scienza, a sentirlo 3 Int | generale della somma di conoscenza acquisita dal pensiero grecoii, 4 Int(i) | problema generale della conoscenza, dalla cui soluzione soltanto 5 Int(i) | definire le capacità della conoscenza comporta una certa definizione 6 Int(i) | definizione delle condizioni della conoscenza, che si pone come generale 7 Int(i) | ancora il problema della conoscenza come reminiscenza, che costituisce 8 Int(i) | soluzione del problema della conoscenza; anzi si potrebbe affermare 9 Int(i) | maestro che in possesso di una conoscenza certa guida il discepolo 10 Int(ii) | Nei confronti della conoscenza il pensiero greco si è orientato 11 Int(ii) | fondamentalmente connesso con la conoscenza sempre più approfondita 12 Int(ii) | sfruttamento e che lega la conoscenza razionale non al tutto ma 13 Int(ii) | dell’eterogeneità della conoscenza razionale, esige cioè che 14 Int(ii) | estenda il principio della conoscenza per eterogenei a un campo 15 Int(ii) | garantiscono una capacità di conoscenza universale e necessaria 16 Int(ii) | sottostare una qualunque conoscenza per potersi dichiarare razionale, 17 Int(ii) | effetti alla sfera della conoscenza, ha il merito di aver fissato 18 Int(ii) | condizioni generali della conoscenza razionale; una qualunque 19 Int(ii) | ragione sufficiente di una conoscenza siffatta la quale però non 20 Int(iii) | molteplice è la razionalità della conoscenza concettuale; solo l’acquisizione 21 Int(iii) | tradotti in termini di conoscenza, fan tutt’uno con l’opinione, 22 Int(iii) | dalla legge pendente sulla conoscenza, la legge che vuole che 23 Int(iii) | dalla possibilità della conoscenza universale e necessaria 24 Int(vi) | sapere riduce il sapere alla conoscenza dei fattori formali e afferma 25 Int(vi) | possibile all’uomo una scienza o conoscenza universale e necessaria 26 Int(vi) | condizionatore della particolare conoscenza per concetti, assunta come 27 Int(vi) | determinati i caratteri che una conoscenza deve rivestire per porsi 28 Int(vi) | vero che non ci sia una conoscenza vera, universale e necessaria, 29 Int(vi) | contraddittorio che c’è una conoscenza vera, una scienza. Nel Gorgia 30 Int(vii) | prima di accedere alla conoscenza della virtù è necessario 31 Int(vii) | certi che è possibile una conoscenza come scienza: il problema 32 Int(vii) | gnoseologica, se sia possibile una conoscenza che sia scienza.~ ~ ./. 33 Int | problema, se possa esistere una conoscenza come scienza, si è articolata 34 Int | scienza come modello di conoscenza scientifica quei primi palpiti 35 Int | momento intermedio della conoscenza dell’essenza della virtù, 36 Int | come trasfusione di una conoscenza universale e necessaria 37 Int | alcuni dei caratteri della conoscenza universale o necessaria, 38 Int | quelli che fanno di una conoscenza scientifica un trasmissibile; 39 Int | condizioni più generali dalla cui conoscenza soltanto potranno dedursi 40 1 | problema se sia possibile una conoscenza in quanto scienza appartiene 41 1(ix) | in sé e per sé non offre conoscenza, ma abbrevia il cammino 42 1 | scienza, intesa non già come conoscenza di questo o quell’oggetto, 43 1 | scienza, in quanto speciale conoscenza in genere di un oggetto 44 1 | scienza con quella specie di conoscenza con cui tutte le scienze 45 1 | essere in tal modo somme di conoscenza, ossia di giudizi, nelle 46 1 | ritenere uno quel che è uno, la conoscenza di identità è una conoscenza 47 1 | conoscenza di identità è una conoscenza che non può variare da mente 48 1 | a momento, è quindi una conoscenza universale e necessaria. 49 1 | scienza sarà: la scienza è una conoscenza di un pensiero in genere 50 1 | particolare che le interessa, la conoscenza politica non può che rivolgersi 51 1 | proposizione «la scienza è una conoscenza universale e ./. necessaria» 52 1 | Che la scienza sia una conoscenza universale e necessaria 53 1 | solamente quella particolare conoscenza che si è rivelata insuscettibile 54 1 | sufficiente di qualunque altra conoscenza che voglia porsi come scienza, 55 1 | condizione umana che nessuna conoscenza si dia che non tragga origine 56 1 | venire trascurati da una conoscenza che voglia porsi come scienza. 57 1 | annullamento della predicazione «conoscenza universale e necessaria» 58 1 | appellarsi all’esistenza di una conoscenza, quella geometrica, che 59 1 | giudizio «la scienza non è una conoscenza universale e necessaria», 60 1 | c’è», altri momenti della conoscenza in generale rendono lecito 61 1 | contraddittorio «la scienza è una conoscenza universale e necessaria» 62 1(xii) | possibilità non sarà mai di per sé conoscenza di alcunché, ma sarà solo 63 1(xii) | di alcunché, ma sarà solo conoscenza di ciò rispetto a cui un 64 1 | liceità e modalità della conoscenza di tali idee. I limiti quindi 65 1 | dichiara che non sono a conoscenza del pensiero tutte le cause 66 1 | universalità e necessarietà di una conoscenza al procedimento problematico, 67 1 | ragioni che fanno di una conoscenza una scienza, e un motivo 68 1 | possibilità riguarda un ente, la conoscenza universale e necessaria, 69 1 | diventino momenti di una conoscenza universale e necessaria, 70 1 | ambito stesso della sfera di conoscenza in cui si è verificata, 71 1 | investe l’oggetto di quella conoscenza, non già ./. tutte le conoscenze. 72 1 | conoscenze. Tuttavia la sfera di conoscenza interessata dalla sottrazione 73 1 | fortemente impegnato nella conoscenza matematica della natura. 74 1 | ma tutta la sfera della conoscenza, come quelle che stabiliscono 75 1 | non può scaturire alcuna conoscenza universale e necessaria. 76 1 | soluzione del problema della conoscenza ha costretto a guardarli, 77 1 | dello stesso problema della conoscenza.~ ~L’atteggiamento assunto 78 1 | sulle componenti di una conoscenza in genere, sui caratteri 79 1 | caratteri di cui si riveste una conoscenza in genere, ma muove il passo 80 1 | risoluzione del problema della conoscenza da entrambi viene evitata 81 1 | dimostra che il problema della conoscenza in essi non trovò origine 82 1 | l’intera estensione della conoscenza. Il metodo che entrambi 83 1 | necessariamente sgorga una conoscenza coi caratteri della scienza.~ ~ 84 1 | necessario, e quindi una conoscenza universale e necessaria») 85 1 | soggetto all’atto della conoscenza universale e necessaria, 86 1 | descrivere il meccanismo della conoscenza e ad offrirci, con ciò, 87 1 | a) che la dottrina della conoscenza assuma in essi due metodi 88 1 | che nella dottrina della conoscenza, quali essi fondano, non 89 1 | quindi non si verifica per la conoscenza quel che in ogni campo del 90 1 | termine del problema della conoscenza, esigono che l’indagine 91 1(xiii) | una:~ ~a) L’indagine sulla conoscenza sia in Platone che in Kant 92 1(xiii) | raggiungere certezza in una conoscenza: infatti, la certezza della 93 1(xiii) | generale; in questo caso, la conoscenza universale e necessaria 94 1(xiii) | delle cose garantisce la conoscenza del giudizio scientifico 95 1(xiii) | ampli o analizzi la nota di conoscenza universale e necessaria 96 1(xiii) | assunto per passare dalla conoscenza particolare alla conoscenza 97 1(xiii) | conoscenza particolare alla conoscenza generale e da questa a una 98 1(xiii) | generale e da questa a una conoscenza ancor più generale e così 99 1(xiii) | senza differenza alcuna di conoscenza. Inoltre, anche del processo 100 1(xiii) | momenti che una qualunque conoscenza particolare, che si ponga 101 1(xiii) | ineliminabili e necessari: se una conoscenza si costruisce mediante l’ 102 1(xiii) | essere nella dottrina della conoscenza platonica, né nella sua 103 1(xiii) | Timeo: che, infatti, una conoscenza universale e necessaria 104 1(xiii) | caso della scienza, è la conoscenza più semplice che possa darsi, 105 1(xiii) | per quegli aspetti della conoscenza, anche scientifica, che 106 1(xiii) | nella loro dottrina della conoscenza che dovrebbe essersi formata 107 1(xiii) | garantisce l’apoditticità della conoscenza scientifica. Non si può, 108 1(xiii) | indagine del problema della conoscenza con la convinzione intima 109 1(xiii) | delle loro ricerche sulla conoscenza; si dirà cioè che l’induzione 110 1(xiii) | indagine sul problema della conoscenza quello di inferire la necessità 111 1(xiii) | fatto, come strumento di conoscenza. Ma quello che veramente 112 1(xiii) | svolta sul problema della conoscenza non resta mai limitata al 113 1(xiii) | un giudizio si dia come conoscenza scientifica in genere. Non 114 1 | di questo o quel dato di conoscenza e, di conseguenza, per estendere 115 1 | questo o quel concetto di conoscenza particolare. La ricerca 116 1 | giudizio «la scienza è una conoscenza universale e necessaria», 117 1 | identifica con il concetto di conoscenza universale e necessaria 118 1 | necessaria in genere, e una conoscenza universale e necessaria 119 1 | essendo lecito considerare conoscenza universale e necessaria 120 1 | forma più elementare della conoscenza universale e necessaria 121 1 | dovendosi quindi la nozione di conoscenza universale e necessaria 122 1 | vale a dire la sfera della conoscenza, è stata per ipotesi concepita 123 1 | problematicità. Poiché la sfera della conoscenza è stata per presupposizione 124 1 | origine al problema della conoscenza; la possibilità di Kant 125 1 | presupposto che la sfera della conoscenza non l’abbia mai offerto 126 1 | formazione della sfera della conoscenza analoga a quella catena 127 1 | danno nella sfera della conoscenza come cause quelle ragioni 128 2 | necessario; da quanti negano la conoscenza universale e necessaria 129 2 | fiducia nella esistenza della conoscenza universale e necessaria, 130 2 | del problema se si dia una conoscenza universale e necessaria. 131 2 | semplice e generico di una conoscenza che possa essere scienza, 132 2 | rivela nella dicotomia della conoscenza in due sfere, di cui l’una 133 2 | sussistano nella sfera della conoscenza giudizi che si sottraggano 134 2(xiv) | affronta il problema della conoscenza, due sono le possibili condizioni 135 2(xiv) | che di innato nulla nella conoscenza si dà perché un innato dovrebbe 136 2(xiv) | teorie intorno alla nostra conoscenza: pur lasciando sussistere 137 2(xiv) | esperienza, si era ridotta la conoscenza all’esperienza e si erano 138 2 | di esso nella sfera della conoscenza mai si potrà dare realtà 139 2 | confronti dell’oggetto la cui conoscenza tanto stava loro a cuore, 140 2 | quel fattore oggettivo di conoscenza che è l’esperienza sensibile 141 2(xv) | conseguenza il problema della conoscenza in generale; per esse rimando 142 2(xv) | potrebbe schierarsi così «conoscenza», serie la cui ultima nozione 143 2(xv) | dell’essenza coincide con la conoscenza della ragione della nozione 144 2(xv) | nozione e l’acquisto di questa conoscenza dà esistenza a un giudizio 145 2(xv) | oppure per conseguire una conoscenza assertoria che impone all’ 146 2 | trovar riscontro in una conoscenza che sia universale e necessaria: 147 2 | fatto, che la sfera della conoscenza offre come irrefutabili, 148 2(xvi) | eretto a legge suprema della conoscenza scientifica. Se il giudizio 149 2(xvi) | unico vero ispettore della conoscenza e in particolare l’unico 150 2(xvi) | unico vero controllore della conoscenza universale e necessaria. 151 2(xvi) | e proprio sovrano della conoscenza scientifica è il principio 152 2(xvi) | Anche per Aristotele la conoscenza universale e necessaria 153 2(xvi) | giudizio, bensì consiste nella conoscenza che il conoscente ha della 154 2 | che sia necessaria alla conoscenza e che sia tale che, una 155 2 | la realtà, oggetto della conoscenza, deve avere una struttura 156 2(xvii) | tipica delle sensazioni, la conoscenza immediata o intuizione, 157 2(xvii) | ragionamento. Sia data una conoscenza in genere; questa abbia 158 2(xvii) | parlare di due funzioni della conoscenza, la sensibilità e l’intelletto, 159 2(xvii) | giudizio; in una siffatta conoscenza anzitutto si deve tener 160 2(xvii) | ricondotti pel fatto che la loro conoscenza si dà in seguito alla conoscenza 161 2(xvii) | conoscenza si dà in seguito alla conoscenza delle correlative sensazioni; 162 2(xvii) | nelle quali vien fornita la conoscenza di alcune note che si ripresentano 163 2(xvii) | modo caratteristico della conoscenza per esperienza che è l’intuizione; 164 2(xvii) | oggetti che una qualunque conoscenza intuitiva può offrire, ossia 165 2(xvii) | esperienza vengono offerti alla conoscenza degli oggetti, «senza che 166 2(xvii) | giudizio; in tal modo quella conoscenza dell’oggetto, che si era 167 2(xvii) | analisi dal campo della conoscenza, definiti e descritti, Kant 168 2(xvii) | procede all’esame della conoscenza per vedere di impostare 169 2(xvii) | conoscere non sta più nella conoscenza dell’essenza di una cosa, 170 2(xvii) | una cosa, ma solo nella conoscenza dei rapporti universali 171 2(xvii) | essere considerata come la conoscenza isolata di un aspetto che 172 2(xvii) | nulla all’esperienza e alla conoscenza che può aversi dell’esperienza, 173 2(xvii) | esperienza o meglio alla conoscenza che si ha dell’esperienza 174 2(xvii) | dell’esperienza e della conoscenza dell’esperienza; tutto ciò 175 2(xvii) | modificazione corrisponda una loro conoscenza, tali rapporti dovranno 176 2(xvii) | funzionali nelle facoltà della conoscenza è quella che consente l’ 177 2(xvii) | un dato immediato della conoscenza che precede quella qualsivoglia 178 2(xvii) | determinazione di qualunque conoscenza e di rendere, con ciò, tutte 179 2(xvii) | condizioni generali di una conoscenza un molteplice intuito e 180 2(xvii) | assoggettarsi per penetrare nella conoscenza; perciò, resta provato: 181 2(xvii) | costituiscono l’unità nella conoscenza, rapporti che sono degli 182 2(xvii) | esperienza, dei concetti nella conoscenza, e che si pongono in perfetta 183 2 | dimostrazione che si ha conoscenza solo a condizione che il 184 2 | ricavati dal campo della conoscenza, com’è stato indagato e 185 2 | anteriore ad ogni possibile conoscenza; è intellettivo in quanto 186 2 | in generale di qualsiasi conoscenza universale e necessaria, 187 3 | dottrina kantiana della conoscenza~ ~ ~ ~ Da quanto si è detto 188 3 | parlare di un esistere di una conoscenza in generale, e quindi si 189 3 | esso in quanto soggetto di conoscenza, necessariamente e implicitamente 190 3 | mediati o immediati la cui conoscenza consente la conoscenza della 191 3 | cui conoscenza consente la conoscenza della logicità o possibilità 192 3(xviii)| comportamento trae seco che la conoscenza delle ragioni logiche sia 193 3(xviii)| deve affatto confondere la conoscenza universale e necessaria 194 3(xviii)| necessaria determinata con la conoscenza trascendentale: la prima 195 3(xviii)| quando riferisce la sua conoscenza a un modo speciale di acquisizione 196 3 | lo accoglie nella propria conoscenza, si pone certo come l’unità 197 3 | reale: nella teoria della conoscenza di Kant non c’è posto per 198 3 | oggetto e in questo caso è conoscenza di un oggetto che permane 199 3 | identità con se stessa, conoscenza di un oggetto ./. immediato 200 3(xix) | condizioni sotto cui si dà la conoscenza – e quindi la possibilità 201 3(xix) | qualunque interpretazione della conoscenza del mondo, anche di quella 202 3 | identità non perché sia conoscenza di un oggetto ma perché 203 3 | interpretazione trascendentale, conoscenza a posteriori di un oggetto 204 3 | fosse la rappresentazione o conoscenza di un oggetto, essa fruirebbe 205 3 | rappresentazione che sia conoscenza di un oggetto gode, e precisamente 206 3 | e l’autocoscienza non è conoscenza di nessun oggetto. Non resta 207 3(xx) | validità gnoseologica della conoscenza fenomenica al fenomeno (… 208 3(xx) | da questo, che non è data conoscenza del suo oggetto ossia di 209 3(xx) | rimanere vuoto di qualsiasi conoscenza che non sia la negazione 210 3(xx) | di atto della funzione di conoscenza per intuizione in genere, 211 3(xx) | di atto della funzione di conoscenza per intuizione sensoriale 212 3(xx) | sensoriale e di atto di conoscenza per intuizione non sensoriale; 213 3(xx) | intuizione sensoriale: è conoscenza non particolare e non contingente 214 3(xx) | contingente in generale, è conoscenza che non sostituisce alla 215 3(xx) | ricorso a trascendentali, è conoscenza che non consente l’intelligibilità 216 3(xx) | perciò da eterogenei, è conoscenza che non è intelligibile 217 3(xx) | intelligibile per altro, è conoscenza che non limita la portata 218 3(xx) | equivale a questo che è conoscenza dall’universalità e necessità 219 3(xx) | nelle sue leggi, di una conoscenza noumenica: è conoscenza 220 3(xx) | conoscenza noumenica: è conoscenza universale e necessaria 221 3(xx) | necessaria in generale, è conoscenza che pone una universalità 222 3(xx) | necessità proprie o peculiari, è conoscenza che consente l’intelligibilità 223 3(xx) | totalmente omogenei con essa, è conoscenza intelligibile per sé, è 224 3(xx) | intelligibile per sé, è conoscenza che pone una propria portata 225 3(xx) | genere, ossia qualunque conoscenza di quella cosa in sé della 226 3(xx) | sottrarrebbe al dominio della conoscenza sensibile. Ora, che cos’ 227 3(xx) | fondo il passaggio dalla conoscenza fenomenica alla conoscenza 228 3(xx) | conoscenza fenomenica alla conoscenza metafisica operato da Schopenauer, 229 3 | non tra fenomeni; ma una conoscenza siffatta non sarebbe propria 230 3 | soggetti individuali la cui conoscenza è relativa: se il soggetto 231 3 | palese contraddizione: la conoscenza universale e necessaria 232 3 | soggetto empirico è una conoscenza universale e necessaria 233 3 | soggetto empirico; poiché una conoscenza universale e necessaria 234 3 | condizione, e questa è la conoscenza universale e necessaria 235 3 | si deve concludere che la conoscenza universale e necessaria 236 3 | un soggetto empirico è la conoscenza universale e necessaria 237 3 | come realtà relative; e una conoscenza siffatta dovrebbe argomentare 238 3(xxi) | onde renderlo oggetto di conoscenza; essa esplica le sue funzioni 239 3(xxi) | apporti nell’economia della conoscenza la presenza del sillogismo 240 3(xxi) | carattere di isolamento dalla conoscenza e dall’esperienza che era 241 3(xxi) | trascendentale di tutta la conoscenza e quindi alle varie rappresentazioni 242 3(xxi) | dottrina della logica e della conoscenza, vacuo che nulla può colmare. 243 3(xxi) | venir privato di valore di conoscenza - con la conseguenza che 244 3(xxi) | rivelerà adeguata alla sua conoscenza.~ ~Di qui scaturiscono altre 245 3 | dualismo insanabile nella conoscenza del soggetto e quindi nel 246 3 | si dovrà parlare di una conoscenza soggettiva o particolare 247 3 | particolare e contingente e di una conoscenza oggettiva o universale e 248 3 | in virtù del fatto che la conoscenza è rapportazione in quanto 249 3(xxii) | sistemare la sfera della conoscenza dopo l’indagine che su di 250 3(xxii) | Infatti è vero che nessuna conoscenza si dà senza la sensazione, 251 3(xxii) | dire che l’esperienza è conoscenza, allora non è più possibile 252 3(xxii) | bensì concetti – io ho conoscenza non già quando vedo questo 253 3(xxii) | fondamentale del conoscere: se la conoscenza, in una concezione empiristica, 254 3(xxii) | Ora, fra le tre sfere di conoscenza non si dà alcun rapporto 255 3(xxii) | dal fatto che non si dà conoscenza che non sia rapportazione 256 3(xxii) | sillogismo e quindi non è la conoscenza intuitiva che la costituisce – 257 3(xxii) | giudizio e non è ancora conoscenza; ma la relazione che mediatamente 258 3(xxii) | necessariamente assume una qualsiasi conoscenza che si dia per giudizio. 259 3(xxii) | sia stata inferita da una conoscenza o giudizio più esteso dalla 260 3(xxii) | la presenza nella nostra conoscenza di predicazioni siffatte -, 261 3(xxii) | universalità e necessità di conoscenza, in quanto dovrebbe essere 262 3(xxii) | esperienza quale si dà alla conoscenza di tutti i soggetti individuali; 263 3(xxii) | esperienza quale si dà alla sola conoscenza del soggetto individuale.~ ~ ./. 264 3 | dualistico che incide sulla conoscenza. La conoscenza del soggetto 265 3 | incide sulla conoscenza. La conoscenza del soggetto e il soggetto 266 3 | reale gli oggetti della conoscenza universale e necessaria; 267 3 | per tutti gli istanti di conoscenza in cui il giudizio verrà 268 3 | ammettendo una polarità di conoscenza nel campo della matematica, 269 3(xxiii)| necessaria, ma questo non sarà né conoscenza né scienza. È appunto l’ 270 3(xxiii)| necessario, ma che sia anche conoscenza e scienza, in quanto il 271 3(xxiii)| preteso diritto di essere una conoscenza valida per un’esperienza 272 3(xxiii)| ma non del suo valore di conoscenza, se non alla condizione 273 3(xxiv) | Anche per Hume ogni conoscenza si riconduce a un rapporto 274 3(xxiv) | rapporto è congruente la conoscenza è scienza. Ma appunto per 275 3(xxiv) | più cioè nozione di una conoscenza universale e necessaria 276 3(xxiv) | oggettiva, ma è nozione di una conoscenza oggettiva di cui si tratta 277 3(xxiv) | considerare scienza, ossia conoscenza congruente con l’oggetto; 278 3(xxiv) | gli oggetti; è quindi una conoscenza universale e necessaria, 279 3(xxiv) | per scienza s’intende una conoscenza oggettiva. Con ciò Hume 280 3(xxiv) | esperienza e ad altre forme di conoscenza. Le altre forme di conoscenza 281 3(xxiv) | conoscenza. Le altre forme di conoscenza infatti hanno tutte il carattere 282 3(xxiv) | scienza quindi s’intende una conoscenza che mantenga adesione all’ 283 3(xxiv) | il carattere di scienza o conoscenza oggettiva fino a che si 284 3(xxiv) | i caratteri di scienza o conoscenza oggettiva non appena pretendono 285 3(xxiv) | concludere: a) che non può darsi conoscenza che sia scienza se per scienza 286 3(xxiv) | per scienza s’intende una conoscenza universale necessaria oggettiva, 287 3(xxiv) | oggettiva, in quanto nessuna conoscenza umana riveste tale carattere; 288 3(xxiv) | che può darsi solo una conoscenza universale e necessaria, 289 3(xxiv) | connotata; c) che può darsi una conoscenza oggettiva, quella della 290 3(xxiv) | perché ogni volta che una conoscenza fisica riveste di universalità 291 3(xxiv) | essenziali, decade dal livello di conoscenza oggettiva; d) che si danno 292 3(xxiv) | conseguenza due forme di conoscenza, una matematica, universale 293 3(xxiv) | In fondo, il mondo della conoscenza humiano si quadritomizza 294 3(xxiv) | come si dà; la seconda è la conoscenza empirica costituita da predicazioni 295 3(xxiv) | esperienza; la terza è la conoscenza matematica costituita da 296 3(xxiv) | oggettive; la quarta è la conoscenza fisica costituita da predicazioni 297 3(xxiv) | fra gli oggetti, solo la conoscenza empirica è scienza, ma privata 298 3(xxiv) | scienza; se scienza è una conoscenza universale necessaria oggettiva, 299 3(xxiv) | scienza e quindi non si dà una conoscenza che sia valida per tutte 300 3(xxiv) | che è; neppure si dà una conoscenza che sia previsione e apodissi. 301 3(xxiv) | e apodissi. L’unica vera conoscenza è l’adesione all’esperienza, 302 3(xxiv) | dall’affermazione che la conoscenza matematica non si rifà assolutamente 303 3(xxiv) | generale non può esser data una conoscenza che ritrovi la propria oggettività 304 3(xxiv) | esperienza, e non può darsi una conoscenza universale e necessaria 305 3(xxiv) | concetto di scienza come conoscenza che sia oggettiva e universale 306 3(xxiv) | se la matematica è una conoscenza universale e necessaria 307 3 | si viene a sdoppiare la conoscenza e sorge sempre il problema 308 3 | possediamo una certezza di conoscenza identica – la ripugnanza 309 3 | sutura dei due tronconi di conoscenza in cui la critica di Hume 310 3 | rapporto concettuale, cioè la conoscenza della loro origine da un 311 3 | rifiuterebbe, certo, la conoscenza concettuale per l’inettitudine 312 3 | consentirebbe sempre la conoscenza geometrica, la quale potrebbe 313 3 | matematico consiste nella conoscenza delle ragioni che ne fanno 314 3 | non possono darsi senza la conoscenza dell’essenza degli enti; 315 3 | modificazione della nostra conoscenza, modificazione da noi non 316 3 | richiede l’esistenza e la conoscenza di nature immutabili di 317 3 | richiede l’esistenza e la conoscenza della natura mutevole di 318 3 | rapporto esige l’esistenza e la conoscenza della natura immutabile 319 3 | in particolare quello di conoscenza deduttiva e analitica insieme. 320 3 | necessarie, dall’altro, la conoscenza riflessa, qual è da essi 321 3 | assoggettarli alle condizioni della conoscenza matematica. Da queste premesse 322 3 | logica e a cui una qualunque conoscenza, compresa quella di un giudizio 323 3 | fisica: la prima, in quanto conoscenza intuitiva, obbedisce a leggi 324 3 | la seconda invece, come conoscenza intellettiva, obbedisce 325 3 | la matematica, in quanto conoscenza che fonda se stessa esclusivamente 326 3 | comporta che ogni nostra conoscenza sia universale e necessaria; 327 3 | dalla distinzione fra conoscenza ed esperienza e chiamando 328 3 | qual caso si danno nella conoscenza gli enti empirici corrispondenti 329 3 | questo nella realtà della conoscenza non si riduce mai a un semplice 330 3 | affatto l’esperienza e la conoscenza, b) che il metodo trascendentale 331 4 | possibili una matematica una conoscenza della natura una metafisica 332 4 | in questa condizione di conoscenza da un lato il possibile 333 4 | sia contraddittorio e sia conoscenza intellettuale di un ente 334 4 | nella coscienza in atto di conoscenza assume l’operazione che 335 4 | logico, il fatto che ogni conoscenza è sintesi, il fatto che 336 4 | definizione e quindi di conoscenza indipendenti dalle sintesi 337 4 | non è lecito, date la conoscenza di un ente qualsivoglia 338 4 | un ente qualsivoglia e la conoscenza delle cause immanenti che 339 4 | nostro pensiero e ci offra la conoscenza di tre entità intuite in 340 4(xxvi) | lo assumiamo come dato di conoscenza reale, ossia come rappresentazione 341 4(xxvi) | richiede la funzione di conoscenza che è propria del rango 342 4(xxvi) | reale, ossia come effettuale conoscenza universale e necessaria 343 4(xxvi) | come isolato fattore di conoscenza che, scisso dall’esperienza 344 4(xxvi) | connesso ad alcun’altra conoscenza di pensiero, è tale da ricercarsi 345 4(xxvi) | cinque» fa intervenire nella conoscenza come deus ex machina questa 346 4(xxvi) | funzione che di ordinare la conoscenza in un rapporto sistematico, 347 4(xxvi) | di una deduzione, sia una conoscenza aposteriori, ossia un contatto 348 4(xxvi) | identificare l’evidenza con la conoscenza mutuata dall’esperienza. 349 4 | elemento della sfera della conoscenza, concetto giudizio scienza, 350 4 | quesito: «è possibile una conoscenza che sia scienza?» e la stessa 351 4 | affermazione: «è possibile una conoscenza come scienza» siano equipollenti 352 4(xxvii)| possibili, e poiché la stessa conoscenza sensoriale è tale da imporsi 353 4(xxvii)| impedisce che io pensi sia la conoscenza attuale sia l’attuale previsione 354 4(xxvii)| delle sue condizioni di conoscenza non sottrae la possibilità 355 4(xxvii)| riscontro in reali oggetti di conoscenza che sono degli assolutamente 356 4(xxvii)| divengono ripieni di veggente conoscenza a patto di riempirsi di 357 4(xxvii)| immaginabile sorgente di conoscenza, e questa è sempre il principio 358 4(xxvii)| concezione trascendentale della conoscenza. Se si assume a principio 359 4(xxvii)| parziale di teorie della conoscenza, classificazione che oscilla 360 4(xxvii)| sé, in quanto atto ad una conoscenza o presente o passata o futura 361 4(xxvii)| termini di pensiero e di conoscenza, oppure l’interpretazione 362 4(xxvii)| esistente, sia questo oggetto di conoscenza o non sia, entità che non 363 4(xxvii)| mammifero invertebrato; solo la conoscenza dell’essenza di uomo consentirebbe 364 4(xxvii)| non è la prima perché è conoscenza di un essere che esclude 365 4(xxvii)| conosciuta senza che la conoscenza ne condizioni necessariamente 366 4(xxvii)| secondo un rapporto in cui la conoscenza condiziona l’esistenza ma 367 4(xxvii)| puramente e necessariamente conoscenza sia perché la concepiamo 368 4(xxvii)| ente non condizionato dalla conoscenza o non identificabile col 369 4(xxvii)| sillogismi il cui valore di conoscenza è zero; lo stesso si dice 370 4(xxvii)| ragionamento offrirà sempre conoscenza cui mancherà solo la garanzia 371 4(xxvii)| concetti, condizione che è conoscenza dell’empirico od uso empirico, 372 4 | divenuto oggetto ./. di conoscenza allinea la nuova nota di 373 4 | ragione eterogenea dalla conoscenza, quale, ad es., una rivelazione; 374 4 | dell’esperienza e della conoscenza non è dimostrabile. Kant 375 4 | vizioso. Un’ultima via a una conoscenza di giudizi assolutamente 376 4 | almeno alcuni dei dati di conoscenza, ossia delle modificazioni 377 4 | dovremo quindi dire che la conoscenza si dà solo dopo l’esperienza. 378 4 | che divenuti oggetti di conoscenza assumono i toni dell’universalità 379 4 | alcune modificazioni di conoscenza, quelle empiriche, sono 380 4 | del conoscere si dà una conoscenza confusa del primo, dalla 381 4 | non può certo venire una conoscenza chiara perché la confusione 382 4 | empiristica che voleva tutta la conoscenza derivata dall’esperienza 383 4 | che voleva il mondo della conoscenza scientifica inderivabile – 384 4 | sopra – dal mondo della conoscenza sensoriale. Ho detto che 385 4 | ricorrere a particolari mezzi di conoscenza delle modificazioni cerebellari, 386 4 | affatto di un conoscere; la conoscenza nostra, quale si dà senza 387 4 | essere una rappresentazione o conoscenza del reale soltanto alla 388 4 | del reale soltanto alla conoscenza universale e necessaria 389 4 | genesi, che se la scienza è conoscenza universale e necessaria 390 4 | sapere, la scienza dev’essere conoscenza per giudizi sintetici a 391 4 | sensorialità è sempre una conoscenza confusa, obnubilata, perché 392 4 | un razionalista sdoppi la conoscenza, e un empirista neghi la 393 4 | e un empirista neghi la conoscenza universale e necessaria; 394 4 | contingente e insieme fonte della conoscenza scientifica -, sia della 395 4 | situazione tipica della conoscenza umana che per prendere contatto 396 4 | conseguente dualità della conoscenza; dualità superflua, perché