Lettera

 1   2|        E però un vero prudente, tosto che vede presentarsegli
 2   2|        questi fugacissimi beni, tosto resta abbandonata, e però
 3   3|        si lamenta colui, che ha tosto navigato. Perchè, come tu
 4   3|     volentier se ne toglie; ma, tosto che la fortuna di questo
 5   3|        possa far ogni cosa; più tosto che considerare che in colui,
 6   3|      finir la vita, e morir più tosto di fame, che di veleno;
 7   3|         non è dubbio che fa più tosto il fatto d’ altri, che il
 8   4|     morisse in questo modo, più tosto che invecchiasse per poltroneria?
 9   7|       noi anco semo per arrivar tosto al fine, al qual ci dolemo
10   8|    Perciocchè un intenso dolore tosto ritrova il fine: niuno può
11   8|  strettezza qualche difetto. Ma tosto queste parti si fanno stupide;
12   8|          palma,  tromba che tosto ponga silenzio al nostro
13  10| Aristone solea dire ch’egli più tosto volea un giovine malanconico,
14  11|        per questa cagione è più tosto da ignorante, che altrimente:
15  11|         cosa n’impedisce, è che tosto ne compiacemo di noi medesimi:
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