Parola
accendeva
addormentato
addossata
addossato
albergo
alito
allegro
anime
annunziò
apparivano
apparvero
appressò
arcivescovado
arrivato
arrivederci
aspetta
aspetto
assieme
attaccato
attraverso
ave
avere
avrebbe
azzurrini
badi
balbettai
batteva
bestia
bicchiere
bottega
bruna
buono
busto
buttata
buttò
caffettiere
cameriere
camicia
cammino
capisce
carlo
carro
carrozzino
cavallo
cercò
certamente
chinava
chissà
chiusa
colore
cominciò
compagnia
comprendere
contento
copiosa
costei
cristo
cupo
curiosità
decreto
devi
difficile
disegno
dolori
dormitorii
dov'
dovesse
eccomi
eccoti
eh
entrava
entrò
epilettica
eravamo
essi
fai
fanno
farmi
fatica
favore
felicità
ferita
fermò
ferro
figliuolo
finalmente
finestroni
fossi
fragore
francese
fresca
fuoco
gazzetta
gioventù
gl'
gridava
grigiastro
guancia
guerra
immane
immobili
impeto
impiedi
importava
incontro
infermità
inserviente
insomma
interna
lanzieri
lascia
lasciato
lascio
lasciò
lavorare
legno
lente
lessi
levava
libri
lievemente
lontana
luna
macché
magnifico
malinconica
maniera
marcello
membra
meravigliato
mille
misteriosa
momenti
mosse
mozzicone
mura
nebbia
nei
nobile
notaio
nuda
occhio
orecchio
otto
pallide
palma
pandolfelli
panni
parenti
paura
pazienza
penetrare
penna
pensa
pensavo
pensiero
penso
perdonatemi
perfino
persona
pesce
pianerottolo
piegata
piegò
pieno
pietre
pochi
polsi
poltrona
portare
portata
portava
porte
porto
posava
pose
potevo
pozzo
pranzo
preghiera
prigione
profonda
profondo
quanta
quindici
raccolta
ragazze
refettorio
resto
ricadde
ricorda
ricordavo
ridere
rimasta
riposo
rispondi
risposta
rive
rosso
sai
salutò
sapere
sapeva
sapevo
sbaglio
schiuso
scivolare
sconosciuta
scriveva
sedette
seguì
sentinella
sentite
sentito
sigaretta
silenziosa
soggiunsi
soli
sommessamente
sparsa
spettacolo
spiegate
sportello
statua
stava
stento
strepito
sullo
t'
tardi
terminava
terza
tese
tono
tranquillamente
tremavano
tremito
trincea
trovai
trovare
tuttavia
tuttora
udivano
uguale
ultime
ultimi
usava
usciere
vaniloquio
vasta
vedrai
vergine
vetrata
vicina
vie
vivere
volesse
voleva
volevo
voltava
vuoto