Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Vecchie cadenze e nuove

PARTE II LE VAGANTI IMMAGINI

PREDICHETTA

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PREDICHETTA

 

- Sì, vivremo al di , belle signore,

Del ciel a tutti aperta è la gran strada,

Ma non si deve credere

Che bastino i rosari o che si vada

In carrozza alla casa del Signore.

 

E non basta tienimeli, ve l'assicuro,

Il far di magro e d'olio, o al Santo Padre

Mandar ricami e ninnoli

O a rischio di parere più leggiadre

Vestirsi la quaresima di scuro.

 

Perchè possa al di viver ciascuno

È della fede mia primo argomento

Che è d'uopo saper vivere

Molto bene al di quà, fare per cento

Il bene e non vantarsene per uno.

 

Chi confronta spesso al poverello

E sol per non si condisce il pane

Costui potrà risorgere

Nell'alba luminosa del domane,

Che preludia ad un vivere più bello.

 

Chi si contenta perchè mai di pianto

Fe' spargere una stilla e tutto ha sciolto

Verso il fratello il debito

In fredda pace dormirà sepolto,

Ma l'alba non vedrà del Giorno santo.

 

Sol chi dai cuori toglier sa le spine

E ristorar gli inariditi steli

O sa pietoso scorrere

Sull'umano fallir.... quei rompe i cieli

E schiude il tempo che non ha più fine.

 

Voi non vivrete bigottine avare,

Che offrendo al Sacrè Coeur l'essenza e il fiore

Dei vostri oziosi spiriti,

Or cercate all'altar, ora all'amore

Un passatempo che non sia volgare.

 

Chi troppo il corpo suo carezza e loda

Non andrà tra gli spiriti immortali

Che a Dio fan corte e gloria;

All'alto volo si domandan ali

Che Parigi non mise ancor di moda.

 

 

 


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