Il principe dei satirici veneziani: Pietro Buratti





  • I. Pantalone ed Antonio Buratti — Petronio e le sue vanità — Nascita di Pietro — Bigotteria della madre — Gioca all’altarino e risponde messa — Pietà di Francesco Negri — Il Casino della procuratessa Mocenigo — Impara a verseggiare da un gesuita.
1 La madre di lui, Paola Torri, morì a Bologna e fu sepolta a Venezia nella chiesa di Sant’Angelo.
2 Zampe.
3 Cfr. la lettera che il Buratti scriveva in data 1 dicembre 1828 al professor Paravia, il quale da Parigi gli chiedeva[...]
4 Ghiacciare.
5 Brindisi per le nozze Valmarana, recitato alla tavola della contessa Mangilli.
6 Lettera cit.



  • II. Il Buratti fattorino nello studio paterno — Sua rabbia e sfogo poetico — Si vendica dandosi in braccio ai piaceri — Fa una satira contro i tardi amori del padre — Il suo ingegno si rivela — Il Negri gli indirizza un’epistola — Galanterie — Conegliano guarisce le piaghe amorose — Altre avventure — La filosofia d’un marito — Imprudenza del Buratti — Debolezza del suo carattere.
7 Lettera cit.
8 In ufficio.
9 Ero appoggiato.
10 Del martello dell’uscio, del picchiotto.
11 Mi dovevo torcere.
12 Tirare il cordone che apriva l’uscio.
13 Dentro di me.
14 Seccato.
15 Al cattivo umore.
16 Mi svegliavo. — Cfr. Puntigli domestici, in racc. cit.
17 Lettera cit.
18 Smettere.
19 Richiesta di danaro.
20 Costretta ad andare a piedi.
21 Cose affettate e ridicole.
22 Che bel soggetto.
23 Fratelli.
24 Apro.
25 Capisce di che si tratta.
26 Museo Civico di Venezia. Mss. Cicogna — Cod. 2965.



  • III. La caduta di Venezia — Pagina bianca — Il Buratti manda al diavolo il commercio — L’autore fa un salto — La famiglia del poeta si stabilisce a Bologna — Egli rimane a Venezia — Il Casino dei Cento — Il Senato di Florian — La Corte dei Busoni — Com’era costituita, e come il Buratti fu nominato Gran Piavoloto — Un tartaglia maraviglioso — Dispute fra poeti, l’Alta Corte di Giustizia e lo Sciampagna — Le satire del Buratti e la divina Provvidenza — La sua parrucca ed un poema satirico — Presentazione d’un maldicente — Amicizia sua col Buratti — I pranzi di Tommaso Mocenigo Soranzo e di Giovanni Papadopoli — Aneddoti — Il Teatro — Studi curiosi.
27 Lettera cit.
28 Sedotto, tirato dalla sua.
29 S’impara altrove che questo Antonio, quantunque fosse il cucco della mamma, era di carattere bisbetico e saturnino.
30 Corbelleria.
31 Il solo trasporto della mobilia.
32 Ingannate.
33 Che aveva grandezze principesche.
34 Diede il suo voto.
35 L’aveva abbandonata.
36 Asciutta.
37 Affettazione.
38 Parlava dei bolognesi di ottant’anni fa; oggi è tutt’altra cosa, ed io mi onoro di avere a Bologna l’amico che stimo [...]
39 Chiedendo danaro.
40 Si rifecero a misura colma.
41 Fantoccione.
42 Streffeide – Nota al canto III.
43 Servitore di piazza che di notte accompagnava a casa altrui, rischiarando la strada con un fanale.
44 Allungo.
45 Dalla mensa.
46 Un giorno di un parere, un giorno di un altro; avesse uova e pulcini.
47 Che tengono conto dei frutti che arreca.
48 In punto, esattamente.



  • IV. Il Buratti e la politica — Satire a Cesarotti e a Napoleone — L’assedio di Venezia — Lamentazione — Arresto del poeta — Parodia — Sonetto di un amico — Fine del blocco — Se ne va in villa — Descrive la sua vita campestre — Compromette e sposa la sua governante — Le chiacchiere del mondo — Ribalderia degli amici — Morte e vendetta del padre.
49 Danno, sconfitta.
50 Corbelleria.
51 I francesi a Venezia e la satira. — Venezia, Merlo 1887 - Cap. VI.
52 Un uccello di rapina: l’acquila francese.
53 Di questa povera palude.
54 Feccia.
55 Francesco I.
56 Quando imbevuti di sciocchezze.
57 L’albero della libertà.
58 Su questi.
59 Figli.
60 Incudine.
61 Fabbro.
62 Paura.
63 Sta malinconico e pensoso.
64 Allusione al prestito garantito coll’argento vivo.
65 Stringe.
66 Queste.
67 Di questo passo.
68 Siateci.
69 Cicogna. — Diario Ms. al Museo Civico di Venezia. Data 17 gennaio.
70 Op. cit. Data 24 gennaio.
71 A ufo.
72 Passere.
73 Nido.
74 Covacciolo, e per letto dal francese couche.
75 Figlia; lo dicono in dialetto per vezzo le persone mature alle fanciulle.
76 Pappuccie.
77 Apparecchiami il parrucchino, prendi la berretta da notte.
78 Prima di discendere.
79 Discendo.
80 Delle api.
81 Dell’alveare.
82 Che fa troppo caldo.
83 Mi riempio.
84 Ci sono asparagi, ci son piselli.
85 Guidare i cavalli.
86 Si accendono.
87 La sposa recente del castaldo.
88 Ecco l’atto di matrimonio. «Nell’anno 1816 (sedici), nel giorno 20 (venti) di Agosto il Sig. Pietro Buratti di Petron[...]
89 Per giunta
90 Un temporale, un turbine.
91 Il colpo, l’affanno.
92 Ma nella lettera al Paravia soggiunge che col cammeo ereditò anche 1500 bolognesi.
93 Seguente.
94 Saputo.
95 Eran tre.
96 Me ne addolorai parecchio.
97 Cfr. Streffeide, nella raccolta cit. — Note.



  • V. Applicazione d’un cerottino a Filippo Scolari — Il quale risponde e si querela alla Polizia — Il Buratti firma una dichiarazione — Il prete Marienis — A che patto si lasciasse satireggiare — Va parroco a Mazzorbo — La Polizia gl’impedisce di visitar San Fedele — Ordina dei funerali a Madama di La Vallière — Tragica istoria di un elefante — Il Buratti la narra in un poemetto — I suoi nemici vogliono perderlo — La Polizia gli fa un processo — Suo interrogatorio — È condannato a un mese di carcere — Scuse dell’autore.
98 Imbecille.
99 Col latte ancora alla bocca.
100 Un omettino.
101 Vuol sedersi da per tutto.
102 Sedia.
103 Sdrucito.
104 Rattrappito.
105 Cerotto.
106 Carnagione color cimice.
107 Un’occhiata indagatrice.
108 Tarchiata.
109 Chiacchierone.
110 Può essere curioso confrontare questo ritrattino del Maruzzi con le informazioni che molti anni dopo, nel 1840, dava [...]
111 Si noti che nel ’14, appena entrati i tedeschi a Venezia, il primo libraio che aprì bottega fu appunto questo Gnoato,[...]
112 Geme stecchita.
113 Stradiere.
114 Archivio di Stato delle provincie Venete - Governo - Presidio - II. 12-40 (1815-19). — Questi documenti mi furono com[...]
115 In seguito a questo processo del Burattti fu proibito in quel tempo dalla Censura un opuscolo serio satirico: Elefant[...]
116 Streffeide. - Prefaz.



  • VI. Il Buratti marito e padre — Passatempi villerecci — Rossini a Venezia — La Semiramide, l’Addio busonico, e Madama Colbrant — Byron e l’appetito del conte Francesco Rizzo Pattarol — Satira — Un anonimo pone il Buratti in caricatura — Sua risposta — L’edizione ad usum Delphini — Sua ira e protesta — L’incuria della Polizia — Scusa i suoi versi liberi — Il Buratti artista — Un giudizio falso di Tommaso Locatelli — L’omo — Ipocrisia di Bartolammeo Gamba — Satira contro di lui — Come si dovrebbero giudicare il Buratti e il Baffo.
117 Di questo passo.
118 Raccogliere.
119 Schiacciato.
120 Allusione alla carica di Gran Piavoloto che teneva nella Corte dei Busoni.
121 È fama che questa satira la scrivesse il Canestrari, poeta veronese, uno dei Busoni, già nominato.
122 Ci hai regalata.
123 Inedita. – Raccolta cit.
124 Non la può.
125 Sbraitare nelle concioni.
126 Dunque. Mod. antiq.
127 Competere.
128 Gazzetta Privilegiata di Venezia – 8 novembre 1832.
129 Seccature.
130 Chiacchierare.
131 L’altarino.
132 Zufolino.
133 Ragazzo.
134 Il salvadanaio.
135 Mi canzona.
136 Imbecille.
137 Mi traballano.
138 Un seggiolone.
139 Insudiciare.
140 La zuppa.
141 Sbrigati.
142 Riscuotere.
143 N. 28 – Fascicolo del novembre 1832.
144 Venezia – Alvisopoli - 1832.
145 Porta la data dell’agosto 1832.
146 Luigi Kübec Direttore Generale di Polizia quando il Buratti protestò contro l’edizione clandestina.
147 Spacconata. – Il Gamba riportava dall’Eco di Milano una larga lode al poeta.
148 Allunga.



  • VII. Al Buratti muore un figlio — Dolore immenso — Canto malinconico — Un giudizio inesatto — Ritirata in campagna — Il suo violino e un sonetto di Jacopo Crescini — Corsa a Bologna — Cornelia Martinetti e il suo palazzo — Una farfalla e due madrigali — A Venezia si annunzia la morte del Buratti — Tre epistole di un avvocato — Il Buratti risponde — Entra nei salotti veneziani — Conoscenze che vi rinnova — El baicolo e suoi effetti — Il caffè Pedrocchi e due sonetti satirici — L’amicizia rara del patrizio Matteo Da Mosto — Breve malattia del poeta — La descrive in un brindisi — Muore improvvisamente — Vicende della raccolta Da Mosto — Due parole sull’edizione del 1864 — La tomba del Buratti — Esser veneziano gli nocque — Conclusione.
149 Mormorando.
150 Di che vaglia!
151 Corrisponde al francese marche!
152 Inedito.
153 Nella Minerva Ticinese – Pavia, 1829, n. 31 pag. 523.
154 Mi cadrà in acconcio.
155 Queste epistole, unite a parecchie altre, il Mantovani voleva stamparle, ma se ne immischiò la Polizia. Ecco la nota [...]
156 Paura.
157 La casa del Da Mosto appartiene oggi alla famiglia Petich, che ne continua l’ospitale gentilezza.
158 Cicogna - Diario - al Museo Civico di Venezia.
159 Così mi scriveva il signor Antonio Buratti, in una lettera del primo febbraio.
160 Ediz. cit. Pag. VIII e IX.
161 Nelle carte della Polizia all’Archivio di Stato a Venezia esistono alcuni documenti relativi a un’edizione di alcune [...]
162 C. A. Levi, Cera e Pietra, Venezia 1886, pag. 216.


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License