'l-duran | durat-parsi | parta-torne | torni-zoppi
            grassetto = Testo principale
     Letteragrigio = Testo di commento

2001 2 | alle mani con un che si parta dalla grappiglia, nessuno 2002 1 | Io voglio piuttosto che partendoti tu dichi: io tenevo quest’ 2003 11 | avendo speso una piccola particella di tempo nella filosofia. 2004 8 | opinione, la quale non è particolar dell’ambizione, della 2005 5 | esperienza: non dimeno a uno particolarmente par ch’io sia dato in preda, 2006 2 | guardia, e che si devono partir da noi. Chiunque l’ha possedute 2007 3 | ingiuriati, non si sanno però partire, trattenuti dalla piacevolezza 2008 11 | Consolato, delle nozze, e del parto della moglie del tale. Le 2009 10 | il vino, che essendo novo parve grosso, et aspro, si faccia 2010 Pre | erano mancanti nel fine, parvemi opportuno lasciarle correr 2011 Ded | appresso soggetto di vanità, e pascolo all’insana ambizione. 2012 3 | guerra navale un Barbaro, passandosi la gola con quella lancia, 2013 1 | chi ti perseguitino. Molti passano via le cose aperte, e cercano, 2014 11 | ma anco infetti; per non passar da una figura ad un’altra. 2015 9 | parte d’essa son forzato di passarla carco di vestimenti. Io 2016 11 | le false allegrezze avrem passata ec.~ ~E tu sai molto bene, 2017 11 | anderà contra di loro, e vi passerà anco per mezzo. Noi molte 2018 4 | che per la tua vessica passino cento, o mille anfore, perchè 2019 7 | lasserai d’osservar queste tue passioni, che l’immagine di cotesto 2020 2 | passate in obblio. Quanto passò, quanto sarà per avvenire 2021 9 | dopo costui, emulo della paterna virtù, dopo che ebbe solennemente 2022 5 | et in quel mezzo di tempo patimo qualche cosa. Ma l’una e 2023 8 | tormenti! quanti mali ho patiti! Niuno si credè ch’io mi 2024 2 | di povertà; quei che han patito naufragio, o travaglio simile 2025 Pre | in Roma di que’ tempi le patrie usanze, dalla veneranda 2026 6 | quanto avvien ch’altri sia patron di se stesso? Sta sano.~ ~ 2027 Ded | impossibile, quando con men che paziente mano stata fosse assistita. 2028 10 | bambini, putti, pazzi temono la morte, è bruttissima 2029 1 | ogni cosa, e dannate le pazzie di questa umana vita, se 2030 Pre | potuto io avessi uscire del pecoreccio, trascrivendolo diligentissimamente 2031 Pre | fin per gli Dei vuoi tu pedantescamente spacciare tanta saccenteria? 2032 1 | ritrovati, guastano le lor pedate intorno alla tana. Il medesimo 2033 4(*)| più veramente dimandiam la peggior pazzia, che appiccarsi possa 2034 1 | ignoranti che desiderino di penetrar nelle cose secrete. È dunque 2035 Pre | volgarizzate dalla maestra penna del Commendatore Annibal 2036 6 | per li piedi, ma per le penne. Ma io mentei, perocchè 2037 Pre | poi, meglio riflettendovi, pensai bene di soprassedere, e 2038 Pre | alterandole con gotico pensamento, sovra le altrui scritture; 2039 11 | stabile e grande. Altri pensano d’ottenerla per conviti, 2040 2 | voler esser beato, deve pensar che sia un ben solo, cioè 2041 7 | pianto fu, che non avevo mai pensato ch’egli potea morir prima 2042 4 | sorti di morti. Ma tu non pensavi di dover pervenire una volta 2043 8 | loro in vita dopo di me: pensavo, dico, di vivere non con 2044 5 | dimandar questa infermità pensier di morte. Conduce talvolta 2045 7 | dicendo che ancora Niobe pensò al mangiare. Mi dimanderai 2046 Pre | pugno, giacchè tanti erano i pentimenti, gli sgorbj, le varianti 2047 2 | vergogna, d’aversene poi a pentire. Or considera tu medesimo 2048 11 | Magnam ex epistola tua percepi voluptatem etc. Ep. lix.~ ~ 2049 2 | commossi non solo dalla percossa, ma anco dallo strepito. 2050 2 | par di quello che è da lui percosso: così in queste cose, che 2051 3 | estenuar il corpo si suol percotere la vena. Non accade con 2052 8 | Perchè non ci sia cibo che perda il suo calore, perchè non 2053 8 | naturale, e mutato in peggiore, perde quella forza, con che ne 2054 Pre | per questo men classico? Perderà per questo il merito delle 2055 2 | riferito; perocchè se pur io perdo un buono amico, non però 2056 7 | che punto. A noi si può perdonare il dar nelle lagrime, purchè 2057 8 | stupide; e col dolor istesso perdono il sentir d’esso dolore. 2058 Pre | son concepute, e per le peregrine cose che contengonsi in 2059 Pre | par fluida, quasi fonte di perenne vena, e di leggieri si accomoda 2060 Pre | latino per l’intelligenza perfetta della versione (dovuto avendo 2061 Pre | obbligati siam di sapere perfettamente, attenendosi nell’impararla 2062 10 | che suol essere d’un animo perfetto, che non sente passione 2063 Pre | saprà tessere volgarmente un periodo, che non zoppichi da qualche 2064 2 | questi, e ’l bene non può perir fuor che in un modo, e questo 2065 2 | operazioni. Questa concordia perisce, se l’animo, che convien 2066 8 | odio, perchè i desiderj periscono. E non è dura cosa il privarsi 2067 6 | s’accorge ch’elle siano perite, ma lo pensa. Chi ha se 2068 8 | replica: l’infermità non mi permette d’operare qualunque cosa: 2069 2 | o dall’invidia popolare, perniciosa cosa agli buoni, sono alla 2070 3 | quale, come sai, non si può perpetuamente ritenere. Perocchè non il 2071 1 | non mancheranno chi ti perseguitino. Molti passano via le cose 2072 3 | per disprezzar il dolore, perseverando la sanità, l’integrità, 2073 10 | vecchiezza questa mestizia: perseveri pur ora ad amar la virtù, 2074 8 | fussero segate le vene, perseverò di leggere il libro, che 2075 11 | mutar natura, è perchè ci persuademo d’esser bonissimi. Alessandro, 2076 3 | un fiero animal nudrito, persuadendogli uno che per finir questo 2077 6 | esser uomo da bene, non si persuaderebbe d’esserlo ancora, e forse 2078 3 | Non potè con tutto ciò persuaderglielo: egli s’uccise, senza 2079 2 | pervenire alla vita beata sia il persuadersi che è un ben solo, e questo 2080 1 | quel che avevo cominciato a persuaderti che tu facci, che il tuo 2081 4 | avea però bisogno di chi lo persuadesse, ma solo d’un che lo ajutasse 2082 4 | o perchè era timido, gli persuadeva quel che averebbe persuaso 2083 6 | LETTERA VI.~ Jam tibi iste persuasit etc. Ep. xlvii.~ ~Già cotesto 2084 | pertanto 2085 11 | avvenga che noi siamo tanto pertinacemente dati a questa pazzia, che 2086 3 | tranquillità; altri dalla pertinacia d’esso vento con gran prestezza 2087 2 | almeno un motivo simile alla perturbazione? Non se gli muterà il colore? 2088 1 | che, vinti gli affetti, è pervenuta alla cognizione delle cose 2089 2 | è, perchè non semo anco pervenuti a quello immenso et inseparabile 2090 1 | questo bene. E chiunque perviene alla saviezza in vecchiezza, 2091 11 | lontano da’ vizj? Niun di noi pesca al fondo, pigliamo solamente 2092 Pre | dovuto avendo alle volte pescarne il senso a gran fatica tra 2093 Ded | mezzo l’inveterato uso, pessimo già diventato, di biscantare 2094 6 | sicuramente si maneggia un pestifero serpe, mentre egli è agghiacciato 2095 8 | credenziera affastellati i petti degli uccelli, giacchè cagionerebbe 2096 Pre | interiora, e avendola da un pezzo, non potei rattenermi dal 2097 2 | questo officio del mondo. Piaccia all’uomo quel ch’è piaciuto 2098 5 | non incresce di morire, piacendogli di vivere. Perciocchè che 2099 3 | partire, trattenuti dalla piacevolezza del luogo, e dall’usanza. 2100 4 | vita dolcissimamente, e piacevolissimamente. Ma non ne sarà però inutile 2101 1 | questo ozio? Io curo la mia piaga. S’io ti mostrassi un piede 2102 4 | d’ogn’altro pazzo, un che pianga di non esser vissuto mill’ 2103 2 | in lor luogo l’impietà di piangerli continuamente. Oltra di 2104 7 | acquistarsi un amico, che piangerlo. Son certo che questo, che 2105 7 | anno a piangere, non perchè piangessero tanto tempo, ma perchè non 2106 4 | somme di danari a’ servi che piangevano, e si mosse anco per se 2107 7 | nessun tempo è onesto che pianghino. Ma qual donnicciuola mi 2108 4 | pensi d’allungarlo? Che piangi? Che desideri? Tu perdi 2109 7 | in goder gli amici, gli piangono poi miserissimamente; 2110 7 | queste cose son quello, che piansi così smisuratamente Anneo 2111 9 | la vecchiezza che m’abbia piantato in questo letto: e perchè 2112 7 | lamenti, e questi smisurati pianti? Ti rispondo, che per il 2113 8 | nausea il vederli posti sul piatto tutti intieri. Che mal quinci 2114 Pre | direbbesi a vino di sua natura piccante, il quale esibiscasi a bere 2115 Pre | qual tempo facesselo. Del picciol codice adunque io mi professo 2116 11 | assai, avendo speso una piccola particella di tempo nella 2117 2 | vede presentarsegli questi piccoli doni, si fugge dal teatro; 2118 11 | i piaceri, ingeriti nel piccolo corpo più di quel ch’egli 2119 1 | piaga. S’io ti mostrassi un piede enfiato, una mano livida, 2120 8 | se nulla giungerà a farti piegare a debolezza per forza, se 2121 4 | ch’unqua con prieghi~ Si pieghino gli fati de gli Dei;~ ~perciocchè 2122 2 | d’esser buone, sono più pienamente concesse agli animali, che 2123 11 | savio. Savio è colui, che pieno d’allegrezza, giocondo, 2124 2 | tra le cose buone è l’aver pietosi figliuoli, ben accostumata 2125 3 | qualunque gli è più vicina, pigliandola per buona, ancorchè sia 2126 2 | godono i piaceri che si pigliano molto più dell’uomo, e con 2127 3 | dunque, disse, ti piace di pigliarti i fastidj che toccano altrui? 2128 3 | dunque è che ne fa così pigri e tardi? È che nessun di 2129 10 | seccano e turbano. Vano e pigro lo dimandano: e certi altri, 2130 Ded | avesse ricorso alle Dame di Pindo; e quel che da principio 2131 6 | era solo attaccato per la piuma, la quale, fuggendosi, ha 2132 8 | cose leggiere? Che? vuoi tu piuttotosto che l’infermità sia lunga, 2133 9 | pensando ad altro, che a placar i Dei col suo sacrifizio; 2134 11 | d’allegrezza, giocondo, e placido, et intrepido vive eguale 2135 Pre | dirette; ed abbiansi grazie, e plaudasi al ticchio ch’émmi saltato 2136 Ded | superbi, andanti a caccia di plausi. Di fatti qual più ridicola 2137 11 | lungo tempo; e come anco il plauso, e il grido favorevole, 2138 6 | qualche ameno e fruttifero podere, e non dimeno per possederle 2139 Ded | l’amabilissima e divina poesia, a decantare trovata le 2140 Ded | che m’impedì di cogliere poesie lodatrici delle distinte 2141 7 | questa cosa: poichè il gran poeta Greco par che conceda, che 2142 Ded | sottentrarono a tener le lor veci i poetastri o prezzolati, o ambiziosi 2143 Ded | meglio dire l’abuso delle poetiche Raccolte per Nozze, per 2144 Ded | gittavansi alla rinfusa tra il polveroso ciarpame delle famiglie, 2145 7 | e come anco vi sono de’ pomi, l’asprezza de’ quali n’ 2146 Ded | d’un abito alla odierna pompa non disdicevole. Ho cercato 2147 3 | ho riveduto i tuoi luoghi Pompei; e nel rivedergli m’è tornato 2148 4 | desideri? Tu perdi l’opera:~ ~Pon fine al tuo sperar ch’unqua 2149 Pre | de’ buoni Autori, e dalla ponderata e matura meditazione delle 2150 4 | mangiare; e comandò che si ponesse nel letto il tabernacolo, 2151 Pre | perchè con tanta serietà pongomi a ragionare del detrimento 2152 11 | quante ne brami, che non mi ponno apportar altro, che nocumento: 2153 2 | dall’ira, o dall’invidia popolare, perniciosa cosa agli buoni, 2154 1 | Questo è comun costume del popolo, e d’ignoranti che desiderino 2155 6 | lui. Non vedeva che per por altri in pericoli, egli 2156 8 | qualche cosa per insistenza, porgerai un esempio il più luminoso 2157 3 | fa differenza alcuna di porgli fine egli medesimo, o che 2158 Pre | d’una medesima Lettera, e porlo qui sotto, onde venisse 2159 9 | anco cosa dolce; ma io non porrò mai così effemminato nome 2160 Ded | cosa nel paese nostro ci porse un luminoso esempio, tra 2161 8 | tal volta il vivere è anco portarsi fortemente. Io ti dirò quel 2162 4 | ignominioso, comandandoglisi che portasse il vaso osceno; battendo 2163 4 | cose mie, e quel che mi portassero di novo. Già lungo tempo 2164 Pre | otta ad otta per salto, e portavano in se impresse le note delle 2165 9 | sogliono ricevere con le porte ornate? Vi sono certi piaceri 2166 7 | noi avemo altri amici, ci portiamo e giudichiamo anco male 2167 4 | comandano che tutte l’altre portino solo le vele maestre, e 2168 5 | poichè parlar non potevo, posi fine al ragionar con me 2169 Pre | parmi aver detto di sopra, pospongono a quella la lor propia, 2170 | Possano 2171 Pre | quale dovrebbesi per noi possedere in tutta la sua estensione, 2172 6 | podere, e non dimeno per possederle non guardiamo a fastidj, 2173 2 | partir da noi. Chiunque l’ha possedute senza ragione, non l’ha 2174 6 | caso. Se lungamente gli hai posseduti, puoi dir d’avergli perduti, 2175 9 | e travagli del quale tu possi far esperienza della fermezza 2176 8 | sendo vero quel detto di Possidonio: avere più durata un giorno 2177 | Post 2178 8 | armi indossate, le truppe poste in ordine di battaglia che 2179 1 | gli umori raunati, e la postema che causa il mio male. Non 2180 8 | cagionerebbe nausea il vederli posti sul piatto tutti intieri. 2181 10 | diverse cose; questi a’ potentati, quelli a lussuria; questi 2182 2 | volontariamente. Or quanto è più potente, quanto è più forte, quanto 2183 1 | adito nelle superbe case de’ potenti, il tessere il catalogo 2184 9 | da patire, desidererò di poterli sopportare fortemente, onestamente, 2185 6 | anco si despererebbe di poterlo mai essere. Oh gli dispiacciono 2186 11 | sei in errore, credendo di potervi arrivare per via delle ricchezze. 2187 | potessero 2188 | potessimo 2189 4 | per forza. Fa che sia in potestà tua quel ch’è sottoposto 2190 | poteva 2191 | potevo 2192 | potresti 2193 | potrete 2194 | potuta 2195 | potute 2196 2 | degli lor beni; quei che son poveri nelle ricchezze, molestissima 2197 4 | di Lavoro: e la gente di Pozzuolo tutta corre all’alto per 2198 8 | tempo dell’imbandigione del pranzo non ci sia un andirivieni 2199 5 | ne seguiti, dov’ella n’ha preceduti, et è per seguirne. Ciò 2200 2 | la licenza è quella, che precipita e spinge le sue proprie 2201 8 | che manchi. Il breve, e precipitoso male un degli due farà, 2202 Pre | perchè ben le ritenga, le precipue regole grammaticali, senza 2203 Pre | émmi ascoso che altri mi precorsero nell’aringo, e che per lo 2204 11 | assecondiamo coloro, che ci predicano per buoni, e per savj, con 2205 4(*)| passa divario immenso tra il predicar una massima, e il metterla 2206 3 | tenga per fermo che si deve preferire una sporchissima morte a 2207 10 | dignità sua, e che abbia preferito la quiete a tutto quello, 2208 Ded | della già invalsa tra noi di pregare, ed anco di pagar gente, 2209 4 | per la via Latina, essendo pregato da uno della squadra della 2210 Pre | giornata, certi impareggiabili pregi, e certe squisitezze, e 2211 Pre | Costui delle opere più pregiate per la sublimità de’ pensieri, 2212 8 | dimandò mercè, altrui pregò d’alcun sollievo; è poco 2213 Pre | DISCORSO PRELIMINARE DELL’EDITORE.~ ~Chi allo 2214 8 | dovrebbono opponersi. Quel che ti preme, che ti soprastà, e che 2215 Pre | di lasciar ch’altri da se prenda a farne tale disamina.~ ~ 2216 Pre | di proposito, niun libro prende in mano più volentieri di 2217 Pre | Io non sono sì bestia di prenderlami generalmente contra tutti 2218 2 | il perchè nessuno debbe prendersi pena dell’avvenire? Suppongasi 2219 3 | tu tratto avanti? Perchè prendi ad amministrar la crudeltà, 2220 5 | non temerò punto: già son preparato di modo, ch’io non penso 2221 2 | espugnare, ordiniamoci e prepariamoci di dentro; e se questa parte 2222 Ded | a discorrere delle belle prerogative, che adornano Voi tutti 2223 3 | quella lancia, che avea presa contra gli avversarj, perchè 2224 Ded | vostre virtù. Oh! S’avveri un presagio, che l’interna esultazione, 2225 Ded | felicità, e posso del par presagirvi generosa prole, erede dell’ 2226 4 | officio alcuno, perchè non si prescrive mai certo numero, che si 2227 2 | prudente, tosto che vede presentarsegli questi piccoli doni, si 2228 Pre | voga di modo, che resesi pressochè universale. Rinverrassi 2229 9 | vincere? Non vi è cosa più prestante, più bella della Virtù; 2230 3 | quello che ne debbi uscire: presupponi nell’animo che tu debbi 2231 4(*)| Nerone, non ebbe poi cuore di prevenire, comunque uccidendosi, il 2232 2 | tenendo che vi sia cosa più preziosa della fede, e non avendo 2233 Ded | legato uno di que’ volumi preziosi, de’ quali più sopra parlai) 2234 Pre | giunto siami alle mani il prezioso autografo di queste undici 2235 Ded | le lor veci i poetastri o prezzolati, o ambiziosi di veder girare 2236 4 | tuo sperar ch’unqua con prieghi~ Si pieghino gli fati de 2237 9 | parlare dalle cose comuni, la primavera ha cominciato a mostrarsi; 2238 Pre | noi, degeneri dagl’Itali prischi, non tanto di adottare stranj 2239 8 | periscono. E non è dura cosa il privarsi di quello, che hai lasciato 2240 Ded | luogo nelle scanzíe d’una privata, o pubblica biblioteca. 2241 2 | che mandati in esilio, son privati degli lor beni; quei che 2242 2 | alto stato si conduce in un privato et umile, e se da un publico 2243 Pre | darla per mezzo a cotestoro, procacciando così uno sfogo al mio sdegno. 2244 7 | mangiare. Mi dimanderai donde procedano questi lamenti, e questi 2245 Ded | certo potea d’altronde procedere quell’alluvione di sterminati 2246 9 | desiderar quelle cose, che procedono dal piacere, e dall’ozio? 2247 Pre | silenzio infiniti altri prodi Scrittori, il Caro nelle 2248 6 | nascono, spesso son da Fortuna prodotte; ma le grandi sono con la 2249 2 | parlar in lingua nostra) prodotti. Nel resto dovemo sapere 2250 Ded | dell’amena letteratura, come professerebbevisi grata per simil servigio, 2251 1 | non accade che tu facci profession di filosofo: io voglio che 2252 Pre | picciol codice adunque io mi professo debitore alla generosa amicizia 2253 3 | si sarebbe gittato nella profondità del mare, o nell’altezza 2254 10 | mesto et inimico de’ suoi progressi, ben gli si converrà nella 2255 11 | quali se niuno è che lo proibisca a noi, giudicando che sia 2256 Ded | fussero del cedro e del minio, proibiste severamente di farlo, acconsentendo 2257 Ded | par presagirvi generosa prole, erede dell’indole aurea 2258 8 | infermità ha molte volte prolungato la vita a molti, a’ quali 2259 7 | dimenticar io dell’Amico? Tu prometti di serbar una breve memoria 2260 4 | Isola Caprea, et a toccar il promontorio, donde~ ~Da l’alta sommità 2261 2 | fare, farà animosamente e prontamente. Perocchè chi è che neghi 2262 Ded | orecchio dal suono delle laudi propie? Dolce, nol niego, è l’armonia 2263 Ded | meritarli. Ma siccome del propio merito nissuno esser puote 2264 3 | quello, che non solo si propone, e si delibera di morire; 2265 2 | quella dell’età. Che gli si proponga maggiore, o minor circolo, 2266 3 | opera questa virtù. Se ci proponiamo di patir fortemente la perdita 2267 2 | aspettando questi suoi doni. Proponti nell’animo questa similitudine, 2268 8 | aumentato di grado, e, a proporzione della durata del tempo, 2269 3 | determinatamente far una proposizion generale, se essendo un 2270 11 | dir cose, che non aveano proposto di scrivere. Il che a te 2271 11 | elegantemente, ma però poco propriamente; perocchè non si ritrova 2272 10 | deve, a un mercante bisogna prospera navigazione, a un agricoltore 2273 8 | di non creder troppo alla prosperità, e di aver sempre avanti 2274 2 | suol desiderare agli suoi prossimi. Perirà la grazia, che si 2275 Pre | sappia, all’uopo, rompere al prossimo suo il timpano dell’orecchio 2276 2 | le città, i regni, e le provincie; dando leggi, coltivando 2277 1 | quell’altro m’avanza di provisioni nell’arte militare, e di 2278 Ded | interna esultazione, ch’io provo vedendo Voi giunti a riva 2279 9 | come quella che sprezza, e provoca anco i pericoli? Bellissima 2280 7 | piangere la sua miseria, che provveder da poter fuggire il freddo, 2281 2 | prima giudica mal della provvidenza d’Iddio, perchè accadono 2282 4 | è il morir onestamente, prudentemente, e fortemente. Considera 2283 11 | siamo uomini da bene, e prudenti, e santi, ci tenemo, e ci 2284 Pre | del mio Maséro) debb’io pubblicare a benefizio comune degl’ 2285 Ded | intorno a un’opera, la cui pubblicazione, comechè picciola ella siasi 2286 2 | privato et umile, e se da un publico e spazioso dominio si riduce 2287 4 | fortezza d’animo è anco cosa puerile? Pensa pur di non voler 2288 3 | tempo avemo prima ascosa la puerizia, dipoi l’adolescenza, dipoi 2289 Pre | diligentissimamente di mio pugno, giacchè tanti erano i pentimenti, 2290 Ded | propio merito nissuno esser puote giudice competente, e siccome 2291 3 | cosa può sperar l’uomo, purch’egli viva. Ma per fare che 2292 Pre | dell’altre cose, così della purezza delle respettive favelle 2293 11 | fastidio s’acquista, e si purga anco. Tu ti devi dunque 2294 1 | altri col digiuno votano, e purgano il corpo. Quelli che patiscono 2295 Pre | grazie, di terse frasi, e di purgati e scelti modi di dire vivaci 2296 3 | sporchissima morte a una purissima servitù. E poichè ho cominciato 2297 9 | Catone, che si mette le purissime mani nel sacrato petto, 2298 Pre | quelli, che scritti sono con purità, e gentilezza di stile. 2299 | qualcheduno 2300 | qualcuno 2301 11 | effetto della saviezza, e la qualità della vera allegrezza sia 2302 Ded | altro, che sovra le vostre qualitadi e le virtù vostre versasse. 2303 | Quand’ 2304 | quant’ 2305 | quegl 2306 Pre | Giuvenale mena alto scalpore, e querele, perchè in Roma di que’ 2307 Pre | stesso, ond’io agramente querelomi, menato hanno l’altissimo 2308 2 | chi n’esce: ma tutta la questione è intorno al premio. Il 2309 8 | piatto tutti intieri. Che mal quinci ti avvenne? Cenerai da ammalato; 2310 Pre | ne ho detto, lo troverà quindinnanzi nella insigne sceltissima 2311 Ded | che per lo più nulla in se racchiudeano, che degni rendesseli di 2312 Pre | Sponsalizie in luogo d’una poetica Raccolta, che morta sarebbe al par 2313 8 | il frutto, che ne avremo raccolto: avrà conosciuto quest’uomo 2314 Ded | quell’alluvione di sterminati Raccoltoni, che quasi ad ogn’istante 2315 8 | di questo è dolce cosa il raccontare le cose, che sono state 2316 Ded | sovente dall’adulazione, e rado dettati da un’intima persuasione, 2317 8 | desiderio, che avemo d’esse, si raffredda; stancandosi da loro stesse, 2318 Pre | a qual fine, dirannomi, raggrinzando il naso certi ricadiosi 2319 8 | piaceri della medesima a ragguaglio del tempo della vita. A 2320 Pre | di renderlo di pubblica ragion colle stampe, ove potuto 2321 8 | esortazioni, le vigilie, e gli ragionamenti de’ quali m’alleggierivano 2322 9 | tu ora mi dimandi, quasi ragionando teco, insieme discorreremo 2323 3(*)| Un Filosofo Cristiano non ragionerebbe con questi principj; e la 2324 11 | epistola. Perchè sebbene il rallegrarsi per questa cagione è più 2325 2 | occupandone qualch’una, ci rallegriamo. Molti restano gabbati dalla 2326 11 | mostrare come gli uomini si rallegrino del loro male. Non è però 2327 9 | si vede uscir, come suoi rami, la pazienza, il sopportare, 2328 7 | vorrei però che tu te ne rammaricassi più del dovere. Io non ti 2329 8 | ascoltare, apparare, ricercare, rammentarti? E che? ti credi forse di 2330 Ded | josa, ma a scorrer anco con rapid’occhio curioso gentilmente 2331 3 | così nel corso di questo rapidissimo tempo avemo prima ascosa 2332 2 | mani di quei che cercano di rapirle, parte son divise per infedel 2333 8 | immatura, quantunque ci rapisca alla metà del nostro corso 2334 2 | mentre che con rapidità si rapiscono, gli si levano dalle mani; 2335 8 | stessa una vita occupata nel rappresentarsi tanto numerosi e diversi, 2336 Pre | meno spessi, in istile più rari, i quali, sendo parti felici 2337 Ded | volta stampati, renduti rarissimi: della qual cosa nel paese 2338 4 | amico nostro Stoico, uomo raro, e forte, e strenuo, per 2339 Pre | Francesconi mi commise di rassegnarlo in suo nome. Infatti era 2340 Pre | avendola da un pezzo, non potei rattenermi dal darla per mezzo a cotestoro, 2341 1 | favole, non fa altro che raunar la turba. Ritirandoti tu, 2342 1 | Io ho nel petto gli umori raunati, e la postema che causa 2343 4 | egli si dovea uccidere; e raunò molti amici, ciascheduno 2344 2 | sonno, in ch’io ammarcivo, e ravvivato la memoria, che in me è 2345 8 | ne faccia, che ne faccia recere parte delle viscere; quella 2346 8 | lo spirito, la via e lo recettacolo del quale è infermo; come 2347 4 | disprezzi nel mezzo della recreazione? Vuoi vivere, perchè sai 2348 10 | ritornerà in vita, la qual molti recuserebbono, se non ci riducesse dimenticati 2349 1 | vecchi barbogi che non han reda, il poter assai nel foro, 2350 11 | dubito punto che, se noi referiamo il parlare al nostro corpo, 2351 2 | punto minore, se ben da un regale et alto stato si conduce 2352 2 | diffusamente si spande, reggendo le città, i regni, e le 2353 Pre | lingua veramente italica, regger possono al martello d’una 2354 Pre | qualche voce, che non leggesi registrata nel gran Dizionario, e che 2355 11 | giro della luna in su, dove regna perpetua serenità. Or tu 2356 2 | spande, reggendo le città, i regni, e le provincie; dando leggi, 2357 Pre | ospite nel vastissimo di lei regno. Per la qual cosa ognun 2358 3(*)| illuminato dalla luce della Religion Rivelata, e che empj sono 2359 3(*)| leggitori dalla ragione, e dalla Religione guidati. Nota dell’Editore.~ ~ 2360 Pre | assicurare il Pubblico, si è che religiosamente io sonomi attenuto al Mss. 2361 2 | che si deve avere, e lo rendere che si deve far d’essa grazia. 2362 Pre | significai che avevo in animo di renderlo di pubblica ragion colle 2363 Pre | familiare; della qual cosa può rendermi ognun testimonianza, che 2364 Ded | racchiudeano, che degni rendesseli di venir elevati all’onore 2365 Ded | comechè altra volta stampati, renduti rarissimi: della qual cosa 2366 3 | parenti, et amici; già non più reo, ma certo di dover morire, 2367 8 | da farsene beffe? Mi si replica: l’infermità non mi permette 2368 Pre | adoperato i Sigg. Volpi nelle replicate edizioni delle Lettere originali 2369 Pre | in certa guisa indecente reputata un’azion’era, che fatta 2370 Ded | e quel che da principio reputato era un giusto tributo d’ 2371 Ded | altre molte, ond’ite adorni, reputerassi debitrice l’Italia d’un 2372 Ded | la mia qualunque fatica, reputerommi un avventuroso uomo quant’ 2373 9 | nell’animo non come io ti rescriva, ma come se parlandomi tu, 2374 8 | qualunque cosa: ella mi rese incapace d’esercitare i 2375 Pre | andò in voga di modo, che resesi pressochè universale. Rinverrassi 2376 8 | verrà addosso; e se gli resisterai, e vorrai far sforzo a difenderti 2377 11 | imparar quanto bisogna per resistere contra gli vizj, non imparando 2378 Pre | così della purezza delle respettive favelle de’ paesi.~ ~Insipido 2379 Ded | che finalmente de’ vostri respettivi Maggiori tanto, e tanto 2380 5 | può chiamar difficultà di respirare. Questo è un impeto assai 2381 Pre | di mandarla ad effetto.~ ~Restami ora a dire qualmente la 2382 2 | ostinazione di dolermene sempre; e restando privo de’ figliuoli buoni, 2383 2 | una, ci rallegriamo. Molti restano gabbati dalla vana speranza, 2384 10 | quali si porta invidia, non resteranno però d’andare innanzi: gli 2385 2 | qualche grand’incomodo, o ne restiamo del tutto gabbati. Allontaniamoci 2386 2 | quel che si può diminuire. Restringi l’onesta vita di cent’anni 2387 3 | morir non è altro che ne retardi che il volere*. Faccisi 2388 2 | medesima forma. Quel ch’è Retto, non si può stimar per 2389 7 | perchè dubitano che non si revochi in dubbio se gli abbiano 2390 8 | assai, è necessario che si riabbia, e che manchi. Il breve, 2391 8 | quando bevere il vino per riaver le forze, e quando interlassarlo, 2392 8 | intervalli, e tempo da potersi riavere; e dando tempo assai, è 2393 8 | mia salute; e che mi sia riavuto, e che mi sia risanato, 2394 4(*)| tenti, magnificandole, di ribadire con tanta forza in capo 2395 8 | a difenderti da lui, si ributterà indietro. Gli Atleti quante 2396 Pre | raggrinzando il naso certi ricadiosi frinfini, a’ quali nulla, 2397 Pre | maggior conto per la sua ricchezza, che la mette fuori della 2398 2 | voglia si tormentano, e van ricercando motivi d’addolorarsi, rimangano 2399 8 | insegnare, ascoltare, apparare, ricercare, rammentarti? E che? ti 2400 3 | quando che sia, di questo ricetto; e quando sarai forzato 2401 7 | vi è loco alcuno che ne riceva) quello, che noi pensiamo 2402 7 | medesimi, di quella che ricevemo dalla Fortuna; perocchè 2403 4 | pigrizia mia, che dovendo ricever lettere degli miei, non 2404 9 | dall’ozio? che si sogliono ricevere con le porte ornate? Vi 2405 10 | giovano a fargli, che a ricevergli. Finalmente egli non è più 2406 8 | Gli Atleti quante percosse ricevono e col volto, e con tutto 2407 4 | molte volte la necessità richiede un simile esempio. Molte 2408 3 | fermamente il giorno, che richiederà l’uso di questa sola meditazione. 2409 7 | appena avrei tanto ardire di richiedertene; e so ben che sarebbe il 2410 4 | lunga e fastidiosa, e che richiedeva molte cose; cominciò a deliberar 2411 11 | che l’ebbrezza, la quale ricompensa l’allegra pazzia d’un’ora 2412 2 | gabbati dalla vana speranza, e ricompensiamo una vil preda con qualche 2413 3 | quel secolo. Costui essendo ricondotto a casa in lettica dal Senato, 2414 10 | va, ma l’altr’anno ne la riconduce; manca l’inverno, ma gli 2415 11 | e santi, ci tenemo, e ci riconoscemo per tali. Non ci contentiamo 2416 8 | ancor tempo,~ Che di ciò ricordarmi sia piacere.~ ~Combatta 2417 2 | noi, ma per modo che ne ricordiamo, che sono fuor di noi. Et 2418 Ded | frequenza, con che esse ricorrevano, sottentrarono a tener le 2419 Ded | celebrarla non si avesse ricorso alle Dame di Pindo; e quel 2420 3 | deve desiderare, giammai ricusare. Nel qual porto se alcuno 2421 10 | la morte, che tememo, e ricusiamo, interlassa la vita, non 2422 Ded | bizzeffe e Madriali e Canzoni, ricusino oggidì l’obblazione di tali 2423 Pre | lingua.~ ~Io so che alcuni rideranno maligni, e vorrannosi la 2424 8 | colui, che non lasciò di ridere; ancorchè maravigliandosi 2425 5 | faccio cosa non men da ridersene che fa colui, che si persuade 2426 Pre | far fronte all’alluvion ridondante degli scritti franco-italo-irocchesi, 2427 2 | publico e spazioso dominio si riduce nella strettezza d’una casa, 2428 10 | recuserebbono, se non ci riducesse dimenticati del passato. 2429 2 | quanto spazio tu vuoi, e riducila anco ad un giorno, egualmente 2430 8 | tempo fui sottomesso, e mi ridussi a tale, che mi distillavo 2431 Ded | orditi in Cielo, se vi riempiono a vicenda di quell’ineffabil 2432 8 | natura di tutte le cose, non riescirà giammai fastidioso l’esame 2433 4 | forse ch’io ti voglia ora riferir gli esempi d’uomini grandi 2434 2 | cose, che poco avanti avemo riferito; perocchè se pur io perdo 2435 Pre | versi stucchevoli, che non rifinan mai di esaltar la possanza 2436 Ded | o pubblica biblioteca. Rifiniti, non che stanchi i buoni 2437 Pre | celebrazione di lor Nozze rifiutaron l’omaggio di que’ versi 2438 Pre | tra loro; ma poi, meglio riflettendovi, pensai bene di soprassedere, 2439 3(*)| commesso. Qui vuolsi dunque riflettere che parla un Etnico, al 2440 Pre | alcun mio dotto Amico, di riformare un tal poco l’ortografia 2441 Pre | avendo io gran voglia di rifriggere questa frittata, e di sfogar 2442 Ded | e siccome un uom modesto rifugge dal credersi da più degli 2443 9 | ancor contrasto con la sua rigidezza. Questo, mi dirai, è non 2444 8 | come se ella fusse per fare riguardo a te tutto ciò, che può 2445 Pre | qui sotto, onde venisse a rilevarsi la diversità, che passa 2446 Pre | convenevol cosa, ch’esso sen rimanesse a perpetua memoria presso 2447 2 | ricercando motivi d’addolorarsi, rimangano contristati da cose già 2448 Ded | quali a’ soliti ammassi di rime, che Raccolte s’appellano, 2449 6 | la quale, fuggendosi, ha rimessa. Tu sai quanto spasso egli 2450 1 | Tarento; quell’altro s’è rinchiuso in Napoli: e quello già 2451 Ded | scioperati, gittavansi alla rinfusa tra il polveroso ciarpame 2452 9 | letto: e perchè non la debbo ringraziare per questa cagione? Poichè 2453 9 | carco di vestimenti. Io ringrazio la vecchiezza che m’abbia 2454 8 | dimeno passate. Che giova rinnovar gli passati dolori, et esser 2455 Pre | parte, ma tra loro non si rinverrà chi non sappia, all’uopo, 2456 Pre | resesi pressochè universale. Rinverrassi sibbene tra le persone sedicentisi 2457 8 | una vile carnaccia; si riporranno sulla credenziera affastellati 2458 Pre | riporteranno sì, ed ampia riporteranla, quando, fatta una baldoria 2459 Pre | mercè meritata. Senonchè la riporteranno sì, ed ampia riporteranla, 2460 Pre | ingegni sien grazie, e ne riportino la mercè meritata. Senonchè 2461 10 | a chi in qualche cosa si riposa, di nascosto e tacitamente 2462 8 | facendo tregua, dan qualche riposo, dopo che hanno addormentato 2463 10 | lontane dagli occhi, e che son riposte nella natura, dalla quale 2464 10 | animosamente sprezzi questi che lo riprendono, che datosi all’ombra, et 2465 3 | essi: perocchè ognuno si riprometterà molto più di se stesso, 2466 5 | Benchè voglio che tu ti riprometti questo di me, ch’io all’ 2467 2 | Quanti sono addolorati per la ripulsa che vien lor data, quanti 2468 11 | e di fare uno sforzo per risanarci; poi che le cose, che da 2469 8 | volta, o l’altra sarà per risanarsi. Ma tutte queste cose le 2470 9 | naturale, che appena si può riscaldare a mezza estate: di maniera 2471 Pre | bellissima traduzione, onde riscontrare, se vero sia quel che ne 2472 Pre | Possano tante mie cure riscuotere alcun benigno compatimento 2473 8 | poco: il quale anzi sen rise, e di buon cuore. Vorrestu 2474 3 | stimolati dal dolore si risentono, e si destano per modo, 2475 10 | dimenticati del passato. Ma mi riserbo per un’altra volta di mostrarti 2476 2 | crucciarsi delle cose future, riservarsi per quando verrà il tormento; 2477 10 | tutti insieme al fin gli risolve in niente. Si trova però 2478 2 | Di qui viene che non ci risolvemo di vivere, di morire, 2479 4 | mai di questo giro. Può risolversi di voler morire non solo 2480 6 | ancora nella perdita; e risolviti che tutti siano caduchi. 2481 10 | ma a vicenda descende, e risorge. L’estate se ne va, ma l’ 2482 Pre | usate da tant’uomo deggionsi rispettare.~ ~Non negherò d’essermi 2483 Pre | dell’odierna, in cui (per rispettato comandamento di due giovani 2484 Ded | stampate v’offero colla più rispettosa devozione nel volume presente, 2485 11 | alla difesa: la qual gente risponda senza tumulto ad un sol 2486 6 | avrebbono meno ardire, se rispondessero loro le forze, che abbiano 2487 9 | se parlandomi tu, io ti rispondessi. E così di quel che tu ora 2488 8 | poco ancora: il quale non rispose verbo; anche questo è poco: 2489 6 | disponere di non so chi, io ti risposi che quel tale era volubile 2490 2 | esclusa da ogni banda si ristringa in se medesima: perocchè 2491 8 | quelle dell’animo. Ella ritarda il corso dei lacchè, lega 2492 5 | maggiori intervalli, a tal che ritardando cessò del tutto; e quantunque 2493 4 | quei stessi piaceri, che ti ritardano, e ti ritengono: nessuno 2494 3 | non si può perpetuamente ritenere. Perocchè non il vivere, 2495 Pre | alla memoria, perchè ben le ritenga, le precipue regole grammaticali, 2496 8 | troppo amorevol padre mi ritenne. Perchè considerai, non 2497 1 | altro che raunar la turba. Ritirandoti tu, non hai da aver cura 2498 7 | che appena si son potute ritirar dal Rogo, et appena si son 2499 1 | o gli nervi secchi d’una ritirata gamba, tu mi concederesti 2500 1 | vantarsene è lo star troppo ritirato, et allontanarsi dal cospetto 2501 11 | che ha del falso bene. Ma ritornando a proposito, odi quel che 2502 10 | questo giro delle cose, che ritornano in lor medesime, e vederai 2503 10 | ciascun uscire, dovendo ritornare. Osserva questo giro delle 2504 1 | desiderassi, e che mi spinga a ritornarvi. E se giudichi, e se dirai 2505 10 | di nuovo il giorno che ci ritornerà in vita, la qual molti recuserebbono, 2506 10 | inverno, ma gli suoi mesi lo ritorneranno: la notte offusca il sole, 2507 8 | ma solo l’infermità. Or ritorniamo all’incomodo, ch’è proprio 2508 1 | Certi animali per non esser ritrovati, guastano le lor pedate 2509 8 | anche questo un novello ritrovato della gola presente. Perchè 2510 11 | perfezione del bene umano. Ma se ritroverai in te da ogni banda appetito 2511 3 | D’ogn’intorno abbandonato ritrovò la via, e l’arme di darsi 2512 8 | il quale di bel nuovo ci riunirà insieme. Qualunque esso 2513 Pre | farne tale disamina.~ ~Non riuscirà però ingrata cosa a’ leggitor 2514 Ded | picciola ella siasi di mole, riuscita sarebbe impossibile, quando 2515 Ded | provo vedendo Voi giunti a riva de’ vostri fervidi voti, 2516 3 | tuoi luoghi Pompei; e nel rivedergli m’è tornato avanti gli occhi 2517 3 | lxx.~ ~Dopo tanto tempo ho riveduto i tuoi luoghi Pompei; e 2518 3(*)| dalla luce della Religion Rivelata, e che empj sono e al tutto 2519 9 | da quelli, che adorano, e riveriscono la Virtù. Così tu non crederai 2520 1 | et a sentir il vero; e rivolgi, e pensa sopra tutto a quello 2521 8 | Gioverà anco pur assai rivoltar l’animo ad altri pensieri, 2522 7 | sì mesto, sarà facilmente rivoltato in riso da qualunque cosa 2523 10 | dissipati, o che caderanno. La roba è un’inquieta felicità; 2524 3 | effemminatissimo il detto di quel Rodio; il quale essendo messo 2525 7 | si son potute ritirar dal Rogo, et appena si son levate 2526 11 | lingua Greco, e di costumi Romano, mi muove oltra modo quella 2527 Pre | e imbastarditi nepoti di Romolo aveansi a schifo per malnata 2528 3 | seguiti pur innanzi, e rompa gli legami di questa servitù. 2529 1 | che apparisce par vile: un rompitor di case lascia indietro 2530 2 | delle quali cose si sono rotte tra le mani di quei che 2531 3 | perocchè con ogni picciola rottura s’apre la via a quella gran 2532 6 | altri in pericoli, egli rovinava se stesso: non pensava di 2533 11 | chiamato mansueto: quando ruba, liberalissimo: quando è 2534 8 | uomini si tira addosso la ruina, alla quale dovrebbono opponersi. 2535 2 | era acquistato per virtù, ruinò per intemperanza. Contra 2536 2 | anco spaventati da un vano rumor di fronda, così noi siamo 2537 3 | finchè col girar della ruota si fracassò il capo: e così 2538 3 | che giunse con essa alle ruote del carro; e si tenne tanto 2539 3 | nell’altezza d’una fenduta rupe! D’ogn’intorno abbandonato 2540 4 | la testa nel muro, se la ruppe. Dunque uno è sì vicino 2541 9 | proprie mani; l’esilio di Rutilio, e il venenato calice di 2542 Pre | pedantescamente spacciare tanta saccenteria? Se’ forse d’avviso che 2543 4 | anfore, perchè ella è un sacco. Tu sai molto ben che sapor 2544 9 | mette le purissime mani nel sacrato petto, e che allarga le 2545 9 | che a placar i Dei col suo sacrifizio; giudicando che la buona 2546 Pre | scritture; e crederei un sacrilegio il farla sovra quelle d’ 2547 11 | più deboli, ferito da una saetta, e fermatosi alquanto, seguitò 2548 Pre | dell’immortal Galilei, i Saggi d’Esperienze della celebre 2549 Ded | Muse.~ ~Bene impertanto e saggiamente adoperarono in questi ultimi 2550 Pre | quanto di apparare, col sagrifizio della bellissima nostra, 2551 10 | contra ogni sorte d’inimici è saldissimo scudo, e questo è il disprezzar 2552 1 | ample cose, per le quali salito poi in cielo, conosce apertamente 2553 Pre | plaudasi al ticchio ch’émmi saltato in capo di mettere in luce 2554 Pre | erano ad otta ad otta per salto, e portavano in se impresse 2555 1 | alla cognizione delle cose salutifere. Questo è il breve tempo 2556 2 | misero. Mentre la Virtù sarà salva, tu non conoscerai quel 2557 | salvo 2558 7 | Attalo, il pensare agli amici sani, è un godere, come si suol 2559 Ded | bordello il Tempio delle sante Muse.~ ~Bene impertanto 2560 11 | uomini da bene, e prudenti, e santi, ci tenemo, e ci riconoscemo 2561 4 | E come questo t’è novo, sapendo che sei nato con questa 2562 Pre | vergognano di non sapere, o di saperla malissimamente. Sappia pur 2563 6 | egli fa professione: e se sapesse quel ch’è esser uomo da 2564 11 | poi che le cose, che da sapienti uomini sono state trovate, 2565 Pre | gente usa a dettare con buon sapore di lingua veramente italica, 2566 8 | piacere: e il cibo riesce più saporito a chi ha più fame. Si gusta 2567 11 | con tutto che certamente sappiamo, che quelli tali dicono 2568 Ded | stette finora ascoso; e ve ne sapran buon grado tutti gli amatori 2569 Pre | d’ora non vider la luce. Saprannomi, io spero, buon grado cotest’ 2570 Ded | ogn’istante usciano non saprei ben dire se alla luce del 2571 | saran 2572 6 | cose abbia tentato, che sarebbono poi cadute sopra di lui. 2573 | sarei 2574 | saremmo 2575 | saremo 2576 | sarò 2577 Pre | cuoco, il bottegajo, il sarte, tutti fino a’ fanciulletti 2578 Pre | chiacchiere francesche.~ ~Se nella Satira VI. Giuvenale mena alto 2579 10 | può con la sola volontà satisfare a quel che deve. Negli costumi 2580 9 | niuno fin a quest’ora abbia satisfatto a voto, per essere stato 2581 11 | non conosco ancora che la saturità mostra agli animali quanto 2582 3 | han fatto professione di Savii, che neghino che non si 2583 2 | grande ch’ella sia ci può saziare. E la cagione è, perchè 2584 6 | perduti, dopo che te ne sei saziato: se gli godi poco tempo, 2585 8 | l’esame della verità: lo sazieranno bensì le cose false, alle 2586 Pre | adornamenti nazionali da que’ sazievoli e imbastarditi nepoti di 2587 4 | in odio per l’esserne già sazio. Già tu sai che sapor abbia 2588 4 | tien memoria di quel Lacone sbarbato ancora, il quale essendo 2589 11 | dietro; d’ogni poca cosa si sbigottisce, è sprovvista: e molte volte 2590 10 | et il giorno incontanente scaccia lei. Questo viaggio di stelle 2591 2 | voltino il capo; se non scacciano dal petto questa paura, 2592 Pre | VI. Giuvenale mena alto scalpore, e querele, perchè in Roma 2593 Ded | onore d’aver un luogo nelle scanzíe d’una privata, o pubblica 2594 5 | io sia allegro per averla scappata? Certamente s’io mi compiaccio 2595 Pre | avventura dalla niuna, o scarsa cognizione che si ha di 2596 6 | han pena maggiore della scelleratezza loro, che il dispiacere 2597 3 | di servitù, facciane la scelta, et eleggane una, con la 2598 Ded | felicissime nozze alcune scelte composizioni de’ migliori 2599 Pre | terse frasi, e di purgati e scelti modi di dire vivaci immaginosi, 2600 Pre | quindinnanzi nella insigne sceltissima Biblioteca Pisani, alla 2601 Pre | di cui esser contendono scevera quasi affatto l’italiana 2602 Pre | menato hanno l’altissimo schiamazzo; ma avendo io gran voglia 2603 Pre | nepoti di Romolo aveansi a schifo per malnata cacoete, che 2604 9 | e talvolta non solo non schivar un’asta che venga per ferirti, 2605 8 | comincierai a cercar di schivarlo, ti seguirà, e più gravemente 2606 Pre | Cimento, altre assai opere scientifiche di queste ancor più vetuste, 2607 Pre | granfatto a servir di veste alle scienze più astruse, come tant’altre 2608 8 | solo di persone erudite, e scienziate, di quello che l’età, quantunque 2609 2 | il tempo. E che cosa più sciocca può essere, che crucciarsi 2610 3 | di torsi a quella pena. È sciocchezza il morir per timor della 2611 8 | degl’ignoranti e degli sciocchi. Intanto abbi tu sempre 2612 3 | della generazione umana. Noi sciocchissimi tenemo che questo fine sia 2613 9 | della guerra. Non sono sì sciocco, ch’io desideri d’essere 2614 Ded | occupazion degli oziosi e degli scioperati, gittavansi alla rinfusa 2615 3 | pensiamo che gli Catoni, gli Scipioni, e quegli altri che con 2616 3 | che questo fine sia uno scoglio? Anzi egli è un clementissimo 2617 4(*)| caduto in disgrazia del suo Scolare e Tiranno Nerone, non ebbe 2618 Pre | fanciulletti che ancor si scompisciano, fino alle più sdrucite 2619 6 | abbiano quelli che sono scoperti dalla felicità. A quelli 2620 3 | fortuna; perchè avendo altro scopo, non mancheranno quelli, 2621 3 | l’ultimo ci si comincia a scoprire il comun fine della generazione 2622 Pre | quegli uomini, che non si scordaron d’essere nati italiani, 2623 8 | Ad uno spirito, che va scorrendo la natura di tutte le cose, 2624 Ded | sgretolar candìti a josa, ma a scorrer anco con rapid’occhio curioso 2625 Pre | le mille fiate dette, o scritte per altri? Non émmi ascoso 2626 Pre | immaginosi, che coloriscono ogni scrittura, e danle anima ed evidenza, 2627 Pre | testimonianza, che vede quale scrivasi oggidì per tanti e tanti 2628 4(*)| in capo all’amico, a cui scrive, le frivole ragioni, onde 2629 5 | Pensi tu forse che ora, scrivendoti, io sia allegro per averla 2630 Pre | eleganza, sol che colui, che a scriverla imprende, non sia tanto 2631 4 | la quale comandò che si scrivesse nel suo monumento, ch’ella 2632 7 | o che è pazzo. Io che ti scrivo queste cose son quello, 2633 Pre | educazione, la parlano, e la scrivono, la fante oggimai, lo staffiere, 2634 10 | sorte d’inimici è saldissimo scudo, e questo è il disprezzar 2635 Ded | credersi da più degli altri, e sdegna d’ascoltare le mellite voci 2636 8 | gli altri membri tenui si sdegnano fortemente, quando generano 2637 2 | da fortificarsi? Non si sdegni l’uomo per cosa che gli 2638 Pre | procacciando così uno sfogo al mio sdegno. certo, a farlo, miglior 2639 Pre | scompisciano, fino alle più sdrucite zambracche amano di cincischiarne 2640 10 | lago si corre, il quale seccano e turbano. Vano e pigro 2641 1 | mano livida, o gli nervi secchi d’una ritirata gamba, tu 2642 Pre | diligentissimo de’ Stampatori del secol nostro Giuseppe Comino. 2643 Ded | Dignità Ecclesiastiche, o secolaresche, e per altrettali avvenimenti 2644 Pre | mostruose, non conosciuto ne’ secoli trascorsi, nel presente 2645 6 | vien compreso sotto questa seconda nota. Perocchè quell’altro 2646 Ded | acconsentendo unicamente ch’io (per secondare in qualche guisa il corrente 2647 Pre | ne imbandisce il famoso Secretario Fiorentino nelle sue svariate 2648 1 | desiderino di penetrar nelle cose secrete. È dunque ben fatto di non 2649 3 | fermo nel luogo, dov’egli sedea, finchè col girar della 2650 1 | mentre egli ascendeva la sedia, o il tribunale. E di più 2651 Pre | Rinverrassi sibbene tra le persone sedicentisi di spirito chi mal saprà 2652 Pre | deviaron punto da quelle, sedotti dall’amor del Mirabile; 2653 1 | in quanto umil loco sia seduto, mentre egli ascendeva la 2654 8 | corpo, perchè gli fussero segate le vene, perseverò di leggere 2655 3 | concedendoglisi altro luogo segreto senza la guardia. Ivi quel 2656 1 | fa avessi avuto animo di seguir questo proposito; e che 2657 5 | n’ha preceduti, et è per seguirne. Ciò che avanti noi è stato, 2658 4 | Pensa pur di non voler seguitar gli altri, che ad ogni modo 2659 11 | saetta, e fermatosi alquanto, seguitò quel ch’egli avea cominciato. 2660 4 | intatta per questi anni che seguono; e non dimeno queste son 2661 8 | calda, e tutto quel, che può sembrare intollerabile ai nostri 2662 Pre | che i dotti uomini, e i semidotti, non che le donne, alle 2663 2 | ne la Ragione, fermi e sempiterni, che non posson cadere, 2664 Pre | correttamente anche una semplice lettera familiare; della 2665 11 | parlar soave. Quelli, che semplicemente parlavano, solo per dimostrar 2666 3 | ricondotto a casa in lettica dal Senato, con molto poco favore, 2667 Pre | riportino la mercè meritata. Senonchè la riporteranno sì, ed ampia 2668 2 | ciò, che ci cagiona una sensazione presente. Sta sano.~ ~ 2669 2 | attualmente non ci molesta, sentiamo o questo, o quello: ora 2670 3(*)| tutto anti-Cristiani cotali sentimenti, i quali non che sieno da 2671 11 | sei tanto abbondante di sentimento, che significhi molto più, 2672 5 | nascessimo al mondo. Oh non sentimmo allora affanno alcuno, mi 2673 2 | Che dunque? mi dirai: non sentirà almeno un motivo simile 2674 8 | necessario che tu lasci di sentirlo, se lo senti troppo. E quel 2675 Ded | colascion posto a prezzo, per sentirsi grattato soavemente l’orecchio 2676 Pre | bellissima nostra, della quale sentono noja, qual la tedesca, qual 2677 | senz’ 2678 11 | liberalissimo: quando è sepolto nel vino, e nella libidine, 2679 7 | dell’Amico? Tu prometti di serbar una breve memoria di lui, 2680 7 | di me, come se gli fati serbassero l’ordine. Sicchè dovemo 2681 Ded | delle fantesche, diveniano serbatoj d’acce, e d’aguglie, come 2682 7 | Ora tu medesimo sei, che serbi, e custodisci questo tuo 2683 Ded | contento, che chiaro su le serene fronti vi si appalesa e 2684 11 | su, dove regna perpetua serenità. Or tu intendi quel che 2685 Pre | fatto mio, perchè con tanta serietà pongomi a ragionare del 2686 Pre | antichità consecrate, e il bel sermone del Lazio, e gli abiti pur 2687 6 | si maneggia un pestifero serpe, mentre egli è agghiacciato 2688 3 | così dice, non vede ch’egli serra la via della libertà. La 2689 3 | nella gola, per la quale serrata mandò fuor lo spirito. Questo 2690 1 | mirano per le fessure le serrate et ascose. Le segnate spingono 2691 Ded | Umiliss. Devot. Obbl. Serv.~ Angelo Dalmistro.~ ~ 2692 11 | epistola: concedimi ch’io mi serva di questo modo di parlar 2693 4 | vicino alla libertà, e pur serve? Così tu non vorresti che 2694 Ded | professerebbevisi grata per simil servigio, ove tuttora esistesse, 2695 Pre | per una cotal fedeltà non servile va al di sopra d’ogni altro, 2696 Pre | esser ella atta granfatto a servir di veste alle scienze più 2697 8 | aver appresa l’arte di ben servircene, sendo vero quel detto di 2698 3 | E poichè ho cominciato a servirmi di questi sordidi esempi, 2699 10 | acquistare, et i vecchi servirsi dell’acquistato. Farai dunque 2700 3 | d’animo egli si sarebbe servito del ferro; quanto animosamente 2701 2 | queste cose, che sono al servizio nostro, non appertenendo 2702 4 | che facesse un mestier da servo, e ignominioso, comandandoglisi 2703 9 | effemminato nome a sì onesta, e severa cosa, e dirò che, se sono 2704 Ded | cedro e del minio, proibiste severamente di farlo, acconsentendo 2705 10 | un animo troppo orrendo e severo. Aristone solea dire ch’ 2706 11 | Tutto quello, che da una sfacciata adulazione ci è attribuito, 2707 Pre | rifriggere questa frittata, e di sfogar dal mio canto la bile, che 2708 Pre | cotestoro, procacciando così uno sfogo al mio sdegno. certo, 2709 5 | Savio non fa cosa alcuna sforzatamente: fugge la necessità, perchè 2710 5 | quel che molte volte s’è sforzato di fare. Ma che? Pensi tu 2711 5 | quello, a che la necessità lo sforzerebbe. Sta sano.~ ~ 2712 11 | contrario, io lo chiamo piacere sfrenato, e soverchio, causato dall’ 2713 Pre | erano i pentimenti, gli sgorbj, le varianti lezioni, oltre 2714 Ded | che s’abbiano non solo a sgretolar candìti a josa, ma a scorrer 2715 Ded | cotestoro, sozza divenir sgualdrinella, e farsi bordello il Tempio 2716 Pre | intendere il come giunto siami alle mani il prezioso autografo 2717 Pre | fanne poco, ove inelegante siane la locuzione. Per lo contrario 2718 Pre | universale. Rinverrassi sibbene tra le persone sedicentisi 2719 11 | il più trovano la strada sicurissima, che aveano per sospettissima. 2720 Pre | o non piuttosto che le siensi le mille fiate dette, o 2721 Pre | osservo aver adoperato i Sigg. Volpi nelle replicate edizioni 2722 Pre | di buon grado, quando gli significai che avevo in animo di renderlo 2723 Pre | delle cose, che voglionsi significare: nel che sta il maraviglioso 2724 11 | abbondante di sentimento, che significhi molto più, che non parli. 2725 7 | animo, se non forse un che signoreggi la Fortuna? E questo tale 2726 2 | Magnanimità, non potendo signoreggiare, se non si disprezzano come 2727 Ded | professerebbevisi grata per simil servigio, ove tuttora esistesse, 2728 Ded | spontaneamente da un cuor sincero, poichè gli encomj, che 2729 8 | che può fare. Qualunque sinistro, che da lunga pezza si sta 2730 8 | di spirito, anche in tal situazione potrai persuadere, insegnare, 2731 8 | ardentissima che affannosa smania ne apporti; magnifica pure 2732 7 | quello, che piansi così smisuratamente Anneo Sereno mio carissimo; 2733 7 | questi lamenti, e questi smisurati pianti? Ti rispondo, che 2734 8 | sempre avanti gli occhi la smodata licenza della fortuna, come 2735 Ded | prezzo, per sentirsi grattato soavemente l’orecchio dal suono delle 2736 4(*)| filosofo il suo Stoicismo in soccorso, e perchè ciò non fece, 2737 Ded | costumi, e delle morali e sociali vostre virtù. Oh! S’avveri 2738 Pre | quali appajata vedrassi alla sodezza delle cose la gioconda venustà 2739 8 | ammalato ti dimostrerai sofferente? darai a divedere potersi 2740 Pre | impresse le note delle ingiurie sofferte dal tempo) condussi ad effetto 2741 Pre | ragionare del detrimento sofferto dal volgar nostro per le 2742 9 | soffrir de’ tormenti, ma il soffrirgli con fortezza d’animo: io 2743 2 | queste due virtù, bisogna che soffrischi molte cose di quelle, che 2744 2 | sotto di se i mali, e perchè soggioga il caso, il dolore, e l’ 2745 11 | necessario a noi. Perocchè i soldati spesse volte temono senza 2746 9 | paterna virtù, dopo che ebbe solennemente e familiarmente parlato, 2747 Ded | più occorreva di simili solennità, che a celebrarla non si 2748 Pre | ignori, anzi lo apprenda con solerte cura ed impegno, facendosi 2749 Pre | idiomi, e la poca, o niuna sollecitudine, ond’il patrio s’apprende, 2750 8 | convertono in rimedj; e ciò che solleva l’animo, giova anco al corpo. 2751 8 | altrui pregò d’alcun sollievo; è poco ancora: il quale 2752 8 | tempo della vita. A coloro soltanto si rende necessario il credere 2753 Pre | dilavato sì fattamente, che somiglievol direbbesi a vino di sua 2754 2 | lxxiv.~ ~L’Epistola tua m’è sommamente dilettata, e m’ha eccitato 2755 4 | distribuì certe piccole somme di danari a’ servi che piangevano, 2756 10 | continuo, et una parte si sommerge. Finalmente mi basta dir 2757 4 | promontorio, donde~ ~Da l’alta sommità Pallade mira,~ ~i capi dell’ 2758 Ded | loda de’ quali tesseansi Sonetti a bizzeffe e Madriali e 2759 Pre | è che religiosamente io sonomi attenuto al Mss. del mio 2760 8 | ci torna men grave, e più sopportabile. Sta sano.~ ~ 2761 9 | pazientemente i tormenti; e non il sopportargli solamente perchè questo 2762 8 | è che tu ’l senti, se lo sopporterai come fan le donne effemminatamente? 2763 8 | Ma tutte queste cose le sopporteremo facilmente, ciò sono il 2764 8 | questo è niente, o poco, sopportiamolo, mancherà pure; lo farai 2765 9 | che se son tormentato, lo sopporto però con fortezza d’animo, 2766 8 | intrepido, e che non si lascia sopraffar dal terrore: anche le stesse 2767 8 | in preda. Di più, se ci sopraggiunge, e ci chiama la morte, quantunque 2768 9 | con i libri: e se talvolta sopraggiungono epistole tue, mi par d’esser 2769 Pre | riflettendovi, pensai bene di soprassedere, e di lasciar ch’altri da 2770 Pre | forza, e imbandalzì per la sopravvegnenza fatal delle guerre, distruggitrici 2771 3 | noi amiamo, e facendoli sopravvivere a noi, non sarà necessaria 2772 11 | ci apriamo il petto per sorbircele tutte; e che così leggiermente 2773 10 | ora ad amar la virtù, et a sorbirsi gli studj liberali, non 2774 1 | invidiosa e breve potenza, e sordida anco, se vuoi giudicar il 2775 3 | cominciato a servirmi di questi sordidi esempi, voglio continuar 2776 2 | procella, la quale suol sorgere quando il sereno è maggiore; 2777 2 | via, se il fonte, dond’è sortita, è salvo? Tu non dirai che 2778 8 | piaceri: la malattia ci sospende i piaceri del corpo, non 2779 8 | sia così. Ogni cosa vien sospesa dall’opinione, la quale 2780 3 | mondo gli comincia ad esser sospetta, considera diligentemente 2781 2 | l’intrepidezza; e tra gli sospetti malamente si vive. Chi s’ 2782 11 | sicurissima, che aveano per sospettissima. La pazzia loro non ha in 2783 11 | esercito, il quale, quando vi è sospetto da ogni parte de’ nemici, 2784 5 | medesimo: dopo a poco a poco il sospirio, che avea già cominciato 2785 8 | gemito solo, nemmeno un sospiro; e questo è poco: il quale 2786 Pre | fondo della natura e della sostanza delle cose, che voglionsi 2787 8 | superare, o almeno certamente sostener con pazienza i disagi della 2788 1 | il loro stomaco, altri lo sostentano col cibarlo spesso, et altri 2789 Ded | s’appellano, l’edizione sostituirono di alcuni Opuscoli o inediti, 2790 Pre | frequenti cancellature, e sostituzion di parole, e più perchè 2791 Ded | con che esse ricorrevano, sottentrarono a tener le lor veci i poetastri 2792 8 | crescendo poi di tempo fui sottomesso, e mi ridussi a tale, che 2793 2 | sia grande et invitto, si sottomette al pianto, o al desiderio. 2794 2 | poter della fortuna, e si sottopone al voler d’altri. Questi 2795 8 | trasportano le vivande aventi sottoposte le brage, essendo anche 2796 Ded | inondato. Librifatti sovente dall’adulazione, e rado 2797 Ded | occasioni appunto per la soverchia frequenza, con che esse 2798 Pre | franco-italo-irocchesi, che have soverchiato argini e sponde, quegli 2799 9 | così? A questo proposito mi sovvien di quel che dice il nostro 2800 6 | di quel medesimo volere. Sovvienti, che dicendomi tu di poter 2801 Ded | ell’è, colpa di cotestoro, sozza divenir sgualdrinella, e 2802 Pre | vuoi tu pedantescamente spacciare tanta saccenteria? Se’ forse 2803 8 | ceda, e che gli volta le spalle. Ma è grave cosa a sopportare, 2804 2 | ora più diffusamente si spande, reggendo le città, i regni, 2805 2 | senza fatica alcuna, uno spannecitare, et un orror, che corre 2806 4 | bisognò già oprar il ferro, spargere il sangue. Perciocchè tre 2807 10 | assai esserne solamente sparso; ma questi, de’ quali si 2808 11 | sprovvista: e molte volte è spaventata da quelli, che gli vengono 2809 2 | come gli uccelli sono anco spaventati da un vano rumor di fronda, 2810 10 | abbia in se un non so che di spavento tale, che offenda anco gli 2811 2 | umile, e se da un publico e spazioso dominio si riduce nella 2812 6 | prezzo quelle, per le quali spendemo noi medesimi; le quali non 2813 3 | potesse addur seco molte speranze della vita; ma per far che 2814 1 | far profitto. Ti gabbi se speri di aver ajuto alcuno di 2815 11 | aver fatto assai, avendo speso una piccola particella di 2816 11 | noi. Perocchè i soldati spesse volte temono senza causa, 2817 Pre | sponde, quegli in numero meno spessi, in istile più rari, i quali, 2818 Pre | di maniere vive, nobili, spiccate dal fondo della natura e 2819 4 | tanto mal volentieri ti spicchi. Perciocchè che altro ti 2820 4 | queste sole è permesso di spiegar la vela della gabbia, che 2821 1 | che desiderassi, e che mi spinga a ritornarvi. E se giudichi, 2822 9 | morte per la Republica; e spingendo il cavallo si gettò in mezzo 2823 11 | tu intendi quel che deve spingerti a voler esser sapiente, 2824 1 | serrate et ascose. Le segnate spingono il ladro. Ciò che apparisce 2825 10 | giacer pazientemente sopra ai spini, bisognando: ma fa ben ogni 2826 4 | quale la nave è sopra tutto spinta. E però vedemo che quando 2827 3 | di vilissima condizione, spinti da grandissimo impeto, uscendo 2828 2 | ragione addiviene, che certi spiriti, che di buona voglia si 2829 7 | ha potuto amare. Se uno spogliato, perduta quella veste che 2830 Pre | have soverchiato argini e sponde, quegli in numero meno spessi, 2831 3 | quel legno, che con una sponga attaccata è posto per nettar 2832 Pre | luce nelle doppie odierne Sponsalizie in luogo d’una poetica Raccolta, 2833 3 | che si deve preferire una sporchissima morte a una purissima servitù. 2834 8 | dolore: come dir colui, che sporgendo il corpo, perchè gli fussero 2835 9 | fortezza, come quella che sprezza, e provoca anco i pericoli? 2836 10 | amico tuo, che animosamente sprezzi questi che lo riprendono, 2837 1 | contrarie alla ragione. Sproniamo, come quelli che si mettono 2838 2 | cosa agli buoni, sono alla sprovista, e fuor d’ogni lor pensiero 2839 11 | poca cosa si sbigottisce, è sprovvista: e molte volte è spaventata 2840 7 | subito la Fortuna, trovandomi sprovvisto, mi percosse. Ora io ho 2841 Pre | tant’opere vergate nello spurio linguaggio, di cui parlammo, 2842 4 | essendo pregato da uno della squadra della guardia, che avea 2843 Pre | queste due traduzioni qualche squarcio d’una medesima Lettera, 2844 Pre | impareggiabili pregi, e certe squisitezze, e certo lenocinio, di cui 2845 4 | perciocchè sono fermi, e stabili, e son guidati con grande, 2846 Pre | scrivono, la fante oggimai, lo staffiere, il cuoco, il bottegajo, 2847 11 | avea cominciato. Ma poichè, stagnato il sangue, cominciò a crescere 2848 8 | venne voglia di troncar lo stame della mia vita; ma la vecchiezza 2849 Ded | version delle Lettere, che stampate v’offero colla più rispettosa 2850 Ded | o, comechè altra volta stampati, renduti rarissimi: della 2851 Pre | Accademici della Crusca, stampato in Firenze l’anno 1717. 2852 Pre | dal diligentissimo de’ Stampatori del secol nostro Giuseppe 2853 Pre | di pubblica ragion colle stampe, ove potuto io avessi uscire 2854 8 | avemo d’esse, si raffredda; stancandosi da loro stesse, e mancando 2855 1 | già contrastato, già ha stancato almeno, se non ha potuto 2856 Ded | biblioteca. Rifiniti, non che stanchi i buoni Poeti di comporre 2857 | stando 2858 | stare 2859 4 | vita anco di Nestore, e di Statilia è breve, la quale comandò 2860 10 | scaccia lei. Questo viaggio di stelle ritorna di novo a quel che 2861 5 | perciocchè chi è che lungamente stenti in mandar fuora il fiato? 2862 Pre | fondatamente, non prova grande stento a vestir d’essa i propj 2863 Ded | procedere quell’alluvione di sterminati Raccoltoni, che quasi ad 2864 1 | manca troppo ch’ella gli sterpi. E quando, mi dirai, in 2865 | stette 2866 7 | giudichiamo anco male d’essi, a stimargli tanto poco, che tutti insieme 2867 3 | anco gli più infimi servi stimolati dal dolore si risentono, 2868 8 | quantunque volte ne vengano stiracchiate le membra per la contrazione 2869 8 | suo male. Si devono dunque stirpar due cose, il timor del futuro, 2870 | sto 2871 4(*)| a questo filosofo il suo Stoicismo in soccorso, e perchè ciò 2872 2 | Perciocchè che cosa più stolta può essere in uno, che compiacersi 2873 11 | temperato. Che dunque? Gli stolti, e gli tristi non s’allegrano: 2874 7 | dosso; non lo giudicherai stoltissimo? Quello, che tu amavi, hai 2875 2 | d’essi non lo rende più stolto: adunque non lo fa ne più 2876 Pre | Varchi e il Segni nelle loro Storie, e a finirla, passando sotto 2877 11 | fatto preda. Questi tali stracchi dal vino, e dalle libidini, 2878 9 | Regolo; la ferita di Catone stracciata con le sue proprie mani; 2879 3 | insegna che vi son molte strade da pervenire alla morte, 2880 Pre | stranj nel viver usi, e stranie nel vestir fogge, quanto 2881 Pre | avvisano di trovar nelle straniere, che più comunemente conosconsi 2882 Pre | L’assiduo studio degli stranieri idiomi, e la poca, o niuna 2883 Pre | prischi, non tanto di adottare stranj nel viver usi, e stranie 2884 3 | presto al tormento, et allo strazio? E perchè devo armato aspettar 2885 4 | Stoico, uomo raro, e forte, e strenuo, per lodarlo con quelle 2886 Ded | vincoli sì fausti e sì bene stretti io posso a Voi presagire 2887 2 | ora è circondata da un stretto fine di povertà, d’esilii, 2888 Ded | anco di pagar gente, che strimpelli un colascion posto a prezzo, 2889 11 | perocchè tutte le cose tue son stringate, e convenienti alla materia, 2890 Pre | svariate scritture, e nel suo stringato volgarizzamento l’emulo 2891 Pre | l’omaggio di que’ versi stucchevoli, che non rifinan mai di 2892 10 | siccome è cosa lodevole di studiare in tutti gli anni; così 2893 8 | tosto queste parti si fanno stupide; e col dolor istesso perdono 2894 8 | va via, e si converte in stupidezza. Quel che dunque ne consola 2895 2 | lontano dal fuoco, resta anco stupido al par di quello che è da 2896 6 | in odio quelli, che per subita grandezza s’insolentiscono. 2897 Pre | concetti, sieno pure elevati e sublimi; siccome chi la ignora quasi 2898 Pre | opere più pregiate per la sublimità de’ pensieri, onde son concepute, 2899 2 | che gli sia felicemente successa la rapina, l’allegrezza 2900 2 | mostrato dal fine, e dal successo di molte città, le quali 2901 Pre | al cui intero eseguimento sudare fa duopo per anni ed anni.~ ~ 2902 2 | Fortuna; per le quali, miseri, sudiamo, e ci travagliamo, e desideriamo 2903 9 | non con le corone, ma col sudore, e col sangue. Mira Marco 2904 2 | dovemo nel numero delle cose suggette e vili, per causa delle 2905 2 | coperto, e finito in quel suggetto, ove egli era impresso; 2906 | sul 2907 | sulla 2908 Ded | soavemente l’orecchio dal suono delle laudi propie? Dolce, 2909 1 | uomini: io, pur che possa superar la fortuna, agli travagli 2910 1 | quanta importanza è l’esser superato dagli uomini: io, pur che 2911 1 | lasciate. L’aver adito nelle superbe case de’ potenti, il tessere 2912 Ded | immenso di dissennati e superbi, andanti a caccia di plausi. 2913 6 | molto più. Molte cose son superflue, e molte non bastano. Ma 2914 Pre | imperfette lasciate. Tal mio supplemento a bella posta fu impresso 2915 11 | nel tormentar altri con supplicj, allor è che volentier ascolta 2916 2 | cose, perchè sola basta e supplisce per tutte. Perciocchè la 2917 Pre | correr così. Però fu per me supplito alla mancanza, come potei 2918 2 | anni egli andrà soggetto a’ supplizj: questi non turberassi, 2919 2 | prendersi pena dell’avvenire? Suppongasi ch’abbia uno sentito a dirsi 2920 5 | vuole, purchè io non ne suspiri nell’animo. Benchè voglio 2921 2 | cose, che essendoci tolte sustituiscono in lor luogo qualche dispiacere: 2922 Pre | Secretario Fiorentino nelle sue svariate scritture, e nel suo stringato 2923 4 | si ponesse nel letto il tabernacolo, dopo il quale fu portata 2924 10 | si riposa, di nascosto e tacitamente venir il sonno. La morte 2925 5 | queste e simili esortazioni tacite, poichè parlar non potevo, 2926 Pre | volgarizzamento l’emulo di Tacito il coltissimo Davanzati, 2927 8 | ad arrostire, l’eculeo a tagliare, e le infuocate lamine, 2928 2 | occhi ne lascia ciechi; tagliate le garrette, non solo manca 2929 Pre | di grecizzare in tutto, talchè disdicevole e in certa guisa 2930 8 | apporti; magnifica pure a talento il dolore, onde siam sopraffatti 2931 Ded | checcessia; mentre accade talora che quei medesimi, a loda 2932 1 | lor pedate intorno alla tana. Il medesimo tu devi fare: 2933 | tante 2934 4 | che il voler esser così tardo a morire non vien dal desiderio, 2935 1 | Quel tale s’è ascoso in Tarento; quell’altro s’è rinchiuso 2936 2 | piccoli doni, si fugge dal teatro; e sa che un uomo magnanimo 2937 Pre | quale sentono noja, qual la tedesca, qual l’inghilese, tutti 2938 3 | disprezzando la morte, temer il veleno? Scribonia, donna 2939 2 | desiderio. Disonesta cosa è il temere, et il travagliarsi, e la 2940 8 | morte. Tralascieremo di temerla, se arriveremo a conoscere 2941 5 | me, ch’io all’estremo non temerò punto: già son preparato 2942 2 | felicità medesima, se non si tempera, opprime se stessa: e s’ 2943 11 | vino, e nella libidine, temperantissimo. Seguita dunque che la cagione, 2944 11 | sia o forte, o giusto, o temperato. Che dunque? Gli stolti, 2945 Ded | sgualdrinella, e farsi bordello il Tempio delle sante Muse.~ ~Bene 2946 Ded | versi, quando sieno ben temprati alla faticosa incudine; 2947 Ded | alla luce del mondo, o alle tenebre per tutt’Italia, giacchè 2948 2 | Sarà in prezzo la fatica, tenendo che vi sia cosa più preziosa 2949 10 | Germania, incontanente negli teneri anni vibrerebbe l’asta: 2950 Pre | e d’avere una lingua da tenerne il maggior conto per la 2951 8 | dopo tali esempi che sia da tenersi il gran conto del dolore, 2952 6 | leggiero, e che tu non lo tenessi per li piedi, ma per le 2953 1 | partendoti tu dichi: io tenevo quest’uomo beato, et erudito: 2954 11 | mezzo. Noi molte cose ci tengono legati, molte ci togliono 2955 3 | alle ruote del carro; e si tenne tanto fermo nel luogo, dov’ 2956 Ded | posso a Voi presagire un tenor di vita pacatissima e tranquilla 2957 6 | dato, e quante cose abbia tentato, che sarebbono poi cadute 2958 4(*)| Pare impossibile che Seneca tenti, magnificandole, di ribadire 2959 Pre | senza cui e’ moverebbe tentone, ed a caso per lo vasto 2960 8 | articoli, e gli altri membri tenui si sdegnano fortemente, 2961 4 | mortali ti seguirà; quanta ti terrà compagnia? Io m’immagino 2962 3 | Virgilio,~ ~Che fuggan via le terre e le cittadi;~ ~così nel 2963 1 | della quale non son eguale, terrò che mi sia stata concessa 2964 8 | si lascia sopraffar dal terrore: anche le stesse vesti dànno 2965 Pre | zeppa di native grazie, di terse frasi, e di purgati e scelti 2966 Ded | debitrice l’Italia d’un tesoretto in fatto del suo gentile 2967 Pre | che nel gener suo vale un tesoro, e che non vedrà l’estremo 2968 Ded | invanisce per quanti gli si tessano panegirici; debbesi dal 2969 Ded | medesimi, a loda de’ quali tesseansi Sonetti a bizzeffe e Madriali 2970 Pre | cosa può rendermi ognun testimonianza, che vede quale scrivasi 2971 Pre | col giovarmi continuo del testo originale latino per l’intelligenza 2972 3 | le goccie, che cadono dai tetti. Non importa più che tanto 2973 | tibi 2974 Pre | abbiansi grazie, e plaudasi al ticchio ch’émmi saltato in capo 2975 4 | de’ quali, o perchè era timido, gli persuadeva quel che 2976 2 | calamità, e gli altri dal timore; e l’immaginazione che possa 2977 2 | animosamente passando per mezzo i timori e i pericoli, n’uscirà fuori. 2978 Pre | rompere al prossimo suo il timpano dell’orecchio con un turbin 2979 10 | questi, de’ quali si deve tingere l’animo. Oh che dunque? 2980 Pre | lasciandole però qualche tinta d’antichità. Così osservo 2981 10 | da putto comincierebbe a tirar l’arco: se nella Germania, 2982 8 | fuori lo spirito, ma di tirarlo in lungo. Queste son le 2983 10 | anderemmo, come ciascuno è tirato alla conservazione di se 2984 3 | pigliarti i fastidj che toccano altrui? Non potè con tutto 2985 2 | desiderate da tutti, devono però toccare a pochi. Desideriamo, mentr’ 2986 9 | venenato calice di Socrate, che togliendolo di prigione lo trasportò 2987 Ded | esser venuto il tempo di togliere al tutto di mezzo l’inveterato 2988 11 | costretto dalla necessità di togliersi dall’impresa, Tutti, disse, 2989 11 | tengono legati, molte ci togliono le forze; e per esser lungo 2990 8 | l’infermità; ma sono però tollerabili, perchè fanno degl’intervalli. 2991 4 | questo obbedire. Però prima tolse loro la paura, e mostrò 2992 10 | tutti dal caso gli sian tolti, non si diminuisce punto 2993 11 | facemo. Quando uno è nel tormentar altri con supplicj, allor 2994 9 | desiderare: e dici, se è bene il tormentarsi fortemente, e l’abbruciarsi 2995 2 | son mesti. Altri vedrai tormentati dall’amor della moglie d’ 2996 7 | tempo, tolto via ciò che ne tormentava, ne resta solo il puro piacer 2997 3 | perchè disse, non devo io tormi quanto più presto al tormento, 2998 Ded | eziandio presso i gran Poeti, tornano biasmi, e creano vitupero, 2999 3 | Pompei; e nel rivedergli m’è tornato avanti gli occhi la mia 3000 Pre | avvisandomi che ciò non tornerebbe discaro a’ leggitori, i


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