Lettera

 1 Ded|        Italia d’un tesoretto in fatto del suo gentile idioma,
 2 Pre|  martello d’una sana critica in fatto di ciò; mentre il neologismo,
 3 Pre|         vorrannosi la berta del fatto mio, perchè con tanta serietà
 4 Pre|   esistenza, perchè non trovasi fatto cenno da chicchessia nè
 5 Pre|           Non negherò d’essermi fatto lecito, non senza domandar
 6   1|     quando vorrai. Ora ti verrà fatto facilmente, poichè non solemo
 7   1|      cose secrete. È dunque ben fatto di non far mostra temerariamente
 8   1|        e se dirai così, si sarà fatto qualche profitto. Io mi
 9   2|         se mi dimandi chi abbia fatto questi tali così buoni,
10   3|         e che pur jeri l’avessi fatto. Già noi avemo navigato
11   3|      dubbio che fa più tosto il fatto d’ altri, che il suo. Non
12   3|          altri dirà ch’io abbia fatto troppo fortemente, altri
13   3|         che giudichino male del fatto tuo. Troverai anco di quelli,
14   3|         anco di quelli, che han fatto professione di Savii, che
15   3|         miglior cosa, che abbia fatto l’eterna legge, è che n’
16   3|       giudizio che si vorrà del fatto di questo fortissimo uomo,
17   4|        ancora, il quale essendo fatto prigione gridava in quella
18   4|         Perchè che cosa hai mai fatto, che sia degna di luce?
19   7|       lungo viaggio che abbiano fatto; quante volte stando nel
20   8|      conseguenza d’esso catarro fatto famigliare, mi rincresce
21   8| affezionatissima nostra, che ha fatto ch’il dolor sia o tollerabile,
22   8|     pensando a quel che tu abbi fatto onestamente, e fortemente:
23   8|      bollente per un palato già fatto calloso, si trasporta la
24  11|       come quelle che hanno già fatto prova di loro. Vi trovo
25  11|       altra cosa, ci par d’aver fatto assai, avendo speso una
26  11|       fanno i leoni, quando han fatto preda. Questi tali stracchi