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Alfabetica [« »] fattibile 2 fattibilità 2 fattispecie 6 fatto 284 fattone 1 fattore 42 fattori 27 | Frequenza [« »] 298 kant 294 ente 289 quale 284 fatto 273 dato 273 stesso 266 né | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze fatto |
Cap.
1 Int | particolare si è dato un fatto che spontaneamente si è 2 Int | riprendere Kant, non come un fatto da miniare in una descrizione 3 Int(i) | di Socrate lo dimostra il fatto che esse fan la loro comparsa 4 Int(i) | conservazione inalterata sia fatto voluto, non per esigenze 5 Int(i) | l’indagine filosofica ha fatto suo, (Repubblica), è in 6 Int(i) | nozioni relate. Il dato di fatto di un divenire del pensiero 7 Int(i) | reminiscenza, che costituisce il fatto particolare di cui la teoria 8 Int(ii) | divenire scopre non tanto un fatto di mera trasformazione quanto 9 Int(ii) | della realtà, ma, a parte il fatto che la sua interpretazione 10 Int(v) | argomentazione, resta il fatto che nel Gorgia finalmente 11 Int(vi) | separate; ora, a parte il fatto che la dottrina platonica 12 Int(vi) | come scienza, a parte il fatto che non si era ancora dimostrata 13 Int | dialoghi precedenti, ha fatto appello alla geometria e 14 Int | condizione suprema cui si è fatto capo nel Menone, bensì nelle 15 1 | contingente s’intende quel fatto di qualunque natura che, 16 1 | formulazione che ne han fatto uno o alcuni pensieri, basterà 17 1 | individuale empirico, cela di fatto come presupposto implicito 18 1 | è reale; ora, a parte il fatto che la predicazione del 19 1 | possibile, a parte quindi il fatto che la nozione del possibile 20 1 | sensazione; è reale questo fatto che dichiaro contingente, 21 1 | univocità una nozione di fatto equivoca; che se poi pretende 22 1 | concetti e, quando l’ha fatto, è ricorsa a particolari 23 1 | offrirà neppure per l’ultimo fatto per la cui possibilità è 24 1 | nella realtà, riscontrare un fatto che presenti una certa analogia 25 1 | potremo mai stabilire se tale fatto sia identico al nostro ente, 26 1 | ciascuna delle cause del fatto reale con ciascuna delle 27 1 | catena delle cause sino al fatto ultimo, punto di partenza 28 1 | mentale per poter adeguare un fatto tanto semplice qual è un’ 29 1 | intuizione non si dà e allora il fatto reale che per analogia presenta 30 1 | determina la natura del fatto su cui l’attenzione si posa – 31 1 | si attribuisce a tale fatto una certa realtà, cioè una 32 1 | quella certa realtà del fatto, si fa ricorso alla successione 33 1 | realtà da attribuire al fatto, dopo aver argomentato tale 34 1 | dalla realtà stessa del fatto. Dell’impossibilità dell’ 35 1 | e non problematico, è un fatto necessario in forza della 36 1 | condizionato, sicché di fatto l’intendimento non potrà 37 1 | del possibile, ma essa di fatto è divenuta reale mutuando 38 1 | rapporto di apoditticità tra un fatto e la sua ragione, quando 39 1 | sua ragione, quando del fatto si ignori la ragione. Dunque, 40 1 | che la ragione accedano di fatto e autonomamente al diritto 41 1 | non-contraddittorietà, indipendentemente dal fatto che l’ente non riceva diritto 42 1 | relativamente problematica e dal fatto che l’ente non si ponga 43 1 | e non problematico e dal fatto che l’ente sia tale che 44 1 | alcuni oggetti sfuggono di fatto e di diritto all’azione 45 1 | della scienza.~ ~ Quanto al fatto che l’indagine, identica 46 1 | mentre Kant parte dal dato di fatto che la causalità, ossia 47 1 | problematico nel dato di fatto su cui l’indagine s’appunta 48 1 | scientifico, sia dato di fatto, ossia una realtà che dovrebbe 49 1 | scientifico, pure trascuri il fatto fondamentale di indicare 50 1(xiii) | ricerche su un qualsiasi fatto: il metodo deduttivo e il 51 1(xiii) | fase induttiva si pone come fatto particolare la esistenza 52 1(xiii) | si accoglie come dato il fatto che tale giudizio è per 53 1(xiii) | mai Platone e Kant abbiano fatto ricorso ai due metodi per 54 1(xiii) | Ora, tutto ciò dipende dal fatto che, a ben guardare, quelle 55 1(xiii) | assumono come un dato di fatto: non la dimostra l’induttivo 56 1(xiii) | senza dimostrare che il fatto, trovato e dichiarato ragione-causa, 57 1(xiii) | soltanto alla condizione che il fatto che causa l’associazione 58 1(xiii) | o di somiglianza con il fatto ridestato dall’associazione; 59 1(xiii) | argomento potevano servire si è fatto capo sempre all’evidenza 60 1(xiii) | universale e un necessario, da fatto immotivato, richiedente 61 1(xiii) | dimostrazione causale, diviene fatto immotivabile per il quale 62 1(xiii) | scopo è di trovare quel fatto unico, reale e generale, 63 1(xiii) | come particolari: questo fatto la mente lo tratta come 64 1(xiii) | esperienza, di cui Kant ha fatto uno dei fattori della ragione 65 1(xiii) | spiegazioni diverse di uno stesso fatto, il loro medesimo procedimento 66 1(xiii) | principio di ragione: di ogni fatto che si dà come reale il 67 1(xiii) | apoditticità del reale, e il fatto che noi lo applichiamo a 68 1(xiii) | Lo stesso Kant, che ha fatto suo il presupposto dell’ 69 1(xiii) | conseguito mediante un ricorso al fatto primo da cui l’intera sua 70 1(xiii) | scientifico possiede di fatto, come strumento di conoscenza. 71 1 | sussistere: infatti, - a parte il fatto che l’indagine di un oggetto 72 1 | doversi assumere come veri il fatto che si deve indagare sulla 73 1 | scienza in generale e il fatto che tale scienza debba essere 74 1 | valore e significato dal fatto che il concetto possibile 75 1 | che nel campo logico hanno fatto del giudizio universale 76 1 | e sufficienti che hanno fatto del giudizio fisico universale 77 1 | contiene implicitamente il fatto che già il giudizio fisico 78 1 | di possibile, quale vien fatto nella proposizione citata. 79 1 | quelle nozioni che circa il fatto gnoseologico erano possedute 80 2 | trovano enunciate intorno al fatto del conoscere, sotto certi 81 2 | universale né necessario. Il fatto che non sussistano nella 82 2(xiv) | differiscono essenzialmente pel fatto che l’oggetto della prima 83 2(xiv) | disposizione intorno al fatto del conoscere, erano molto 84 2(xv) | questa questione, resta il fatto che la predicazione di possibilità 85 2(xv) | a specie, si estende di fatto a qualsiasi altro rapporto 86 2(xv) | vincolo che, ignorato di fatto e artificialmente trascurato 87 2 | ponendosi come sua ragione, ha fatto un reale nella sfera logica.~ ~ 88 2 | della funzione logica e del fatto contingente che ha determinato 89 2 | fattore di differenza che il fatto contingente presenta. In 90 2 | particolare. Ma due dati di fatto, che la sfera della conoscenza 91 2 | innamorati ad esempio; il fatto che il triangolo equilatero 92 2 | enunciazione, ciò si deve al fatto che esso è sembrato far 93 2(xvi) | concetto-soggetto. In tal modo, il fatto dell’intervento della coscienza 94 2(xvi) | cioè non si riduce solo al fatto che la definizione aristotelica 95 2(xvi) | la funzione positiva dal fatto che il pensiero è atto a 96 2(xvi) | ente, limitatamente però al fatto che le due predicazioni 97 2(xvi) | identificati e allora abbiamo fatto di essi un uso non consentito 98 2(xvi) | giudizi indipendentemente dal fatto che Kant non ci renda ragione 99 2(xvi) | necessità; resta però il fatto che neppure il sillogismo 100 2(xvi) | concezione che Kant si è fatto del sillogismo, la facoltà 101 2(xvi) | non si tenga pur conto del fatto che nella formula kantiana 102 2 | conseguenze i concetti puri: il fatto che si assume a condizione 103 2(xvii) | comportamento del conoscente sia dal fatto che il comportamento è di 104 2(xvii) | che il comportamento è di fatto molto meno diverso nella 105 2(xvii) | conseguenza ricondotti pel fatto che la loro conoscenza si 106 2(xvii) | necessità è non solo un fatto di essenza, ma anche portato 107 2(xvii) | empirici, quanto piuttosto nel fatto che la loro presenza nell’ 108 2(xvii) | sussunzione che per il fatto di darsi comporta la determinazione 109 2(xvii) | validità gnoseologica al fatto della loro esistenza e della 110 2(xvii) | dell’esperienza – a parte il fatto che tale inferenza è infondata 111 2(xvii) | analitico. D’altra parte, il fatto che noi parliamo di unione 112 2(xvii) | come sta a dimostrare il fatto che non si dà nessuna rappresentazione 113 2(xvii) | determinata da nessun altro fatto del conoscere; c) riceve 114 2(xvii) | sua funzione non già dal fatto generico di accompagnarsi 115 2(xvii) | del conoscere, bensì dal fatto di permanere identica nella 116 2(xvii) | unitaria si manifesta nel fatto che le unità gnoseologiche 117 2(xvii) | sintetica si manifesta nel fatto che un qualsiasi dato gnoseologico 118 2(xvii) | stata già dimostrata dal fatto che la serie di unificazioni 119 2 | questo ha nello stesso tempo fatto ricorso alla seconda. L’ 120 2 | sensazioni; in altre parole, ha fatto di sé un’attività unificatrice 121 2 | determinata, in quanto, a parte il fatto che la loro universalità 122 2 | dimostrare il valore del fatto, si tratta solo di descrivere 123 2 | analizzato, ci avrebbe mai fatto conoscere l’essenza del 124 2 | corpi celesti ci avrebbe mai fatto conoscere la quinta essenza, 125 3 | particolare perché, a parte il fatto che ogni sensazione è un 126 3 | recettività; ora, a parte il fatto che è stata appunto l’impossibilità 127 3 | dati, a parte quindi il fatto che per assenza dei loro 128 3 | contraddizione deve stare nel fatto che il conoscente è trattato 129 3(xviii)| essere ed ogni essenza: il fatto che la categoria è mezzo 130 3(xviii)| ma resta pur sempre il fatto che se vogliamo lasciare 131 3(xviii)| una sola fondamentale: il fatto che i trascendentali in 132 3(xviii)| distintamente da esso, e il fatto che il trascendentale supremo, 133 3 | aporia viene assunta come un fatto attivo cui la mente stessa 134 3 | vita, non come un dato di fatto che la mente ha dovuto accettare 135 3(xix) | individualità. Quanto poi al fatto che le intuizioni a priori 136 3(xix) | contemporaneità e l’inseparabilità di fatto e non la contemporaneità 137 3(xix) | per essenza. Quanto poi al fatto che l’impossibilità di un’ 138 3 | individuali – ne è prova il fatto che nessuna individualità 139 3 | contraddizione è controprova il fatto che la rappresentazione 140 3(xx) | conseguenza a principio che di fatto lega un concetto problematico 141 3 | trascendentale è impossibile. Il fatto che Kant ponga il giudizio 142 3 | necessario come un possibile, il fatto che ammetta giudizi particolari 143 3 | particolari e contingenti, il fatto che stabilisca la fondamentale 144 3(xxi) | categoria; ma a parte il fatto che tale trasferimento può 145 3(xxi) | di due altri concetti: il fatto cioè che, predicando P di 146 3(xxi) | ragionamento può essere fatto rispetto alle nozioni di 147 3 | necessaria. Ora, a parte il fatto che una sola delle due conoscenze, 148 3 | mentre l’altra è un dato di fatto privo di ragione, nelle 149 3 | sintetiche funzionali. Neppure il fatto che entrambi i giudizi siano 150 3 | eterogeneità, in quanto tale fatto può tutt’al più costituire 151 3 | e pertanto, in virtù del fatto che la conoscenza è rapportazione 152 3(xxii) | nell’esperienza, ma anche il fatto che è a noi lecito dubitare 153 3(xxii) | del conoscere e neppure il fatto che la riduzione della scienza 154 3(xxii) | predicazione tra concetti; ora il fatto che un giudizio percettivo 155 3(xxii) | sua inserzione dipende dal fatto che non si dà conoscenza 156 3(xxii) | soggetto, l’abitudine – fatto soggettivo e non oggettivo - , 157 3 | per essere annullata dal fatto che le oggettività ritornano 158 3(xxiii)| anche sul sensoriale, il fatto che l’unità del soggetto 159 3 | carattere accettato come dato di fatto, ma è insieme identificazione 160 3(xxiv) | interpreti che la ritrovano nel fatto che per Hume il rapporto 161 3(xxiv) | si modellano sul dato di fatto attuale o passato, perdono 162 3(xxiv) | apriorità, sono per lui dati di fatto che non debbono essere dimostrati 163 3(xxiv) | necessario oggettivo. Il fatto che non si diano due esperienze, 164 3(xxiv) | spettano per ipotesi. Il fatto poi che il giudizio matematico 165 3(xxiv) | concetto; ciò che può averci fatto ritrovare la nuova nota 166 3(xxiv) | giudizio, ammesse come dati di fatto -; dovrà invece ritenersi 167 3(xxiv) | in primo luogo si dà il fatto che gli enti empirici reali 168 3(xxiv) | ragionamento può essere fatto per la linea, e anche per 169 3(xxiv) | secondo luogo, si dà il fatto che, se anche gli enti empirici 170 3(xxiv) | in terzo luogo, si dà il fatto che l’infinita suddivisibilità 171 3(xxiv) | viene per nulla lesa dal fatto che nessun ente empirico 172 3(xxiv) | infinita -; infine si dà il fatto che l’assenza di un oggettivo 173 3(xxiv) | identità determinata dal fatto che i lati dell’angolo in 174 3(xxiv) | concetto sono costituiti dal fatto che l’angolo viene ad essere 175 3(xxiv) | concetto sono costituiti dal fatto che l’angolo entra in necessaria 176 3 | meno forte, ciò dipende dal fatto che noi sappiamo legata 177 3 | retti; il che è dovuto al fatto che, mentre dei rapporti 178 3 | giudizio matematico, a parte il fatto che già era stata rilevata, 179 3 | fisica, in definitiva, non ha fatto altro che convenzionalizzare 180 3 | concetti, così come han fatto geometria e aritmetica, 181 3 | entrano nel rapporto: il fatto che noi possiamo misurare 182 3 | enti misurati o contati; il fatto che noi possiamo applicare 183 3 | rapportati nello spazio -. Il fatto che noi possiamo applicare 184 3 | si assumono come dati di fatto la costanza e uniformità 185 3 | del carattere di dati di fatto, e con ciò, il giudizio 186 3 | Kant assume come dato di fatto l’universalità e necessità 187 3 | questo non è consentito dal fatto che del soggetto non conosciamo 188 3(xxv) | veramente si rifà, mondo fatto di complessi stabili di 189 3 | intervento attivo imposto dal fatto che nel giudizio matematico 190 3 | neppure si danno come dati di fatto, perché nessuna esperienza 191 3 | unificatrici: certo, il fatto che essi siano semplici 192 3 | immanente; ora, a parte il fatto che non tutti i caratteri 193 3 | viene pensato, a parte il fatto che, almeno per ciò che 194 3 | le nozioni che Kant si è fatto della matematica e della 195 3 | consiste soprattutto nel fatto che un concetto è sempre 196 3 | e necessario; quindi, il fatto stesso che noi pensiamo 197 3 | presenza nell’intuizione al fatto che la rappresentazione 198 3 | sostanza e della causa -, il fatto che tali determinazioni 199 3 | nell’esperienza: a parte il fatto che analoga critica può 200 3 | esperienza, rapporti che di fatto nell’esperienza non si danno; 201 3 | esperienza: ora, a parte ./. il fatto che la deduzione trascendentale 202 4 | polisillogismo ipotetico, di fatto consta di due serie di giudizi 203 4 | differenti processi logici hanno fatto del metodo problematico 204 4 | possibile. Anzitutto il fatto, che è insieme risposta 205 4 | quello il cui ente si dà di fatto in nome di una pretesa a 206 4 | si accetta come dato di fatto l’esistenza di giudizi universali 207 4 | questo ci si vale, come di fatto già scontato, della strutturazione 208 4 | universale e necessario come di fatto reale sul piano logico, 209 4 | piano logico, ossia di un fatto che dovrebbe essere dato 210 4 | altra interpretazione. Il fatto che ogni trascendentale 211 4 | è un apriori logico, il fatto che ogni conoscenza è sintesi, 212 4 | conoscenza è sintesi, il fatto che il trascendentale di 213 4 | determinazioni fenomeniche, il fatto che il trascendentale pensato 214 4 | soggetto. Di contro, il fatto che il soggetto conoscente 215 4 | interpretarsi come un assoluto, il fatto che i differenti trascendentali 216 4 | fenomeniche che essi operano, il fatto che almeno un trascendentale, 217 4 | concetto di oggetto, il fatto che alcuni trascendentali 218 4 | in «ragione», e infine il fatto che le funzioni trascendentali 219 4 | quale si presenta come il fatto di cui i due rappresentati 220 4 | e necessario. A parte il fatto che nessuna delle due esistenze 221 4(xxvi) | diritto che su quello del fatto, non altrettanto può dirsi 222 4(xxvi) | sul terreno pragmatico del fatto non richiedono per nulla 223 4(xxvi) | il rapporto di causa al fatto psicologico dell’associazione 224 4(xxvi) | attesa del necessario, un fatto cioè consapevole intellettuale 225 4(xxvi) | sensi: una concezione del fatto cognitivo in genere la quale 226 4(xxvi) | reciproca delle due note sia un fatto di necessità, sia cioè intuito 227 4(xxvi) | ci è lecito ricondurre il fatto della successione che è 228 4(xxvi) | trascendentale, è appunto il fatto che tra giudizio ed intuizione 229 4(xxvi) | essere accolto non solo come fatto di scienza, ma anche come 230 4(xxvi) | di scienza, ma anche come fatto logico in generale: infatti, 231 4(xxvi) | necessariamente ripetuta, che di fatto non si dà; dobbiamo quindi 232 4(xxvi) | giudizio ipotetico dato non è fatto di scienza; ma se non è 233 4(xxvi) | di scienza; ma se non è fatto di scienza, non è neppure 234 4(xxvi) | è neppure tale da essere fatto logico in generale. Un pensato 235 4(xxvi) | matematica e della fisica: il fatto che non sia lecito attribuire 236 4(xxvi) | acquista per il semplice fatto di darsi come conclusione 237 4(xxvi) | connessioni. Ora, a parte il fatto che la fisica stessa riconosce 238 4(xxvi) | fenomeno, resta pur sempre il fatto che la verificazione stessa, 239 4(xxvi) | oltre ai suoi limiti di fatto, non offre alcuna garanzia 240 4(xxvi) | dello stesso giudizio. Il fatto che la fisica sia autosufficiente 241 4(xxvi) | conseguenza che il dato di fatto che egli deve ridurre ai 242 4(xxvi) | essenzialmente empiristica, il fatto che la fisica riceva dalla 243 4 | pensato e quindi pensato di fatto e di diritto – non celi 244 4(xxvii)| Vocabulaire del Lalande - lo ha fatto accettando come unico e 245 4(xxvii)| piano normativo. A parte il fatto che la posposizione del 246 4(xxvii)| interessa, e ancora a parte il fatto che è attraente spiegare 247 4(xxvii)| che la conseguenza non è fatto necessario e ineliminabile, 248 4(xxvii)| altro tentativo, che è stato fatto, di ricondurre a univocità 249 4(xxvii)| identifica allora col dato di fatto, mentre la possibilità del 250 4(xxvii)| interpretazioni; chi ne ha fatto una delle tante inferenze 251 4(xxvii)| argomentazione; chi ne ha fatto un paralogismo in quanto 252 4(xxvii)| immodificabile in quanto già fatto; chi lo ha interpretato 253 4(xxvii)| né l’uno né l’altro. Il fatto poi che impossibilità sia 254 4(xxvii)| assunto indipendentemente dal fatto che sia o meno dato alla 255 4(xxvii)| riconduceva il reale, a parte il fatto che veniva a sdoppiare il 256 4(xxvii)| ragione della sua causa; il fatto che una cosa esista secondo 257 4(xxvii)| pensante, di Dio; ma il fatto dell’unicità della natura 258 4(xxvii)| possibilità logica, intesa come fatto che si dà nel pensato in 259 4(xxvii)| allattare» = [«il mammifero, di fatto, allatta e non allatta», « 260 4(xxvii)| posseggono né di diritto né di fatto, e il dire che un giudizio 261 4(xxvii)| ne ignorano le ragioni di fatto, non sono equivalenti.~ ~ 262 4(xxvii)| un rapporto che si dia di fatto nell’esistenza come essere 263 4(xxvii)| liceità che è impensabilità di fatto, in quanto non è dato l’ 264 4(xxvii)| contraddizione, ma limitatamente al fatto che resta indifferente al 265 4(xxvii)| che il pensiero abbia o no fatto uso ed uso totale e completo 266 4(xxvii)| implicita l’indifferenza per il fatto che tutto ciò può porsi 267 4(xxvii)| condizioni che consistono nel fatto che al concetto non deve 268 4 | siano dovute non già al fatto che le singole coscienze 269 4 | intelligibile universale -, ma al fatto che quel dato particolare 270 4 | bensì è nato proprio dal fatto che l’esperienza, quella « 271 4 | combinato» che Kant ha fatto suo.~ ~ L’argomentazione 272 4 | rappresentare una situazione di fatto – infatti in Kant il pensabile, 273 4 | Per nulla, dunque, il fatto che «possibile» abbia in 274 4 | accettiamo come dati di fatto che con l’esperienza fenomenica 275 4 | ripetere quel che è già stato fatto nella prima. L’incomprensibilità 276 4 | intelligibile non sta tanto nel fatto che l’intelligibile è uno 277 4 | sensibili sono dei più, o nel fatto che l’intelligibile è uguale 278 4 | diritto e riprodotte di fatto -: ora, le modificazioni 279 4 | cartesiano. Fin dall’inizio, ha fatto sue le posizioni del mondo 280 4 | sensoriale. Ho detto che ha fatto sue le posizioni; avrei 281 4 | sue le posizioni; avrei fatto meglio a dire che ha fatto 282 4 | fatto meglio a dire che ha fatto sue alcune conseguenze del 283 4 | fittizi o traditori – il fatto che non si diano idee innate 284 4 | immobilizzare. Soltanto il fatto che Kant non affrontò il