Lettera

 1   1|        infermità. Or molto maggior male è questo che non ti posso
 2   1|           postema che causa il mio male. Non voglio che tu mi lodi;
 3   2|          han quei che patiscono il male. Il subito mal d’altrui
 4   2|        questo è, se si converte in male; il che non comporta la
 5   2|           niuna di queste cose sia male,  degna che la mente sana
 6   2|       gloria. E se teme di qualche male, è da quello molestato aspettandolo,
 7   2|           prima i segni del futuro male, venendo una certa pigrizia
 8   2|        oppresso, è travagliato dal male. Perocchè immaginandoselo
 9   3|         importa è il morir bene, o male: e il morir bene è fuggir
10   3|        fuggir il pericolo di viver male. Laonde io giudico effemminatissimo
11   3| mancheranno quelli, che giudichino male del fatto tuo. Troverai
12   5|          ricerchi, poichè non vi è male, ch’io non conosca per esperienza:
13   5|          mal che s’abbia è un star male; ma aver questo è un morire.
14   7|        portiamo e giudichiamo anco male d’essi, a stimargli tanto
15   8|     esperienza quel che sia questo male, che nel principio disprezzai.
16   8|         incomodo, ch’è proprio del male. Gran tormenti apporta l’
17   8|          troppo. E quel che tratta male gl’ignoranti nel tormento
18   8|        allegrarsi del fine del suo male. Si devono dunque stirpar
19   8|            Il breve, e precipitoso male un degli due farà, o che
20   8|            bene, e il nostro sommo male: e in questa guisa  ci
21  11|      uomini si rallegrino del loro male. Non è però ch’io senza
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