Lettera

 1   1|         questo tempo da perdere. Perciocchè molte cose ora crederemo
 2   2|         ben solo, cioè l’onesto. Perciocchè giudicando che ve ne sia
 3   2|       uomo è più felice d’Iddio; perciocchè Iddio non usa queste cose,
 4   2|      molto più felici dell’uomo, perciocchè vivono senza iniquità, e
 5   2|    nessun si debbia insuperbire. Perciocchè che cosa più stolta può
 6   2|         l’ha godute lungo tempo; perciocchè la felicità medesima, se
 7   2|          cose modo e parsimonia. Perciocchè la licenza è quella, che
 8   2|        valorosa. Ama la ragione; perciocchè l’amor di questa t’armerà
 9   2|     basta e supplisce per tutte. Perciocchè la potenza e l’origine di
10   2|         che si doglia di quella. Perciocchè la virtù non può essere
11   2|    pigrizia senza azione alcuna. Perciocchè l’onesto è sicuro, e libero,
12   3| immaginati che intervenga a noi: perciocchè altri sono stati condotti
13   3|         senza cagione il fece; perciocchè in questo caso chi deve
14   3|          la morte, o aspettarla: perciocchè molte cose vi sono che ti
15   3|      meditazione, che di questa. Perciocchè il pensare all’altre cose
16   4|          fussero tra mille navi. Perciocchè a queste sole è permesso
17   4|        abbia anco gran cagioni*: perciocchè non sono tampoco grandi
18   4|          l’esortasse molto bene. Perciocchè così gli cominciò a dire: “
19   4|            spargere il sangue. Perciocchè tre giorni s’astenne dal
20   4|          difficile,  misero. Perciocchè con tutto ch’egli s’abbia
21   4|  pieghino gli fati de gli Dei;~ ~perciocchè sono fermi, e stabili, e
22   4|          e servi anco alla vita; perciocchè levando la virtù del morire,
23   4|       mal volentieri ti spicchi. Perciocchè che altro ti puoi doler
24   5|         e dura intorno a un’ora; perciocchè chi è che lungamente stenti
25   5|     avanti noi è stato, è morte; perciocchè che importa o che tu non
26   5|           piacendogli di vivere. Perciocchè che virtù è l’uscire, quando
27   8|          anco forza di medicina. Perciocchè queste oneste consolazioni
28   8|          e la paura della morte. Perciocchè non giudicavo di morire,
29   8|          di patir ogni tormento: perciocchè altrimente è gran miseria,
30   8|    perchè fanno degl’intervalli. Perciocchè un intenso dolore tosto
31   9|       dovemo  anche abborrire: perciocchè dicono che si deve per voto
32   9|       non vi sarà errore alcuno. Perciocchè non si deve desiderar il
33  10|          non ha incomodo alcuno; perciocchè per voler che una cosa abbia
34  11|       levarsene è difficil cosa: perciocchè non siamo solamente imbrattati,
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