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SCENA PRIMA.
Ecco, il nostro presepio è quasi fatto.... Oh che brutta giornata! Che mare grosso e brontolone! Ora prepariamo un po' di fuoco per quando torna a casa quella povera donna, stanca e bagnata! Povera mamma! tutto il dì in moto per guadagnarsi un poco di cena. Quando sarò più grande andrò io attorno per lei.... Zitto, zitto....
Al fratellino che piange nell'altra stanza.
Fa la nanna.... Adesso viene mamà.... fa la nanna ninni....
È permesso?
Siete voi, Gervasa? venite avanti. Come va la salute?
Si tira là. Son settant'uno....
La tua mamma non c'è, Teresina?
Sempre in moto quella povera donna! Volevo chiederle un tantino di sale, un tantino così.
Ve lo darò io.
Fa.
Mi son trovata senza sale in casa.... Oh il bel presepio!....
È la vigilia di Natale.... un brutto giorno per noi.... Due anni come quest'oggi moriva il nostro povero babbo. Vi basta?
Oh sì, un pizzico. Due anni, dite? Non eravate ancora a Livorno.
No, eravamo a Napoli.
Ed è morto in mare il poverino? anche un mio fratello è morto in mare. La vita del marinaro è il ballo della morte. Si alza col bel tempo e va a dormire colla tempesta.
Fu per salvare un burchiello che pericolava. Era una giornata torbida come questa, con un gran vento, quando gli vennero a dire che la Santa Maria, un grosso burchiello del suo amico Corazza, stentava a prender riva. La moglie e i figli del pescatore eran sulla riva a piangere e a gridare aiuto. Il babbo senza pensarci due volte salta con due uomini in una barca, porta con sè della corda, e va incontro al burchiello affrontando i pericoli dell'onda e del vento. Nell'atto di gettare la corda al legno, gli scivolò il piede, cadde in mare, mentre un colpo di vento portava via remo e timone.... E ci ha lasciati in questa miseria....
Io non sono curiosa; ma di', tuo padre non aveva dei parenti ricchi a Livorno?
Qualche mistero c'è, ma la mamma non ne parla mai.
Da quanto tempo siete in questa città?
Son quattro mesi.
E tuo fratello Giacomino dove va a lavorare?
Ha trovato un posticino di commesso presso un orefice del corso. Ci hanno raccomandato al curato della parrocchia che si è occupato con molta carità, e gli ha trovato un bel posto.
Non per sapere i fatti vostri.... e guadagna qualche cosa?
Quanti anni ha?
Nove.
E tu?
Dieci.
E la mamma che cosa fa?
Non è curiosa la vecchietta.
Lavora in biancheria, stira, lava, fa quel che può.
E tu che cosa intendi di fare?
Ora bado alla casa e al piccolo Enrico.... che non si può abbandonare.
E poi?
E poi diventerò vecchia anch'io.... (vecchia e curiosa). Ma sento Enrico che piange.... Scusate, Gervasa.