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| Alfabetica [« »] oppugna 1 oppure 1 or 8 ora 125 oramai 2 orario 3 orchestra 1 | Frequenza [« »] 135 più 132 i 127 ma 125 ora 119 io 114 quel 110 vi | Salvatore Di Giacomo L'ignoto Concordanze ora |
Novella
1 Ignoto| di casette rossastre.~ ~L'ora del tramonto avanzava. Un 2 Ignoto| Chi si fosse in quell'ora, arrivando dal Corso Appio, 3 Ignoto| ombreggiavano la faccia. L'ora già tarda rafforzava il 4 Ignoto| scuola è finita più tardi. Ora vado a casa. Ho i guanti: 5 Ignoto| tu dove vai, Letizia?~ ~Ora ella, improvvisamente, si 6 Ignoto| Non lo dico a nessuno.~ ~Ora Letizia lo baciava forte 7 Ignoto| quadrello che gli era sfuggito. Ora lo brandiva nella piccola 8 Ignoto| del piazzale già lontano. Ora Letizia, immobile, in mezzo 9 Ignoto| volontà, sul parapetto. Ora ella quasi temeva di spiccarsene, 10 Ignoto| un'ultima volta il fiume. Ora ne saliva un alito d'umidità, 11 Ignoto| rapidamente sul ponte.~ ~L'ora scoccò all'Arcivescovado. 12 Ignoto| le parole sacrileghe. Ma ora, davanti a lei, luminoso 13 Ignoto| le cui membra piteciche ora s'aggrovigliavano al palo 14 Ignoto| riparo alla fiamma.~ ~Ma ora ella si liberava dallo scialle, 15 Ignoto| rispose:~ ~- Buona sera... Ora vengo.~ ~- È Chiarina - 16 Ignoto| fuggita.~ ~- Quando?~ ~- Ora.~ ~- Sei andata da lui?~ ~- 17 Ignoto| brutalmente:~ ~- Be'?... E ora che vuoi fare?... La vita?~ ~ 18 Ignoto| udire un'altra volta, ma ora don Placido non vi badò.~ ~- 19 Ignoto| assieme... Con la bionda. Ora deciditi. Hai capito? Grande 20 Ignoto| perdòname, perdòname!...~ ~Ora piangevano, piano, sedute 21 Ignoto| la Via della Stazione - Ora ci verrà addosso tutta l' 22 Ignoto| un tratto.~ ~Per più d'un'ora, senza parlare, senza neppure 23 Ignoto| ogni scossone del treno. Ora le parlava sottovoce, rapidamente, 24 Ignoto| così, come penso io. E tu ora mi vuoi bene, e io ti voglio 25 Ignoto| partito con loro da Capua. Ora i primi ranghi si formavano 26 Ignoto| Migliaia di lumi, alti, bassi, ora bianchicci, ora rossastri 27 Ignoto| bassi, ora bianchicci, ora rossastri occhieggiavano 28 Ignoto| Nessuno, nessuno...~ ~Ora ella era a fronte dell'ignoto, 29 Pesci| cantanti del teatro vicino, ora gli poneva davanti un piatto 30 Pesci| comodo asilo remuneratore. Ora bisognava lavorare e frequentare 31 Pesci| Usciamo. Bada ch'è ora di tornare lassù.~ ~De Laurenzi 32 Pesci| maniera di battagliare. Ora, come l'hanno insegnato 33 Pesci| logore de' suoi pantaloni.~ ~Ora passava un carro funebre, 34 Pesci| era entrato a trent'anni; ora ne aveva sessantacinque 35 Pesci| per un pezzo. Era la mezz'ora in cui Stazza si concedeva 36 Pesci| disposta ad architettare, ora mi offeriva un più sottile 37 Pesci| sua tavola.~ ~- M'arriva ora la comunicazione ministeriale. 38 Pesci| accanto al vassoio.~ ~L'ora meridiana avanzava: il sole 39 Pesci| cristalli percossi. Era l'ora. M'avviai alla porta.~ ~ 40 Pesci| giorno, sempre alla medesima ora. Anzi, ieri, m'aveva detto, 41 Cocot| male femmine.~ ~In quell'ora - l'ottobre era agli ultimi 42 Cocot| era partito alcun fruscìo. Ora, nella mezza luce, le cornette 43 Cocot| Maria ad Agnone. Fino ad ora la cura delle sciagurate 44 Cocot| a rifornire il cortile: ora, più lentamente, scendevano 45 Cocot| medaglietta. Con la mano sinistra ora raccoglieva sul fianco la 46 Cocot| delle suore aspettava.~ ~Ora la butterata, con l'indice 47 Cocot| suora che le aveva parlato ora chinava la testa: le sue 48 Cocot| cortile si era vuotato. Ora un'improvvisa calura sciroccale 49 Cocot| otto del mattino e a quell'ora le recluse scendevano a 50 Cocot| Roma! Firenze! Si cambia!~ ~Ora s'accendeva e s'agitava, 51 Cocot| nude fino alla scapola, ora percotevano l'aria, i suoi 52 Posto| illusioni nel cuore! Sta bene. E ora va: e insegna ai giovanetti 53 Posto| esso aveva accolto fino ad ora? L'arte, la poesia, la letteratura, 54 Posto| baciati. Egli mi guardava, ora, con gli occhi ridenti.~ ~- 55 Posto| che disperazioni? Bene: ora non più... Tutto è a posto... 56 Posto| particolare tristezza dell'ora in cui pare che tutte le 57 Posto| rimasto d'una stearica e ora badava a cacciare e a pestare 58 Posto| tavola, sorrisi amaramente. Ora Barra interrompeva il suo 59 Posto| egli mi voleva dire che l'ora della partenza si appressava, 60 Posto| lui, decidendosi - Ho un'ora. Il tempo per pigliare un 61 Conosc| fornellino della pipetta e ora la ricaricava, lentamente.~ ~ 62 Conosc| denari in saccoccia, che ora non si vedono più. Era lì 63 Conosc| scuderia. Ogni giorno, a prima ora e daccapo verso il tramonto, 64 Conosc| si viene a Napoli in un'ora di ferrovia. A Napoli, nelle 65 Conosc| tanto visto soffrire.~ ~Ora ne ascendevo lentamente 66 Conosc| m'aveva preso per mano e ora mi poneva di faccia al primario 67 Conosc| Mi dia la mano almeno: ora non glie la lascio più come 68 Conosc| la vita! Povero ercole! E ora comprendeva egli la sua 69 Clorind| paesaggi. Nel silenzio dell'ora si udì per un pezzo il chioccolare 70 Clorind| impenetrabile, accoglieva ora centinaia d'oscure e miserabili 71 Clorind| difesa della Porta Capuana: ora, sul cielo perlaceo, que' 72 Clorind| tiranno della sua gioventù. Ora, vestendosi, due o tre volte 73 Clorind| Forse cerca la Virginia?~ ~Ora la sua voce sonora, maschile 74 Clorind| che interrogavano or me ora quelle donne.~ ~Vi fu un 75 Clorind| poi si trasse da parte. Ora si illuminava tutta quanta. 76 Clorind| arrivò allo studio qualche ora appresso, nella sua solita 77 Clorind| due! E lei?... Tornerà?... Ora son finite le malinconie... 78 Clorind| neh? E per cose allegre, ora, per cose allegre!...~ ~ ~ 79 Nipote| un orologetto d'argento. Ora se l'è ripreso, povera donna; 80 Nipote| abbia bisogno di guardarvi l'ora.~ ~La piccola vampa del 81 Nipote| Agàveto, novizio teatino, ora soldato semplice nel 141º 82 Nipote| strinse così da presso che ora i nostri corpi si premevano. 83 Nipote| confuse voci della trincea ora coglieva e ammorzava un 84 Nipote| subito non avevo visto, ora lo vedo: sta davanti a uno 85 Nipote| di discernere in questo - ora che dal finestrone che sovrasta 86 Nipote| voi?~ ~La piccola voce ora m'interroga un poco spazientita.~ ~- 87 Nipote| ridiventò silenzioso. L'ora meridiana cadeva: così che 88 Nipote| notte paurosa e profonda.~ ~Ora, mi pareva davvero che a 89 Nipote| M'urgeva di consegnarlo. Ora mi mandavano a Bari ove, 90 Nipote| riconobbe subito. Aveva, ora, un'aria assai stanca e 91 Nipote| anche le converse... Mezz'ora di preghiera, ogni sabato, 92 Nipote| parlato eccessivamente e ora continuava a fatica, con 93 Caso| terminava alle sedici, nell'ora del sole alto. Era andata 94 Caso| Ma che! - fece Longo - Ora mi si mette a giurare! V' 95 Carol| padrone del molino che ora veniva in mie mani. Per 96 Carol| E ricordo, come se ora trascorresse ancora sotto 97 Carol| il silenzio era alto, l'ora era propizia. Io sentivo 98 Toto| riconoscente, amico mio! Ora io non desidero di vedere 99 Toto| origliava lì, nella penombra, ora s'allontanava in fretta.~ ~ 100 Cilieg| Madonna del Carmine!...~ ~Ora, nello spazioso cortile 101 Cilieg| prescrizioni farmaceutiche. Era l'ora della visita. I parenti 102 Cilieg| dalla ferita recente, che ora s'andava rimarginando. E 103 Cilieg| opposta alcuna resistenza. Ma ora cercava di divincolarsi.~ ~- 104 Cilieg| svegliò, di soprassalto. Ora quel giovanotto le stava 105 Cilieg| Sorcio in trappola! Ora ce lo dirà lui chi è stato 106 4Piano| vuoi? Non vuoi andare?...~ ~Ora la signorina s'era levata 107 4Piano| quello che si dice.~ ~- Così. Ora va. Ti ricordi? Alle partenze. 108 4Piano| immoti. Ella si risovveniva, ora, di tutte le sue pene, di 109 4Piano| fratello ferroviere che ora le voleva abbandonare per 110 4Piano| vi nascose la faccia.~ ~Ora tornava Milia, dalla ferrovia: 111 4Piano| crescente salì alle finestre. Ora la folla entrava nel cortile, 112 Feder| arcadico del suo bel tempo, ora diventato brullo e disuguale. 113 Feder| trasformati, e su d'un tono che ora sale ora scende, il pianto 114 Feder| su d'un tono che ora sale ora scende, il pianto e la preghiera, 115 Feder| irreali.~ ~ ~ ~II~ ~ ~ ~Ora, una ventina di giorni fa, 116 Feder| portata la lettera - fra mezz'ora sarò da lui.~ ~Sulla soglia, 117 Feder| tempo! Bravo, ho piacere. Ora concedetemi dieci minuti 118 Feder| un giardino, in origine: ora poco vi restava che lo attestasse: 119 Feder| incantati - un altro ancora, che ora si veniva a sedere sulla 120 Feder| braccetto, or lentamente, ora a passi precipitosi, trascinavano, 121 Feder| era riescito a ficcarsi: ora quell'immane viluppo s'andava 122 Feder| meditazione sconsolata, ora, ancora una volta, e invano, 123 Feder| sollecitare il figliuolo, e ora, incollerito e angoscioso, 124 Feder| toppa e la porta s'aperse.~ ~Ora egli, di su la soglia, col 125 Feder| varrebbe nasconderlo? Tutto, ora, tutto ricordavo. Ricordavo