1-1000 | 1001-1050
     Cap.

   1       Avv       |               logica ed ontologica del giudizio universale e necessario,
   2       Avv       |                e necessario, lo stesso giudizio utilizzato dalla scienza
   3       Int       |                un problema, quello del giudizio universale e necessario,
   4       Int(iv)   |         sofistica ha ricevuto il primo giudizio negativo emesso sul suo
   5       Int       |           spostamento di principio nel giudizio sul Menone e sugli intendimenti
   6       Int       |              educazione alla virtù, il giudizio non può suonare che a condanna;
   7         1       |               modificare questo o quel giudizio, potrà garantirsi le spalle
   8         1(ix)   |           empirica fa della nozione un giudizio che obbedisce alle leggi
   9         1(ix)   |        tranquilla nel possesso nel suo giudizio: i geometri egiziani per
  10         1(ix)   |                come nullo il primitivo giudizio; anche la geometria non-euclidea
  11         1(ix)   |              nel nostro pensiero di un giudizio indefinito, ma fonda anche
  12         1(ix)   |              si pongono le nozioni del giudizio; quindi mentre per gli altri
  13         1       |         necessario che il soggetto del giudizio venga a identificarsi con
  14         1       |              si costruisce mediante il giudizio non può più svolgersi sull’
  15         1       |              scienza che ponga un tale giudizio potrà dichiarare se stessa
  16         1       |         rimanere tale, può proporsi un giudizio il cui soggetto sia la scienza
  17         1       |                la scienza stessa: tale giudizio non appartiene quindi alla
  18         1       |         scienza. D’altra parte, questo giudizio è un necessario: se di tutti
  19         1       |              porsi come soggetto di un giudizio, il quale però non appartiene
  20         1       |     necessariamente deve entrare in un giudizio o nell’una o nell’altra
  21         1       |              leggi del pensiero. Ma il giudizio, che sempre e necessariamente
  22         1       |                entri in possesso, è il giudizio di identità totale, che
  23         1       |            scienza ha formulato sia il giudizio tautologico che la scienza
  24         1       |            scienza è la scienza sia il giudizio definitorio che identifica
  25         1       |          psicologica personale in ogni giudizio di scienza il predicato
  26         1       |          necessaria. Di conseguenza il giudizio definitorio della scienza
  27         1       |               della sua attività. Tale giudizio, ripetiamo, investendo non
  28         1       |       particolare. D’altra parte, tale giudizio è un giudizio e come tale
  29         1       |              parte, tale giudizio è un giudizio e come tale sottostà al
  30         1       |          predicato si trovano entro il giudizio; la garanzia, com’è logico,
  31         1       |         indagine, così a proposito del giudizio definitorio della scienza
  32         1       |              fissata dal predicato del giudizio di definizione e quindi
  33         1       |           quindi di avere in ogni loro giudizio un possibile soggetto del
  34         1       |              un possibile soggetto del giudizio di definizione, il pensiero,
  35         1       |                di ragione, accoglie il giudizio. Ma, non appena un qualsiasi
  36         1       |                genere col soggetto del giudizio di definizione, tosto il
  37         1       |             dei secoli lentamente quel giudizio politico, che è la legge,
  38         1       |           questo piuttosto che di quel giudizio. La politica allora si trova
  39         1       |               suo valore di universale giudizio di definizione.~ ~ Qualcosa
  40         1       |              di ragione a garanzia del giudizio scientifico: poiché il giudizio
  41         1       |        giudizio scientifico: poiché il giudizio scientifico non poteva più
  42         1       |      eterogenei. Ma l’accettazione del giudizio di natura matematica traeva
  43         1       |             più a un passaggio  ./. da giudizio a giudizio per sostituzione
  44         1       |           passaggio  ./. da giudizio a giudizio per sostituzione al soggetto
  45         1       |          dunque, gli unici fattori del giudizio scientifico; ancora un passo,
  46         1       |          opinioni. Ancora una volta il giudizio definitorio della scienza
  47         1       |           universale e necessaria è un giudizio definitorio cui è venuta
  48         1       |         accogliere la predicazione del giudizio di generica definizione
  49         1       |            altra parte, riflettere sul giudizio di definizione della scienza
  50         1       |              in generale comportano il giudizio «la scienza non è una conoscenza
  51         1       |             generale rendono lecito il giudizio contraddittorio «la scienza
  52         1       |               considera in generale il giudizio definitorio della scienza
  53         1       |           togliere valore di verità al giudizio definitorio della scienza
  54         1(xii)  |      possibilità è sempre implicito un giudizio ipotetico di causalità articolato
  55         1       |            sarebbe l’equivalente di un giudizio di sottrazione alla giurisdizione
  56         1       |         piovere», sottraiamo il nostro giudizio al principio di contraddizione («
  57         1       |     contraddittori impliciti nel primo giudizio problematico, scelta che
  58         1       |                 poi, operata sul primo giudizio problematico, si ripercuoterà
  59         1       |                troviamo di fronte a un giudizio problematico le cui ragioni
  60         1       |           tutti dipendenti da un primo giudizio nel quale le ragioni ultime
  61         1       |             porrebbe non già il nostro giudizio problematico, bensì un giudizio
  62         1       |        giudizio problematico, bensì un giudizio reale. Il reale perciò non
  63         1       |       conducono alla possibilità di un giudizio universale e necessario,
  64         1       |            giustificazione da un altro giudizio, esplicito o implicito,
  65         1       |         ragione del soggetto del primo giudizio e insieme deve a sua volta
  66         1       |               giustificata da un altro giudizio di identica natura problematica,
  67         1       |         garanzia della possibilità del giudizio immediatamente successivo,
  68         1       |                che non consente nessun giudizioassertorioproblematico
  69         1       |              problematici, oppure a un giudizio ultimo e primo, in cui la
  70         1       |         possibile come predicato di un giudizio trae seco sono molteplici,
  71         1       |             nell’abito di membro di un giudizio o di un ragionamento, ad
  72         1       |             funzioni di soggetto di un giudizio affermativo che potrebbe
  73         1       |                neppure di formulare un giudizio e quindi di pensare un concetto.
  74         1       |             entrerebbe in un qualsiasi giudizio; di esso, infatti, non sarebbe
  75         1       |             funzione di soggetto di un giudizio problematico per assumere
  76         1       |             funzione di soggetto di un giudizio assertorio, di per sé, senza
  77         1       |              diverrebbe soggetto di un giudizio apodittico che si  indipendentemente
  78         1       |          ragione che da soggetto di un giudizio problematico si è fatta
  79         1       |           della ragione soggetto di un giudizio apodittico; ma sul piano
  80         1       |            passaggio da soggetto di un giudizio problematico a soggetto
  81         1       |             per sé come soggetto di un giudizio assertorio e non problematico
  82         1       |                per sé a soggetto di un giudizio assertorio anziché problematico
  83         1       |            scienza?» non appare già un giudizio problematico che attenda
  84         1       |      problematica, quanto piuttosto un giudizio di ignoranza circa le ragioni
  85         1       |             enti che da soggetto di un giudizio problematico possono diventare
  86         1       |               di per sé soggetto di un giudizio assertorio né all’ordine
  87         1       |         comporta la formulazione di un giudizio, l’attribuzione al giudizio
  88         1       |            giudizio, l’attribuzione al giudizio dei caratteri dell’universalità
  89         1       |             che in Kant mai compare un giudizio problematico del tipo «la
  90         1       |               di tutta l’indagine è il giudizio assertorio «la scienza è» (
  91         1       |             scienza è» (equivalente al giudizio: «esiste un giudizio universale
  92         1       |                al giudizio: «esiste un giudizio universale e necessario,
  93         1       |                 data l’esistenza di un giudizio scientifico, viene dimostrata
  94         1       |              infatti Platone muove dal giudizio geometrico, senz’altro assunto
  95         1       |         rapporto di predicazione in un giudizio fisico, è un oggettivo logico,
  96         1       |           indagine prende spunto da un giudizio assertorio e non problematico,
  97         1       |           Platone e Kant partono da un giudizio assertorio per ricercarne
  98         1       |           scattare di certe cause – un giudizio scientifico, bensì a descrivere
  99         1       |             dell’indagine si trova nel giudizio assertorio «la scienza è»,
 100         1       |               cause date le quali quel giudizio da assertorio si fa apodittico («
 101         1       |              analisi dei caratteri del giudizio scientifico, che dovrebbe
 102         1       |           effetto, ossia la realtà del giudizio scientifico, sia dato di
 103         1       |         rivolta a trovare le cause del giudizio scientifico, pure trascuri
 104         1       |              di Platone e di Kant – il giudizio universale e necessario –
 105         1       |      garantiscono la sua necessità, il giudizio universale e necessario
 106         1       |                può non dar luogo ad un giudizio universale e necessario
 107         1       |              necessario sia che questo giudizio universale e necessario
 108         1       |            vuol ritenere un reale quel giudizio scientifico che Kant e Platone
 109         1       |                assunto come oggetto il giudizio scientifico, in quanto possibile,
 110         1(xiii) |                e quindi muovente da un giudizio problematico del tipo «la
 111         1(xiii) |            dalla presenza in noi di un giudizio universale e necessario,
 112         1(xiii) |         particolare la esistenza di un giudizio universale e necessario;
 113         1(xiii) |            come dato il fatto che tale giudizio è per sua natura universale
 114         1(xiii) |      conoscente che è il principio del giudizio stesso sicché, posta la
 115         1(xiii) |               necessariamente anche il giudizio come sua conseguenza; infine,
 116         1(xiii) |              la capacità o facoltà del giudizio. Nel momento deduttivo è
 117         1(xiii) |              conseguenza necessaria il giudizio universale e necessario.
 118         1(xiii) |              quel reale che sarebbe il giudizio scientifico. Il metodo deduttivo
 119         1(xiii) |           garantisce la conoscenza del giudizio scientifico come di un necessario,
 120         1(xiii) |               quanto nulla aggiunge al giudizio scientifico che ne ampli
 121         1(xiii) |             già possiede: quando di un giudizio che sia universale e necessario
 122         1(xiii) |             effetti della funzione del giudizio universale e necessario
 123         1(xiii) |               come ragioni o cause del giudizio universale e necessario
 124         1(xiii) |               cause della totalità del giudizio universale e necessario,
 125         1(xiii) |              del concetto e quindi del giudizio -; in certi casi quella
 126         1(xiii) |          misteriosa in cui consiste il giudizio assume anche i caratteri
 127         1(xiii) |              noi acquisiamo intorno al giudizio universale e necessario
 128         1(xiii) |               e soltanto tre: che tale giudizio è un reale; che la sua causa
 129         1(xiii) |              riguardano un aspetto del giudizio scientifico, l’universalità
 130         1(xiii) |               dimostrano la realtà del giudizio scientifico, bensì l’assumono
 131         1(xiii) |          garantisce l’apoditticità del giudizio scientifico; con nessuno
 132         1(xiii) |            dimostra l’apoditticità del giudizio scientifico. Dal momento
 133         1(xiii) |          dimostrare l’apoditticità del giudizio scientifico affida la dimostrazione
 134         1(xiii) |              in quanto dato: essere il giudizio scientifico una realtà.
 135         1(xiii) |              infatti, una volta che il giudizio scientifico si sia posto
 136         1(xiii) |        universale e necessario che nel giudizio scientifico si pone tra
 137         1(xiii) |              genere non si riduce a un giudizio, ma a un rapporto con l’
 138         1(xiii) |              esistenza pone insieme il giudizio e il sillogismo. Poiché
 139         1(xiii) |           semplice che possa darsi, il giudizio. La dimostrazione della
 140         1(xiii) |    dimostrazione della possibilità del giudizio scientifico, che consisterà
 141         1(xiii) |              si è negata una realtà al giudizio scientifico senza tuttavia
 142         1(xiii) |              argomentata la realtà del giudizio scientifico in generale
 143         1(xiii) |                il tipo fondamentale di giudizio scientifico del quale poi
 144         1(xiii) |              che vincola la realtà del giudizio universale e necessario
 145         1(xiii) |          permutiamo, il dato reale del giudizio scientifico risente nella
 146         1(xiii) |             sola delle proprietà di un giudizio scientifico, rispettivamente
 147         1(xiii) |               dalla causa generale del giudizio scientifico in genere, non
 148         1(xiii) |                dei due attributi di un giudizio universale e necessario
 149         1(xiii) |       accogliere nel campo logico quel giudizio, e quindi di preoccuparsi
 150         1(xiii) |           necessaria e sufficiente del giudizio universale e necessario:
 151         1(xiii) |          giustificare la necessità del giudizio universale e necessario;
 152         1(xiii) |                divenir predicato di un giudizio definitorio o sintetico,
 153         1(xiii) |                su cui essi operano, il giudizio universale e necessario,
 154         1(xiii) |              entro i limiti stessi del giudizio scientifico, se il giudizio
 155         1(xiii) |            giudizio scientifico, se il giudizio scientifico sia veramente
 156         1(xiii) |               per questo la realtà del giudizio universale e necessario
 157         1(xiii) |                e quindi la realtà, del giudizio scientifico dedotte dal
 158         1(xiii) |              due ragionamenti, cioè il giudizio universale e necessario,
 159         1(xiii) |             sempre la natura reale del giudizio scientifico. D’altro canto,
 160         1(xiii) |                irrealtà, predicata del giudizio scientifico, tale affermazione
 161         1(xiii) |             stesso, nel nostro caso il giudizio, o nel soggetto conoscente.
 162         1(xiii) |                riferita al concetto di giudizio universale e necessario:
 163         1(xiii) |       necessità di quel reale che è il giudizio scientifico, nell’altro
 164         1(xiii) |            esistenza e la realtà di un giudizio scientifico. Invece, il
 165         1(xiii) |        assicurarci della necessità del giudizio scientifico e, di conseguenza,
 166         1(xiii) |              realtà. Dell’irrealtà del giudizio scientifico non si fa cenno
 167         1(xiii) |                entrambi i pensatori il giudizio scientifico venga accettato
 168         1(xiii) |               che Hume ha rilevato nel giudizio scientifico, che cioè la
 169         1(xiii) |              sensoriale da cui però il giudizio scientifico non può disgiungersi,
 170         1(xiii) |             chi afferma l’irrealtà del giudizio scientifico non è in grado
 171         1(xiii) |           universalità e necessità del giudizio scientifico non è, allora,
 172         1(xiii) |             Kant prendono le mosse dal giudizio scientifico affermato irreale,
 173         1(xiii) |         muovano dalla certa realtà del giudizio scientifico. Ma se il termine,
 174         1(xiii) |                Assumiamo come reale un giudizio scientifico ed elenchiamone
 175         1(xiii) |              inferire la necessità del giudizio scientifico dalla sua realtà,
 176         1(xiii) |            avere assunto come reale il giudizio scientifico e non possono
 177         1(xiii) |                come caratteristici del giudizio scientifico tutti gli attributi
 178         1(xiii) |               tra gli enti mentali del giudizio come riproducente il corrispondente
 179         1(xiii) |             intorno alla necessità del giudizio non deve uscire dall’ambito
 180         1(xiii) |               quanto, se la realtà del giudizio gnoseologico come ente logico
 181         1(xiii) |       investirà anche il valore che il giudizio scientifico possiede di
 182         1(xiii) |        condizioni necessarie perché un giudizio si dia come conoscenza scientifica
 183         1(xiii) |    gnoseologico. Se l’apoditticità del giudizio scientifico riveste certe
 184         1(xiii) |              porsi in modo tale che il giudizio scientifico la rispecchi
 185         1(xiii) |                la dimostrazione che il giudizio scientifico è un necessario
 186         1(xiii) |             riduce a una deduzione del giudizio scientifico da una capacità
 187         1(xiii) |         necessari; ma la deduzione del giudizio universale e necessario
 188         1(xiii) |               necessità che investe il giudizio scientifico nel suo aspetto
 189         1(xiii) |              gnoseologico dello stesso giudizio. In termini kantiani, si
 190         1(xiii) |                stessi rapporti che nel giudizio rivestono caratteri di universalità
 191         1(xiii) |         dimostrato dalla deduzione del giudizio scientifico dalla natura
 192         1(xiii) |        soggetto generico. Se dunque il giudizio viene argomentato nella
 193         1(xiii) |               finalità non riguarda il giudizio nella totalità dei suoi
 194         1(xiii) |               attributi essenziali, il giudizio che l’indagine platonco-kantiana
 195         1(xiii) |        principio di contraddizione, il giudizio scientifico assunto ad oggetto
 196         1       |   platonico-kantiana si rifà quindi al giudizio «la scienza è una conoscenza
 197         1       |  contemporaneamente la denotazione, il giudizio di necessità e di conseguente
 198         1       |         scienza in generale – ossia il giudizio apodittico avente a soggetto
 199         1       |              lo stesso, il concetto di giudizio universale e necessario,
 200         1       |              alla forma elementare del giudizio, non essendo lecito considerare
 201         1       |              essere pensato se non nel giudizio; b) doversi lo stesso oggetto
 202         1       |          oggetto, alla possibilità del giudizio universale e necessario.
 203         1       |            fattispecie, il concetto di giudizio universale e necessario –
 204         1       |                 nella fattispecie, «il giudizio universale e necessario
 205         1       |         universale e necessario è» «il giudizio universale e necessario
 206         1       |                e quindi l’irrealtà del giudizio universale e necessario;
 207         1       |              appartiene il concetto di giudizio universale e necessario,
 208         1       |           della possibilità in ciascun giudizio sovraordinato  ./. o condizionante,
 209         1       |       sottrazione della possibilità al giudizio subordinato e condizionato,
 210         1       |                e condizionato, fino al giudizio primo che sarà un puramente
 211         1       |               apoditticità dell’ultimo giudizio puramente problematico:
 212         1       |         problematico di verifica di un giudizio universale e necessario
 213         1       |            della possibilità a ciascun giudizio sovraordinato o condizionante
 214         1       |       sottrazione della possibilità al giudizio subordinato o condizionato
 215         1       |               o condizionato fino a un giudizio ultimo destinato a rimanere
 216         1       |               essa stessa assunta come giudizio problematico per il quale
 217         1       |                realtà o l’irrealtà del giudizio universale e necessario ./. 
 218         1       |               questo motivo appunto il giudizio universale e necessario
 219         1       |            possibile -, il concetto di giudizio universale e necessario
 220         1       |              di realtà del concetto di giudizio universale e necessario
 221         1       |            della realtà o irrealtà del giudizio universale e necessario –
 222         1       |      attribuzione della possibilità al giudizio universale e necessario,
 223         1       |           accettare la possibilità del giudizio universale e necessario,
 224         1       |           campo logico hanno fatto del giudizio universale e necessario
 225         1       |              ragioni che hanno reso il giudizio universale e necessario
 226         1       |        sufficienti che hanno fatto del giudizio fisico universale e necessario
 227         1       |     implicitamente il fatto che già il giudizio fisico universale e necessario
 228         1       |              danno caratteristiche nel giudizio universale e necessario
 229         1       |                 può darsi un qualsiasi giudizio universale e necessario,
 230         1       |               sullo stesso oggetto, il giudizio universale e necessario
 231         1       |              ente logico o illogico il giudizio universale e necessario;
 232         1       |            universalità e necessità al giudizio conoscitivo - a questa condizione
 233         2       |                essere scienza, cioè il giudizio, sia l’illusorietà, che
 234         2       |                fare distinzioni tra un giudizio, che sarebbe di per sé necessario,
 235         2       |              sé necessario, e un altro giudizio, che mai potrebbe essere
 236         2       |           sensibile, impone che nessun giudizio universale e necessario
 237         2       |               necessità di trattare il giudizio universale e necessario
 238         2       |              questa mai deriveranno al giudizio l’universalità e necessità
 239         2       |               di non poter lasciare il giudizio in una situazione di eterna
 240         2       |             non resta che applicare al giudizio universale e necessario,
 241         2       |            atta a far da ragione di un giudizio universale e necessario.
 242         2       |           universalità e necessità del giudizio sia perché, anche ammessa
 243         2       |           universalità e necessità del giudizio relative alla coscienza
 244         2       |              sia perché la ragione del giudizio universale e necessario
 245         2       |               stesso in cui spoglia il giudizio della predicazione della
 246         2       |           immediata della logicità del giudizio universale e necessario,
 247         2       |                non potrà che essere un giudizio di natura metafisica che
 248         2(xv)   |              connotato in nessun altro giudizio se non a patto che il nuovo
 249         2(xv)   |               non a patto che il nuovo giudizio non abbia alcuna validità
 250         2(xv)   |              dire farla soggetto di un giudizio ipotetico del tipo «se A
 251         2(xv)   |               all’A che è soggetto del giudizio problematico «A può essere»;
 252         2(xv)   |              problematico, e allora il giudizio ipotetico o diventa un contraddittorio «
 253         2(xv)   |                 se A non è, è B)]»; il giudizio ipotetico regge alla condizione
 254         2(xv)   |             originaria operazione a un giudizio ipotetico, la nozione possibile
 255         2(xv)   |                in Platone e in Kant il giudizio «il giudizio universale
 256         2(xv)   |                in Kant il giudizio «il giudizio universale e necessario
 257         2(xv)   |            esempio, la possibilità del giudizio universale e necessario
 258         2(xv)   |           conoscenza  esistenza a un giudizio ipotetico il cui soggetto
 259         2(xv)   |            come ragione di A, viene il giudizio «se B è, è A», nel quale
 260         2(xv)   |              la formulazione del nuovo giudizio ipotetico, dinanzi all’intelletto
 261         2(xv)   |              stanno due conoscenze, il giudizio problematico e il giudizio
 262         2(xv)   |             giudizio problematico e il giudizio ipotetico, evidentemente
 263         2(xv)   |              conseguenze, che al primo giudizio problematico -«A è possibile» -
 264         2(xv)   |                il soggetto del secondo giudizio al soggetto del primo - «
 265         2(xv)   |        fondamento e validità logica al giudizio ipotetico di cui essa è
 266         2(xv)   |              siano A il soggetto di un giudizio problematico e B la sua
 267         2(xv)   |                sua ragione, a lato del giudizio originario «A può essere»
 268         2(xv)   |        originario «A può essere» e del giudizio ipotetico derivato «se B
 269         2(xv)   |            intelletto elabora il nuovo giudizio problematico «B può essere»,
 270         2(xv)   |           contraddittorio o inutile il giudizio ipotetico, e insieme impone
 271         2(xv)   |    ritrovamento da un lato consente il giudizio ipotetico «se C è, è B»
 272         2(xv)   |              metodo problematico: ogni giudizio problematico pone un ipotetico
 273         2(xv)   |           possibilità del soggetto del giudizio problematico, estendendosi
 274         2(xv)   |           estendendosi al soggetto del giudizio ipotetico, genera un secondo
 275         2(xv)   |           ipotetico, genera un secondo giudizio problematico il quale cassa
 276         2(xv)   |                il quale cassa il primo giudizio ipotetico, pone un giudizio
 277         2(xv)   |            giudizio ipotetico, pone un giudizio ipotetico che utilizza a
 278         2(xv)   |                da soggetto del secondo giudizio problematico, un secondo
 279         2(xv)   |               problematico, un secondo giudizio ipotetico che utilizza a
 280         2(xv)   |                il soggetto del secondo giudizio problematico – per comodità
 281         2(xv)   |              problematico sia a questo giudizio ipotetico che al sillogismo
 282         2(xv)   |         mediante il quale sia il primo giudizio ipotetico che il suo predicato
 283         2(xv)   |                 si arresta a un ultimo giudizio ipotetico che rimanda a
 284         2(xv)   |                che rimanda a un ultimo giudizio problematico che  esistenza
 285         2(xv)   |               nato dal porsi del primo giudizio problematico, oppure prosegue
 286         2       |             ragione della ragione è un giudizio che investe la natura profonda,
 287         2       |                della realtà logica del giudizio universale e necessario
 288         2       |               in genere, e quindi, del giudizio universale e necessario
 289         2       |           universalità e necessità del giudizio matematico, vale a dire
 290         2       |                     di un qualsivoglia giudizio universale e necessario,
 291         2       |               e necessità dello stesso giudizio matematico; in secondo luogo,
 292         2       |              necessità di un possibile giudizio universale e necessario
 293         2       |         ragione allora per la quale un giudizio gode di universalità e necessità,
 294         2       |       predicazione propria di un certo giudizio universale e necessario:
 295         2       |                necessario: infatti, un giudizio universale e necessario,
 296         2       |                relativo è presente nel giudizio è costituito dai particolari
 297         2       |      universale e necessario si  nel giudizio è costituito dalla predicazione
 298         2       |             allora, la possibilità del giudizio universale e necessario
 299         2       |          puramente possibile si  nel giudizio universale e necessario,
 300         2       |          ragione della possibilità del giudizio universale e necessario,
 301         2       |        pensante. La ragione quindi del giudizio universale e necessario
 302         2       |    problematico: la trasformazione del giudizio universale e necessario
 303         2       |       riduzione di tutta la scienza al giudizio universale e necessario;  ./. 
 304         2       |                    autosufficienza del giudizio universale e necessario;
 305         2       |              concordanza di natura fra giudizio universale e necessario
 306         2       |               ingiustificabilità di un giudizio empirico non universale
 307         2       |                un doppione inutile del giudizio universale e necessario,
 308         2       |                ragione sufficiente del giudizio universale e necessario:
 309         2       |              adottato nei riguardi del giudizio universale e necessario,
 310         2       |                ragione sufficiente del giudizio universale e necessario.~ ~
 311         2       |              problematico applicato al giudizio universale e necessario.
 312         2       |                non può aver assunto il giudizio universale e necessario
 313         2       |              ragione delle ragioni del giudizio universale e necessario,
 314         2       |              validità gnoseologica del giudizio universale e necessario,
 315         2       |      predicazione tra due concetti nel giudizio universale e necessario
 316         2(xvi)  |          conoscenza scientifica. Se il giudizio universale e necessario
 317         2(xvi)  |             delle due proposizioni «il giudizio universale e necessario
 318         2(xvi)  |         universale e necessario è» «il giudizio universale e necessario
 319         2(xvi)  |        principio di contraddizione «il giudizio universale e necessario
 320         2(xvi)  |                se la realtà logica del giudizio universale e necessario
 321         2(xvi)  |            predicato particolare di un giudizio determinato facendo di questo
 322         2(xvi)  |       determinato facendo di questo un giudizio universale e necessario,
 323         2(xvi)  |        necessità alla predicazione, il giudizio universale e necessario
 324         2(xvi)  |             soggetto e predicato di un giudizio universale e necessario –
 325         2(xvi)  |           reciproca predicazione in un giudizio.~ ~L’attività della coscienza
 326         2(xvi)  |                entri a far parte di un giudizio percettivo sia nel caso
 327         2(xvi)  |             soggetto o predicato di un giudizio d’esperienza -; l’attività
 328         2(xvi)  |             universale e necessario il giudizio cui si applica equivale
 329         2(xvi)  |               nella predicazione  al giudizio il valore di necessario
 330         2(xvi)  |             pensiero come legge cui il giudizio deve ottemperare e non contravvenire,
 331         2(xvi)  |         predicazione e un concomitante giudizio universale e necessario.
 332         2(xvi)  |              in grado di costituire un giudizio scientifico solo perché
 333         2(xvi)  |              immesso nell’identità. Il giudizio scientifico è tale perché
 334         2(xvi)  |         principio di contraddizione un giudizio negativo in cui il predicato
 335         2(xvi)  |                predicato di uno stesso giudizio, che sarebbe falso nel caso
 336         2(xvi)  |               sarebbe limitata al solo giudizio, mentre in Kant investirebbe
 337         2(xvi)  |            Kant investirebbe concetto, giudizio, ragionamento, sistemi scientifici,
 338         2(xvi)  |          divenir sempre soggetto di un giudizio il cui predicato, se in
 339         2(xvi)  |                dimostra la falsità del giudizio e quindi la falsità del
 340         2(xvi)  |             contraddizione mediante un giudizio il cui predicato necessariamente
 341         2(xvi)  |              necessaria si riduce a un giudizio nel cui predicato si afferma
 342         2(xvi)  |            conoscente sul soggetto del giudizio, bensì consiste nella conoscenza
 343         2(xvi)  |               essenza del soggetto del giudizio. Sotto questo punto di vista
 344         2(xvi)  |             mondo privo di giudizi. Un giudizio che si dia non può essere
 345         2(xvi)  |     concetto-soggetto, e che quindi il giudizio non ha alcun diritto a penetrare
 346         2(xvi)  |              riunibili in un qualsiasi giudizio; che se poi vogliamo riunirli
 347         2(xvi)  |              identificando consente il giudizio, necessita solo della facoltà
 348         2(xvi)  |            quali condizioni si pone un giudizio universale e necessario,
 349         2(xvi)  |               si considera cioè che un giudizio universale e necessario
 350         2(xvi)  |        parzialmente i due concetti del giudizio, si vedrà che in siffatto
 351         2(xvi)  |               si vedrà che in siffatto giudizio la contraddizione, consistente
 352         2(xvi)  |               erigersi a normativo del giudizio universale e necessario.
 353         2(xvi)  |                della possibilità di un giudizio universale e necessario:
 354         2(xvi)  |                e necessario: quando un giudizio universale e necessario
 355         2(xvi)  |                 quando la realtà di un giudizio universale e necessario
 356         2(xvi)  |         attribuiva al principio.~ ~ Un giudizio è universale e necessario
 357         2(xvi)  |             infatti, per Aristotele un giudizio universale e necessario
 358         2(xvi)  |      costituiscono, mentre per Kant il giudizio universale e necessario
 359         2(xvi)  |              Aristotele si è fatta del giudizio e della funzione esplicata
 360         2(xvi)  |       contraddizione nei confronti del giudizio, è tale che investe tutti
 361         2(xvi)  |               semplici, costituiti dal giudizio stesso, ai più complessi,
 362         2(xvi)  |                che si è fatta Kant del giudizio non solo esclude una funzione
 363         2(xvi)  |     procedimento logico che non sia il giudizio debba attingere la propria
 364         2(xvi)  |                la propria validità dal giudizio e solo dal giudizio. Nel
 365         2(xvi)  |                dal giudizio e solo dal giudizio. Nel sillogismo fondamentale,
 366         2(xvi)  |              la verità di un qualsiasi giudizio cioè dal riferimento al
 367         2(xvi)  |      differenza tra il sillogismo e il giudizio è che l’inferenza del predicato
 368         2(xvi)  |               il soggetto logico di un giudizio è determinato dal predicato,
 369         2(xvi)  |              quanto qui si è detto del giudizio nella concezione aristotelica,
 370         2(xvi)  |                se ogni predicazione di giudizio universale e necessario
 371         2(xvi)  |                concetto-soggetto in un giudizio dello stesso tipo e della
 372         2(xvi)  |       contraddizione. Quindi, su di un giudizio universale e necessario
 373         2(xvi)  |               neppure sulla genesi del giudizio il principio di contraddizione
 374         2(xvi)  |                del proprio esistere il giudizio percettivo. Tralasciamo
 375         2(xvi)  |                quelle per cui si  il giudizio universale e necessario,
 376         2(xvi)  |                la predicazione di quel giudizio; tale principio infatti
 377         2(xvi)  |         problema della possibilità del giudizio universale e necessario,
 378         2(xvi)  |                minore potrà erigersi a giudizio universale e necessario
 379         2(xvi)  |            gnoseologia kantiana questo giudizio è sintetico, in quanto non
 380         2(xvi)  |           necessario deve considerarsi giudizio universale affermativo col
 381         2(xvi)  |           realtà, ma nel predicato del giudizio «l’angolo α e l’angolo β
 382         2(xvi)  |              perciò la distinzione tra giudizio e sillogismo sarà artificiale
 383         2(xvi)  |              la ragion sufficiente del giudizio universale e necessario
 384         2(xvi)  |            logici tradizionali, che un giudizio universale e necessario
 385         2(xvi)  |              venir appreso da un altro giudizio universale in conformità
 386         2       |              totale equivalenza tra il giudizio universale e necessario
 387         2       |              validità gnoseologica del giudizio universale e necessario,
 388         2       |               aspetto del problema del giudizio universale e necessario
 389         2       |           procedimento problematico al giudizio universale e necessario
 390         2       |              rimanevano irresoluti. Il giudizio universale e necessario
 391         2       |        predicazione che si danno in un giudizio universale e necessario.
 392         2       |                cui è stato liberato il giudizio si è trasferita nella sua
 393         2(xvii) |            dell’uso che facciamo di un giudizio universale e necessario,
 394         2(xvii) |      rapportati nella predicazione del giudizio sono le unità logiche o
 395         2(xvii) |            solo prova che un qualsiasi giudizio in cui la predicazione avvenga
 396         2(xvii) |               tempovale a dire ogni giudizio in cui l’identificazione
 397         2(xvii) |          predicato, come ad esempio il giudizio «7 + 5 = 12» in cui la predicazione
 398         2(xvii) |               sono identiche; così nel giudizio «la linea retta è la più
 399         2(xvii) |         altrettanto vero che se nessun giudizio fisico può prescindere dallo
 400         2(xvii) |                funzione che  vita al giudizio universale e necessario
 401         2(xvii) |               modo dell’intervento nel giudizio matematico e il modo dell’
 402         2(xvii) |               modo dell’intervento nel giudizio fisico, dal punto di vista
 403         2(xvii) |           legittimità gnoseologica del giudizio universale e necessario
 404         2(xvii) |           stessi. Il motivo per cui un giudizio matematico gode di universalità
 405         2(xvii) |             concetti che compongono il giudizio: la relazionalità spaziale
 406         2(xvii) |               verranno poi assunte nel giudizio come concetti; grazie a
 407         2(xvii) |           universalità e necessità del giudizio matematico ha coinciso con
 408         2(xvii) |       argomentare la realtà logica del giudizio matematico universale e
 409         2(xvii) |       riferibili, g) che non è dato un giudizio universale e necessario
 410         2(xvii) |                garantisca esistenza al giudizio universale e necessario
 411         2(xvii) |              validità gnoseologica del giudizio; in una siffatta conoscenza
 412         2(xvii) |              delle funzioni logiche di giudizio (… Sie sind Begriffe von
 413         2(xvii) |           sensazioni quel qualsivoglia giudizio universale e necessario
 414         2(xvii) |              di uno dei dodici tipi di giudizio; in tal modo quella conoscenza
 415         2(xvii) |             necessaria quando si  un giudizio universale e necessario
 416         2(xvii) |           universale e necessaria e al giudizio universale e necessario
 417         2(xvii) |       sintetiche funzionali, ossia del giudizio universale e necessario,
 418         2(xvii) |            base dell’analisi, cui ogni giudizio di tal fatta si riduce,
 419         2       |           rapporti; se già da tempo il giudizio scientifico ha abbandonato
 420         2       |          comprensione del soggetto del giudizio universale e necessario,
 421         2       |          rapporto secondo il quale nel giudizio il soggetto vincola a sé
 422         2       |       procedimento per possibilità: il giudizio universale e necessario,
 423         2       |               il soggetto logico di un giudizio; questa ragion sufficiente,
 424         2       |         situare nella realtà logica il giudizio universale e necessario,
 425         2       |               come suprema ragione del giudizio universale e necessario
 426         2       |           consecutivi-condizionati, il giudizio universale e necessario,
 427         2       |      gnoseologicamente reale altro dal giudizio universale e necessario.~ ~ ~ ~ ./. 
 428         3       |  trascendentali danno realtà logica al giudizio universale e necessario,
 429         3       |          gnoseologica ed ontologica al giudizio universale e necessario,
 430         3       |            presupposto, una realtà del giudizio universale e necessario,
 431         3       |          ontologica e gnoseologica del giudizio universale e necessario,
 432         3       |         principio logico immanente nel giudizio universale e necessario,
 433         3       |             della necessità logica del giudizio universale e necessario.
 434         3       |               loro volta immanenti nel giudizio universale e necessario:
 435         3       |           risale al concetto del dato, giudizio universale e necessario
 436         3       |                determinati concetto di giudizio universale e necessario
 437         3       |                la condizione prima del giudizio universale e necessario
 438         3       |                pensabilità logica al giudizio universale e necessario
 439         3(xviii)|          ragioni, così dal concetto di giudizio matematico geometrico aritmetico
 440         3(xviii)|           inferibilità dei concetti di giudizio universale e necessario
 441         3(xviii)|       struttura logica del concetto di giudizio geometrico aritmetico e
 442         3(xviii)|       cognizioni universali intorno al giudizio universale e necessario
 443         3(xviii)|                deduzione ad ogni altro giudizio che si presentasse con gli
 444         3(xviii)|               necessità. La realtà del giudizio aritmetico geometrico e
 445         3(xviii)|         gnoseologica ed ontologica del giudizio universale e necessario,
 446         3(xviii)|               del concetto di siffatto giudizio in quanto reale determinato
 447         3(xviii)|     determinino l’esistenza reale come giudizio universale e necessario
 448         3(xviii)|               distinte dal concetto di giudizio universale e necessario
 449         3(xviii)|               distinte dal concetto di giudizio universale e necessario
 450         3(xviii)|         gnoseologica ed ontologica del giudizio universale e necessario,
 451         3(xviii)|              per provare la realtà del giudizio universale e necessario
 452         3(xviii)|               di prendere contatto col giudizio universale e necessario
 453         3(xviii)|               realtà ontologica, o col giudizio universale e necessario
 454         3(xviii)|                possedere la nozione di giudizio universale e necessario
 455         3(xviii)|        trascendentali dei distinti dal giudizio universale e necessario,
 456         3(xviii)|              quindi sono immanenti nel giudizio universale e necessario
 457         3(xviii)|             dei distinti e diversi dal giudizio universale e necessario
 458         3(xviii)|                debbono confondersi col giudizio universale e necessario,
 459         3(xviii)|          gnoseologica ed ontologica il giudizio universale e necessario.~ ~
 460         3(xviii)|                e l’impossibilità di un giudizio universale e necessario,
 461         3       |          problema dell’esistenza di un giudizio universale e necessario,
 462         3       |              validità gnoseologica del giudizio universale e necessario
 463         3(xx)   |                essa e dai suoi atti un giudizio assertorio che investa l’
 464         3(xx)   |               altro che soggetto di un giudizio problematico, e il concetto-limite
 465         3       |             adottato nei confronti del giudizio universale e necessario.
 466         3       |              necessità di concepire il giudizio universale e necessario
 467         3       |                un reale. Se infatti il giudizio universale e necessario
 468         3       |          particolare e universale, fra giudizio percettivo e giudizio di
 469         3       |              fra giudizio percettivo e giudizio di esperienza. Ma la dimostrazione
 470         3       |                la dimostrazione che il giudizio universale e necessario
 471         3       |               né porsi il problema del giudizio universale e necessario
 472         3       |          possibilità e la realtà di un giudizio percettivo valido in uno
 473         3       |                fatto che Kant ponga il giudizio universale e necessario
 474         3       |         problema della possibilità del giudizio universale e necessario
 475         3       |              non appena contrappone al giudizio percettivo il giudizio di
 476         3       |              al giudizio percettivo il giudizio di esperienza, non appena
 477         3       |      generalissime: in primo luogo, il giudizio percettivo che è la rappresentazione
 478         3(xxi)  |              validità gnoseologica del giudizio universale e necessario
 479         3(xxi)  |          relazioni di predicazione del giudizio universale e necessario,
 480         3(xxi)  |            danno luogo ai vari tipi di giudizio. Ora, neppure Kant può affermare
 481         3(xxi)  |               ragion sufficiente. Ogni giudizio che sia universale e necessario
 482         3(xxi)  |                scopo di trasformare un giudizio universale e necessario
 483         3(xxi)  |           universalità e necessità nel giudizio intellettuale non dia luogo
 484         3(xxi)  |             sempre la difficoltà di un giudizio, la premessa maggiore, il
 485         3(xxi)  |         effettitrasformazione di un giudizio in regola, gerarchizzazione
 486         3(xxi)  |        utilizzazione nei confronti del giudizio, ignorando del tutto il
 487         3(xxi)  |            sillogismo alla stregua del giudizio empirico, dovrebbe cioè
 488         3(xxi)  |               assume nei confronti del giudizio empirico, emanando sui primi
 489         3       |        completamente consapevole: tale giudizio si riduce alla istituzione
 490         3       |           della conclusione; infine il giudizio universale e necessarioxxii .~ ~
 491         3       |               forme del sillogismo del giudizio particolare e del giudizio
 492         3       |             giudizio particolare e del giudizio universale, si deve concludere
 493         3       |                duplice risultato di un giudizio che è valido solo per il
 494         3       |                per il soggetto e di un giudizio che è valido per tutti i
 495         3       |          fattore comune lega quindi il giudizio particolare col giudizio
 496         3       |               giudizio particolare col giudizio universale se non la nota
 497         3(xxii) |        sillogismo; infatti anche se il giudizio universale e necessario
 498         3(xxii) |                è certo la validità del giudizio universale e necessario
 499         3(xxii) |             riduzione della scienza al giudizio universale e necessario,
 500         3(xxii) |             concetti, cioè in generale giudizio, sia questo giudizio oggettivo
 501         3(xxii) |          generale giudizio, sia questo giudizio oggettivo o soggettivo –
 502         3(xxii) |          universale e necessario -, il giudizio non potrà non applicarsi
 503         3(xxii) |         predicati l’uno dell’altro nel giudizio, e che la necessaria sussunzione
 504         3(xxii) |               il concetto-soggetto del giudizio comporti sia la necessaria
 505         3(xxii) |              il concetto-predicato del giudizio sia il necessario rapporto
 506         3(xxii) |               due nell’esperienza – un giudizio percettivo infatti non è
 507         3(xxii) |     riferimento avviene in virtù di un giudizio disgiuntivo di natura puramente
 508         3(xxii) |               avverte benissimo che il giudizio che ho dato non è universale
 509         3(xxii) |          concetti; ora il fatto che un giudizio percettivo sia una predicazione
 510         3(xxii) |              solo infatti assumendo il giudizio percettivo come premessa
 511         3(xxii) |             esperienza ai concetti del giudizio, come dei sussunti sotto
 512         3(xxii) |             cui il soggetto logico del giudizio costituisce la nozione della
 513         3(xxii) |                di cui il predicato del giudizio costituisce la nozione della
 514         3(xxii) |                 pertanto non può darsi giudizio senza che si dia il sillogismo,
 515         3(xxii) |              dia il sillogismo, sia il giudizio particolare e contingente
 516         3(xxii) |               necessaria del darsi del giudizio ed è una conseguenza che
 517         3(xxii) |                che non è implicita nel giudizio, bensì nella forma generale
 518         3(xxii) |            pensare che rende lecito il giudizio; in altre parole, non è
 519         3(xxii) |                diamo ancora luogo a un giudizio: la relazione che immediatamente
 520         3(xxii) |             dal ferro, non è ancora un giudizio e non è ancora conoscenza;
 521         3(xxii) |              delle dita bruciate, è un giudizio, particolare e contingente
 522         3(xxii) |          universale e necessario. Tale giudizio, in virtù del quale non
 523         3(xxii) |         conoscere che si manifesta col giudizio. Di conseguenza il sillogismo
 524         3(xxii) |          sillogismo è condizionato dal giudizio, ma il conoscere non è condizionato
 525         3(xxii) |         pensiero, cioè dovunque si dia giudizio; e perciò il sillogismo
 526         3(xxii) |          questa o di quella essenza di giudizio: un qualsiasi giudizio,
 527         3(xxii) |              di giudizio: un qualsiasi giudizio, universale o categorico
 528         3(xxii) |                ossia del conoscere per giudizio, ma nel senso che è la forma
 529         3(xxii) |              conoscenza che si dia per giudizio. Non si  giudizio senza
 530         3(xxii) |                per giudizio. Non si  giudizio senza sillogismo, ossia
 531         3(xxii) |           senza che si determini in un giudizio e non si determina in giudizio
 532         3(xxii) |         giudizio e non si determina in giudizio senza che contemporaneamente,
 533         3(xxii) |               quindi il pensiero non è giudizio, ma è sillogismo; conoscere
 534         3(xxii) |        deduzione – quando pronuncio il giudizio che il calore del ferro
 535         3(xxii) |           universalità e necessità del giudizio sia stata inferita da una
 536         3(xxii) |           inferita da una conoscenza o giudizio più esteso dalla cui universalità
 537         3(xxii) |           universalità e necessità del giudizio espresso, bensì intendo
 538         3(xxii) |       universalità e necessità del mio giudizio nulla vieta possa essere
 539         3(xxii) |         universalità e necessità di un giudizio più generale, e che la sua
 540         3(xxii) |             predicato il predicato del giudizio, il che ha luogo sia quando
 541         3(xxii) |                quando pronuncio o un giudizio percettivo del tipo «questo
 542         3(xxii) |           sillogismo disgiuntivo, o un giudizio percettivo del tipo «il
 543         3(xxii) |            sillogismo categorico, o un giudizio percettivo del tipo «quando
 544         3(xxii) |          sillogismo ipotetico.~ ~b) Un giudizio percettivo ricava la sua
 545         3(xxii) |                sua ragione d’essere di giudizio in generale dalla forma
 546         3(xxii) |              la sua ragion d’essere di giudizio particolare e contingente
 547         3(xxii) |                una ragion d’essere del giudizio particolare e contingente –
 548         3(xxii) |               una ragione d’essere del giudizio particolare e contingente
 549         3(xxii) |       contingente e non di assenza del giudizio particolare e contingente,
 550         3(xxii) |           possibilità di descrivere il giudizio percettivo: questo inserisce
 551         3(xxii) |          valido per altri soggetti. Il giudizio percettivo trova a suoi
 552         3(xxii) |            contingente ad un qualsiasi giudizio. Muovendo da questi tre
 553         3(xxii) |            contingente ad un qualsiasi giudizio quando nella predicazione
 554         3(xxii) |      necessario, ne viene che anche il giudizio non sarà né particolare
 555         3(xxii) |               ragion sufficiente di un giudizio affermato universale e necessario,
 556         3(xxii) |                 si può parlare solo di giudizio che al soggetto è dato riscontrare
 557         3(xxii) |          particolari e contingenti. Il giudizio percettivo quindi è un giudizio
 558         3(xxii) |        giudizio percettivo quindi è un giudizio che il soggetto ritiene
 559         3(xxii) |          relativo a se stesso.~ ~c) Il giudizio universale e necessario
 560         3(xxii) |              universale e necessario o giudizio di esperienza, ammessa come
 561         3(xxii) |               la teoria kantiana, è un giudizio che va debitore della sua
 562         3(xxii) |           universalità e necessità del giudizio d’esperienza non dipende,
 563         3(xxii) |              assolutamente diversa dal giudizio percettivo, il quale riceve
 564         3       |           nessun fattore, presente nel giudizio percettivo, consente al
 565         3       |                di passare da questo al giudizio universale, giacché il giudizio
 566         3       |        giudizio universale, giacché il giudizio universale non trova affatto
 567         3       |           nessun fattore, presente nel giudizio d’esperienza, consente al
 568         3       |             questo alcun legame con il giudizio percettivo, perché il rapporto
 569         3       |             realtà stessa: infatti, il giudizio d’esperienza è valido gnoseologicamente
 570         3       |       necessità della predicazione del giudizio e che sono l’oggetto a priori
 571         3       |            sono l’oggetto a priori del giudizio; ma anche il giudizio percettivo
 572         3       |              del giudizio; ma anche il giudizio percettivo deve avere un
 573         3       |          intende pur sempre che il suo giudizio particolare e contingente
 574         3       |                 si badi bene, quel suo giudizio universale e necessario
 575         3       |                cui la predicazione del giudizio universale e necessario
 576         3       |               e d’altra parte quel suo giudizio percettivo è tale non solo
 577         3       |         causalità: si dirà cioè che al giudizio di esperienza «l’uomo è
 578         3       |                sempre corrispondere il giudizio percettivo «lo zucchero
 579         3       |           zucchero è dolce», mentre al giudizio d’esperienza «se il sole
 580         3       |              un concetto mutuato da un giudizio percettivo, se non alla
 581         3       |                    ma se è vero che il giudizio particolare esclude da sé
 582         3       |            come lui, muove certo da un giudizio percettivo categorico «il
 583         3       |             gustoso», ma introduce nel giudizio stesso il rapporto causale
 584         3       |                di conoscenza in cui il giudizio verrà formulato e non possano
 585         3       |            universale e necessaria del giudizio d’esperienza è argomento
 586         3       |         considerazione di un qualsiasi giudizio fisico può rivelarcene l’
 587         3       |       sussumibili sotto i concetti del giudizio, ricalca la relazione della
 588         3       |       relazione della predicazione del giudizio, non si riscontra alcun
 589         3       |           universalità e necessità del giudizio. Se quindi, sia pur ammettendo
 590         3       |                genere, l’esistenza del giudizio universale e necessario
 591         3       |                diritto di esistenza al giudizio d’esperienza in quanto universale
 592         3       |              validità gnoseologica del giudizio d’esperienza, diviene nello
 593         3       |              esistente nel soggetto il giudizio da cui essa mutuava la propria
 594         3       |               della predicazione di un giudizio universale e necessario,
 595         3       |              in entrambi è presente un giudizio comune, il quale però nell’
 596         3       |                da quello cui lo stesso giudizio  occasione nell’altro.
 597         3(xxiii)|                quanto Kant muove da un giudizio universale e necessario
 598         3(xxiii)|            circolo vizioso: infatti un giudizio cui nell’esperienza non
 599         3(xxiii)|           dimostrare l’oggettività del giudizio universale e necessario
 600         3(xxiii)|                vien fatta assumendo un giudizio che sia non solo universale
 601         3(xxiii)|                e scienza, in quanto il giudizio che è principio della deduzione
 602         3(xxiii)|          deduzione trascendentale è un giudizio in cui vengono rapportati
 603         3(xxiii)|     trascendentale vuol costringere il giudizio universale e necessario
 604         3(xxiii)|              trascendentale investe il giudizio «se il sole batte sulla
 605         3(xxiii)|           universalità e necessità del giudizio, ma non del suo valore di
 606         3(xxiii)|               fonda la presunzione del giudizio d’esperienza a porsi universale
 607         3(xxiii)|               categoria che fondava il giudizio, già al principio del ragionamento
 608         3(xxiii)|         necessità e l’universalità del giudizio, ma non la sua oggettività.
 609         3       |                condizioni generali del giudizio matematico: il giudizio
 610         3       |                giudizio matematico: il giudizio matematico è universale
 611         3       |                 non potrà mai darsi un giudizio che sia espressione dell’
 612         3       |              di un solo concetto; ogni giudizio matematico è sempre e soltanto
 613         3       |               trovare la ragione di un giudizio che nonostante la sua sinteticità
 614         3       |         rispetto ad altri enti, sia al giudizio, come identità di due note
 615         3       |           necessità e universalità del giudizio matematico, dall’altro la
 616         3       |               quindi l’oggettività del giudizio matematico, oggettività
 617         3       |   contraddittorietà delle tre note del giudizio stesso, ossia la sinteticità
 618         3(xxiv) |             chiarezza che si danno nel giudizio, nell’esperienza in quanto
 619         3(xxiv) |              facoltà di trasformare il giudizio da sintetico in analitico
 620         3(xxiv) |            invece l’enunciazione di un giudizio fisico tollera benissimo
 621         3(xxiv) |           universalità e necessità del giudizio, ma non contro la sua oggettività
 622         3(xxiv) |        determina le altre due note del giudizio fisico. In fondo, il mondo
 623         3(xxiv) |           apodittiche che nessun altro giudizio espresso sul reale fenomenico
 624         3(xxiv) |                 Kant invece rifiuta al giudizio matematico la natura privilegiata
 625         3(xxiv) |              della predicazione cui il giudizio si riduce e lascia alla
 626         3(xxiv) |           lascia alla predicazione del giudizio matematico la nota comune
 627         3(xxiv) |               è capace di costruire un giudizio matematico che sia universale
 628         3(xxiv) |           ipotesi. Il fatto poi che il giudizio matematico sia al pari degli
 629         3(xxiv) |             sia al pari degli altri un giudizio in cui la predicazione è
 630         3(xxiv) |                 da ciò consegue che il giudizio matematico è sintetico;
 631         3(xxiv) |                in secondo luogo, se il giudizio matematico fonda la propria
 632         3(xxiv) |        identità tra i due concetti del giudizio matematico, identità che
 633         3(xxiv) |               e con la predicazione il giudizio - , dev’essere ricercata
 634         3(xxiv) |           universalità e necessità del giudizio matematico non possono discostarsi
 635         3(xxiv) |          identità che si ritrovano nel giudizio dovranno presentarsi entro
 636         3(xxiv) |                l’identità che fonda il giudizio matematico, se in generale
 637         3(xxiv) |         rapporto d’identificazione del giudizio; quindi non potrà ritenersi
 638         3(xxiv) |           universalità e necessità del giudizio, ammesse come dati di fatto -;
 639         3(xxiv) |              passaggio dal concetto al giudizio, la cui predicazione sia
 640         3(xxiv) |              lecito il dar luogo ad un giudizio la cui predicazione è un’
 641         3(xxiv) |        identità dei due concetti; tale giudizio dovrà essere necessariamente
 642         3(xxiv) |         garantirà la possibilità di un giudizio aritmetico; infatti la nota
 643         3(xxiv) |    predicazione l’uno dell’altro, cioè giudizio – quando enuncio «7 + 5 =
 644         3(xxiv) |                identità: per questo il giudizio aritmetico è sempre sintetico.~ ~ ./. 
 645         3       |          garantire l’apoditticità a un giudizio matematico è necessario
 646         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico: in tutti, certo,
 647         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico, sorge un vero
 648         3       |       procedere all’enunciazione di un giudizio, la concezione che ci siamo
 649         3       |             universale e necessario il giudizio: e questo è valido sia per
 650         3       |               le condizioni a cui ogni giudizio sintetico deve sottostare,
 651         3       |                discorso kantiano: ogni giudizio matematico, in quanto sintetico,
 652         3       |        necessario; d’altra parte, ogni giudizio matematico, nonostante la
 653         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico, non gli resterà
 654         3       |          applicare lo stesso metodo al giudizio fisico, o meglio raggiungere
 655         3       |                per ciò che riguarda il giudizio fisico, ritrovando nel soggetto
 656         3       |              modo vengono garantite al giudizio della matematica universalità
 657         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico, in vista della
 658         3       |           universalità e necessità del giudizio fisico. In certo senso,
 659         3       |       estensione della sinteticità del giudizio fisico alla natura del giudizio
 660         3       |        giudizio fisico alla natura del giudizio matematico che ha provocato
 661         3       |           vista; ma la sinteticità del giudizio matematico, a parte il fatto
 662         3       |               differente da quella del giudizio fisico, in quanto questo
 663         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico, sì che, una
 664         3       |            lecita l’enunciazione di un giudizio matematico universale e
 665         3       |               dare veste matematica al giudizio fisico, Kant dimostra non
 666         3       |               ma quando egli prende un giudizio fisico e s’accinge ad applicare
 667         3       |               esso la sua indagine, il giudizio fisico ha perduto la sua
 668         3       |      funzionale per ridursi all’antico giudizio in cui l’identità fra il
 669         3       |              sostanziale o causale. Un giudizio fisico, in veste matematica,
 670         3       |              membro dell’equazione; un giudizio fisico quale ce lo descrive
 671         3       |              ce lo descrive Kant, è un giudizio che sottostà alle condizioni
 672         3       |            quale viene concepita da un giudizio fisico di veste matematica
 673         3       |             dal punto di vista del suo giudizio fisico. Il giudizio matematico
 674         3       |                suo giudizio fisico. Il giudizio matematico in sé è necessariamente
 675         3       | necessariamente funzionale è quindi il giudizio fisico che ne assume i principi
 676         3       |               dal punto di vista di un giudizio fisico che si strutturi
 677         3       |             che una volta costruito il giudizio sull’identità dei rapporti
 678         3       |           parole, non si confondano il giudizio  ./. lo spazio è una omogeneità
 679         3       |        postulati di Euclide» oppure il giudizio «l’angolo alla base di un
 680         3       |              alterno interno ecc.» col giudizio «il soggetto conoscente
 681         3       |              l’altra difficoltà che un giudizio geometrico è universale
 682         3       |                e quindi un diritto del giudizio matematico ad erigersi ad
 683         3       |          quando contiamo per unità. Il giudizio matematico quindi non fa
 684         3       |               asserita sinteticità del giudizio, e quindi del concetto,
 685         3       |                uscire. Se, infatti, il giudizio e il concetto matematici
 686         3       |                di fatto, e con ciò, il giudizio e il concetto matematici
 687         3       |           universalità e necessità del giudizio e del concetto matematici
 688         3       |                intuizioni, e allora il giudizio matematico è sintetico,
 689         3       |            porta al dogmatismo -, o il giudizio matematico è sintetico apriori,
 690         3       |              sia nell’elaborazione del giudizio che nell’ordinamento delle
 691         3       |             del concetto, e quindi del giudizio, non potrà mai assumere
 692         3       |           universalità e necessità del giudizio fisico con un atto attivo
 693         3       |           universalità e necessità del giudizio «il fuoco brucia le dita»
 694         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico non può affatto
 695         3       |                la trascendentalità del giudizio matematico consiste nella
 696         3       |              nozioni che compongono il giudizio, e non intervengono affatto
 697         3       |              dovremo concludere che il giudizio matematico coincide perfettamente
 698         3       |              considerare la natura del giudizio, quale può darsi in una
 699         3       |           fondamentale, dunque, fra il giudizio matematico e il giudizio
 700         3       |               giudizio matematico e il giudizio fisico è che il primo ritrova
 701         3       |         apoditticità che inseriamo nel giudizio e in nome della quale pretendiamo
 702         3       |            riuscirà mai a riportare il giudizio fisico kantiano in una situazione
 703         3       |            identiche le condizioni del giudizio matematico, vale a dire
 704         3       |                quindi affermare che il giudizio della fisica, qual è concepito
 705         3       |             nell’esperienza, mentre il giudizio della matematica ritrova
 706         3       |                inoltre col  ./. nostro giudizio noi non intendiamo affatto
 707         3       |            corollario, è che mentre il giudizio matematico per dir così
 708         3       |              non fa che ricalcarla, il giudizio fisico non si adagia per
 709         3       |               esperienza. E ancora: il giudizio matematico è costituito
 710         3       |        empirici possono ricondursi; il giudizio fisico invece è costituito
 711         3       |                stesso può dirsi per il giudizio causale. Infine, il trascendentale
 712         3       |           suggello di universalità, il giudizio matematico si vale dell’
 713         3       |             differenze si danno tra il giudizio matematico e il giudizio
 714         3       |               giudizio matematico e il giudizio fisico: a) il giudizio matematico
 715         3       |              il giudizio fisico: a) il giudizio matematico trova corrispondenza
 716         3       |                in oggetti empirici, il giudizio fisico non trova corrispondenza
 717         3       |               in oggetti fisici; b) il giudizio matematico aderisce all’
 718         3       |            aderisce all’esperienza, il giudizio fisico non aderisce all’
 719         3       |         aderisce all’esperienza; c) il giudizio matematico riguarda solo
 720         3       |            essenziale quantitativa, il giudizio fisico ha a suo fondamento
 721         3       |          essenziali qualitative; d) il giudizio matematico mutua dalla ragione
 722         3       |           universalità e necessità, il giudizio fisico della [dalla] stessa
 723         3       |               propria struttura; e) il giudizio matematico ottempera al
 724         3       |         secondo un’identità totale, il giudizio fisico ottempera allo stesso
 725         3(xxv)  |               necessità nei membri del giudizio; ma la categoria non solo
 726         3(xxv)  |                agisce direttamente sul giudizio arricchendone il concetto
 727         3(xxv)  |               della quale Kant pone il giudizio fisico è l’esperienza dell’
 728         3       |      trascendentale, nei confronti del giudizio matematico, si è limitato
 729         3       |     trascendentalità della ragione del giudizio matematico consiste nell’
 730         3       |                affatto l’apriorità del giudizio matematico, gli garantisce
 731         3       |          pericolo; ma alla ragione del giudizio fisico non è più lecito
 732         3       |           universalità e necessità del giudizio fisico coincide, dunque,
 733         3       |              anzitutto, che essendo il giudizio matematico universale e
 734         3       |           universalità e necessità del giudizio fisico in quanto il rapporto
 735         3       |           sottopone per erigere per il giudizio fisico un edificio che presenti
 736         3       |              che è stato eretto per il giudizio matematico. Ma se ci chiediamo
 737         3       |                attivo del soggetto nel giudizio fisico, intervento attivo
 738         3       |              imposto dal fatto che nel giudizio matematico universale e
 739         3       |         affetta i concetti, mentre nel giudizio fisico la costanza e uniformità
 740         3       |             adeguata alle esigenze del giudizio matematico come giudizio
 741         3       |               giudizio matematico come giudizio sintetico apriori; infatti,
 742         3       |           viene modificato – allora il giudizio matematico non sarà più
 743         3       |               funzione estesa anche al giudizio – in questo caso, non possiamo
 744         3       |             divenir soggetto logico di giudizio categorico o ipotetico,
 745         3       |               b sono enti omogenei, il giudizio in fondo non ci insegna
 746         3       |              tutti i possibili tipi di giudizio: la fisica quindi viene
 747         3       |      conoscenza, compresa quella di un giudizio percettivo, deve sottostare
 748         3       |     caratteristiche come proprietà del giudizio logico in genere, ne viene
 749         3       |               anche come attributi del giudizio fisico. In nome di questa
 750         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico, mentre per l’
 751         3       |           universalità e necessità del giudizio fisico occorre la trascendentalità
 752         3       |                quindi che in qualsiasi giudizio in cui compaia come soggetto
 753         3       |                un altro concetto in un giudizio che non può non essere universale
 754         3       |           universalità e necessità del giudizio matematico è venuta in certo
 755         3       |        dimostrare logicamente reale il giudizio universale e necessario
 756         3       |                necessario e che nessun giudizio universale e necessario
 757         3       |                quantitative; quindi il giudizio matematico può sempre presentarsi
 758         3       |             della causalità; quindi il giudizio fisico non solo non può
 759         3       |                essere elevata anche al giudizio matematico in quanto questo
 760         3       |         garanzia dell’apoditticità del giudizio ma è anche principio di
 761         3       |               fusione dei metalli. Nel giudizio fisico o logico c’è sempre
 762         3       |               della predicazione di un giudizio fisico è destinato a rimanere
 763         3       |          questa presenza, si ha che il giudizio sintetico apriori con la
 764         3       |        argomento della possibilità del giudizio sintetico apriori; il che
 765         3       |           elevato sull’esistenza di un giudizio universale e necessario
 766         3       |               muove dall’esistenza del giudizio per argomentare l’esistenza
 767         3       |                provare l’esistenza del giudizio.~ ~ I tre errori logici
 768         3       |          problema dell’oggettività del giudizio universale e necessario,
 769         3       |       problematico. La possibilità del giudizio universale e necessario
 770         4       |             trovare enunciazione in un giudizio o in un sillogismo o in
 771         4       |          pensato come possibile, di un giudizio ipotetico, di un sillogismo
 772         4       |             visto per la traduzione in giudizio o sillogismo o polisillogismo
 773         4       |                deve farsi rientrare il giudizio universale e necessario
 774         4       |             tranquilla certezza che il giudizio universale e necessario
 775         4       |          realtà. Egli deve partire dal giudizio universale e necessario
 776         4       |              consentito arguire che il giudizio universale e necessario
 777         4       |             risulterebbe quindi che il giudizio universale e necessario
 778         4       |            necessaria quale sarebbe il giudizio di una qualsiasi scienza;
 779         4       |           esistenza o realtà in sé del giudizio universale e necessario
 780         4       |                trova a stabilire se il giudizio universale e necessario
 781         4       |               non è lecito assumere il giudizio universale e necessario
 782         4       |               in seguito a ciò, che il giudizio universale e necessario
 783         4       |              confronti del concetto di giudizio universale e necessario,
 784         4       |               riassunti il concetto di giudizio universale e necessario
 785         4       |                il caso del concetto di giudizio universale e necessario
 786         4       |            definizione del concetto di giudizio universale e necessario
 787         4       |                quel possibile che è il giudizio universale e necessario:
 788         4       |           allora delle due l’una: o il giudizio universale e necessario
 789         4       |              di  ./. pensiero com’è il giudizio universale e necessario,
 790         4       |          possibile futuro –; oppure il giudizio universale e necessario
 791         4       |               forma di intuito che sia giudizio universale e necessario,
 792         4       |           tratti dal suo solo seno, un giudizio universale e necessario
 793         4       |             poter offrire come dato un giudizio universale e necessario –
 794         4       |        universale e necessario – e per giudizio universale e necessario
 795         4       |              terza interpretazione del giudizio universale e necessario
 796         4       |          esperienza quel dato che è il giudizio in generale e non si dichiari
 797         4       |        esperienza non già è assente il giudizio in genere, bensì il giudizio
 798         4       |           giudizio in genere, bensì il giudizio che sia universale e necessario.
 799         4       |               in generale non offre un giudizio che sia universale e necessario;
 800         4       |              pretendono di assumere un giudizio con i caratteri dell’universalità
 801         4       |                merito; d) si assuma il giudizio universale e necessario
 802         4       |           assume quindi il concetto di giudizio universale e necessario
 803         4       |      problematico non è il concetto di giudizio in quanto però universale
 804         4       |           universalità e necessità del giudizio; sono questi ultimi concetti
 805         4       |               concetto problematico di giudizio universale e necessario
 806         4       |                tra sé e il concetto di giudizio universale e necessario
 807         4       |        distinti; e poiché l’unità è un giudizio cui l’universalità e la
 808         4       |                funzione si conclude al giudizio universale e necessario.
 809         4       |              via via, la prima da puro giudizio problematico in giudizio
 810         4       |               giudizio problematico in giudizio ipotetico che sottrae al
 811         4       |         concetto-predicato di un nuovo giudizio ipotetico e in questo accogliere
 812         4       |                concetto-soggetto - «il giudizio universale e necessario
 813         4       |                il trascendentale è, il giudizio universale e necessario
 814         4       |               necessario è», ma «se il giudizio universale e necessario
 815         4       |              essere» - , la seconda da giudizio ipotetico a sillogismo ipotetico
 816         4       |              se il trascendentale è il giudizio universale e necessario
 817         4       |           soggetto trascendentale è il giudizio universale e necessario
 818         4       |       trascendentale può essere, se il giudizio universale e necessario
 819         4       |       trascendentale può essere, se il giudizio universale e necessario
 820         4       |          trascendentale può essere, il giudizio universale e necessario
 821         4       |           trascendentale può essere il giudizio universale e necessario
 822         4       |           trascendentale può essere il giudizio universale e necessario
 823         4       |            condizioni di esistenza del giudizio universale e necessario
 824         4       |         condizione che il soggetto del giudizio venga sussunto sotto un
 825         4       |             condizioni di validità del giudizio universale e necessario,
 826         4       |              il diritto proclamato dal giudizio universale e necessario
 827         4       |            necessarie per cui si  un giudizio universale e necessario
 828         4       |           muove dal presupposto che un giudizio universale e necessario
 829         4       |      dimostrato non solo che si dia il giudizio universale e necessario,
 830         4       |          necessario, ma anche che tale giudizio si dia per le condizioni
 831         4       |              non l’oggettività di tale giudizio; ma per argomentare questo
 832         4       |               operazione che chiamiamo giudizio universale e necessario;
 833         4       |            argomenta l’esistenza di un giudizio sintetico apriori, per passare
 834         4       |             predicazione immanente nel giudizio; dunque la deduzione trascendentale
 835         4       |            pensato dall’intelletto col giudizio universale e necessario,
 836         4       |              risolvere il problema del giudizio universale e necessario
 837         4       |               realtà intellettuale del giudizio universale e necessario
 838         4       |             fondata sull’esistenza del giudizio universale e necessario
 839         4       |              del concetto-soggetto del giudizio ad opera di una nota che
 840         4       |             sempre: è vero che dato un giudizio universale e necessario
 841         4       |     predicazione -; ma l’esistenza del giudizio universale e necessario
 842         4       |          problema dell’esistenza di un giudizio universale e necessario –
 843         4       |           posti, dobbiamo accettare il giudizio universale e necessario
 844         4       |              tre elementi concettuali, giudizio universale e necessario
 845         4       |                l’uno nell’altra: se un giudizio della matematica è il riconoscimento
 846         4       |              giudizi matematici; se un giudizio della fisica è il riconoscimento
 847         4       |                concetto empirico e nel giudizio di cui il concetto empirico
 848         4       |               nell’intuizione che è il giudizio universale e necessario,
 849         4       |               universale e necessario, giudizio che accanto ai diversi contenuti
 850         4       |               del soggetto conoscente: giudizio, dunque, che si offrirebbe
 851         4       |                interna non si offre un giudizio universale e necessario
 852         4       |         dimostrare l’esistenza di tale giudizio - dobbiamo muovere dal giudizio
 853         4       |        giudizio - dobbiamo muovere dal giudizio universale e necessario
 854         4       |            argomentare l’esistenza del giudizio universale e necessario.
 855         4       |            nell’empiria, né quella del giudizio universale e necessario
 856         4       |    problematico intorno al concetto di giudizio universale e necessario,
 857         4       |           dimostrativa a questo che il giudizio universale e necessario
 858         4       |            esistendo fanno esistere il giudizio universale e necessario
 859         4       |             intuite in distinzione, il giudizio universale e necessario
 860         4       |             nell’esperienza interna un giudizio universale e necessario
 861         4       |           muovere dall’esistenza di un giudizio universale e necessario
 862         4       |            effetto necessario che è il giudizio dotato di universalità e
 863         4       |        differisce dalla precedente: il giudizio universale e necessario
 864         4       |            perché le ragioni-cause del giudizio universale e necessario
 865         4       |           esistendo danno esistenza al giudizio universale e necessario
 866         4       |                stesso di accogliere il giudizio universale e necessario
 867         4(xxvi) |           perché almeno per un tipo di giudizio, il giudizio causale, è
 868         4(xxvi) |                un tipo di giudizio, il giudizio causale, è lecito parlare
 869         4(xxvi) |          causale, è lecito parlare del giudizio universale e necessario
 870         4(xxvi) |        garantita dall’intuizione di un giudizio ipotetico universale e necessario,
 871         4(xxvi) |      universale e necessario, anche il giudizio categorico dovrà avere diritto
 872         4(xxvi) |            conseguenza tutti i tipi di giudizio avranno una reale esistenza
 873         4(xxvi) |                 in quanto ogni tipo di giudizio usufruisce necessariamente
 874         4(xxvi) |             implicito dello schema del giudizio categorico o dello schema
 875         4(xxvi) |          categorico o dello schema del giudizio ipotetico. Sarebbe pure
 876         4(xxvi) |           stesso territorio; quindi il giudizio matematico e il giudizio
 877         4(xxvi) |               giudizio matematico e il giudizio fisico se già hanno ritrovato
 878         4(xxvi) |              di causa in generale e al giudizio ipotetico che ne è l’espressione
 879         4(xxvi) |               Di conseguenza il nostro giudizio ipotetico non rispecchia
 880         4(xxvi) |           intuizione: fra intuizione e giudizio e quindi fra intuizione
 881         4(xxvi) |                quale determina insieme giudizio ed intuizione e fa del primo
 882         4(xxvi) |               appunto il fatto che tra giudizio ed intuizione non intercorre
 883         4(xxvi) |  imprescindibilmente richiesto onde il giudizio possa essere accolto non
 884         4(xxvi) |             generale: infatti, dato un giudizio ipotetico in generale, perché
 885         4(xxvi) |            realizzazione ricorriamo al giudizio ipotetico stesso; ma perché
 886         4(xxvi) |        dobbiamo quindi inferire che il giudizio ipotetico dato non è fatto
 887         4(xxvi) |               da quello che è: ora, un giudizio ipotetico in generale è
 888         4(xxvi) |             rappresentazione di cui il giudizio dovrebbe essere rappresentazione
 889         4(xxvi) |                di necessità, il nostro giudizio ipotetico perde una delle
 890         4(xxvi) |           decade dalla sua funzione di giudizio ipotetico. Sia nell’uno
 891         4(xxvi) |             uno che nell’altro caso il giudizio ipotetico scende dal suo
 892         4(xxvi) |                  nella fattispecie, il giudizio, in quanto rappresentazione
 893         4(xxvi) |               Nell’altro caso, poi, il giudizio ipotetico acquista il carattere
 894         4(xxvi) |               rinuncia al suo rango di giudizio universale e necessario.
 895         4(xxvi) |      necessario. In entrambi i casi un giudizio ipotetico, come giudizio
 896         4(xxvi) |               giudizio ipotetico, come giudizio universale e necessario,
 897         4(xxvi) |              affermare di possedere un giudizio che enuncia un rapporto
 898         4(xxvi) |               renda ben conto che tale giudizio non riflette quel reale,
 899         4(xxvi) |               conosciuto attraverso il giudizio ipotetico stesso; alla coscienza
 900         4(xxvi) |              affermare di possedere un giudizio che rifletta le reali condizioni
 901         4(xxvi) |               di vista cronologico, un giudizio cioè con cui può ricondurre
 902         4(xxvi) |            alla condizione però che al giudizio essa affidi il compito limitato
 903         4(xxvi) |               di reale vita logica, un giudizio in cui si enuncia la ripetizione
 904         4(xxvi) |             rapporto cronologico: tale giudizio stabilisce che ad A costantemente
 905         4(xxvi) |              di Kant: Allora il nostro giudizio ipotetico, con il suo connesso
 906         4(xxvi) |           infatti date le premesse, un giudizio ipotetico non è un impossibile,
 907         4(xxvi) |                concetto di causa e dal giudizio ipotetico, non però come
 908         4(xxvi) |            salvaguardare la realtà del giudizio universale e necessario
 909         4(xxvi) |              attribuire al concetto di giudizio universale e necessario
 910         4(xxvi) |            problematico il concetto di giudizio ipotetico, tutte le altre
 911         4(xxvi) |                dell’evidenza: ogni suo giudizio fruirebbe di un’universalità
 912         4(xxvi) |                diagonale di B», sia un giudizio evidente, cioè tale da imporre
 913         4(xxvi) |          identificazione stabilita dal giudizio con lo stesso rapporto di
 914         4(xxvi) |                pensiero a formulare il giudizio come soluzione della situazione;
 915         4(xxvi) |           lecita l’aspettativa - se il giudizio che il lato di un quadrato
 916         4(xxvi) |                semplice evidenza, o il giudizio s’ancora alla memoria e
 917         4(xxvi) |        costruire l’angolo retto; se il giudizio «un triangolo con lati di
 918         4(xxvi) |        evidenza sic et simpliciter, il giudizio «una coscienza posta di
 919         4(xxvi) |                virtù dell’evidenza del giudizio che l’angolo retto inserisce
 920         4(xxvi) |               altro canto, tornando al giudizio sul rapporto che lega il
 921         4(xxvi) |        dimostrare la congruenza tra il giudizio «il lato di un quadrato
 922         4(xxvi) |           ossia la forza intima che un giudizio acquista per il semplice
 923         4(xxvi) |                in virtù della quale il giudizio s’impone per vero e quindi
 924         4(xxvi) |              necessità generiche di un giudizio in genere, e che, per tutto
 925         4(xxvi) |         garantiscono la validità di un giudizio universale e necessario
 926         4(xxvi) |               per negare una realtà al giudizio universale e necessario
 927         4(xxvi) |           concreta realtà dello stesso giudizio. Il fatto che la fisica
 928         4       |             assunto come predicato del giudizio: «è possibile una scienza
 929         4       |             della conoscenza, concetto giudizio scienza, o addirittura della
 930         4       |                generale e da questa al giudizio universale e necessario,
 931         4       |           pensiero logico avanzate dal giudizio universale e necessario,
 932         4(xxvii)|      significato che questa assume nel giudizio problematico. Questa classificazione
 933         4(xxvii)|            previa sua inserzione in un giudizio problematico – il concetto
 934         4(xxvii)|            condizione di entrare in un giudizio problematico, come ad esempio «
 935         4(xxvii)|          assoluto – né del concetto di giudizio matematico e del concetto
 936         4(xxvii)|                concetto-soggetto di un giudizio problematico, che solo in
 937         4(xxvii)|             che il contraddittorio del giudizio «l’uomo-dio è uomo-dio»
 938         4(xxvii)|              ci venisse spiegato se un giudizio affermativo tautologico
 939         4(xxvii)|              mentre la possibilità del giudizio problematico diventa sinonimo
 940         4(xxvii)|         possibilità caratterizzante il giudizio problematico, la quale vuol
 941         4(xxvii)|        pensabilità, la possibilità del giudizio problematico è la pensabilità
 942         4(xxvii)|   problematicità, come possibilità del giudizio problematico, con la possibilità
 943         4(xxvii)|               ponendosi soggetto di un giudizio problematico, «il pensato
 944         4(xxvii)|                il pensato può essere», giudizio equivalente all’altro «i
 945         4(xxvii)|          elemento quand’è soggetto del giudizio perché in tal caso l’elemento
 946         4(xxvii)|          indipendentemente da loro; il giudizio categorico, in cui si dia
 947         4(xxvii)|               pensato a due criteri di giudizio, da un lato la commisurazione
 948         4(xxvii)|               soggetto di un qualsiasi giudizio, col che si toglierebbe
 949         4(xxvii)|          compiamo per dar luogo a tale giudizio sono quindi due, confronto
 950         4(xxvii)|             come potrebbe apparire: un giudizio come « il mammuth è un possibile»
 951         4(xxvii)|              per la formulazione di un giudizio; ci si vale sia della commisurazione
 952         4(xxvii)|              essere attuale; il nostro giudizio quindi è un giudizio categorico
 953         4(xxvii)|            nostro giudizio quindi è un giudizio categorico che è conclusione
 954         4(xxvii)|             con le condizioni; un tale giudizio è quindi categorico in quanto
 955         4(xxvii)|         poterlo rendere soggetto di un giudizio problematico di questa classe:
 956         4(xxvii)|            concetto. Il risultato è un giudizio che per ciò che riguarda
 957         4(xxvii)|           rapporto di predicazione; il giudizio problematico si identifica
 958         4(xxvii)|                 infatti il dire che un giudizio problematico è quel giudizio
 959         4(xxvii)|           giudizio problematico è quel giudizio di cui si ignorano le condizioni
 960         4(xxvii)|                fatto, e il dire che un giudizio problematico è quel giudizio
 961         4(xxvii)|           giudizio problematico è quel giudizio di cui si ignorano le condizioni
 962         4(xxvii)|             non sono equivalenti.~ ~Il giudizio «il mammifero può allattare»,
 963         4(xxvii)|         possibilità problematica, e il giudizio «il mammifero può allattare»,
 964         4(xxvii)|            esperienza, purché tolga al giudizio qualunque valore o portata
 965         4(xxvii)|               cui deve inerire; il mio giudizio quindi, se faccio astrazione
 966         4(xxvii)|              La forma problematica del giudizio di problematicità per liceità
 967         4(xxvii)|             alle mie esigenze che ogni giudizio sia una rappresentazione
 968         4(xxvii)|              La forma problematica del giudizio di pura problematicità è
 969         4(xxvii)|               di vista io consideri il giudizio.~ ~La differenza balza anche
 970         4(xxvii)|          semplice indagine logica: col giudizio problematico di possibilità
 971         4(xxvii)|               soggetto di nessun altro giudizio se non alla condizione di
 972         4(xxvii)|        immortalità umana, inferita dal giudizio problematico dato come esempio,
 973         4(xxvii)|                concetto-soggetto di un giudizio darà luogo a giudizi e a
 974         4(xxvii)|          esistenza del centauro -. Col giudizio problematico di possibilità
 975         4(xxvii)|               soggetto di un qualsiasi giudizio o processo discorsivo con
 976         4(xxvii)|           retta r ed è quindi reale il giudizio o concetto che se ne inferisce
 977         4(xxvii)|               r , ed è perciò reale il giudizio o concetto inferito che
 978         4(xxvii)|             funzioni di soggetto in un giudizio, attende una determinazione
 979         4(xxvii)|               della predicazione in un giudizio apodittico è reale se si
 980         4(xxvii)|              non contraddittorietà del giudizio; essa dimostrerebbe l’esistenza
 981         4(xxvii)|                solo se si commisura il giudizio «questo soggetto può non
 982         4(xxvii)|           accettabili come soggetti di giudizio o rifiutabili come soggetti
 983         4(xxvii)|           rifiutabili come soggetti di giudizio a piacimento nostro, perché
 984         4(xxvii)|     analiticità o la sinteticità di un giudizio che abbia come predicato
 985         4(xxvii)|            assunto in sé, si emette il giudizio che assume e insieme non
 986         4       |             questo che in noi si  un giudizio - semplifico il discorso,
 987         4       |           scienza -, e questo che tale giudizio si pone universale necessario
 988         4       |                deve riscontrare che il giudizio è apriori perché mai si
 989         4       |      particolare e soggettivo che è il giudizio – si pone e non può non
 990         4       |           universalità e necessità del giudizio siano dovute non già al
 991         4       |               il concetto-soggetto del giudizio scientifico, il quale a
 992         4       |      fondamento della predicazione del giudizio universale e necessario
 993         4       |             verificati i sei punti, il giudizio universale e necessario
 994         4       |                 che la possibilità del giudizio universale e necessario
 995         4       |               necessario equivale a un giudizio ipotetico, nel cui soggetto
 996         4       |          concetto di possibile («se il giudizio universale e necessario
 997         4       |              universale e necessario è giudizio universale e necessario,
 998         4       |            universale e necessario, il giudizio universale è un possibile» = «
 999         4       |               è un possibile» = «se il giudizio universale e necessario
1000         4       |          universale e necessario è, il giudizio universale e necessario


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