Cap.

 1       Int       |             avevo di me come pensiero pensante; infine, la discussione
 2         2       |              dovrà rifare al soggetto pensante: unicamente la struttura
 3         2       |       gnoseologiche e pragmatiche del pensante, sia perché la ragione del
 4         2       |          ponendosi come principio del pensante, non potrà che essere concepita
 5         2       |        concepita come trascendente il pensante stesso: la natura della
 6         2       |               essenza al di fuori del pensante, sia nel caso che si identifichi
 7         2       |           caso che si identifichi col pensante stesso. Anche in quest’ultimo
 8         2       |              attività particolare del pensante. La ragione quindi del giudizio
 9         2       |      universale e necessario è che il pensante è atto a vincolare secondo
10         2(xvi)  |              ragione all’attività del pensante che vincola in un rapporto
11         2(xvi)  |              In realtà l’attività del pensante opera sì sulla predicazione
12         2(xvi)  |             quanto non dipende né dal pensante né dal suo intervento -
13         2(xvi)  |              di conoscente o soggetto pensante con attività la realtà dell’
14         2(xvii) |              una relazionalità che il pensante pone – senza attingerla
15         2(xvii) |               certo senso imposta dal pensante alle intuizioni pure, o
16         2(xvii) |           concetto di conoscente o di pensante. Tale autocoscienza sarà
17         2       |      sufficiente di un intervento del pensante in quanto atto ad elaborare
18         2       |           determinato della coscienza pensante, ma divengono nello stesso
19         2       |             dell’unità e attività del pensante in generale: non le intuizioni
20         2       | determinazioni mediate dell’unità del pensante, sono solo conseguenza e
21         2       |           universali e necessarie. Il pensante, definito come l’unità dell’
22         2       |             quest’ultimo un reale. Il pensante definito come l’unità dell’
23         3       |               quindi ha vanificato il pensante, ma vanificando il conoscente
24         3(xx)   |          dell’intelletto conoscente e pensante per concetti, b) perciò
25         3(xxi)  |       particolare quella del soggetto pensante e del mondo. La presenza
26         3       |          dell’intervento del soggetto pensante nel pensiero, quello della
27         4       |            atti discreti del pensiero pensante due nozioni distinte sostituisce
28         4       |       relativi al soggetto intuente e pensante; in altre parole sarà la
29         4(xxvi) |               distinzioni tra sé come pensante in generale e la fisica
30         4(xxvii)|         essere accettati dal soggetto pensante ed agente, in quanto nulla
31         4(xxvii)|             concepita come intelletto pensante, di Dio; ma il fatto dell’
32         4(xxvii)|          nessuna via apre al soggetto pensante preso nell’intera sua persona;
33         4(xxvii)|       attraverso le quali il soggetto pensante riesce ad esprimere una
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