Lettera

 1   1|         ti debbi ascondere nell’ozio; ma voglio che tu lo facci
 2   1|      facci anco per modo, che l’ozio resti ascoso. Et ancorchè
 3   1|        che tu facci, che il tuo ozio non sia conosciuto. E per
 4   1|  poltroneria. Il gloriarsi dell’ozio, è una pigra ambizione.
 5   1|   mostra temerariamente del suo ozio; et il modo di vantarsene
 6   1|         casa. Chiunque fa che l’ozio suo dia occasion di parlare
 7   1|         che faccio io in questo ozio? Io curo la mia piaga. S’
 8   1| contento che tu perdoni a quest’ozio mio, piuttosto che gli porti
 9   1|          o Seneca, tu mi lodi l’ozio? Tu cadi ne l’opinion d’
10   1|         d’Epicuri. Io ti lodo l’ozio, nel quale tu facci molto
11   8|      esercitarti; come fuggir l’ozio, al qual sempre inclina
12   8|     stessa l’abbandonarsi ad un ozio infingardo. Ad uno spirito,
13   9|   procedono dal piacere, e dall’ozio? che si sogliono ricevere
14   9|      animo tuo. Et il giacer in ozio riposato non è tranquillità,
15  10|        datosi all’ombra, et all’ozio, sia mancato all’onore,
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