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Lucio Anneo Seneca Lettere Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Letteragrigio = Testo di commento
3001 7 | amandoli avemo perduti, ne torni a memoria con qualche rimordimento 3002 1 | più che possa fare. Ora torno a quel che avevo cominciato 3003 3 | sue mani ammazzandosi di torsi a quella pena. È sciocchezza 3004 Pre | viventi. Hansi quindi marcio torto coloro tra’ nostri, i quali 3005 Ded | Accademia, che abburattava le tosche voci, e il più bel fior 3006 8 | inciti, e non commova la tosse. Io ti voglio dar un altro 3007 8 | d’un catarro che continuo tossir ne faccia, che ne faccia 3008 8 | soverchio dilicati, e dati totalmente alla ghiottoneria, al lusso, 3009 Pre | chicchessia nè che il Caro a tradurre si desse mai l’Epistole 3010 Pre | autografo di questa bellissima traduzione, onde riscontrare, se vero 3011 Pre | di trarre da queste due traduzioni qualche squarcio d’una medesima 3012 8 | corpo: purchè giugniamo a tralasciare d’inorridirsi all’idea della 3013 8 | inorridirsi all’idea della morte. Tralascieremo di temerla, se arriveremo 3014 2 | vien alla peggiore, e se lo transferemo ai sensi, i quali sono più 3015 Pre | Io avea in pensiero di trarre da queste due traduzioni 3016 Pre | non conosciuto ne’ secoli trascorsi, nè nel presente tampoco 3017 Pre | avessi uscire del pecoreccio, trascrivendolo diligentissimamente di mio 3018 Pre | leggiadria e proprietà di traslati e di maniere vive, nobili, 3019 11 | Vi trovo non dimeno certe traslazioni di parole, le quali come 3020 Ded | fronti vi si appalesa e traspare. Da vincoli sì fausti e 3021 8 | palato già fatto calloso, si trasporta la cucina su la tavola stessa. 3022 8 | continuo de’ cuochi, che trasportano le vivande aventi sottoposte 3023 11 | qualche dolce parola, son trasportati a dir cose, che non aveano 3024 9 | togliendolo di prigione lo trasportò in Cielo. Di sorte che desiderando 3025 Pre | gravità delle cose, che vi si trattano, e la venusta chiarezza 3026 1 | proposito; e che potessimo trattar della vita beata in altro 3027 3 | non si sanno però partire, trattenuti dalla piacevolezza del luogo, 3028 3 | dunque: perchè pigli tu tratto avanti? Perchè prendi ad 3029 2 | quali, miseri, sudiamo, e ci travagliamo, e desideriamo d’aver molte 3030 8 | abbandonato dai Medici! Non si travagliano tanto coloro, che sono messi 3031 2 | cosa è il temere, et il travagliarsi, e la pigrizia senza azione 3032 8 | ossi, e di nervi, facendo tregua, dan qualche riposo, dopo 3033 4 | la morte, si difende, e trema, e piange. Non giudicherai 3034 2 | questa paura, viveran sempre tremando. Verran loro sempre avanti 3035 2 | folgore, al colpo del quale tremano anco le cose, che son vicine 3036 3 | veleno; volse non dimeno star trenta giorni in prigione aspettando 3037 1 | ascendeva la sedia, o il tribunale. E di più ti dico, che quando 3038 Ded | principio reputato era un giusto tributo d’ossequio al merito, divenne 3039 Pre | neologismo, che da gran pezza trionfa tra noi pel soverchio favore 3040 11 | perocchè non si ritrova trista allegrezza. È ben il vero 3041 11 | nostro Virgilio:~ ~E le triste allegrezze de la mente;~ ~ 3042 2 | medesimo, gli genera ugual tristezza che han quei che patiscono 3043 9 | padri sotto l’alte~ Mura di Troja già toccò morire.~ ~Che 3044 8 | non è corona, nè palma, nè tromba che tosto ponga silenzio 3045 8 | volte mi venne voglia di troncar lo stame della mia vita; 3046 7 | in un subito la Fortuna, trovandomi sprovvisto, mi percosse. 3047 11 | senza causa, e per il più trovano la strada sicurissima, che 3048 1 | che tu desideri di venir a trovarmi per far profitto. Ti gabbi 3049 Ded | divina poesia, a decantare trovata le gloriose geste degli 3050 11 | sapienti uomini sono state trovate, non credemo abbastanza, 3051 Pre | quel che ne ho detto, lo troverà quindinnanzi nella insigne 3052 11 | compiacemo di noi medesimi: e se troviamo chi ne dica che noi siamo 3053 8 | già l’armi indossate, le truppe poste in ordine di battaglia 3054 4 | queste che ritengono noi. Tullio Marcellino, che tu conoscerai, 3055 11 | qual gente risponda senza tumulto ad un sol cenno del capitano. 3056 10 | corre, il quale seccano e turbano. Vano e pigro lo dimandano: 3057 4 | poltroneria? Perchè dunque turbarti, se il morir con fortezza 3058 2 | servitù de’ genitori vi turberanno. Dirò prima quel che comunemente 3059 2 | a’ supplizj: questi non turberassi, se non avrà passato la 3060 Pre | timpano dell’orecchio con un turbin furioso di chiacchiere francesche.~ ~ 3061 3 | lo molestino, e che gli turbino la tranquillità della vita, 3062 8 | questo è: disprezza la morte. Tuttavolta che saremo liberi da questa 3063 Ded | per simil servigio, ove tuttora esistesse, quell’illustrissima 3064 | tuum 3065 11 | quali ancor non s’andava uccellando al parlar soave. Quelli, 3066 2 | alcune, perchè troppo vi s’uccellava, son perdute, e mentre che 3067 4 | impedir il padrone che non s’uccida, quanto ammazzarlo. Poi 3068 4(*)| cuore di prevenire, comunque uccidendosi, il supplicio capitale, 3069 2 | virtù conduce alcuni ad uccidersi volontariamente. Or quanto 3070 3 | persuaderglielo: egli s’uccise, nè senza cagione il fece; 3071 3 | che con ammirazione solemo udir nominare, siano quelli che 3072 9 | onde è anco bene: e se udirai l’Epicuro, ti dirà che sia 3073 1 | gabbato, non ho veduto, nè udito cosa che desiderassi, e 3074 Pre | Davanzati, e il Casa ne’ suoi Uffizj e nelle sue Orazioni, e 3075 2 | il medesimo, gli genera ugual tristezza che han quei che 3076 Ded | saggiamente adoperarono in questi ultimi tempi quegli uomini, i quali 3077 1 | conosce apertamente in quanto umil loco sia seduto, mentre 3078 2 | conduce in un privato et umile, e se da un publico e spazioso 3079 10 | questi insuperbisce, quelli umilia, e tutti insieme al fin 3080 Ded | Vinegia 30 Agosto 1802.~ ~Umiliss. Devot. Obbl. Serv.~ Angelo 3081 8 | ammonisce; o perchè il corrotto umore, poichè non ha più dove 3082 1 | mostrare. Io ho nel petto gli umori raunati, e la postema che 3083 Pre | prezioso autografo di queste undici Lettere, delle quali ignoravasi 3084 Ded | di farlo, acconsentendo unicamente ch’io (per secondare in 3085 Pre | ineguale, e di renderla uniforme e più moderna, affinchè 3086 Pre | modo, che resesi pressochè universale. Rinverrassi sibbene tra 3087 2 | alla conservazione dell’universo, e del numero di quelle, 3088 4 | Pon fine al tuo sperar ch’unqua con prieghi~ Si pieghino 3089 Ded | competente, e siccome un uom modesto rifugge dal credersi 3090 Pre | rinverrà chi non sappia, all’uopo, rompere al prossimo suo 3091 3 | piacevolezza del luogo, e dall’usanza. Vuoi tu contra questo corpo 3092 Pre | di que’ tempi le patrie usanze, dalla veneranda antichità 3093 11 | per le quali le devono usar i poeti, ma per ajutar la 3094 3 | spinti da grandissimo impeto, uscendo di questi travagli, si sono 3095 Ded | che quasi ad ogn’istante usciano non saprei ben dire se alla 3096 2 | i timori e i pericoli, n’uscirà fuori. Voi non fate niente, 3097 10 | quale sono uscite, ovver usciranno di mano in mano. Cessano 3098 5 | non altrimenti che s’io n’uscissi per me medesimo. E di qui 3099 10 | natura, dalla quale sono uscite, ovver usciranno di mano 3100 4 | dato la morte; non dimeno è uscito di vita dolcissimamente, 3101 Pre | adottare stranj nel viver usi, e stranie nel vestir fogge, 3102 10 | dunque a te medesimo cosa utilissima, se farai lui un uomo da 3103 2 | patisce che luogo alcuno resti vacuo, occupa tutto l’animo, e 3104 8 | febbre, che abbrugiando ci vada tutto l’interno; quella 3105 Pre | ognun vede quanto errati vadan coloro, i quali gratuitamente 3106 4 | et eterna necessità. Io vado, tu anderai dove van tutte 3107 11 | esser bonissimi. Alessandro, vagando già nell’India, e facendo 3108 Pre | monumento, che nel gener suo vale un tesoro, e che non vedrà 3109 Ded | posson ben credersi, per valermi d’un’espressione poetica, 3110 3 | ad intendere, che questo valore di rompere questa claustra 3111 2 | quale non vi è cosa più valorosa. Ama la ragione; perciocchè 3112 8 | da esercitarti; combatti valorosamente contra il malore: se nulla 3113 8 | i quali lo misurano coi vani piaceri, e in conseguenza 3114 Ded | in appresso soggetto di vanità, e pascolo all’insana ambizione. 3115 Pre | della lingua nostra, al vantaggio de’ quali furon dirette; 3116 1 | suo ozio; et il modo di vantarsene è lo star troppo ritirato, 3117 Pre | nelle sue Orazioni, e il Varchi e il Segni nelle loro Storie, 3118 Pre | pentimenti, gli sgorbj, le varianti lezioni, oltre a qualche 3119 4 | comandandoglisi che portasse il vaso osceno; battendo la testa 3120 Pre | non sia tanto ospite nel vastissimo di lei regno. Per la qual 3121 Pre | tentone, ed a caso per lo vasto campo della lingua nostra 3122 8 | in conseguenza infiniti. Vatti consolando con questi pensieri, 3123 2 | contristati da cose già vecchie e passate in obblio. Quanto 3124 Ded | sottentrarono a tener le lor veci i poetastri o prezzolati, 3125 10 | ritornano in lor medesime, e vederai che in questo mondo cosa 3126 Pre | Comino. Chi amasse poi di vedere l’autografo di questa bellissima 3127 8 | giacchè cagionerebbe nausea il vederli posti sul piatto tutti intieri. 3128 Ded | occupato, ond’essa la luce vedesse del Pubblico, che l’aspetta, 3129 6 | cadute sopra di lui. Non vedeva che per por altri in pericoli, 3130 4 | vissuta nonantanove anni. Vedi che vi è pur chi si gloria 3131 6 | che vendono mercanzie; e vediamo quel che noi desideriamo 3132 Pre | vale un tesoro, e che non vedrà l’estremo giorno, fino a 3133 Pre | pregio, nelle quali appajata vedrassi alla sodezza delle cose 3134 4 | corsiere. Queste sono volentier vedute da quei di Terra di Lavoro: 3135 1 | mi trovo gabbato, non ho veduto, nè udito cosa che desiderassi, 3136 3 | altri sono stati condotti velocemente da questa vita a quel termine, 3137 2 | garrette, non solo manca la velocità, ma in luogo di quella vien 3138 6 | noi desideriamo quanto si venda. Molte volte vi son cose 3139 6 | solemo far con questi, che vendono mercanzie; e vediamo quel 3140 9 | l’esilio di Rutilio, e il venenato calice di Socrate, che togliendolo 3141 | venendo 3142 Pre | le patrie usanze, dalla veneranda antichità consecrate, e 3143 Pre | quelle d’un classico Autore venerato da tutte l’età, quale si 3144 Ded | V. V. colla più profonda venerazione~ ~ ~ ~Vinegia 30 Agosto 3145 8 | ammirato, e fa che allora ti venghino avanti gli occhi tutti quelli, 3146 | venisse 3147 3 | burlati dalla tardanza de’ venti, e fastiditi dalla pigra 3148 Pre | che vi si trattano, e la venusta chiarezza dello stile, che 3149 Pre | sodezza delle cose la gioconda venustà della lingua.~ ~Io so che 3150 | venuta 3151 | venute 3152 8 | ancora: il quale non rispose verbo; anche questo è poco: il 3153 8 | cose, che si dicono, siano vere, sono non dimeno passate. 3154 Pre | una baldoria di tant’opere vergate nello spurio linguaggio, 3155 2 | senza paura alcuna nè di vergogna, nè d’aversene poi a pentire. 3156 Pre | la lor propia, che non si vergognano di non sapere, o di saperla 3157 10 | libertà, ha promesso: e men vergognosa cosa è l’esser creditore, 3158 7 | ancorchè altri non vi pensi. Vergognosissimo rimedio del dolore è in 3159 2 | felicità nella carne: i veri beni sono quelli, che ne 3160 2 | viveran sempre tremando. Verran loro sempre avanti gli occhi 3161 | verranno 3162 Ded | qualitadi e le virtù vostre versasse. Ammirabil modestia ella 3163 Ded | sarà sempre, la classica version delle Lettere, che stampate 3164 Pre | intelligenza perfetta della versione (dovuto avendo alle volte 3165 | verso 3166 | verun 3167 | veruna 3168 4 | differenza alcuna, che per la tua vessica passino cento, o mille anfore, 3169 8 | terrore: anche le stesse vesti dànno indizio del coraggio 3170 9 | forzato di passarla carco di vestimenti. Io ringrazio la vecchiezza 3171 Ded | Pubblico, che l’aspetta, vestita d’un abito alla odierna 3172 9 | ritornar dagli Cartaginesi; ma véstiti dell’animo d’un grande uomo; 3173 Pre | scientifiche di queste ancor più vetuste, nelle quali vanno del pari 3174 Ded | menzogna di Voi, che delle vetustissime, non meno che nobilissime 3175 8 | LETTERA VIII.~ Vexari te distillationibus crebris 3176 Pre | ad adornarsene, gemme e vezzi dall’altre. Non bastano 3177 4 | avanzerebbe molto più del viatico, che di via; massimamente 3178 10 | incontanente negli teneri anni vibrerebbe l’asta: se fusse stato al 3179 3 | attacchisi a qualunque gli è più vicina, pigliandola per buona, 3180 2 | tremano anco le cose, che son vicine al luogo dove cade. E come 3181 Pre | le quali prima d’ora non vider la luce. Saprannomi, io 3182 8 | lamine, le quali fanno che vie maggiormente si gonfino 3183 Pre | ingegni bennati del dono che viensi a far loro, e benediranno 3184 3(*)| non è quella di Seneca, vieta sotto pena degli eterni 3185 10 | talvolta anco ferito un stia vigilante per difension del forte, 3186 8 | amici; l’esortazioni, le vigilie, e gli ragionamenti de’ 3187 8 | quella forza, con che ne dà vigore, e n’ammonisce; o perchè 3188 | VII 3189 2 | numero delle cose suggette e vili, per causa delle quali nessun 3190 3 | Perocchè molti uomini anco di vilissima condizione, spinti da grandissimo 3191 2 | quel, che si deve fare, con viltà, e con contumacia, e col 3192 2 | bene quello, di che l’uomo vince Iddio. Costituimo dunque 3193 Ded | appalesa e traspare. Da vincoli sì fausti e sì bene stretti 3194 Ded | profonda venerazione~ ~ ~ ~Vinegia 30 Agosto 1802.~ ~Umiliss. 3195 7 | Attalo nostro, come negli vini troppo vecchi ci suol piacer 3196 9 | memorabilmente, et in qualche fazione virtuosa? Quando un sopporta fortemente 3197 8 | faccia recere parte delle viscere; quella d’una febbre, che 3198 4 | suo monumento, ch’ella era vissuta nonantanove anni. Vedi che 3199 4 | che pianga di non esser vissuto mill’anni avanti? Or egualmente 3200 8 | cosa. Il premio della qual vittoria non è corona, nè palma, 3201 Ded | tornano biasmi, e creano vitupero, anzi che gloria, sempre 3202 Pre | purgati e scelti modi di dire vivaci immaginosi, che coloriscono 3203 8 | calore, perchè non ci sia vivanda, che non si conservi bollente 3204 8 | cuochi, che trasportano le vivande aventi sottoposte le brage, 3205 Pre | in nobiltà a veruna delle viventi. Hansi quindi marcio torto 3206 2 | dal petto questa paura, viveran sempre tremando. Verran 3207 6 | vivrai senza essi, come vivevi prima che ti fussero dati 3208 Ded | la fine di congratularmi vivissimamente con essovoi de’ bei vostri 3209 6 | avventizj, tanto facilmente vivrai senza essi, come vivevi 3210 11 | crediamo, che il piacer sia vizio, e sia anco così, non dimeno 3211 Pre | altri non fecero, e andò in voga di modo, che resesi pressochè 3212 Pre | sostanza delle cose, che voglionsi significare: nel che sta 3213 | volendo 3214 | Volesse 3215 Pre | detrimento sofferto dal volgar nostro per le troppo carezzevoli 3216 Pre | alcune Lettere di Seneca volgarizzate dalla maestra penna del 3217 7 | questo, che son per dire, è volgatissimo, non dimeno poichè è anco 3218 4 | morte del padrone fusse volontaria, o no: e che essendo certo 3219 Pre | osservo aver adoperato i Sigg. Volpi nelle replicate edizioni 3220 3 | di fame, che di veleno; volse non dimeno star trenta giorni 3221 11 | contra tutti gli assalti: nè volterà mai faccia per impeto nè 3222 2 | ad ogni poco di strepito voltino il capo; se non scacciano 3223 6 | risposi che quel tale era volubile e leggiero, e che tu non 3224 Ded | rispettosa devozione nel volume presente, durerà la ricordanza. 3225 Ded | gentilmente legato uno di que’ volumi preziosi, de’ quali più 3226 11 | ex epistola tua percepi voluptatem etc. Ep. lix.~ ~Gran piacere 3227 1 | che vedemo che molti col vomito alleggeriscono il loro stomaco, 3228 Pre | alcuni rideranno maligni, e vorrannosi la berta del fatto mio, 3229 8 | sen rise, e di buon cuore. Vorrestu dopo tali esempi che sia 3230 | vostro 3231 1 | spesso, et altri col digiuno votano, e purgano il corpo. Quelli 3232 Ded | lungi dal confondersi colle vulgari Raccolte, degne fussero 3233 11 | nelle forze sue; non dimeno vulgarmente si suol dir così: avemo 3234 2 | tutte quelle cose, che il vulgo suol desiderare agli suoi 3235 3(*)| esso venga commesso. Qui vuolsi dunque riflettere che parla 3236 | X 3237 | XI 3238 6 | iste persuasit etc. Ep. xlvii.~ ~Già cotesto amico tuo 3239 10 | tuum hortare, ut etc. Ep. xxxvi.~ ~Esorta pur l’amico tuo, 3240 Ded | fronte alle loro canore zacchere insulse. Ecco quindi l’amabilissima 3241 Pre | fino alle più sdrucite zambracche amano di cincischiarne qualche 3242 Pre | finissimo del buon secolo. Piena zeppa di native grazie, di terse 3243 3 | donna piena di gravità, fu zia di Drusio Libone, giovane 3244 Pre | volgarmente un periodo, che non zoppichi da qualche parte, ma tra