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Alfabetica [« »] ende 1 energia 1 energie 1 ente 294 ente-conclusione 1 ente-predicato 1 ente-soggetto 1 | Frequenza [« »] 299 loro 298 anche 298 kant 294 ente 289 quale 284 fatto 273 dato | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze ente |
Cap.
1 Int | tempo e che ne fanno un ente cronologicamente determinato 2 Int(ii) | alla condizione che ciascun ente possegga in eterno le sue 3 Int(ii) | onnipresente; la figura, ormai vero ente concettuale, poteva anche 4 Int(ii) | uno di essi in un certo ente, ad esempio del 5 in un 5 Int(ii) | immutabilmente la natura di tutto l’ente e lo diversifica da tutti 6 Int(ii) | per concetto si intende un ente di natura mentale e ideale 7 Int | il diritto di essere se l’ente intorno a cui operano la 8 1 | né alla seconda classe, l’ente mentale scienza potrà sempre 9 1 | scienza che sarà pur sempre un ente mentale a cui nessun oggetto 10 1 | deve trovare garanzia in un ente che non sia il rapporto 11 1(xii) | altra parte, non essendo né ente mentale di cui non si dia 12 1(xii) | cui non si dia specie né ente mentale di cui non si dia 13 1(xii) | essere indagato in sé, come ente a sé stante: infatti, il 14 1(xii) | limitatamente ai quali l’ente non subisce l’imperio del 15 1(xii) | interezza la ragione per cui un ente o una nota di un ente si 16 1(xii) | un ente o una nota di un ente si danno, è possibile accedere 17 1(xii) | riducono alla nozione di un ente o di una nota di cui non 18 1 | possibile anche una nota di un ente puramente mentale, di un 19 1 | puramente mentale, di un ente cioè che esista solo in 20 1 | come a sua ragione a un ente che nella realtà non può 21 1 | o dipendente da un altro ente di cui si possa affermare 22 1 | effetto dell’esclusione dell’ente predicato possibile dalla 23 1 | limitatamente alla quale l’ente è affermato possibile. La 24 1 | dà un possibile è che un ente mentale o una sua nota siano 25 1 | di contraddizione.~ ~Un ente mentale o una sua nota per 26 1 | ragione o principio con cui l’ente o la nota s’identificano, 27 1 | intendimento entro qualche altro ente che si pone nei confronti 28 1 | darsi di un rapporto tra l’ente, di cui l’intendimento vuol 29 1 | dichiarando la ragione stessa dell’ente considerato sottratta al 30 1 | possibilità riferita ad un certo ente mentale può avvenire tramite 31 1 | predicazione si dà solo per quell’ente o per quella nota di un 32 1 | o per quella nota di un ente per cui si dia una ragione 33 1 | ritrovata la quale in un ente, è consentito riferire a 34 1 | consentito riferire a quest’ente la predicazione della possibilità, 35 1 | possibile è riferita a un ente mentale in due soli casi, 36 1 | casi, nel caso in cui dell’ente si ignori la catena completa 37 1 | non possa ritrovarsi per l’ente nessuna causa reale né prossima 38 1 | come reale nell’essere un ente che rispetto all’idea stabilisca 39 1 | certa analogia con il nostro ente possibile, ma non potremo 40 1 | fatto sia identico al nostro ente, in quanto per assicurarci 41 1 | ciascuna delle ragioni dell’ente possibile; il che potrà 42 1 | presenta qualche affinità con l’ente che ./. abbiamo dichiarato 43 1 | il reale simmetrico all’ente pensato, viene dichiarato 44 1 | logica e del ragionamento un ente che altrimenti non potrebbe 45 1 | potrebbe entrarvi. Qualunque ente è atto, in linea di diritto, 46 1 | eccezione due enti: quell’ente che offenda il principio 47 1 | chiamiamo irreale, e quell’ente che, sottraendosi alla giurisdizione 48 1 | quanto propriamente è quell’ente per il quale si adducono 49 1 | contraddittorio. Ma anche quell’ente, di cui non si possa dire 50 1 | sarebbe dato sapere se quell’ente sia o un necessario o un 51 1 | condizioni che essa esercita sull’ente. Le esigenze che tale connessione 52 1 | esaminate. In tal modo l’ente diviene un usabile da parte 53 1 | nei suoi procedimenti un ente che, indifferente al principio 54 1 | proprio ambito qualsivoglia ente per il quale non si sia 55 1 | determinate condizioni: l’ente per il quale è lecita la 56 1 | non assoluta; inoltre, l’ente per il quale è lecita la 57 1 | che ciò si verificasse, l’ente diverrebbe soggetto di un 58 1 | parlando, si trasferirebbe dall’ente a quella sua ragione che 59 1 | la ragione trascende l’ente oppure vi immane; ora, in 60 1 | ragione pone necessariamente l’ente che ne dipende il quale 61 1 | predicazione di realtà all’ente che ne dipende soltanto 62 1 | trasferimento della realtà dall’ente alla sua ragione, nel caso 63 1 | intercorrente tra ragione ed ente dipendente sia di per se 64 1 | dipendente sia di per se stesso ente mentale reale e non problematico, 65 1 | necessità logica che lega l’ente alla sua ragione, sicché 66 1 | trasferimento dalla realtà dell’ente alla realtà della sua ragione 67 1 | necessità del darsi reale dell’ente dipendente, siffatto rapporto 68 1 | provocherà la realtà dell’ente e quindi il suo passaggio 69 1 | un assertorio – quando un ente pone necessariamente fuori 70 1 | necessariamente fuori di sé un altro ente e si erige a sua ragione 71 1 | trascendente, delle due l’una: o l’ente dipendente era noto come 72 1 | per possibilità investe l’ente al fine di ritrovarne la 73 1 | non di affermare reale l’ente, al quale la predicazione 74 1 | diritto in esso immanente; o l’ente dipendente era ignoto, e 75 1 | condizionamento tra la ragione e l’ente dipendente e quindi l’essenza 76 1 | quanto ragione di quell’ente; la ragione invece, qualora 77 1 | invece, qualora immanga nell’ente che ne dipende, con la propria 78 1 | atta a dotare di realtà l’ente problematico in quanto non 79 1 | darsi della realtà dell’ente che è suo condizionato, 80 1 | ragione alla realtà dell’ente che ne dipende, ma solo 81 1 | di realtà la realtà di un ente possibile, in quanto una 82 1 | realtà dalla realtà dell’ente che da essa dipende: dovrà 83 1 | dunque, la realtà dell’ente problematico a garantirci 84 1 | pensiero di introdurre come ente logico un ente possibile 85 1 | introdurre come ente logico un ente possibile garantito da una 86 1 | la realtà o irrealtà dell’ente, nel diritto di dichiarare 87 1 | unità inscindibile con l’ente, pure problematico che ne 88 1 | allora i seguenti casi: o l’ente dipendente è tale da riuscire 89 1 | problematicità alla realtà sia per l’ente che per la serie delle ragioni – 90 1 | s’intende, qualora sia l’ente che la ragione accedano 91 1 | predicazione del reale; oppure l’ente dipendente è tale da conseguire 92 1 | per tutti i giudizi di cui ente e ragioni si pongono come 93 1 | due casi, quando cioè l’ente non acquisisce di per sé 94 1 | muovere dalla realtà dell’ente per risalire alla realtà 95 1 | sia data la realtà dell’ente la quale però non può esser 96 1 | argomentare l’apoditticità dell’ente dalla realtà di una delle 97 1 | negativamente colpisce l’ente, che da un tutto di problematici 98 1 | indipendentemente dal fatto che l’ente non riceva diritto di uso 99 1 | problematica e dal fatto che l’ente non si ponga di per sé come 100 1 | problematico e dal fatto che l’ente sia tale che si ponga di 101 1 | inferendolo dalla realtà dell’ente da esse dipendente: ciò 102 1 | possibilità riguarda un ente, la conoscenza universale 103 1(xiii) | assunto nei confronti di un ente la cui realtà non sia data, 104 1(xiii) | necessaria sia un ricordo di un ente dimenticato e richiamato 105 1(xiii) | consenta di accoglierlo come ente di un processo logico. Tale 106 1(xiii) | non permette di farne un ente generalissimo, mutando il 107 1(xiii) | consente di introdurlo come ente di pensiero nonostante la 108 1(xiii) | documenti non in regola, come un ente mentale che per la sua soggezione 109 1(xiii) | di un reale, bensì di un ente di cui si deve stabilire 110 1(xiii) | giudizio gnoseologico come ente logico comporta l’inferenza 111 1(xiii) | ontologico, bensì logico, cioè un ente puramente pensato, di cui 112 1(xiii) | dimostrazione riguarderà l’ente sempre e soltanto come un 113 1(xiii) | di ragione. Ed essendo un ente mentale siffatto, ente che 114 1(xiii) | un ente mentale siffatto, ente che entra nel dominio della 115 1 | necessario. L’assunzione di un ente mentale o concetto – nella 116 1 | giustifichi i diritti a porsi come ente logico; la ragione avrà 117 1 | universale e necessario un ente logico. Ora, la ricerca 118 1 | universale e necessario non ente possibile, ma ente logico. 119 1 | necessario non ente possibile, ma ente logico. Kant quindi cade 120 1 | universale e necessario un ente logico nella sfera della 121 1 | come possibile, cioè come ente né logico né illogico, e 122 1 | realizzabile?» ovvero «quell’ente logico, le cui ragioni sono 123 1 | ricercare ragioni che rendano ente logico o illogico il giudizio 124 1 | storico – dovranno fare dell’ente puramente possibile un ente 125 1 | ente puramente possibile un ente logico, in quanto tutta 126 1 | del possibile un logico, ente che sarà solo il soggetto 127 1 | trascendentale, o soggetto puro, è un ente che s’identifica sì con 128 2 | pensato perché un qualunque ente può essere pensato, in un 129 2(xv) | possibilità connessa a un ente mentale fa di questo un 130 2(xv) | condizioni, e precisamente che l’ente affermato possibile non 131 2(xv) | ragione di qualche altro ente mentale, ad esempio B, vuol 132 2(xv) | possibile sia in quanto ente che in sé è nozione; perciò 133 2 | reale e nel logico a un ente la cui esistenza e logicità 134 2 | dell’indipendenza di un ente mentale dal corrispondente 135 2 | attributi «buoni» di un ente sensoriale qualsiasi, per 136 2 | quantità e qualità di un ente sensoriale o di più enti 137 2(xvi) | qualità, il concetto di un ente e il concetto di un altro 138 2(xvi) | il concetto di un altro ente -, agisce sul concetto destinato 139 2(xvi) | scienze, in quanto qualunque ente mentale, sia esso elementare 140 2(xvi) | l’irrealtà di qualunque ente che assunto nel pensiero 141 2(xvi) | rivela l’irrealtà di alcun ente pensabile in sé, ma l’irrealtà 142 2(xvi) | enti diversi di uno stesso ente, limitatamente però al fatto 143 2(xvi) | che ci avverte che ogni ente che accogliamo nel pensiero 144 2(xvi) | impredicabile di qualsivoglia altro ente, a meno che non passi, per 145 2(xvi) | definire né i casi in cui un ente logico è in conformità col 146 2(xvi) | contraddizione né i casi in cui un ente logico è in virtù del principio 147 2(xvi) | quanto distinti; nessun ente logico può essere in conformità 148 2(xvi) | inferire~ ~per analisi da un ente mentale solo gli enti che 149 2(xvi) | contenuti, non solo nessun ente può essere in sé e per sé 150 2(xvi) | sintetico, ma anche ogni ente che entra in un rapporto 151 2(xvi) | ha introdotto il secondo ente nel primo e glielo ha connesso 152 2 | che è la sua validità di ente conosciuto, tende a dare 153 2(xvii) | ritrovarsi identico in qualsiasi ente o reale o immaginario che, 154 2(xvii) | viene inserito qualunque ente nell’atto della sua intuizione; 155 2(xvii) | assoluta – quando cioè l’ente su cui l’intervento deve 156 2(xvii) | connotazione coincidente con l’ente stesso, e concetto ed ente 157 2(xvii) | ente stesso, e concetto ed ente sono convertibili – l’intervento 158 2(xvii) | esclusivamente a sistemare l’ente in un rapporto reciproco 159 2(xvii) | altri omogenei; se invece l’ente o non è o non concepito 160 2(xvii) | assoluta - quando cioè l’ente è pensato molteplice e divisibile 161 2(xvii) | rapporti in virtù dei quali l’ente può entrare in relazioni 162 2(xvii) | sostanza – si applica là dove ente e concetto dell’ente sono 163 2(xvii) | dove ente e concetto dell’ente sono convertibili – questo 164 2(xvii) | non coincidenti con nessun ente fenomenico dato, che verranno 165 2(xvii) | individuale s’intende l’ente che non possa essere predicato 166 2(xvii) | dunque il concetto puro è un ente pensato, completamente conosciuto 167 2(xvii) | sussunzione di un qualunque ente intuito in una certa situazione 168 2(xvii) | un concetto e di renderlo ente semplicemente pensabile, 169 2(xvii) | del rapporto causale un ente da me appreso dalla realtà 170 2(xvii) | una modificazione di un ente, tale modificazione si dia 171 2(xvii) | in rapporto con un altro ente diverso e distinto dal primo, 172 2 | intelligibile che immane in un ente, ne fa un intelligibile 173 3(xviii)| di un qualsivoglia altro ente e a inserirsi con tale casuale 174 3(xviii)| in un altro qualsivoglia ente: quella sua manifestazione 175 3(xviii)| diciamo nostro un qualsiasi ente conosciuto, consiste appunto 176 3(xviii)| inserirsi come nota connotante l’ente conosciuto. Finora, le note 177 3(xviii)| che deve sussistere fra un ente logico e la sua ragione 178 3(xviii)| non può disgiungersi dall’ente conosciuto, e questo non 179 3(xviii)| ragione di sussistere come ente in sé, in quanto conosciuto, 180 3(xviii)| relativamente alla natura del primo ente: è la relatività cioè del 181 3 | forme del suo conoscere: un ente di realtà assoluta che, 182 3 | unità unificante; tra l’ente assoluto conoscente e l’ 183 3 | inteso come quel particolare ente che conosce e sente e vuole 184 3 | piuttosto parlare di un solo ente che, nell’atto in cui pone 185 3 | in identico modo, o come ente autonomo da qualunque oggetto, 186 3(xix) | costituire di per sé un ente che sia in sé -, o da un 187 3(xx) | natura puramente logica di ente che è e non può essere altro 188 3(xx) | che non è concetto ma è ente non contraddittorio di una 189 3(xx) | vista della sua natura di ente meramente logico, resta 190 3(xx) | per altro e non per sé, un ente che è puro rapporto o insieme 191 3(xxi) | trascendentale, e la sua realtà di ente logico e gnoseologico è 192 3(xxi) | di fissare i diritti dell’ente gnoseologico, in questo 193 3(xxii) | inesistenza del sillogismo come ente del conoscere e neppure 194 3(xxii) | il pensiero opera tra un ente semplice, costituito dalla 195 3(xxii) | sintetica delle note, e un ente complesso, costituito dalla 196 3 | nota essenziale, sia all’ente empirico, come situazione 197 3(xxiv) | una natura generale dell’ente matematico. Questa natura 198 3(xxiv) | generale. La nozione di un ente geometrico qualsiasi è sempre 199 3(xxiv) | necessità della nozione di un ente geometrico è fornita dalla 200 3(xxiv) | geometrico in genere a un ente empirico che Hume negava; 201 3(xxiv) | ammesso questo, che nessun ente empirico realizza in sé 202 3(xxiv) | lesa dal fatto che nessun ente empirico si dà che sia infinitamente 203 3(xxiv) | divisibile, in quanto ogni ente empirico reale o viene concepito 204 3(xxiv) | concetto geometrico all’ente empirico reale, alla condizione 205 3(xxiv) | parte, la nozione di un ente aritmetico in generale non 206 3(xxiv) | stessa connotazione di un ente geometrico; anche nella 207 3(xxiv) | convenzionali; infatti nessun ente empirico reale si dà che 208 3(xxiv) | omogeneo ad un altro e nessun ente empirico reale si dà come 209 3(xxiv) | ad essi, sia perché ogni ente empirico è senz’altro almeno 210 3(xxiv) | contraddizione per cui l’ente empirico è quello che è 211 3(xxiv) | omogenei, sia perché ogni ente empirico può essere sempre 212 3(xxiv) | una corrispondenza tra un ente empirico e un particolare 213 3 | alla natura essenziale dell’ente – c’impedisce di affermare 214 3 | natura qualitativa dell’ente o degli enti che entrano 215 3 | della natura mutevole di un ente che contingentemente affetta 216 3 | natura immutabile di un altro ente; il terzo rapporto esige 217 3 | natura immutabile di un ente il cui darsi si pone necessariamente 218 3 | natura immutabile di un altro ente ./. che ha in sé come suo 219 3 | possibile la sostituzione all’ente dato di un altro ente il 220 3 | all’ente dato di un altro ente il quale verifichi in sé 221 3 | un parallelogramma è un ente sostanziale geometrico, 222 3 | anche il triangolo è un ente sostanziale geometrico dotato 223 3 | punti che costituiscono l’ente; ora un parallelogramma 224 3 | nota inerente a un certo ente sostanziale, la presenza 225 3 | sostanziale, la presenza dell’ente sostanziale comporterà sempre 226 3 | sostanziale in quanto nozione di ente che viene concepito in sé 227 4 | dotato di realtà ossia come ente che il conoscente coglie 228 4 | riguarda l’esistenza dell’ente attraverso di esso pensato, 229 4 | la necessità dello stesso ente. Si deve riconoscere, in 230 4 | che l’intelletto pensi un ente come non contraddittorio 231 4 | logiche e l’irrealtà ./. dell’ente rappresentato e delle sue 232 4 | reali come quello il cui ente si dà di fatto in nome di 233 4 | conoscenza intellettuale di un ente che sia stato o sia o sia 234 4 | parli di intuizione di un ente di ./. pensiero com’è il 235 4 | conseguenza che fa del secondo un ente apodittico e perciò logicamente 236 4 | il riferimento ad alcun ente attivo che ne sia il supporto, 237 4 | disposizione generica di un ente autoconsapevole a lasciarsi 238 4 | funzione generica dello stesso ente a sistemare le modificazioni 239 4 | soggetto conoscente come ente attivo in generale, i trascendentali 240 4 | soggetto conoscente in quanto ente attivo di unificazione in 241 4 | dimostrazione della necessità di un ente è insieme dimostrazione 242 4 | necessariamente al darsi dell’ente. E`vero che se il soggetto 243 4 | date la conoscenza di un ente qualsivoglia e la conoscenza 244 4(xxvi) | il concetto di causa è un ente logico la cui esistenza 245 4(xxvi) | grazie alle quali ogni ente non si limita ad essere 246 4(xxvi) | meramente sensoriale dell’ente, non ha in sé nessun carattere 247 4(xxvi) | contraddizione e quindi non è un ente per il quale si danno ragioni 248 4(xxvi) | problematico o possibile, come un ente per il quale non si danno 249 4(xxvi) | sempre lecito pensare un ente che non è né reale né impossibile, 250 4 | sinonimia col concetto di ente avente il diritto ad essere 251 4(xxvii)| essa consegue sempre che l’ente dichiarato possibile divenga 252 4(xxvii)| possibile probabile -, l’ente non contrario a norma morale 253 4(xxvii)| la legge allora suona: un ente qualsivoglia è sempre atto 254 4(xxvii)| ragione di un qualsivoglia ente che divenga pensato, ragione 255 4(xxvii)| possibile, assunto come ente della sfera gnoseologica, 256 4(xxvii)| quella. La potenza è un ente esistente nella sostanza 257 4(xxvii)| falso; c) la possibilità è l’ente che è il rappresentato del 258 4(xxvii)| della possibilità in quanto ente corrispondente al secondo 259 4(xxvii)| realmente presente in un ente, acquista un significato. 260 4(xxvii)| Megarici, che solo quando un ente si dà in atto si dà un potere, 261 4(xxvii)| potere, mentre quando un ente non si dà in atto non si 262 4(xxvii)| nota caratteristica di un ente che è e non è al tempo stesso, 263 4(xxvii)| debba andar ricercata in un ente che è nel presente il cui 264 4(xxvii)| ricercarsi nel passato dell’ente – nell’esistente, assunto 265 4(xxvii)| processo necessario di un ente in sé necessario tutto deve 266 4(xxvii)| erigendo quest’ultimo ad ente contingente - come quello 267 4(xxvii)| propria esistenza – o ad ente possibile - come quello 268 4(xxvii)| uomo come esistente è un ente in cui non si dà contraddizione 269 4(xxvii)| esistente in un’altra; è un ente che sfugge al principio 270 4(xxvii)| si indaga è assunta come ente del pensiero e non come 271 4(xxvii)| del pensiero e non come ente dell’essere, la ricerca 272 4(xxvii)| sinonimo o sostituto di un ente ontologico, come contingenza 273 4(xxvii)| pensato è concepito come ente attivo, come quando dico: « 274 4(xxvii)| pensato è concepito come ente passivo, come quando dico « 275 4(xxvii)| pensato è concepito come ente o attivo o passivo in cui 276 4(xxvii)| concetto di esistente in quanto ente non condizionato dalla conoscenza 277 4(xxvii)| particolare del concetto in quanto ente che agisce in un certo modo 278 4(xxvii)| soggetto concepito come ente cui è lecito accettare come 279 4(xxvii)| essere esistente» -, è un ente che si sottrae alla giurisdizione 280 4(xxvii)| ma un possibile, ossia un ente di pensiero che non infrange 281 4(xxvii)| diritto legittimo – ogni ente in quanto ente riveste certe 282 4(xxvii)| legittimo – ogni ente in quanto ente riveste certe pretese che 283 4(xxvii)| qualcosa d’altro, ecc. ; l’ente «mangiare» quindi non si 284 4(xxvii)| predicazione; un pensato in quanto ente non si limita a lasciarsi 285 4(xxvii)| è un pensabile, ossia un ente cui è lecito porsi come 286 4(xxvii)| concetto riferita ad un ente esistente, come «la celletta 287 4(xxvii)| riproduzione artificiale di un ente naturale; ma non pensiamo 288 4 | necessario di un determinato ente -: l’arricchimento diventa 289 4 | ossia come un pensabile o ente logico che ha tutti i diritti 290 4 | necessario nelle vesti di ente logico equivale all’accettare 291 4 | tutta la sua connotazione di ente di pensiero non solo non 292 4 | problematico, il quale da un ente accolto come un problematicamente 293 4 | modificazioni del pensiero in quanto ente conoscente, sono tratte 294 4 | immagino rosso, conosco un ente che non solo riproduce il