Cap.

 1         3(xxii) |                                   Dico che a queste tre sfere tutto
 2         3(xxii) |  concetto-soggetto di stanza – se dico che la stanza è calda, chi
 3         3(xxii) |           che ha luogo sia quando dico che questo calore di questo
 4         3(xxii) |      dolore alle dita, sia quando dico che qualunque intuizione
 5         3       |          stesso cospetto – quando dico che «lo zucchero è dolce»,
 6         3       |        sempre l’aporia che quando dico «l’angolo alla base di un
 7         3       |       apoditticità, mentre quando dico «Socrate è mortale» i miei
 8         3       |          allo stesso modo, quando dico «il fuoco fonde i metalli»
 9         4(xxvii)|          di alcun significato: se dico abracadabra e affermo che
10         4(xxvii)|         nel pensiero, come quando dico «Achille è un possibile» «
11         4(xxvii)|         sua funzione, come quando dico: «il pianeta è un possibile» «
12         4(xxvii)|          ente attivo, come quando dico: «l’alunno può entrare» «
13         4(xxvii)|         ente passivo, come quando dico «un carnivoro può essere
14         4(xxvii)| conosciuto come dato, come quando dico: «il conosciuto è conoscibile» «
15         4(xxvii)|       modo di essere, come quando dico: «l’uomo può essere di questa
16         4       |         necessità, non riesco non dico a farmene convinto, ma a
17         4       |         sintetico – ossia che non dico provenga dall’esperienza,
18         4       |          che qualcuno mi chieda – dico possibile perché in questo
19         4       |         esistenza umana, in tutte dico tutte le sue manifestazioni
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