Cap.

  1         1(xii)  |              essere» = «un triangolo è esistente» «un triangolo non è esistente») .
  2         1(xii)  |         esistente» «un triangolo non è esistente») . Il possibile di per
  3         1       |           necessariamente è posta come esistente e non-esistente in sé, senza
  4         1(xiii) |              somiglianza può affermare esistente solo dopo esperienza, non
  5         1(xiii) |             offerte di una contingenza esistente nella realtà e del suo darsi
  6         2(xvii) |                degli esistenti, se per esistente s’intende un reale della
  7         2(xvii) |             intende l’oggetto reale ed esistente di una rappresentazione
  8         2(xvii) |                concepito come reale ed esistente cioè come oggetto: in parole
  9         2(xvii) |         sensoriale si intende un reale esistente e per oggetto puro un reale
 10         2(xvii) |             stessa che coglie il reale esistente sotto forma di intuizione
 11         2(xvii) |       esperienza come oggetto reale ed esistente, e in questo caso la realtà
 12         3(xviii)|             fosse il predicato di ogni esistente, che sarebbe tale in quanto
 13         3(xviii)|            dello zero; infatti tutto l’esistente si ridurrebbe a una relatività
 14         3       |              tale da conoscere sé come esistente nell’atto in cui esiste,
 15         3(xxii) |              possiamo non riconoscerlo esistente in quanto dobbiamo riconoscere
 16         3       |               argomento per dichiarare esistente nel soggetto il giudizio
 17         3       |             costante ed uniforme ad un esistente che non è proprietà di nulla;
 18         4       |         necessario è un dato realmente esistente, cui corrisponde un concetto
 19         4       |                necessario come da dato esistente nell’esperienza per risalire
 20         4       |                che lo determinano come esistente, trattare dell’esistenza
 21         4       |               necessario dev’essere un esistente empirico – e quindi un reale
 22         4       |           universale e necessario è un esistente empirico e quindi un reale
 23         4       |               problematico è sempre un esistente intuibile – non è lecito
 24         4       |             principiocorrisponda un esistente intuito. E questa non è
 25         4       |        universale e necessario come un esistente intuito e si è preclusa
 26         4(xxvii)|                si  distinzione tra l’esistente in sé, in quanto atto ad
 27         4(xxvii)|               verificarsi, e lo stesso esistente tradotto in termini di pensiero
 28         4(xxvii)|               entità che sussiste nell’esistente, sia questo oggetto di conoscenza
 29         4(xxvii)|          presenza corrisponda nulla di esistente all’infuori dei fattori
 30         4(xxvii)|           quella. La potenza è un ente esistente nella sostanza per il quale
 31         4(xxvii)|         concepisce la possibilità nell’esistente che non è pensato, sotto
 32         4(xxvii)|          differente dal presente ossia esistente futuro che non è esistente
 33         4(xxvii)|             esistente futuro che non è esistente presente – oppure è un essere
 34         4(xxvii)|               passato dell’ente – nell’esistente, assunto indipendentemente
 35         4(xxvii)|             ricercare nel passato dell’esistente una condizione che consenta
 36         4(xxvii)|              rispetto al modo che dell’esistente è dato nel presente; tale
 37         4(xxvii)|              δύναμις) che permette all’esistente di essere la conformazione
 38         4(xxvii)|              da Dio, s’inferisce che l’esistente è prodotto da Dio in un
 39         4(xxvii)|                necessità inerisce a un esistente o in ragione della sua essenza
 40         4(xxvii)|            contingenza è una nota dell’esistente che si  solo grazie alla
 41         4(xxvii)|         ignoranza: il contingente è un esistente di cui sfugge o l’essenza
 42         4(xxvii)|               costringe a pensare dell’esistente un concetto che sarà l’universale
 43         4(xxvii)|            essenza, ma di ciò che nell’esistente cogliamo universale e necessario,
 44         4(xxvii)|            quindi che coinciderà con l’esistente e non ci rivelerà né una
 45         4(xxvii)|            qualcosa di necessario nell’esistente, qualcosa cioè per cui l’
 46         4(xxvii)|                qualcosa cioè per cui l’esistente si dia necessariamente anche
 47         4(xxvii)|     contraddizione: in un tale cosmo l’esistente è perché o ha una certa
 48         4(xxvii)|                contraddittorietà di un esistente è ragione necessaria e sufficiente
 49         4(xxvii)|            illiceità di commisurare un esistente al principio di contraddizione.
 50         4(xxvii)|       metafisico degli attributi: nell’esistente in quanto esteso si deve
 51         4(xxvii)|           dell’universale unicità dell’esistente per determinismo – per essenza
 52         4(xxvii)|             bruciata -; sul piano dell’esistente esteso il rapporto determinante-determinato
 53         4(xxvii)|          rapporto che intercorre fra l’esistente e la sua essenza – e in
 54         4(xxvii)|          rapporto che intercorre fra l’esistente e la sua causa efficiente -;
 55         4(xxvii)|            causa efficiente -; ma nell’esistente in quanto pensiero non si
 56         4(xxvii)|            connotazione sul piano dell’esistente esteso, che è quella di
 57         4(xxvii)|               nella natura totale dell’esistente. La possibilità di Spinoza
 58         4(xxvii)|               mia azione e pensiero, o esistente in modo diverso, nel qual
 59         4(xxvii)|            pone come il concetto di un esistente la cui essenza è connotata
 60         4(xxvii)|             certa concezione del reale esistente in sé: in un universo che
 61         4(xxvii)|             condizione di esistenza ed esistente; in virtù di un processo
 62         4(xxvii)|             condizione di esistenza ad esistente, un pensato può entrare
 63         4(xxvii)|          ritrovi in esso – l’uomo come esistente è un ente in cui non si
 64         4(xxvii)|                solo nei confronti dell’esistente. La possibilità di Leibniz
 65         4(xxvii)|              pensato, è qualcosa che è esistente in una zona dell’universo
 66         4(xxvii)|           universo e che insieme non è esistente in un’altra; è un ente che
 67         4(xxvii)|              due giudizi, il pensato è esistente, e il pensato non è esistente,
 68         4(xxvii)|          esistente, e il pensato non è esistente, sono entrambi veri».~ ~
 69         4(xxvii)|                  o perché la riteniamo esistente in quanto conosciuta senza
 70         4(xxvii)|       esistenza, o perché la riteniamo esistente in quanto conosciuta secondo
 71         4(xxvii)|               predicato il concetto di esistente in quanto ente non condizionato
 72         4(xxvii)|         pensato è dato affermare che è esistente e contemporaneamente è dato
 73         4(xxvii)| contemporaneamente è dato negare che è esistente, ed è lecito accogliere
 74         4(xxvii)|              equivalenti «il pensato è esistente» «il pensato non è esistente».
 75         4(xxvii)|           esistente» «il pensato non è esistente». La duplicità della predicazione
 76         4(xxvii)|         esistenza non logica, è un non esistente -; se qualcuno vorrà, al
 77         4(xxvii)|                caso è un pensato che è esistente, oppure è un pensato di
 78         4(xxvii)|            caso è un pensato che non è esistente, oppure è un pensato che
 79         4(xxvii)|                caso è un pensato che è esistente e non esistente; questo
 80         4(xxvii)|          pensato che è esistente e non esistente; questo concetto non è né
 81         4(xxvii)|                della modificazione all’esistente garantisce della congruenza
 82         4(xxvii)|      sillogismo ipotetico: se si  un esistente, c’è congruenza o incongruenza
 83         4(xxvii)|          modificazione, è data come un esistente assieme al rappresentato
 84         4(xxvii)|              coinvolgere la sfera dell’esistente conoscibile, allora la predicazione
 85         4(xxvii)|               che mi sono offerte dall’esistente intuito sia quelle che mi
 86         4(xxvii)|         possesso di un’intuizione dell’esistente conoscibile e quindi non
 87         4(xxvii)|                 il centauro può essere esistente» -, è un ente che si sottrae
 88         4(xxvii)|            questo, o non, pensato come esistente; l’esistenza allora si pone
 89         4(xxvii)|           concetto riferita ad un ente esistente, come «la celletta dell’
 90         4(xxvii)|               così via, l’essere di un esistente sarà un essere assoluto,
 91         4(xxvii)|               del possibile senza dell’esistente; ma il possibile si ,
 92         4(xxvii)|        possibile si , quindi si  l’esistente. Non mi pare opportuno proseguire
 93         4(xxvii)|       equivalente alla distinzione fra esistente e possibile della part.
 94         4(xxvii)|               la necessità del pensare esistente un essere assolutamente
 95         4(xxvii)|        necessario e il concetto di non esistente – l’inferenza è lecita solo
 96         4(xxvii)|        necessità della predicazione di esistente riferita all’essere assolutamente
 97         4(xxvii)|                pensato, in quanto ogni esistente deve essere pensato. Poiché
 98         4(xxvii)|               predicato il concetto di esistente, conviene soffermarci sull’
 99         4(xxvii)|        esperienza, ossia che è e non è esistente. Il valore problematico
100         4(xxvii)|              in quella distinzione tra esistente e possibile della part.
101         4(xxvii)|        pensabile che si distingue dall’esistente in quanto l’esistente è
102         4(xxvii)|             dall’esistente in quanto l’esistente è un modo dell’essere che
103         4(xxvii)|           forme del modo d’essere dell’esistente, che cioè può essere esistente -.~ ~
104         4(xxvii)|         esistente, che cioè può essere esistente -.~ ~
105         4       |           quindi all’apoditticità nell’esistente e non nel pensato del rappresentato
106         4       |           passaggio da sensazione come esistente a sensazione come conosciuta
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