Cap.

 1       Int(i)    |          sia per indicare ciò che l’uomo con le sue forze è in grado
 2       Int       | procedimenti e mezzi che donano all’uomo la funzione in atto della
 3       Int(iii)  |        dovere che la sua dignità di uomo che da greco sente legata
 4       Int(iii)  |        esperienza di discepolo dell’uomo che è morto per la salvezza
 5       Int(iii)  |     teoretico, con la condanna dell’uomo all’incapacità al conoscere
 6       Int(iii)  |        muovendo dal principio che l’uomo nulla possa conoscere di
 7       Int(iii)  |       trasformata l’educazione dell’uomo all’attività etico-sociale
 8       Int(v)    |           arte procura il bene dell’uomo; dunque non si potrà sapere
 9       Int(v)    |            a procurare il bene dell’uomo, se prima non s’impara che
10       Int(v)    |           che cosa sia il bene dell’uomo. Ora il Gorgia, primo tra
11       Int(v)    |             infatti, se nulla per l’uomo è valido se non ciò che
12       Int(v)    |           potrà chiamare bene per l’uomo la felicità, intesa come
13       Int(v)    |             i piaceri, allora: a) l’uomo verrà ridotto a uno stato
14       Int(v)    |            bene, col vero bene dell’uomo. La terza fase che si propone
15       Int(v)    |          tesa al miglioramento dell’uomo, e più precisamente al miglioramento
16       Int(v)    |  miglioramento di quella parte dell’uomo che è l’anima - miglioramento
17       Int(v)    |           giustizia -; il bene dell’uomo è dunque la giustizia.~ ~
18       Int(v)    |            che esiste un bene per l’uomo e che questo bene è tale
19       Int(v)    |            è insieme l’essenza dell’uomo, l’anima. Tralasciando quelli
20       Int(vi)   |      principio se non che fine dell’uomo è il piacere o l’utile per
21       Int(vi)   |            sapere possibile: per un uomo e per un popolo, che accolgano
22       Int(vi)   |            essere cioè il fine dell’uomo il bene in quanto giustizia -,
23       Int(vi)   |              a) che è possibile all’uomo una scienza o conoscenza
24       Int(vi)   |            la pretesa di offrire al’uomo un utile morale in genere -,
25       Int(vi)   |            è veramente il fine dell’uomo: la dimostrazione che gli
26       Int(vi)   | conseguimento non già del fine dell’uomo, il bene, bensì del suo
27       Int(vi)   |            danno e non di utile all’uomo. Ci si dispiega così chiara
28       Int(vi)   |           soluzione dell’agire dell’uomo in generale e , quindi,
29       Int(vi)   |           che la natura stessa dell’uomo postula un’etica che pone
30       Int(vi)   |          etica che pone a fine dell’uomo un’entità universale e necessaria,
31       Int(vi)   |            è lo strumento con cui l’uomo procura a sé utili validi
32       Int(vi)   |           conduce al vero fine dell’uomo; è quindi errata e falsa.
33       Int(vi)   |            a procurare il bene dell’uomo; si descrivono i risultati
34       Int(vi)   |             stessa del piacere nell’uomo postula l’esistenza della
35       Int(vi)   |       giustizia come vero fine dell’uomo, come suo reale bene; si
36       Int(vi)   |    giustizia e quindi del bene dell’uomo; si trae la conseguenza
37       Int(vi)   |     attività in vista del bene dell’uomo, entra in contraddizione
38       Int(vi)   |       esercizio procura il male all’uomo. La retorica quindi è intimamente
39         1(ix)   |            fondo, è antico quanto l’uomo e le tre funi di lunghezza
40         1(xii)  |    predicazione contraddittoria («l’uomo può vivere cent’anni» = «
41         1(xii)  |          può vivere cent’anni» = «l’uomo vive cent’anni» «l’uomo
42         1(xii)  |           l’uomo vive cent’anni» «l’uomo non vive cent’anni»; «un
43         1       |            ontologia, la nozione di uomo resterà sempre un possibile
44         1       |   definizione stessa, la nozione di uomo sul piano logico si pone
45         1       |             realtà  ./. del pensato uomo in quanto pensato facendo
46         1       |           quadro del modo con cui l’uomo conosce. Ora, se fosse veramente
47         1(xiii) |    gnoseologia platonica ha posto l’uomo: il reale che giace nelle
48         1(xiii) |        dimenticanza è ignorato dall’uomo e non può mai venir dall’
49         1(xiii) |            e non può mai venir dall’uomo confrontato con il reale
50         1(xiii) |      contatto con l’esperienza, all’uomo, che tale somiglianza può
51         2       |           si pensa un negro come un uomo e come un uomo la cui pelle
52         2       |        negro come un uomo e come un uomo la cui pelle è nera: questo
53         2       |             il pensamento di questo uomo non ci fornirà mai il pensamento
54         3(xviii)|             risalire al concetto di uomo di mammifero di vertebrato,
55         3(xviii)|           pensabilità necessaria di uomo mammifero, vertebrato, ecc.
56         3(xviii)|           appellarmi ai concetti di uomo mammifero vertebrato ecc.,
57         3       |            rapporto che lega questo uomo all’umanità da lui travasata
58         3       |            che appartengono non all’uomo particolare, ma all’umanità
59         3       |             temporali, si pone a un uomo nello stesso modo in cui
60         3       |           giudizio di esperienza «l’uomo è mortale» potrà sempre
61         3       |       questo momento, diciamo che è uomo e lo giudichiamo da questo
62         4(xxvii)|         modo di un fanciullo, di un uomo, di un eunuco» -, comporta
63         4(xxvii)|           di contraddittorietà – un uomo che sia pensato mammifero
64         4(xxvii)|          conoscenza dell’essenza di uomo consentirebbe di affermare
65         4(xxvii)|          che potrebbero esistere un uomo la cui essenza fosse quella
66         4(xxvii)|          invertebrato, e insieme un uomo la cui essenza fosse quella
67         4(xxvii)|         essenza sono e debbo essere uomo; per causa efficiente, se
68         4(xxvii)|           dato è conseguenza – sono uomo, cioè mi penso come uomo,
69         4(xxvii)|            uomo, cioè mi penso come uomo, in quanto mi penso conseguenza
70         4(xxvii)|            risalire al principio di uomo, dal concetto di bruciatura
71         4(xxvii)|        fondamento, il mio essere di uomo, dalla facoltà di intervenire
72         4(xxvii)|            in quanto il concetto di uomo determina il concetto di
73         4(xxvii)|         della mano alla volontà all’uomo al mondo non necessariamente
74         4(xxvii)|         incausata delle azioni dell’uomo, senza per questo fare della
75         4(xxvii)|      esistenza con l’esistenza dell’uomo che la porta come facoltà;
76         4(xxvii)|          non si ritrovi in esso – l’uomo come esistente è un ente
77         4(xxvii)|            enti dell’universo, esso uomo conserverebbe, sia pure
78         4(xxvii)|        essere, come quando dico: «l’uomo può essere di questa razza» «
79         4(xxvii)|       natura in sé del soggetto – l’uomo è un mammifero – o dalle
80         4(xxvii)|           il soggetto è pensato – l’uomo che supera della testa i
81         4(xxvii)|             un concetto – ad es. «l’uomo può essere immortale» -
82         4(xxvii)|            è quindi il concetto di «uomo», in quanto ci  una serie
83         4(xxvii)|           alla età preistorica dell’uomo, noi pensiamo la caverna,
84         4       |           identico – ad esempio, «l’uomo è mortale» = «è vero che
85         4       |            mortale» = «è vero che l’uomo, che è sostanza universalmente
86         4       |             svanire dei secoli se l’uomo applicherà ogni numero a
87         4       |         costruiti nei millenni dall’uomo, i frantumi del cosmo, le
88         4       |       coessenziale alla natura dell’uomo; deve essere identica per
89         4       |            dalla natura stessa dell’uomo  ./. e non sopraggiunti
90         4       |        attività metafisica poi dell’uomo come principio o come sede
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