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Alfabetica [« »] esistono 9 esito 5 espansione 1 esperienza 584 esperienze 3 esperimento 2 esperto 1 | Frequenza [« »] 703 al 617 alla 595 nel 584 esperienza 582 principio 577 quanto 569 sia | Giordano Bruno Cavagna La soluzione kantiana del problema epistemologico fondamentale Concordanze esperienza |
Cap.
1 Int | invalicabile. Ma nella mia esperienza particolare si è dato un 2 Int | accettare dalla mia stessa esperienza, dalla conoscenza che avevo 3 Int | problema. Una successiva esperienza mi rivelò che quel che mi 4 Int | immediato con un dato di esperienza, mi fece apparire il passato 5 Int(i) | tutti gli ingredienti della esperienza, contemplato nella sua armonica 6 Int(ii) | provenendo dalla stessa esperienza, immetteva nel vicolo cieco 7 Int(ii) | Anassagora che assunse l’esperienza come fonte della qualità 8 Int(ii) | essenza di una [un] dato d’esperienza e di aver così imposto al 9 Int(ii) | rinuncia all’apporto dell’esperienza ogni volta che volesse attingere 10 Int(ii) | che volesse situarsi nell’esperienza. Il terzo atteggiamento 11 Int(ii) | non faccia appello alla esperienza sensoriale; presentandosi 12 Int(iii) | può svincolarsi, la sua esperienza di discepolo dell’uomo che 13 Int(iii) | sorgente unicamente o nell’esperienza sensoriale o nella ragione. 14 Int(iii) | posto pienamente in luce, l’esperienza non ci dona il razionale, 15 Int(iii) | opinione, che qualunque nuova esperienza qualunque parola altrui 16 1(viii) | contatto con un dato di esperienza, sia questo dato strutturato 17 1(viii) | questo dato strutturato nell’esperienza reale delle sensazioni fenomeniche 18 1(viii) | questo dato strutturato nell’esperienza fenomenica che il pensiero 19 1(viii) | condizionato se stesse all’esperienza reale e possibile e quindi 20 1(ix) | parzialmente con esso; fino a che l’esperienza non interviene a rompere 21 1(ix) | le tre funi, e poiché l’esperienza dimostrava sempre che l’ 22 1(ix) | rifar da capo; e ancora all’esperienza tocca il compito sia di 23 1(ix) | nel senso che qualora l’esperienza interrogata nello stesso 24 1(ix) | dell’altro, basta che l’esperienza dimostri in un modo o in 25 1(ix) | disgiunzione e all’appello all’esperienza. L’abbandono della fisica 26 1(ix) | primi tre; il ricorso all’esperienza e la conferma dell’esperienza, 27 1(ix) | esperienza e la conferma dell’esperienza, conferma il cui uso deve 28 1(ix) | sotto due forme diverse nell’esperienza è in realtà una sola entità 29 1(ix) | ripetuto nel tempo, all’esperienza; in nome di questa sudditanza 30 1(ix) | sostituire al ricorso all’esperienza, che deve sempre essere 31 1(ix) | questa e di interrogare l’esperienza solo nei confronti di questa, 32 1 | pensiero s’accontenta dell’esperienza che non è se non il contatto 33 1 | in cui s’accontenta dell’esperienza, un’esperienza che un questo 34 1 | accontenta dell’esperienza, un’esperienza che un questo caso sarà 35 1 | non può che rivolgersi all’esperienza, la quale però le nega l’ 36 1 | che i dati offrono nell’esperienzax ; ma la soggezione della 37 1(x) | infatti, svincolò dall’esperienza il rapporto che i lati di 38 1(x) | sottrasse alla conferma dell’esperienza la caratteristica del 5 39 1 | necessario al particolare dell’esperienza; b) che questo appello necessario 40 1 | origine dal particolare dell’esperienza. Tale atteggiamento conduce, 41 1 | bensì i suoi rapporti con l’esperienza i quali tuttavia non possono 42 1 | solo nel rapporto con l’esperienza da cui però non può scaturire 43 1 | senza quell’appello all’esperienza che le priva del valore 44 1 | attraverso i suoi rapporti con l’esperienza ricava nozioni la cui universalità 45 1 | interpone fra tutti i dati di esperienza che si lasciano rispettivamente 46 1(xiii) | ricavare sempre «giudizi di esperienza» e mai «giudizi percettivi». 47 1(xiii) | mediante l’appello continuo all’esperienza, questa condizione non trova 48 1(xiii) | confrontato con il reale dell’esperienza, se non quando l’esperienza 49 1(xiii) | esperienza, se non quando l’esperienza si dà: poiché, per potersi 50 1(xiii) | indipendentemente dall’intervento della esperienza e dal contatto con l’esperienza, 51 1(xiii) | esperienza e dal contatto con l’esperienza, all’uomo, che tale somiglianza 52 1(xiii) | affermare esistente solo dopo esperienza, non sarà mai concesso dimostrarlo. 53 1(xiii) | darsi senza un appello all’esperienza, mediato o immediato, sia 54 1(xiii) | ma a un rapporto con l’esperienza, da cui scaturiscono i concetti 55 1(xiii) | necessaria connessione con l’esperienza, non di entrambe. Ma poiché 56 1(xiii) | necessaria connessione con l’esperienza, che non ricavava la propria 57 1(xiii) | ineliminabile intervento della esperienza, di cui Kant ha fatto uno 58 1(xiii) | addirittura contraria alla stessa esperienza che facciamo su noi stessi, 59 1(xiii) | si presenta nel dato di esperienza, non viene dedotta contemporaneamente 60 1(xiii) | una presenza nel dato di esperienza del mondo ideale; sicché 61 1(xiii) | categorie; che il mondo dell’esperienza con le sue intuizioni indipendenti 62 1 | ragioni sono offerte o dalla esperienza, cioè dalla sfera del reale, 63 2 | dipendenza dai dati dell’esperienza; ma mentre nelle dottrine 64 2 | contenuto alla sfera dell’esperienza sensibile, impone che nessun 65 2(xiv) | sempre conosciuto, il che l’esperienza non verifica, tutto il conoscere 66 2(xiv) | non può che derivare dall’esperienza. A lato delle due osservazioni 67 2(xiv) | indipendentemente da qualsiasi esperienza, la catena delle proposizioni 68 2(xiv) | a due oggetti dati da un’esperienza, che non offre se non la 69 2(xiv) | indipendentemente da ogni esperienza, mentre gli oggetti della 70 2(xiv) | danno senza i dati di un’esperienza, si stabilisce un dualismo 71 2(xiv) | armonizzare con i dati dell’esperienza l’esigenza della ragione, 72 2(xiv) | staticità unità unitarietà nell’esperienza, si era ridotta la conoscenza 73 2(xiv) | ridotta la conoscenza all’esperienza e si erano modellate le 74 2 | riferimento alla sfera dell’esperienza sensibile è atto a godere 75 2 | attingere alla sfera dell’esperienza sensibile, con la conseguenza 76 2 | oggettivo di conoscenza che è l’esperienza sensibile perché è appunto 77 2 | valide per quella sfera dell’esperienza che, almeno nei suoi fattori 78 2 | ricondursi a un dato dell’esperienza, e se questa condizione 79 2 | connesse con il dato dell’esperienza, non solo non sarà lecito 80 2 | disgiunta e indipendente dall’esperienza sensibile in quanto vi ritrova 81 2 | oggetto della sfera dell’esperienza, perché, nel caso appunto 82 2 | possieda indipendentemente dall’esperienza.~ ~La ragione allora per 83 2 | distinti provengono dalla esperienza, il vincolo della predicazione 84 2 | predicazione non proviene dall’esperienza né come particolare né come 85 2 | gnoseologica con la sfera dell’esperienza.~ ~A questo punto è lecito 86 2(xvi) | predicato di un giudizio d’esperienza -; l’attività del conoscente 87 2(xvi) | essere negata in forza dell’esperienza che il pensiero ricava da 88 2(xvi) | attività la realtà dell’esperienza nella sua elementarietà 89 2(xvi) | i reali elementari dell’esperienza si riducono a un fascio 90 2(xvi) | o rapporto reciproco. L’esperienza elementare e i concetti 91 2(xvi) | che si riducesse a pura esperienza sensoriale sarebbe un mondo 92 2 | deve corrispondere nell’esperienza: la realtà, oggetto della 93 2 | che il mondo naturale dell’esperienza è ordinato in modo che i 94 2 | valide per gli oggetti dell’esperienza, il processo del discorso 95 2(xvii) | non traggono punto dall’esperienza (… die sie doch aus keine 96 2(xvii) | completamente indipendente da ogni esperienza)» (…gibt es einige, die 97 2(xvii) | corrispondenti intuiti nell’esperienza; - c) di essi si può quindi 98 2(xvii) | dover mutuare nulla dall’esperienza per la loro rappresentazione» (… 99 2(xvii) | vale a dire, qualora nell’esperienza si trovino enti reali che 100 2(xvii) | considerata un’inferenza dall’esperienza al pensiero; di qui l’apriorità 101 2(xvii) | esistenza indipendente dall’esperienza e con la loro necessità-universalità 102 2(xvii) | anteriormente a qualunque esperienza, e di conseguenza sottraggono 103 2(xvii) | poiché sono fondati sull’esperienza, non possono indicare alcun 104 2(xvii) | quale fondino, prima di ogni esperienza, la loro sintesi» (…die, 105 2(xvii) | nessuna traccia né nell’esperienza fenomenica né in qualsiasi 106 2(xvii) | caratteristico della conoscenza per esperienza che è l’intuizione; perciò 107 2(xvii) | corrispondenza nella realtà dell’esperienza, in quanto l’esperienza 108 2(xvii) | dell’esperienza, in quanto l’esperienza del mondo esterno presenta, 109 2(xvii) | nessun oggetto dato dell’esperienza, o sotto forma di intuizione 110 2(xvii) | loro attributi che nessuna esperienza può offrire; poiché di tale 111 2(xvii) | simultaneità che ritroviamo nel’esperienza fenomenica, e che rappresentano 112 2(xvii) | sotto le quali può darsi un’esperienza fenomenica, i concetti puri 113 2(xvii) | non compaiono affatto nell’esperienza, cosicché nell’esperienza 114 2(xvii) | esperienza, cosicché nell’esperienza vengono offerti alla conoscenza 115 2(xvii) | realtà, gli oggetti dell’esperienza, sia pure dotati di tutti 116 2(xvii) | può porsi come oggetto di esperienza, cosicché i concetti puri 117 2(xvii) | priori della possibilità dell’esperienza». Con un termine che ci 118 2(xvii) | conseguenze. Se chiamiamo esperienza il complesso delle sensazioni, 119 2(xvii) | delle sensazioni, quest’esperienza offre non solo sensazioni, 120 2(xvii) | dalla riflessione sui dati d’esperienza; non si fa qui la questione 121 2(xvii) | corrispondenza con i loro oggetti d’esperienza, l’origine della rappresentazione 122 2(xvii) | sintetica funzionale dall’esperienza comporterebbe l’universalità 123 2(xvii) | corrispondenza in un oggetto dell’esperienza, non si può dire che sia 124 2(xvii) | rapporto è offerto sì dall’esperienza presente ma non coi caratteri 125 2(xvii) | riportarsi un qualsiasi dato di esperienza che verifichi in se stesso 126 2(xvii) | per classificare i dati di esperienza; la loro è quindi una funzione 127 2(xvii) | cogliamo come oggetto in un’esperienza è tale da presentare fra 128 2(xvii) | tutt’al più la realtà dell’esperienza offre un complesso di relazioni 129 2(xvii) | sotto di sé i dati dell’esperienza, lasciando loro, come fondamentali, 130 2(xvii) | sotto di sé i dati dell’esperienza solo per porli in un rapporto 131 2(xvii) | le note essenziali di un’esperienza sensoriale; la prima quindi 132 2(xvii) | diritti di appellarsi all’esperienza, mentre la seconda invece 133 2(xvii) | aggiunge alla realtà dell’esperienza intuitiva in quanto si limita 134 2(xvii) | fissare quello che nell’esperienza stessa si dà – cioè una 135 2(xvii) | fra i vari oggetti dell’esperienza, identità che permette di 136 2(xvii) | realmente presente nell’esperienza ed è quindi tale che il 137 2(xvii) | non toglierebbe nulla all’esperienza e alla conoscenza che può 138 2(xvii) | conoscenza che può aversi dell’esperienza, la rappresentazione sintetica 139 2(xvii) | aggiunge in realtà qualcosa all’esperienza o meglio alla conoscenza 140 2(xvii) | conoscenza che si ha dell’esperienza in quanto introduce nei 141 2(xvii) | che essi non posseggono: l’esperienza, con ciò riceve dall’esperienza 142 2(xvii) | esperienza, con ciò riceve dall’esperienza della rappresentazione sintetica 143 2(xvii) | ammettere un depauperamento dell’esperienza e della conoscenza dell’ 144 2(xvii) | e della conoscenza dell’esperienza; tutto ciò comporta che 145 2(xvii) | tutto ciò comporta che dall’esperienza non possa venir tratto quel 146 2(xvii) | si dà come pensiero dell’esperienza, quel di più che deve essere 147 2(xvii) | dei concetti apriori dall’esperienza, potrebbe derivare un’accusa 148 2(xvii) | realtà dalla realtà dell’esperienza – a parte il fatto che tale 149 2(xvii) | infondata in quanto dedotte dall’esperienza mutuerebbero dall’esperienza 150 2(xvii) | esperienza mutuerebbero dall’esperienza i caratteri fondamentali 151 2(xvii) | caratteri fondamentali dell’esperienza in genere, vale a dire la 152 2(xvii) | utilizzarli anche là dove l’esperienza non offre presa per un loro 153 2(xvii) | assunti come dati reali di esperienza, alla realtà delle rappresentazioni 154 2(xvii) | appreso dalla realtà dell’esperienza, dovrò universalizzarlo 155 2(xvii) | tutti quegli aspetti dell’esperienza che, anche senza presentare 156 2(xvii) | universalmente reale nell’esperienza che, dovunque vi sia una 157 2(xvii) | corrispondenti oggetti dell’esperienza, nego l’esistenza di tali 158 2(xvii) | dovrebbe essere presente nell’esperienza, senza tuttavia che l’intelletto 159 2(xvii) | concetti tutti derivati dall’esperienza, deve ritrovarsi nell’esperienza, 160 2(xvii) | esperienza, deve ritrovarsi nell’esperienza, ma con tutti i caratteri 161 2(xvii) | concetti puri da oggetti di esperienza. Se, infatti, si fa distinzione 162 2(xvii) | puro un reale conosciuto, l’esperienza consta degli uni e degli 163 2(xvii) | esistenti si danno nell’esperienza solo in connessione coi 164 2(xvii) | darsi reali esistenti nell’esperienza senza la presenza di reali 165 2(xvii) | funzionali; perciò, se nell’esperienza si danno dei reali conosciuti, 166 2(xvii) | loro reale presenza nell’esperienza alla reale presenza dei 167 2(xvii) | dedotte dagli oggetti di esperienza corrispondenti, ma che sono 168 2(xvii) | oggettività dei conosciuti nell’esperienza: fuori della terminologia 169 2(xvii) | parole più semplici, se l’esperienza che abbiamo è costituita 170 2(xvii) | oggettività o reale presenza nell’esperienza di questi è argomento dell’ 171 2(xvii) | o reale intervento nell’esperienza di quelle - interviene la 172 2(xvii) | corrispondono anche ad oggetti dell’esperienza; è evidente che tali rappresentazioni 173 2(xvii) | sintetica o è data dall’esperienza come oggetto reale ed esistente, 174 2(xvii) | assumerla, o non è data dall’esperienza, e allora, poiché l’unione 175 2(xvii) | Essendo noi certi che l’esperienza di per sé non offre che 176 2(xvii) | priori, sia rispetto all’esperienza che rispetto allo stesso 177 2(xvii) | intelletto compie sulla base dell’esperienza, ma non sarà neppure una 178 2(xvii) | sensibili che entrano nell’esperienza, e con nessuno dei rapporti 179 2(xvii) | intelletto e si rifrangono nell’esperienza; ma sarà pure una rappresentazione 180 2(xvii) | concettuali: in tal modo nasce l’esperienza, che è ordine di relazioni 181 2(xvii) | molteplicità elementare dell’esperienza; b) che tale diritto essi 182 2(xvii) | costituiscono l’unità nell’esperienza, dall’altro a dei rapporti 183 2(xvii) | sono degli oggetti nell’esperienza, dei concetti nella conoscenza, 184 2(xvii) | relazioni oggettive dell’esperienza e i rapporti di predicazione 185 2 | principio di contraddizione, è l’esperienza: gli oggetti che la costituiscono 186 2 | danno luogo nel reale dell’esperienza a quegli oggetti che sono 187 2 | sensoriali nell’unità di un’esperienza determinata, in quanto, 188 2 | la ragione, ma solo dall’esperienza; non si tratta qui di vedere 189 2 | data in atto, ossia all’esperienza, il pensamento della ragione, 190 3 | corrispondenti oggetti del reale nell’esperienza – sono questi tutti i possibili 191 3(xix) | immetterebbe sé e la propria esperienza, sarebbero uno spazio e 192 3 | presenza nella realtà dell’esperienza di rapporti universali e 193 3 | soggetto empirico la cui esperienza valga unicamente per lui, 194 3 | conoscenze prive del carattere di esperienza e quindi apriori, e costituite 195 3 | percettivo e giudizio di esperienza. Ma la dimostrazione che 196 3 | percettivo il giudizio di esperienza, non appena introduce il 197 3(xxi) | ragione» non detta legge all’esperienza; ma allora la nostra categoria 198 3(xxi) | ma si estenda anche all’esperienza, altrimenti la nostra categoria 199 3(xxi) | intermittentemente; allora anche nell’esperienza dovrebbe darsi l’ordinamento 200 3(xxi) | ragione»; allora anche nella esperienza si dovrebbe dare un processo 201 3(xxi) | condizionato, anche nell’esperienza si dovrà verificare una 202 3(xxi) | dalla conoscenza e dall’esperienza che era intenzione di Kant 203 3(xxi) | non sia il molteplice dell’esperienza, il che gli è negato dal 204 3(xxi) | dovremmo ritrovare nell’esperienza tutte le unificazioni del 205 3(xxi) | ragione trascendentale, nell’esperienza non dovrebbero ritrovarsi 206 3 | principio solo dei giudizi di esperienza; non può essere l’esperienza 207 3 | esperienza; non può essere l’esperienza stessa in quanto questa 208 3 | la sorgente dei giudizi d’esperienza, elaborata com’è dalle rappresentazioni 209 3 | della specie dei giudizi d’esperienza, ma non può porsi come genere 210 3(xxii) | intuizioni, perché questo è avere esperienza e se vogliam dire che l’ 211 3(xxii) | e se vogliam dire che l’esperienza è conoscenza, allora non 212 3(xxii) | che possiamo svolgere nell’esperienza, ma anche il fatto che è 213 3(xxii) | necessariamente quel reale dell’esperienza in cui nulla di universale 214 3(xxii) | applicarsi alla realtà, cioè all’esperienza; ma perché questo riferimento 215 3(xxii) | dia è necessario che la esperienza venga scomposta in due suoi 216 3(xxii) | necessario rapporto dei due nell’esperienza – un giudizio percettivo 217 3(xxii) | riconducendo i fatti di esperienza ai concetti del giudizio, 218 3(xxii) | rapporto dalla predicazione all’esperienza. Ora, fra le tre sfere di 219 3(xxii) | qualsiasi natura, percettivo o d’esperienza, pone il sillogismo: possiamo 220 3(xxii) | universale e necessario per l’esperienza che finora ha avuto, e di 221 3(xxii) | necessario o giudizio di esperienza, ammessa come vera la teoria 222 3(xxii) | apriori, non inferito dall’esperienza e quindi non sono inferite 223 3(xxii) | quindi non sono inferite dall’esperienza né la determinazione del 224 3(xxii) | necessità del giudizio d’esperienza non dipende, dunque, né 225 3(xxii) | dipende, dunque, né dall’esperienza né dal soggetto individuale 226 3(xxii) | validità gnoseologica – nell’esperienza quale si dà alla conoscenza 227 3(xxii) | trova corrispondenza nell’esperienza quale si dà alla sola conoscenza 228 3 | presente nel giudizio d’esperienza, consente al pensiero di 229 3 | conoscere, investe anche l’esperienza o realtà stessa: infatti, 230 3 | infatti, il giudizio d’esperienza è valido gnoseologicamente 231 3 | cioè un suo rapporto nell’esperienza, perché quando il soggetto 232 3 | relazione che egli ritrova nell’esperienza, sia pure in una esperienza 233 3 | esperienza, sia pure in una esperienza che non è di tutti ma soltanto 234 3 | dichiaro che, nella mia esperienza attuale, questa zolletta 235 3 | logico quindi che se nell’esperienza posso ritrovare due forme 236 3 | relazioni oggettive, anche l’esperienza sarà preda di un dualismo 237 3 | cioè che al giudizio di esperienza «l’uomo è mortale» potrà 238 3 | dolce», mentre al giudizio d’esperienza «se il sole batte sulla 239 3 | necessaria del giudizio d’esperienza è argomento per la trascendentalità 240 3 | esistenza al giudizio d’esperienza in quanto universale e necessario ./. 241 3 | uniformi presenti nella esperienza: quell’unità trascendentale 242 3 | gnoseologica del giudizio d’esperienza, diviene nello stesso tempo 243 3 | provare la presenza nell’esperienza di rapporti oggettivi che 244 3(xxiii)| infatti un giudizio cui nell’esperienza non corrisponda alcun rapporto, 245 3(xxiii)| un oggettivo rapporto di esperienza, e poiché l’esperienza siffatti 246 3(xxiii)| di esperienza, e poiché l’esperienza siffatti rapporti non li 247 3(xxiii)| conoscenza valida per un’esperienza che non ne offre l’oggetto, 248 3(xxiii)| presunzione del giudizio d’esperienza a porsi universale necessario 249 3(xxiii)| pensare che nel campo dell’esperienza, pel tramite però di quella 250 3(xxiii)| condizione di unità anche nell’esperienza senza che necessariamente 251 3(xxiii)| anche nei rapporti di cui l’esperienza si riveste onde divenire 252 3(xxiii)| negandole un intervento nell’esperienza o dubitando di esso per 253 3(xxiii)| di intervenire anche nell’esperienza mediante un intervento però 254 3(xxiii)| anche nei confronti dell’esperienza, che è appunto quello che 255 3 | avvenire solo mediante l’esperienza che dà luogo alla distinzione 256 3(xxiv) | empirista sono i dati dell’esperienza; quando il rapporto è congruente 257 3(xxiv) | danno nel giudizio, nell’esperienza in quanto mancano adeguati 258 3(xxiv) | privo di rapporti con l’esperienza; quanto alla sorgente dell’ 259 3(xxiv) | che mi provengono sì dall’esperienza, ma che una volta introdotte 260 3(xxiv) | bisogno di un controllo sull’esperienza; mentre invece l’esperienza 261 3(xxiv) | esperienza; mentre invece l’esperienza reale mi fornisce triangoli 262 3(xxiv) | non sarà mai presente nell’esperienza e non si potrà mai essere 263 3(xxiv) | del privilegio di una sua esperienza «personale» - l’intuizione 264 3(xxiv) | che non coincide con l’esperienza oggettiva: tale esperienza 265 3(xxiv) | esperienza oggettiva: tale esperienza garantisce l’eterna validità 266 3(xxiv) | di qualunque adesione all’esperienza e ad altre forme di conoscenza. 267 3(xxiv) | che mantenga adesione all’esperienza, tutte le conoscenze della 268 3(xxiv) | pretendono di valere per tutta l’esperienza presente passata e futura; 269 3(xxiv) | ricondursi al controllo dell’esperienza. Le conoscenze fisiche pertanto 270 3(xxiv) | conoscenze fisiche e dell’esperienza reale, l’altra fisica, che 271 3(xxiv) | perdere contatto con un’esperienza che è la sua, l’altra invece, 272 3(xxiv) | una costante adesione all’esperienza oggettiva; la matematica 273 3(xxiv) | distaccarsi dall’oggettività dell’esperienza, ma poiché essa è costretta 274 3(xxiv) | sia per l’adesione all’esperienza particolare sia per la dimostrazione, 275 3(xxiv) | la quale è fissata dall’esperienza e non è vincolata al fattore 276 3(xxiv) | non fanno che ricalcare l’esperienza, concepita come intuizione, 277 3(xxiv) | particolari e contingenti, dell’esperienza; la terza è la conoscenza 278 3(xxiv) | conoscenza è l’adesione all’esperienza, con tutti i caratteri di 279 3(xxiv) | un totale distacco dall’esperienza e dai fondamenti sensibili 280 3(xxiv) | assolutamente alla unica esperienza data, comporta due conseguenze: 281 3(xxiv) | propria oggettività fuori dall’esperienza, e non può darsi una conoscenza 282 3(xxiv) | ripresentarsi inalterati anche nell’esperienza, quantunque non si possa 283 3(xxiv) | sorto solo dopo una certa esperienza; dunque senza questa esperienza 284 3(xxiv) | esperienza; dunque senza questa esperienza mai avremmo potuto formulare 285 3(xxiv) | dovranno presentarsi entro l’esperienza - col che si pone il problema 286 3(xxiv) | rapporto di predicazione dalla esperienza e, con ciò, a negare l’universalità 287 3(xxiv) | senz’essere derivato dall’esperienza, e quindi come qualcosa 288 3(xxiv) | con identico rapporto nell’esperienza e dei quali viene assolutamente 289 3(xxiv) | tre, enti quindi che nell’esperienza non si danno mai; tuttavia, 290 3(xxiv) | sintetico, in quanto solo l’esperienza può fornire quella diversità 291 3 | ordinamento spazio-temporale dell’esperienza garantisce universalità 292 3 | assolutamente garantita dall’esperienza, in quanto l’esperienza 293 3 | dall’esperienza, in quanto l’esperienza non ci offre mai con uniformità 294 3 | il tempo come forme dell’esperienza reale. Ma ciò che veramente 295 3 | consideriamo esclusivamente l’esperienza, sia quella reale che quella 296 3 | che ci siamo fatti della esperienza – come di una somma di enti 297 3 | parallelamente nell’ambito dell’esperienza. In questo modo vengono 298 3 | prendere contatto con l’esperienza onde ritrovare le diverse 299 3 | neppure a spiegare perché l’esperienza sia pervasa di matematica, 300 3 | corrispondenza con la realtà dell’esperienza; in altre parole, non si 301 3 | geometria, eliminando tra esperienza reale e geometria l’esperienza 302 3 | esperienza reale e geometria l’esperienza fittizia e riconducendo 303 3 | nulla ci garantisce che l’esperienza concreta e reale coi suoi 304 3 | rapporti matematici dell’esperienza, e quindi un diritto del 305 3 | applicare alla realtà dell’esperienza le leggi della geometria 306 3 | applicare alla realtà dell’esperienza le leggi dell’aritmetica 307 3 | matematico quale si dà nell’esperienza, e le condizioni cui si 308 3 | condizioni cui si deve piegare l’esperienza per entrare in un rapporto 309 3 | particolarità e contingenza dell’esperienza l’avrebbero chiuso in un 310 3 | matematici si alimentano dall’esperienza, sia questa reale o immaginaria, 311 3 | realmente ritrovabile nell’esperienza, sia pure privo di universalità 312 3 | fisica è ritrovabile nell’esperienza alla duplice condizione 313 3 | duplice condizione che nell’esperienza si diano degli eterogenei 314 3 | cognizione. Dal momento che l’esperienza è costituita nei suoi termini 315 3 | lecito affermare che nella esperienza si danno degli eterogenei, 316 3 | affatto ritrovare nell’esperienza rapporti del tipo sostanza-attributo 317 3 | esistenza al primo. Nell’esperienza quindi, in cui non si ritrovano 318 3 | ritrova i propri oggetti nell’esperienza, il secondo non ve li ritrova: 319 3 | oggettivo presente nell’esperienza e, a rigore, siamo tenuti 320 3 | solo per l’attualità dell’esperienza, tra la predicazione e il 321 3 | sensazioni momentanee, e l’esperienza darà sempre una molteplicità 322 3 | limitatamente il loro oggetto nell’esperienza, mentre il giudizio della 323 3 | dir così si adagia sull’esperienza e in fondo non fa che ricalcarla, 324 3 | rispondenza nella realtà dell’esperienza. E ancora: il giudizio matematico 325 3 | tutta la loro essenza nell’esperienza; un concetto matematico 326 3 | affatto la loro essenza nell’esperienza; un rapporto fra sostanza 327 3 | matematico aderisce all’esperienza, il giudizio fisico non 328 3 | fisico non aderisce all’esperienza; c) il giudizio matematico 329 3(xxv) | obiettare che il mondo dell’esperienza, quale io l’ho tracciato, 330 3(xxv) | critica a Kant partendo dall’esperienza come intuizione, ma non 331 3(xxv) | intuizione, ma non dalla esperienza come natura. Ora, si deve 332 3(xxv) | infatti, se veramente l’esperienza, tale quale l’intende Kant, 333 3(xxv) | l’intende Kant, fosse l’esperienza della natura, allora le 334 3(xxv) | vengono affatto desunte dall’esperienza; l’esperienza quindi al 335 3(xxv) | desunte dall’esperienza; l’esperienza quindi al cospetto della 336 3(xxv) | pone il giudizio fisico è l’esperienza dell’intuizione, e quindi 337 3(xxv) | diritto di affermare che nell’esperienza si danno i rapporti matematici, 338 3 | oggetto corrispondente nell’esperienza, presenza che è dovuta solo 339 3 | limiti più a ricevere quell’esperienza che è l’intuizione ma proceda 340 3 | proceda a costruire quell’esperienza che è la natura; l’adduzione 341 3 | quello della costruzione dell’esperienza da parte del soggetto contemplante. 342 3 | di rapporti presenti nell’esperienza, è sufficiente universalizzare 343 3 | universalizzare i rapporti dell’esperienza, senza far ricorso alla 344 3 | oggetti quale si dà nell’esperienza, diciamo così, macroscopica; 345 3 | la loro realtà, cioè l’esperienza, non accoglie altro che 346 3 | attivo del soggetto nell’esperienza, dettato dal bisogno di 347 3 | bisogno di giustificare quell’esperienza come natura che la trascendentalità 348 3 | viene a instaurarsi nell’esperienza che è insieme intuizione 349 3 | di fatto, perché nessuna esperienza s’è mai data al livello 350 3 | dell’intuizione e tutta l’esperienza si manifesta pervasa di 351 3 | dati intuitivi, anche nell’esperienza tale mia attività deve ridursi 352 3 | applicare la geometria all’esperienza è che l’esperienza venga 353 3 | geometria all’esperienza è che l’esperienza venga tradotta in complessi 354 3 | applicare l’aritmetica all’esperienza è che questa venga ridotta 355 3 | spaziale, che nel nostro caso l’esperienza non potrebbe mai verificare, 356 3 | darebbe luogo all’aporia di un’esperienza che abbia già come suoi 357 3 | contro la nostra stessa esperienza che possiamo fare del nostro 358 3 | conseguenza o successione: ma nell’esperienza data per intuizione, sia 359 3 | le sue predicazioni, nell’esperienza. Guardiamo ora il ragionamento 360 3 | distinzione fra conoscenza ed esperienza e chiamando rappresentazioni 361 3 | sì che gli oggetti dell’esperienza, i fenomeni sensoriali, 362 3 | fisica: come nel campo dell’esperienza si danno come determinazioni 363 3 | entrare a far parte dell’esperienza, così poiché nella fisica 364 3 | determiniamo gli oggetti dell’esperienza, non già in modo che possano 365 3 | rapporti siano presenti nell’esperienza e insieme non possano considerarsi 366 3 | gli oggetti sensibili dell’esperienza, prova che essi sono oggetti 367 3 | puri, la cui presenza nell’esperienza è dovuta all’intervento 368 3 | fisica si ritrovassero nell’esperienza nelle stesse condizioni 369 3 | temporale, e che quindi tutta l’esperienza è pervasa di determinazioni 370 3 | proprio corrispondente nell’esperienza, quantunque non sia in grado 371 3 | causale, in quanto nell’esperienza non si danno e non si daranno 372 3 | corrispondente relazione nell’esperienza: a parte il fatto che analoga 373 3 | i miei occhi vedono nell’esperienza, anche se nell’esperienza 374 3 | esperienza, anche se nell’esperienza non ne colgono l’apoditticità, 375 3 | qualcosa di più rispetto all’esperienza, vi è una aggiunta che nessuna 376 3 | faccio intervenire nell’esperienza una simultaneità necessaria 377 3 | divario tra pensiero ed esperienza permane insuperabile.~ ~ 378 3 | ammettiamo che una parte dell’esperienza, vale a dire tutti gli oggetti 379 3 | la reale struttura dell’esperienza, in quanto non si capisce 380 3 | quindi non coordina affatto l’esperienza e la conoscenza, b) che 381 3 | trovare certi rapporti nell’esperienza, rapporti che di fatto nell’ 382 3 | rapporti che di fatto nell’esperienza non si danno; ne viene che 383 3 | presenza dei rapporti nell’esperienza: ora, a parte ./. il fatto 384 3 | corrispondenti relazioni nell’esperienza, e che le corrispondenti 385 3 | corrispondenti relazioni nell’esperienza debbono darsi come argomento 386 3 | esistenza del rapporto nell’esperienza e muove dall’esistenza del 387 3 | esistenza del rapporto nell’esperienza per provare l’esistenza 388 4 | condizione al controllo dell’esperienza e, non appena abbia ricevuto 389 4 | Un qualunque dato dell’esperienza può trasferirsi nella sfera 390 4 | perché un qualunque dato di esperienza o passato o presente o futuro 391 4 | sufficiente: nel caso del dato di esperienza la ragione dovrà essere 392 4 | ricercata in un altro dato di esperienza o in un dato che sia tale 393 4 | dato che sia tale per un’esperienza che, quantunque pensata 394 4 | del pensiero di un dato di esperienza, sarà sempre e immediatamente 395 4 | corrispondenza alla realtà dell’esperienza e quindi la cui realtà gnoseologica 396 4 | contraddittorio al correlativo dato di esperienza ed al concetto: il ritrovare 397 4 | che si offre in qualunque esperienza in generale e la cui negazione 398 4 | perciò la negazione ./. dell’esperienza e quindi la contraddizione, 399 4 | in quanto sottostà all’esperienza o al tipo di esperienza 400 4 | all’esperienza o al tipo di esperienza che si è assunta come lecita 401 4 | di accidentale si dà nell’esperienza sensoriale; per il naturalista 402 4 | per il naturalista dall’esperienza sensoriale pura e semplice. 403 4 | accettare la definizione di esperienza e di controllo che è fornita 404 4 | vero, quelli dei dati di esperienza presenti o passati di cui 405 4 | ossia la sua inserzione nell’esperienza, avrebbe dato necessità 406 4 | anzitutto qual è il tipo di esperienza che egli assume come lecito 407 4 | sono posti sopra, che l’esperienza lecita alla coscienza è 408 4 | condizione ineluttabile che l’esperienza sia la prima madre del conoscere 409 4 | necessario sia o non sia dato di esperienza reale; con la conseguenza 410 4 | necessario come dato di esperienza dotato di realtà ossia come 411 4 | dell’esistenza che nessuna esperienza pare verificare, obblighi 412 4 | a logicamente reale dall’esperienza o intuizione del reale di 413 4 | dato che è accolto nell’esperienza con gli attributi che di 414 4 | potrò mai attendermi dall’esperienza diretta né la garanzia dell’ 415 4 | possibile attende realtà dall’esperienza e dalle ragioni che si danno 416 4 | ragioni che si danno nell’esperienza, dall’altro l’esperienza 417 4 | esperienza, dall’altro l’esperienza non potrà mai dotare di 418 4 | contraddizione, sul piano dell’esperienza la realtà s’identifica col 419 4 | insieme rappresentativo dell’esperienza alla condizione che non 420 4 | leggi congruenti coi dati di esperienza ossia simbolici di questi 421 4 | stabilire la possibilità di un’esperienza futura attraverso la determinazione 422 4 | certo numero di dati di esperienza attuali che pongono necessariamente 423 4 | della sua esistenza nell’esperienza. Il primo corno non è accettabile 424 4 | necessarie a strutturare l’esperienza secondo una forma di intuito 425 4 | dati la cui intuizione nell’esperienza deve ritenersi cronologicamente 426 4 | come dato, poi perché l’esperienza stessa è costruita in modo 427 4 | necessario come dato di esperienza, vale a dire a meno che 428 4 | appartenente ai dati dell’esperienza quel dato che è il giudizio 429 4 | non si dichiari che nell’esperienza non già è assente il giudizio 430 4 | intuibile che è assente dall’esperienza e che si darà nell’esperienza 431 4 | esperienza e che si darà nell’esperienza col darsi delle cause, ma 432 4 | intuito che è presente nell’esperienza e del quale si tratta di 433 4 | correlativo di un dato dell’esperienza che è intuito come indeterminato 434 4 | attraverso l’intuizione nell’esperienza delle ragioni che lo determinano 435 4 | alla sola condizione che l’esperienza sia in grado di verificare 436 4 | ultimi concetti che nell’esperienza non si danno - è appunto 437 4 | intelletto e di intuirne nell’esperienza le ragioni; ma se l’esperienza 438 4 | esperienza le ragioni; ma se l’esperienza fosse in grado di offrire 439 4 | intuizione siffatte ragioni, l’esperienza già ci avrebbe fornito le 440 4 | inalterati i concetti di esperienza e di controllo attraverso 441 4 | attraverso l’intuizione nell’esperienza assunti all’origine del 442 4 | interpretazione dei concetti di esperienza e di controllo attraverso 443 4 | parole sarà la realtà dell’esperienza. Ora c’è da chiedersi: ha 444 4 | in un dato sintetico di esperienza: la deduzione trascendentale, 445 4 | che abbiamo ad intuire un’esperienza fatta di oggetti ossia di 446 4 | scissione tra intelletto ed esperienza o natura, e dall’esistenza 447 4 | ossia la realtà entro l’esperienza del rapporto pensato dall’ 448 4 | tutto questo chiamiamo esperienza. Per la situazione in cui 449 4 | che sono intuibili nella esperienza – si tenga presente che 450 4 | è illecita – e che nell’esperienza si pongono come un unico 451 4 | generica. Ora, poiché nell’esperienza interna non si offre un 452 4 | come da dato esistente nell’esperienza per risalire all’esistenza 453 4 | rappresentazioni di tre entità di esperienza che nell’esperienza si danno 454 4 | entità di esperienza che nell’esperienza si danno distinte; i tre 455 4 | in grado di cogliere nell’esperienza interna un giudizio universale 456 4(xxvi) | intuizione interiore come dati di esperienza, in quanto ogni tipo di 457 4(xxvi) | eliminare. Una volta definita l’esperienza in termini di empirismo, 458 4(xxvi) | termini di empirismo, l’esperienza diventa una somma che è 459 4(xxvi) | rappresentazione determinano l’esperienza, la dottrina trascendentale 460 4(xxvi) | soggetto senza ricorso né alla esperienza né alla dimostrazione, come 461 4(xxvi) | ha intuito o intuirà nell’esperienza -; b) essa dovrebbe darsi 462 4(xxvi) | conoscenza che, scisso dall’esperienza e non connesso ad alcun’ 463 4(xxvi) | congruenza fra pensiero ed esperienza che, come già s’è visto, 464 4(xxvi) | argomentare una congruenza dell’esperienza con i giudizi «il quadrato 465 4(xxvi) | intuitivo o discorsivo con l’esperienza. Ora, i presupposti kantiani, 466 4(xxvi) | conoscenza mutuata dall’esperienza. L’affermazione quindi di 467 4(xxvi) | grazie alla verifica che l’esperienza fa delle sue proposizioni 468 4(xxvi) | presupposto che o entro l’esperienza si dia un’intelligibilità 469 4(xxvi) | intelligibili presenti nell’esperienza: nell’uno e nell’altro caso 470 4(xxvi) | necessità immanenti nell’esperienza che garantiscono la validità 471 4(xxvi) | dalla mera riflessione sull’esperienza in vista di una scienza 472 4(xxvi) | vista di una scienza dell’esperienza come natura, dichiara quest’ 473 4(xxvi) | come natura, dichiara quest’esperienza tale da non offrire di per 474 4(xxvi) | l’intelligibilità della esperienza o ne dubiti e quindi ne 475 4(xxvi) | del controllo offerto dall’esperienza non può suonare che in due 476 4(xxvi) | soggetto e non già dell’esperienza -, e allora il filosofo 477 4(xxvi) | necessità immanenti nell’esperienza e quindi muovere da un’esperienza 478 4(xxvi) | esperienza e quindi muovere da un’esperienza che non si riduce alla particolarità 479 4(xxvi) | affermato illusorio in quanto l’esperienza nei suoi elementi è molteplicità 480 4(xxvi) | da una definizione dell’esperienza essenzialmente empiristica, 481 4 | stessa sfera del reale, esperienza rapporti oggetti, rifiuti 482 4 | condizioni trascendentali dell’esperienza; voglio ancora accettare, 483 4 | condizioni formali dell’esperienza e con il diritto dei connotati 484 4 | condizioni formali dell’esperienza siano non un pensato o un 485 4(xxvii)| vista di un mio uso nell’esperienza di tale cavalcatura e di 486 4(xxvii)| argomentazione che riguardi l’esperienza -; c) possibilità di una 487 4(xxvii)| condizioni del reale dell’esperienza, confondendo la possibilità 488 4(xxvii)| alle condizioni reali dell’esperienza è valida per i primi due 489 4(xxvii)| il quale le condizioni d’esperienza consistono nella somma di 490 4(xxvii)| ossia o dall’in sé o dall’esperienza, in nome di un determinismo 491 4(xxvii)| condizioni generali dell’esperienza o coi fatti e le leggi empiriche - 492 4(xxvii)| in cui il reale in sé e l’esperienza sono conosciuti – ad esempio, 493 4(xxvii)| di un essere vissuto nell’esperienza: mi sarà sempre lecito dire 494 4(xxvii)| concezione deterministica dell’esperienza, in una possibilità reale 495 4(xxvii)| immanente al pensiero e all’esperienza; questa forma diviene il 496 4(xxvii)| con la normatività della esperienza; c) possibilità morale come 497 4(xxvii)| assertorio se non previa esperienza, mentre al secondo posso 498 4(xxvii)| bisogno di ricorrere all’esperienza, purché tolga al giudizio 499 4(xxvii)| esistenza della totalità dell’esperienza. Attribuito al possibile 500 4(xxvii)| condizioni formali dell’esperienza che si dia come intuizione 501 4(xxvii)| condizioni formali d’una esperienza in generale. Si predica 502 4(xxvii)| rapporti che si ritrovano nell’esperienza; è possibile il concetto 503 4(xxvii)| reciproca», in quanto l’esperienza offre la costante simultaneità 504 4(xxvii)| un oggetto intuito nell’esperienza, un pensiero che li ponga 505 4(xxvii)| realtà distinta, quella dell’esperienza che si differenzia per alcuni 506 4(xxvii)| pensiero: la realtà dell’esperienza condiziona il pensiero, 507 4(xxvii)| pensiero per calare nell’esperienza, ma perché ne stabilisce 508 4(xxvii)| pensato» - è reale nell’esperienza che a una vibrazione di 509 4(xxvii)| diapason, non è reale nell’esperienza che al suono della sirena 510 4(xxvii)| estensione del reale nell’esperienza; ma se al pensiero si assegna 511 4(xxvii)| di pensare il reale dell’esperienza, questo si pone necessariamente 512 4(xxvii)| la sua ragione, ossia all’esperienza; ogni pensato che non realizzi 513 4(xxvii)| condizioni della realtà dell’esperienza, è un pensato legittimo 514 4(xxvii)| condizione assoluta è l’esperienza e la sua formazione trascendentale, 515 4(xxvii)| necessità che il dato di esperienza venga sussunto sotto il 516 4(xxvii)| rapporti tra pensato ed esperienza non si deve verificare nessuna 517 4(xxvii)| universale e necessario nell’esperienza -. Si deve infine osservare 518 4(xxvii)| concetti che sono venuti dall’esperienza e concetti che non sono 519 4(xxvii)| che non sono venuti dall’esperienza, sia l’appartenenza del 520 4(xxvii)| questo come essere nell’esperienza e per l’esperienza, di contro 521 4(xxvii)| nell’esperienza e per l’esperienza, di contro all’essere nel 522 4(xxvii)| ed essere nella e per l’esperienza, indagata nella sua natura, 523 4(xxvii)| quelli che son dati dall’esperienza, col che viene confermato 524 4(xxvii)| corrispondere mai un dato di esperienza; quando, ad esempio, entriamo 525 4(xxvii)| mai più l’unico dato di esperienza che poteva darsi nell’esperienza 526 4(xxvii)| esperienza che poteva darsi nell’esperienza ossia il pensiero e l’azione, 527 4(xxvii)| essere pensato, che è l’esperienza: possibile equivale ora 528 4(xxvii)| che è e non è oggetto di esperienza, ossia che è e non è esistente. 529 4 | sensoriali onde farne un’esperienza; con la conseguenza che 530 4 | sarebbe dato sul piano dell’esperienza ossia con il semplice riferimento 531 4 | ritrovato il rapporto nell’esperienza e quindi si sono limitate 532 4 | necessario ritrovavano nell’esperienza entro il loro intendimento – 533 4 | rivelata con quella nota nell’esperienza, ma che oltre all’esperienza 534 4 | esperienza, ma che oltre all’esperienza si sia dato un intervento 535 4 | rivelazione; d) che quell’esperienza che da sola offre soltanto 536 4 | del termine, ha posto l’esperienza è che questa ./. non fornisce 537 4 | dimostrare che la stessa esperienza è invece pervasa di universalità 538 4 | che conosco e non per l’esperienza, con la conseguenza che 539 4 | interpretazione di Kant, perché l’esperienza che io assumo non è un complesso 540 4 | che l’assunzione di una esperienza «pura», in un senso mio 541 4 | sensazioni, a fondamento dell’esperienza «possibile» nel senso kantiano 542 4 | nostri giorni chiamandola esperienza – come vorrei io che fosse -, 543 4 | proprio dal fatto che l’esperienza, quella «possibile» di oggetti 544 4 | oggetti, è proprio quell’esperienza che non alimenta in seno 545 4 | la matematica; quindi l’esperienza, come concetto contraddittorio, 546 4 | contraddittorio, è appunto l’esperienza «possibile» - Non resta 547 4 | che non dico provenga dall’esperienza, ma pretenda di valere per 548 4 | pretenda di valere per l’esperienza, rifiutando contemporaneamente 549 4 | rispecchiare una situazione dell’esperienza; ma un tale giudizio è valido 550 4 | giudizio è valido solo per un’esperienza che racchiuda intelligibili 551 4 | intelligibili e non per un’esperienza che di per sé non si ponga 552 4 | argomentazione che muove dall’esperienza come cosmo intelligibile. 553 4 | nella sua relazione con la esperienza, uguale dunque in tutto 554 4 | dallo stesso concetto di esperienza da cui è stato argomentato 555 4 | argomentato il primo, concetto d’esperienza di cui s’è tenuta presente 556 4 | contraddittorietà del concetto di esperienza che non poteva non dar luogo 557 4 | la trascendentalità dell’esperienza e del conoscere da essa 558 4 | condizione trascendentale dell’esperienza e della conoscenza non è 559 4 | indipendente dal pensiero, l’esperienza -, né tanto meno ontologico – 560 4 | a intuire e a pensare l’esperienza, stato che, almeno sulla 561 4 | necessario, a scienza, ad esperienza, ecc. non abbia nel pensiero 562 4 | della verifica intervenga un’esperienza diversa da quella fenomenica, 563 4 | dati di fatto che con l’esperienza fenomenica ossia con l’intuizione 564 4 | ora, che sia vero che l’esperienza per intuizione temporale 565 4 | trascendentale, si dia un’esperienza per altra intuizione che 566 4 | si è rivestita la parola esperienza. Ammettiamo invece che muovendo 567 4 | tratte direttamente dall’esperienza – se immagino rosso, conosco 568 4 | conoscenza si dà solo dopo l’esperienza. È certo, ancora, che il 569 4 | sfera del modificato, l’esperienza, e che il frutto dell’elaborazione 570 4 | non di pensiero ossia dell’esperienza in modo da trovare come 571 4 | ricevute direttamente dall’esperienza, mentre altre, ./. quelle 572 4 | si valse per ordinare l’esperienza, nello stesso modo e con 573 4 | seguiti nell’ordinamento dell’esperienza; di conseguenza, i conosciuti 574 4 | benissimo trasferirsi dall’esperienza alla rappresentazione, non 575 4 | conoscenza derivata dall’esperienza e riduceva l’esperienza 576 4 | dall’esperienza e riduceva l’esperienza a modificazione del soggetto 577 4 | reale che si dà solo con l’esperienza; ma l’esperienza è una riproduzione 578 4 | solo con l’esperienza; ma l’esperienza è una riproduzione confusa 579 4 | necessaria che si dia per esperienza, e insieme indipendentemente 580 4 | indipendentemente dalla esperienza. Capiamo così, alla sua 581 4 | non possa darsi senza l’esperienza. Ritengo che il circolo 582 4 | ma debba trasformarsi in esperienza per intervento del soggetto, ./. 583 4 | dell’ambiguità della parola esperienza – che suona particolare 584 4 | superflua, perché la sua esperienza è del tutto identica a quel