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Alfabetica [« »] facile 5 facili 1 facilmente 2 facoltà 73 factum 1 fait 1 fallace 2 | Frequenza [« »] 74 impossibilità 74 quelle 73 affatto 73 facoltà 73 mondo 73 neppure 73 relazione | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze facoltà |
Cap.
1 Int(i) | possibilità a disposizione delle facoltà umane, la definizione generale 2 Int(iii) | una istruzione delle sue facoltà oratorie combattive eristiche. 3 1 | esse siano e da qualunque facoltà interiore esse provengano; 4 1 | unico tipo fondamentale: la facoltà che il pensiero concede 5 1(xiii) | meglio una certa capacità o facoltà del soggetto conoscente 6 1(xiii) | stesso sicché, posta la facoltà, si pone necessariamente 7 1(xiii) | conseguenza la capacità o facoltà del giudizio. Nel momento 8 1(xiii) | conseguenza una certa capacità o facoltà del soggetto che pone come 9 1(xiii) | funzionare quella capacità o facoltà soggettiva che determina 10 1(xiii) | dice dell’intelletto come facoltà del concetto e quindi del 11 1(xiii) | mettere in efficienza una facoltà o capacità, di cui non possediamo 12 1(xiii) | immediata è una certa nostra facoltà o capacità; che la causa, 13 1(xiii) | che la causa, di cui la facoltà è effetto, è una certa struttura 14 1(xiii) | necessario alla capacità o facoltà soggettiva e alla struttura 15 1(xiii) | secondo una certa capacità o facoltà del soggetto dedotta dal 16 1(xiii) | di deduzione possiede la facoltà di condurre a un dato ultimo 17 1(xiii) | possesso da cui s’argomenta la facoltà del ricordo che sarà facoltà 18 1(xiii) | facoltà del ricordo che sarà facoltà di giudizi universali e 19 2 | sottratta all’azione delle facoltà gnoseologiche e pragmatiche 20 2(xvi) | giudizio, necessita solo della facoltà di riconoscere gli identici 21 2(xvi) | fatto del sillogismo, la facoltà di predicare il predicato 22 2(xvii) | i primi non avessero la facoltà di intervenire là dove intervengono 23 2(xvii) | principio di contraddizione, la facoltà dotata di autocoscienza, 24 2(xvii) | rappresentazioni della cui genesi la facoltà che le conosce nulla può 25 2(xvii) | di contraddizione, alla facoltà autocosciente che li giudica 26 2(xvii) | reale della cui realtà la facoltà autocosciente che lo possiede 27 2(xvii) | struttura ed essenza da tutte le facoltà autocoscienti che si possono 28 2(xvii) | degli universali e della facoltà astrattrice, in quanto l’ 29 2(xvii) | dei concetti puri nella facoltà del conoscere, ne viene 30 2(xvii) | sintetiche funzionali nelle facoltà della conoscenza è quella 31 2(xvii) | è data come reale nella facoltà gnoseologica la quale, appunto 32 2(xvii) | essere costituita che dalla facoltà gnoseologica stessa. Essendo 33 2(xvii) | vi è un intervento della facoltà gnoseologica che la possiede. 34 2(xvii) | l’atto sintetico della facoltà gnoseologica deve precedere 35 2(xvii) | rappresentazioni che si danno nelle due facoltà dell’intuizione e dell’intelletto, 36 2(xvii) | questa o quella delle due facoltà, ma con la sintesi di entrambe 37 2(xvii) | di intuizioni concetti e facoltà, in cui finora l’essere 38 2 | relazionale quando si ha una facoltà particolare capace di agire 39 2 | avere né la volontà né la facoltà di controllare la realtà 40 3(xviii)| se affermo che la prima facoltà di possedere la nozione 41 3(xviii)| che, ciononostante, tale facoltà mi proviene solo dal piano 42 3(xviii)| consiste appunto in una facoltà indeterminata di lasciarsi 43 3(xviii)| oppure s’identifica con una facoltà di un ignoto, e allora presuppone 44 3(xix) | ritenere la ricettività una facoltà del soggetto in generale, 45 3(xix) | considerata come una funzione o facoltà o attitudine propria del 46 3(xx) | quale è da tener presente la facoltà posseduta dall’intelletto 47 3(xx) | la conseguenza che se la facoltà con cui s’apprende l’empirico 48 3(xx) | che è offerto dalla prima facoltà è il fenomenico, il trascendentale 49 3(xxii) | avvicinargliele, è fondato sulla facoltà di costruire classi, nel 50 3(xxii) | dati intuitivi; ma tale facoltà comporta lo scatto della 51 3 | possiamo dire, né circa le facoltà della recezione e del pensiero 52 3(xxiv) | primo soggetto, donde la facoltà della dimostrazione -, e 53 3(xxiv) | dell’analisi dell’idea – la facoltà cioè che possiedo di rappresentarmi 54 3(xxiv) | soltanto è garantita la facoltà di trasformare il giudizio 55 3(xxiv) | due diverse attitudini o facoltà originarie della coscienza, 56 3(xxiv) | possiede in sé particolari facoltà con le quali è capace di 57 3(xxiv) | impossibile sovrapposizione, la facoltà di ricondurre i due termini 58 3 | soggetto conoscente un modo o facoltà per la quale e lecita l’ 59 4 | infatti, il pensiero ha la facoltà di attendere la traduzione 60 4 | intuito; mentre invece ha la facoltà di attendere tale traduzione 61 4 | il pensiero non abbia la facoltà di porselo – una qualche 62 4 | di porselo – una qualche facoltà bisognerà pure attribuirgliela, 63 4(xxvii)| come di ciò che gode della facoltà di essere e insieme di non 64 4(xxvii)| essere al tempo stesso, facoltà che attenderebbe la sua 65 4(xxvii)| una determinazione della facoltà che ne lasciasse intatta 66 4(xxvii)| determinazione che annulla la facoltà: quasi involontariamente 67 4(xxvii)| data, comporta: a) che una facoltà attiva – l’edificare – o 68 4(xxvii)| mio essere di uomo, dalla facoltà di intervenire o meno nella 69 4(xxvii)| dell’uomo che la porta come facoltà; ammettiamo pure che questa 70 4(xxvii)| altrimenti non si darebbe la facoltà della permutazione dei generi: 71 4(xxvii)| toglierebbe al pensiero la facoltà di svuotarsi dagli errori, 72 4(xxvii)| concezione del pensiero, come facoltà capace di rendere attuali 73 4(xxvii)| reali nell’ambito della facoltà perché nessuno ne offende