Cap.

 1         2(xvii) |      sensazioni dall’altro l’atto di autocoscienza assieme al quale le sensazioni
 2         2(xvii) |            dello stesso carattere di autocoscienza e quindi conosciuti al pari
 3         2(xvii) | contraddizione, la facoltà dotata di autocoscienza, che li pone, si rende conto
 4         2(xvii) |          quanto rappresentazioni con autocoscienza; non sono degli esistenti
 5         2(xvii) |             rappresentazione che è l’autocoscienza ha i seguenti caratteri:
 6         2(xvii) |            alla loro essenza che è l’autocoscienza, l’autocoscienza non può
 7         2(xvii) |             che è l’autocoscienza, l’autocoscienza non può essere determinata
 8         2(xvii) |            universale riferimento, l’autocoscienza si pone come l’unità sintetica
 9         2(xvii) |           dato gnoseologico di cui l’autocoscienza prenda possesso acquista
10         2(xvii) |            dell’unità coincide con l’autocoscienza o rappresentazione di unità
11         2(xvii) |       conoscente o di pensante. Tale autocoscienza sarà un apriori, in quanto
12         2(xvii) |            dell’unità sintetica dell’autocoscienza; quest’unificazione si pone
13         2(xvii) |        unificazione nell’unità di un’autocoscienza, e non attuandosi mai siffatta
14         2(xvii) |            ricondotti all’unità dell’autocoscienza, si ordinano nelle unificazioni
15         2(xvii) |         principio che è l’unità dell’autocoscienza sia perché, in virtù di
16         2       |           definito come l’unità dell’autocoscienza, non ha quindi nulla che
17         2       |           definito come l’unità dell’autocoscienza è il concetto di una relazionalità
18         3       |             la rappresentazione dell’autocoscienza. Non può essere una sensazione
19         3       |     conoscere. Neppure il senso dell’autocoscienza può esistere in quanto non
20         3       |             la rappresentazione dell’autocoscienza non è che un «sintomo» secondario
21         3       |   altrettanto vero che tale senso di autocoscienza è un impossibile, in quanto
22         3(xviii)|             la rappresentazione dell’autocoscienza, ossia l’atto con cui diciamo
23         3(xviii)|          conoscere – in quest’atto l’autocoscienza non può disgiungersi dall’
24         3       |      personale, non può essere che l’autocoscienza. Anzitutto, dobbiamo negare,
25         3       |             un soggetto personale: l’autocoscienza è una rappresentazione che
26         3       |             la rappresentazione dell’autocoscienza sia una determinazione che
27         3       |              di una differenza. Se l’autocoscienza può essere definita come
28         3       |          soggettività col senso dell’autocoscienza; infatti, una rappresentazione
29         3       |             la rappresentazione dell’autocoscienza, che si è dimostrato non
30         3       |             entri in relazione con l’autocoscienza: tale oggetto non sarà un
31         3       |         rappresentazione stessa dell’autocoscienza perché in tal caso riusciremmo
32         3       |             riusciremmo a definire l’autocoscienza in termini ben più precisi
33         3       |             cui rappresentazione è l’autocoscienza, in termini ben meno vaghi
34         3       |           sua manifestazione che è l’autocoscienza, siamo costretti a definirlo,
35         3       |          all’identità. Inoltre, se l’autocoscienza fosse la rappresentazione
36         3       |            sia conosciuto mediante l’autocoscienza, e l’autocoscienza non è
37         3       |        mediante l’autocoscienza, e l’autocoscienza non è conoscenza di nessun
38         3       |             le rappresentazioni dell’autocoscienza sono uguali per tutte le
39         3       |             definire i sentimenti di autocoscienza che essa prova se non con
40         3       |           rappresentazione  ./. dell’autocoscienza, dovrebbe essere uno e identico
41         3       |              una rappresentazione di autocoscienza. Ora, da un punto di vista
42         3       |         rappresentazione allora dell’autocoscienza non può essere che una rappresentazione
43         3       |      particolare che è il senso dell’autocoscienza, dal momento che non la
44         3       |            deve concludere che, se l’autocoscienza è o identificazione o manifestazione
45         3       | relazionalità sia pure funzionale, l’autocoscienza non potrà costituirsi ad
46         3       |       coscienza, voglia valersi dell’autocoscienza come termine primo per l’
47         3       |     qualsiasi. Se, allora, neppure l’autocoscienza può fondare i soggetti come
48         3       |       universale se non la nota dell’autocoscienza e del riferimento a un soggetto
49         3       |     trascendentalità dell’unità dell’autocoscienza, ossia per l’unità funzionale
50         3(xxiii)|            dirà che, essendo unica l’autocoscienza che accompagna come rappresentazione
51         3(xxiii)|              essere la funzione dell’autocoscienza trascendentale e che, se
52         3(xxiii)|              perché la funzione dell’autocoscienza trascendentale assume i
53         3(xxiii)|     trascendentale; la funzione dell’autocoscienza trascendentale, dedotta
54         3       |       insussistente e bisognosa dell’autocoscienza per esistere, né che l’eterogeneo
55         4       |         compresa, s’intende, anche l’autocoscienza che è un intuito, nella
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