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UN UOMO AMANTE DEL QUIETO VIVERE (SCHERZO IN UN ATTO PER GIOVINETTI). SCENA ULTIMA. Don Tranquillo, Don Ippolito e il servo. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Don Tranquillo, Don Ippolito e il servo.
Don Ippolito e il servo corrono, E aiutano a tirar fuori Don Tranquillo. Il servo ha sotto il braccio la scarpa del padrone.
O me infelice!
Il servo.
Non si spaventi, caro padrone: ho già bevuto alla sua salute.
zoppicante, sconnesso, con una mano sul capo, l'altra sulla coscia, dice con voce da moribondo:
Tacete, conducetemi in letto. Chiamate il notajo. Voglio far testamento. Voglio morire.
Il servo accompagna via Don Tranquillo sorreggendolo.
rimasto un poco indietro, esclama verso il pubblico:
Povero uomo, mi fa pietà, Forse egli ha imparato a quest'ora che il miglior modo per riposare è di lavorare e che la pace.... non viene in pantofola.
FINE.