Gian Pietro Lucini
D'Annunzio al vaglio dell'Humorismo

"Puff" e "Bluff" con "Polemichetta" (1908)

9. Il mistero della calvizie svelato

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9. Il mistero della calvizie svelato

Il giovane Cesare, di cui non dovevasi sospettar la moglie – ciò che non gli impedì d'essere egli stesso la moglie di molti mariti –, per mascherare la propria calvizie, adottò, per solita acconciatura ed insegna, il lauro della corona trionfatrice: d'indi in poi il punzone impresse, incoronati dalle viridissime foglie, tutti li imperatori; ultimo se ne vanagloriò Napoleone il piccolo.

A personaggi di guerra, rimedii eroici e marziali; a celebrità di poesia, le favole. Ed ecco che le attuali glorificazioni francesi-d'annunziane intoppicano nella sua scarsità di capelli. E, mentre, in Italia gli si vende il letto, a Parigi, si novella per rendergli tragicamente patetica quella mancanza. Udite: fan dire a D'Annunzio, colla sua solita eloquenza, così:

Sapete signore, come perdetti la mia capigliatura? In un duello.

Ma qual è la spada, quale la pistola che può asportare tutti i capelli d'un uomo? Gabriele D'Annunzio aspetta che lo stupore e il brivido femminile destato dalla sua affermazione cessino e poi spiega d'essersi battuto un tempo con uno dei numerosi mariti la cui moglie aveva avuto troppa dedizione verso il suo lirismo. Fu ferito alla testa ed il medico fu tanto commosso durante la medicazione che sbagliò recipe e gli versò sul cranio deteriorato una droga terribile la quale, destinata alla cura dei calli, generava invece un'alopecia fulminante.

– Quando s'accorse dell'erroregemette D'Annunzioera troppo tardi; io ero irrimediabilmente calvo... e mi rassegnai".

Dove si vede che quel medico lo curò da veterinario: ma egli, oh! si rassegnasse ad essere appena calvo!


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