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Alfabetica [« »] d' 169 d.i. 2 da 874 dà 259 dadurch 2 dagegen 1 dagli 11 | Frequenza [« »] 273 stesso 266 né 261 dall' 259 dà 254 universalità 251 ciò 251 natura | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze dà |
Cap.
1 Int | ancor oggi, almeno in me, si dà.~ ~ Se con questo agire 2 Int(i) | descrizione che Platone stesso ci dà del metodo filosofico in 3 Int(i) | della soluzione che questo dà al problema della scienza 4 Int(ii) | necessità della dimostrazione e dà al ricercatore la possibilità 5 Int(iii) | universale e il necessario; ci dà il particolare e il contingente 6 Int(v) | tra i dialoghi platonici, dà una risposta solutiva al 7 Int(v) | la sua dimostrazione si dà pure la prova che è vera 8 Int | e forma di cui vi non si dà alcuna informazione, agevola 9 1 | condizioni sotto cui si dà il sorgere della domanda, 10 1 | individuali di cui non si dà specie e alla seconda classe 11 1 | genericissimi di cui non si dà genere, poiché la scienza, 12 1 | e necessaria» ossia «si dà scienza». La riflessione 13 1(xii) | in quanto il possibile si dà solo sul piano logico, essendo 14 1 | reale sia ciò di cui si dà una ragione che è reale; 15 1 | ciò che di implicito si dà nella sua definizione, ma 16 1 | condizione, dunque, per cui si dà un possibile è che un ente 17 1 | che tale predicazione si dà solo per quell’ente o per 18 1 | nel pensiero infatti si dà una catena completa di giudizi 19 1 | possibile di cui non si dà ragione, dovrebbe trovare 20 1 | in un reale di cui non si dà causa, in un reale cioè 21 1 | una: o tale intuizione si dà, e, con ciò, da essa sgorga 22 1 | oppure tale intuizione non si dà e allora il fatto reale 23 1 | corno del dilemma non si dà mai nella realtà, altrimenti 24 1 | il quale il pensiero si dà la capacità di accettare 25 1 | giudizio apodittico che si dà indipendentemente dal tempo, 26 1 | ragione la cui scoperta dà il diritto di dichiarare 27 1 | indagine; è vero, anzi, che si dà il contrario, che cioè punto 28 1 | di quanto normalmente si dà in un metodo induttivo la 29 1 | ogni campo del reale si dà, e cioè che se dato un effetto 30 1(xiii) | non quando l’esperienza si dà: poiché, per potersi parlare 31 1(xiii) | sfumatura qualitativa, come si dà per la legge di Newton, 32 1(xiii) | ragione: di ogni fatto che si dà come reale il principio 33 1(xiii) | necessità – infatti, non si dà mai dal punto di vista di 34 1(xiii) | pensiero e poiché non si dà processo di pensiero in 35 1 | irriducibili sotto cui esso si dà -, non è possibile, nel 36 1 | concetto di possibile quale si dà nell’uso fattone da Kant 37 2(xiv) | condizioni sotto cui si dà il conoscere: o nel conoscere 38 2(xiv) | nulla nella conoscenza si dà perché un innato dovrebbe 39 2(xv) | ritrovare ciò che vi si dà di essenziale, o generico 40 2(xv) | acquisto di questa conoscenza dà esistenza a un giudizio 41 2(xv) | a quanto di generico si dà in essa e quindi al suo 42 2(xv) | l’utilizzano, il che si dà in quanto la nozione che 43 2(xv) | giudizio problematico che dà esistenza a un polisillogismo 44 2 | universale e necessario si dà nel giudizio è costituito 45 2 | di puramente possibile si dà nel giudizio universale 46 2 | universale e necessario, ma dà luogo anche a una sistemazione 47 2 | quello della cui natura dà una ragione che lo fa essere 48 2(xvi) | intervento nella predicazione dà al giudizio il valore di 49 2(xvi) | tutte le forme in cui si dà, dall’altro il conoscente 50 2(xvi) | conoscente in certi casi dà luogo esso stesso a identità 51 2(xvi) | là dove identità non si dà. Delle due definizioni non 52 2(xvi) | nella connotazione che ne dà, alla più elevata delle 53 2(xvi) | origine non soggettiva, non si dà ontologia, se per ontologia 54 2(xvi) | tempo ma è nel tempo e si dà col tempo. Il principio 55 2(xvi) | quanto nel pensiero nulla si dà di originariamente ed essenzialmente 56 2(xvi) | se al termine analisi si dà il significato generico 57 2(xvi) | che le finalità per cui si dà il sillogismo non sono affatto 58 2(xvi) | affatto quelle per cui si dà il giudizio universale e 59 2(xvi) | sillogismo tale conformità non si dà, perché anche nel sillogismo, 60 2(xvi) | nota sintetica che non si dà nel concetto dei due soggetti 61 2(xvii) | categoriali; ma questo non si dà perché la simultaneità e 62 2(xvii) | categoria di sostanza, si dà solo sugli enti che non 63 2(xvii) | generico della funzione che dà vita al giudizio universale 64 2(xvii) | dimostrazione che Kant ci dà della validità gnoseologica 65 2(xvii) | che la loro conoscenza si dà in seguito alla conoscenza 66 2(xvii) | Logica Trascendentale, in cui dà al problema della dimostrazione 67 2(xvii) | senso che di essi non si dà nessuna traccia né nell’ 68 2(xvii) | della classificazione che si dà fin che si danno oggetti 69 2(xvii) | funzione di comodo che si dà fin che si danno i dati 70 2(xvii) | nell’esperienza stessa si dà – cioè una relativa identità 71 2(xvii) | intelletto presenta quando si dà come pensiero dell’esperienza, 72 2(xvii) | universale e necessaria quando si dà un giudizio universale e 73 2(xvii) | identificata con il tutto di cui si dà come costitutiva. Ma se 74 2(xvii) | E poiché l’analisi che dà luogo alla relazione universale 75 2(xvii) | a specie, quello che si dà in quanto un’unificazione 76 2(xvii) | dimostrare il fatto che non si dà nessuna rappresentazione 77 2 | trascendentale. Tutto ciò che si dà di reale o di sottoponibile 78 2 | che è una sensazione si dà come identico a se stesso 79 3 | trascendentale quale si dà in Kant, sia nella forma 80 3 | di fenomeno perché non si dà la loro recettività né quella 81 3 | quella di sogni perché non si dà nessuna passività in generale; 82 3 | pensare, la prima non si dà senza recettività, la seconda 83 3 | e, poiché questa non si dà, non solo le due funzioni 84 3 | del conoscere; quindi si dà un conosciuto senza il conoscere. 85 3 | esistere in quanto non si dà una sua ragione: è vero 86 3 | procedimento problematico che dà pensabilità logica al giudizio 87 3(xviii)| poiché la distinzione si dà solo sul piano logico e 88 3(xviii)| origine da un oggetto, bensì dà origine ad un oggetto. Il 89 3(xviii)| quale la categoria non si dà -, b) l’intervento attivo 90 3(xviii)| cioè che nella realtà si dà solo nella struttura della 91 3(xviii)| poiché il molteplice si dà per una recettività, non 92 3(xviii)| quanto conosciuto, del che ci dà atto lo stesso Schopenauer 93 3 | interpretazione che Kant ci dà del reale: nella teoria 94 3(xix) | di classi, gruppo che si dà numericamente e qualitativamente 95 3(xix) | condizioni sotto cui si dà la conoscenza – e quindi 96 3(xix) | delle quali la prima si dà; ad esempio, l’affermazione 97 3 | oggetti la cui esistenza dà come effetto, nel campo 98 3(xx) | dalla definizione che Kant dà di noumeno in quanto concetto-limite 99 3(xx) | con nozioni la cui analisi dà luogo a giudizi apodittici 100 3(xx) | con nozioni la cui analisi dà luogo a giudizi apodittici 101 3 | centri gnoseologici, si dà necessariamente e non può 102 3 | universale e necessaria che si dà in un soggetto empirico 103 3(xxi) | sillogismo, perché di esso non si dà una necessità e neppure 104 3(xxi) | alla denotazione cui essa dà luogo, così determinata, 105 3(xxi) | quando opera sui concetti dà luogo a universalità e necessità 106 3(xxi) | garanzia che un episillogismo dà della regola, e per quanto 107 3(xxi) | ordinamento dei concetti. Si dà quindi in Kant uno squilibrio 108 3(xxi) | alla quale la «ragione» dà luogo all'«idea»~ ~ ./. 109 3 | rapportazione ultima si dà sempre nella forma del sillogismo. 110 3 | sillogismo. Ma il conoscere si dà nel duplice risultato di 111 3 | nelle due conoscenze non si dà alcun elemento che permetta 112 3(xxii) | che nessuna conoscenza si dà senza la sensazione, ma 113 3(xxii) | che nessuna sensazione si dà senza che sia stata strutturata 114 3(xxii) | la sensazione che pure si dà secondo un particolare rapporto 115 3(xxii) | cui predicati disgiunti si dà il caldo, ma non il liquido -; 116 3(xxii) | sfere di conoscenza non si dà alcun rapporto in quanto 117 3(xxii) | contraddizione; ora, si dà nel pensiero una legge formale 118 3(xxii) | dipende dal fatto che non si dà conoscenza che non sia rapportazione 119 3(xxii) | empiristicamente parlando – che si dà come il principio primo 120 3(xxii) | dia per giudizio. Non si dà giudizio senza sillogismo, 121 3(xxii) | ossia il pensiero non si dà in atto senza che si determini 122 3(xxii) | che lo toccano; il che si dà quando pronuncio o un giudizio 123 3(xxii) | maniera di conoscere quale si dà nella situazione spazio-temporale 124 3(xxii) | nell’esperienza quale si dà alla conoscenza di tutti 125 3(xxii) | nell’esperienza quale si dà alla sola conoscenza del 126 3 | secondo errore logico che si dà quando si voglia fare della 127 3 | quello cui lo stesso giudizio dà occasione nell’altro. I 128 3 | mediante l’esperienza che dà luogo alla distinzione dei 129 3(xxiv) | nessuno dei suoi oggetti si dà nella realtà con la stessa 130 3(xxiv) | un oggetto è ciò che si dà intuitivamente e non può 131 3(xxiv) | essere altro da come si dà; la seconda è la conoscenza 132 3(xxiv) | scienza e quindi non si dà una conoscenza che sia valida 133 3(xxiv) | quello che è; neppure si dà una conoscenza che sia previsione 134 3(xxiv) | la nuova determinazione dà luogo ad un nuovo concetto, 135 3(xxiv) | rapporto spaziale che si dà come nota nel concetto: 136 3(xxiv) | tuttavia, in primo luogo si dà il fatto che gli enti empirici 137 3(xxiv) | in secondo luogo, si dà il fatto che, se anche gli 138 3(xxiv) | larghezza -; in terzo luogo, si dà il fatto che l’infinita 139 3(xxiv) | nessun ente empirico si dà che sia infinitamente divisibile, 140 3(xxiv) | suddivisione infinita -; infine si dà il fatto che l’assenza di 141 3(xxiv) | triangolo ABC di base AB si dà il concetto di angolo in 142 3(xxiv) | retta d parallela ad AB si dà pure il concetto di angolo 143 3(xxiv) | nessun ente empirico reale si dà che sia totalmente omogeneo 144 3(xxiv) | nessun ente empirico reale si dà come assolutamente indivisibile. 145 3(xxiv) | è nel momento in cui si dà, tutti gli enti empirici 146 3(xxiv) | empirici convenzionalizzati, si dà anche un rapporto temporale 147 3 | gli enti il cui contatto dà luogo al limite per assumere 148 3 | rapporto matematico quale si dà nell’esperienza, e le condizioni 149 3 | spaziale che in entrambi si dà identico. Dovremo quindi 150 3 | struttura di eterogenei, si dà tra la matematica e la fisica 151 3(xxv) | rapporto fisico empirico si dà proprio il caso contrario 152 3 | molteplici oggetti quale si dà nell’esperienza, diciamo 153 3 | giudizi affermativi, in cui si dà come vera l’identità quantitativa 154 3 | giudizi negativi in cui si dà come falsa l’identità quantitativa; 155 3 | universale e necessario perché si dà come idea di classe in cui 156 3 | duplice relazione, o l’oggetto dà luogo alla rappresentazione, 157 3 | sensoriali, o la rappresentazione dà luogo all’oggetto, nel senso 158 3 | oggetto, nel senso non che dà luogo ad oggetti, ma che 159 3 | che ne possediamo apriori dà loro origine in quanto si 160 3 | si può notare che non si dà sensazione che non sia in 161 3 | ma se è vero che non si dà sensazione che oltre ad 162 3 | che nella realtà non si dà e che quindi non coordina 163 4 | il metodo problematico si dà come metodo di creazione 164 4 | ciò che di accidentale si dà nell’esperienza sensoriale; 165 4 | pragmatico in quanto si dà come sinonimo di liceità, 166 4 | come quello il cui ente si dà di fatto in nome di una 167 4 | conseguenza e quindi gli dà la necessità che si richiede 168 4 | sia il molteplice quale si dà nell’intuizione pura dell’ 169 4 | che il molteplice quale si dà per le classificazioni concettuali 170 4 | che il molteplice che si dà nella sensorialità elaborata 171 4 | condizioni necessarie per cui si dà un giudizio universale e 172 4 | procedimento problematico dà vita principio e conseguenza 173 4(xxvi) | là dove la necessità si dà di per sé , o meglio la 174 4(xxvi) | ripetuta, che di fatto non si dà; dobbiamo quindi inferire 175 4(xxvi) | universale e necessario, non si dà come dato immediato di intuizione 176 4(xxvii)| agente, in quanto nulla si dà che ne neghi la pensabilità 177 4(xxvii)| ma poiché un possibile si dà quando si dia una sua congruenza 178 4(xxvii)| possibile assoluto non si dà, a meno che non se ne faccia 179 4(xxvii)| possibile assoluto non si dà -; c) solo per questa inesistenza 180 4(xxvii)| possibilità assoluta si dà il terzo carattere della 181 4(xxvii)| principio diverso; ma qui ci dà la definizione di possibilità 182 4(xxvii)| di vista in cui o non si dà distinzione tra l’esistente 183 4(xxvii)| della sfera gnoseologica, si dà in funzione della dottrina 184 4(xxvii)| può non darsi che come si dà; chi lo ha accusato di petizione 185 4(xxvii)| quindi è l’entità che si dà quando nella sostanza si 186 4(xxvii)| quando nella sostanza si dà il patire, quando nella 187 4(xxvii)| quando nella sostanza si dà l’agire, quando nella sostanza 188 4(xxvii)| quando nella sostanza non si dà né l’uno né l’altro. Il 189 4(xxvii)| chiamato, privazione che si dà o in assoluto o relativamente, 190 4(xxvii)| di possibilità – che si dà presente in una sostanza 191 4(xxvii)| concetto di un reale che si dà come principio di un altro 192 4(xxvii)| con l’esistenza quale si dà nel presente e negano una 193 4(xxvii)| che solo quando un ente si dà in atto si dà un potere, 194 4(xxvii)| un ente si dà in atto si dà un potere, mentre quando 195 4(xxvii)| mentre quando un ente non si dà in atto non si dà un potere; 196 4(xxvii)| non si dà in atto non si dà un potere; così ad esempio, 197 4(xxvii)| così ad esempio, non si dà possibilità rispetto all’ 198 4(xxvii)| che quando si sente e si dà nel presente una sensazione, 199 4(xxvii)| non essere insieme non si dà, donde deriva che nel mondo 200 4(xxvii)| deriva che nel mondo non si dà né contingenza né divenire 201 4(xxvii)| cui è prodotto. Il teorema dà, come conoscenze concomitanti, 202 4(xxvii)| nota dell’esistente che si dà solo grazie alla nostra 203 4(xxvii)| precisamente quella cui si dà il nome di possibilità.~ ~ 204 4(xxvii)| newtoniano un fenomeno celeste si dà come concetto-conclusione 205 4(xxvii)| nell’essenza in sé non si dà nessuna ragione per cui 206 4(xxvii)| sostanza; d’altra parte, non si dà nessun altro concetto che 207 4(xxvii)| concetto per il quale non si dà causa necessitante. A questa 208 4(xxvii)| quest’universo invece si dà una sfera, quella del pensiero, 209 4(xxvii)| definizione che Leibniz ci dà del possibile sorge da un’ 210 4(xxvii)| è un ente in cui non si dà contraddizione e insieme 211 4(xxvii)| della possibilità quale si dà nel pensiero resta quella 212 4(xxvii)| intesa come fatto che si dà nel pensato in generale, 213 4(xxvii)| mammuth è un possibile» si dà grazie al ricorso a un triplice 214 4(xxvii)| mammuth», in quanto si dà con consapevolezza, rispetta 215 4(xxvii)| sistema di concezioni. Non si dà la terza commisurazione, 216 4(xxvii)| concetto è un pensato di cui si dà la congruenza con le condizioni 217 4(xxvii)| un pensato di cui non si dà la congruenza con le condizioni 218 4(xxvii)| né un pensato di cui si dà la congruenza con le condizioni 219 4(xxvii)| un pensato di cui non si dà la congruenza con le condizioni 220 4(xxvii)| inerenza al soggetto, si dà la commisurazione dell’inerenza 221 4(xxvii)| sillogismo ipotetico: se si dà un esistente, c’è congruenza 222 4(xxvii)| riguardo alla prima classe si dà solo per il predicato dell’ 223 4(xxvii)| di «uomo», in quanto ci dà una serie di classi di sensazioni 224 4(xxvii)| situazione in cui il possibile si dà – se un pensato è un possibile, 225 4(xxvii)| esistente; ma il possibile si dà, quindi si dà l’esistente. 226 4(xxvii)| possibile si dà, quindi si dà l’esistente. Non mi pare 227 4(xxvii)| la descrizione che qui si dà della possibilità è una 228 4(xxvii)| di Dio, frase in cui si dà l’opposizione tra reale 229 4(xxvii)| a) o si afferma che si dà contraddizione se si elide 230 4(xxvii)| petizione di principio, non si dà impossibile l’impensabilità 231 4(xxvii)| intuito; poiché un pensato si dà quando si ottempera alla 232 4 | verità questo che in noi si dà un giudizio - semplifico 233 4 | il quale scienza non si dà e che è lecito quindi assumere 234 4 | che quindi ponendosi si dà uguale per tutti i pensieri 235 4 | come successione ciò che si dà nei concetti come connessione 236 4 | da essa necessariamente dà luogo a una serie di antinomie – 237 4 | conoscere da essa stessa, non si dà, oltre al soggetto alla 238 4 | che la nuova accezione non dà nessun frutto alla soluzione 239 4 | kantiano. Il frutto che dà è il profondo senso di stupore 240 4 | intuizione temporale non ci dà la realtà esistenziale, 241 4 | carattere – in quanto esso non dà il risultato richiesto ossia 242 4 | concetto problematico – si dà luogo a un circolo vizioso, 243 4 | rappresentazioni delle rappresentazioni dà luogo a una seconda serie 244 4 | rosso intuito, ma anche si dà come effetto di cui l’intuizione 245 4 | dire che la conoscenza si dà solo dopo l’esperienza. 246 4 | sensibili. Ora, nel pensiero si dà questa strana situazione: 247 4 | nella prima; l’attività si dà nella prima zona quando 248 4 | secondo un certo ordine, si dà nell’altra quando dispone 249 4 | nello stesso ordine che si dà nella prima. L’unica profonda 250 4 | ciò che nel primo modo si dà come sorgente di confusione 251 4 | ciò che nello stesso si dà con la luce della chiarezza 252 4 | realtà affermare che si dà un mondo dell’esistere che 253 4 | nel mondo del conoscere si dà una conoscenza confusa del 254 4 | per Kant, per il quale si dà un solo mondo, il soggetto 255 4 | conoscenza nostra, quale si dà senza le sensazioni, deve 256 4 | riproduzione del reale che si dà solo con l’esperienza; ma 257 4 | empiristica che sotto il sole si dà tutto di nuovo, fa della 258 4 | razionalistica che ciò che si dà sotto il sole debba essere 259 4 | problematico, ricorso che però dà inesorabilmente luogo a