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Alfabetica [« »] conosca 3 conosce 13 conoscendo 4 conoscente 174 conoscenti 5 conoscenza 396 conoscenza-principio 1 | Frequenza [« »] 179 uno 175 essenza 175 intuizione 174 conoscente 173 conoscere 170 altra 170 nota | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze conoscente |
Cap.
1 1 | dovrà provenire dal soggetto conoscente; ma il soggetto conoscente 2 1 | conoscente; ma il soggetto conoscente non può immettere universalità 3 1 | rapporti tra il soggetto conoscente e l’oggetto inconoscibile 4 1 | probabilità tra soggetto conoscente e oggetto che consente l’ 5 1 | scetticismo investe il soggetto conoscente in tutta la sua interezza 6 1 | essenza stessa del soggetto conoscente inferisce la sua incapacità 7 1 | non investe il soggetto conoscente bensì i suoi rapporti con 8 1 | scienza. Poiché il soggetto conoscente, che in sé possiede tutti 9 1 | necessario, il soggetto conoscente non potrà dar luogo a nessuna 10 1 | che garantisse al soggetto conoscente la fiducia nell’universalità 11 1 | o inerenti al soggetto conoscente o presenti nell’oggetto 12 1 | tale da porre un soggetto conoscente che non può non dar luogo 13 1(xiii) | certa natura del soggetto conoscente o meglio una certa capacità 14 1(xiii) | capacità o facoltà del soggetto conoscente che è il principio del giudizio 15 1(xiii) | azione analitica del soggetto conoscente, pronto o meno a rispondere 16 1(xiii) | aspettative che il soggetto conoscente si propone con la sua azione; 17 1(xiii) | giudizio, o nel soggetto conoscente. L’andamento, allora, dei 18 1(xiii) | della natura del soggetto conoscente dalla struttura delle cose 19 1(xiii) | modo con cui al soggetto conoscente è dato porre in relazione 20 1 | gnoseologico – il soggetto conoscente e l’oggetto – il quale unicamente 21 1 | che sarà solo il soggetto conoscente, in quanto è appunto l’oggetto 22 2 | gnoseologica del soggetto conoscente sarà atta a far da ragione 23 2 | di ricercare nel soggetto conoscente la ragione della possibilità 24 2 | attività della coscienza conoscente come principio della sua 25 2 | interventi che la coscienza conoscente compie sugli infiniti soggetti 26 2(xvi) | attività della coscienza conoscente che opera sulla predicazione 27 2(xvi) | edificio che il soggetto conoscente erige per sottomettere le 28 2(xvi) | contraddizione: la coscienza conoscente, in realtà, posta di fronte 29 2(xvi) | intervento della coscienza conoscente nella predicazione si riduce 30 2(xvi) | attività della coscienza conoscente è un’attività formale, nel 31 2(xvi) | esperienza -; l’attività del conoscente è formale in quanto inserisce 32 2(xvi) | col concetto-predicato, il conoscente cessa di agire su di esso, 33 2(xvi) | formalità dell’attività del conoscente non incide quindi sulla 34 2(xvi) | Dire che l’attività del conoscente è formale equivale ad affermare 35 2(xvi) | dire che l’attività del conoscente, in quanto formale, è necessaria 36 2(xvi) | predicazione. L’intervento del conoscente non crea il concetto generico 37 2(xvi) | universale e necessario. Il conoscente è attivo nel senso che non 38 2(xvi) | necessaria. L’intervento del conoscente non fa altro che dar luogo 39 2(xvi) | identità. Se l’attività del conoscente investe il concetto-soggetto 40 2(xvi) | definitiva, l’intervento del conoscente consiste nell’assumere il 41 2(xvi) | universalità e necessità che il conoscente ha immesso nell’identità. 42 2(xvi) | cui si dà, dall’altro il conoscente in certi casi dà luogo esso 43 2(xvi) | la fattura da parte del conoscente. Di qui due conseguenze: 44 2(xvi) | attività esercitata dal conoscente sul soggetto del giudizio, 45 2(xvi) | nella conoscenza che il conoscente ha della causalità o essenza 46 2(xvi) | dell’identificazione di conoscente o soggetto pensante con 47 2(xvi) | è di duplice natura: il conoscente può accostare concetti senza 48 2(xvi) | in quanto l’attività del conoscente, che è quella che identifica 49 2(xvi) | identificazione del soggetto conoscente e non investe affatto la 50 2(xvi) | azione trascendentale del conoscente, sotto il dominio del principio 51 2(xvi) | essendo stati formulati dal conoscente senza appello alla legge 52 2(xvi) | misconosciuta, in quanto il conoscente è attivamente intervenuto 53 2(xvi) | possibilità di un intervento del conoscente, intervento che non sia 54 2(xvi) | che vi ha introdotto il conoscente e che non è se non lo stesso 55 2(xvi) | possibilità di un intervento del conoscente nell’elaborazione del concetto-soggetto, 56 2(xvi) | intervento dell’attività del conoscente, pel quale la premessa maggiore 57 2(xvi) | frutto della attività del conoscente, e dal suo vertice, in cui 58 2(xvi) | gerarchia stabilita dal conoscente.~ ~ ./. 59 2 | intervento della coscienza conoscente, intervento articolato in 60 2(xvii) | modi dell’intervento del conoscente nella formulazione dei giudizi 61 2(xvii) | in questi modi, che il conoscente possiede innati, viene inserito 62 2(xvii) | intuizione; con essi il conoscente ordina le sensazioni in 63 2(xvii) | vero che l’intervento del conoscente nella sistemazione dei sensibili 64 2(xvii) | caratteri dell’intervento del conoscente nella connotazione dei soggetti 65 2(xvii) | debbono subire ad opera del conoscente per poter divenire soggetti 66 2(xvii) | dell’intervento generico del conoscente, quanto piuttosto riguarda 67 2(xvii) | convertibili – l’intervento del conoscente deve limitarsi esclusivamente 68 2(xvii) | sovraordinato – l’intervento del conoscente può anche esercitarsi nel 69 2(xvii) | dei modi di intervento del conoscente e in particolare volerla 70 2(xvii) | diversità di comportamento del conoscente sia dal fatto che il comportamento 71 2(xvii) | l’intervento attivo del conoscente è il frutto di una serie 72 2(xvii) | leggi elaborate dallo stesso conoscente e da esso sovraimposte a 73 2(xvii) | le norme sovraimposte dal conoscente a se stesso non hanno o 74 2(xvii) | passivo dell’attività del conoscente, affermando che l’intervento 75 2(xvii) | affermando che l’intervento del conoscente sotto la forma della trascendentalità 76 2(xvii) | intervento elaboratore del conoscente; poiché sussiste una distinzione 77 2(xvii) | della mia entità di reale conoscente modificatosi secondo le 78 2(xvii) | identificantesi col concetto di conoscente o di pensante. Tale autocoscienza 79 2 | condizione per cui l’unità conoscente li conosce, facendoli entrare 80 2 | necessario, che la coscienza conoscente opera al fine di renderla 81 2 | particolari della coscienza conoscente e apporta l’ulteriore completamento 82 2 | intervento della coscienza conoscente e, con ciò, come condizionati 83 2 | intervento attivo in genere del conoscente, che ritrovando la propria 84 2 | kantiano al di là del soggetto conoscente non può darsi condizione 85 3 | pensante, ma vanificando il conoscente ha vanificato tutto. Ma 86 3 | puramente trascendentale del conoscente, questo dev’essere inficiato 87 3 | deve stare nel fatto che il conoscente è trattato da Kant come 88 3 | concetto di trascendentale conoscente – dei particolari caratteri 89 3 | acquisito che il soggetto o conoscente puro trascendentale kantiano, 90 3 | esserci di un soggetto o conoscente attivo il quale non è riducibile 91 3 | funzione; il soggetto o conoscente kantiano è un reale noumenico 92 3 | unificante; tra l’ente assoluto conoscente e l’unità generica attuata 93 3 | all’attività del soggetto conoscente come all’ultima insuperabile 94 3 | assolutezza del soggetto o conoscente puro e la inferibilità da 95 3 | trascendentalità del soggetto o conoscente puro, l’unità in generale 96 3 | equipollenza tale che il conoscente generico, dalla recettività 97 3 | ossia esser tale che il conoscente non abbia diritto di parlare 98 3 | divenire recettivo, o è un conoscente e allora è un attivo assoluto 99 3(xx) | dalla sfera dell’intelletto conoscente e pensante per concetti, 100 3(xx) | universale e necessaria al conoscente e alla propria appartenenza 101 3(xx) | appartenenza alla sfera del conoscente, il che equivale a questo 102 3(xx) | necessaria al di là del conoscente in quanto possiede in assoluto 103 3(xx) | quell’altro che è il suo conoscente. E allora l’utilizzazione 104 3(xx) | di offrire alla coscienza conoscente entrambe le classi di dati; 105 3(xx) | accettato la presenza nel conoscente di entrambi i gruppi di 106 3(xx) | alla consapevolezza del conoscente, d’altra parte, anche l’ 107 3(xx) | trascendentale ed opera del conoscente, se cioè sia frutto di un’ 108 3 | contingente che il soggetto conoscente effettua secondo una relazione 109 3(xxi) | totale unità del soggetto conoscente e quindi in vista anche 110 3(xxi) | tale ragione il soggetto conoscente dovrebbe assumere nei confronti 111 3 | riferimento a un soggetto conoscente. Ma è appunto ./. questo 112 3(xxii) | modificazione di un soggetto conoscente ed è pervasa da relazioni 113 3(xxii) | instaurate dal soggetto conoscente stesso, e questo con tanto 114 3(xxii) | di conoscere del soggetto conoscente, senza con questo dichiarare 115 3(xxii) | del conoscere del soggetto conoscente una funzione descrittiva, 116 3(xxii) | trascendentale fosse in un soggetto conoscente, ma sotto forma di partecipazione -, 117 3(xxii) | necessità in quanto il soggetto conoscente o non si preoccupa di ricercarle 118 3(xxii) | presupposti, il pensiero conoscente predica, implicitamente 119 3(xxii) | esistenza di un soggetto conoscente in generale, l’attribuzione 120 3(xxii) | riceve esistenza dal soggetto conoscente e trova corrispondenza nell’ 121 3 | che introduce nel soggetto conoscente lo scisma dualistico che 122 3 | del soggetto e il soggetto conoscente risultano insanabilmente 123 3 | perché quando il soggetto conoscente predica un concetto di un 124 3 | vizioso.~ ~ Il soggetto conoscente, in una concezione empirista, 125 3 | soltanto che il soggetto conoscente è atto ad unificare secondo 126 3 | funzionale del soggetto conoscente che in tal modo si pone 127 3 | nel pensiero del soggetto conoscente si dessero rapporti universali 128 3 | solo garantendo al soggetto conoscente in genere una attività funzionale 129 3(xxiv) | attitudine che il soggetto conoscente possiede di rappresentarsi 130 3(xxiv) | privilegiata in cui il soggetto conoscente può costruire a sua volontà 131 3(xxiv) | dimostrare che il soggetto conoscente possiede in sé particolari 132 3(xxiv) | nuovo apportato dal soggetto conoscente. Ora le nozioni matematiche 133 3 | volta ritrovato nel soggetto conoscente un modo o facoltà per la 134 3 | col giudizio «il soggetto conoscente nulla può ricevere intuitivamente 135 3 | recettività del soggetto conoscente, ossia una modificazione 136 3 | secondo cui il soggetto conoscente viene modificato, e, anche 137 3 | trascendentalità: il soggetto conoscente, infatti, non può più limitarsi 138 3 | attribuzione al soggetto conoscente della cagione dell’universalità 139 4 | sensoriale finora avuta dal conoscente, venga però concepita lecita 140 4 | realtà ossia come ente che il conoscente coglie come suo per l’atto 141 4 | Il concetto di soggetto conoscente attivo in generale entra 142 4 | dell’apodittico: un soggetto conoscente che è attivo – in quanto 143 4 | trascendentale generica del soggetto conoscente. Il concetto fondamentale 144 4 | assoluta di un soggetto conoscente, e la realtà, relativa allo 145 4 | del concetto di soggetto conoscente, attivo ed assoluto, il 146 4 | possibilità – il soggetto conoscente come ente attivo in generale, 147 4 | prima, cioè del soggetto conoscente in quanto ente attivo di 148 4 | elementari, del soggetto conoscente come assoluto, delle sue 149 4 | vero che se il soggetto conoscente ordina secondo i modi dello 150 4 | vero che se il soggetto conoscente unisce qualsiasi molteplice 151 4 | trascendentalità del soggetto conoscente, che è un problematico. 152 4 | trascendentalità generica del soggetto conoscente, essendo in rapporto di 153 4 | del tempo e il soggetto conoscente trascendentale che attraverso 154 4 | trascendentalità del soggetto conoscente è da pensarsi immanente 155 4 | il fatto che il soggetto conoscente in quanto trascendentale 156 4 | attività unitaria del soggetto conoscente: giudizio, dunque, che si 157 4 | generica che è il soggetto conoscente, e infine il soggetto conoscente 158 4 | conoscente, e infine il soggetto conoscente nella sua generica trascendentalità. 159 4(xxvi) | correlazione fra soggetto conoscente e oggetto conosciuto onde 160 4(xxvii)| meno dato alla coscienza conoscente, solo il passato è tale 161 4(xxvii)| oggetto a sé stante, e nel conoscente.~ ~Per il concetto di possibile 162 4(xxvii)| contraddica alla sua natura di conoscente, e che nei rapporti tra 163 4 | origini sono: il soggetto conoscente; una certa situazione empirica 164 4 | dell’intervento del soggetto conoscente; un certo giudizio che, 165 4 | trascendentale. Il soggetto conoscente è un fenomeno cioè una modificazione – 166 4 | fenomenicità del soggetto conoscente non ho il diritto di argomentarne 167 4 | assolutezza del soggetto conoscente incappo in un circolo vizioso. 168 4 | tale solo per il soggetto conoscente e non per l’oggetto conosciuto 169 4 | non già di sé in quanto conoscente, ma di sé in quanto creante. 170 4 | rappresentazione -; b) è un conoscente, in quanto con le rappresentazioni 171 4 | pensiero in quanto ente conoscente, sono tratte direttamente 172 4 | non è dovuta a miopia del conoscente ma all’essenza stessa della 173 4 | solo mondo, il soggetto conoscente – non faccio più discussioni 174 4 | cosa sia questo soggetto conoscente, nel quale si danno delle