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Alfabetica [« »] funzionalità 8 funzionamento 1 funzionare 1 funzione 204 funzioni 60 fuoco 7 fuor 1 | Frequenza [« »] 220 questa 207 tutti 205 unità 204 funzione 202 quando 199 condizioni 193 ci | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze funzione |
Cap.
1 Int | genera da novità, ma in funzione di un certo rapporto col 2 Int | contemplazione o indagine in funzione di una concezione di progresso, 3 Int | magistra» avessi tolto la funzione esaustiva dell’onniscienza 4 Int | mezzi che donano all’uomo la funzione in atto della virtù: una 5 1 | o nell’una o nell’altra funzione o in entrambe le funzioni, 6 1 | il principio entrerà in funzione e il pensiero si troverà 7 1 | in quanto il primo ha una funzione di sussidio per l’azione 8 1 | essere tale da deporre la sua funzione di soggetto di un giudizio 9 1 | problematico per assumere la funzione di soggetto di un giudizio 10 1 | ed uniche ./. nella loro funzione di ragioni, pone il pensiero, 11 1 | ma soltanto di alcuni in funzione dei quali viene costruita 12 1(xiii) | metodo deduttivo non ha qui funzione sintetica, in quanto nulla 13 1(xiii) | esso agli effetti della funzione del giudizio universale 14 1(xiii) | minuziosità più microscopica la funzione trascendentale del soggetto, 15 1(xiii) | rapporto tra la capacità o funzione soggettiva e la struttura 16 1(xiii) | il futuro –di qui la sua funzione pragmatica -, e consente 17 1(xiii) | dell’effetto – di qui la sua funzione teoretica -: sicché un metodo 18 1(xiii) | tali giudizi esplicare la funzione di soggetto. In questa atmosfera 19 1(xiii) | scientifico da una capacità o funzione soggettiva la quale, a sua 20 1 | giudizi di possibilità con funzione puramente pragmatica o soggettiva, 21 2(xv) | questa nozione dalla duplice funzione rivela la ragione della 22 2 | condizioni identiche, e della funzione logica e del fatto contingente 23 2 | determinato l’atto della funzione, hanno provocato un passaggio 24 2 | avvenga, è lecito giudicarlo funzione apriori, come infatti finisce 25 2(xvi) | questo o quello, ma la sua funzione non avviene al di fuori 26 2(xvi) | essenziale qualitativa di funzione relazionale; la formalità 27 2(xvi) | che è indice della sua funzione suprema, è quello di riconoscere 28 2(xvi) | qui due conseguenze: la funzione particolare che il principio 29 2(xvi) | conserverebbe sempre la stessa funzione, quella di una legge ben 30 2(xvi) | eterogeneamente distinta dal pensiero, funzione consistente nel dichiarare 31 2(xvi) | errore di misconoscere la funzione del principio di contraddizione 32 2(xvi) | la ragion d’essere e la funzione positiva dal fatto che il 33 2(xvi) | principio di contraddizione una funzione gnoseologica positiva e 34 2(xvi) | contraddizione quindi ha in Kant una funzione puramente logica di avvertire 35 2(xvi) | impredicabili l’uno dell’altro; tale funzione è la legge per la quale 36 2(xvi) | principio d’identità. In tale funzione logica esercita anche un 37 2(xvi) | conto della nuova e limitata funzione che il principio di contraddizione 38 2(xvi) | nei confronti dell’unica funzione che il principio di contraddizione 39 2(xvi) | contraddizione una duplice funzione, una duplicazione nelle 40 2(xvi) | operazioni logiche, duplice funzione che è puramente apparente 41 2(xvi) | fatta del giudizio e della funzione esplicata dal principio 42 2(xvi) | giudizio non solo esclude una funzione esercitata su di esso dal 43 2(xvii) | intervento deve assoggettarsi in funzione dell’oggetto cui si applica: 44 2(xvii) | essenziale e generico della funzione che dà vita al giudizio 45 2(xvii) | vista dell’identità della funzione con l’intervento elaboratore 46 2(xvii) | intelletto, f) che né nell’una funzione né nell’altra sussiste possibilità 47 2(xvii) | anche rispetto alla loro funzione di generi sotto cui sono 48 2(xvii) | necessaria, ma anche di funzione universalizzatrice e necessitante, 49 2(xvii) | posseggono essenza ma non funzione di universalità e di necessità; - 50 2(xvii) | ma anche portato di una funzione, se dall’intuizione in generale 51 2(xvii) | nell’atto in cui assumono la funzione logica di predicato, essi 52 2(xvii) | parole più semplici, la loro funzione universalizzatrice e necessitante 53 2(xvii) | essenza, ma anche la loro funzione -; ma tra i due sussiste 54 2(xvii) | appena usati nella loro funzione di enti universalizzanti 55 2(xvii) | necessitanti, nella loro funzione trascendentale, per poter 56 2(xvii) | tale loro prerogativa, la funzione del sussumere, si valgono 57 2(xvii) | alla condizione che la loro funzione di elaboratori di un dato 58 2(xvii) | esperienza; la loro è quindi una funzione di comodo che si dà fin 59 2(xvii) | che non può essere che la funzione gnoseologica stessa che 60 2(xvii) | concetto empirico. Ma la funzione gnoseologica non può dar 61 2(xvii) | consueta aporia che dalla funzione necessaria e universale 62 2(xvii) | la definizione della sua funzione non già dal fatto generico 63 2 | ai quali è attribuita la funzione di unificare, ciascuno secondo 64 2 | conseguenza particolare, dalla funzione biologica all’organo; l’ 65 2 | relazionali. Per aversi una funzione relazionale è necessario 66 2 | la determinazione della funzione relazionale stessa: infatti 67 2 | relazionale stessa: infatti si ha funzione relazionale quando si ha 68 2 | allora, che le note di una funzione relazionale sono l’unità, 69 2 | ciò che riguarda la sua funzione di strumento di realizzazione 70 2 | di più che una semplice funzione trascendentale. Tutto ciò 71 2 | il diritto di assumere la funzione di predicato non già in 72 2 | una specie, in quanto la funzione di genere che un concetto 73 2 | esplicato completamente la sua funzione determinatrice oppure avesse 74 2 | attuato completamente la funzione determinatrice oppure non 75 2 | dato del trascendentale, la funzione del concetto di soggetto 76 2 | deve richiedere la propria funzione logica di ragione alla realtà 77 3 | impossibile che un effetto di una funzione possa identificarsi con 78 3 | possa identificarsi con la funzione stessa; se ciò vale per 79 3 | rapporto, d’altra parte, è una funzione attiva o meglio un modo 80 3 | un modo o effetto di una funzione attiva e quindi non può 81 3 | né con un effetto di una funzione passiva né tanto meno con 82 3 | passiva né tanto meno con la funzione passiva stessa; ciò che 83 3 | un conosciuto senza una funzione del conoscere: se infatti 84 3 | ma non esiste neppure una funzione generale del conoscere; 85 3 | manifestazione della suprema funzione trascendentale, ma è altrettanto 86 3 | altrettanto vero che questa funzione trascendentale si riduce 87 3 | l’indimostrabilità della funzione del ricevere porta a che 88 3 | riprendere in esame questa funzione e spingerne il più a fondo 89 3 | la condizione della loro funzione dall’appercezione originaria. 90 3 | necessario. Tra la natura e funzione dell’appercezione originaria 91 3 | originaria e la natura e funzione delle particolari rappresentazioni 92 3 | esplicazione di tale sua funzione; il soggetto o conoscente 93 3(xviii)| universale e necessario di funzione trascendentale determinata 94 3(xviii)| trascendentale determinata di funzione trascendentale generica. 95 3(xviii)| trascendentali seconde e la funzione trascendentale prima si 96 3(xviii)| e la connotazione della funzione trascendentale prima differiscono 97 3(xviii)| virtù della sua duplice funzione che è da un lato quella 98 3(xviii)| quale recettivo da semplice funzione – questo recettivo, in quanto 99 3(xviii)| questo recettivo, in quanto funzione, o s’identifica con le sensazioni 100 3(xviii)| per poter esplicare una funzione, e non può esplicare una 101 3(xviii)| e non può esplicare una funzione, se non riducendosi a un 102 3 | quello che si riduce a una funzione relazionale a priori, il 103 3(xix) | particolare rapporto spaziale alla funzione trascendentale in generale 104 3(xix) | quello di costituire la funzione trascendentale spazio-temporale 105 3(xix) | ricettività, mentre invece quella funzione è per Kant immanente in 106 3(xix) | essere considerata come una funzione o facoltà o attitudine propria 107 3(xix) | si applicano, non per la funzione che esplicano; spazio e 108 3(xix) | particolarmente determinato alla funzione spazio-temporale in genere 109 3(xix) | campo del conoscere quella funzione trascendentale di unità 110 3(xix) | un uso particolare di una funzione generale, non sarà mai un 111 3(xix) | determinazioni spazio-temporali in funzione delle quali la prima si 112 3 | permanere di una costante funzione relazionale; sono questi 113 3 | rappresentazione di una funzione relazionale apriori; ma 114 3(xx) | il suo pensamento ha la funzione di legge positiva in quanto 115 3(xx) | funzionali, in quanto mancando la funzione dell’intuizione non sensoriale 116 3(xx) | investa l’esistenza della funzione stessa e del noumeno che 117 3(xx) | che assieme a questo ha la funzione di determinare secondo due 118 3(xx) | mentre di per sé ha la funzione di negare l’opera di determinazione 119 3(xx) | così definito abbraccia una funzione che è propria anche di altri 120 3(xx) | concetto generico di atto della funzione di conoscenza per intuizione 121 3(xx) | due specie di atto della funzione di conoscenza per intuizione 122 3(xx) | rapporti, qualcosa che è in funzione d’altro, uno strumento del 123 3(xx) | sensibili, pure l’organo o la funzione che l’apprende non possono 124 3(xx) | stesso organo o la stessa funzione che apprendono i sensibili 125 3(xx) | giustificare come mai una sola funzione sia atta a fornirli entrambi 126 3(xx) | intuizione sensoriale, una funzione non sensoriale deve apprendere 127 3(xxi) | principio trascendentale e della funzione trascendentale ad esso inerente 128 3(xxi) | identificano col principio e con la funzione immanenti nella predicazione. 129 3(xxi) | giustificato da una finalità e funzione proprie; il sillogismo non 130 3(xxi) | ragione nell’intervento della funzione trascendentale. Ma qui sorge 131 3(xxi) | deve venire attribuita una funzione più estesa, quella di tollerare 132 3(xxi) | deve venir negata questa funzione: nel secondo caso il sillogismo 133 3(xxi) | mediante un ampliamento della funzione categoriale; negando questo 134 3(xxi) | risultava confermato dalla funzione attribuita da Kant alla « 135 3(xxi) | tornerebbe ad essere una funzione che agisce intermittentemente; 136 3(xxi) | quindi estendere la sua funzione a una realtà che non sia 137 3(xxi) | dimostra impari a questa nuova funzione, oppure non la si spiega 138 3(xxi) | Kant uno squilibrio tra la funzione trascendentale prima, le 139 3(xxi) | trascendentali seconde, la funzione logica del sillogismo: le 140 3(xxi) | tutto il sillogismo; la funzione trascendentale prima è stata 141 3(xxi) | categoria che con la sua funzione pone da un lato il sillogismo, 142 3(xxii) | soggetto conoscente una funzione descrittiva, non un valore 143 3(xxii) | dovrebbe giustapporsi come funzione gnoseologica creativa o 144 3(xxiii)| sintetica prima, non già una funzione di questa rappresentazione 145 3(xxiii)| unità trascendentale è la funzione che impone a qualunque molteplice 146 3(xxiii)| attribuita alla categoria analoga funzione; altrimenti, se in origine 147 3(xxiii)| pensato, unica dovrà essere la funzione dell’autocoscienza trascendentale 148 3(xxiii)| trascendentale e che, se questa funzione si manifesta secondo i modi 149 3(xxiii)| obiezione non regge, perché la funzione dell’autocoscienza trascendentale 150 3(xxiii)| unità trascendentale; la funzione dell’autocoscienza trascendentale, 151 3(xxiii)| definitiva l’esigenza della funzione trascendentale prima è l’ 152 3(xxiii)| si potrà attribuire alla funzione trascendentale prima anche 153 3(xxiii)| della categoria in sé una funzione attiva anche nei confronti 154 3(xxiii)| entità che esplica la sua funzione sia nel pensato che nell’ 155 3(xxiii)| entità che esplica la sua funzione solo nel pensato e che attende 156 3(xxiii)| attende dimostrazione della funzione nel campo dell’intuito, 157 3(xxiii)| in quanto dalla duplice funzione della categoria argomenta 158 3(xxiii)| categoria argomenta la duplice funzione dell’io trascendentale e 159 3(xxiii)| trascendentale e dalla duplice funzione dell’io trascendentale argomenta 160 3(xxiii)| trascendentale argomenta la duplice funzione della categoria.~ ~ 161 3 | costanti ed uniformi nella loro funzione, da tali nozioni si inferisce 162 3 | intende bene quale sia la funzione di quello spazio e di quel 163 3 | altrettanto vero che esse hanno la funzione condizionata dalla presenza 164 3 | dell’intuizione la semplice funzione di stabilire il modo secondo 165 3 | intuitivo attribuiamo una funzione estesa anche al giudizio – 166 3 | venga conservata l’altra funzione di essere l’ultima tappa 167 4 | ciò che riguarda la sua funzione di condizione del concetto 168 4 | del pensiero in genere la funzione di rapportare secondo modi 169 4 | universalità e la necessità della funzione sintetica dona gli attributi 170 4 | e del necessario, dalla funzione si conclude al giudizio 171 4 | universale e necessario. Ma la funzione resta pur sempre un problematico, 172 4 | contemporaneamente concepito come la funzione prima cui debbono essere 173 4 | ricava è che mentre una funzione trascendentale speciale 174 4 | sia il supporto, la stessa funzione riferita al soggetto trascendentale 175 4 | non porli in essere e in funzione; diviene il loro principio 176 4 | particolari e contingenti – e la funzione generica dello stesso ente 177 4 | rapporti - l’atto della funzione è rappresentazione di unità 178 4 | però che sia lecito dalla funzione in generale argomentare 179 4 | sensoriali le quali sono in funzione della unità di concetti, 180 4(xxvi) | necessità e decade dalla sua funzione di giudizio ipotetico. Sia 181 4(xxvi) | qual natura richiede la funzione di conoscenza che è propria 182 4(xxvi) | rappresentazione, rinuncia alla sua funzione di esprimere l’essenza di 183 4(xxvi) | sillogismo non hanno altra funzione che di ordinare la conoscenza 184 4(xxvii)| caratterizza non solo la funzione del principio di contraddizione 185 4(xxvii)| lecito pensare né A né B in funzione l’uno dell’altro; e allora 186 4(xxvii)| ogni pensato è pensato in funzione di un principio e quindi 187 4(xxvii)| sfera gnoseologica, si dà in funzione della dottrina che di tale 188 4(xxvii)| bipartizione del reale in funzione del parallelismo metafisico 189 4(xxvii)| è connotata dal porsi in funzione di una entità che le è di 190 4(xxvii)| concetto di volontà come funzione in generale, non come funzione 191 4(xxvii)| funzione in generale, non come funzione definibile secondo il concetto 192 4(xxvii)| indipendentemente dalla funzione che esso esplica nel pensiero, 193 4(xxvii)| particolare riguardo a questa sua funzione, come quando dico: «il pianeta 194 4(xxvii)| qualsiasi pensato con qualunque funzione, quando tale pensato è concepito 195 4(xxvii)| qualsiasi pensato con qualunque funzione, quando tale pensato è concepito 196 4(xxvii)| qualsiasi pensato con qualunque funzione, quando tale pensato è concepito 197 4(xxvii)| indipendentemente dalla funzione che essi esplicano nella 198 4(xxvii)| viene attribuita anche la funzione di essere rappresentativo 199 4(xxvii)| pensato in virtù di questa funzione del pensiero; ogni errore 200 4(xxvii)| interpretazione di un presente dato in funzione di un passato non dato, 201 4(xxvii)| attribuisce all’oggetto la funzione di ragion sufficiente nei 202 4(xxvii)| suoi e soprattutto per la funzione che viene ad esplicare nei 203 4(xxvii)| pensiero si assegna l’esclusiva funzione non già di pensare ma di 204 4 | che, assoluto nella sua funzione, è fenomenico e relativo