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Alfabetica [« »] concetti 331 concetti-limite 3 concetti-principi 3 concetto 726 concetto-apriori 1 concetto-base 1 concetto-conclusione 2 | Frequenza [« »] 774 essere 765 con 732 i 726 concetto 703 al 617 alla 595 nel | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze concetto |
Cap.
1 Int(ii) | suoi fenomeni mediante il concetto di fato e l’opposizione, 2 Int(ii) | certo lo scopritore del concetto, se per concetto si intende 3 Int(ii) | scopritore del concetto, se per concetto si intende un ente di natura 4 Int(ii) | al campo dell’etica; il concetto, infatti, che è l’unità 5 Int(iii) | trasformazione di un’opinione in concetto, alla superficie ha tutto 6 Int(iii) | punto di vista socratico un concetto etico può trovare la sua 7 Int(v) | quanto è condizionata dal concetto di bene cui si connette 8 Int | scienza – a) che cioè il concetto di scienza quale scaturisce 9 1(ix) | raccogliendo gli altri nell’unico concetto di negazione dell’altro ( 10 1(ix) | indifferentemente passare dal concetto di tre angoli di un triangolo 11 1(ix) | angoli di un triangolo al concetto di 180º purché tenga presente 12 1 | D’altra parte, poiché un concetto che può porsi come soggetto 13 1 | hanno in sé come soggetto il concetto di scienza, in quanto speciale 14 1 | intorno ad un qualunque concetto di cui l’intelletto entri 15 1 | dichiarare insussumibile sotto il concetto di scienza solamente quella 16 1 | universale e necessaria» del concetto «scienza» non può essere 17 1(xii) | si ponga sempre come un concetto che si predica di un altro, 18 1(xii) | principio di ragione: il concetto correlato del possibile 19 1 | altra parte, per definire il concetto di reale non si potrà fare 20 1 | infatti non investirà mai un concetto genere o un concetto specie 21 1 | un concetto genere o un concetto specie della predicazione 22 1 | contraddizione è irreale. Il concetto di irrealtà viene allora 23 1 | imperfetta e limitata del concetto di possibile, un’applicazione 24 1 | processo delle ragioni pone un concetto il cui predicato di possibile 25 1 | trova dinanzi un’idea o concetto, trova, per questi, tutte 26 1 | predica, allora, dell’idea o concetto la nozione di possibile, 27 1 | il non essere dell’idea o concetto; se troverà come reale nell’ 28 1 | predicazione tra soggetto e concetto di possibile deve ricevere 29 1 | giudizio e quindi di pensare un concetto. Il primo metodo, appunto, 30 1 | introduzione nel campo logico di un concetto privo delle ragioni necessarie 31 1(xiii) | intelletto come facoltà del concetto e quindi del giudizio -; 32 1(xiii) | oggetto d’indagine sia il concetto sia quel rapporto universale 33 1(xiii) | avrebbe mai dovuto sorgere il concetto di contingente, ma avrebbe 34 1(xiii) | soltanto dovuto darsi il concetto di reale immotivato in atto 35 1(xiii) | contraddittorio riferita al concetto di giudizio universale e 36 1(xiii) | è una predicazione di un concetto da parte di un altro concetto; 37 1(xiii) | concetto da parte di un altro concetto; la predicazione, fondata 38 1 | di classi e facendo del concetto di scienza un generico, 39 1 | darsi, si porrà come un concetto definitorio universale e 40 1 | proprie note a questo o quel concetto di conoscenza particolare. 41 1 | determinazione dell’essenza di un concetto ne fissa contemporaneamente 42 1 | il che fa lo stesso, il concetto di giudizio universale e 43 1 | ha inizio la ricerca, il concetto di scienza in genere si 44 1 | genere si identifica con il concetto di conoscenza universale 45 1 | necessaria predicare soltanto del concetto che non può essere pensato 46 1 | assunzione di un ente mentale o concetto – nella fattispecie, il 47 1 | nella fattispecie, il concetto di giudizio universale e 48 1 | diverse condizioni.~ ~Il concetto deve venir sottratto alla 49 1 | valida la contraddizione: «il concetto è» «il concetto non è», - 50 1 | contraddizione: «il concetto è» «il concetto non è», - nella fattispecie, « 51 1 | sfera di realtà da cui il concetto è stato desunto, sfera di 52 1 | realtà o di irrealtà del concetto – nella fattispecie, il 53 1 | sfera di realtà, da cui il concetto viene astratto, deve darsi 54 1 | da offrire essa stessa il concetto come un reale o un irreale, 55 1 | non offrire essa stessa il concetto come un reale o un irreale, 56 1 | reale cui appartiene il concetto di giudizio universale e 57 1 | come incapace di offrire il concetto come un reale o un irreale: 58 1 | la ragione del porsi del concetto come un possibile; quindi 59 1 | offrendo come dato reale il concetto possibile e dimostrandone 60 1 | significato dal fatto che il concetto possibile è un concetto 61 1 | concetto possibile è un concetto di cui si affida alla realtà 62 1 | si impone in quanto un concetto non può albergare nella 63 1 | della sfera di realtà cui il concetto appartiene, dovrà essere 64 1 | necessità o l’impossibilità del concetto possibile, determinando 65 1 | o l’insubordinazione del concetto possibile al principio di 66 1 | quello compiuto per il primo concetto, vale a dire l’enunciazione 67 1 | ragione e, di conseguenza, del concetto condizionato dalla prima 68 1 | come un possibile -, il concetto di giudizio universale e 69 1 | da rendere necessario il concetto possibile e quindi da dargli 70 1 | di Kant è predicabile col concetto di realizzabilità; per Kant « 71 1 | Poiché la sfera di realtà del concetto di giudizio universale e 72 1 | genere; infatti, se nel concetto di possibile si adunano 73 1 | realizzabile, Kant predica il concetto di possibile della scienza 74 1 | possibili?». Che se nel concetto di possibile quale si dà 75 1 | necessario, vale a dire che se il concetto di possibile è sinonimo 76 1 | errore logico nell’uso del concetto di possibile, quale vien 77 2(xvi) | degli esempi kantiani, il concetto somma di 7 + 5 e il concetto 78 2(xvi) | concetto somma di 7 + 5 e il concetto numero di 12, il concetto 79 2(xvi) | concetto numero di 12, il concetto di linea retta e il concetto 80 2(xvi) | concetto di linea retta e il concetto di linea più breve tra due 81 2(xvi) | breve tra due punti, il concetto di una totalità di classe 82 2(xvi) | totalità di classe e il concetto di una qualità, il concetto 83 2(xvi) | concetto di una qualità, il concetto di un ente e il concetto 84 2(xvi) | concetto di un ente e il concetto di un altro ente -, agisce 85 2(xvi) | altro ente -, agisce sul concetto destinato a divenire soggetto, 86 2(xvi) | del tempo o sotto un certo concetto generalissimo, che è una 87 2(xvi) | tale sussunzione fa del concetto genere una nota determinante 88 2(xvi) | incide nei rapporti tra un concetto e un altro concetto distinto 89 2(xvi) | tra un concetto e un altro concetto distinto senza intaccare 90 2(xvi) | tant’è vero che un qualunque concetto non muta la propria peculiare 91 2(xvi) | rapporto con quel determinato concetto –predicato; non appena il 92 2(xvi) | di agire su di esso, e il concetto soggetto perde la nota essenziale 93 2(xvi) | natura essenziale di un altro concetto, rendendola identica e quindi 94 2(xvi) | concetto-soggetto nei confronti del concetto predicato e ne fa due identici 95 2(xvi) | del conoscente non crea il concetto generico di identità che 96 2(xvi) | valore solo in relazione al concetto destinato a divenir predicato 97 2(xvi) | uno e negante l’altro un concetto di un altro nello stesso 98 2(xvi) | mentre in Kant investirebbe concetto, giudizio, ragionamento, 99 2(xvi) | differenza di estensione del concetto, allora il principio di 100 2(xvi) | nei due, diverso sarà il concetto e la definizione che Aristotele 101 2(xvi) | contrarie presenti nello stesso concetto attesta l’esistenza reale 102 2(xvi) | imprime loro il divenire, un concetto non è mai assolutamente 103 2(xvi) | riferimenti dello stesso concetto. Quindi Aristotele ignora 104 2(xvi) | consistente nel predicare di un concetto un concetto che non si identifica 105 2(xvi) | predicare di un concetto un concetto che non si identifica né 106 2(xvi) | forza della sussunzione del concetto del soggetto logico al concetto 107 2(xvi) | concetto del soggetto logico al concetto del predicato, limitatamente 108 2(xvi) | identificazione di un altro concetto con lo stesso concetto-soggetto 109 2(xvi) | è stato predicato di un concetto il quale a sua volta è stato 110 2(xvi) | che la predicazione di un concetto ad un altro deve avvenire 111 2(xvi) | ritrovato come nota di un concetto un altro concetto, questo 112 2(xvi) | di un concetto un altro concetto, questo non può non essere 113 2(xvi) | del primo e nessun altro concetto può essergli sostituito 114 2(xvi) | logico della conclusione quel concetto che è soggetto logico della 115 2(xvi) | in quanto l’analisi del concetto destinato a divenir soggetto 116 2(xvi) | sintetica che non si dà nel concetto dei due soggetti né nella 117 2(xvii) | Anzitutto il concetto di deduzione trascendentale 118 2(xvii) | puri di appropriarsi del concetto del predicato come di una 119 2(xvii) | una nota essenziale del concetto del soggetto, consentendo 120 2(xvii) | predicazione intellettiva. Ora, il concetto di deduzione trascendentale 121 2(xvii) | effettuarsi è tale che il suo concetto ha una connotazione coincidente 122 2(xvii) | coincidente con l’ente stesso, e concetto ed ente sono convertibili – 123 2(xvii) | coincidente e convertibile col suo concetto immediatamente sovraordinato – 124 2(xvii) | si applica là dove ente e concetto dell’ente sono convertibili – 125 2(xvii) | convertibili – questo rosso e il concetto del rosso, questo quadrato 126 2(xvii) | rosso, questo quadrato e il concetto del quadrato, questo Socrate 127 2(xvii) | questo Socrate vivo e il concetto di Socrate vivo hanno connotazioni 128 2(xvii) | sono convertibili col loro concetto, in quanto in questo si 129 2(xvii) | nelle note connotanti il concetto del soggetto logico, di 130 2(xvii) | nuova nota costituita da un concetto generico determinato dal 131 2(xvii) | generico determinato dal concetto del predicato, coinvolge 132 2(xvii) | estranei e sovraordinati al concetto assunto come ragione sufficiente 133 2(xvii) | temporale che caratterizza il concetto del soggetto è, a priori, 134 2(xvii) | temporale che caratterizza il concetto del predicato. Tale relazionalità 135 2(xvii) | acquisibile coi sensi né un concetto di origine empirica. Il 136 2(xvii) | ha dovuto appellarsi a un concetto che fosse diverso e sovraordinato 137 2(xvii) | altri concetti: dunque il concetto puro è un ente pensato, 138 2(xvii) | rapporti spaziali che il concetto di spazio contiene come 139 2(xvii) | situazione spaziale sotto il concetto di spazio è argomentata 140 2(xvii) | fine di trasformarlo in un concetto e di renderlo ente semplicemente 141 2(xvii) | data della categoria: un concetto «di un oggetto in generale, 142 2(xvii) | concetti di dato sensoriale – concetto di rosso, di salato, d’acuto, 143 2(xvii) | propria dei concetti puri: il concetto di rosso è un universale 144 2(xvii) | universalità e necessità del concetto empirico è l’universalità 145 2(xvii) | considerato sorgente del concetto puro.~ ~In secondo luogo, 146 2(xvii) | entrano nella comprensione del concetto empirico; sono dunque dei 147 2(xvii) | paleolitico doveva avere il concetto empirico di odore dell’orso 148 2(xvii) | orso delle caverne e tale concetto è rimasto nella mente umana 149 2(xvii) | odori, è scomparso anche il concetto relativo - ; ma la rappresentazione 150 2(xvii) | punto di riferimento un concetto di sapore a me noto, dichiaro 151 2(xvii) | forma di intuizione o di concetto empirico. Ma la funzione 152 2(xvii) | universale e necessaria di un concetto ad un concetto distinto 153 2(xvii) | necessaria di un concetto ad un concetto distinto e diverso; tale 154 2(xvii) | ritrova come connotante un concetto una nota la quale, estratta 155 2(xvii) | nota la quale, estratta dal concetto e concepita a sé, potrà 156 2(xvii) | analisi è stata compiuta sul concetto, questo doveva essere tale 157 2(xvii) | all’essenza che rende il concetto distinguibile da tutti gli 158 2(xvii) | di unione sintetica di un concetto comporta che nel concetto 159 2(xvii) | concetto comporta che nel concetto noi non avvertiamo affatto 160 2(xvii) | un’unità, bensì che nel concetto noi avvertiamo un’unificazione, 161 2(xvii) | l’aspetto di un’unità. Il concetto di unità che costituisce 162 2(xvii) | inferito per analisi dal concetto generico di unificazione, 163 2(xvii) | avrebbe potuto fornire il concetto di unità perché non è già 164 2(xvii) | Tale unità, allora, sarà un concetto non di natura empirica in 165 2(xvii) | cui corrisponde un solo concetto, il concetto di soggetto, 166 2(xvii) | corrisponde un solo concetto, il concetto di soggetto, identificantesi 167 2(xvii) | soggetto, identificantesi col concetto di conoscente o di pensante. 168 2(xvii) | oggettivi, o traducibili in concetto, tra intuizioni. Tali ordini 169 2 | sussumibile sotto nessun concetto che sia inferito da sensazioni 170 2 | nozione solo nella forma di un concetto, non dandosi intuizione 171 2 | dell’autocoscienza è il concetto di una relazionalità pura 172 2 | funzione di genere che un concetto opera rispetto ad un altro 173 2 | cui pelle è nera: questo concetto, rispetto all’umanità, assume 174 2 | distinte da esso; lo stesso concetto, rispetto alla pelle nera, 175 2 | risultano connotanti sia il concetto che un concetto diverso 176 2 | connotanti sia il concetto che un concetto diverso e che quindi almeno 177 2 | concetti al quale appartiene il concetto di cui essa si pone come 178 2 | concetti di cui è membro il concetto condizionato. Con Aristotele, 179 2 | ragione logica immanente nel concetto condizionato, la quale non 180 2 | ragione logica immanente nel concetto condizionato, la quale o 181 2 | contraddittoria. Qualunque concetto può entrare in tal modo 182 2 | natura e non per grado, dal concetto consecutivo-condizionato; 183 2 | ma la connotazione sua di concetto pensato in sé la trae dalla 184 2 | trascendentale, la funzione del concetto di soggetto trascendentale 185 3 | deve riprendere l’esame del concetto di trascendentale quale 186 3 | necessari, si risale al concetto del dato, giudizio universale 187 3 | e necessari determinati concetto di giudizio universale e 188 3 | universale e necessario in genere concetto di rappresentazione sintetica 189 3 | rappresentazione sintetica funzionale concetto di trascendentale conoscente – 190 3(xviii)| Platone, è lecito risalire al concetto di uomo di mammifero di 191 3(xviii)| ipotizzati come ragioni, così dal concetto di giudizio matematico geometrico 192 3(xviii)| la struttura logica del concetto di giudizio geometrico aritmetico 193 3(xviii)| frutto dell’analisi del concetto di siffatto giudizio in 194 3(xviii)| ma è da ricercarsi in un concetto che appartiene ad altro 195 3(xviii)| contraddizione che inficia il concetto di trascendentale di Kant: 196 3(xviii)| Kant: da una parte, tale concetto deve appartenere all’ordine 197 3(xviii)| necessariamente distinte dal concetto di giudizio universale e 198 3(xviii)| interno; dall’altra lo stesso concetto deve appartenere all’ordine 199 3(xviii)| necessariamente distinte dal concetto di giudizio universale e 200 3(xviii)| reciproca. Esaminiamo il concetto di categoria – quel che 201 3(xviii)| categoria è prima di tutto un concetto, concetto che possiamo anche 202 3(xviii)| prima di tutto un concetto, concetto che possiamo anche connotare; 203 3(xviii)| definizione della causa; ma è un concetto che, a differenza dei concetti 204 3(xviii)| origine ad un oggetto. Il concetto categoriale è in grado di 205 3(xviii)| lasciarsi determinare da un concetto empirico e di inerire così 206 3(xviii)| determinato ad un altro concetto empirico, dall’altro quella 207 3(xviii)| quindi concludere che nel concetto dell’Io puro trascendentale 208 3 | contraddizioni interne ad un tale concetto, al concetto cioè di una 209 3 | ad un tale concetto, al concetto cioè di una rappresentazione 210 3(xx) | non abbia usufruito del concetto e delle sue conseguenze.~ ~« 211 3(xx) | dice Kant – problematico un concetto, che non contiene alcuna 212 3(xx) | apparenza, che il noumeno sia un concetto problematico, ossia che 213 3(xx) | tra quello di noumeno e un concetto problematico passi un rapporto 214 3(xx) | genere; dice solo che il concetto di noumeno, non essendo 215 3(xx) | pensare determinatamente il concetto del noumeno possibile e 216 3(xx) | dalla definizione di un concetto generico, il concetto problematico, 217 3(xx) | un concetto generico, il concetto problematico, è passato 218 3(xx) | delle note connotanti tale concetto generico entro il concetto 219 3(xx) | concetto generico entro il concetto particolare del noumeno, 220 3(xx) | generale al particolare tra il concetto particolare del noumeno 221 3(xx) | particolare del noumeno e il concetto generico di concetto-limite; 222 3(xx) | valido alla condizione che concetto problematico e concetto-limite 223 3(xx) | al discorso di Kant, il concetto problematico non è altro 224 3(xx) | non è altro che lo stesso concetto problematico considerato 225 3(xx) | principio che di fatto lega un concetto problematico a un concetto-limite: 226 3(xx) | nota di ciò che Kant chiama concetto problematico è una nota 227 3(xx) | b) perciò è altro da un concetto, c) quindi non è pensato 228 3(xx) | questa si deve lavorare: il concetto problematico è un concetto 229 3(xx) | concetto problematico è un concetto che limita altri concetti 230 3(xx) | paralleli e simmetrici di nessun concetto che sia il pensamento intellettivo 231 3(xx) | intellettivo di un reale che non è concetto ma è ente non contraddittorio 232 3(xx) | si deve concludere che il concetto problematico coincide con 233 3(xx) | per negazione di un altro concetto; d’altra parte, poiché il 234 3(xx) | d’altra parte, poiché il concetto contrario e contraddittorio 235 3(xx) | per negazione di un altro concetto è destinato a rimaner tale – 236 3(xx) | viene a coincidere con un concetto positivo nozione di un reale 237 3(xx) | definizione kantiana di concetto problematico sono conseguenze 238 3(xx) | definizione di siffatto concetto; per completar la quale 239 3(xx) | negazione di qualsiasi suo concetto, ossia di pensare il «non» 240 3(xx) | le note che connotano il concetto positivo ritrae la propria 241 3(xx) | sintetizzo in breve: sia A un concetto; l’intelletto può e deve 242 3(xx) | un reale logico, ossia un concetto ottemperante al principio 243 3(xx) | identitàsi ha che non-C è concetto contrario contraddittorio 244 3(xx) | non-C = X », essendo X concetto positivo e contraddittorio 245 3(xx) | un concetto-limite è un concetto contrario contraddittorio 246 3(xx) | contraddittorie per negazione un concetto generico con tutta la sua 247 3(xx) | suo contraddittorio sul concetto genere e quindi di circoscrivere 248 3(xx) | due classi e chiamare quel concetto che ora Kant predica come 249 3(xx) | concetti-limite apodittici. Il concetto di noumeno è concetto-limite 250 3(xx) | che è nota specifica del concetto generico di atto della funzione 251 3(xx) | sensoriale; esso coincide con il concetto di intuizione non sensoriale, 252 3(xx) | intuizione non sensoriale, che è concetto negativo anche se coincide 253 3(xx) | Sistemato in questo modo il concetto di noumeno dal punto di 254 3(xx) | studiato il noumeno solo come concetto da classificarsi in una 255 3(xx) | l’utilizzazione che del concetto di noumeno si farà non sarà 256 3(xx) | sarà certo quella di un concetto genere al quale si riconducano 257 3(xx) | nozione contraddittoria del concetto di noumeno, ossia del concetto 258 3(xx) | concetto di noumeno, ossia del concetto di intuizione sensoriale, 259 3(xx) | vedere se l’assunzione del concetto di noumeno e della sua azione 260 3(xx) | che sia riconducibile al concetto come a suo genere, ossia 261 3(xx) | possibilità ontologica il concetto di noumeno è segno e della 262 3(xx) | ontologica la vuotezza del concetto di noumeno dovrebbe essere 263 3(xx) | riguardante la definizione del concetto problematico che «pare» 264 3(xx) | non una intuizione né un concetto d’una possibile intuizione, 265 3 | contraddizione implicita nel concetto di appercezione originaria 266 3 | del noumeno in quanto un concetto di noumeno può porsi solo 267 3 | una coscienza che abbia il concetto di fenomeno, e questo può 268 3 | non appena introduce il concetto di noumeno se non altro 269 3 | noumeno se non altro come concetto limitexxi .~ ~ Ma proprio 270 3(xxi) | semplice sussunzione di un concetto e alla conseguente predicazione 271 3(xxi) | essa tollera da parte di un concetto e alla denotazione cui essa 272 3(xxi) | nei confronti di un altro concetto: alla categoria, quindi, 273 3(xxi) | difficoltà che si danno nel concetto kantiano di sillogismo anche 274 3(xxi) | debba arrestarsi a un ultimo concetto generalissimo il quale non 275 3(xxi) | incondizionatezza privano il concetto corrispondente della necessità 276 3(xxi) | di ritrovare un siffatto concetto logico incondizionato deriverebbe 277 3(xxi) | tale necessità introduce un concetto di universalità e necessità 278 3(xxi) | che l’introduzione di un concetto siffatto non ha alcuna ragion 279 3(xxi) | ritenuta il principio del concetto di anima; si potrà appellarsi 280 3(xxi) | ricercare altrove la genesi del concetto, senza per questo essere 281 3(xxi) | costretti a fare dell’anima un concetto universale necessario gnoseologicamente 282 3(xxii) | essenziali ha sussunto sotto il concetto di stanza, si pone, relativamente 283 3(xxii) | essenziali sussumo sotto il concetto di caldo - ; ma anche per 284 3(xxii) | cui soggetto logico è il concetto di stanza e tra i cui predicati 285 3(xxii) | sia una predicazione di un concetto a un altro comporta che 286 3(xxii) | mediatamente stabiliamo tra il concetto del calore di un ferro rovente 287 3(xxii) | di un ferro rovente e il concetto del dolore delle dita bruciate, 288 3(xxii) | determinazione del predicato; il concetto immanente è apriori, non 289 3(xxii) | né la determinazione del concetto puro da parte del predicato 290 3 | soggetto conoscente predica un concetto di un altro, privando al 291 3 | che quando si predica un concetto di un altro secondo un’identificazione 292 3 | potrà mai corrispondere un concetto mutuato da un giudizio percettivo, 293 3 | poiché l’acquisizione di un concetto discreto e distinto da un 294 3 | discreto e distinto da un altro concetto può avvenire solo mediante 295 3 | esplicitazione di un solo concetto; ogni giudizio matematico 296 3 | genere che inerisce sia al concetto, come nota essenziale, sia 297 3(xxiv) | e rapporti oggettivi il concetto di scienza acquista per 298 3(xxiv) | mutuano dalla analisi del concetto del soggetto, in quanto 299 3(xxiv) | integralmente le note essenziali del concetto corrispondente, e l’altra 300 3(xxiv) | essenziale del corrispondente concetto. Inoltre Hume riconduce 301 3(xxiv) | conseguente predicazione ad un concetto di tutti i predicati predicabili 302 3(xxiv) | predicati predicabili al concetto sostituito, e la disuguaglianza 303 3(xxiv) | dovrà accogliere il nuovo concetto di scienza come conoscenza 304 3(xxiv) | semplice considerazione di un concetto – quello, ad esempio, di 305 3(xxiv) | si faccia appello ad un concetto diverso; ora, questo può 306 3(xxiv) | osservato che lo stesso concetto è dotato di nuove note che 307 3(xxiv) | determinazione dà luogo ad un nuovo concetto, la nota che vi si ritrova, 308 3(xxiv) | ritrovata per analisi nel primo concetto; ciò che può averci fatto 309 3(xxiv) | può essere che il nuovo concetto e il nuovo concetto è sorto 310 3(xxiv) | nuovo concetto e il nuovo concetto è sorto solo dopo una certa 311 3(xxiv) | in generale la natura del concetto matematico per vedere quale 312 3(xxiv) | è la caratteristica del concetto matematico in genere. Così 313 3(xxiv) | ritenersi caratteristica del concetto, in quanto concetto empirico, 314 3(xxiv) | del concetto, in quanto concetto empirico, ossia in quanto 315 3(xxiv) | empirico, ossia in quanto concetto corrispondente a un certo 316 3(xxiv) | ritenersi caratteristica del concetto in quanto pensato, dovrà 317 3(xxiv) | qualcosa che appartiene al concetto, senz’essere derivato dall’ 318 3(xxiv) | che si dà come nota nel concetto: in nome di questa corrispondenza 319 3(xxiv) | possibile quel riferimento del concetto geometrico in genere a un 320 3(xxiv) | quindi l’applicazione del concetto geometrico all’ente empirico 321 3(xxiv) | come nota essenziale al concetto; inoltre in nome della stessa 322 3(xxiv) | possibile il passaggio dal concetto al giudizio, la cui predicazione 323 3(xxiv) | possibile il passaggio da un concetto geometrico ad un altro concetto 324 3(xxiv) | concetto geometrico ad un altro concetto geometrico nel quale il 325 3(xxiv) | ABC di base AB si dà il concetto di angolo in ^B, che sarà 326 3(xxiv) | angolo in ^B, che sarà il concetto di angolo alla base di un 327 3(xxiv) | parallela ad AB si dà pure il concetto di angolo in ^B alterno 328 3(xxiv) | spaziali che per il primo concetto sono costituiti dal fatto 329 3(xxiv) | appartiene, per il secondo concetto sono costituiti dal fatto 330 3(xxiv) | lecito il sostituire l’un concetto all’altro e insieme rende 331 3(xxiv) | atto di essere assunta nel concetto aritmetico sottostà alle 332 3(xxiv) | gli enti empirici che il concetto aritmetico assume fra le 333 3(xxiv) | suddivisione stessa. Nel concetto aritmetico però non si danno 334 3(xxiv) | empirici nell’unità di un concetto aritmetico, poiché uno stesso 335 3(xxiv) | empirico e un particolare concetto aritmetico; la stessa corrispondenza 336 3(xxiv) | consentito dichiarare il secondo concetto identico al primo e procedere 337 3(xxiv) | mai sufficiente un solo concetto, perché in nessun concetto 338 3(xxiv) | concetto, perché in nessun concetto aritmetico si ritroverà 339 3(xxiv) | reciprocamente – in un diverso concetto aritmetico; soltanto l’intuizione 340 3 | che essi intervengano nel concetto matematico, che può benissimo 341 3 | come nota essenziale del concetto, introdotta nel concetto 342 3 | concetto, introdotta nel concetto da un intervento attivo 343 3 | È vero che un siffatto concetto di fisica è molto più estensivo 344 3 | molto più estensivo del concetto che pensiamo col vocabolo « 345 3 | sotto il corrispondente concetto geometrico; c) che nulla 346 3 | sia quando lo pensiamo nel concetto. Ora, una siffatta posizione 347 3 | del giudizio, e quindi del concetto, e la necessaria particolarità 348 3 | infatti, il giudizio e il concetto matematici si alimentano 349 3 | con ciò, il giudizio e il concetto matematici vengono privati 350 3 | necessità del giudizio e del concetto matematici e, una volta 351 3 | gnoseologico nella formazione del concetto, e quindi del giudizio, 352 3 | è poi connotazione, del concetto di «fuoco» sotto la categoria 353 3 | può essere fatta per il concetto di causa che dalla connotazione 354 3 | difficilmente può farsi sul concetto di sostanza, perché la connotazione 355 3 | la matematica si vale del concetto di sostanza perché quando 356 3 | matematica quindi si vale del concetto di sostanza, ma non fonda 357 3 | causa, non solo si varrà del concetto di sostanza, ma non ne potrà 358 3 | essenza nell’esperienza; un concetto matematico geometrico, dai 359 3 | accidente abbisogna di un concetto sostanziale che nella realtà 360 3 | mediante la costruzione del concetto, basta che il predicato 361 3 | introdotto come nota del concetto perché l’identificazione 362 3(xxv) | giudizio arricchendone il concetto del soggetto di note che 363 3 | predicazioni ancora coinvolgono il concetto di causa che la matematica 364 3 | meglio s’avvede Kant, il concetto di causa e di sostanza. 365 3 | nell’essenza stessa del concetto. Ciononostante l’aporia 366 3 | totale identicità fra il concetto del predicato – che è un 367 3 | convenzionalizzati -, e il concetto del soggetto che è pure 368 3 | spaziale o temporale del primo concetto è quantitativamente identico 369 3 | anche se in apparenza il concetto del soggetto e il concetto 370 3 | concetto del soggetto e il concetto del predicato hanno veste 371 3 | semplice connotazione di un concetto già noto. La fisica invece 372 3 | soggetto o come predicato il concetto di parallelogramma, a tale 373 3 | parallelogramma, a tale concetto potrà sempre venir sostituito 374 3 | sempre venir sostituito il concetto del triangolo equivalente -. 375 3 | triangolo si fonda non già sul concetto di equivalenza o di eguaglianza 376 3 | particolari individuali. Quanto al concetto di causa, anche la matematica 377 3 | ontologico per cui l’uso del concetto di sostanza comporta necessariamente 378 3 | matematica fa ricorso al concetto di causa, se per concetto 379 3 | concetto di causa, se per concetto di causa s’intende un certo 380 3 | matematica quindi fa uso del concetto di causa e necessariamente 381 3 | ingiustificabilità della distinzione tra concetto empirico e concetto puro – 382 3 | tra concetto empirico e concetto puro – l’aporia consiste 383 3 | soprattutto nel fatto che un concetto è sempre sostanziale e insieme 384 3 | può essere reale; anche il concetto empirico dev’essere tale 385 3 | predicazione di un altro concetto in un giudizio che non può 386 3 | appellarsi a un qualsiasi altro concetto che fosse diverso e sovraordinato 387 3 | essere assunta come nota di concetto né una successione necessaria 388 3 | oggetto puro che adegui il concetto puro della fisica, deriva 389 4 | lecito sempre introdurre un concetto problematico ossia affetto 390 4 | concettuale sotto l’abito di concetto problematico, purché siano 391 4 | pensamento della ragione del concetto problematico ha consentito 392 4 | consentito a questo di divenire concetto apodittico e quindi dotato 393 4 | logica, ma non ha tolto al concetto assunto come ragione il 394 4 | funzione di condizione del concetto da cui si son prese le mosse, 395 4 | apoditticità: nel caso in cui il concetto assunto a ragione sia il 396 4 | debba venir accettato come concetto reale soggetto ai criteri 397 4 | debba venir estromesso come concetto irreale offensivo di tali 398 4 | Dunque l’affiancamento a un concetto problematico del concetto 399 4 | concetto problematico del concetto che gli è ragione non sottrae 400 4 | alla problematicità: il concetto A da cui si è partiti come 401 4 | logicamente reale in forza del concetto B che si è posto a sua ragione; 402 4 | logico, dovrà trasferirsi al concetto A condizionato che, sottratto 403 4 | possibilità nei riguardi del concetto B, la cui problematicità 404 4 | problematicità si trasferirà a un concetto C, destinato anch’esso a 405 4 | sua problematicità su un concetto D, secondo un processo che 406 4 | dovrà arrestarsi a quel concetto N la cui corrispondenza 407 4 | dato di esperienza ed al concetto: il ritrovare a condizione 408 4 | problematici condizionati un concetto le cui note descrivano una 409 4 | può entrare un qualunque concetto che io riesca a formare 410 4 | un impossibile e il suo concetto un coacervo di contraddizioni 411 4 | dato il cui correlativo concetto si poneva come un pensabile 412 4 | ragione avrebbe reso il concetto un logicamente reale, l’ 413 4 | pensato sotto i modi del concetto problematico in genere, 414 4 | futuro possibile, cioè con un concetto nato dalla sintesi di note 415 4 | esistente, cui corrisponde un concetto che si pone come problematico 416 4 | sensazioni riproduttivi del concetto condizionato che in tal 417 4 | quindi sussumibile sotto un concetto che sia reale per ciò che 418 4 | necessario il pensamento di quel concetto che non pare frutto delle 419 4 | realizzate nei confronti del concetto di giudizio universale e 420 4 | seco l’impossibilità del concetto e delle sue ragioni logiche 421 4 | che si siano riassunti il concetto di giudizio universale e 422 4 | ragioni e quindi a farne il concetto di un futuro possibile. 423 4 | futuro verrà pensato in un concetto la cui problematicità investe 424 4 | attendere la traduzione del concetto da problematico a logicamente 425 4 | cui il possibile futuro è concetto problematico, ogni volta 426 4 | ragioni in quanto pensate e il concetto e del darsi di queste ragioni 427 4 | e questo è il caso del concetto di giudizio universale e 428 4 | che di esso si pensano nel concetto senza tuttavia che si abbia 429 4 | che dalla definizione del concetto di giudizio universale e 430 4 | necessario scaturisce – di concetto cioè di dato futuro possibile – 431 4 | darsi per intuizione; un concetto quindi sarà pensabile e 432 4 | universale e necessario come concetto problematico e lo si sottoponga 433 4 | problema assume quindi il concetto di giudizio universale e 434 4 | necessario come un tipo di concetto di possibile futuro, vale 435 4 | speciale determinazione del concetto di possibile futuro in genere: 436 4 | parole, problematico non è il concetto di giudizio in quanto però 437 4 | possibilità impone al discorso, il concetto problematico di giudizio 438 4 | sia in grado di addurre un concetto che è suo principio e ragione ./. 439 4 | stabiliscono tra sé e il concetto di giudizio universale e 440 4 | differente ruolo che l’un concetto esplica nei confronti dell’ 441 4 | un problematico, cioè un concetto pensato come possibile, 442 4 | necessitazione ad opera di un concetto che si ponga a sua ragione. 443 4 | ponga a sua ragione. Il concetto di soggetto conoscente attivo 444 4 | attivo in generale entra col concetto di trascendentale in un 445 4 | soggetto conoscente. Il concetto fondamentale di unità che 446 4 | pensato in sé e per sé come concetto non contraddittorio che 447 4 | onde ricondurre ogni altro concetto ad essi, la cui connotazione 448 4 | concludere. Qualunque altro concetto che volesse aggiungersi 449 4 | problematico, qualunque altro concetto si facesse intervenire trasformerebbe 450 4 | Dunque, oltre i limiti del concetto di soggetto conoscente, 451 4 | può risalire; in questo concetto ha trovato una soglia ultima 452 4 | concetti, ma non a tutti. Il concetto fondamentale attorno a cui 453 4 | venga sussunto sotto un concetto generico puro, secondo però 454 4 | intellettuali pei quali un concetto apriori, afferrato un concetto 455 4 | concetto apriori, afferrato un concetto empirico e fattosene un 456 4 | determinante, sussume un secondo concetto empirico, lo denota ed entra 457 4 | dimostrare che il medesimo concetto puro, non può non operare, 458 4 | trascendentale pensato in sé è un concetto vuoto che si riempie solo 459 4 | con la conseguenza che il concetto della trascendentalità del 460 4 | da pensarsi immanente nel concetto dei trascendentali spazio 461 4 | concetto-predicato sia il concetto puro sia la trascendentalità 462 4 | trascendentalità generica di cui il concetto puro è determinazione, cosicché 463 4 | determinazione, cosicché il concetto della trascendentalità generica 464 4 | ragione, ossia in un certo concetto empirico e nel giudizio 465 4 | e nel giudizio di cui il concetto empirico è soggetto. Di 466 4 | illusoriamente, possa venir eretto a concetto di oggetto, il fatto che 467 4 | altra verificazione di un concetto in una realtà di cui il 468 4 | in una realtà di cui il concetto sia rappresentazione è illecita – 469 4 | problematico intorno al concetto di giudizio universale e 470 4 | affrontare è proprio quel concetto di possibilità di cui tanto 471 4(xxvi) | può aggiungere che, se il concetto di causa è un ente logico 472 4(xxvi) | di esistenza, perché al concetto di causa si connette come 473 4(xxvi) | dato che lo condiziona il concetto di sostanza, il quale dal 474 4(xxvi) | di contraddizione e che è concetto. Ora, ha ragione Kant quando 475 4(xxvi) | causale in genere ossia il concetto di causa, sul piano di una 476 4(xxvi) | successione si giunge al concetto di causa. Ora, che i dati 477 4(xxvi) | quindi fra intuizione e concetto s’apre una soluzione che 478 4(xxvi) | necessità della ripetizione; il concetto causale dunque e tutte le 479 4(xxvi) | soltanto alla condizione che il concetto di causa non sia un astratto 480 4(xxvi) | di sussunzione sotto il concetto di successione necessariamente 481 4(xxvi) | ipotetico, con il suo connesso concetto di causa, verrà ancora pensato 482 4(xxvi) | è consentito muovere dal concetto di causa e dal giudizio 483 4(xxvi) | sia lecito attribuire al concetto di giudizio universale e 484 4(xxvi) | natura di problematico il concetto di giudizio ipotetico, tutte 485 4 | È palese che Kant usa il concetto di possibile con una connotazione 486 4 | da dirsi anzitutto che il concetto di possibilità è equivoco, 487 4 | Kant, quando ricorre al concetto di possibile o di possibilità 488 4 | sfera della conoscenza, concetto giudizio scienza, o addirittura 489 4 | il nuovo significato del concetto – determinazione particolare 490 4 | liceità e sinonimia col concetto di ente avente il diritto 491 4 | accezione l’introduzione del concetto di possibile non solo non 492 4(xxvii)| ricondurre a univocità il concetto – mi riferisco alla «critique» 493 4(xxvii)| dichiarando quest’unico concetto implicito negli altri sotto 494 4(xxvii)| riuscito a ritrovare siffatto concetto nella possibilità che compare 495 4(xxvii)| pensiero se ne formi il concetto, e insieme che al mio pensiero 496 4(xxvii)| non sia dato definire tale concetto esclusivamente dal punto 497 4(xxvii)| cavalcatura e di un mio uso del concetto in un’argomentazione che 498 4(xxvii)| pensiero attribuisce al concetto di possibile nel suo uso 499 4(xxvii)| condizioni logiche cui il concetto corrisponde alle conseguenze 500 4(xxvii)| dall’altro il trasporre il concetto da un piano cognitivo-descrittivo 501 4(xxvii)| questione della nascita del concetto entro il pensiero, ma non 502 4(xxvii)| pragmatico-utilitaristica del concetto, tale genesi s’accompagna 503 4(xxvii)| ricondurre a univocità il concetto di possibile è quello che 504 4(xxvii)| quanto anche il confinare il concetto di possibile nella sfera 505 4(xxvii)| giudizio problematico – il concetto di dinosauro è un possibile 506 4(xxvii)| giudizi, faccio di Cristo il concetto di un essere vissuto nell’ 507 4(xxvii)| con la possibilità né del concetto di dinosauro – possibile 508 4(xxvii)| possibile assoluto – né del concetto di giudizio matematico e 509 4(xxvii)| giudizio matematico e del concetto fulmine scaricantesi su 510 4(xxvii)| determinati; bensì essa è un concetto possibile che riproduce 511 4(xxvii)| vacuità ed inutilità del concetto di possibile assoluto, non 512 4(xxvii)| assoluto – se assumo il concetto di uomo-dio, non mi pare 513 4(xxvii)| dell’identità assoluta del concetto con se stesso è un impossibile 514 4(xxvii)| che l’identificazione del concetto con se stesso si dia dopo 515 4(xxvii)| dia dopo che s’è dato il concetto; ma il concetto può darsi 516 4(xxvii)| dato il concetto; ma il concetto può darsi o per deduzione 517 4(xxvii)| necessario determinare il concetto di principio o di condizione, 518 4(xxvii)| sono riuscito a capire, il concetto di possibilità reale, questa 519 4(xxvii)| si assume a principio il concetto di universo deterministico, 520 4(xxvii)| si assume a principio il concetto di un universo contingente, 521 4(xxvii)| indefinita capacità del concetto contingente e assoluto posto 522 4(xxvii)| reale contingente, di cui il concetto contingente è rappresentazione , 523 4(xxvii)| si assume a principio il concetto di una struttura trascendentale 524 4(xxvii)| un’indagine condotta sul concetto di possibilità in generale 525 4(xxvii)| riconosce due contenuti al concetto di possibilità, fra i quali 526 4(xxvii)| fondamentale delle note del concetto di possibilità, bensì è 527 4(xxvii)| definizione e quindi analisi del concetto di possibile in quanto problematico; 528 4(xxvii)| possibilità reale in quanto concetto di una struttura universale 529 4(xxvii)| Per ciò che riguarda il concetto di possibile nell’interpretazione 530 4(xxvii)| completa delle indagini del concetto di possibilità – mi pare 531 4(xxvii)| affermare che in essi il concetto di possibile è sempre indagato 532 4(xxvii)| oppure l’interpretazione del concetto di possibile, assunto come 533 4(xxvii)| assumeva come connotante il concetto di possibile.~ ~ Diodoro 534 4(xxvii)| quale usa come medio il concetto di necessità nel duplice 535 4(xxvii)| la contingenza.~ ~Per il concetto aristotelico di possibilità 536 4(xxvii)| inerisce. L’introduzione del concetto di impossibilità comporta 537 4(xxvii)| è un’impossibilità che è concetto contrapposto al concetto 538 4(xxvii)| concetto contrapposto al concetto di possibilità in quanto 539 4(xxvii)| impossibilità che è il modo del concetto di ciò che è contraddittorio 540 4(xxvii)| ambiguo: possibilità sarà il concetto di un’entità inerente alla 541 4(xxvii)| sostanza e insieme il modo del concetto di ciò il cui contraddittorio 542 4(xxvii)| netta distinzione entro il concetto di possibilità: l’entità 543 4(xxvii)| quali hanno implicito il concetto di possibilità – che si 544 4(xxvii)| almeno tre contenuti nel concetto di possibilità: a) la possibilità 545 4(xxvii)| a) la possibilità è il concetto di un reale che si dà come 546 4(xxvii)| accolto di diritto come concetto logicamente reale deve trovare 547 4(xxvii)| b) la possibilità è il concetto che determina due concetti 548 4(xxvii)| rappresentato del primo concetto di possibilità. Ci aspetteremmo 549 4(xxvii)| pensiero megarico e insieme il concetto aristotelico della possibilità. 550 4(xxvii)| esistere. In tale modo il concetto di possibilità nell’esistere 551 4(xxvii)| grazie a un arricchimento del concetto di essenza, o meglio grazie 552 4(xxvii)| grazie alla sostituzione al concetto di essenza del concetto 553 4(xxvii)| concetto di essenza del concetto di sostanza in quanto sintesi 554 4(xxvii)| nascondeva un sofisma sotto il concetto della possibilità come coesistenza 555 4(xxvii)| connotazione che diede al concetto; il quale in tal modo veniva 556 4(xxvii)| nel conoscente.~ ~Per il concetto di possibile in Spinoza, 557 4(xxvii)| pensare dell’esistente un concetto che sarà l’universale e 558 4(xxvii)| essere quel che si è; ma il concetto di necessità si allarga; 559 4(xxvii)| col loro condizionato, il concetto dell’essenza dal concetto 560 4(xxvii)| concetto dell’essenza dal concetto della causa efficiente; 561 4(xxvii)| unificano entrambi nell’unico concetto di principio di cui un concetto 562 4(xxvii)| concetto di principio di cui un concetto dato è conseguenza – sono 563 4(xxvii)| dall’uno all’altro – dal concetto di Socrate non mi è lecito 564 4(xxvii)| al principio di uomo, dal concetto di bruciatura non mi è lecito 565 4(xxvii)| del reale: nel pensiero un concetto si pone come conclusione 566 4(xxvii)| conclusione a principio di cui il concetto ultimo si pone come assolutamente 567 4(xxvii)| geometrico un qualsiasi concetto di rapporto spaziale è la 568 4(xxvii)| necessariamente li determinino – il concetto che mi formo in questo momento 569 4(xxvii)| ossia in modo che dal suo concetto scaturisca il concetto del 570 4(xxvii)| suo concetto scaturisca il concetto del moto, ma che insieme 571 4(xxvii)| movimento della mano; il concetto di volontà quindi si pone 572 4(xxvii)| volontà quindi si pone come il concetto di un esistente la cui essenza 573 4(xxvii)| col sussidio di un altro concetto e quindi non è sostanza; 574 4(xxvii)| non si dà nessun altro concetto che si ponga come principio 575 4(xxvii)| ponga come principio del concetto di volontà, in quanto il 576 4(xxvii)| di volontà, in quanto il concetto di uomo determina il concetto 577 4(xxvii)| concetto di uomo determina il concetto di volontà come funzione 578 4(xxvii)| funzione definibile secondo il concetto della sua essenza; infine 579 4(xxvii)| infine non può darsi nessun concetto che le sia principio, perché 580 4(xxvii)| principio, perché se un tale concetto si desse, la volontà, in 581 4(xxvii)| determinata da un altro concetto, o dovrebbe mutuare da questo 582 4(xxvii)| caratteristiche di determinatezza; il concetto di volontà, quindi, è concetto 583 4(xxvii)| concetto di volontà, quindi, è concetto che non è necessario né 584 4(xxvii)| pensiero non possiede né un concetto della loro essenza né un 585 4(xxvii)| della loro essenza né un concetto di altro dalla loro essenza 586 4(xxvii)| possibilità è la nota del concetto per il quale non si dà causa 587 4(xxvii)| questa terza connotazione del concetto di possibilità Spinoza è 588 4(xxvii)| lo determina né in altro concetto che non sia né esso stesso 589 4(xxvii)| contraddizione che l’introduzione del concetto di possibile comporta con 590 4(xxvii)| rilevare che un siffatto concetto di possibilità non viene 591 4(xxvii)| che si sono servite del concetto di possibilità, perché mi 592 4(xxvii)| possibilità; sicché il nostro concetto, tenendo conto sia delle 593 4(xxvii)| parola che racchiuda in sé il concetto di «potere» in generale. 594 4(xxvii)| omissioni di classificazione, il concetto di possibilità è predicato 595 4(xxvii)| pensato che abbia funzioni di concetto generico, con particolare 596 4(xxvii)| le funzioni generiche di concetto se la predicazione è riferita 597 4(xxvii)| tipo, ha come predicato il concetto di esistente in quanto ente 598 4(xxvii)| non contraddittorio – il concetto di un Essere che sia onnipresente, 599 4(xxvii)| rilevare l’impossibilità per un concetto qualsivoglia ad essere accolto 600 4(xxvii)| innanzi l’impossibilità per un concetto che sia contesto di note 601 4(xxvii)| contraddittorie, quale il concetto di sirena che è pensamento 602 4(xxvii)| impossibilità si desse nessun concetto o contraddittorio o falso 603 4(xxvii)| errori, e di conseguenza ogni concetto, contraddittori compresi, 604 4(xxvii)| della commisurazione del concetto al principio di contraddizione 605 4(xxvii)| contraddizione in quanto il concetto rispetta le condizioni generali 606 4(xxvii)| principio di contraddizione del concetto come concetto in quanto 607 4(xxvii)| contraddizione del concetto come concetto in quanto il concetto per 608 4(xxvii)| come concetto in quanto il concetto per avere natura di concetto 609 4(xxvii)| concetto per avere natura di concetto non deve contenere note 610 4(xxvii)| note contraddittorie - il concetto di «mammuth», in quanto 611 4(xxvii)| condizione generale per cui un concetto può essere pensato; in quanto 612 4(xxvii)| condizione generale per cui un concetto è pensato come concetto 613 4(xxvii)| concetto è pensato come concetto e di conseguenza come atto 614 4(xxvii)| consentito affermare se al concetto corrisponda o no un essere 615 4(xxvii)| le condizioni per cui al concetto è dato attribuire il carattere 616 4(xxvii)| sillogismo disgiuntivo: un concetto è un pensato di cui si dà 617 4(xxvii)| e non esistente; questo concetto non è né un pensato di cui 618 4(xxvii)| giudizi, in cui interviene il concetto di possibilità, sorge nel 619 4(xxvii)| una nota particolare del concetto in quanto ente che agisce 620 4(xxvii)| interviene a determinare il concetto o non interviene a determinare 621 4(xxvii)| interviene a determinare il concetto, infine la commisurazione, 622 4(xxvii)| il pensiero compie su un concetto per poterlo rendere soggetto 623 4(xxvii)| condizioni di concepibilità di un concetto, confronto che viene operato 624 4(xxvii)| cui si stabilisce che il concetto rispetta la condizione della 625 4(xxvii)| si dichiara inerente al concetto come oggetto, con le condizioni 626 4(xxvii)| concepita come inerente al concetto, e l’esistenza in sé del 627 4(xxvii)| e l’esistenza in sé del concetto. Il risultato è un giudizio 628 4(xxvii)| realtà o dalla analisi del concetto o dal confronto del concetto 629 4(xxvii)| concetto o dal confronto del concetto dato con altri; quando la 630 4(xxvii)| che il pensiero compia sul concetto o qualunque confronto che 631 4(xxvii)| il pensiero compia fra il concetto dato e gli altri sono per 632 4(xxvii)| giudizi in cui interviene il concetto di possibilità è il frutto 633 4(xxvii)| generale e particolare del concetto con le condizioni generali 634 4(xxvii)| condizioni generali del concetto in quanto pensato e del 635 4(xxvii)| in quanto pensato e del concetto in quanto concetto; in secondo 636 4(xxvii)| e del concetto in quanto concetto; in secondo luogo ha stabilito 637 4(xxvii)| pongano come determinanti del concetto di mammifero e quindi come 638 4(xxvii)| ma sono in possesso del concetto di mammifero fra le cui 639 4(xxvii)| questa un congruente col concetto della sostanza cui deve 640 4(xxvii)| il predicato, che è o un concetto – ad es. «l’uomo può essere 641 4(xxvii)| essere immortale» - o è il concetto di esistenza – ad es. «il 642 4(xxvii)| né interne né esterne al concetto cui inerisce, alle quali 643 4(xxvii)| generale, ossia come un concetto privo di qualunque valore 644 4(xxvii)| condizioni interne ed esterne al concetto che è suo soggetto, sicché 645 4(xxvii)| fronte a un’ambiguità del concetto di possibilità: abbiamo 646 4(xxvii)| Kant abbia pensato il suo concetto di possibile. Kant stesso 647 4(xxvii)| I.~ ~Il num.4 enuncia un concetto della possibilità che è 648 4(xxvii)| valore e la portata di un concetto puro intellettuale, identificato 649 4(xxvii)| determinanti la connotazione di un concetto ed esprimenti uno dei particolari 650 4(xxvii)| definisce quando riconduce il concetto alla condizione del conoscere 651 4(xxvii)| definizione, o chiarimento, del concetto di possibilità non solo 652 4(xxvii)| limitatamente a quali enti l’uso del concetto di possibile è lecito. Possibile 653 4(xxvii)| possibilità è accordo di un concetto con le condizioni formali 654 4(xxvii)| generale. Si predica dunque il concetto di possibile sia di un concetto 655 4(xxvii)| concetto di possibile sia di un concetto che offra i rapporti universali 656 4(xxvii)| nel rapporto, cioè di un concetto empirico, sia di un concetto 657 4(xxvii)| concetto empirico, sia di un concetto che faccia conoscere i puri 658 4(xxvii)| si ordinano, cioè di un concetto puro apriori. Possibile 659 4(xxvii)| apriori. Possibile è quindi il concetto di «uomo», in quanto ci 660 4(xxvii)| esperienza; è possibile il concetto di «azione reciproca», in 661 4(xxvii)| possibilità comporta un concetto pensato, un oggetto intuito 662 4(xxvii)| sufficiente nei confronti del concetto, l’intervento del principio 663 4(xxvii)| ritrova o non ritrova nel concetto condizioni e situazioni 664 4(xxvii)| o nega la congruenza del concetto con l’oggetto. In un’interpretazione 665 4(xxvii)| quindi reale il giudizio o concetto che se ne inferisce che 666 4(xxvii)| perciò reale il giudizio o concetto inferito che la somma degli 667 4(xxvii)| Volendo ancora approfondire il concetto di possibile sotto questo 668 4(xxvii)| come nota di un qualsiasi concetto, non è solo un concetto 669 4(xxvii)| concetto, non è solo un concetto connotato secondo certe 670 4(xxvii)| per la commisurazione del concetto di~ ~«neurologia» alla sua 671 4(xxvii)| ha stabilito possibile il concetto come pensato della struttura, 672 4(xxvii)| del soggetto; poiché un concetto di oggetto, che assuma funzioni 673 4(xxvii)| un oggetto non in quanto concetto in particolare, ma in quanto 674 4(xxvii)| particolare, ma in quanto concetto in generale, perché stabilisce 675 4(xxvii)| dell’esistere riferita a un concetto, come «l’esagono regolare 676 4(xxvii)| esatta la predicazione di un concetto riferita ad un ente esistente, 677 4(xxvii)| essere in sé; poiché un concetto è sempre pensato in relazione 678 4(xxvii)| in relazione con un altro concetto, vale a dire poiché la condizione 679 4(xxvii)| la condizione per cui un concetto possa essere pensato è quella 680 4(xxvii)| a soggetto con un altro concetto, rapporto che sussiste per 681 4(xxvii)| sopra in a), l’essere di concetto sarà sempre un essere relativo, 682 4(xxvii)| essere posseduto da un altro concetto, il quale a sua volta fruirà 683 4(xxvii)| predicato dovrà essere un concetto differente da quello di 684 4(xxvii)| perché la determinazione del concetto di possibilità, qual è pensato 685 4(xxvii)| vale a dire in quanto nuovo concetto che si pone come un lecito 686 4(xxvii)| contraddittorietà tra il concetto di essere assolutamente 687 4(xxvii)| assolutamente necessario e il concetto di non esistente – l’inferenza 688 4(xxvii)| sia dato il contenuto del concetto di essere assolutamente 689 4(xxvii)| pensato dal pensiero come concetto di un oggetto che il pensiero 690 4(xxvii)| generale l’impensabilità di un concetto, condizioni che consistono 691 4(xxvii)| consistono nel fatto che al concetto non deve corrispondere mai 692 4(xxvii)| abbia come predicato il concetto di esistente, conviene soffermarci 693 4(xxvii)| soffermarci sull’uso del concetto di possibile che nella dimostrazione 694 4 | immediatamente sussunto sotto un concetto identico per tutte le coscienze, 695 4 | intellettuale, è subentrato un concetto nuovo, il concetto-soggetto 696 4 | identificazione che è posizione di un concetto è accettazione, per vere, 697 4 | del concetto-soggetto il concetto di possibile («se il giudizio 698 4 | sussumibili sotto il suo concetto, affermativo in quanto enuncia 699 4 | stesso e ad altri a) che il concetto di causa, che l’intelletto 700 4 | pensato; e che quindi tale concetto è un apriori; b) che il 701 4 | è un apriori; b) che il concetto di scintilla, prima di intervenire 702 4 | che rende equivalenti il concetto di scintilla e il concetto 703 4 | concetto di scintilla e il concetto di causa limitatamente però 704 4 | causa limitatamente però al concetto di deflagrazione, cessa 705 4 | intervento nella elaborazione del concetto di scintilla perché, se 706 4 | non ci è lecito fare un concetto atto ad intervenire in un 707 4 | deflagrazione – perché il concetto di causa interpretato come 708 4 | situazione empirica è un concetto contraddittorio per sua 709 4 | quindi l’esperienza, come concetto contraddittorio, è appunto 710 4 | argomentato dallo stesso concetto di esperienza da cui è stato 711 4 | stato argomentato il primo, concetto d’esperienza di cui s’è 712 4 | assenza di intelligibilità, il concetto di giudizio particolare 713 4 | contingente si pone di contro al concetto di giudizio universale e 714 4 | della contraddittorietà del concetto di esperienza che non poteva 715 4 | implicito egli immette nel concetto di pensabile – né il giudizio 716 4 | Concludendo, si vuole che il concetto di possibile, attribuito 717 4 | note con cui io connoto il concetto di possibile di un procedimento 718 4 | giudizio avente a soggetto il concetto di giudizio universale e 719 4 | giudizio che ha a soggetto il concetto di giudizio universale e 720 4 | rappresentato da quest’ultimo concetto. Il procedimento problematico 721 4 | principio supremo il cui concetto è un possibile, nel senso 722 4 | che questo giudizio è un concetto possibile e, come tale, 723 4 | abbiamo giocato su quel concetto di possibilità, valendoci 724 4 | necessario accettato come concetto problematico – si dà luogo 725 4 | colori, penso il rosso come concetto che è ancora rappresentazione 726 4 | in quanto il rosso come concetto, pur dandosi nella successione