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Alfabetica [« »] azione 49 azioni 3 azzardato 1 b 117 b. 2 b1 2 b2 4 | Frequenza [« »] 118 darsi 118 fra 118 ogni 117 b 117 suoi 114 dimostrazione 112 fa | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze b |
Cap.
1 Int(i) | aveva da trasmettere;~ ~ b) criterio didattico dell’ 2 Int(ii) | Leucippo e Democrito , b) dare una ragione sufficiente 3 Int(v) | bisogni sempre rinnovantisi; b) si dovrà annullare qualunque 4 Int(vi) | universale e necessario; b) che non essendoci o non 5 Int(vi) | universale e necessaria del vero; b) che tale possibilità trova 6 Int | esiste almeno una scienza; b) che dell’esistenza di questa 7 Int | insegnabilità della virtù; b) che se si rivolge l’attenzione 8 1 | particolare dell’esperienza; b) che questo appello necessario 9 1 | ragione essa stessa possibile; b) che tale predicazione è, 10 1 | semplicemente gli si sottragga; b) che il rapporto di predicazione 11 1 | dell’indagine kantiana; b) argomentazione che l’indagine, 12 1 | induttivo e il deduttivo; b) che nella dottrina della 13 1(xiii) | procedimento per possibilità.~ ~ b) Il quadro completo del 14 1 | pensato se non nel giudizio; b) doversi lo stesso oggetto 15 1 | universale e necessario; b) queste ragioni – esse prenderanno 16 1 | dimostrano questa notazione b) e la successiva c), ma 17 2(xv) | ente mentale, ad esempio B, vuol dire farla soggetto 18 2(xv) | ipotetico del tipo «se A è, è B» con funzioni di premessa 19 2(xv) | se A (che è e non è) è, è B» o diventa impossibile a 20 2(xv) | equivalendo a «[(se A è, è B) = (se A non è, è B)]»; 21 2(xv) | è, è B) = (se A non è, è B)]»; il giudizio ipotetico 22 2(xv) | dalla possibilità, e da B, ritrovato come ragione 23 2(xv) | A, viene il giudizio «se B è, è A», nel quale A è spoglio 24 2(xv) | ne aggiunge un secondo - «B, ragione di A, è possibile» - 25 2(xv) | primo - «se A è possibile , B è possibile in quanto sua 26 2(xv) | giudizio problematico e B la sua ragione, a lato del 27 2(xv) | giudizio ipotetico derivato «se B è, è A» l’intelletto elabora 28 2(xv) | nuovo giudizio problematico «B può essere», la cui esistenza 29 2(xv) | unico modo di utilizzare A e B la ricerca di una nozione 30 2(xv) | che sia ragione-genere di B e il cui ritrovamento da 31 2(xv) | giudizio ipotetico «se C è, è B» e il sillogismo ipotetico « 32 2(xv) | sillogismo ipotetico «se B è, è A ; se C è, è B; se 33 2(xv) | se B è, è A ; se C è, è B; se C è, è A», dall’altro 34 2(xvi) | giudizio «l’angolo α e l’angolo β sono alterni interni» è 35 2(xvii) | non esistono idee innate, b) che gli unici dati da cui 36 2(xvii) | universalità e di necessità; - b) «Tali concetti si riferiscono 37 2(xvii) | che non sia autocosciente; b) ha la stessa natura delle 38 2(xvii) | elementare dell’esperienza; b) che tale diritto essi esercitano 39 3(xviii)| la categoria non si dà -, b) l’intervento attivo nei 40 3 | si dia sempre identico; b) la rappresentazione dell’ 41 3(xx) | e pensante per concetti, b) perciò è altro da un concetto, 42 3(xx) | Siano dati poi i concetti A B C, di cui A sia genere, 43 3(xx) | C, di cui A sia genere, B specie, C nota specificante; 44 3(xx) | specificante; si ha che «B = A. C.»; ma il pensiero 45 3(xx) | limitare la portata di A, b) a limitare negativamente 46 3(xx) | da C ad A permangono in B e sono limitate a B, ma 47 3(xx) | permangono in B e sono limitate a B, ma non investono tutta 48 3(xxi) | si pone come conclusione; b) in secondo luogo, se è 49 3(xxi) | principio dal trascendentale, b) che l’introduzione di un 50 3(xxii) | sillogismo ipotetico.~ ~b) Un giudizio percettivo 51 3(xxiv) | riveste tale carattere; b) che può darsi solo una 52 3(xxiv) | universale e necessaria; b) in secondo luogo, se la 53 3(xxiv) | matematico è sintetico; b) in secondo luogo, se il 54 3 | di tutta questa scienza; b) che l’eliminazione non 55 3 | corrispondenza in oggetti fisici; b) il giudizio matematico 56 3 | intuizione non giustificava, b) dell’intervento attivo 57 3 | in complessi di omogenei; b) che la condizione per la 58 3 | pensiero – se dire che «(a + b) (a + b) = a2 + 2 ab + b2 » 59 3 | se dire che «(a + b) (a + b) = a2 + 2 ab + b2 » significa 60 3 | secondo, dal momento che a e b sono enti omogenei, il giudizio 61 3 | una parte ha per lato a + b e dall’altra ha come superficie 62 3 | ricorso ad altri concetti, b) presentano attributi o 63 3 | matematica alla fisica, b) dell’errore della distinzione 64 3 | esperienza e la conoscenza, b) che il metodo trascendentale 65 4 | reale in forza del concetto B che si è posto a sua ragione; 66 4 | nei riguardi del concetto B, la cui problematicità si 67 4 | universale e necessario; b) vi sono coscienze – ossia 68 4(xxvi) | carattere di necessità; b) che quando in tali successioni 69 4(xxvi) | A costantemente subentra B; non è in grado però di 70 4(xxvi) | necessariamente succeda B, che la costanza sia un 71 4(xxvi) | doppia del quadrato dato B è uguale alla diagonale 72 4(xxvi) | uguale alla diagonale di B», sia un giudizio evidente, 73 4(xxvi) | intuirà nell’esperienza -; b) essa dovrebbe darsi al 74 4(xxvi) | superficie doppia del quadrato B è uguale alla diagonale 75 4(xxvi) | uguale alla diagonale di B, deve la sua verità, e quindi 76 4(xxvi) | superficie doppia del quadrato B è uguale alla diagonale 77 4(xxvi) | uguale alla diagonale di B» e gli indefiniti rapporti 78 4(xxvi) | della diagonale del quadrato B è di superficie doppia del 79 4(xxvi) | superficie doppia del quadrato B», «un quadrato A che abbia 80 4(xxvi) | dalla diagonale del quadrato B non è di superficie doppia 81 4(xxvi) | superficie doppia del quadrato B», «data l’area del quadrato 82 4(xxvi) | pure l’area di un quadrato B che sia la sua metà, ecc. 83 4(xxvii)| e contemporaneamente -; b) possibilità del centauro – 84 4(xxvii)| possibilità soggettiva -; b) in secondo luogo, ogni 85 4(xxvii)| logica ce ne rende avvertiti; b) si distingue quindi sempre 86 4(xxvii)| pensati zero, ad es. A e B (A= zero, B = zero), la 87 4(xxvii)| ad es. A e B (A= zero, B = zero), la logica non ritrova 88 4(xxvii)| lecito pensare A mediante B o B mediante A oppure se 89 4(xxvii)| lecito pensare A mediante B o B mediante A oppure se non 90 4(xxvii)| sia lecito pensare né A né B in funzione l’uno dell’altro; 91 4(xxvii)| come suo fattore componente B, ne viene che A è B, che 92 4(xxvii)| componente B, ne viene che A è B, che alcuni A sono B, che 93 4(xxvii)| A è B, che alcuni A sono B, che A non è non-B, che 94 4(xxvii)| non è non-B, che alcuni B sono A, ecc. ecc. -; donde 95 4(xxvii)| 1019 a 15-1020 a 5 e 1045 b 28-1048 b 35: la possibilità 96 4(xxvii)| 1020 a 5 e 1045 b 28-1048 b 35: la possibilità è, per 97 4(xxvii)| conformazione entro la sostanza -; b) la possibilità è il concetto 98 4(xxvii)| muove ai Megarici (1046 b 29 -1047 b 2): soltanto 99 4(xxvii)| Megarici (1046 b 29 -1047 b 2): soltanto se si concepisce 100 4(xxvii)| presente di chi la esplica; b) che il modo d’essere sensoriale 101 4(xxvii)| principio di contraddizione. b) Questa definizione del « 102 4(xxvii)| come non contraddittorietà; b) possibilità fisica come 103 4(xxvii)| pensabilità, eliminate la b), la c), la d) e la e) perché 104 4(xxvii)| intellezione o si presume sia data; b) ho rifiutato l’elemento 105 4(xxvii)| automobile è un possibile»; b) di un qualsiasi pensato 106 4(xxvii)| il pensato è un pensato, b) confronto particolare con 107 4(xxvii)| potrebbero sollevarsi -; b) la distinzione tra essere 108 4(xxvii)| o possibilità logica -; b) se possibilità è, per ciò, 109 4(xxvii)| pensabilità del vincolo tra A e B, è naturale che, instaurando 110 4(xxvii)| vincolo una sintesi tra A e B ed essendo tale sintesi 111 4(xxvii)| determinazione di A da parte di B o di B da parte di A, la 112 4(xxvii)| di A da parte di B o di B da parte di A, la possibilità 113 4(xxvii)| antichi nostri antenati -; b) oppure si inserisce nel 114 4 | necessario è un possibile»); b) che l’accettazione nel 115 4 | tale concetto è un apriori; b) che il concetto di scintilla, 116 4 | tappe: a) porre un giudizio; b) accettare che il giudizio 117 4 | prima rappresentazione -; b) è un conoscente, in quanto